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Author: AudiMente

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"Trovarci al buio non significa che la stanza sia vuota, ma solo che dobbiamo accendere la luce."

AudiMente Podcast è la voce del sito AudiMente, il punto di riferimento per le ricerche  sulla Psicologia Sociale, Individuale e Cognitivo-Comportamentale. 

Un viaggio nella mente per comprendere meglio noi stessi e gli altri, accendere la luce della consapevolezza e vivere con maggiore serenità.

🎧 Buon ascolto e buona mente. 
Dott. Massimo Lattes
67 Episodes
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Tenere un Segreto Positivo può Cambiare la Vita Custodire un segreto positivo può darci energia e motivazione perché amplifica la gioia di un momento speciale. Siamo abituati a pensare che i segreti siano un peso e... spesso e volentieri lo sono per davvero. Infatti tenere nascosto qualcosa per un po' di tempo può essere un fardello talmente pesante da stancarci; un po' come portare continuamente uno zaino invisibile ma ingombrante sulle spalle.Ma invece cosa succede quando il segreto è positivo cioè è una bella notizia, magari riguardante proprio il nostro futuro?Una ricerca (1) della Columbia University ha scoperto che chi custodisce un segreto positivo si sente più energico, ottimista e motivato rispetto a chi invece lo condivide subito.Se vuoi approfondire leggi l'articolo completo:https://www.audimente.it/segreto-positivo/
Dolore Cronico: come la Paura di Avere Dolore può Crearne di nuovo La paura del dolore cronico può alimentare il dolore stesso. Ecco come spezzare il ciclo del dolore con la Pain Reprocessing Therapy (PRT).Quella sensazione che molti di noi, ahinoi, conosciamo bene: quel dolore “subdolo” che ci si insinua dentro, fino a diventare un vero e proprio tormento che condiziona ogni momento della nostra giornata.Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, signore e signori ecco a voi il tanto temuto “Dolore Cronico”.Il dolore cronico è così, il più delle volte invisibile a chi ci sta intorno, ma per chi lo vive è un’esperienza profonda e complessa e, strano ma vero, più lo si teme, più lui cresce a dismisura.Ed è proprio così, infatti la scienza ha dimostrato che il dolore cronico non dipende solo da un danno fisico, spesso e volentieri è infatti lo stesso cervello a crearlo. Uno studio presso l’Università della Florida (1) ha infatti scoperto che il nostro cervello può “imparare” a prevedere il dolore, amplificando la sua intensità come meccanismo di protezione e difesa.Se vuoi approfondire leggi l'articolo completo:https://www.audimente.it/dolore-cronico-come-la-paura-puo-crearne-di-nuovo/
Contagio Emotivo: come restare lucidi in mezzo alla folla Quando siamo in mezzo alla gente non siamo noi stessi perché il contagio emotivo confonde il nostro giudizio. È importante saperlo riconoscere per non perdere chi siamo.Hai mai notato quanto viene naturale lasciarsi trasportare quando si è circondati da persone entusiaste, arrabbiate o semplicemente coinvolte in qualcosa?Durante un concerto, una partita o una manifestazione basta infatti un applauso, una parola o uno sguardo condiviso che... subito si ha la sensazione di far parte di qualcosa di “davvero” grande!!! Ed è proprio in quel momento “magico”, mentre l’energia sale, che dentro di noi accade qualcosa di cui non ci rendiamo conto: la nostra mente si offusca e si fonde con il gruppo adattandosi a chi sta intorno… facendoci così perdere la nostra autonomia.Questo fenomeno ha un nome e un cognome: Contagio EmotivoEmozioni che si trasmettono come un virusIl contagio emotivo è un meccanismo psicologico ben noto in letteratura: le emozioni si diffondono tra le persone proprio come farebbe un bel raffreddore in inverno. Quando infatti ci troviamo vicini (vale anche per il mondo virtuale) a chi prova forti emozioni (sia positive che negative), veniamo contagiati e senza accorgercene facciamo nostre quelle stesse emozioni (come per virus e batteri per intenderci).Se vuoi approfondire leggi l'articolo completo:https://www.audimente.it/contagio-emotivo-come-restare-lucidi-in-mezzo-alla-folla/
Ecco come Trasformare il Confronto Sociale in Crescita Personale Vuoi sapere cosa dice la scienza riguardo al confronto sociale? Dalla psicologia ai consigli pratici, ecco come trasformare l’invidia in ispirazione.Ci hanno sempre insegnato che confrontarci con gli altri non va mai bene. L’invidia (l'estremizzazione del confronto) uccide la felicità ed è il modo più veloce per stare male e sentirsi inadeguati.Ma c’è un ma; infatti c’è confronto e confronto come c’è anche invidia ed invidia (più avanti capiremo bene il perché).Secondo una ricerca (1) presso la Johns Hopkins University il confronto con gli altri non sempre ci fa sentire peggio, anzi, se utilizzato bene, può infatti accendere dentro di noi una forte motivazione. Quando infatti vediamo qualcuno simile a noi raggiungere un obiettivo, un risultato o un traguardo che anche noi desideriamo fortemente, possiamo percepire quella conquista come possibile anche per noi. E quel confronto può ispirarci e spronarci ad impegnarci per raggiungerla. La teoria del confronto sociale (2), formulata dallo psicologo e sociologo americano Leon Festinger, spiega che è insito nell’essere umano il bisogno naturale di valutare se stesso in relazione di chi lo circonda.Lo facciamo tutti i giorni in diversi modi sia nel mondo reale che virtualmente: ci confrontiamo sull’aspetto fisico, sul successo professionale, sui soldi, su come ci comportiamo, sulle relazioni e chi più ne ha più ne metta.Se vuoi approfondire leggi l'articolo completo:https://www.audimente.it/il-potere-nascosto-del-confronto-sociale/
Effetto IKEA: ecco Perché se è Difficile è Meglio Effetto IKEA, cioè come lo sforzo aumenta il valore di ciò che si ottiene. In sintesi il sacrificio dà più senso alla vita.Tutti i corsi motivazionali lo dicono e lo ridicono di fare cose difficili per poter crescere come persone, ma nessuno ci spiega perché sia così importante farle. La risposta è molto semplice: la vita è dura e certe difficoltà non possiamo evitarle. APPROFONDIMENTO: Ecco come incassare il dolore e i colpi bassi della vita Ecco perché quando scegli “volontariamente” di affrontare qualcosa di difficile (anche una semplice sfida quotidiana come fare una crostata), ti stai preparando al meglio per le difficoltà inevitabili che la vita prima o poi ti metterà di fronte. Ma non solo questo, c’è anche un’altra ragione che conosciamo poco cioè che: noi non valorizziamo ciò che è facile, noi valorizziamo ciò che ci guadagniamo… con il sudore. Infatti più impegno ci mettiamo in qualcosa, più ne estraiamo valore. La fatica e la lotta sono importanti perché danno significato alla nostra vita, la rendono ricca. Questo concetto è sostenuto dalla scienza, ed è stato chiamato Effetto IKEA.Se vuoi approfondire leggi l'articolo completo:https://www.audimente.it/effetto-ikea-se-difficile-e-meglio/
Potere ed EmpatiaPer esercitare una leadership equilibrata, le persone di potere hanno bisogno di empatia. Un leader capace sa gestire il potere senza però perdere di vista le emozioni degli altri.Gli studi scientifici sono chiari: le persone in posizioni di potere tendono ad avere livelli di empatia più bassi rispetto a chi invece non lo ha (1).Chi ha potere, infatti, sembra disinteressarsi più facilmente delle persone che lo circondano. Vede sé stesso come un essere superiore e differente dagli altri, sviluppando quasi sempre un atteggiamento di distacco. Infatti la visione di chi ha potere cambia notevolmente quando ottiene quel potere.Quando le persone raggiungono i vertici sociali si concentrano maggiormente sui propri obiettivi, perdendo di vista le emozioni e le necessità di coloro che stanno intorno (2). Questo atteggiamento porta queste persone ad una minore capacità di vedere le cose dal punto di vista altrui che è un elemento cruciale dell’empatia.Se vuoi approfondire leggi l'articolo completo:https://www.audimente.it/potere-ed-empatia/
Cerchi l’anima gemella? Occhio a fare la lista della spesa Scopri perché, cercare l’amore con una lista perfetta non farà altro che allontanarti da chi magari potrebbe renderti davvero felice. Ed anche questa è fatta!!Cosa c’è di meglio che spuntare la propria lista degli obiettivi ogni qualvolta si porta a casa un risultato. Ma cosa succede se abbiamo fatto anche una lista perfetta delle qualità che cerchiamo nel partner dei sogni? Età, quella giustaAspetto, come piace a meProfessione, interessanteHobby, gli stessi mieiCultura, ovviamente come la miaOrientamento politico, quello che voto io ci mancherebbe altroResidenza, vicina così non prendo la macchinaFigli, dipendeE se invece fosse proprio questa lista ad impedirci di trovare l’amore?Se vuoi approfondire leggi l'articolo completo:https://www.audimente.it/cercare-anima-gemella-con-lista/
Come Affrontare i Bulli al Lavoro Scopri come gestire i bulli al lavoro con 7 strategie comprovate. Proteggi il tuo benessere emotivo e costruisci un ambiente di lavoro sano e positivo. A scuola tutti abbiamo avuto problemi con dei bulli ma ahinoi anche al lavoro ci tocca avere a che fare con loro e non è per niente facile. Chiunque può essere un bullo, il nostro capo come anche un semplice collega. APPROFONDIMENTO: Ecco cosa fare quando una persona è maleducata e ci risponde male Con bulli si intendono quelle persone che continuano ad urlarci contro e a minacciarci, ma anche quelle che ci mettono sotto pressione e ci martellano in un modo sottile ma continuativo.  Fin da piccoli ci hanno insegnato come affrontare il bullo della classe:“Ribatti per fargli capire che non stai al suo gioco” oppure “Ignoralo” od ancora “Rispondigli a tono”.Consigli che possono andare tanto bene quanto male, infatti per affrontare un bullo non basta una singola risposta ma ci vuole metodo ed una strategia chiara e ben definita. Allora come possiamo farlo senza dovere per forza litigare e peggiorare quindi la situazione?Albert Bernstein, psicologo clinico con oltre 30 anni di esperienza, nel suo libro "Emotional Vampires"  offre degli spunti interessanti su come interagire con persone manipolative ed aggressive come i bulli senza mai perdere l’umanità. 1) Verifica la SituazionePrima di fare o dire qualunque cosa, chiediti: “Sono obiettivo? Sto vedendo chiaramente la situazione in cui mi trovo?” È infatti facilissimo sentirsi vittima di un bullo, ma è importante non farsi guidare solo dalla propria percezione. Parla con i tuoi colleghi, chiedi a loro cosa ne pensano, insomma cerca di osservare le dinamiche non in prima persona. Questo ti aiuterà a confermare se davvero sei vittima di bullismo o se ci sono altri fattori di cui non sei a conoscenza.Se vuoi approfondire leggi l'articolo completo:https://www.audimente.it/come-affrontare-i-bulli-al-lavoro/
Pensiero Strategico: Ecco come Trovare la Soluzione Giusta Vuoi sapere come il pensiero strategico ci aiuta a superare i nostri blocchi mentali? Tecniche pratiche per risolvere problemi complessi e vedere opportunità dove altri vedono solo difficoltà. Ti sei mai sentita/o bloccata/a di fronte ad un problema che sembrava praticamente impossibile?Provi e riprovi, ma non vai mai da nessuna parte.Non preoccuparti, capita a tutti, ora però facciamo un passo indietro. Spesso infatti il problema non sta tanto nella sua complessità, ma nel modo in cui lo vediamo e soprattutto affrontiamo. Il nostro cervello è infatti abituato ad ottimizzazione le proprie risorse cognitive il che lo porta a seguire percorsi già noti, limitando quindi la nostra capacità di vedere alternative.Blocchi MentaliUno dei principali ostacoli alla risoluzione dei problemi è il "cognitive entrenchment" (cioè ancoraggio mentale) come lo chiama Maggie Jackson nel suo libro “Uncertain: The Wisdom and Wonder of Being Unsure”. L’ancoraggio mentale non è altro che un blocco mentale che ci porta a vedere il mondo attraverso ciò che già conosciamo, limitando la nostra capacità di esplorare nuove possibilità e trovare quindi soluzioni.Se vuoi approfondire leggi l'articolo completo:https://www.audimente.it/pensiero-strategico-come-trovare-la-soluzione-giusta/
La Psicologia del Silenzio in un mondo Rumoroso Il silenzio offre numerosi benefici per il nostro benessere mentale. Riscopri la calma e la serenità del silenzio attraverso alcune semplici abitudini quotidiane. Facciamo un esperimento semplice semplice, ok?Immagina per un momento di sederti e chiudere gli occhi, bene ora prova a concentrarti sui suoni che ti circondano.Dai provaci, bastano solo 60 secondi. 3,2,1 fai un bel respiro profondo e.. ascolta.. ………………………………………..............................................................................Fatto? Che cosa hai sentito?Parecchi rumori vero?!Questo breve esercizio serve a mettere in luce una realtà ahimè trascurata cioè che viviamo immersi in un mondo di rumori. Secondo il professor Daniel Lieberman (1), antropologo dell’Università di Harvard, l’evoluzione ci ha portato a ridurre progressivamente molti dei nostri stimoli sensoriali. Infatti viviamo in ambienti artificiali controllati, dove i nostri sensi sono attenuati.Ad esempio oggigiorno percepiamo meno le variazioni di temperatura tra estate ed inverno perché trascorriamo gran parte del tempo in edifici con riscaldamento o climatizzazione. Anche il nostro olfatto è meno allenato, perché non dobbiamo più annusare ciò che mangiamo per verificare se un alimento è sicuro o meno. APPROFONDIMENTO: La Felicità puzza Eppure, il professor Lieberman sottolinea che questa regola non vale per tutti i nostri sensi. L’ambiente moderno non ha infatti eliminato i rumori, anzi, li ha amplificati. Il risultato?Il rumore ci accompagna costantemente h24 7 su 7 dovunque, a volte senza neanche rendercene conto. Il rumore è diventato infatti il nuovo "sfondo musicale" della nostra vita,ma il nostro cervello?Non se la passa molto bene infatti si è evoluto in un contesto molto più silenzioso e quindi non è abituato a gestire tutto questo rumore di fondo.Se vuoi approfondire leggi l'articolo completo:https://www.audimente.it/la-psicologia-del-silenzio/
Buoni Propositi: Ecco come Trasformarli in Azioni Concrete Scopri come realizzare i tuoi buoni propositi del nuovo anno con strategie pratiche e semplici. Trasforma i tuoi obiettivi in successi duraturi. Puntuali come un orologio svizzero, ad ogni inizio anno dichiariamo guerra alle nostre cattive abitudini con una bella lista dei buoni propositi.“Imparerò una nuova lingua, smetterò di perdere tempo sui social, mangerò meglio e mi allenerò di più in palestra”.Ottimo e poi che succede? Che già a fine gennaio tutto ciò è diventato soltanto un bellissimo ricordo.Ti sembra familiare vero?!Non preoccuparti: non sei sola, non sei solo, siamo in parecchi.Ma perché succede? E soprattutto, cosa possiamo fare per poter evitare di cascarci ogni anno? 1. Un obiettivo alla volta“Quest’anno voglio perdere peso, imparare una lingua straniera e leggere tantissimi libri”. E poi qualcos'altro??Relax, vai piano, non correre!Secondo Richard Wiseman (1), professore di psicologia presso l’Università di Hertfordshire, concentrarsi su un unico buon proposito aumenta infatti di gran lunga le possibilità di riuscire a realizzarlo.Pensa ad un gattino: non gli insegni ad usare la lettiera, a non farsi le unghie sul divano e a non buttare giù gli oggetti dal tavolo tutto nello stesso giorno, vero? Gli insegni una cosa per volta. Lo stesso vale per noi.Quindi scegli un unico obiettivo realistico e significativo per te.Se vuoi approfondire leggi l'articolo completo:https://www.audimente.it/buoni-propositi-trasformarli-in-azioni-concrete/
Uffa che Noia Vuoi sapere cosa succede al cervello quando si prova noia? Vuoi sapere come non annoiarti più? Ecco come trasformare la noia in una risorsa per la tua crescita personale. La noia è spesso percepita come un segno di scarsa produttività. Eppure, la nostra relazione con essa è più complessa di quanto possiamo immaginare.Qualche giorno fa, ad esempio, aspettando il mio turno per una visita mi annoiavo parecchio perché non sapevo cosa fare e tra me e me pensavo: “Cosa posso fare per non buttare via il tempo?”e più lo pensavo più mi annoiavo e più lo pensavo... più mi sentivo in colpa.Tutti infatti, prima o poi, ci siamo sentiti annoiati, tuttavia, ciò che rende questa esperienza interessante non è tanto quanto tempo rimaniamo annoiati, quanto piuttosto come reagiamo. Nella nostra società iperattiva la noia viene infatti considerata a tutti gli effetti come un segnale di inefficienza e quindi da evitare assolutamente a tutti i costi. Ma è ormai risaputo che la noia può essere anche una fonte inaspettata di creatività e crescita personale. Se vuoi approfondire leggi l'articolo completo:https://www.audimente.it/uffa-che-noia/
Il Senno di Poi: A Posteriori siamo Tutti dei Geni Scopri cos'è il bias del senno di poi, come influenza il nostro giudizio sulle decisioni passate e quali strategie adottare per superarlo. Capita spesso di sentirsi dire: “Avresti dovuto fare così” o di pensare: “Era ovvio che mi sarebbe andata a finire in questo modo”. Succede anche spesso che siamo noi a dire a qualcuno: “Se facevi nell’altra maniera era molto meglio”.Siamo tutti bravi a giudicare e criticare decisioni passate sapendo già come è andata a finire, vero?!Quando prendiamo una decisione, lo facciamo basandoci sulle informazioni che abbiamo in quel determinato momento, ed è praticamente impossibile poter prevedere il futuro con certezza (sempre che non ci chiamiamo Nostradamus).È il così detto senno di poi, in psicologia “hindsight bias”, ed è una distorsione cognitiva, cioè bias, che ci porta a pensare che un evento fosse evidente già a suo tempo e quindi prevedibile solo perché ora sappiamo come è finita (facile no!!).Dopo che sappiamo come sono andate le cose, tendiamo infatti a credere che avremmo potuto (od altri avrebbero potuto) agire in modo diverso, dimenticandoci però le incertezze e le informazioni limitate che esistevano all’epoca.Se vuoi approfondire leggi l'articolo completo:https://www.audimente.it/il-senno-di-poi/
Ecco Due Qualità Essenziali per Essere dei Buoni Genitori Con gentilezza e coscienziosità è possibile migliorare il benessere emotivo dei propri figli ed essere quindi dei buoni genitori.Essere genitori non è facile, è il lavoro più difficile e complesso che ci sia al mondo e non esiste alcuna abilitazione o patentino, quando lo diventi lo sei e se lo fai male le conseguenze le pagheranno i tuoi figli.Essere dei buoni genitori consiste infatti in un mix di pazienza e consapevolezza ma soprattutto intelligenza emotiva per poter creare un ambiente sano e favorevole alla crescita ed al benessere dei propri figli. I genitori emotivamente intelligenti non sono solo coloro che sono consapevoli delle proprie emozioni, ma sono soprattutto quelli che sono abili nel saper riconoscere le emozioni dei propri figli.Ma cosa rende una mamma o un papà una “buona mamma” o un “buon papà”?Se vuoi approfondire leggi l'articolo completo:https://www.audimente.it/qualita-essenziali-dei-buoni-genitori/
Come Creare la Vita che Si Vuole attraverso il Manifesting Crea la vita che desideri attraverso un approccio scientifico/analitico del Manifesting, la nuova pratica di crescita personale che sta spopolando su tutti i social. In internet impazza il Manifesting, il cosiddetto “pensa positivo”, come se visualizzare, pensare qualcosa di bello o positivo lo facesse avverare realmente, ma è davvero così?Il Manifesting è una pratica di crescita personale, descritta nel libro “Manifest. 7 passi per vivere al meglio la tua vita” per poi essere rilanciata dappertutto. Sebbene l'idea sia affascinante, analizzando attentamente il manifesting si scopre una carenza di prove scientifiche. Detto ciò, è possibile tenere buoni quei punti supportati dalla ricerca.Ma innanzitutto cosa è il Manifesting?Il manifesting si basa su quattro punti: definizione degli obiettivi, visualizzazione degli stessi, affermazioni positive quotidiane, per finire con la connessione cosmica, che poi non è altro che la tanto osannata ma anche infondata legge di attrazione.Se vuoi approfondire leggi l'articolo completo:https://www.audimente.it/creare-la-vita-che-si-vuole-con-manifesting/
Il Segreto per Ridurre lo Stress? Accettare la Vita per Come Viene Ecco come accettare, senza giudizio, la vita per come viene. Impariamo a ridurre lo stress e a migliorare il nostro benessere con efficaci tecniche di accettazione.Tanto tanto tempo fa, in un tranquillo villaggio nelle campagne cinesi, vivevano un uomo e suo figlio. La loro vita era semplice; possedevano infatti solo una casetta ed un piccolo campo del quale il contadino e il figlio si prendevano cura con il solo aiuto di un cavallo.Un giorno, il cavallo scappò. Gli abitanti del villaggio, appresa la notizia, si recarono dal contadino e gli dissero: “Quel cavallo era importante per il tuo lavoro. Che sfortuna hai avuto”. Il contadino, con tutta calma, rispose: “Forse sì, forse no. Vedremo”.Passò circa una settimana, e con grande sorpresa di tutti, il cavallo tornò, portando con sé altri due cavalli selvatici. Ora il contadino e suo figlio si ritrovarono con addirittura tre cavalli migliorando il loro raccolto. Gli abitanti del villaggio, stupiti, dissero: “Prima avevi solo un cavallo mentre ora ne hai tre. Che fortuna hai avuto”. Ma ancora una volta, il contadino rispose: “Forse sì, forse no. Vedremo”.Qualche tempo dopo, mentre il figlio stava pulendo la stalla, uno dei cavalli scalciò e lo colpì, ferendolo gravemente. I vicini, dispiaciuti, tornarono dal contadino: “Tuo figlio era il tuo unico aiuto. Che sfortuna hai avuto”. Ma il contadino, con la sua solita tranquillità, replicò: “Forse sì, forse no. Vedremo”.Passarono alcune settimane, e l’esercito giunse al villaggio del contadino per reclutare giovani da mandare in guerra. Quando i soldati arrivarono alla casa del contadino, trovando il figlio a letto perché ferito, decisero di non arruolarlo. Gli abitanti del villaggio, appresa la notizia, dissero al contadino: “I nostri figli vanno a combattere e a morire, mentre il tuo resta al sicuro a casa. Che fortuna hai avuto”. Il contadino, come sempre, rispose: “Forse sì, forse no. Vedremo”.Questa antica storia cinese ci insegna l’importanza di accettare la vita per come viene senza giudizio, rimanendo però aperti a ciò che il futuro ci riserva. Infatti non sempre siamo in grado di capire subito se un evento è positivo o negativo ma, mantenendo un atteggiamento di accettazione, possiamo vivere con maggiore serenità il presente. La vita è piena di incertezze, e spesso ciò che sembra una sfortuna può rivelarsi una benedizione, come pure il contrario. Se vuoi approfondire leggi l'articolo completo:https://www.audimente.it/accettare-la-vita-per-come-viene/
Come Ricordare un Nome

Come Ricordare un Nome

2024-08-1207:52

Come Ricordare un NomeScopri 6 tecniche semplici ma efficaci per migliorare la tua memoria e ricordare un nome con facilità.Non c'è alcun dubbio che i nomi delle persone sono difficili da ricordare.Io poi sono una frana totale, infatti tutte le volte che conosco una persona, tempo 10 secondi e già mi sono dimenticato il nome.C'è qualcosa nei nomi che li rende particolarmente difficili da ricordare.Alcuni ricercatori dell’Università del Texas sostengono infatti che i nomi propri siano addirittura le parole più difficili da memorizzare. In uno studio  dell’Università inglese di Hertfordshire i ricercatori avevano fornito a dei volontari alcuni nomi e delle biografie da memorizzare. Successivamente, i ricercatori chiesero ai volontari cosa ricordavano.Ecco in ordine decrescente le percentuali di ciò che ricordavano i volontari:Professioni: 69%Hobby: 68%Città: 62%Nomi: 31%Come si può notare, i nomi erano più difficili da ricordare rispetto a tutto il resto, ma perché?Se vuoi approfondire leggi l'articolo completo:https://www.audimente.it/come-ricordare-un-nome/
Personalità Narcisiste e Borderline Impara a Riconoscere, Non Subire e ad Allontanare Personalità Narcisiste e Borderline: 5 Strategie per la Tua Serenità.Ti senti costantemente manipolata?Ti affanni a fare tutto per lui, e lui manco se ne accorge?Fai sempre di più e ottieni sempre di meno? E quando provi a parlare, si arrabbia, si mette a piangere e ti chiede scusa, poi però mette il muso o ti aggredisce verbalmente?E soprattutto non cambia mai nulla!!!Se ti riconosci in tutto ciò o almeno in qualcosa ATTENZIONE perché potresti essere una “vittima” ma anche “badante” di qualcuno con tratti narcisistici o borderline. Ma prima di tutto cosa sono il disturbo narcisistico di personalità (NPD) e il disturbo borderline di personalità (BPD)?Sono veri e propri problemi di salute mentale con tratti ben precisi e distinti. La psicoterapeuta Margalis Fjelstad nel suo libro “Stop Caretaking the Borderline or Narcissist: How to End the Drama and Get On with Life” (1) ci offre alcune risposte molto utili su queste due patologie.Se vuoi approfondire leggi l'articolo completo:https://www.audimente.it/personalita-narcisiste-e-borderline/
Il Trucco per Migliorare Se Stessi? Dare Consigli Dare consigli (richiesti) fa bene a chi li riceve ma soprattutto a chi li da perché fa sentire una maggiore responsabilità nel mettere in pratica ciò che si è consigliato. Da quando ho iniziato AudiMente nel 2014, mi vengono costantemente richiesti consigli su svariati argomenti che vanno dalla comunicazione, alla procrastinazione passando per la concentrazione, le relazioni, la meditazione, la felicità e molto molto altro ancora. Sono sempre restio a dare consigli ma, se la persona insiste, finisco quasi sempre con l’acconsentire. Ogni volta però che lo faccio mi succede una cosa stranissima, mi rendo conto di quanto sia necessario seguire io per primo quegli stessi consigli. A volte ci riesco a volte no (non è che se scrivo di certi argomenti automaticamente li faccio miei, anche io come tutti mi devo applicare e non sempre ci riesco o mi ci metto!!!!) .Dare consigli? Se richiesti, si grazieRicevere consigli - se vengono richiesti - è un dono, altrimenti meglio non darli. In vita mia ho avuto la fortuna di aver avuto ottimi consigli da mio papà, mia mamma, mentori, amici e colleghi, però in tutti questi anni di AudiMente mi sono reso conto che anche darli può essere uno strumento altrettanto potente per il proprio miglioramento personale.Se vuoi approfondire leggi l'articolo completo:https://www.audimente.it/migliorare-se-stessi-con-consigli/
La Psicologia del Camminare: Il Legame tra Piedi e MenteCamminare ci aiuta ad avere più memoria ed una mente più brillante e creativa che a sua volta è collegata ad idee innovative e a colpi di genio.  Fin dai tempi dei filosofi greci peripatetici (i filosofi erranti, itineranti) si era scoperta una profonda connessione tra il camminare, il pensare e la scrittura.Lo scrittore, filosofo e poeta statunitense Henry David Thoreau così infatti evidenziava nel suo diario:"Quanto è vano sedersi a scrivere quando non ci si è alzati a vivere! Penso che nel momento in cui le mie gambe cominciano a muoversi, i miei pensieri cominciano a fluire”. Cosa rende il camminare così favorevole al pensare e allo scrivere?È tutta una questione di chimica.Quando andiamo a fare una passeggiata, il cuore pompa infatti più velocemente facendo circolare più sangue e più ossigeno non solo ai muscoli ma a tutti gli organi, incluso il cervello.Se vuoi approfondire leggi l'articolo completo:https://www.audimente.it/la-psicologia-del-camminare/
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