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Purple Valhalla

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Regalo migliore non potevano farcelo. I Minnesota Vikings vincono a Londra 21-17 contro i Cleveland Browns e tornano dalla prima storica doppia trasferta consecutiva all'estero di un team Nfl con un bilancio in parità, un successo e una sconfitta, che portano il totale stagionale a tre vinte e due perse prima della bye week. Lo fanno con una prestazione concreta e un ultimo drive memorabile. Una sfida non particolarmente spettacolare, tra due formazioni poco scintillanti e con difettei evidenti, ma ricca di pathos perché tirata dal primo al sessantesimo minuto.Un regalo, dicevamo, sì perché i gialloviola si impongono davanti ai nostri occhi e lo fanno in occasione del 150esimo episodio di Purple Valhalla. Noi, nel nostro piccolo, grazie alla concomitanza della gara londinese riusciamo così a rendere incredibilmente speciale questa puntata, con un finale che più prezioso non si può, indimenticabile come il drive suggellato dal passaggio di Wentz ad Addison. Unico come la classe di Justin Jefferson. Da registrare e usare come suoneria del telefono. Ma niente spoiler, cosa c'è di meglio di una sorpresa in un'occasione speciale?! SKOL!
La Guinness post partita è molto più amara del solito a Dublino per i tifosi dei Minnesota Vikings. Il galeone vichingo non regge la traversata oceanica. La prima volta della NFL in Irlanda arride agli Steelers. Alla perdita di Jackson in settimana si sommano gli infortuni di Kelly (ennesima concussion) e O’Neill (distorsione del legamento collaterale mediale del ginocchio destro) mentre in difesa è out di nuovo Van Ginkel. Wentz dopo la prestazione ordinata di sette giorni prima ritorna a fare il Wentz e i Vikings cadono 24 a 21 contro gli Steelers. Risultato migliore nel punteggio di quanto non sia stata la prestazione, a cui l'inutile rimonta nell’ultimo quarto non restituisce particolare smalto. I Vikings ora restano nel vecchio continente e domenica saranno a Londra per affrontare i Browns, con la speranza di riuscire a chiudere con un bilancio in pareggio la trasferta europea che per adesso ha confermato le sensazioni su una stagione caratterizzata da alti e bassi, a volte all’interno della stessa partita. Francesco ritrova ai microfoni Alessandro che con le pagelle si lascia prendere dallo sconforto (PS di Ale: ci stava mezzo punto in più ma capitemi!) SKOL!
L’esordio di Carson Wentz con la maglia della sua squadra del cuore coincide con una prestazione stellare degli uomini di Flores, in versione Bears dell’85. E quando la difesa gira tutto diventa facile per i Minnesota Vikings che cancellano il cattivo sapore del match contro i Falcons con una vittoria rotonda per 48-10 contro i Cincinnati Bengals. Si rivede Darrisaw e un Wentz ordinato e preciso restituisce stabilità in cabina di regia, ricordandoci, se mai ce ne fosse bisogno, che questa squadra potrà ben figurare in futuro se KOC riuscirà a trasformare JJMC in qualcosa di simile al Wentz visto domenica sera al Bank. In difesa brilla la stella di Isaiah Rodgers (99.9 di rating PFF) che gioca una partita praticamente perfetta segnando 2 TD, uno su intercetto e uno su ritorno di fumble causato da lui stesso. I ragazzi di Flores, galvanizzati dall’esordio stagionale di Harrison Smith chiudono con 5 turnover (2 int e 3 FR) concedendo all’attacco dei Bengals guidato dalla vecchia conoscenza Jake Browning solo 171 total yards in attacco. Ultima nota positiva Will Reichard che stabilisce il record vichingo con un FG da 62 yds. Domenica saremo a Dublino, ancora privi di JJMC infortunato alla caviglia e purtroppo, notizia fresca, anche di Donovan Jackson che salterà qualche partita a causa di un infortunio alla mano. Con il rientro di Jordan Addison dalla squalifica e di Kelly da infortunio l’obiettivo sarà dare continuità a una stagione finora piena di alti e bassi. Francesco Porciello al microfono con ospite speciale Giorgio Prunotto.
L’esordio casalingo del nuovo QB dei Minnesota Vikings, fresco papà in settimana del piccolo Rome (auguri JJ) non poteva andar peggio. I Vikings cadono in casa 22-6 contro i Falcons, senza mai dare l’impressione di poter entrare in partita. Complice anche un numero preoccupante di assenze che cresce di giorno in giorno e che condizionano pesantemente l’andamento dell’incontro, JJ fa un passo indietro vistoso nel suo processo di crescita e confeziona una prestazione pessima, condita da 2 INT e 3 fumble, di cui uno perso, con l’attacco che non entra praticamente mai in ritmo. Male le linee, sia la OL, che concede 6 sack, che la DL, travolta da Bijan Robinson in gran serata. E male il gameplan che come sempre non sembra adeguarsi alle esigenze che si presentano durante l’incontro. Al microfono Francesco Porciello, ospite speciale Dario "The Voice" Aviano.
Pronti via, la regular season inizia con una vittoria in rimonta in prime time. Era da tempo che non si percepiva così tanta eccitazione e curiosità per una partita d’esordio e il Monday Night che ha segnato l’esordio di JJMC non ha deluso. I Vikings battono in trasferta i Bears e centrano una vittoria importantissima per cominciare l'era McCarthy con il piede giusto. Dopo un primo tempo complicato, i gialloviola trovano la forza per reagire e compiono un'impresa nel quarto periodo. Francesco Porciello ospita Luca Chiavacci per guidarvi nell'analisi della prima settimana di campionato.
La stagione 2025 è pronta ad alzare il sipario. I Minnesota Vikings cominceranno con il Monday Night Football in casa dei Chicago Bears. Una gara importantissima per entrambe le squadre che i gialloviola devono vincere per poter iniziare a far crescere il loro quarterback JJ McCarthy in un clima di positività e fiducia. Per riuscirci prima della partenza hanno richiamato a casa con una trade Adam Thielen. I commenti allo scambio, ai 53 giocatori del roster e la preview della stagione e della prima gara di campionato nella puntata che apre il campionato.
I nostri Minnesota Vikings sono tornati in campo. Sì, è ancora preseason, ma finalmente il football è ricominciato. E dopo un anno esatto è rientrato in gioco anche il quarterback su cui poggiano le speranze dei tifosi vichinghi: JJ McCarthy. I fari erano ovviamente puntati sul numero 9, nell'uscita vinta 20-10 contro gli Houston Texans, ma altre indicazioni sono arrivate e Francesco e Alessandro hanno rimesso le cuffie per analizzarle per voi. SKOL!
I Minnesota Vikings tornano a casa con cinque giocatori nuovi di zecca più un QB2 ottenuto con una trade. I grandi movimenti previsti da molti non ci sono stati. Le quattro scelte sono diventate cinque grazie a qualche trade nella seconda parte del draft. Questo non vuol dire che non ci siano tante cose da raccontarvi in questo episodio del vostro podcast preferito interamente dedicato al Draft 2025. Gli investimenti sulle trincee, con il muro alzato davanti a JJ McCarthy. Il WR3 scelto abbastanza a sorpresa. L'assenza dei defensive backs... Francesco distribuisce il microfono tra le sensazioni di Alessandro, le precise presentazioni di Cristiano e i suoi commenti ai movimenti vichinghi. Skol!
La free agency 2025 ci regala tanti nuovi giocatori, i rumors sul possibile arrivo di Rodgers turbano le notti della tifoseria vichinga e nuovi nomi importanti per rinforzare la secondaria ruotano vorticosamente da qualche giorno attorno alla squadra di Coach O’Connell. Per fare il punto sulla tumultuosa offseason vichinga non c’è nulla di meglio di una puntatona succosissima del vostro podcast preferito. Con una strepitosa novità, da quest'anno Purple Valhalla entra a far parte dei podcast di Huddle Magazine.
Philadelphia vince il Super Bowl LIX e indica una strada forse più percorribile per i Minnesota Vikings di quella solcata negli ultimi anni da Kansas City. Vikings che nel frattempo rinnovano per quattro stagioni coach Kevin O'Connell, fresco vincitore del premio di miglior allenatore dell'anno. Ancora in stand-by invece il prolungamento del contratto del GM Kwesi Adofo-Mensah. Campionato finito, lunga off season con tanti temi in casa vichinga da affrontare. Stagione al termine anche per Alessandro, Francesco e Simone e per Purple Valhalla. Enjoy!
La folle, inaspettata stagione 2024 dei Minnesota Vikings si chiude al primo di turno di play-off sul campo neutro di Phoenix, dove i Rams li schiaffeggiano 27 a 9 in un match a senso unico che ha riservato pochissime gioie ai gialloviola. Allo State Farm Stadium si chiude con ogni probabilità anche la carriera in maglia Vikings di Sam Darnold, se possibile peggiorato rispetto alla settimana scorsa contro i Lions. I travagli del giovane Sam, uniti a una prestazione inguardabile della offensive line, permettono a LA di pareggiare il record NFL in una partita di play-off con nine. I Rams in attacco fanno veramente poco, ma contro questi Vikings perdere era pressoché impossibile. Il livello di inettitudine mostrato in campo ha evocato nei tifosi più anziani lo spettro del 41-0 del 2000. La 63esima stagione dei Vikings si chiude ancora una volta senza coriandoli, con la sconfitta ai playoff numero 32, anche questo record NFL, contro sole 21 vittorie (Superata Dallas, 36-31). Si tratta della 16esima volta che i Vikings escono alla prima dai play-off. Stagione finita male ancora una volta e adesso ricomincia il lavoro di assemblaggio per una squadra con tanti soldi, poche scelte al draft e parecchi buchi nel roster.
I Minnesota Vikings escono sconfitti dall'ultima giornata di regular season e in un colpo solo vedono svanire la division, il piazzamento migliore in NFC e il bye. Il titolo della NFC North 2024 finisce nella bacheca dei Detroit Lions che conquistano anche il seed numero 1 della NFC, con la possibilità di giocare in casa fino all'eventuale Super Bowl, e il bye nella prima settimana di play-off. Un triplo "accidenti" non da poco per Minnesota, che così nel Monday Night della settimana prossima sfiderà nel primo turno di post season i Los Angeles Rams (vincitori della NFC West con il record di 10-7) al SoFi Stadium in California. Partita tirata per tre quarti a Detroit, ma solo per merito della difesa, l'attacco non si presenta, Darnold va in tilt e incappa nella peggior prova dell'anno e O'Connell non trova soluzioni di nessun tipo per recuperare. Ora la sfida contro il suo "maestro" McVay, in cui i gialloviola pur presentandosi con un record scintillante (mai nessuna squadra aveva vinto 14 partite senza vincere la division) non partono favoriti.
Quattordici vittorie. Come mai dal 1998. I Vikings silurano per la seconda volta in stagione i Packers e si guadagnano la possibilità di giocarsi il numero 1 della NFC nel Sunday Night di domenica prossima contro i Lions. Una stagione incredibile ed eccezionale. Minnesota domina i Packers per gran parte del match. Green Bay però non molla e rientra in partita nell'ultimo quarto, anche per due FG falliti dal gialloviola Reichard. I ragazzi di O'Connell non si scompongono e confermano quanta consapevolezza nei propri mezzi abbiano acquisito quest'anno, portando a casa l'ennesima gara dal punteggio tirato. L'analisi del match, gli scenari futuri e tante domande ad #askvalhalla nell'ultima puntata di un 2024 indimenticabile.
Dopo Detroit in week 15, cade anche Philadelphia contro i Commanders in week 16. Così la paura di una sconfitta a Seattle, sotto la pioggia, era aumentata tantissimo nelle ultime ore. E i Seahawks ci provano fino alla fine a sgambettare i Vikings. Ma i gialloviola non mollano e alla fine riescono a prevalere. Primo tempo dominato statisticamente dai Vikings ma che come spesso accade si traduce in un misero 17-14, con una pessima gestione degli ultimi due minuti. Il solito passaggio a vuoto offensivo nel secondo tempo, che come spesso accade coincide con un calo del gioco di corsa, permette a Seattle di firmare il sorpasso sul 24 a 20 con 4:21 da giocare. Ma i Vikings non si arrendono e segnano rapidamente con Justin Jefferson che firma il controsorpasso su una bomba di Darnold, colpito duramente nell’azione precedente, per il 27 a 24 che sarà anche il finale di questo thriller, perché nelle ultime due chance per i Seahawks sale in cattedra la difesa di Flores che impedisce ulteriori segnature. Minnesota sale sul 13-2 e per coach O'Connell è un traguardo storico alla terza stagione in gialloviola. Questo finale incredibile di stagione continua perchè domenica arriva Green Bay per un altro match cruciale.
I Vikings calano il settebello. Contro una delle versioni dei Bears peggiori viste negli ultimi anni, Minnesota svolge il compitino per arrivare alla W numero 12, settima consecutiva. 30 a 12 il finale e Chicago condannata all’ottava sconfitta consecutiva. Lo US Bank si presenta con l’abito bianco, col vestito migliore per accompagnare la squadra di coach Kevin O'Connell al primo posto nella North a pari merito con i Lions (che però detengono il tie-breaker) e perché no, al seed numero 1 nella NFC insieme a Detroit e Phila. Darnold ritorna sulla terra dopo l’exploit contro Atlanta e in generale l’attacco nonostante i 30 punti non convince pienamente. Bello l’unico TD pass, lanciato a Jefferson che con gran classe lo dedica a Randy Moss. Un po’ meglio la difesa che questa volta contiene meglio Caleb Williams rispetto alla prima a Chicago e concede solo 12 punti. La notte italiana si riempie di paura per un possibile infortunio alla gamba sinistra di O’Neill che per fortuna dopo un po’ rientra in campo e riprende a dominare il lato destro della OL. A inizio partita, insieme ai capitani, dalla sideline gialloviola entrano in campo Jake Reed e Cris Carter con la maglia di Randy in un ideale reunion della “3 deep” la più letale combinazione di ricevitori mai vista su un campo di football. Grande commozione. Domenica prossima c'è Seattle per mantenere il fiato sul collo dei Lions, ma mancano ancora 4 partite e può succedere di tutto. Ci aspetta un finale di stagione pirotecnico con i Vikings nel bel mezzo, proprio come nessuno o quasi aveva preventivato in estate. È il bello del football, tifosi vichinghi!
Il ritorno amaro di Kirk Cousins allo Us Bank Stadium coincide con la prima volta sopra i 40 punti dei Vikings dall’ottobre del 2019 a Detroit. Career high di yards e TD per un Sam Darnold spettacolare che ne lancia tre ad Addison e due a Jefferson. 42 a 21 finale anche se all’inizio dell’ultimo quarto eravamo sul 21 pari. Due intercetti della difesa e un fumble ricoperto su ritorno di kickoff chiudono la pratica. Era dal 17 ottobre di vent’anni fa che non lanciavamo 5 TD pass in una partita. Siamo 11-2 e andiamo a +2 su GB, prima inseguitrice nella lotta per la prima wild card. Adesso c’è solo da capire dove andremo a giocare nel primo turno di play-off. Teniamoci stretto il seed #5 e vediamo cosa succede. Lunedì notte al Bank arrivano i Bears per chiudere il trittico casalingo. A commentare gara e momento con Alessandro e Francesco c'è Dario Grippa, tifoso degli Atlanta Falcons
E sono 10! (E Alessandro ha ordinato la t-shirt "I always believed in Darnold). I Vikings, in coma farmacologico per i primi due quarti, vanno all’intervallo sul 9 a 6 per Arizona grazie a due calci di Romo. Scivolano fino al -13 (peggior deficit stagionale) di metà terzo quarto. Per fortuna da qui inizia un graduale risveglio, in particolar modo di Darnold che confeziona un bel drive che si conclude con un TD pass x Mundt. I Vikings rientrano in partita ma i Cardinals non mollano, e avanti di 3, arrivano fino alle nostre 5 yard prima di incepparsi e accontentarsi, con 3:23 da giocare, del FG del +6. Ma Darnold continua a macinare terreno e i Vikings rispondono con un drive meticoloso che, complice un quarto down chiuso con lancio su JJ, porta al TD pass x AJ che ci permette di mettere il muso avanti per la prima volta, 23 a 22. Arizona, con 1:18 da giocare e tutti i timeout cerca il FG del controsorpasso ma si ferma su 4° down grazie all’INT di Shaq Griffin, secondo di giornata per la D (di Byron Murphy l’altro). Gran partita di Cashman e in attacco 7 x 99 x JJ. 2 fumble (uno perso) per un AJ apparso poco concentrato. Decima vittoria della stagione. Per la prima volta dal ’98 abbiamo due strisce di 5W in una stagione. E domenica, al Bank, c’è Kirk. Un pensiero a Randy Moss e l'augurio di una totale guarigione e uno per Jim Marshall ancora vergognosamente escluso dalla Hall of Fame.
Le montagne russe viola e oro aprono anche questa domenica. I Vikings giocano discretamente, si portano fino al +14 e sembrano avere il controllo del match. Calciamo il FG del +11 al two-minute warning, ma non basta. Anche stavolta il finale non è consigliato ai deboli di cuore. Chicago ritorna il kickoff in piena metà campo Vikings, segna e trasforma da 2 con 29 secondi da giocare. Mundt commette un errore gravissimo sull’onside kick che viene ricoperto dai Bears, che in 19 secondi con due lanci guadagnano 27 yd e calciano il FG del pareggio. Nel supplementare, prima palla ai Bears che perdono terreno e sono costretti al 3 and out, palla ai Vikings che con un drive chirurgico di Darnold arrivano sulle 10 e calciano il FG della vittoria. Infortuni per Pace e Robinson che non rientrano in campo. Tracollo storico evitato e nona vittoria stagionale contro sole due sconfitte, ma quanta ansia e quanto stress. Perché i Vikings, oramai lo abbiamo capito, sono anche questo. Puntata speciale pre Thanksgiving day con Francesco Porciello al microfono e due ospiti speciali come Cristiano Sacco e Alex Cavatton.
I Vikings completano lo sweep dell’Afc South con una vittoria non proprio entusiasmante per 23-13 contro Tennessee. Il successo è comunque il primo con un differenziale in doppia cifra dalla demolizione dei Texans del 22 settembre. La partita però non aiuta a fugare le perplessità viste e riviste contro Jacksonville e Indianapolis. L’esordio stagionale di Risner non è servito ad arginare Simmons e Sweat, gli eccellenti DT di Tennessee, che hanno frenato il nostro running game e hanno forzato il nostro QB a rischiosi scramble fuori programma. Di positivo c’è che dopo i 6 turnover delle ultime due partite i Vikings limitano i danni a un fumble nato da un pitch di Darnold gestito male da Aaron Jones nel primo quarto. I Titans riescono comunque nella seconda metà di gioco a portarsi a -6 con una lunga ricezione in TD di Westbrook-Ikhine ma i Vikings rispondono con un bel drive concluso con un TD pass per Akers. La difesa evita ulteriori sussulti emotivi fermando Levis due volte su 4° down e una terza con il 36° intercetto in carriera di Harrison Smith che continuerà la tradizione dei nr. 22 vichinghi a Canton.Il trittico di trasferte si chiude domenica prossima al Soldiers Field contro i Bears. Francesco e Alessandro per commentare partita e momento gialloviola.
Nel secondo dei tre appuntamenti consecutivi contro la AFC South i Vikings diventano la prima squadra dal 2006 a vincere una partita con 0 TD segnati e 3 intercetti. Nonostante i 42 minuti di possesso e le tantissime yds prodotte in attacco i soli punti di giornata arrivano grazie a John Parker Romo che mette a segno tutti e 4 i FG tentati per il 12-7 finale. Ma il punteggio è anche l’unica statistica del match minimamente ravvicinata, con i Vikings che hanno dominato sotto tutti i punti di vista ma hanno ugualmente rischiato di perdere a causa della bruttissima prestazione di Sam Darnold, che con i 3 intercetti arriva a quota dieci, peggior dato della NFL insieme a Smith e Love.Per fortuna la difesa spegne qualsiasi velleità offensiva dei Jaguars, limitati a soli 7 punti. Da applausi in particolare il finale di partita con Jacksonville costretta al turnover per 3 drive consecutivi. Però 12 punti contro questi Jaguars sono davvero troppo pochi. Arriva comunque la 7a vittoria della stagione e questo è sicuramente un dato inaspettato e positivo. Domenica prossima saremo di scena a Nashville nella speranza di continuare a vincere e magari vedere qualche segnale di miglioramento da parte dell’attacco. Alessandro e Francesco vi portano nel Valhalla.