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Il domatore di aquiloni
Il domatore di aquiloni
Author: Parole di Management
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Description
Il domatore di aquiloni è il programma podcast che vuole rappresentare una cassetta degli attrezzi per i manager di oggi e di domani. Titolo e immagine sono stati presi in prestito da Oscar Farinetti, che contrappone chi fa volare gli aquiloni al burattinaio, che nel suo muovere i fili controlla di fatto le azioni dei burattini. Ecco, il domatore di aquiloni è l’esatto opposto: deve lasciare libertà agli aquiloni, altrimenti questi non volano nell’aria.
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Con la nuova puntata de 'Il domatore di aquiloni', il podcast di Parole di Management che esplora le visioni, le esperienze e le sfide della leadership contemporanea, vi portiamo nel cuore delle Dolomiti, a Predazzo, in provincia di Trento, dove tradizione e innovazione si intrecciano nella storia centenaria del Pastificio Felicetti. Si tratta di un’azienda che da oltre un secolo produce pasta di alta qualità, con grani selezionati e acqua pura di montagna, portando in tavola un prodotto che parla di territorio, cultura e responsabilità. Oggi è guidata da Riccardo Felicetti, CEO di Pasta Felicetti e rappresentante della quarta generazione della famiglia fondatrice: l’azienda conta circa 150 dipendenti e ha registrato nel 2024 un fatturato di circa 62 milioni di euro, con una forte presenza sul mercato sia italiano sia internazionale. Ma dietro i numeri ci sono decisioni e valori. E, come sempre, abbiamo provato ad andare oltre i dati per conoscere da vicino la filosofia manageriale di Felicetti.
L'azienda nella quale entriamo in questa nuova puntata de 'Il domatore di aquiloni' è nata 61 anni fa a Carmignano di Brenta, in provincia di Padova e sin da subito è impegnata nel settore del riciclaggio grazie alla costruzione di ghigliottine per il taglio di balle e bobine di scarto industriale e cambi e filtri automatici autopulenti. Nel corso del tempo ci sono state tante evoluzioni e per brevità facciamo un salto temporale fino a oggi: Fimic vanta una pluriennale esperienza nel campo meccanico, adattata col tempo al settore plastico e cartaceo. Conta circa 50 dipendenti e un fatturato che si aggira intorno ai 20 milioni di euro. A raccontare la storia dell'azienda, fondata dal nonno, è Erica Canaia, CEO di Fimic, che ha raccolto il testimone dal padre, diventando però la vera protagonista della crescita dell'impresa.
È il terzo più grande operatore al mondo e secondo in Europa nella produzione degli scambiatori di calore ad aria. Progetta e realizza i suoi prodotti dal 1986, basandosi su tecnologie d’avanguardia nel campo della refrigerazione industriale e commerciale e del condizionamento industriale. In questa puntata del podcast 'Il domatore di aquiloni' entriamo in Lu-Ve Group. A fondarla è stato, nel 1985, Iginio Liberali, a seguito dell'acquisizione della Contardo Spa. Di strada l'azienda il cui nome è la crasi dell'espressione inglese "lucky venture" (avventura fortunata) ne ha fatta tanta: oggi infatti è un gruppo quotato alla Borsa di Milano e solo in Italia il gruppo conta 1.200 collaboratori (sono 4.200 in totale) con un giro di affari di circa 610 milioni di euro. L'ospite della puntata è Fabio Liberali, Membro del Consiglio di Amministrazione & Chief Identity & Communications Officer di Lu-Ve Group.
L'azienda in cui entriamo oggi è Fervi Group, realtà composta da Fervi e della sue controllate Rivit Srl, Ri-flex Abrasives Srl, Vogel Germany e Sitges. Il Gruppo è attivo nel settore della fornitura di attrezzature professionali principalmente per l’officina meccanica, l’officina auto, la falegnameria, il cantiere, l’industria e dei prodotti inclusi nel mercato cosiddetto Maintenance, Repair and Operation). L’operatività del Gruppo copre poi anche il segmento di mercato “Do it yourself”, vale a dire il fai-da-te in ambito casalingo e di bricolage.A caratterizzare Fervi Group è la grande attenzione alle persone: a fronte di quelle aziende che mettono le persone al centro, ma in realtà si nascondono dietro allo slogan, in questo caso siamo in presenza di una realtà che ha investito seriamente nel benessere organizzativo. A raccontarlo, ma anche per esplorare la leadership, tema del nostro podcast, è Guido Greco, Amministratore Delegato di Fervi Group.
In questa puntata de 'Il domatore di aquiloni' entriamo in Edileco, società cooperativa italiana specializzata in costruzioni e ristrutturazioni ecocompatibili. Qualche numero: fondata nel 2005 in Valle d’Aosta da un gruppo di giovani operatori del settore edile e dà lavoro a oltre 150 professionisti impiegati tra soci e dipendenti (con un tasso medio di crescita del 20%). Edileco si distingue per la sua attenzione alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica e ha come obiettivo quello di proporre il futuro dell’abitare basato su abitazioni belle da vivere, confortevoli, efficienti e smart. L'azienda è particolarmente attenta alla salute delle sue persone (e per salute si intende una questione ampia e non solo medica) e al benessere nel suo complesso. Di recente, infatti, ha scelto di regalare ferie extra come benefit aziendale: complessivamente si è trattato di 18mila ore di lavoro che sono state convertite in tempo libero. L'iniziativa della società valdostana rientra nel progetto di welfare aziendale attivato per dipendenti e collaboratori come “premio produzione” per il lavoro svolto negli ultimi anni, che sono stati di forte crescita per l’azienda, e come investimento nel loro work-life balance. A raccontare questo progetto e a esplorare la leadership è Davide Trapani, Presidente di Edileco.
In questa nuova puntata de 'Il domatore di aquiloni' entriamo nel Gruppo Ifaba, azienda le cui origini risalgono agli Anni 50, specializzata nella realizzazione delle forme sulle quali sono realizzate le calzature. Si tratta di un'impresa che ha fatto del Made in Italy e del design i suoi punti di forza. A guidarci nella scoperta dell'azienda è Luca Giani, CEO di Ifaba, ospite della nuova puntata del podcast, che racconta come la leadership non è mai comando-autorità, ma autorevolezza, visione strategica e passione.
Questa volta iniziamo dai numeri: 42 centri medici (34 in Lombardia, 6 in Emilia-Romagna, 2 a Roma); più di 85 specialità ambulatoriali; 239 dipendenti; 268mila pazienti e 794mila prestazioni erogate nel 2022. L'azienda della nuova puntata de 'Il domatore di aquiloni' è Santagostino, la rete di poliambulatori specialistici completi, la prima in Italia a sperimentare un modello di sanità che concilia qualità elevata e accessibilità. Fondato nel 2009, Santagostino è nata per rispondere a un bisogno crescente di una larga parte di popolazione: una medicina specialistica di alto livello, accessibile, che integri alcune aree meno presidiate dal Sistema sanitario nazionale (Ssn). A caratterizzare l'organizzazione è anche l'assicurare tempi di visita adeguati per una buona diagnostica e la possibilità di scegliere lo specialista per mantenere la continuità terapeutica. L'ospite della puntata è Andrea Porcu, Managing Director di Santagostino.
La storia dell'azienda in cui entriamo oggi risale al 1951: è a Cologne, in provincia di Brescia che nasce Streparava. A tenerla a battesimo sono quattro uomini, accomunati dalla stessa intraprendenza, che uniscono le proprie energie per fondare un'impresa che, nei primi anni di vita, si occupa di produrre viti e bulloni conto terzi. La crescita è rapida e l'organizzazione si amplia velocemente, con una struttura che si occupa di lavorazioni meccaniche, un’altra della realizzazione di macchine utensili e un’altra ancora dedicata allo stampaggio a caldo dell’acciaio. Negli Anni 70 c'è il cambio di sede (è la stessa di oggi): l'azienda si trasferisce ad Adro, sempre in provincia di Brescia, così che il processo è tutto realizzato in casa. All'inizio degli Anni 80 nasce il Gruppo Streparava, con l'acquisizione di aziende e l'espansione internazionale che fanno dell'azienda un partner affidabile e qualificato dalle maggiori case produttrici del settore automotive. L'ospite della nuova puntata de 'Il domatore di aquiloni' è Paolo Streparava, CEO del Gruppo Streparava.
È un gruppo gruppo imprenditoriale leader mondiale nel settore lattiero-caseario bufalino. A caratterizzare l'azienda è la filiera completamente integrata, sviluppata lungo 60 anni di storia. È Fattorie Garofalo, il più grande allevatore di capi bufalini di razza mediterranea al mondo, primo produttore di latte e di Mozzarella di bufala Campana Dop. Per dare qualche numero: ogni anno, l’azienda lavora 38 milioni di litri di latte bufalino, realizza per il mercato circa 10 milioni di chilogrammi di prodotto finito ed esporta in oltre 40 Paesi, per un fatturato di gruppo di 140 milioni di euro. A raccontare la storia dell'impresa - e il suo stile di leadership - è Alfio Schiatti, Chief Commercial Officer di Fattorie Garofalo.
La storia dell'azienda in cui entriamo in questa puntata inizia nel 2000, anno della sua fondazione. In quell'anno inizia l'avventura DAG Communication, agenzia di relazioni pubbliche che supporta aziende, enti pubblici, associazioni e organizzazioni di qualunque tipo a migliorare la propria visibilità preservando la loro reputazione e valorizzando i loro valori e la loro autenticità. Tra gli ultimi capitoli dell'azienda, arrivata quasi a un quarto di secolo, c'è l'apertura nel 2020 di una filiale diretta a Shanghai per supportare le aziende occidentali che vogliono comunicare in Cina e per aiutare le imprese cinesi che, invece, vogliono comunicare nei Paesi occidentali (Europa e Americhe). Sempre nel 2020 c'è stato l'accordo di collaborazione con il gruppo Finn Partners grazie al quale DAG Communication può supportare le aziende nella comunicazione all’estero, in particolare negli Usa, Canada, Regno Unito ed Europa. Tra i soci fondatori dell'azienda c'è Elena Guzzella, CEO and Founder di DAG Communication e DAG China, ospite della puntata de 'Il domatore di aquiloni'.
In origine – era il 1995 – erano un gruppo di 15 profumieri del Veneto tra i più prestigiosi e importanti delle varie province. Oggi Ethos Profumerie è un gruppo che fattura circa 170 milioni di euro ed è uno dei pochi consorzi indipendenti che riunisce profumerie storiche, elemento, questo, che garantisce al Gruppo affidabilità, fiducia e credibilità. Attualmente il Gruppo conta 297 punti vendita rappresentati da 112 ragioni sociali. Tutti gli affiliati sono molto ben radicati sul territorio, distribuiscono marchi di prestigio e possono mettere a disposizione del cliente una solida professionalità che si fonda sull’esperienza dell’imprenditore maturo e competente. Dal 24 febbraio 2014, il Consorzio Ethos Profumerie ha quindi cambiato forma giuridica diventando ufficialmente Società Consortile per Azioni. A guidare il gruppo è Mara Zanotto, Direttore Generale di Ethos Profumerie, nuova ospite de ‘Il domatore di aquiloni’.
In questa nuova puntata de 'Il domatore di aquiloni' entriamo in Probios, azienda specializzata in alimentazione salutistica e biologica. L'azienda è nata nel 1978 a Calenzano in provincia di Firenze da un'idea di Elvira Rigo De Righi, dottoressa in farmacia, esperta di cure naturali e di Ferruccio Ledwinka, consulente macrobiotico. Il 1990 è una tappa importante, perché subentrano alla guida dell'azienda Fernando Favilli e Rossella Bartolozzi che, uniti dalla comune passione per il naturale, cominciano a costruire attorno all’idea di organic food le fondamenta per diffondere la conoscenza delle proprietà qualitative, salutistiche e nutrizionali dei prodotti da agricoltura biologica.Risale al 2021 l'adozione del modello di Società Benefit con la dichiarazione nello statuto dell'impegno a generare un impatto positivo per gli esseri umani e il Pianeta. Nel 2023 - e quindi veniamo ai giorni nostri - l'azienda apre il capitale ad Agreen Capital, club deal internazionale, con l’obiettivo di realizzare una crescita organica e per linee esterne per integrare verticalmente i processi aziendali e contribuire ad affermarsi sul mercato. Probios infatti nel tempo è cresciuta fino ad avere oltre 4mila punti vendita - che si affiancano all'attività di ecommerce - per la distribuzione di oltre 1.000 prodotti biologici ed è presente in 47 Paesi nel mondo. Altri numeri per inquadrare l'azienda: dà lavoro a circa 45 persone e ha chiuso il 2022 con un fatturato pari a 26,5 milioni di euro. L'ospite della puntata è Renato Calabrese, Amministratore Delegato di Probios.
La nascita di Miniconf è datata 1973: 50 anni fa, Giovanni Basagni decise di creare una prima collezione di camicie da bambino e in questo modo diede il via a quella che sarebbe stata l’avventura di Miniconf. Oggi l'azienda è ben diversa da quella di mezzo secolo fa, perché nel tempo è diventata una delle realtà leader a livello internazionale (fra le prime 10 nel mondo) nel settore dell’abbigliamento bambino. Per celebrare i successi, ma soprattutto i 50 anni dell'impresa, a settembre 2023 sono andate in scena i primi festeggiamenti dell'anniversario davanti a circa 500 persone, tra dipendenti, pensionati e collaboratori esterni, a testimonianza del profondo legame con il territorio della Valle del Casentino (siamo in provincia di Arezzo). Tante altre sono state le attività organizzate per lo storico traguardo e le approfondiamo nel corso di questa nuova puntata de 'Il domatore di aquiloni', il cui ospite è Giovanni Basagni, Presidente di Miniconf e Cavaliere del Lavoro.
Era il 1968 quando Mario Giannini aprì un laboratorio artigianale di produzione calzaturiera delle arti e dei mestieri. Interessante il nome: "Ducale" perché produceva oggetti di lusso per una clientela nobile. Ma il nome aveva anche un legame con il territorio, perché l'azienda nasceva nel centro Italia, dove furono proprio i ducati medievali a far fiorire la cultura delle arti e dei mestieri. Ci vollero pochi anni perché il laboratorio diventasse un'azienda e nel 1973 nacque Doucal's: il nome è stato inglesizzato per raccontare il sogno italiano che apprezza lo stile e la qualità delle calzature Made in England. Siamo a Montegranaro, in provincia di Fermo: è qui nella Marche che si è sviluppata l'azienda, dislocata oggi in sei stabilimenti riqualificati e collegati tra loro, ben integrati nell'impianto architettonico del territorio. L'ospite della nuova puntata è Gianni Giannini, Titolare e Direttore Creativo di Doucal's.
L'azienda che ci apre le porte di questa nuova puntata de 'Il domatore di aquiloni' è il primo player per quote di mercato nel settore delle tecnologie di cottura per pizza e lievitati di alta qualità. Nata nel 1946 a Pesaro, Moretti Forni deve l'idea a Placido Moretti che, da vero pioniere, in un piccolo laboratorio realizzò e brevettò il suo primo forno da pasticceria elettrico, mentre tutt’intorno a lui fornai e panettieri utilizzavano quasi esclusivamente forni a legna. Oggi Moretti Forni conta poco meno di 100 dipendenti e circa 23 milioni di euro di fatturato, per lo più grazie all'export in oltre 120 Paesi, che pesa per il 75% del suo giro di business. E nel frattempo la sede si è trasferita a Mondolfo, in provincia di Pesaro Urbino, in una struttura di oltre 10mila metri quadrati, progettata nell’ottica di una produzione più razionale, efficiente e sicura, nel pieno rispetto dell’ambiente. A guidare l'azienda è la terza generazione della famiglia Moretti: l'ospite della puntata è Mario Moretti, Amministratore Delegato di Moretti Forni.
È un gruppo internazionale tra i più importanti nella produzione di manufatti in gomma, plastica e silicone. La nascita di Oldrati risale al 1964 a Villongo (in provincia di Bergamo) e oggi l'azienda è presente in Italia e a livello internazionale con 14 siti produttivi: conta circa 1.700 dipendenti e 180 milioni di euro di fatturato. A caratterizzare il Gruppo è la progressiva integrazione di aziende ad elevato contenuto tecnologico e la crescente internazionalizzazione. L'ospite della nuova puntata è Manuel Oldrati, CEO del Gruppo Oldrati e Vicepresidente Gruppo Gomma Plastica di Confindustria Bergamo.
È più longevo dell'Italia, essendo nato nel 1851 per opera dei direttori provinciali del Gruppo Generali, a sua volta nato addirittura nel 1831. Leone Alato è parte del Gruppo Generali e la sua nascita la si deve a una visione lungimirante di chi, 10 anni prima dell'unificazione del nostro Paese, acquistò circa 2mila ettari di palude vicino a Caorle, a seguito della deviazione dei Fiumi Sile, Livenza e Piave che minacciavano la sopravvivenza di Venezia. In pochi anni, con l'aiuto dei contadini del luogo, tornano a nuova vita i terreni agricoli e quindi prese il via l'intensa attività agricola che caratterizza Leone Alato, nel tempo arrivata ad avere 18mila ettari di proprietà, dei quali mille a vigneti. L'ospite della puntata del 'Il domatore di aquiloni' è Marco Doria, Group CFO appunto del Leone Alato.
È una delle più grandi riserie d’Europa e tra le più antiche industrie risiere italiane. La storia di Riso Gallo, infatti, inizia a Genova nel 1856 per poi svilupparsi nel tempo fino al collocamento attuale a Robbio Lomellina, nel cuore del Pavese. L’azienda è oggi all’avanguardia nel panorama dell’industria alimentare Made in Italy: è alla sesta generazione ed è presente in 85 Paesi nel mondo; la continua crescita è garantita dall’innovazione e dalla diversificazione dell’offerta, e ovviamente dalla costante ed elevata qualità. A caratterizzare Riso Gallo, in particolare, è l’essere riuscita a far tesoro delle proprie tradizioni coniugandole con il presente. Dal 2010 a guidare l’azienda è Carlo Preve, Amministratore Delegato con Deleghe al Commerciale di Riso Gallo: è lui l’ospite di questa nuova puntata de ‘Il domatore di aquiloni’.
Da oltre 40 anni, Dalter Alimentari si dedica alla selezione, porzionatura e confezionamento dei migliori formaggi stagionati italiani Dop e altri formaggi ed eccellenze italiane, tra cui cui il Parmigiano Reggiano prodotto in due caseifici di proprietà sulle colline reggiane. Qualche numero di Dalter Alimentari: l'azienda conta 150 persone e, dati 2022, un giro di fatturato di 150 milioni di euro. A fare da padrone nel business non è l'Italia, che pesa per il 20% sul fatturato: l'impresa ha una forte vocazione internazionale, come testimoniato dal fatturato realizzato in vari Paesi d'Europa, su tutti la Germania. L'ospite della puntata de 'Il domatore di aquiloni' è Andrea Guidi, General Manager di Dalter Alimentari.
Era il 1946 quando Lino Saini aprì ad Arona (in provincia di Novara) il primo stabilimento di Laica, azienda che nel tempo è diventata un punto di riferimento per la produzione di cioccolatini. D'altra parte nella famiglia Saini, fare impresa è sempre stato nel Dna: il padre di Lino - Alberto era laureato in Ingegneria - era proprietario di un mulino a Cressa (sempre nel Novarese) nei primi decenni del 900 e aveva una visione molto innovativa della sua attività imprenditoriale. Alberto Saini, purtroppo, fu ucciso in un agguato fascista nel 1944; fu quindi Lino a continuare il lavoro nel Mulino, finché - faccio qualche salto in avanti nella storia - si arriva all'apertura del primo stabilimento di Laica di cui si parlava in apertura. Oggi l'azienda è guidata da Fabio Saini, Amministratore Delegato e nipote del Saini ingegnere che iniziò a lavorare nel mulino... è lui il nuovo ospite della nuova puntata de 'Il domatore di aquiloni'.




