11:36. La strage del Ponte Morandi

11:36 è un podcast di inchiesta del <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Fatto Quotidiano</a> che racconta tutto quello che sappiamo sul crollo del viadotto del Polcevera a cinque anni dalla tragedia in cui hanno perso la vita 43 persone. A Genova è in corso un processo con 59 imputati. <b>Marco Grasso</b>, giornalista del Fatto Quotidiano, ha seguito dall’inizio la vicenda e nel podcast riannoda i fili intricati delle cause e delle responsabilità, usando un materiale esclusivo. Da un lato, le interviste a testimoni della tragedia, specialisti, familiari delle vittime e sopravvissuti, dall’altro gli audio inediti delle intercettazioni telefoniche raccolte durante anni dagli inquirenti, oggi agli atti del processo. Il filo dell'indagine annoda uno dopo l'altro tutti i passaggi della catena disfunzionale di omissioni e leggerezze che ha originato la tragedia, e arriva fino all’intreccio tra politica e affari che sta a monte del rapporto tra Stato e il concessionario autostradale.

0. Introduzione

Alle 11,36 del mattino del 14 agosto 2018, sotto una pioggia battente, il ponte Morandi crolla. Nella tragedia muoiono 43 persone innocenti. Il crollo di un ponte è un evento rarissimo, a cinque anni da questa vicenda, lontani dai riflettori, la giustizia sta ancora cercando i colpevoli. Ma in questa storia gli attori in gioco sono molti, e nel corso di questo podcast racconteremo le loro responsabilità.

07-31
07:56

1. Sociologia del sottoponte

Un po' di storia. Inaugurato nel 1967, il Ponte Morandi era un tempo motivo di orgoglio per la gente che viveva nei quartieri di Sampierdarena e Certosa. Qui lo chiamavano "il ponte di Brooklyn", un simbolo di speranza, una porta che collegava al resto del mondo una brutta periferia italiana. Oggi quello che rimane è una distesa di fabbriche abbandonate, una ferita aperta nel cuore degli sfollati.

07-31
31:49

2. Il crollo

Al momento del crollo sul viadotto Polcevera ci sono turisti, lavoratori, semplici passanti. I loro destini si intrecciano in quel preciso istante. Raccogliamo le loro storie e la voce di chi ha lavorato per anni sotto il viadotto e ha visto con i propri occhi che qualcosa, da tempo, non andava.

07-31
25:41

3. Tutti contro tutti

Attraverso le intercettazioni messe agli atti del processo sul crollo del ponte, e alle registrazioni delle telefonate tra i dirigenti delle varie aziende coinvolte nei controlli, si racconta come la caduta del gigante malato sia il risultato di una maledetta guerra di tutti contro tutti.

07-31
28:18

4. “Una banda de lazzaroni”

Il crollo del Ponte Morandi è stato anticipato da un’altra strage. Il 28 luglio del 2013, ad Avellino, un pullman vola giù dal viadotto Acqualonga. A bordo ci sono 47 persone a bordo più l’autista. Moriranno in 40. Siamo a cinque anni dalla tragedia di Genova. Alla guida di Autostrade per l'Italia è sempre Giovanni Castellucci, mentre a eseguire i controlli per la manutenzione la società Spea controllata dal gruppo Autostrade, quella che Gianni Mion, intercettato dalla GF, definirà "una banda de lazzaroni".

08-01
25:16

5. Il sistema

Atlantia “è un merdaio”. Dice proprio così Alessandro Benetton intercettato dalla Guardia di Finanza. Siamo nel gennaio del 2020. Del disastro della gestione delle autostrade si parla ormai anche ai massimi vertici, tra gli azionisti. Lo schema di holding attraverso cui i Benetton controllavano Autostrade è un sistema dove l’anima finanziaria spolpa quella industriale.

08-01
28:30

6. Paradossi

Dove prima c’era via Porro oggi c’è un parco con 43 alberi, uno per ogni morto nel crollo del Ponte. L’hanno chiamata la radura della pace. Mentre la giustizia fa lentamente il suo corso, la politica e gli affari si sono riorganizzati lasciandosi Genova alle spalle. E dando vita a una serie dolorosa di paradossi.

08-01
17:48

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