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Voci del Grigioni italiano
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Voci del Grigioni italiano

Author: RSI - Radiotelevisione svizzera

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L'approfondimento della politica e dell'attualità vista dal Grigioni italiano.

445 Episodes
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Oro bianco

Oro bianco

2024-05-1020:12

In questa edizione parliamo della filiera del latte e dei problemi legati a questo importante settore. La filiera del latte in Valposchiavo può contare su un caseificio all’avanguardia realizzato con un investimento da 4 milioni di franchi in località San Carlo nel 2012 , dopo la fusione dei due storici caseifici rimasti sul territorio, un tempo disseminato di latterie.Il bilancio dell’attività è positivo ma le difficoltà non mancano: dal numero dei conferenti che anzichè aumentare è diminuito con gli anni, ai costi elevati di gestione.In Bregaglia la caseificazione è riconducibile prevalentemente a due realtà: la latteria di Vicosoprano che è il punto di riferimento per una mezza dozzina di produttori di latte e il caseificio agriturismo Pungel, a Vicosoprano.Analizziamo pure la situazione nel Moesano che non è facile. I contadini puntano più sulla trasformazione diretta oppure si convertono all’allenamento ti di mucche nutrici. 
Pesca, partenza, via!

Pesca, partenza, via!

2024-05-0318:36

La stagione della pesca si è aperta il 1° maggio e, come tradizione, le Voci del Grigioni italiano indagano annualmente le novità, le prospettive e le preoccupazioni del mondo della pesca.  E se parliamo di pesca in Valposchiavo non possiamo non sottolineare la novità di quest’anno, che possiamo definire di portata storica: se fino a ieri esistevano la “Società Pescatori Brusio” e la “Società Pescatori Poschiavo”, da quest’anno avremo una nuova entità, ovvero la “Società Pescatori Valposchiavo”.Nelle acque del Cantone dei Grigioni è attestata la presenza di 34 specie ittiche e di 2 specie di gamberi. La metà di queste specie è però rara o molto rara. La specie più numerosa e più diffusa è la trota fario. La maggior parte delle acque pescose del Cantone si trova nella regione della trota. Fanno eccezione i tratti inferiori del Reno alpino e della Moesa, attribuiti alla regione del temolo. Ma non tutti i fiumi godono di buona salute, ragion per cui a volte il Cantone deve intervenire anche vietando l’attività della pesca come è accaduto quest’anno in un tratto della Maira in Bregaglia. Il problema della Maira non riguarda solo la Bregaglia, ma coinvolge direttamente anche la Valchiavenna perché nonostante il fiume cambi nome - da Maira a Mera - le acque sono sempre le stesse, prima e dopo il confine. Vi illustriamo il progetto Geriko che si occupa della gestione delle risorse idriche e ambienti acquatici in comune.Per capire, invece, le problematiche legate alla pesca a sud del San Bernardino, nostro ospite è Sacha Tamò presidente della Società Pesca Moesa.
Le luci delle ribalte

Le luci delle ribalte

2024-04-2620:42

Questa edizione è dedicata al teatro e parlando di teatro non possiamo che iniziare partendo da Brusio, dove è andato in scena nei giorni scorsi lo spettacolo realizzato dal laboratorio teatrale per adulti che da una ventina d’anni coinvolge a sud del Bernina uomini e donne provenienti dalla Valposchiavo e dalla Valtellina. Un’iniziativa che ci si augura possa essere portata avanti anche in futuro perché rappresenta un unicum nella Svizzera italiana in grado di lasciare un segno profondo nell’educazione teatrale.Davvero interessante anche l’esperienza Bregagliotta in fatto di teatro. In questo caso ci affidiamo all’operatore culturale della PGI Marco Ambrosino per fare il punto della situazione.Andiamo poi in Valtellina per conoscere meglio l’attrice e regista Gigliola Amonini, responsabile dei laboratori teatrali per adulti e ragazzi e che in questa veste ha portato alla realizzazione e alla messa in scena di più di 62 spettacoli teatrali.A sud del San Bernardino incontriamo il regista Paul Fontana che da sette anni guida la compagnia “Piccola ribalta del Moesano”. Una realtà più che consolidata e che può contare sulla preziosissima esperienza di Gepe Stanga che quest’anno festeggia i novant’anni.  
A bon sa vedé

A bon sa vedé

2024-04-1920:55

Anche il 2023 per la Valposchiavo si profila come un anno da incorniciare sotto il profilo turistico. I pernottamenti sono infatti ulteriormente aumentati (oltre 80mila, per un +3,5%). La strategia di voler destagionalizzare il più possibile le presenze turistiche, che negli anni passati erano concentrate nei mesi estivi, sta facendo quindi breccia e si nota come alcuni mesi - quali novembre, dicembre, gennaio e febbraio - hanno fatto segnare un notevole incremento.Il bilancio che Kaspar Howald, direttore di Valposchiavo Turismo, si lascia alle spalle dopo 10 anni di attività è di certo positivo e non solo dal punto di vista professionale. Howald, infatti, nonostante a fine aprile lascerà l’incarico per diventare il direttore del progetto Grigioni Cultura, resterà in valle con la sua famiglia.Lo abbiamo incontrato nel suo ufficio e con lui abbiamo ripercorso le tappe di questa avventura che lo ha portato nel 2014 da Roma, dove dirigeva il programma culturale del Goethe-Institut, a Poschiavo. Qui ha diretto l’Ente turistico prima e l’associazione Valposchiavo turismo poi. Ha quindi partecipato alla svolta epocale che il settore ha registrato a sud del Bernina negli ultimi 10 anni anche grazie alla nuova legge sul turismo ed è stato uno dei principali fautori del progetto 100% Valposchiavo. Con lui abbiamo ripercorso le tappe principali e abbiamo cercato di vedere questa valle alpina con gli occhi di chi, da straniero, ha saputo diventare uno dei punti di riferimento del territorio.
Prodotti locali

Prodotti locali

2024-04-1221:12

In questa edizione parliamo di valorizzazione dei prodotti locali partendo dal Moesano, dove da dieci anni si svolge l’omonima rassegna enogastronomica. Nostro ospite è il direttore del locale ente turistico Christian Vigne. Andiamo poi in Valposchiavo. Alcune manifestazioni sono storiche - si pensi ad esempio alla Stramangiada, giunta alla sua diciassettesima edizione - altre invece sono nate grazie proprio al successo che ha riscosso la formula delle passeggiate enogastronomiche o dalle sagre che puntano sui prodotti locali. Ma se fino a qualche anno fa questi eventi erano sinonimo di cibo low cost ora si sborsano cifre interessanti pur di partecipare a questi eventi, i cui programmi si sono fatti sempre più ricchi e interessanti e sono divenuti dei capisaldi delle destinazioni turistiche. Pensiamo ad esempio alla Valposchiavo, che quest’anno è stata nominata regione del gusto 2024. Il progetto 100% (bio) Valposchiavo è sicuramente un unicum nel panorama alpino, ma ci sono altre vallate che stanno riscoprendo il valore dell’autentico, del genuino non solo nel cibo ma anche nell’artigianato. In Bregaglia per esempio è stata creata una “marca” che contraddistingue due tipologie di prodotti: quelli autoctoni e quelli realizzati in valle. Ce ne parla Madlaina del Re del team Bregaglia Engadin turismo.
In questa edizione vi presentiamo il programma dei principali festeggiamenti previsti nel Grigioni italiano durante l’anno dedicato ai cinquecento anni dalla stipula del patto che sancì la nascita del Libero stato delle Tre Leghe, embrione del Canton Grigioni.Partiamo dalla bassa Mesolcina che ha elaborato il programma più ambizioso, con un ciclo di 13 conferenze, concerti, cene a tema e, ad agosto, una quattro giorni di festa medievale, animata dal gruppo “La spada nella rocca”. Anche in Valposchiavo ci si prepara a celebrare l’evento. E poiché la data del 14 settembre cade proprio durante la settimana del gusto che vede Poschiavo capitale nel 2024, si è pensato di unire i due anniversari celebrandoli con una grande festa di paese che diventerà azione teatrale. Radunerà la popolazione per rivivere il momento dell’annuncio della nascita delle Tre Leghe. Quale significato storico dobbiamo attribuire alla Carta federale delle Tre Leghe del 1524? Che ruolo ha (o ha avuto) nella storiografia, nella politica della memoria e nella cultura del ricordo nei Grigioni e in Lombardia, in Svizzera, in Italia e in Europa? A queste domande cercherà di dare una risposta il simposio organizzato a Maloja l’8 e il 9 giugno prossimi da due storici e tre società storiche: quella grigionese, quella valtellinese e quella comasca.
Documentato per la prima volta nel 1737, forse realizzato su disegno dell’artista valtellinese Pietro Ligari, il catafalco di Morbegno è una delle poche macchine di culto barocche ancora in funzione sull’Arco alpino. Si tratta di un’opera monumentale - alta 18 metri, 67 quintali il peso - che viene eretta al centro della Collegiata di San Giovanni, l’edificio barocco più importante della Valtellina e tra i più interessanti della Lombardia. Si presenta come un tempietto che grazie a quattro coppie di colonne si erge da un’alta piattaforma ottagonale, a cui si accede per mezzo di quattro ampie scalinate, con balaustre che accentuano l’effetto scenografico dell’insieme. Il catafalco accoglieva un tempo il simulacro di un’urna sepolcrale e, solo successivamente, l’attuale urna con la scultura lignea del Cristo morto, che viene portata solennemente in processione la sera del Venerdì Santo. Il catafalco appartiene alla Confraternita del Santissimo Sacramento di San Pietro, che per le fasi di montaggio e smontaggio coinvolge anche i confratelli della Madonna Assunta. I gesti dei volontari si tramandano di padre in figlio e, anche se con gli anni il cantiere all’interno della chiesa presenta meno rischi, le operazioni di montaggio sono sempre delicatissime e tengono tutti con il fiato sospeso.Quest’anno il catafalco di Morbegno non verrà smontato il Lunedì dell’Angelo, ma resterà visibile per più giorni in vista dell’Eucarestia che il cardinale Oscar Maria Cantoni, vescovo della Diocesi di Como, officerà il 7 aprile. Fotografia: Pietro Giuseppe Ciapponi
Spumeggiante!

Spumeggiante!

2024-03-2220:15

In questa edizione vi parliamo dell’arte brassicola. Nel Grigioni italiano, infatti, sono attive alcune birrerie. Ne parliamo con David Day, uno dei fondatori della birreria “La Molesta” a Santa Maria in Calanca. Andremo poi in Valposchiavo per incontrare Luca Battilana, Alice Raselli, Rachele Dorsa e Gianni Semadeni che sono tornati in valle per continuare la produzione del birrificio “Pacific”. Nella Bregaglia italiana esiste una lunga tradizione, parlando di birra. Sul versante svizzero si è cercato di puntare su questa produzione per ripristinare l’area dei crotti di Bondo. Un’area che oggi sappiamo essere sotto tutela per il rischio idrogeologico. La birra in Italia è di certo la bevanda socializzante per eccellenza. Batte il caffè, il vino e anche le bollicine. Lo dicono recenti sondaggi.Non stupisce quindi che sia proprio la birra a essere il prodotto per eccellenza su cui ha puntato un’impresa sociale: la cooperativa Elianto che in Valtellina ha fondato il birrificio “Pintalpina” dove persone disabili possono sperimentare percorsi che portano tutti all’inserimento nel mondo del lavoro attraverso assunzioni part time o con l’alternanza scuola lavoro.
Scuole di musica

Scuole di musica

2024-03-1521:41

Negli ultimi decenni studiare uno strumento musicale da dilettanti, ma anche da professionisti, è diventato più facile grazie alla presenza delle scuole di musica. Quella di Bregaglia quest’anno festeggia i 25 anni di attività.Ci sono studenti che si appassionano così tanto ad uno strumento da metterlo al centro della propria vita lavorativa. In questa edizione vi proponiamo alcune riflessioni di una giovane studentessa della Valposchiavo che si è trasferita a Milano proprio per seguire la sua passione per la musica e per la chitarra.Nel Moesano la Scuola di Musica conta 90 allievi e 18 insegnanti. Sono molteplici le attività che propone a partire dal concerto annuale che si svolgerà il 27 aprile a Grono . Insomma le scuole di musica sono davvero un patrimonio da preservare. La loro presenza spesso permette di far nascere e crescere diverse realtà e associazioni. Prendiamo il caso della scuola di musica della provincia di Sondrio a cui si deve il merito della formazione dell’orchestra giovanile “Alpinae Gentes”, del Coro DoppiaVi sorto in collaborazione con la scuola musicale svizzera di Poschiavo, dell’Orchestra Giovanile Classica formata da ex allievi ormai avviati al professionismo, dei Cori di Voci Bianche di Sondrio, Chiavenna e Tirano. Insomma, una vera fucina. Pietra miliare e colonna portante della scuola - anzi, lo è anche della scuola di Bregaglia - il Maestro Giovanni Campia che Antonia Marsetti ha incontrato nella nuovissima sede di Sondrio.
Tanto di cappello

Tanto di cappello

2024-03-0820:26

Per celebrare l’8 marzo ospitiamo un’intervista ad una donna che ha vissuto dietro le quinte di un palcoscenico costantemente sotto i riflettori. Quello della moda. Anzi, dell’alta moda. La nostra ospite si chiama Sylvia Seiler, è originaria di Campocologno, frazione di Brusio, in Valposchiavo, qui gestisce l’albergo Stazione, un boutique hotel situato a poche centinaia di metri dal confine. Una casa a ridosso della ferrovia, con stanze arredate finemente e una sala bar che tradisce l’antica attività di famiglia: quella di organizzare i viaggi della speranza che molti emigranti hanno compiuto per cercare fortuna oltreoceano.La vita della signora Silvia è a dir poco interessante e se è vero che a una donna non si chiede mai l’età, gli anni che ha vissuto girando l’Europa tra teste coronate e dive del cinema sono stati anche i più importanti per la moda. Sylvia Seiler, sarta e modista. 
Passione motori

Passione motori

2024-03-0121:52

Partiamo da San Vittore perché nella bassa Mesolcina sta nascendo una Supercar che unisce il design italiano alla qualità svizzera. Si chiama Picasso ed è nata dalla passione per i motori di Stefano Picasso. Ascolteremo Loris Mazzeo, ingegnere responsabile dell’ufficio tecnico e il direttore amministrativo Christian Canzetti. La produzione vera e propria inizierà quest’inverno.  Anche la Valposchiavo ama i motori. Ci sono aziende che sono corse in campo per sostenere la Formula uno e ci sono appassionati di rally che si sobbarcano lunghe trasferte pur di praticare il loro sport preferito. Sentiremo il caso, ad esempio, di Massimiliano Nussio, 34 anni, di Brusio. Da Brusio a Sondrio per parlare della Coppa Valtellina, un rally storico che ha saputo guardare al futuro, grazie ad un’innovazione di portata altrettanto storica: parliamo del format dedicato alle auto elettriche. In Bregaglia Daniele Prati ha incontrato a Vicosoprano un giovane carrozziere con la passione per i motori: Luca, 32 anni, che di cognome, manco a dirlo fa Ferrari. Non suona strano quindi che tutti in famiglia condividano lo stesso hobby: prendersi cura di mezzi a due e a quattro ruote.
Paradiso golenale

Paradiso golenale

2024-02-2319:01

Da lunedì 12 febbraio, nell’ambito dei lavori di compensazione ecologica per la costruzione della circonvallazione di Roveredo, ha preso il via la seconda parte del progetto di rinaturazione del fiume Moesa, tra San Vittore e Lumino. La prima, che ha visto il recupero della zona golenale di importanza nazionale del Pascol Grand, è terminata 5 anni fa e sta già regalando parecchie soddisfazioni agli esperti. Comparando le fotografie del 2019 a quelle scattate oggi, c’è di che sorprendersi. Quella che allora era una nuda petraia, oggi brulica di vita. Marco Nembrini, biologo, ha accompagnato il progetto dell’Ufficio federale delle strade e continua a monitorarlo e ci accompagna alla scoperta delle specie che hanno colonizzato questo prezioso spazio. Il monitoraggio costante è importantissimo ed ha consentito di scoprire la presenza di specie davvero rarissime, come ad esempio il piro piro piccolo, un volatile di cui si conoscono solo 100 coppie a livello svizzero.
Un filo di speranza

Un filo di speranza

2024-02-1621:10

L’arte del tessere non può e non deve scomparire, ma per la Società Cooperativa Tessitura Valposchiavo si è decisamente chiuso un capitolo. L’assemblea dei soci di martedì scorso ha infatti dato mandato per aprire le porte a un liquidatore che accompagnerà la chiusura programmata dell’attività. Nella stessa serata è stata anche annunciata la nascita di un gruppo di lavoro che si adopererà per la salvaguardia di questa attività artigianale inserendola in un contesto/progetto che possa risultare vincente anche sui tavoli delle istituzioni cantonali e federali. Si torna a parlare di filiera del tessile, quindi, e soprattutto della lana autoctona grigionese. Ci vorrà del tempo e certamente nulla sarà come prima, ma per i telai a sud del Bernina non è ancora tempo di fermarsi.Del resto, la Valposchiavo non intende rinunciare a questa preziosa arte che seppur di nicchia è patrimonio condiviso dall’intera comunità. E tra le prime proposte concrete registrate dopo l’SOS lanciato a gennaio, c’è quella di una dipendente che si dice disponibile a mettersi in gioco.
Ipermappa di comunità

Ipermappa di comunità

2024-02-0919:39

Le voci del Grigioni italiano in questa puntata si occupano dell’ipermappa di comunità generata dal progetto “smart Valley bio”, una mappa che non ha precedenti e che negli ultimi tre anni ha impegnato non poco il Polo Poschiavo ma anche studi informatici e università. Ma a cosa serve in buona sostanza? A raccogliere e raggruppare quante più informazioni possibili su un determinato territorio e renderle fruibili in tempo reale a chiunque sia dotato di uno smartphone, tablet o computer e al contempo creare uno strumento partecipativo che permetta a tutti di interagire e di poter esprimere un commento su un’iniziativa o un progetto che riguardano proprio quel territorio. Una sorta di agorà virtuale in cui l’informazione non sia a senso unico e sia accessibile a tutti e a qualsiasi livello.L’ipermappa si è già dimostrata uno strumento versatile, dalle mille potenzialità. È stata utilizzata più volte nell’ambito del progetto che mira ad ottenere per la Valposchiavo la certificazione di smart Valley bio ed è stata già stata esportata dai cantoni Lucerna e Glarona per accompagnare processi di pianificazione territoriale.
Ad inizio novembre, si è parlato in Svizzera di un vero e proprio cambio di paradigma. Il Consiglio federale ha introdotto - nel clamore generale - la regolazione preventiva dei branchi di lupi. In sostanza, dal primo dicembre scorso i Cantoni possono - questa almeno l’intenzione - procedere ad abbattimenti preventivi di branchi ritenuti pericolosi, sempre in ogni caso con l’approvazione della Confederazione. Questo per far fronte - in maniera molto rapida - a una crescita di branchi e singoli esemplari che il Governo definisce esponenziale e che mette evidentemente a repentaglio pecore, capre e animali da reddito più grandi. Berna prevede una possibile riduzione del 70% dei lupi in Svizzera. D’altra parte, introduce in ogni caso una soglia minima di 12 branchi: vale a dire che al di sotto di questo valore non è più possibile regolare preventivamente interi branchi a livello svizzero. Ticino e Grigioni formano con San Gallo una delle cinque zone di gestione del lupo. A questi tre cantoni è stata assegnata una soglia minima di 3 branchi. Da dicembre in tutta Svizzera sono 32 gli esemplari abbattuti. Questo nonostante un risvolto giudiziario: il Tribunale amministrativo federale ha infatti temporaneamente sospeso i tiri - a causa di alcuni ricorsi - nei Grigioni e in Vallese, e questo per singoli branchi. Ci sono poi altre novità, che riguardano stavolta i cani da protezione delle greggi. Qualche giorno fa è stato reso noto che la Confederazione intende interrompere il programma di allevamento. I cani già formati continueranno a essere sostenuti fino alla fine di gennaio dell’anno prossimo. Saranno i Cantoni a dover elaborare programmi, ai quali Berna intende partecipare finanziariamente in un secondo momento. È questo un elemento che suscita reazioni piccate da parte delle associazioni ambientaliste che temono che di fatto significhi la fine di allevamento e formazione dei cani, o comunque un calo della qualità. Un altro rimprovero è che saranno gli allevatori a doversi assumere gran parte dei costi.
Barbie Boeri World

Barbie Boeri World

2024-01-2619:02

A Roveredo il carnevale è imminente con la Lingera in programma dal 31 gennaio al 4 febbraio. Quest’anno, la festa si trasforma in un “Barbie Boeri World”, dedicato al matriarcato, dove le donne regneranno per quattro giorni vestendo tutti di rosa. Tra le novità, un villaggio del carnevale più ampio e un sistema di videosorveglianza con otto telecamere per garantire la sicurezza. La sicurezza rappresenta peraltro un terzo del budget, seguendo le direttive dell’Associazione Carnevali in Sicurezza, con la minaccia di bandire chiunque riceva diffide da tutti i carnevali fino al 2025, compreso quello di Tesserete.
I Giacometti

I Giacometti

2024-01-1921:45

In questa edizione parliamo del documentario di maggior successo nelle classifiche svizzere ed è al quinto posto tra tutti i film elvetici dello scorso anno. “I Giacometti” uscito nelle sale della Svizzera italiana e tedesca lo scorso mese di ottobre, da marzo invece sarà in Romandia.Tra le interpreti del film di Susanna Fanzun non poteva mancare Nelda Moggi Negrini, a lungo modella di Alberto Giacometti. All’epoca era una giovane cameriera impiegata nell’albergo, bar e ristorante di proprietà della zia. Davvero toccante il suo racconto di come conobbe Giacometti e di come lo abbia eletto a figura paterna.Parleremo poi dello sgabello dei Giacometti, quello che Giovanni e Alberto utilizzarono per anni nell’atelier per dipingere tele o modellare creta. È stato acquistato dalla fondazione e riportato nel nucleo di Stampa. Lasceremo poi la Bregaglia e ci sposteremo a Poschiavo dove da alcune settimane è visitabile - e lo sarà fino alla fine di ottobre - la mostra temporanea dedicata ad un altro artista bregagliotto: Willi Guggenheim, in arte Varlin, nato a Zurigo nel 1900 e deceduto a Bondo nel 1977.
SOS Tessitura

SOS Tessitura

2024-01-1222:57

La Tessitura Valposchiavo, un’icona dell’artigianato tessile svizzero, è sull’orlo della chiusura. Dopo numerosi sforzi di salvataggio, la cooperativa grigionese si prepara a un’amara “cessazione ordinata delle attività”. Questo segna una svolta preoccupante, poiché è una delle due ultime realtà tessili artigianali ancora in piedi in Svizzera.La Tessitura Valposchiavo, fondata nel 1955, è stata un faro dell’artigianato tessile, ma ora il comitato direttivo ha dovuto confrontarsi con una dura realtà economica. Nonostante vari tentativi di salvataggio, la produzione artigianale di tessuti non è più sostenibile. In una lettera ai soci, il direttivo ha annunciato che, per evitare il fallimento, l’unica via sembra essere una chiusura ordinata delle attività.L’evento pubblico previsto per questa sera (12 gennaio) e un’assemblea dei soci entro un mese sembrano segnare la fine di un’epoca. La Tessitura Valposchiavo, insieme alla Tessanda in Val Monastero, rappresentano gli ultimi baluardi dell’artigianato tessile svizzero, con un ruolo anche nella formazione di nuove tessitrici.È un grido d’allarme per preservare un pezzo unico di patrimonio tessile. Il destino della Tessitura Valposchiavo sarà deciso nei prossimi incontri, mentre ci si interroga sulla sostenibilità di quest’antica tradizione.
51 anni, origini calabresi, da marzo 2022 ricopre la funzione di delegato del servizio specializzato per il plurilinguismo impegnandosi a rafforzare il trilinguismo quale caratteristica peculiare del Canton Grigioni. Già insegnante e direttore scolastico, Alberto Palaia parla fluentemente le tre lingue cantonali e si racconta, individuando i punti di forza ma anche gli aspetti che devono ancora migliorare nella strategia di rafforzamento delle lingue minoritarie (romancio e italiano) in seno ai dipartimenti.   
In questa ultima edizione dell’anno sentiremo le voci dei presidenti delle regioni Moesa e Valposchiavo così come il sindaco di Bregaglia. I progetti in cantiere sono numerosi e non mancano le sfide, ma anche qualche lamentela all’indirizzo di Coira. 
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