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Festivalfilosofia | Lezioni magistrali

Author: Festivalfilosofia

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Lezioni magistrali di protagonisti della scena culturale italiana e internazionale articolano a ogni edizione una parola-chiave che rinvia a questioni fondamentali della discussione filosofica e a esperienze cruciali della condizione contemporanea.
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È "psiche" il tema della 24ª edizione di festivalfilosofia che si terrà il 13, 14 e 15 settembre 2024 a Modena, Carpi e Sassuolo.
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L'INGRESSO È GRATUITO A TUTTE LE INIZIATIVE DEL PROGRAMMA
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Info:
https://www.festivalfilosofia.it
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lezioni magistrali Christoph Wulf Educazione. L’Antropocene come sfida Domenica 21 settembre 2025 10:00 Sassuolo Teatro Carani --- In che senso l’educazione rappresenta un bene comune e un diritto umano fondamentale? A partire dal quadro giuridico delineato dalla Costituzione dell’UNESCO e dalla Carta delle Nazioni Unite, questa lezione riflette sulle politiche necessarie a garantirne l’accesso universale e a promuovere lo sviluppo delle capacità umane nell’era dell’Antropocene. --- Christoph Wulf è professore di Antropologia e Filosofia dell’educazione presso la Freie Universität di Berlino. Co-fondatore del Centro Interdisciplinare per l’Antropologia Storica, è membro del Centro di ricerca collaborativo “Performing Cultures”, del gruppo internazionale di ricerca “InterArt” e del Cluster of Excellence “Languages of Emotion”. È stato insignito del titolo di professore honoris causa dall’Università di Bucarest e ricopre il ruolo di Vicepresidente della Commissione Tedesca per l’UNESCO. È considerato uno dei maggiori studiosi contemporanei di antropologia storica ed educativa, con ricerche focalizzate su mimesi, performatività, rituale, estetica, educazione interculturale e immaginazione pedagogica. Ha ricoperto cattedre e visiting professorship in tutto il mondo: Stanford University, Università di Tokyo, Kyoto, Beijing, Delhi, Mysore, Université de Paris (Diderot, Nanterre, Saint-Denis), Institut de France, EHESS, University of London, Stockholm, Amsterdam, Modena, Copenaghen, Vienna, Kazan e San Pietroburgo. Le sue ricerche hanno promosso una visione integrata dell’antropologia e della pedagogia, e hanno indagato il ruolo dell’immaginazione nella costruzione del significato e nell’interazione sociale, esplorando anche le emozioni come fenomeni storicamente e culturalmente situati. Nei suoi studi, ha sottolineato l’importanza dei rituali e dei gesti nelle pratiche educative, evidenziando come questi elementi contribuiscano alla formazione dell’identità e alla trasmissione culturale. Ha di recente affrontato le implicazioni dell’Antropocene per l’educazione e la cultura, riflettendo su come i cambiamenti ambientali influenzino la comprensione di sé e del mondo. Tra i suoi libri tradotti in italiano: Mimesis. L’arte e i suoi modelli (con Gunter Gebauer, Milano 2007); Antropologia dell’uomo globale. Storia e concetti (Torino 2013); Patrimonio immateriale e educazione interculturale (Milano 2015); Homo imaginationis. Le radici estetiche dell’antropologia storico-culturale (Milano 2018); Forme del sapere e dell’educazione nell’epoca dell’Antropocene (Roma 2023); Gli esseri umani e le loro immagini. Fondamenti immaginari e performativi degli studi culturali (Torino 2023).
lezioni magistrali Marcello Veneziani Eredità perdute. La crisi di un’epoca senza maestri Sabato 20 settembre 2025 16:30 Carpi Piazza Martiri --- Quali sono le conseguenze educative della crisi del rapporto con la tradizione? Questa lezione riflette sul modo in cui l’idea di una civiltà che si pensa senza eredi incida sulla trasmissione della memoria e del patrimonio simbolico, interrogandosi sul rischio che la rottura con i grandi insegnamenti del passato comprometta la possibilità di costruire un futuro radicato e consapevole. --- Marcello Veneziani ,giornalista e saggista, è stato a lungo editorialista de “Il Giornale” e ha collaborato con molti tra i principali quotidiani e settimanali italiani. Ha fondato e diretto riviste quali “L’Italia Settimanale” e “Lo Stato” e attualmente è editorialista della “Verità” e di “Panorama”. Studioso della storia e della cultura italiane, si è contraddistinto per uno stile di pensiero controcorrente e animato da passione civile. Si è occupato di attualità politica e si è dedicato a tematiche esistenziali pubblicando saggi filosofici e letterari, nonché alla questione della disamina e dell’individuazione delle passioni che animano la nostra epoca. Uno dei nuclei centrali della sua riflessione più recente riguarda il venir meno del legame tra le generazioni, con il declino del ruolo dei maestri e l’incapacità del presente di custodire un senso della continuità storica e spirituale. Ampio spazio è dedicato al recupero della dimensione mitica e simbolica del pensiero, come risorsa per comprendere il presente. Autore di numerosi ritratti intellettuali, ha raccolto profili di pensatori irregolari, maestri scomodi e anticonformisti, delineando una genealogia alternativa del pensiero critico. Tra i suoi libri: Amor fati. La vita tra caso e destino (Milano 2010); Vivere non basta. Lettere a Seneca sulla felicità (Milano 2011); Dio, Patria e Famiglia. Dopo il declino (Milano 2012); Ritorno al Sud (Milano 2014); Anima e corpo. Viaggio nel cuore della vita (Milano 2014); Carlo Michelstaedter e la metafisica della gioventù (Milano 2014); Lettera agli italiani. Per quelli che vogliono farla finita con questo paese (Venezia 2015); Tramonti (Roma 2017); Imperdonabili. Cento ritratti di maestri sconvenienti (Venezia 2017); Alla luce del mito. Guardare il mondo con altri occhi (Venezia 2017); Nostalgia degli dèi (Venezia 2019); Dispera Bene. Manuale di consolazione e resistenza al declino (Venezia 2020); Dante nostro padre (Firenze 2020); La cappa. Per una critica del presente (Venezia 2022); Scontenti. Perché non ci piace il mondo in cui viviamo (Venezia 2022); Vico dei Miracoli. Vita oscura e tormentata del più grande pensatore italiano (Milano 2023); L’amore necessario. La forza che muove il mondo (Venezia 2024); Senza eredi. Ritratti di maestri veri, presunti e controversi in un’epoca che li cancella (Venezia 2024).
lezioni magistrali Nicla Vassallo In attesa di smentita. Verità e giustificazione nello sviluppo della conoscenza scientifica Introduce: Massimo Cacciari Domenica 21 settembre 2025 10:00 Carpi Piazza Martiri --- Come sta cambiando il nostro modo di intendere la conoscenza? Questa lezione riflette sul superamento della classica definizione come credenza vera e giustificata, esplorando invece nuove prospettive epistemologiche che ridefiniscano la giustificazione, l’affidabilità e la trasmissione del sapere. --- Nicla Vassallo è professoressa di Filosofia teoretica presso l’Università di Genova, dove ha insegnato anche Filosofia della conoscenza ed Epistemologia, e ricercatrice associata presso l’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea (ISEM) del Centro Nazionale delle Ricerche (CNR), specializzatasi al King’s College London. È stata visiting professor presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Membro di consigli direttivi e comitati scientifici di numerose riviste specialistiche, oltre che di associazioni e fondazioni, è presente nel dibattito pubblico, ha scritto su riviste internazionali e ha collaborato con diverse testate giornalistiche, tra cui “la Repubblica”, “Corriere della sera” e il supplemento domenicale de “Il Sole 24 ore”. Ha dedicato diversi volumi e articoli in italiano e in inglese all’opera di Gottlob Frege, le sue ricerche riguardano la natura della conoscenza, le relazioni tra filosofia e scienza, e hanno coinvolto ampi settori dell’epistemologia, della filosofia della conoscenza, della metafisica, dei gender studies; negli ultimi anni ha indagato differenti aspetti dei rapporti affettivi e amorosi e gli stereotipi del sex&gender. Tra i suoi libri: Per sentito dire. Conoscenza e testimonianza (Milano 2011); Breve viaggio tra scienza e tecnologia, con etica e donne (Napoli-Salerno 2015); La Donna non esiste. E l’Uomo? Sesso, genere e identità (Torino 2018); Non annegare. Meditazioni sulla conoscenza e sull’ignoranza (Milano 2019); Fatti non foste a viver come bruti. Brevi e imprecisi itinerari per la filosofia della conoscenza (con Stefano Leardi, Milano 2021); Parla come mangi. Massa e potere (a cura di, Milano 2022); Donne, donne, donne (Milano 2023). Ha pubblicato la raccolta di poesie Orlando in ordine sparso. Poesie 1983-2013 (Milano 2013), centrata sulle tematiche dell’amore, dell’identità personale, del dolore e della bellezza, cui hanno fatto seguito Metafisiche insofferenti per donzelle insolenti (Milano 2017); Pandemia amorosa dolorosa (Milano 2021); Metafore dell’animo (Milano 2024).
lezioni magistrali Chiara Valerio Esiste una matematica dei sentimenti? O del perché la matematica, il giallo e l'amore si somigliano Lectio Aimag Venerdì 19 settembre 2025 15:00 Carpi Piazza Martiri --- In che modo la matematica può essere applicata a contesti non matematici, come le relazioni affettive? Questa lezione esplora la possibilità che matematica e sentimenti condividano una struttura algoritmica, basata su regole e probabilità che governano la nostra capacità di entrare in relazione, suggerendo una visione della formazione che avvicina calcolo e vita emotiva. --- Chiara Valerio , scrittrice, editor e conduttrice radiofonica, ha una formazione scientifica e ha conseguito un dottorato in Matematica presso l’Università di Napoli Federico II. È editor per la narrativa italiana di Marsilio Editori, redattrice di “Nuovi Argomenti”, collabora con “la Repubblica” e con il settimanale “Amica”. Per la casa editrice nottetempo ha curato le traduzioni italiane di testi di Virginia Woolf (Flush, Freshwater, Tra un atto e l’altro). È tra le voci di Rai Radio 3, dove conduce “L’isola deserta” e cura, insieme ad Anna Antonelli, Fabiana Carobolante e Lorenzo Pavolini, il programma “Ad alta voce”. Nel 2023 è stata curatrice del Salone Internazionale del Libro di Torino, portando al centro del dibattito culturale la relazione tra scienze, letteratura e politica. La sua opera si muove tra riflessione scientifica e immaginazione letteraria, indagando temi come l’identità, il linguaggio, la logica e la costruzione collettiva del sapere. Ha pubblicato diversi romanzi e raccolte di racconti. Tra i suoi libri: Nessuna scuola mi consola (Roma 2009); Spiaggia libera tutti (Roma 2010); Almanacco del giorno prima (Milano 2014); Storia umana della matematica (Torino 2016); Il cuore non si vede (Torino 2019); La matematica è politica (Torino 2020); Chi dice e chi tace (Torino 2022); La tecnologia è religione (Torino 2023); La fila alle poste (Palermo 2025).
la lezione dei classici Italo Testa Democrazia e educazione di John Dewey Venerdì 19 settembre 2025 11:30 Sassuolo Teatro Carani --- Qual è stato il contributo della filosofia di Dewey a una concezione pratica dell’educazione? Questa lezione analizza l’idea di conoscenza come esperienza trasformativa, evidenziando come l’interazione tra soggetti e ambienti possa orientare la formazione individuale all’interno di una comunità democratica. --- Italo Testa è professore di Filosofia Teoretica e Sociale, Teoria Critica e Filosofia Politica presso l’Università di Parma. È inoltre poeta, saggista, traduttore. È stato Visiting Professor presso l’Université Paris-Panthéon-Assas, l’University of New South Wales, ed Erasmus Visiting Lecturer presso la Freie Universität di Berlino. Le sue ricerche spaziano dalla filosofia classica tedesca al pragmatismo americano, con particolare attenzione al pensiero di John Dewey, così come alla teoria critica, all’embodied cognition, all’ontologia sociale, alla teoria dell’argomentazione e alla poesia contemporanea. I suoi studi affrontano le questioni del riconoscimento reciproco, della nozione di seconda natura, dell’abitudine e delle pratiche sociali, delle nozioni di anafora e ripetizione. Ha approfondito il pensiero di John Dewey, in particolare il nesso fra educazione ed esperienza, le implicazioni filosofico-politiche della sua concezione della democrazia come forma di vita, esplorando l’ontologia sociale e la dimensione esperienziale nella sua filosofia. Dirige la rivista di poesia, arti e scritture “L’Ulisse” ed è coordinatore del lit-blog “Le parole e le cose”. Tra i suoi libri: Ragione impura. Una jam session su metafisica e immaginazione (con Rino Genovese, Milano 2006); Teorie dell’argomentazione. Un’introduzione alle logiche del dialogo (con Paola Cantù, Milano 2006); Lo spazio sociale della ragione. Da Hegel in avanti (con Luigi Ruggiu, Milano 2009); La natura del riconoscimento. Riconoscimento naturale e ontologia sociale nello Hegel di Jena (Milano 2010). Ha curato, con Fausto Caruana, Habits. Pragmatist Approaches from Cognitive Science, Neuroscience, and Social Theory (London 2020). Tra le sue pubblicazioni letterarie e poetiche più recenti: La divisione della gioia (Massa 2010); Tutto accade ovunque (Torino 2016); L’indifferenza naturale (Milano 2018); Teoria delle rotonde. Paesaggi e prose (Livorno 2020).
lezioni magistrali Riccardo Staglianò La classe di lotta. Povertà e perdita di status dei docenti italiani Venerdì 19 settembre 2025 22:00 Carpi Piazza Martiri --- Quali sono le cause e le implicazioni della crescente proletarizzazione del corpo docente in Italia? Questa lezione-monologo analizza l’impoverimento della professione di insegnante nel contesto delle diseguaglianze economiche e sociali, interrogandosi su come tale dinamica debba incidere sul ripensamento complessivo del sistema scolastico. --- Riccardo Staglianò è giornalista e saggista, attualmente inviato per “il Venerdì” di “la Repubblica” per cui realizza reportage e inchieste su scala nazionale e internazionale. Ha iniziato la carriera come corrispondente da New York per il mensile “Reset”, ha collaborato con il “Corriere della Sera” ed è stato cofondatore della rivista culturale online “Caffè Europa”. Per dieci anni ha insegnato Teoria e tecnica dei nuovi media presso l’Università Roma Tre. Le sue aree di ricerca si concentrano sull’intreccio tra tecnologia, economia e società: analizza l’impatto delle innovazioni digitali sul lavoro e sulle condizioni di vita, occupandosi in particolare delle trasformazioni indotte dalla gig economy, dalle piattaforme digitali e dall’automazione. I suoi lavori mettono a fuoco le conseguenze sociali ed economiche del capitalismo delle piattaforme, le nuove forme di sfruttamento, e le disuguaglianze che ne derivano. Un ulteriore campo di interesse è rappresentato dal ruolo dei media e del giornalismo nel raccontare questi mutamenti, anche attraverso la pratica e la teoria del giornalismo narrativo. Tra i suoi libri: Grazie. Ecco perché senza immigrati saremmo perduti (Milano 2010); Toglietevelo dalla testa. Cellulari, tumori e tutto quello che le lobby non dicono (Milano 2012); Occupy Wall Street (Milano 2012); Al posto tuo. Così web e robot ci stanno rubando il lavoro (Torino 2016); Lavoretti. Così la sharing economy ci rende tutti più poveri (Torino 2018); L’affittacamere del mondo. Airbnb è la nostra salvezza o la rovina delle città? (Torino 2020); Gigacapitalisti (Torino 2022); Hanno vinto i ricchi. Cronache da una lotta di classe (Torino 2024); Scrivere dal vero. Manuale di giornalismo narrativo (Palermo 2025).
lezioni magistrali Armando Savignano Etica delle virtù. Si può insegnare la morale? Venerdì 19 settembre 2025 20:30 Sassuolo Teatro Carani --- In che senso la virtù può essere oggetto di insegnamento? Questa lezione riflette sulla tradizione dell’etica delle virtù e sulla possibilità di educare alla dimensione morale, interrogando se i comportamenti giusti derivino da regole astratte o piuttosto da abitudini coltivate, e quale ruolo abbia la formazione del carattere nello sviluppo della coscienza etica. --- Armando Savignano è professore di Filosofia morale presso l’Università di Trieste. Si occupa di problematiche etiche e di ispanismo filosofico e poetico, è tra i maggiori interpreti contemporanei del pensiero spagnolo ed iberoamericano moderno e contemporaneo, alla cui conoscenza ha contribuito offrendo numerosi saggi. Si occupa anche di filosofia morale e di bioetica con speciale riferimento alle questioni epistemologiche, alla bioetica delle virtù, all’antropologia medica e ai temi del consenso informato e della comunicazione tra medico-malato. Ha lavorato sul problema della formazione e della trasmissione dei valori morali. Attualmente cura l’edizione critica dell’opera completa di María Zambrano e ha curato volumi di Miguel de Unamuno, José Ortega y Gasset, José Xavier Zubiri Apalategui, Julián Marías. Tra i suoi libri: Bioetica. Educazione e società (Milano 2014); Storia della filosofia spagnola del XX secolo (Brescia 2016); L’antropologia medica di Laín Entralgo (Milano 2017); Filosofia e letteratura nella Spagna moderna. Cervantes, Ortega, Unamuno, Zambrano (Bologna 2022); La religione poetica di Miguel de Unamuno (Bologna 2023). Di recente, ha curato il volume di Ortega y Gasset, Missione dell’università (Milano 2023).
lezioni magistrali Donald Sassoon Soft power e potere politico. Mercato europeo dei consumi culturali e capitalismo simbolico americano Domenica 21 settembre 2025 ore 18:00 Modena, Piazza Grande - Sito Patrimonio Mondiale - - In che modo le pratiche di consumo culturale contribuiscono alla costruzione di valori condivisi e alla trasmissione del patrimonio? Questa lezione riflette sulla possibilità di promuovere una cultura e un mercato culturale comuni a livello europeo, interrogandosi sulla loro desiderabilità e realizzabilità nell’epoca del capitalismo simbolico. - - Donald Sassoon è professore emerito di Storia europea comparata presso la Queen Mary University of London. Allievo dello storico Eric Hobsbawm, è stato ricercatore e professore invitato in diverse università e istituzioni, tra cui l’Università di Innsbruck, la Maison des Sciences de l’Homme di Parigi, il Remarque Institute della New York University, l’Università del Queensland (Brisbane), il Boston College, l’Università di Trento e l’Università di Padova. Ha curato il festival “La Storia in Piazza” di Genova. Profondo conoscitore della storia europea contemporanea, ne ha indagato le trasformazioni politiche, economiche e culturali con particolare attenzione alla formazione delle identità collettive, al ruolo dei media e dell’industria culturale, alla circolazione delle idee e dei modelli politici, ai processi di costruzione della memoria storica e ai mutamenti del capitalismo globale. Ha inoltre studiato le dinamiche del consumo culturale come fattore di coesione sociale e trasmissione del patrimonio, con un interesse specifico per il confronto tra l’evoluzione della cultura europea e l’espansione del capitalismo emotivo di matrice statunitense. È considerato uno dei maggiori storici contemporanei, capace di coniugare l’analisi storica con la lettura delle crisi presenti e delle loro radici nel passato. Collabora con “Il Sole 24 Ore”. Le sue opere sono tradotte in dodici lingue e ha tenuto conferenze in più di trenta paesi. Tra i suoi libri: La cultura degli Europei. Dal 1800 a oggi (Milano 2008); Come nasce un dittatore. Le cause del trionfo di Mussolini (Milano 2010); I buoni e i cattivi nella cultura popolare (Torino 2012); Intervista immaginaria con Karl Marx (Roma 2014); Quo vadis Europa? (Roma 2014); Brexit.Buona fortuna, Europa (Roma 2017); L’alba della contemporaneità. La formazione del mondo moderno, 1860-1914 (Padova 2019); Sintomi morbosi. Nella nostra storia di ieri i segnali della crisi di oggi (Milano 2019); Il trionfo ansioso. Storia globale del capitalismo (Milano 2022); Rivoluzioni. Quando i popoli cambiano la storia (Milano 2024).
lezioni magistrali Chiara Saraceno Diritto a fiorire. Sconfiggere la povertà educativa Venerdì 19 settembre 2025 15:00 Modena Piazza Grande - Sito Patrimonio Mondiale --- In che modo la povertà educativa incide sulle disuguaglianze sociali? Questa lezione analizza le cause strutturali di questa particolare forma di esclusione, soffermandosi su come l’accesso diseguale a strumenti e relazioni educative comprometta lo sviluppo di competenze, autonomia e partecipazione. --- Chiara Saraceno ha insegnato Sociologia della famiglia presso l’Università di Torino, è professoressa emerita presso il Wissenschaftszentrum für Sozialforschung di Berlino, nonché membro onorario del Collegio Carlo Alberto di Torino. Si è occupata di mutamenti familiari e politiche della famiglia, della condizione femminile con particolare attenzione per la questione dei tempi di lavoro, di sistemi di welfare e delle politiche di contrasto alla povertà. Consulente dell’Unicef, dell’Ue, dell’Ocse e di altri organismi internazionali, dal 1999 al 2001 ha presieduto la commissione d’indagine sull’esclusione sociale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Le sue analisi sul welfare, sulla povertà educativa, sulla famiglia e sulla cura delineano una concezione della cittadinanza formativa fondata sulla responsabilità condivisa, sull’accesso equo alle risorse educative e sul riconoscimento delle relazioni come luoghi primari di apprendimento della convivenza e della solidarietà. Tra i suoi libri: I nuovi poveri. Politiche per le disuguaglianze (con Pierluigi Dovis, Torino 2011); Il welfare. Modelli e dilemmi della cittadinanza sociale (Bologna 2013); Eredità (Torino 2013); Il lavoro non basta. La povertà in Europa negli anni della crisi (Milano 2015); Mamme e papà. Gli esami non finiscono mai (Bologna 2016); L’equivoco della famiglia (Roma-Bari 2017); Quando avere un lavoro non basta a proteggere dalla povertà (Firenze 2020); La povertà in Italia. Soggetti, meccanismi, politiche (con David Benassi, Enrica Morlicchio, Bologna 2022); Cura (con Roberto Burlando e Adriano Mione, Torino 2024); La famiglia naturale non esiste. Intervista di Maria Novella De Luca (Roma-Bari 2025).
lezioni magistrali Judith Revel L'educazione. Dispositivo di potere? Sabato 20 settembre 2025 10:00 Sassuolo Piazza Garibaldi --- In che modo la paideia si intreccia con dispositivi di potere e pratiche di normalizzazione? Questa lezione, a partire dalla riflessione di Michel Foucault, esplora come l’educazione contribuisca alla formazione delle soggettività, evidenziando il ruolo ambivalente della scuola come luogo di apprendimento ma, al tempo stesso, di controllo. --- Judith Revel è professoressa di Filosofia francese contemporanea presso l’Università Paris 1 Panthéon-Sorbonne. È stata professoressa di Filosofia politica e direttrice del laboratorio di ricerca Sophiapol presso l’Université Paris Ouest Nanterre La Défense. È inoltre membro del comitato scientifico del Centre Michel Foucault. Ha dedicato le sue ricerche all’opera di Michel Foucault, con particolare attenzione alla relazione tra filosofia del linguaggio e letteratura e al passaggio dalla biopolitica alla soggettivazione. Inoltre, facendo riferimento alla filosofia e alla letteratura del secondo dopoguerra, ha esteso le sue indagini teoriche alla relazione tra filosofia politica e scienze sociali e antropologiche, oltre che alla lettura italiana del post-strutturalismo francese. Ha partecipato a vari progetti internazionali sul tema della soggettivazione e sulla politica dei corpi. Pubblica regolarmente articoli e saggi su temi legati alla formazione etico-politica del soggetto, alla resistenza, alla memoria storica. Tra i suoi libri, in italiano ha curato: Archivio Foucault. Interventi, colloqui, interviste 1961-1970 (Milano 1996) e ha pubblicato: Foucault, le parole e i poteri. Dalla trasgressione letteraria alla resistenza politica (Roma 1996); Michel Foucault. Un’ontologia dell’attualità (Soveria Mannelli 2003); Fare moltitudine (Soveria Mannelli 2004). Ha inoltre pubblicato: Dictionnaire Foucault (Paris 2009); Foucault, une pensée du discontinu (Paris 2010); Un malentendu philosophique. Foucault, Derrida et l’affaire Descartes (Montrouge 2014); Foucault avec Merleau-Ponty. Ontologie politique, présentisme et histoire (Paris 2015).
lezioni magistrali Massimo Recalcati Elogio del maestro Venerdì 19 settembre 2025 18:00 Carpi Piazza Martiri --- Quali elementi specifici dell’insegnamento necessitano oggi di venire messi in luce e apprezzati? Questa lezione indaga la valenza simbolica ed educativa del maestro come presenza capace di trasmettere desiderio, incarnare un’autorità non autoritaria e accompagnare la formazione soggettiva senza imporre modelli precostituiti. --- Massimo Recalcati , psicoanalista di orientamento lacaniano, insegna Psicoanalisi, estetica e comunicazione presso l’Università IULM di Milano e Psicologia dinamica presso l’Università di Verona. Ha insegnato anche presso le Università di Pavia, Milano (Cattolica del Sacro Cuore), Losanna, Bergamo, Urbino. È direttore scientifico di IRPA, Istituto di Ricerca di Psicoanalisi Applicata di Milano. Collabora con “la Repubblica” ed è direttore della rivista “Frontiere della psicoanalisi”, con Maurizio Balsamo, oltre che di diverse collane editoriali. Accanto a un lavoro di interpretazione dello sviluppo e della struttura del pensiero lacaniano, si è occupato di fenomeni di dipendenza alimentare e di psicopatologia contemporanea, indagando anche le figure del padre, della madre e della relazione familiare nell’epoca ipermoderna. Più di recente, ha analizzato il rapporto tra politica e disagio della civiltà, tra psicoanalisi e creazione artistica, orientandosi anche verso lo studio della relazione tra psicoanalisi e cristianesimo. Ha lavorato a lungo su una teoria dell’insegnamento come esperienza erotica del sapere e sulla figura del maestro come testimone del desiderio. Le sue pubblicazioni sono state tradotte in diverse lingue. Tra i suoi libri: L’ora di lezione. Per un’erotica dell’insegnamento (Torino 2014); Mantieni il bacio. Lezioni brevi sull’amore (Milano 2019); La tentazione del muro. Lezioni brevi per un lessico civile (Milano 2020); Legge, soggetto ed eredità. Lezioni veronesi di psicoanalisi (Sesto San Giovanni 2020); Il gesto di Caino (Torino 2020); Il grido di Giobbe (Torino 2021); Ritorno a Jean-Paul Sartre. Esistenza, infanzia e desiderio (Torino 2021); La Legge della parola. Radici bibliche della psicoanalisi (Torino 2022); Amen (Torino 2022); La luce delle stelle morte. Saggio su lutto e nostalgia (Milano 2022); Il trauma del fuoco. Vita e morte nell’opera di Claudio Parmiggiani (Venezia 2023); Il lapsus della lettura. Leggere i libri degli altri (Roma 2023); A pugni chiusi. Psicanalisi del mondo contemporaneo (Milano 2023); Jacques Lacan (Milano 2023); Elogio dell’inconscio. Come fare amicizia con il proprio peggio (Roma 2024); La Legge del desiderio. Radici bibliche della psicoanalisi (Torino 2024); Il vuoto e il fuoco. Per una clinica psicoanalitica delle organizzazioni (Milano 2024); Il miracolo della forma. Per un’estetica psicoanalitica (Roma 2024); L’ultima cena. Anoressia e bulimia (edizione rivista, Roma 2024); De odio (edizione rivista, Roma 2025); Uno diviso due. Fratelli e sorelle (Milano 2025); La luce e l’onda. Cosa significa insegnare? (Torino 2025).
dibattiti Christian Raimo, Marco Santambrogio Merito o uguaglianza? Un confronto sulla scuola Domenica 21 settembre 2025 15:00 Modena Piazza Sant'Agostino --- Merito e inclusione possono convivere nella scuola? Questo dibattito indaga su come riconoscere i talenti senza generare esclusioni, riflettendo su possibili modelli educativi capaci di bilanciare responsabilità individuale e pari opportunità. --- Christian Raimo è docente di Filosofia e storia nei licei, scrittore e traduttore. Ha lavorato e scritto per cinema, radio e televisione. Al centro della sua ricerca si collocano la riflessione educativa, la scuola come spazio pubblico e democratico, il rapporto tra cultura e disuguaglianza, le forme di trasmissione del sapere e il ruolo della memoria collettiva nella formazione delle coscienze. I suoi lavori propongono un’idea di scuola come luogo di emancipazione e resistenza, radicata nella storia civile italiana, attenta tanto ai meccanismi istituzionali quanto alle trasformazioni culturali e sociali che attraversano le giovani generazioni. Ha scritto per il blog letterario “Nazione Indiana” ed è tra i fondatori e coordinatori del blog “Minima&moralia”. Dal 2018 al 2021 è stato assessore alla Cultura del Municipio Roma III. Ha collaborato con riviste letterarie come “Liberatura”, “Elliot-narrazioni”, “Accattone”, “Il maleppeggio”, nonché con il settimanale “Internazionale” e con quotidiani quali “il manifesto” e “Liberazione”. Ha collaborato con la casa editrice romana Minimum fax, per cui ha pubblicato nel 2001 la sua raccolta di racconti di esordio, Latte. Tra i suoi libri: Il peso della grazia (Torino 2012); Le persone, soltanto le persone (Roma 2014); Tranquillo prof, la richiamo io (Torino 2015); Tutti i banchi sono uguali. La scuola e l’uguaglianza che non c’è (Torino 2017); Ho 16 anni e sono fascista. Indagine sui ragazzi e l’estrema destra (Milano 2018); La parte migliore (Torino 2018); Contro l’identità italiana (Torino 2019); Riparare il mondo (Roma 2020); Roma non è eterna (Milano 2021); La vita che verrà (Roma 2021); L’ultima ora. Scuola, democrazia, utopia (Roma 2022); Willy. Una storia di ragazzi. Il delitto di Colleferro (con Alessandro Coltré, Milano 2023); Scuola e resistenza. L’attivismo pedagogico tra fascismo e democrazia (Milano 2024); Lettera alla scuola (Milano 2024). --- Marco Santambrogio ha insegnato Filosofia del Linguaggio presso l’Università di Parma e l’Università San Raffaele di Milano. È socio fondatore della European Society for Analytic Philosophy (ESAP) e della Società Italiana di Filosofia Analitica (SIFA). Le sue ricerche si collocano nel solco della filosofia analitica, con particolare attenzione alla filosofia del linguaggio, alla semantica dei mondi possibili, alle teorie del riferimento e alla nozione di verità. Accanto a questi ambiti, ha sviluppato una riflessione filosofica e civile sul merito, l’uguaglianza delle opportunità e la funzione educativa della filosofia in una società democratica, anche attraverso la collaborazione con il “Forum della Meritocrazia”. Più di recente, ha indagato il rapporto tra la riflessione filosofica e la narrazione storica, affrontando temi quali il progresso della conoscenza, l’eredità delle idee e la trasmissione culturale nel tempo. Ha scritto numerosi contributi per riviste scientifiche italiane e internazionali, come “The Journal of Philosophy”, “Nous”, “Synthese”, “Dialectica”. Tra i suoi libri: Forma e oggetto (Milano 1992); Chi ha paura del numero chiuso? (Roma-Bari 1997); Manuale di scrittura non creativa (Roma-Bari 2006); Come si scrive un saggio (Roma-Bari 2015, ebook); Come si risponde a un’argomentazione (Roma-Bari 2015, ebook); Il complotto contro il merito (Roma-Bari 2022); Filosofia e storia. Viste da un filosofo parziale e pieno di pregiudizi (Milano 2024).
lezioni magistrali Gaspare Polizzi Una nuova educazione per l’epoca della comunicazione. Serres, il “terzo istruito” e l’alleanza tra umanesimo e scienza Sabato 20 settembre 2025 10:00 Carpi Tenda di Piazzale Re Astolfo --- Quale nuova educazione può nascere da un’alleanza fra umanisti, scienziati e cittadini? Questa lezione prende spunto dal “contratto naturale” proposto da Michel Serres per riflettere su come la formazione possa diventare un’impresa comune, capace di integrare saperi diversi e responsabilità condivise verso il mondo. --- Gaspare Polizzi insegna Pedagogia generale e sociale presso l’Università di Pisa. Ha insegnato Storia della scienza e delle tecniche presso l’Università di Firenze e Storia della filosofia presso la IUL - Università di Firenze. È presidente onorario della sezione SFI di Firenze, membro del Comitato Scientifico del Centro Nazionale di Studi Leopardiani, membro del Consiglio direttivo dell’Istituto Gramsci Toscano e della Società Filosofica Italiana, accademico ordinario dell’Accademia delle Arti del Disegno, corrispondente del Collège International de Philosophie di Parigi. Le sue ricerche si muovono lungo l’intersezione e alla convergenza tra filosofia, scienza e letteratura, concepite come dimensioni complementari nella formazione del pensiero critico e della cittadinanza culturale. Si occupa di indagare la storia del pensiero filosofico e scientifico moderno e contemporaneo, lavorando su figure e movimenti che hanno cercato di riconciliare l’umanesimo con la razionalità scientifica, con particolare riferimento alla storia della scienza e all’epistemologia francesi (Gaston Bachelard, Henri Bergson, Émile Boutroux, Henri Poincaré, Michel Serres, Paul Valéry) e alla filosofia naturale tra Settecento e Ottocento, di cui ha indagato a lungo l’opera di Giacomo Leopardi. Collabora con l’inserto domenicale de “Il Sole 24 Ore” ed è editorialista del “Corriere Fiorentino”, inserto toscano del “Corriere della Sera”. Tra i suoi libri: Giacomo Leopardi. La concezione dell’umano tra utopia e disincanto (Milano 2011); Io sono quella che tu fuggi. Leopardi e la natura (Roma 2015); La filosofia di Gaston Bachelard. Tempi, spazi, elementi (Pisa 2015); L’infinita scienza di Leopardi (con Giuseppe Mussardo, Trieste 2019); Corporeità e natura in Leopardi (Milano 2023). Ha curato, con Gabriella Giglioni, il testo di Remo Bodei, Leopardi e la filosofia (Milano 2022).
lezioni magistrali Mauro Piras Politica scolastica. Principi e istituzioni per il XXI secolo Sabato 20 settembre 2025 15:00 Sassuolo Teatro Carani --- In che modo la scuola realizza il diritto all’educazione e contribuisce alla formazione dei cittadini? Questa lezione riflette sulla funzione pubblica dell’istruzione, attraverso l’analisi delle riforme scolastiche più recenti in Italia e altri Paesi, per scoprire il rapporto tra progettualità politica, strutture educative e promozione dell’uguaglianza democratica. --- Mauro Piras è dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Masaccio di Firenze ed è stato a lungo insegnante di Filosofia e storia presso i Licei. Formatosi in Storia moderna alla Scuola Normale Superiore di Pisa, ha conseguito un dottorato in Teoria sociale e Filosofia presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS) di Parigi e un dottorato in Filosofia politica presso l’Università del Piemonte Orientale. È autore di numerosi saggi su Durkheim e Weber, nei quali esplora la genesi sociale dell’agire normativo e la funzione del sacro come fondamento simbolico dell’obbligazione morale. A queste ricerche affianca uno studio critico del pensiero politico contemporaneo, in particolare dei modelli deliberativi e liberal-egalitari di Jürgen Habermas e John Rawls, in rapporto alle sfide poste dal pluralismo religioso e culturale. Indaga i fondamenti normativi delle società moderne e le condizioni politiche della convivenza democratica in un contesto pluralistico. È impegnato nella riflessione sulle politiche scolastiche, in particolare sul rapporto tra diseguaglianza sociale e sistema educativo, con uno sguardo attento alle implicazioni educative e istituzionali del pensiero filosofico. Ha pubblicato diversi saggi e interventi su riviste specialistiche della scuola, quotidiani, riviste di cultura generale, blog. È tra i fondatori del gruppo “Condorcet. Ripensare la scuola”. Tra i suoi libri: Pluralismo religioso e moralità democratica. Saggi su Rawls e Habermas (Torino 2010).
la lezione dei classici Giovanna Pinna Lettere sull’educazione estetica dell’uomo di Friedrich Schiller Venerdì 19 settembre 2025 10:00 Carpi Tenda di Piazzale Re Astolfo --- Quale ideale formativo incarna “l’anima bella” di Schiller? Questa lezione mostra come la figura dell’anima bella unisca rigore morale e inclinazione affettiva, indicando nella bellezza e nell’arte strumenti di libertà interiore dal valore universale. --- Giovanna Pinna è professoressa di Estetica e Filosofia teoretica presso l’Università del Molise, dove dal 2005 insegna anche Letteratura tedesca. È stata Research Fellow presso la Italian Academy for Advanced Studies (Columbia University), con una ricerca sul rapporto tra estetica e antropologia nella filosofia di Hegel. I suoi interessi di ricerca si concentrano sull’estetica letteraria e filosofica, con particolare attenzione alla cultura tedesca tra XVIII e XIX secolo. Ha pubblicato numerosi studi su autori quali G.W.F. Hegel, F.W.J. Schelling, F. Schiller, F. Schlegel, K.W.F. Solger, L. Tieck, di cui ha tradotto e curato edizioni sia in Italia sia in Germania. Si occupa di teorie estetiche moderne, della filosofia dell’idealismo tedesco, delle filosofie del sublime e del tragico e dei fondamenti antropologici dell’arte, approfondendo anche il rapporto arte-natura, la teoria della tragedia e del romanzo, l’estetica dell’immagine. Recentemente, ha sviluppato un nuovo filone di ricerca dedicato alla filosofia dell’invecchiamento e alla gerontologia umanistica. Di Friedrich Schiller ha tradotto e curato numerose opere, tra cui Il corpo e l’anima. Scritti giovanili (Roma 2012) e L’educazione estetica (nuova ed. riveduta e aggiornata, Palermo 2020, 1a ed. 2009). Tra i suoi libri: Senilità. Immagini della vecchiaia nella cultura occidentale (con Hans Georg Pott, Alessandria 2011); Introduzione a Schiller (Roma-Bari 2012).
lezioni magistrali Telmo Pievani Imparo, dunque evolvo. Come l'educazione ci ha reso umani Sabato 20 settembre 2025 22:00 Modena Piazza Grande - Sito Patrimonio Mondiale --- In che senso l'educazione è una caratteristica delle specie umane e dell'evoluzione culturale? In questa lezione si mostrerà che i processi di imitazione, gioco e collaborazione sono interconnessi con lo sviluppo neurobiologico delle capacità e che "imparare" è stato il tratto evolutivo saliente di tutti i generi di Homo. --- Telmo Pievani è professore di Filosofia delle scienze biologiche presso l’Università di Padova, dove insegna anche Bioetica e Divulgazione naturalistica. Dal 2017 al 2019 è stato Presidente della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica. Dal 2024 è visiting scientist presso l’American Museum of Natural History di New York. È direttore di Pikaia, il portale italiano dell’evoluzione, è nella Comunità Scientifica del WWF e nel board dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. Fa parte del Comitato Etico e del Comitato Scientifico della Fondazione Umberto Veronesi, è membro del Direttivo dell’Istituto Italiano di Antropologia, fa parte dell’Editorial Board di riviste scientifiche internazionali e ricopre numerosi incarichi istituzionali. La sua attività scientifica e divulgativa si concentra sulla biologia evoluzionistica e sull’evoluzione umana, con un particolare interesse per la filosofia della biologia e della scienza, dove indaga i fondamenti epistemologici delle teorie evoluzionistiche e il rapporto tra scienza e società. Approfondisce inoltre tematiche etiche legate alla biodiversità, alla sostenibilità ambientale e ai dilemmi posti dalle nuove biotecnologie, come le implicazioni morali dell’ingegneria genetica e della modifica tecnologica dell’essere umano. Esplora il rapporto tra natura e cultura, indagando la nascita della cultura umana, la complessità biologica e culturale della specie Homo sapiens e le sfide poste dall’Antropocene, ossia l’era segnata dall’impatto umano sull’ambiente globale. Analizza la tensione tra fragilità e libertà nelle specie viventi, e la finitudine dell’essere umano in relazione alle sue capacità di trasformare il mondo. È impegnato anche nella diffusione della scienza a un pubblico ampio, con una specifica attenzione alla comunicazione attraverso libri divulgativi, spettacoli teatrali e musicali, anche per bambini e ragazzi, e collaborazioni radiofoniche e televisive con la Rai. Collabora con “Il Corriere della Sera”, “Le Scienze” e “Micromega”. Tra i suoi libri: La vita inaspettata. Il fascino di un’evoluzione che non ci aveva previsto (Milano 2011, finalista Premio Galileo, Premio Serono Menzione Speciale 2012); La fine del mondo. Guida per apocalittici perplessi (Bologna 2012); Anatomia di una rivoluzione. La logica della scoperta scientifica di Darwin (Milano 2013); Evoluti e abbandonati (Torino 2014); Come saremo. Storie di umanità tecnologicamente modificata (con Luca De Biase, Torino 2016); Libertà di migrare. Perché ci spostiamo da sempre ed è bene così (con Valerio Calzolaio, Torino 2016); Homo Sapiens e altre catastrofi. Per un’archeologia della globalizzazione (Milano nuova ed. 2018); Imperfezione. Una storia naturale (Milano 2019); E avvertirono il cielo. La nascita della cultura (con Carlo Sini, Milano 2020); Finitudine. Un romanzo filosofico su fragilità e libertà (Milano 2020); Serendipità. L’inatteso nella scienza (Milano 2021); Il giro del mondo nell’Antropocene (con Mauro Varotto e mappe di Francesco Ferrarese, Milano 2022); Tutti i mondi possibili. Un’avventura nella grande biblioteca dell’evoluzione (Milano 2024).
lezioni magistrali Susan Neiman L'epoca dell'immaturità. Come tornare adulti Domenica 21 settembre 2025 15:00 Modena Tenda di Piazza XX settembre --- Che cosa significa diventare adulti in un’epoca di immaturità diffusa? Questa lezione riflette sulle sfide educative poste dal nostro tempo, interrogando i modi attraverso cui si acquisiscono senso critico, autonomia e capacità di giudizio nella transizione alla maturità. --- Susan Neiman è direttrice dell’Einstein Forum di Potsdam ed è stata docente di Filosofia a Yale e presso l’Università di Tel Aviv, dopo aver conseguito il dottorato ad Harvard con John Rawls e Stanley Cavel. Attualmente è membro dell’Accademia delle Scienze di Berlino-Brandeburgo e dell’American Philosophical Society. È stata membro dell’Institute for Advanced Study di Princeton, Fellow del Centro Studi della Fondazione Rockefeller a Bellagio e Senior Fellow dell’American Council of Learned Societies.I suoi interessi di ricerca si concentrano sulla filosofia morale e politica, con particolare attenzione alla tradizione illuminista e alla sua rilevanza nel contesto contemporaneo, affrontandotemi quali il male radicale, la maturità etica come responsabilità, l’ideale di giustizia nella modernità. Nei suoi studi offre una prospettiva di ricerca che coniuga la filosofia morale kantiana con l’eredità critica del pensiero illuminista. Oltre alla sua attività accademica, svolge un ruolo importante nel dibattito pubblico internazionale, intervenendo su questioni quali la giustizia sociale, la democrazia, la memoria storica e la cancel culture. Collabora con diverse testate giornalistiche, tra cui “The New York Times”, “The Guardian”, “Die Zeit”, “Der Spiegel”, “Frankfurter Allgemeine Zeitung”. Tra i suoi libri tradotti in italiano: In cielo come in terra. Storia filosofica del male (Roma-Bari 2013); Perché diventare grandi? (Milano 2015); La sinistra non è woke. Un antimanifesto (Milano 2025).
lezioni magistrali Salvatore Natoli La città felice. Responsabilità individuali e destini comuni Sabato 20 settembre 2025 11:30 Carpi Piazza Martiri --- Come si può istituire la reciprocità tra la formazione degli individui e il bene comune? A partire dall’idea di responsabilità e di eccedenza che caratterizza l’insegnamento dei valori rispetto a quello delle nozioni, la lezione mostrerà che una città può essere felice solo se ci si fa reciprocamente carico della sua valorizzazione. --- Salvatore Natoli è stato a lungo professore di Filosofia teoretica presso l’Università di Milano-Bicocca. Ha insegnato anche presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e l’Università di Milano Statale. Siede nella redazione di numerose riviste scientifiche ed è presente nel dibattito filosofico e culturale contemporaneo. Ha rivolto la sua attenzione al senso del divino nell’epoca della tecnica e alla possibilità di un’etica che sappia confrontarsi con il rapporto tra felicità e virtù e con gli aspetti della corporeità e del sacro, sottovalutati dal razionalismo classico. Ha indagato l’esperienza del dolore, dedicando studi anche alla teoria dell’azione, alle forme del fare e al fine della politica. Tra i suoi libri: L’edificazione di sé. Istruzioni sulla vita interiore (Roma-Bari 2010); I comandamenti. Non ti farai né idolo né immagine (con Pierangelo Sequeri, Bologna 2011); Le verità del corpo (Milano 2012); Le inquietudini della fede (Venezia 2014); I nodi della vita (Brescia 2015); Il rischio di fidarsi (Bologna 2016); Scene della verità (Brescia 2018); L’animo degli offesi e il contagio del male (Milano 2018); Il fine della politica. Dalla «teologia del regno» al «governo della contingenza» (Torino 2019); Uomo tragico, uomo biblico. Alle origini dell’antropologia occidentale (Brescia 2019); L’uomo dei dolori (Bologna 2020); Il linguaggio della verità. Logica ermeneutica. Nuova ediz. (Brescia 2022); Il posto dell’uomo nel mondo. Ordine naturale, disordine umano (Milano 2022); Dolore (con MichaelDavide Semeraro, Trento 2013, 2023); Nonostante tutto. La costanza come laboratorio di speranza (Milano 2024).
lezioni magistrali Elisabetta Modena Didascalie. Il potere ambiguo delle parole ai margini Sabato 20 settembre 2025 20:30 Carpi Tenda di Piazzale Re Astolfo --- In che modo i dispositivi di contestualizzazione influenzano la trasmissione culturale? Questa lezione riflette sul valore formativo di strumenti come le didascalie, che orientano la lettura delle opere e ne guidano la comprensione storica e simbolica, trasformando l’esposizione in un atto critico di interpretazione. --- Elisabetta Modena insegna Storia dell’arte contemporanea presso l’Università IULM di Milano. I suoi interessi si collocano ai confini tra storia delle arti visive, storia e teoria dei media, storia e teoria del display espositivo, cultura digitale e videoludica. Negli ultimi anni ha esplorato il tema dell’arte realizzata con la realtà virtuale, delle applicazioni culturali di questa tecnologia immersiva e dell’immersività come leitmotiv della contemporaneità, che si esprime in modo trasversale in mostre e installazioni, musei e ambienti virtuali, oltre che attraverso forme di narrazione e storytelling. È co-fondatrice di MoRE. Museum of Refused and Unrealised Art Projects, un museo e archivio digitale dedicato a progetti di arte contemporanea non realizzati del XX e XXI secolo. Ha curato mostre in Italia e all’estero, residenze artistiche e workshop. È autrice di saggi in cataloghi di mostre e volumi collettanei. Tra i suoi libri: La Triennale in mostra. Allestire ed esporre tra studio e spettacolo (1947-1954) (Verona 2015); Hidden Displays 1975-2020. Progetti non realizzati a Bologna (a cura di, con Valentina Rossi, Bologna 2021); Nelle storie. Arte, cinema e media immersivi (Roma 2022); Immersioni. La realtà virtuale nelle mani degli artisti (Milano 2023), Display. Luoghi Dispositivi Gesti (Torino 2024).
lezioni magistrali Stefano Micelli Apprendisti tecnologici. Formare le competenze per la transizione digitale Sabato 20 settembre 2025 20:30 Sassuolo Piazza Garibaldi --- Quali competenze scientifiche e tecnologiche sono davvero necessarie oggi? Questa lezione riflette sull’adeguamento della formazione alle trasformazioni del mercato del lavoro, analizzando come scuola e imprese possano cooperare per affrontare la transizione digitale e rispondere alle nuove esigenze di specializzazione professionale. --- Stefano Micelli è professore di Economia e gestione delle imprese presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e Direttore del centro di Ricerca TeDIS (Technology and Design Innovation Studies) presso la Venice International University. Dal 2014 è direttore scientifico della Fondazione Nord Est. è tra i principali studiosi italiani della trasformazione del sistema industriale e manifatturiero, con particolare attenzione al ruolo dell’artigianato, della cultura tecnica e delle tecnologie digitali nel rilancio competitivo delle piccole e medie imprese italiane. Ha contribuito a ridefinire il concetto di “nuovo artigianato”, evidenziando come il saper fare tradizionale possa integrarsi con l’innovazione tecnologica e i modelli organizzativi contemporanei. Negli ultimi anni, ha focalizzato le sue ricerche sull’intersezione tra artigianato e innovazione digitale, analizzando come le tecnologie emergenti influenzino i modelli produttivi e organizzativi delle PMI italiane. Ha partecipato a progetti come Botteghe Digitali, che mirano a integrare la cultura digitale con il saper fare artigianale, e ha contribuito a studi sull’impatto dell’Industria 4.0 nel contesto italiano. Fa parte del comitato scientifico di “Symbola” e conduce il progetto ITS 4.0 per la riorganizzazione didattica degli Istituti Tecnici Superiori per conto del MIUR. Tra i suoi libri: I nuovi distretti produttivi (Venezia 2009); Futuro artigiano. L’innovazione nelle mani degli italiani (Venezia 2011); Fare è innovare. Il nuovo lavoro artigiano (Bologna 2016).
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