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Author: UnicaRadio.it

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Radio degli studenti universitari di Cagliari. Mission del media è raccontare il movimento culturale e la città nei suoi molteplici aspetti
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Orto Botanico di Cagliari: un viaggio tra piante da record e reperti dall’antica Roma L’orto botanico della città di Cagliari, un’oasi di pace e tranquillità adatta a tutte le stagioni. Si trova nel centro storico di Cagliari, in via Sant’Ignazio da Laconi. Costruito nel 1864 da Giovanni Meloni Baylle e inaugurato definitivamente dal botanico Patrizio Gennari, solo dopo 2 anni di lavoro; tutt’oggi rimane con la struttura originale. Noi studenti della classe 3^I del Convitto Nazionale, siamo andati a visitarlo per voi! Se ci immergiamo all’interno dell’orto possiamo individuare diversi settori che dividono le specie delle piante in base ai loro bisogni e loro differenze. Il giardino botanico, quale occupa circa 5 ettari; è diviso in 3 settori principali, dal Mediterraneo raggiungiamo i tropici attraverso il deserto! Ospita circa 2000 specie vegetali molto rare, provenienti da ogni parte del mondo. Per esempio la la Euphorbia Canariensis, un esemplare unico nel suo genere ed è il grande al mondo; l’esemplare vive nell'anfiteatro e all’interno del giardino; con i suoi colonnari alti arriva circa a 3-4 metri d’altezza, su cui dove crescono brevi spine ricurve. L’orto botanico si ospita moltissime varietà di piante; ma lo stesso vale per gli animali! Nella piccola fontanella che possiamo trovare nel corridoio d’entrata possiamo osservare delle magnifiche carpe giapponesi!  L’orto botanico è anche totalmente inclusivo! Possiede anche un percorso con dei cartellini scritti in Braille per i non vedenti, dove ci sono scritte tutte le informazioni sulle piante. Sempre nello stesso percorso è inoltre iniziato un altro progetto che coinvolge i bambini della scuola materna. Si riuniscono all’orto botanico periodicamente e imparano a piantare semplici ortaggi. Una volta cresciuti, ovviamente, li mangiano per merenda, imparando sin da piccoli ad avere una dieta bilanciata. Speriamo di avervi incuriosito con il nostro articolo, se ci tenete a vederlo con i vostri occhi visitate il sito dell'Orto botanico di Cagliari.
Pronti per un viaggio nel tempo? Il solista dei CdA Matteo Mancuso ci racconta "Mai Dire Goku" la cartoon live experience più grande d'Italia che farà tappa a Cagliari il 2 giugno Domenica 2 giugno, l'Opera Beach di Cagliari si prepara a trasportare il pubblico in un tuffo nostalgico nel mondo dei cartoni animati degli anni 90/2000 con il party "Mai Dire Goku". Il format sta spopolando in Italia come evento imperdibile per tutti coloro che vogliono rivivere le emozioni di pomeriggi passati davanti alla TV, cantando e ballando sulle note delle sigle più iconiche di quell'epoca. Un tuffo nel passato grazie ai CdA e Dj Tj Unicorno Protagonisti della serata saranno i CdA (Cartoon Rock-Boy Band), una delle cover romana, che dal 2014, ripropone sigle cartoni animati dagli anni '70 ad oggi. Dal 2022 hanno prodotto anche brani inediti ispirati agli anime giapponesi come "Con un pugno", "You & I". Sino ad oggi hanno collaborato con doppiatori e artisti, esibendosi in locali e comics italiani importanti come il Lucca Comics, Romics, Napoli Comicon. I CdA si esibiranno in un live show con i migliori brani tratti dai cartoni animati degli anni 2000. A seguire, DJ TJ Unicorno prenderà il controllo della consolle con un dj set esplosivo che mescolerà sigle TV, meme e cartoni animati. Il tutto sarà sincronizzato su un ledwall e mixato con le più grandi hit degli anni '90 e 2000. Un'esperienza immersiva a 360 gradi Per rendere l'esperienza ancora più coinvolgente, l'evento sarà arricchito da una serie di elementi scenografici e di animazione. Che cosa? Dai palloni giganti, Kiss Cam, unicorni gonfiabili, un photobooth a tema, gadget, adesivi e coriandoli. Un vero e proprio tuffo nel passato a 360 gradi, per rivivere le emozioni di un'epoca indimenticabile. Appuntamento da non perdere per tutti i nostalgici Se anche tu quando alla domanda "Chi sei?" rispondi " Goku non lo sai!", "Mai Dire Goku" è sicuramente il party perfetto te! Il format è dedicato a tutti coloro che vogliono trascorrere una serata all'insegna del divertimento e della nostalgia. Un'occasione unica per cantare a squarciagola le sigle dei cartoni animati della propria infanzia e ballare sfrenatamente con i propri amici. Qui canterai e ballerai i Pokémon, Naruto, Rossana, Sailor Moon, i capolavori Disney e tanto altro. Cari Millenials e Gen Z vi invitiamo a non perdervi questo evento unico! Ripassate le sigle dei nostri anni e preparatevi per una experience senza precedenti!
L'arte di Edoardo De Angelis ai microfoni di Unica Radio Nato a Roma nel dicembre del 1945, Edoardo De Angelis ha dedicato la sua vita alla musica, affermandosi come cantautore, autore, produttore, organizzatore di eventi e profondo conoscitore della canzone d'autore italiana. La sua carriera musicale ha avuto inizio negli anni '70, al Folkstudio di Roma, dove ha incontrato artisti del calibro di Francesco De Gregori e Antonello Venditti. Con la Schola Cantorum ha pubblicato quattro album e ottenuto un grande successo, con hit come "Lella" e "Ti amo". Nel corso degli anni '70 e '80, De Angelis ha collaborato con numerosi artisti, tra cui Lucio Dalla, Mina, e Vasco Rossi, affermandosi come autore di testi apprezzati. Ha pubblicato diversi album da solista, tra cui "Piccola storia di libertà" (1978) e "Anche meglio di Garibaldi" (1981), esplorando generi musicali diversi e conquistando un pubblico sempre più ampio. Negli anni '90, De Angelis ha continuato la sua attività di cantautore e autore, pubblicando album come "De Angelis" (1995) e "Parole nel cuore" (1996). Si è dedicato anche alla promozione della musica italiana, conducendo rubriche radiofoniche e televisive e organizzando eventi dedicati alla canzone d'autore. Gli anni 2000 Nel nuovo millennio, De Angelis ha pubblicato album come "Il coraggio delle parole" (2002) e "Le allodole di Shakespeare" (2005), esplorando nuove sonorità e collaborando con artisti come Tosca e Alessandra Franco. Ha continuato a organizzare eventi e a tenere concerti, diventando un punto di riferimento per la musica d'autore italiana. Negli ultimi anni, De Angelis ha pubblicato album come "Historias" (2008) e "Sale di Sicilia" (2011), dedicandosi anche al teatro e alla letteratura. Ha ricevuto numerosi premi per la sua carriera, tra cui il Premio alla Carriera di Folkest nel 2011 e il Premio Nazionale Colonne Sonore nel 2015. Nel 2016, ha pubblicato l'album "Il Cantautore Necessario", un omaggio alla grande canzone d'autore italiana, realizzato con Michele Ascolese e la produzione artistica di Francesco De Gregori. L'album ha riscosso un grande successo e ha consacrato De Angelis come uno dei più importanti esponenti della musica italiana. Nel 2023, De Angelis ha ricevuto il Premio Lunezia alla carriera, un prestigioso riconoscimento che celebra il suo contributo fondamentale alla musica italiana. Continua ad essere attivo sulla scena musicale, con concerti, progetti speciali e la sua instancabile passione per la musica. Edoardo De Angelis è un artista poliedrico e completo, che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica italiana. La sua musica, i suoi testi e la sua passione per la canzone d'autore continueranno a ispirare le generazioni future.
Un podcast che sensibilizza i giovani italiani sull'importanza del voto alle elezioni europee del 2024, con testimonianze e discussioni da Sardegna e Calabria. Il nuovo podcast Onde Europee - La voce del Sud in Europa si propone come un ponte tra le giovani generazioni italiane e le prossime elezioni europee dell'8-9 giugno 2024. Ideato e promosso da Europe Direct Sardegna e Europe Direct Calabria, in collaborazione con Unica Radio, questo podcast mira a sensibilizzare i giovani sull'importanza del loro voto in un contesto europeo. Le elezioni europee del 2024 vedranno 358 milioni di cittadini europei chiamati alle urne per rinnovare il Parlamento Europeo di Bruxelles. Tra questi, ben 21 milioni di giovani saranno al loro primo voto, e di questi 2,7 milioni sono italiani. È il terzo numero più alto in Europa, riflettendo l'importanza demografica del nostro paese. Un recente sondaggio dell'Istituto Piepoli, commissionato dal Consiglio Nazionale Giovani (CNG), ha rivelato un dato sorprendente: il 92% dei giovani tra i 18 e i 34 anni intende votare alle prossime elezioni europee. Questo dato è significativamente più alto rispetto al 57% degli over 54. Tuttavia, nonostante questo entusiasmo, molti giovani esprimono delusione per il dibattito politico attuale, sentendosi trascurati e poco rappresentati. Nonostante l'interesse al voto, emerge un generale sconforto nei confronti della politica. Le giovani generazioni lamentano l'assenza di temi rilevanti per loro nel dibattito elettorale, sentendosi spesso ignorati. Il podcast affronta queste preoccupazioni, discutendo le possibili soluzioni per coinvolgere maggiormente i giovani e rendere il dibattito politico più inclusivo. Le elezioni si terranno in Italia sabato 8 giugno dalle 15:00 alle 23:00 e domenica 9 giugno dalle 7:00 alle 23:00. È fondamentale che i giovani usino il loro voto per costruire un'Europa che risponda alle loro aspettative. Come ricorda il podcast: "Usa il tuo voto o saranno gli altri a decidere per te".
Valigia in mano Fabrizio Ruggiu racconta la sua avventura di vita in Australia Fabrizio Ruggiu è un giovane sardo che ha deciso di prendere in mano la sua vita e trasferirsi in Australia. Con grande coraggio e determinazione, ha affrontato la sfida di cercare lavoro nelle farm australiane, dove l'agricoltura è una delle principali fonti di reddito del paese.  La decisione di trasferirsi in Australia non è stata facile per Fabrizio. Lasciare la sua famiglia e i suoi amici, abbandonare il comfort della sua terra natale e affrontare l'ignoto sono stati tutti grandi passi fuori dalla sua zona di comfort. Tuttavia, la voglia di scoprire nuove culture, imparare l'inglese e vivere senza limiti, l'hanno spinto verso un nuovo destino. Dopo aver trovato lavoro in una farm australiana, Fabrizio ha iniziato a viaggiare con un van in giro per il paese, alla scoperta di posti spettacolari e incontrando persone che lo hanno arricchito umanamente. Grazie a questa esperienza, ha imparato molto sulla vita, sul lavoro nelle farm e sulla cultura australiana. Oltre al lavoro nelle farm, Fabrizio ha anche avuto la possibilità di incontrare persone provenienti da tutto il mondo. Queste persone gli hanno raccontato le loro storie, hanno condiviso con lui nuove idee e culture e lo hanno spronato a continuare a credere nei suoi sogni. Questo lo ha arricchito umanamente e gli ha permesso di crescere come persona. La storia di Fabrizio Ruggiu dimostra che con la giusta determinazione e il giusto atteggiamento, ogni sogno può diventare realtà. La sua avventura in Australia mostra come la voglia di vivere e la voglia di scoprire nuove culture possano essere una fonte di grande arricchimento umano.
Il progetto Mikata di Paola Carrus dà una possibilità di rilancio agli anziani di Pirri Paola Carrus è l'ideatrice di Mikata, un progetto che, nei prossimi tempi, mira al sostegno ed all'integrazione degli anziani. Il progetto, che si appoggia al più ampio "Le città In-visibili", interesserà nello specifico la zona di Pirri. L' iniziativa si avvarrà dell'aiuto di giovani volontari: questo permetterà di vedere l' invecchiamento della popolazione sotto una lente diversa. In altre parole, non come una piaga sociale, ma come un' occasione di incontro, per favorire l'interazione e la cooperazione fra le due età. Mikata, parola giapponese di chiaro significato allo sguardo e all' aiuto, può tranquillamente riassumere questa dichiarazione di intenti. I giovani coinvolti interagiranno con gli anziani allo scopo di supportarli e di essere di compagnia e conforto. Terza età evergreen In Italia da anni la popolazione invecchia: si fanno sempre meno figli, e il numero di anziani è in crescita. Questo pone le persone della terza età, la maggioranza, in grosse difficoltà. Molti non sono autosufficienti, e anche quelli che lo sono, fanno fatica ad interfacciarsi con un mondo sempre più distante. E soprattutto, vi è una tendenza, ricambiata, ad allontanarsi dai giovani. L'intento di Mikata è proprio quello di invertire la tendenza, favorendo il contatto coi giovani che, oltre ad essere di supporto, potranno essere la loro finestra sul mondo. Il progetto, sul nascere, è per ora rivolto agli anziani della sola municipalità di Pirri. Ma in seguito, secondo la Carrus, il progetto crescerà, estendendosi anche in altri luoghi, dove necessario.
Il 10 maggio è uscito il nuovo album di Riccardo Tesi e Claudio Carboni, intitolato "Un Ballo Liscio Vol. 2". Il progetto artistico è il nuovo capitolo della loro collaborazione ed è composto da un collettivo di 15 musicisti con due ospiti speciali, Tosca e Paolo Fresu. Disponibile in formato CD e digitale grazie alla distribuzione di Universal, l'album celebra l'identità anticonvenzionale della tradizione musicale italiana e si rinnova attraverso la sperimentazione. Il primo volume di "Un Ballo Liscio" è uscito quasi 30 anni fa. Nel nuovo progetto, i musicisti si rifanno alle origini della musica tradizionale emiliana e romagnola, ma aggiornandole con sonorità più contemporanee e internazionali. In questo modo, la danza popolare diventa "pop" a tutti gli effetti, grazie all'uso di elementi sonori ben stratificati e di nuove combinazioni. Il nuovo album è in perfetto equilibrio tra le origini e la sperimentazione, con un repertorio che predilige autori italiani e grandi classici del genere. L'interpretazione degli artisti è caratterizzata dal virtuosismo strumentale, dall'elaborazione di variazioni e dal gusto per combinazioni timbriche suggestive. Il progetto di Tesi e Carboni non dimentica la tradizione e l'autenticità delle scuole emiliana e romagnola, luoghi dove la musica è sempre stata intesa principalmente come danza e ballo popolare. Ma attraverso la commistione di influenze diverse, il progetto raggiunge una pluralità di suoni e toni unici. Il brano di apertura dell'album, "Romagna Mia", è magistralmente interpretato da Tosca, mentre gli strumenti rigorosamente acustici e il quartetto d'archi "Alborada" contribuiscono a creare la varietà di suoni dell'album. La combinazione di diversi stili musicali, dalla musica classica al jazz, conferisce all'album un carattere cosmopolita e innovativo. "Un Ballo Liscio Vol. 2" è un album che celebra l'evoluzione della tradizione del ballo liscio, portandola verso nuove dimensioni sonore e influenze internazionali. Un progetto musicale imperdibile per gli amanti della musica tradizionale italiana e per chi è alla ricerca di sonorità nuove ed emozionanti.
L’Associazione Mondo X - Sardegna è un’associazione di volontariato senza fini di lucro fondata nel 1980 da Padre Salvatore Morittu come iniziativa dei Frati Minori Francescani di Sardegna. Parlare dell’associazione Mondo X-Sardegna non può prescindere dal suo fondatore, Padre Salvatore Morittu, che nel 1980 fu incaricato dall’allora Provinciale dei Frati Minori della Sardegna, Padre Dario Pili, di aprire nel convento di San Mauro a Cagliari la prima comunità di recupero dei tossicodipendenti. Una scelta rivoluzionaria, come lo è stata quella – pochi anni dopo – di aprire a Sassari la prima e sinora unica Casa Famiglia per malati di Aids. In mezzo, la storia di altre comunità e le vite di migliaia di uomini e donne in cammino. In questa puntata di “Volontariato: un’occasione per fare la differenza” diamo spazio a Padre Stefano Gennari, un giovane frate che da alcuni anni accompagna silenziosamente Padre Morittu nella conduzione di Mondo X-Sardegna, preparandosi al prossimo passaggio di testimone. Nel corso della trasmissione anche un breve intervento del francescano bonorvese. L’attenzione dell’Associazione è rivolta all’Uomo anche attraverso progetti personalizzati e rapporti con le istituzioni, seppure la Comunità di Recupero non riceve finanziamenti pubblici ma si auto-sostiene con la propria produzione nell’azienda agro-pastorale e con le donazioni. Le due strutture La Comunità di S’Aspru (Siligo) è una struttura socio-sanitaria residenziale finalizzata all’accoglienza e alla riabilitazione di persone con gravi problemi di disagio e in particolare di dipendenza di qualsiasi tipologia. La Casa Famiglia “S.Antonio Abate” è una struttura socio-sanitaria residenziale (definita Casa Alloggio dalla legge 135/90) che accoglie persone affette da AIDS e patologie correlate. Il CSV, operativo dal 1 Giugno 2021, è gestito dal CSS e si impegna a sostenere il Terzo Settore con risorse finanziarie e umane. Il podcast, condotto da giornalisti esperti del settore sociale, presenterà interviste con ospiti provenienti da realtà come Mondo X-Sardegna, Soccorso Alpino e Speleologico, Domus de Luna e molti altri.
A parlarcene: Antonio Cocco, Ispettore Capo della Polizia Penitenziaria in pensione Santa Maria Bambina di Oristano, centro di eccellenza nel campo della riabilitazione. Nasce a due passi dalla Basilica del Rimedio, tempio tra i più venerati non solo dai fedeli oristanesi. In particolare ospita pazienti a lunga degenza infatti presenta spazi di socializzazione all'aperto e svolge attività riabilitativa per ogni tipo di disabilità. Inoltre si serve di macchinari all'avanguardia come il fisioterapista robotico, Hunova che permette la valutazione funzionale e la riabilitazione dei pazienti con varie patologie, sia ortopediche che neurologiche. Al suo interno ha personale qualificato al servizio del paziente. Tra questi la fisioterapista Vanessa Murgia che si occupa in particolare di idrokinesiterapia, ovvero cura i disturbi del movimento attraverso l'acqua in ambito ortopedico e neurologico. A parlarcene: Antonio Cocco, Ispettore Capo della Polizia Penitenziaria in pensione. "Nel Centro si svolgono attività riabilitative a seguito di ictus o incidente stradale - commenta Antonio Cocco-, per quanto riguarda gli arti inferiori e superiori, la mano e il tronco, questo unitamente ad un percorso individuale dei pazienti". La struttura comprende anche un Centro Diurno Alzheimer per poter assistere al meglio coloro che hanno deficit cognitivi e comportamentali, specie per le persone affette da demenza. Ovvero soggetti con decadimento cognitivo, ma che conservano una certa percentuale di autonomia psicomotoria. Un elemento in più che consente di offrire durante la giornata maggiori servizi come ginnastica dolce, momenti ricreativi e terapia occupazionale. L'obiettivo è quello di erogare prestazioni socio-sanitarie mediante un programma personalizzato di supporto a carattere riabilitativo-assistenziale per favorire la permanenza della persona nel contesto sociale e familiare di appartenenza e creare uno stato di svago e benessere attraverso l’ascolto e l’accoglienza. "Grazie alla professionalità degli operatori e l'attenzione per ogni singolo ricoverato -conclude Cocco-, abbiamo ottimi risultati su ciascuno di loro senza trascurare il trattamento integrato per i malati di Alzheimer".
Elisabeth Euvrard: l'importanza dei dettagli nelle storie di vita urbana In vista della mostra "Á Pied", la fotografa e antropologa Elisabeth Euvrard e la curatrice Caterina Ghisu, sono state oggi le protagoniste dell'intervista di Unica Radio per illustrarci meglio questa imperdibile mostra. I temi affrontati sono stati molteplici, andando dalle tecniche utilizzate per realizzare l'esposizione alla scelta di focalizzarsi sulla postura dei piedi. Nel corso dell'intervista si è parlato proprio di questo, quanto l'importanza di andare oltre l'ordinario possa fare la differenza, quanto un dettaglio "insolito" possa in realtà abbondare di bellezza e significato. Nella dinamicità della vita urbana Elisabeth Euvrard è infatti riuscita a cogliere l'insolito. All'interno dei suoi scatti il tempo sembra fermarsi e il background urbano gli fa da cornice. La fotografa è infatti voluta uscire dagli schemi soffermandosi sull'importanza dei piedi, il mezzo tramite cui possiamo tutti giorni ci permettono di essere parte del contatto con la terra. La scelta dello scenario urbano crea una dicotomia tra ciò che pare non fermarsi mai e il momento in cui invece tutto si ferma. É proprio in questo stallo che Elisabeth ha voluto rappresentare la vita urbana. La mostra, disponibile dal 9 maggio al 22 giugno 2024 al Ghetto di Cagliari, è stata curata da Caterina Ghisu e Cinzia Cogoni. Il riconoscimento della bellezza di una mostra sta anche nella sua esposizione e su questo Caterina e Cinzia hanno mostrato una professionalità ineguagliabile. Nell'intervista Caterina sottolinea che non sono mancate le difficoltà legate a esaltare nella maniera più giusta il grande lavoro di Elisabeth. L'utilizzo delle giuste tecniche di illuminazione e disposizione spaziale sono state la chiave per rendere viva l'emozione dei visitatori.
Tante opportunità lavorative all'UniCareer Day spiegate da Matteo Tola, Anna Cotza e Silvia Murgia Tante le opportunità discusse oggi nell'intervista di Unica Radio con Matteo Tola, Anna Cotza e Silvia Murgia, gli organizzatori dell'UniCareer Day che si svolgerà mercoledì 29 maggio dalle ore 9 alle ore 18 alla Fiera della Sardegna a Cagliari in viale Diaz 221. L'evento ospiterà tantissime aziende che andranno a proporre validissimi plus alle carriere di tanti studenti e laureati. Nel corso dell'intervista si è discusso proprio di quanto sia importante cogliere le opportunità quando si presentano e l'UniCareer Day propone non una ma molteplici possibilità a chi vorrebbe entrare rapidamente nel mondo del lavoro. Matteo ha infatti definito l'evento come uno scambio di domanda e offerta di lavoro, accorciando la distanza tra l'azienda e gli interessati. Anna Cotza ha ricordato le opportunità che l'evento offre, una crescita non solo personale e lavorativa, ma un vero e proprio investimento sul futuro, una possibile crescita curricolare non indifferente. Silvia Murgia ha parlato della grande partecipazione da parte delle aziende, sia locali che nazionali, che quest'anno saranno ben 87, tante di queste note, tra cui l'ASPAL. Questo va ad allargare il bacino delle preferenze e conseguentemente ad avere ampie possibilità di scelta lavorativa. Il programma della giornata e le modalità d'iscrizione L'organizzazione della giornata prevede tantissime attività, illustra Matteo Tola nel corso dell'intervista. Saranno infatti previsti colloqui di selezione con più di 80 aziende e imperdibili workshop e seminari che Matteo non rivela invitando alla partecipazione per non perderseli e scoprirli nel corso di questa ricca giornata. Inoltre, rinnova l'invito al confronto del programma all'interno delle varie piattaforme social. Le modalità di iscrizione sono differenti in base all'interesse di partecipare ai colloqui oppure ai workshop e ai seminari, spiega Anna Cotza. Ci si potrà iscrivere tramite il profilo personale di AlmaLaurea dove sarà possibile visionare i profili cercati dalle aziende e così mandare la propria candidatura a quelle di proprio interesse, rendendo ancora più facile e intuitivo lo scambio di domanda e offerta discusso con Matteo all'inizio dell'intervista. Nella conclusione si è parlato di futuro, in particolare i progetti a cui UniCAreer Day sta lavorando. Silvia ha spiegato che ci sono tante idee e opportunità in coda per le prossime edizioni. Conclude l'incontro ricordando che fondamentale nell'UniCAreer Day è la partecipazione, elemento portante per poter cogliere al meglio le opportunità che le aziende propongono in questa imperdibile giornata.
Il Next Level Esport Pub mette in palio due ingressi vip per il Rally Sardo in un'entusiasmante sfida a colpi di realtà virtuale Next Level Esport Pub è fautore di una ghiotta iniziativa che coinvolge principalmente gli studenti universitari. Nello specifico, degli appassionati di motori e videogiochi, che potranno essere i protagonisti di un evento irripetibile: l' University Rally Challenge. Si tratta di una sfida videoludica, la quale si svolgerà in un videogioco legato alla celebre manifestazione automobilistica, la quale trova in Sardegna un circuito noto a livello internazionale. La challenge per gli universitari si svolge nei giorni 21, 22 e 23 maggio, dalle 18:00 a mezzanotte. Nello specifico, si affronteranno sul sul gioco WRC che si avvale della realtà virtuale. Di conseguenza, potranno correre quasi come nel mondo reale, grazie al sistema Driving Sim. Nell'orario stabilito, potranno per tre volte dare il massimo per completare il percorso nel minor tempo possibile. L'iscrizione è gratuita, e gli sfidanti potranno inoltre beneficiare dell'omaggio di una Red Bull, sponsor dell'evento. Un premio per mordere l'asfalto Anche per coloro che non riusciranno a stabilire il tempo migliore, non c'è motivo di scoraggiarsi. Potranno infatti provare a vincere i coupon Gaming Next Level. Ma per i vincitori, i più appassionati ed abili a giocare, la parte migliore. Potranno beneficiare, dopo una folle corsa, dei biglietti vip per il Paddock del vero Rally di Sardegna. Un posto in prima fila per una delle eccellenze sportive dell'isola. La manifestazione ha trovato inserimento nel 2004 nel campionato mondiale di Rally. Ciò avvenne in sostituzione, nello specifico, del Rally di Sanremo come tappa italiana della manifestazione sportiva. Manifestazione che permette all'isola di avere puntati addosso gli occhi degli appassionati di tutto il mondo. La disciplina è una corsa avvincente quanto pericolosa, che ha come scenario quello aspro e brullo delle montagne sarde. Sulle strade sterrate, l'incidente è sempre dietro l'angolo, in altre parole si tratta di uno sport estremo per veri professionisti. Nonostante ciò molti ci si cimentano, e non di rado è capitato che a tagliare il traguardo sia stata una bandiera italiana.
Il laboratorio botanico agricolo e di trasformazione di Massimo Deidda Massimo Deidda, nato nel quartiere popolare di Sant' Elia, non ha mai dimenticato le sue radici. E "radici" è la parola chiave del suo progetto, con sede al Lazzaretto. Esperto di botanica, ha ideato un laboratorio: botanica e agricoltura si fondono, per trasformare e riqualificare il territorio. Il che consentirà di produrre nuove colture a chilometro zero e senza utilizzo di additivi chimici. Non solo: il quartiere di S. Elia, da sempre, è noto per il suo status sociale. Nonostante diversi interventi, continua ad essere luogo di disagio e criminalità, e molti, soprattutto i giovani, vivono senza prospettive. Il laboratorio sarà un modo per avvicinare tutti, ragazzi e non, ad un mestiere di tutto rispetto. Un lavoro praticamente a impatto zero, e che può invece aiutare a utilizzare i terreni del vicino promontorio, dal grande potenziale ma mai sfruttati appieno. Chilometro zero e agricoltura sostenibile Il progetto ha anche una valenza di valorizzare i prodotti locali e il chilometro zero, sempre più affossati in tutto lo stivale. Deidda è molto critico nei confronti della produzione industriale sconsiderata e dell'importazione dalla lunga distanza. Il grano ucraino, per fare un esempio, oltre a subire il fallout delle esplosioni e della guerra, infatti viene trasportato a lungo, con parecchi additivi chimici. Le grandi case produttive si affidano agli esterni, il che comporta, tra l'altro, un aumento dei prezzi, già esorbitanti visti i tempi di crisi. La produzione e la vendita in loco favorisce quindi, oltre ad un considerevole aumento della genuinità, un miglioramento nelle condizioni economiche. Più salute, e condizioni economiche più floride. Su queste basi, ottimisticamente, si può tirar fuori un territorio dalla polvere. E sognando ancora più in grande, si può anche risanare la disastrosa situazione agroalimentare in cui versa l'Italia.
La radio ha compiuto 100 anni e continua a essere un pilastro fondamentale nella nostra vita quotidiana. L'evento "100 Anni e sentirli. Passato, presente e futuro della radio" a Cagliari ha celebrato questa straordinaria ricorrenza, esplorando la magia, la compagnia, la musica, l'informazione, la conoscenza e la cultura che la radio ha portato nelle nostre case. La radio è parte integrante della nostra vita quotidiana, un mezzo di comunicazione che ha attraversato un secolo portando con sé magia, compagnia, musica, informazione, conoscenza e cultura. Questo straordinario anniversario è stato celebrato a Cagliari con l'evento "100 Anni e sentirli. Passato, presente e futuro della radio", organizzato da Confindustria Radio Televisioni, Università di Cagliari e Ordine dei Giornalisti. L'incontro, tenutosi nell'aula magna della facoltà di Ingegneria, ha ripercorso la storia della radio, esaminato il suo impatto presente e discusso le prospettive future. La Magia della Radio: Un Ponte tra Passato e Futuro L'evento ha visto la partecipazione di personalità di spicco come l'attrice e conduttrice Geppi Cucciari e il dj Ringo, direttore artistico e speaker di Virgin Radio. Dj Ringo, in collegamento video, ha descritto la radio come un elemento insostituibile nella vita di ognuno: "La radio non la blocchi. Cambieranno tante cose nel mondo, ma non la radio: è come il panettiere che c'è e ci sarà sempre. La radio dà a tutti un superpotere: ci fa diventare dei supereroi." Geppi Cucciari ha offerto un affascinante resoconto della sua esperienza nel mondo radiofonico, focalizzandosi in particolare sulla sua conduzione del programma "Un giorno da pecora". Ha parlato del suo rapporto professionale con il conduttore Giorgio Lauro, definendolo "fondamentale". Cucciari ha sottolineato come le loro differenze siano una risorsa preziosa per il programma, creando un equilibrio tra la profondità delle notizie e la leggerezza che la contraddistingue. Radio vs. Televisione e Teatro Nel suo intervento, Cucciari ha evidenziato le differenze tra la radio, la televisione e il teatro. "Con la radio e la TV entri nelle case degli altri che lo vogliano oppure no," ha spiegato, "nel teatro le persone vengono appositamente a guardarti, investendo il loro tempo e denaro. La TV è una magia infinita, uno strumento di compagnia bellissimo. Gli ascoltatori radiofonici sono di una qualità antropologica diversa, persone più formate." La Radio come Strumento di Crescita Il rettore dell'Università di Cagliari, Francesco Mola, ha enfatizzato il ruolo della radio come strumento di crescita continua: "Un sempreverde, qualcosa di incredibile che ha accompagnato il nostro passato e accompagnerà anche il nostro futuro." Rosario Alfredo Donato, direttore generale di Confindustria Radio Televisioni, ha sottolineato la capacità della radio di adattarsi ai cambiamenti e di rimanere sempre attuale: "La radio è nuova tecnologia, è il mezzo per eccellenza che può definirsi ibrido. Ha dimostrato di sapersi sempre adattare ai cambiamenti, accogliere le sfide e superarle." La Radio: Un Futuro di Innovazione La celebrazione dei 100 anni della radio ha messo in luce non solo la sua ricca storia, ma anche la sua capacità di innovazione e adattamento. Con l'evoluzione delle tecnologie, la radio continua a trasformarsi, mantenendo intatta la sua essenza di compagna quotidiana e fonte inesauribile di informazione e intrattenimento. Questo evento ha confermato il ruolo insostituibile della radio nella nostra vita, un mezzo che, nonostante il passare del tempo, rimane sempre giovane e rilevante.
Abbiamo intervistato Marco Benevole, curatore di "Scatole di luce", la prima mostra regionale di apparecchi audiovisivi. L'esposizione è visitabile dal 15 aprile fino ad aprile 2025 presso il Centro Intermodale passeggeri in Piazza Due Stazioni a Macomer Abbiamo avuto il piacere di avere ai nostri microfoni Marco Benevole, il direttore artistico dell'associazione MAART City Heart, nonché il curatore di "Scatole di luce", la prima mostra regionale sugli apparecchi televisivi, hi-fi e radiofonici. L'esposizione, che conta più di 100 pezzi, è visitabile dal 15 aprile fino ad aprile 2025, dal lunedì al sabato e la domenica su prenotazione presso il Centro Intermodale Passeggeri sito in Piazza Due Stazioni a Macomer. In questa chiacchierata, Benevole ci ha raccontato come è nata la sua mostra e come la sua associazione promuove la città di Macomer e, più in generale, la regione storica del Marghine. Questo e tanti altri eventi, che si svolgono al Centro Intermodale di Macomer, servono da volano per la valorizzazione della storia, della società e della cultura del territorio. Non poteva mancare, tra le domande, una riflessione sui mass media e sull'evoluzione tecnologica che l'audiovisivo ha subito nel corso del tempo. Inoltre, Benevole ci ha detto una curiosità imperdibile per invogliarci a visitare la mostra, che di sicuro è molto originale e consta di parecchie donazioni di apparecchi. "Scatole di luce" è un'ottima occasione per ripercorrere la storia della Sardegna attraverso i mass media, che hanno segnato e segnano tuttora una rivoluzione culturale e sociale. Infatti, i media hanno cambiato il nostro modo di interagire, di pensare e di conoscere la realtà che ci circonda, che, man mano che l'evoluzione tecnologica è andata avanti, è diventata sempre più vasta. Dopo 70 anni di televisione e 100 anni di radio, tutto è cambiato radicalmente e lo si può scoprire a Macomer.
La seconda puntata dei podcast realizzati dal Csv Sardegna è dedicata all’Associazione sarda contro l’emarginazione – Asce, che da 36 anni combatte per i diritti di tutti i cittadini del mondo e contro tutti i tipi di discriminazioni. Ne parla lo storico presidente di Asce Antonello Pabis, prossimo a passare il testimone dopo tante battaglie e iniziative. «La nostra realtà è a favore dei diritti delle persone, che non sono mai pieni e sovente sono ostacolati da problematiche sociali e politiche», sottolinea Pabis. «Vogliamo e dobbiamo costruire una cultura del vivere e una politica che si spenda interamente per riconoscere pienamente i diritti di tutti». Il Centro Servizi per il Volontariato della Sardegna lancia un podcast per affrontare la crisi delle vocazioni giovanili e promuovere il Terzo Settore Sardo. Con il titolo “Volontariato: un’occasione per fare la differenza“. Con un totale di 50 puntate settimanali, il podcast offrirà ai suoi ascoltatori una panoramica delle storie straordinarie di queste organizzazioni, guidate dagli appassionati racconti dei loro rappresentanti. L’obiettivo è creare un ponte emotivo con il pubblico, invitandolo ad esplorare il mondo del volontariato e a contribuire attivamente alla sua crescita e vitalità. Il CSV, operativo dal 1 Giugno 2021, è gestito dal CSS e si impegna a sostenere il Terzo Settore con risorse finanziarie e umane. Il podcast, condotto da giornalisti esperti del settore sociale, presenterà interviste con ospiti provenienti da realtà come Mondo X-Sardegna, Soccorso Alpino e Speleologico, Domus de Luna e molti altri.
Su Unica Radio il presidente dell'associazione Arcipelago Sardegna Filippo Spanu ci racconta un nuovo progetto per rafforzare le reti di comunità a Monteleone L'Ente del terzo settore (ETS) Arcipelago Sardegna ha avviato un nuovo progetto a Monteleone con l'obiettivo di rafforzare le reti di comunità e promuovere la coesione sociale. Il progetto, intitolato "Reti di comunità a Monteleone: condivisione, intergenerazionalità e inclusione", si basa sui valori di partecipazione, intergenerazionalità, inclusione e multiculturalità. Attività e servizi per la comunità Le attività previste dal progetto sono molteplici e mirano a coinvolgere l'intera comunità di Monteleone. Saranno attivati servizi sociali di animazione, formazione e relazione di vicinato, in particolare per gli anziani. Verranno inoltre promosse attività intergenerazionali, come la mutua formazione e la diffusione delle competenze sociali, tradizionali e digitali. Il progetto prevede anche l'informazione, la promozione e il supporto di reti sociali e Patti di Comunità, nonché la mediazione sociale e culturale per l'integrazione di nuovi gruppi sociali ed etnici. Un passo importante verso una comunità più coesa Il progetto "Reti di comunità a Monteleone: condivisione, intergenerazionalità e inclusione" rappresenta un passo importante verso la creazione di una comunità più coesa e inclusiva. Attraverso le diverse attività previste, il progetto mira a rafforzare i legami tra i cittadini, promuovere la partecipazione attiva e valorizzare le differenze. L'iniziativa rappresenta un esempio concreto di come l'impegno del terzo settore possa contribuire al benessere e allo sviluppo delle comunità locali.
La fille mal gardé

La fille mal gardé

2024-05-2021:07

La fanciulla mal custodita: Fille mal gardè un balletto antico e ancora amato un classico intramontabile La Fille mal gardée, conosciuta anche come La fanciulla mal custodita, è il balletto più antico ancora in repertorio nei teatri di tutto il mondo. Creato nel 1788 dal coreografo francese Jean Dauberval, ha subito numerose rivisitazioni nel corso dei secoli, ma conserva ancora oggi il suo fascino e la sua freschezza. Una storia semplice e divertente La trama è semplice e divertente: Lise, una giovane contadina, è innamorata del suo amato Colas, ma la madre, Simone, vuole farla sposare con Alain, un ricco ma stupido pretendente. Lise e Colas escogitano un piano per stare insieme e, dopo una serie di peripezie, riescono a coronare il loro sogno d'amore. Un balletto ricco di musica e danza La Fille mal gardée è un balletto ricco di musica e danza. La partitura originale, composta da una serie di melodie popolari francesi, è stata arrangiata da diversi compositori nel corso del tempo. Le coreografie, anch'esse rivisitate nel corso dei secoli, includono momenti di grande virtuosismo e momenti di grande comicità. Un successo che dura da oltre due secoli La Fille mal gardée è un vero e proprio successo che dura da oltre due secoli. È stato rappresentato dai più grandi teatri del mondo e da compagnie di danza di fama internazionale. La sua popolarità è dovuta alla sua storia semplice e commovente, alla sua musica orecchiabile e alle sue coreografie divertenti. Un balletto per tutti un balletto adatto a tutti, grandi e piccini. È un'opera che fa sognare e che ci ricorda che l'amore trionfa sempre. Se avete l'occasione di vederlo a teatro, non perdetevelo!
La suonatrice e insegnante di Launeddas Federica Lecca presenta il progetto Su Cuntzertu Antigu Federica Lecca è una suonatrice di Launeddas, attiva anche nel campo dell'insegnamento dello strumento. Dopo aver avuto i rudimenti dal maestro Luigi Lai, non si è più fermata ed ha percorso coraggiosamente questa strada. La sua attività si innesta nella tradizione locale, della quale i famosi strumenti ad ancia fanno parte da secoli. Tuttavia, paradossalmente, va controcorrente: le launeddas erano infatti un tempo, come altre forme d'arte, di appannaggio esclusivamente maschile. Ma ha fatto di più: si è specializzata a tal punto da riuscire a diventare padrona dello strumento, e quindi, insegnante. E come colpo finale, ha creato un progetto tutto al femminile: Su Cuntzertu Antigu. Che tuttavia di antigu non ha più nulla, se non le radici degli strumenti isolani, dalle quali tuttavia cresce come un grande albero che si rinnova continuamente. Un suono antico ma sempre nuovo L'origine delle Launeddas è avvolta nel mistero. Diversi sono infatti studi condotti in merito, con altrettanto diverse conclusioni: dal postnuragico, all'epoca romana, al '700. Anche l'origine del nome è argomento di dibattito: diversi studiosi, fra cui l'etnologo Wagner, hanno cercato una spiegazione plausibile. Le teorie più accreditate lo farebbero risalire a "lionellas", per il fatto che, in epoca romana, si realizzavano strumenti a fiato a partire alle ossa dei leoni. Oppure, alla parola sarda che indica l'oleandro, pianta con la quale si costruivano particolari tipi di flauto. Nelle Launeddas, il rapporto fra suonatore e strumento è molto più stretto che in altri contesti: è infatti egli stesso a raccogliere i materiali di realizzazione. Spesso tra l'altro, si assicura di possedere i terreni in cui crescono le canne necessarie a costruirlo, e si occupa inoltre della manutenzione. Il titolo del progetto di Federica Lecca deriva dal nome che prende l'insieme delle componenti delle Launeddas: Cuntzertu.
Abbiamo intervistato Nicola Obino, in arte DERF, che ci ha parlato della sua idea di arte e dei suoi ultimi lavori Abbiamo avuto il piacere di chiacchierare con Nicola Obino, in arte DERF. L'amore ricambiato per Sant'Antioco, il luogo dove vive e a cui è particolarmente affezionato, lo ha spinto a mostrare il suo talento come artista. L'ultima sua opera è un murale per celebrare Sant'Antioco e in particolare ciò che la caratterizza maggiormente, a prescindere dalle logiche turistiche. Infatti, nel murale compare su ciu, la barca tipica dei pescatori di Sant'Antioco. DERF è molto legato alle tradizioni sarde, per quanto cerchi di rivederle in un'ottica più pop e dal suo personale punto di vista. Infatti, tra i soggetti che ha rivisitato vi è proprio Sant'Antioco, il santo patrono. Ama usare molto i colori che ricordano il suo paese, come il granata e il blu delle imbarcazioni. Ai nostri microfoni, DERF ci ha raccontato la sua vita professionale e la sua idea di arte, che è passata attraverso diversi periodi espressivi. Infatti, Nicola Obino lascia il suo segno da quando aveva 13 anni, con dei graffiti che già firmava con il suo pseudonimo. Successivamente è passato alla pittura e ad altre forme artistiche. Secondo lui, l'arte deve stimolare la curiosità nei fruitori e nei curiosi e comunicare a tutti loro dei messaggi. Obino non disdegna neanche di collaborare con le realtà del posto: ne è un esempio la sua realizzazione di un'etichetta di una bottiglia di Carignano del Sulcis per conto di un'azienda vitivinicola locale, che riprende un suo quadro; in questo caso, ha digitalizzato una foto della sua opera. Inoltre, ha creato le magliette che vengono stampate in occasione della festa di Sant'Antioco, per promuovere l'evento a modo suo. In futuro, gli piacerebbe proseguire su questa strada, magari creando delle etichette per delle bottiglie da collezione.
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