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Author: Connessioni Podcast

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Il podcast che vi racconta il cervello, le neuroscienze e tutto quello che vi è connesso. Connessioni è condotto da Federica Sgorbissa, giornalista scientifica con un passato da neuroscienziata. Ogni puntata vi propone argomenti dal mondo della ricerca sul cervello, anche quelli più curiosi e stravaganti, con interviste a scienziati e protagonisti.

Se volete saperne di più potete scrivere a: connessionipodcast@medialab.sissa.it
26 Episodes
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Psichiatra benevolo o collaboratore nazista? Hans Asperger è riconosciuto fra coloro che più hanno contribuito a conoscere l'autismo. Documenti emersi di recente però suggeriscono che possa aver collaborato con il programma di eliminazione sistema dei malati di mente del regime nazista, il famigerato Aktion T4. Scopriamo insieme la storia di questo medico austriaco a cui è intitolata la sindrome che porta il suo nome, la sindrome di Asperger.
La scienza ci difende dalle fake news. Eppure talvolta accade che qualche scienziato sia responsabile di affermazioni false che hanno conseguenze tangibili sulla vita di tante persone. Nel caso specifico oggi Connessioni si occupa di una malalingua diffusa nel secolo scorso dall’influente antropologo culturale Colin Turnbull sugli incolpevoli Ik, un popolo dell’Uganda nordorientale descritto come il “più egoista del mondo”. Turnbull si è spinto fino a suggerire al Governo dell’Uganda di eliminare culturalmente la popolazione Ik, un’azione crudele e molto inquietante se si considera che l’antropologo si giustificava in base alle sue osservazioni scientifiche. Con Kathryn Townsend, antropologa della Rutgers University si capirà perché questa fame durata quasi 50 anni è del tutto falsa, e perché non avesse molto senso fin dal principio. Townsend è autrice di una serie di studi sul campo con le popolazioni Ik, che hanno smentito su tutta la linea le affermazioni di Turnbull. “Gli Ik sono ne più ne meno generosi della media della popolazione mondiale”. Immagine: Rod Waddington - https://www.flickr.com/photos/rod_waddington/49515258268/, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=91499254
Che la crisi del Covid19 stia portando a gravi conseguenze in tutto il mondo non è una novità, che però stia segnando una significativa battuta d'arresto per quel che riguarda la parità fra uomini e donne era forse una cosa che non ci si poteva aspettare. O forse sì. E mentre anche nel nostro paese osserviamo che le donne sono fra i cittadini più colpiti a livello occupazionale in questi mesi di pandemia, negli Stati Uniti Gema Zamarro, socio-economista dell'Università dell'Arkansas, è andata a guardare i numeri, che confermano la fragilità del genere femminile di fronte alla crisi occupazionale, lo stress e la salute mentale. Ne abbiamo parlato con lei. L'unica nota positiva, pare, è che la scolarizzazione difende le donne dalla disoccupazione. Eppure in tutto il mondo continua a permanere un netto gender gap in discipline come la fisica, l'ingegneria e l'informatica. Come mai? Le donne sono "meno portate" per questi studi? "Niente affatto", spiega Joseph Cimpian, ricercatore della New York University, ai microfoni di connessioni: gli uomini anche con un quattro fisso in matematica pensano di poter diventare ingegneri, mentre le donne a meno di non eccellere nella materia non credono di potercela fare. Immagine: Maia Weinstock https://flic.kr/p/JiTqZd
Neurocose 4

Neurocose 4

2020-06-2606:58

Le neuronews di questa settimana: curato il PARKINSON (nei topi); le LACRIME femminili DROGANO maschi; I POMPIERI possono PIANGERE, gli INFERMIERI no; le donne capiscono le proprie EMOZIONI meglio degli uomini. Immagine: JoanDragonfly flic.kr/p/FX5bdJ
Neurocose 3

Neurocose 3

2020-06-2306:35

Le neuronews di questa settimana: scoperto il meccanismo per cui con il Covid19 si perde l'olfatto; mille colori in più nell'arcobaleno del colibrì; la ketamina spegne il cervello; scoperte le aree cerebrali dell'ibernazione Immagine: JoanDragonfly flic.kr/p/FX5bdJ
36. Questo è il numero di civiltà intelligenti e tecnologicamente avanzate che potrebbe abitare nella nostra galassia. O almeno così ha calcolato l'astrofisico dell'Università di Nottingham, Christopher Conselice. Insieme a lui oggi Connessioni fa un viaggio nello spazio alla ricerca dell'intelligenza Nella puntata troverete gli estratti dall'audiolibro "solaris" disponibile su youtube: https://youtu.be/wknuWEB9Zak Crediti immagine: STICK KIM https://flic.kr/p/bC7MGq
Neurocose 2

Neurocose 2

2020-06-1205:20

Le neuronews di questa settimana: il cervello risparmia sui colori e ci fa vedere in bianco e nero; funghi allucinogeni e LSD spengono le aree cerebrali dell'ego e ci fan sentire in connessione con l'Universo; la nicotina come fattore di rischio per il cancro al cervello; problemi di vista portano a problemi di udito Immagine: JoanDragonfly flic.kr/p/FX5bdJ
Essere stati una delle prime nazioni ad essere colpita (e duramente) dalla pandemia di COVID 19 ha fra le tante conseguenze il fatto di avere disponibili ora una grande mole di dati e informazioni scientifiche che stanno aiutando il nostro paese e tutto il mondo a comprendere le conseguenze di questa malattia. Oggi Connessioni vi racconta due delle più recenti ricerche italiane che riguardano cervello e salute mentale. Alessandro Padovani, neurologo dell'Università di Brescia, ci racconta i risultati di quello che attualmente è l'indagine più ampia al mondo sulle ricadute neurologiche di COVID 19. Con Andrea Andrea Fossati, professore di psicologia dell'Università Vita-Salute San Raffaele discutiamo di come le fake news e le teorie complottiste stanno minando la salute emotiva di una fetta della popolazione italiana. Immagine: Laura Dahl https://flic.kr/p/5SWdgZ
NeuroCOSE 1

NeuroCOSE 1

2020-05-2909:24

Le neuronews di questa settimane: rane di vetro che cancellano i contorni, aggiornamenti su COVID e cervello, origini del linguaggio umano negli scimpanzé e come riparare il sistema nervoso dell'embrione
Parte la nuova rubrica NeuroCOSE: 10 minuti di news e curiosità dal mondo della ricerca su mente e cervello Immagine: JoanDragonfly https://flic.kr/p/FX5bdJ
Qual è la condizione delle persone LGBTI in Europa? il clima generale sta migliorando o questi cittadini subiscono ancora discriminazione e intolleranza? L’Agenzia europea per i diritti fondamentali European Union Agency for Fundamental Rights (FRA) ha pubblicato la più ampia indagine sulle persone #LGBTI mai fatta finora, che fornirà le linee guida per le policy europee contro l'omofobia. A connessioni se ne parla con Miltos Pavlou, PM della Survey e ricercatore per FRA
Lo sapevate che il COVID19 può portare a delirio e allucinazioni? Si possono manifestare nella fase acuta, ma possono perdurare anche una volta guariti, in alcuni casi per mesi e più. Questa settimana Wes Ely, medico e professore dell’Università Vanderbilt negli Stati Uniti ed esperto di complicazioni sanitarie legate al ricovero in terapia intensiva, racconta a Connessioni come il COVID può diventare una vera e propria “fabbrica del delirio” e come le conseguenze neuropsicologiche della malattia potrebbero essere la seconda ondata di problemi che dovremo affrontare dopo la malattia stessa. Giorgio Berlot, primario di Anestesia e rianimazione dell’Ospedale di Cattinara, Trieste, racconta la sua esperienza sul campo e cosa si osserva nei pazienti italiani, mentre Tommaso Speranza psicologo dello INMI Spallanzani di Roma, scopriamo come vengono seguiti i pazienti COVID (ma anche il personale medico sanitario impegnato nell’emergenza) sul fronte della salute mentale. Immagine: Muffin https://flic.kr/p/2iSS9YV
Fra le tante magagne che l’emergenza Covid-19 ha portato con sé, c’è stato anche il proliferare di fake news riguardo l’epidemia e varie cure miracolose senza alcun fondamento scientifico. Come se ce ne fosse bisogno e come se non avesso in giro già abbastanza bufale anche prima del virus. Già dai primi momenti dell’emergenza s’è diffusa la notizia più volte smentita che il virus fosse stato prodotto in qualche laboratorio cinese e poi sfuggito al controllo (o ancor peggio messo in circolo di proposito). Per non parlare della fantasiosa ipotesi che il virus sia collegato alle radiazioni elettromagnetiche della rete 5G (praticamente ancora inesistente, che poi non si capisce cosa ci azzecchi un microrganismo con una stimolazione di natura prettamente fisica). Forse ancor peggiori però sono le notizie di cure “alternative”, a partire dal presidente degli Stati Uniti che propone di iniettarsi del disinfettante nelle vene, che non si sa se sia peggio di coloro che in india si riuniscono per bere urina di mucca, considerata un toccasana contro il Nuovo Coronavirus (ma la lista di fake-follie è lunghissima). Questa settimana #Connessionipodcast con un’intervista a Chrysalis Wright, psicologa ed esperta di fake news dell’Università della Florida Centrale, approfondisce i meccanismi cognitivi che ci portano non solo a credere, ma addirittura a cercare le bufale, anche in un momento così tragico che richiederebbe invece il ricorso a tutta la nostra razionalità. Con Camilla Vagnozzi, fact-checker di Pagella Politica, parliamo invece del nuovo progetto di fact checking che coordina. Il progetto si chiama Facta e consente di ottenere in tempi rapidi un riscontro di veridicità sulle notizie sul Covid-19 che circolano su Whatsapp. Alice Pace, giornalista scientifica e collaboratrice storica di diverse testate nazionali come Wired Italia e una delle “firme” di Facta, ci racconta invece quali sono le fake news più diffuse in questo momento. Immagine: Maciej https://flic.kr/p/QcZwvZ
Gli svedesi sembrano cavarsela bene con un lockdown all’acqua di rose, mentre l’Italia annaspa nonostante un periodo di misure comportamentali ristrettissime. Quanto c’entrano le differenze culturali nei comportamenti dei cittadini in questi difficili mesi di pandemia? A connessioni se ne discute con Gert Jan Hofstede, creatore, insieme al padre Geert Hofstede, della teoria della dimensioni culturali. Con Annie Wilkinson, antropologa dell’Università del Sussex, andiamo a guardare a un caso di studio sulle relazioni fra politica, cultura e pandemia: la ricercatrice infatti ha analizzato sul campo l’epidemia di ebola che ha colpito fra gli altri la Sierra Leone e la Guinea, con reazioni molto diverse della popolazioni nei confronti delle misure di contenimento del virus. Immagine: Jernej Furman https://flic.kr/p/2iNLnT8
In questo mese di isolamento vi è capitato di magiare di più? Fumare di più? Guardare compulsivamente serie TV sui servizi di streaming? Secondo la scienza l'assenza di interazione sociale provoca uno stato di astinenza simile al digiuno prolungato, come osserva Lidia Tomova, neuroscienziata del MIT di Boston ai microfoni di Connessioni. Ma non basta, questo stato di mancanza da contatti sociali potrebbe spingerci a compensare con abitudini malsane: fumare, mangiare troppo, giocare d'azzardo online. Rischiamo così di sviluppare dipendenze ben più gravi e malsane. Giorgia Silani, neuroscienziata dell'Università di Vienna, ci spiega la sua ultima ricerca su questo argomento, fatta a cavallo fra Austria e Italia, proprio durante il lockdown da Coronavirus.
A che settimana di lockdown siete arrivati? Per qualcuno sono addirittura SETTE! Cominciate a sentire i neuroni che si attorcigliano? Niente paura, questa settimana, insieme a Michael Zigmond, professore dell'Università di Pittsburg ed esperto di neuroscienze dell'isolamento, cerchiamo di capire come la solitudine stia alterando il nostro cervello e cosa fare - nel piccolo dei nostri appartamenti - per ridurre i danni. Poi facciamo anche un bel giro in Antartide (sempre virtuale) con Marco Buttu, a cui l'isolamento non fa certo pura, vista la sua esperienza positiva in questo ambiente estremo e solitario (per il bene della scienza). crediti immagine di copertina: sitoo https://bit.ly/3bUrtfP
Catapultati nella dimensione alternativa che è quest’Italia del Coronavirus, molti di noi - studenti, genitori, professori e dirigenti scolastici - ci troviamo, in certi casi per la prima volta, faccia a faccia con la “DIDATTICA A DISTANZA”, non senza qualche disagio. In questo episodio Connessioni, si fa “podcast di servizio”. Oltre ad approfondire alcuni temi generali sulle potenzialità della didattica digitale e a distanza, con SILVIA PANZAVOLTA di INDIRE, l'Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa del MIUR, che come psicologa ci raccomanda gli strumenti digitali anche per il benessere dei nostri ragazzi, Connessioni va alla fonte di ogni difficoltà attuale e intervista MARCO BERARDINELLI responsabile Education di GOOGLE ITALIA, che ci spiega Classroom (e più in generale tutta la G suite for education), lo strumento raccomandato dal Ministero dell’Istruzione per la didattica a distanza in questi giorni eccezionali.
In questi giorni straordinari per tutti sotto la minaccia del Coronavirus, sono tuttavia in corso nel mondo altre emergenze. Una delle più gravi è certamente la CRISI UMANITARIA al confine fra Turchia e Grecia, con decine di migliaia di migranti siriani che cercano di entrare in Europa. Questa settimana apriamo una riflessione su un tema forse meno noto: come gestiamo la SALUTE MENTALE di RIFUGIATI e MIGRANTI in genere? Perché è importante farlo? Anche l’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DI SANITA (OMS) lo raccomanda: Connessioni ha intervistato STEFAN PRIEBE, autore insieme a Domenico Giacco - entrambi professori della Queen Mary University di Londra - della “Guida tecnica per la gestione della salute mentale” dell’OMS. TRIESTE, la città dove Connessioni viene prodotto, è l’ultima stazione della ROTTA BALCANICA, quella che viene percorsa proprio dai migranti che passano il confine greco-turco e forse la prima stazione in Europa dove si attua una vera accoglienza dei migranti. GIACOMO BONETTI, psicologo del CONSORZIO ITALIANO DI SOLIDARIETA (ICS) di Trieste ci offre una preziosa testimonianza di come si lavora “sul campo” per la salute mentale dei migranti.
L’attuale emergenza sanitaria per il COVID-19, sta mettendo a dura prova il nostro Paese. I sacrifici che vengono chiesti alla popolazione (necessari per il contenimento del virus) hanno forti ripercussioni anche sulle CONDIZIONI PSICOLOGICHE, un po’ di tutti ma in particolari delle persone più fragili, come gli anziani, che non solo sono fra coloro corrono più rischi in caso di contagio, ma, avendo spesso bisogno di assistenza, soffrono disagi anche nella loro normale quotidianità. Per venire incontro a tutto questo lo scorso fine settimana l’Ordine Nazionale degli Psicologi ha diffuso un vademecum per affrontare a livello psicologico l’emergenza da nuovo Coronavirus. Quali sono le conseguenze psicologiche che stiamo osservando nella popolazione italiana in questi giorni? Cosa si può fare per aiutare anziani e altre categorie sensibili? A chi si può chiedere aiuto? Ne parliamo in un’approfondita intervista con ROBERTO CALVANI, presidente della sezione del Friuli Venezia Giulia dell’Ordine Nazionale degli Psicologi. FRANCESCO MILLO, ricercatore nell’ambito della psicologia delle emergenze dell’Università di Bologna, ci aiuta invece a leggere i nostri comportamenti d’allarme di questi giorni. Crediti immagine di copertina: Diadà https://bit.ly/38DJey8
Scaffali dei supermercati desolati, Amuchina introvabile ovunque (o a prezzi stellari online), strade deserte, gente che aggredisce persone dall'aspetto anche solo vagamente orientale, e tante tante mascherine… Cosa sta succedendo? Che cos'è il SISTEMA IMMUNITARIO COMPORTAMENTALE e cosa ha a che fare con i nostri comportamenti, spesso irrazionali di questi giorni di paura per il nuovo Coronavirus? Che c'azzeccano l'emozione del DISGUSTO con le reazioni RAZZISTE che abbiamo visto di recente? Può un alterazione metabolica del sistema immunitario influenzare il nostro stato EMOTIVO? #Connessionipodcast ve lo spiega nella prossima puntata, online da mercoledì. Con interviste a Corey Fincher, ideatore della parasite-stress theory of sociality, secondo cui epidemie e xenofobia sono collegate e con Matteo Guerrini dell’istituto Riken di Tokyo, che spiega come alterazioni metaboliche del sistema immunitario provocano influenzano stati emotivi e comportamento
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