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RADIO PETRUSKA | Markus Zohner Arts Company
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RADIO PETRUSKA | Markus Zohner Arts Company

Author: Markus Zohner Arts Company – RADIO PETRUSKA

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Description

RADIO PETRUSKA is a new Audio Production Company producing podcasts, interviews, radio shows and audio art. Based in Lugano / Ticino, we are exploring the infinite world of sound, words, stories and laughter. Every answer is becoming a new question.

La Markus Zohner Arts Company lancia un nuovo concetto di radio in forma di podcast, scaricabile dal web, che si propone di esplorare i grandi temi dell’esistenza umana, di ricercare ragionamenti e riflessioni.
RADIO PETRUSKA è tutto questo: mettere in discussione, essere alla ricerca di ragionamenti, di riflessioni, di una verità personale artistica e soprattutto umana in grado di arrivare al centro di questioni vitali per l’esistenza.
RADIO PETRUSKA inizia la sua attività con “C.U.T.! The Sense of Life”, una serie di dodici intensi dialoghi sul senso della vita con persone importanti nel mondo della cultura e della politica.
RADIO PETRUSKA è un Audio Arts Project della Markus Zohner Arts Company.

RADIO PETRUSKA ist ein Audio Arts Project der Markus Zohner Arts Company, das Podcasts, Interviews und Hörstücke produziert. Schneidend, lachend, klar, unerschrocken, klingend, frei. Jede Antwort wird zu einer neuen Frage.
62 Episodes
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LA COSCIENZA. MENTE, MONDO, CERVELLO, IDENTITÀ. Con Prof. Riccardo Manzotti e Markus Zohner Questa mela è reale. Ne sono conscio. Questo traghetto è reale. Ne sono conscio. Esistono anche fuori di me, esistono fuori dal mio cervello. Dal momento che sono conscio di loro, diventano parte di me. E dato che, come conferma Werner Heisenberg, chi osserva è sempre parte del sistema, dal momento che entrano nella mia coscienza, io divento parte di loro: divento parte della mela, del traghetto, del sasso rosso… La mia coscienza è dunque soltanto una proprietà dei miei neuroni, o coincide con gli oggetti che mi circondano? Prof. Riccardo Manzotti Riccardo Manzotti è professore di filosofia teoretica della IULM di Milano, classe 1969, ha seguito un percorso spinto dal tentativo di comprendere la natura dell’aspetto più intimo dell’esperienza umana: la mente cosciente. Manzotti si è laureato in Ingegneria elettronica, ha conseguito un dottorato in robotica (Università di Genova) occupandosi di intelligenza artificiale, visione artificiale, robotica antropomorfa a partire dal 1999 presso l’università di Genova. Nel 2004 si è laureato in filosofia per affrontare il problema della coscienza in un orizzonte più vasto. Da allora ha lavorato prima come ricercatore universitario e oggi come professore associato di filosofia teoretica in numerosi laboratori e atenei internazionali. Oltre alla sua normale attività di studioso (circa un centinaio di articoli e numerosi libri), Riccardo Manzotti ha messo a punto una teoria che si propone di spiegare la coscienza all’interno del mondo fisico, ma non all’interno del sistema nervoso centrale. La teoria, definita The Spread Mind, propone una soluzione originale e convincente alla natura fisica della mente: la mente non è nel cervello, ma coincide con il mondo fisico esterno al corpo, debitamente definito in modo da essere compatibile con gli ultimi sviluppi della fisica.
Io. So. Di. Esistere. Ma dove nasce, dove viene generato quell’‘Io’, e dove viene prodotto quel ‘So’? Penso. Che tipo di attività neuronale è? Da cosa dipende il risultato del mio pensiero? È solo una questione di informazioni processate, o la qualità organica del mio cervello, i neuroni, le sinapsi, giocano un loro ruolo? Oppure, detto diversamente: il mio risultato forse è diverso dal tuo risultato, o forse tu arrivi allo stesso risultato nella metà del tempo di cui ho bisogno io? Da cosa dipende? E dove avviene poi questa tessitura finissima di pensieri continui in tutte le direzioni, e su tutti i livelli? Parlo. Scrivo. Formulo. La parola. Concretizzazione, concetto, comunicazione. Dove accade nel cervello? Cosa accade esattamente, e come si riescono a studiare questi fenomeni? Prof. Lorenzo Magrassi Lorenzo Magrassi si è laureato summa cum laude in Medicina e Chirurgia nel luglio 1988 presso L’Università degli Studi di Pavia, dove nel 1993 ha conseguito la specialità in Neurochirurgia. È stato visiting scientist al Dep. of Biological Sciences Florida State Univ. Thallahassee USA, Dep. of Neuroscience Washington University St. Louis, USA, MRC Laboratory of Molecular Biology Cambridge UK, Dep. of Neurosurgery Univ. of Washington, Seattle USA, Dep. of Neurosurgery UCSF San Francisco USA. Oggi è professore associato di Neurochirurgia presso il Dipartimento di Scienze Clinico-Chirurgiche, Diagnostiche e Pediatriche dell’Università di Pavia è inoltre associato per le ricerche all’Istituto di Genetica Molecolare del CNR e membro del NETS Center for NEurocognition and Theoretical Syntax dello IUSS di Pavia. È stato responsabile dello studio prospettico CATS (ClinicalTrials.gov Identifier: NCT01027572) sull’efficacia della stimolazione cerebrale profonda nei pazienti in stato vegetativo o di minima coscienza. Le sue ricerche riguardano i meccanismi che controllano differenziazione ed invecchiamento dei neuroni, la biologia e la terapia dei gliomi maligni, le basi neurobiologiche del linguaggio ed il loro ruolo nei disturbi della coscienza.
Empatia: le fondamenta su cui si basa l’esistenza dell’umanità. Neuroni a specchio: l’interfaccia fra te e me. In questa puntata Markus è andato alla radice della ricerca, incontrando il Prof. Luciano Fadiga, colui che i neuroni specchio li ha scoperti, per porgli domande sul futuro dello studio del cervello. Ascoltandomi, dici quello che dico io. Guardandoti, faccio quello che stai facendo tu. Camminando, ti faccio camminare; sorridendomi, mi fai sorridere. Empatia: le fondamenta su cui si basa l’esistenza dell’umanità. Neuroni a specchio: l’interfaccia fra te e me. Sarà possibile estendere il nostro cervello grazie alle nuove tecnologie? Quali sono e quali saranno le possibilità di espanderne le capacità o di intervenire per curarlo? È possibile pensare al cervello come sistema di interfaccia fra cognizione, intelligenza, conscio e computing? La coscienza. Fenomeno che ci rende orgogliosi, perché ci rende unici sulla Terra. Cos’è, da dove deriva? È una somma di calcoli del cervello, una proiezione di un supercomputer che sta galleggiando nel nostro cranio? Arriva per forza dopo il raggiungimento di un certo livello d’intelligenza? E una volta che un calcolatore artificiale supera la quantità di calcoli del nostro cervello: avrà automaticamente una coscienza? Prof. Luciano Fadiga Medico, neurofisiologo, Luciano Fadiga studia da anni il sistema nervoso per capire come facciamo a capire cosa fanno gli altri attorno a noi. Negli anni 90 ha scoperto assieme ai suoi colleghi di Parma un meccanismo cerebrale molto interessante: cellule nervose della corteccia motoria che si accendono ovviamente durante i movimenti propri, ma che fanno lo stesso quando si osserva qualcun altro fare la stessa cosa. Il loro nome –neuroni specchio, mirror neurons in inglese- fu coniato per scherzo da Luciano, ma fu poi preso così tanto sul serio da essere citato oggi in circa 2.000.000 di pagine web. Luciano Fadiga si interessa soprattutto di linguaggio e comunicazione e, da medico, è particolarmente sensibile allo sviluppo di nuove tecniche di riabilitazione per pazienti cerebrolesi e alla realizzazione di interfacce hardware con il sistema nervoso. Professore di Fisiologia a Ferrara e Direttore di un Centro di Ricerca dell’Istituto Italiano di Tecnologia, Luciano Fadiga si interessa anche di musica e cervello. Incontro registrato venerdì 27 luglio 2018 a Lugano / Svizzera.
Io, intelletto, anima e spirito – riportare in vita ciò che credevamo perduto. Con Igor Sibaldi e Markus Zohner Quarta puntata del podcast LA CREAZIONE DEL MONDO – IO: LA GENERAZIONE DELL'ANIMA UMANA In questo incontro sembra di essere in un frullatore di pensieri, ricordi e idee. Si parte da più di 4500 anni fa, con il mito di Iside e Osiride, il quale presenta la più complessa, ma straordinaria elaborazione del pensiero etico-filosofico-religioso egizio. Essi non immaginarono solo la resurrezione, ma scoprirono l'esistenza di universi paralleli in cui ciò che è passato vive ancora, e spiegarono come giungere fin là, invertendo il corso del tempo. Successivamente gli evangelisti approfondirono questa tematica e pensarono che il noûs (quello che per noi è l'intelletto) fosse quella parte della nostra vita interiore che non ha tempo e spazio. In questa puntata il Dott. Igor Sibaldi, scrittore e saggista italiano, ci accompagna in un viaggio alla scoperta del pensiero europeo, iniziando dagli egizi, passando dai greci antichi e i romani, per poi confrontare tutto questo con le più recenti teorie della fisica quantistica. Tutto sta nel non rassegnarsi all'idea che il tempo sia irreversibile. Nelle fiabe persiane ci sono i tappeti volanti. L'ultima volta che hai viaggiato in aereo, dove hai appoggiato i piedi? Sulla moquette, che è un tappeto. Il favolista persiano ha visto una persona che viaggia seduta con i piedi su un tappeto. Non ha visto il motore, le ali e le hostess. Con la favola ha detto che si poteva realizzare un aereo. L'indovino Tiresia vuole cambiare sesso e oggi la chirurgia lo può fare. Questo è per dire, dice Sibaldi, che cose che non erano possibili per secoli, poi diventano possibili. Erano solo da elaborare. Allo stesso modo, secondo Sibaldi, anche la morte appare come un fatto che non è definitivo, ma come una sfida, un ostacolo da superare. Ci si lascia guidare, all'inizio, dal coraggio di ricordare chi e ciò che si è perduto: così si apre la via. Poi, mentre torna indietro nel tempo, la mente cambia, si amplia, si libera da limiti che non sapeva di avere, fino al momento in cui due dimensioni - il presente e il passato - entrano e rimangono in contatto, in quello che i fisici contemporanei chiamano un varco spazio-temporale e che duemila anni fa si chiamava "eternità". Un incontro in cui sembrano ovvi pensieri che sono segreti e chiare come la luna idee dimenticate. Metti le cuffie, schiaccia play e ascolta...
L’INTELLIGENZA DEL FUTURO: BIG DATA, INTELLIGENZA ARTIFICIALE, MACHINE LEARNING. Con il Dott. Alessandro Antonucci, IDSIA dalle Molle Institute for artificial Intelligence, Manno / Luigano, e Markus Zohner Macchine che si auto-insegnano le regole del gioco. Videocamere che sanno distinguere facce, robot che imparano a capire lo stato d’animo dell’uomo e a reagire di conseguenza. La disponibilità di enormi quantità di dati che permettono, a chi li ha in mano, la manipolazione di grandi movimenti politici come l’elezione del presidente degli Stati Uniti o la Brexit. Creando un sistema di intelligenza artificiale che interagisce con essere umani: è necessario insegnare un comportamento etico all’ IA e se sì, è possibile? L’intelligenza è una questione di calcoli. Un numero più alto di calcoli corrisponde ad un’intelligenza superiore? E, aumentando il numero di calcoli ulteriormente, si arriva ad una coscienza, al punto che il sistema percepisce, ‘vive’ ed esprime il suo “Io”? Siamo ancora nell’era della pietra dell’informatica: dove mirano gli sviluppi dell’informatica, dei Big Data, dell’intelligenza artificiale? Quali potranno essere le possibili applicazioni? Online la terza puntata della terza stagione LA CREAZIONE DEL MONDO | Io. La generazione dell’anima umana⁠ Nella seconda puntata abbiamo di parlato intelligenza, coscienza ed esperienza negli esseri umani, ma cosa succede con l’Intelligenza Artificiale? Oggi i sistemi capiscono, imparano. L’IA ti può parlare e quasi non la distingui da una persona.⁠ ⁠ Un podcast con tante domande e risposte da far venire i brividi.⁠
SIAMO NATI PER CREDERE. L’INTELLIGENZA. IO. MORALE. RELIGIONE. Seconda puntata della terza stagione del podcast LA CREAZIONE DEL MONDO della Markus Zohner Arts Company. Con Prof. Giorgio Vallortigara e Markus Zohner Io esisto. E quest’Io è l’unica cosa che percepisco, è l’unica cosa che sono, è l’unica cosa che ho. È dunque importante. È la cosa più importante. È così importante che dev’essere voluta. Quest’enormità che è il mio Io, che è la mia anima, che è la mia bellezza non può essere un caso. Deve essere voluta da un contesto molto più ampio, da una causa superiore, da un contesto che corrisponde alla grandiosità con la quale percepisco me stesso e, attraverso me stesso, il mondo intero. Non sono morale, etica, compassione le più nobili qualità dell’Uomo? Gli scimpanzé A e B lottano tra loro. C osserva. A sconfigge B. C abbraccia B. Nel mondo esistono due categorie di persone: chi pensa che i misteri possano essere risolti e chi apprezza il mistero in quanto tale perché vuole che esista. Per rispondere alle sue domande sull'intelligenza, l'esperienza e Umwelt, in questo secondo podcast l'ospite è uno di quelli che appartiene alla prima categoria, il Prof. Giorgio Vallortigara.⁠⁠ E tu, a quale categoria di persone appartieni? Dopo aver ascoltato questo podcast, potrai dire di saperlo con certezza.⁠ ⁠
Con il Prof. Dr. med. Dr. phil. Alain Kaelin, Neurologo, Direttore medico e scientifico del Neurocentro della Svizzera Italiana, Istituto di Neuroscienze Cliniche della Svizzera Italiana, Ospedale Civico di Lugano, e Markus Zohner. Sei seduto a un tavolo. Una brocca di acqua e un bicchiere vuoto davanti a te. Ti versi l’acqua. Prendi il bicchiere, bevi, senti l’acqua fresca scendere. Appoggi il bicchiere. Ti alzi, cammini verso la porta. Apri la porta, esci, la chiudi dietro di te, la chiudi a chiave, e scendi le scale. Chi sei? Chi è questa persona? Come fa quel corpo di ossa, muscoli, pelle e liquidi ad essere mosso, a muoversi? Come funziona il coordinamento tra visione, percezione, tatto con la contrazione di muscoli, per creare azione e movimento nello spazio, per afferrare e spostarsi? Come fa il cervello, da migliaia di impulsi, coordinando e controllando migliaia di muscoli in un equilibrio labile, a creare un’azione concreta, che la fa sembrare conscia?
Testo di Markus Zohner Con le voci di Patrizia Barbuiani e Luca Massaroli La trilogia radiofonica „La Creazione del Mondo“ è iniziata nel 2015 con la prima stagione „Dal Big Bang al pensiero umano“, seguita dalla seconda „L’evoluzione dell’uomo – Dai primi passi sulla Terra alla conquista dello spazio“ e la terza: „Io. La generazione dell’anima umana“. Tre stagioni, ognuna di sette incontri. Oltre 30 ore di trasmissioni radiofoniche. 1500 persone hanno assistito agli incontri e finora oltre 20’000 persone hanno ascoltato le prime due stagioni del nostro podcast. Ringraziamo di cuore gli scienziati che hanno accettato i nostri inviti e che sono venuti, anche da lontano, a Lugano per parlare con me sui loro studi scientifici e sulle loro ricerche. Ringraziamo la città di Lugano, specialmente Dr. Claudio Chiapparino, per l‘ospitalità durante il Longlake festival, ringraziamo la Fondazione Svizzera per la Radio e la Cultura per il gentile sostegno, ringraziamo i collaboratori, il pubblico e, naturalmente, ringraziamo te, fedele ascoltatore. La serie „La creazione del mondo“ è stata pubblicata gratuitamente con Radio Petruska nel podcast della Markus Zohner Arts Company. La puoi ascoltare su iTunes, e su qualsiasi altro podcatcher come Spreaker, Overcast, Himalaya, Podcast Addict, Pocket Casts, Apple podcasts, o simili. Se vuoi sostenere questo nostro lavoro, Vieni a PATREON! https://patreon.com/zohnerarts Dettagli sul nostro sito https://zohner.com.
Patrizia Barbuiani pubblica il suo ultimo romanzo „Il canto degli antenati” con le Edizioni Ulivo. In questo incontro la scrittrice Patrizia Barbuiani dialoga con Markus Zohner sulla nascita del romanzo, sulle tematiche affrontate, sulla scrittura, sui moventi che l’hanno spinta a realizzare quest’opera, una saga familiare che abbraccia un secolo di storia. Voci narranti: Patrizia Barbuiani e Luca Domas. Questo podcast è stato prodotto da RADIO PETRUSKA in Ticino / Svizzera. Per scoprire le nostre produzioni radiofoniche e per abbonnarti ai nostri podcast, vai a http://radiopetruska.com.
Christine Zohner spricht mit Markus über die Arbeit an ihrem Buch "Christine Zohner, Painter", über ihre Herkunft, die Traumen der Kriegsjahre, Kindheit und Jugend in Deutschland. Aufnahmen am 25. und 26. Mai 2019, Lugano "Im Jahr 2019 habe ich, in Zusammenarbeit mit meiner Mutter Christine Zohner, ihr künstlerisches Gesamtwerk registriert, fotografiert und archiviert. In mehrjähriger Arbeit wurden über fünfhundert Malereien vermessen, eingeordnet, katalogisiert und vor allem fotografiert. Die Photos wurden von einem Photolitographen farbkorrigiert, sodass nun farbgetreue Aufnahmen all' ihrer Bilder existieren. Mit diesen Bildern haben wir ein Buch produziert, das die Gemälde in neue Zusammenhänge stellt - anders gesagt: Die wichtigsten Bilder wurden in grosse Serien zusammengestellt, die weder einer Chronologie in ihrer Kreation folgen, noch nach anderen äusseren Kriterien wie Grösse, Technik o.ä. zusammengestellt wurden. Es wurde nach inneren Geschichten, nach seelischen Entwicklungen, nach Dramaturgien gesucht. Im Anhang erscheint das chronologisch geordnete Gesamtverzeichnis ihrer Bilder. Lange haben wir versucht zu verstehen, welche Art von Texten die Bilder begleiten könnte. Im Arbeitsprozess haben wir schliesslich gemerkt, dass es, je weiter die Zusammenstellung der Bilder fortschritt, immer unmöglicher wurde, diese auf welche Art auch immer zu kommentieren, schliesslich, dass jedes Wort zu viel wäre, dass hier Worte weder den Inhalten, noch der Kraft der Bilder gerecht werden könnte. In Zusammenarbeit mit dem Grafiker Edy Ceppi ist am Ende ein Buch ganz ohne Worte entstanden - dafür mit Sequenzen von Bildern, die eine Wucht entwickeln, die man sich grösser kaum wünschen kann, und von einer Intensität, die in ihrer Konzentration ein magisches Leuchten entwickelt. In dieser Aufnahme spreche ich mit meiner Mutter über die Arbeit an ihrem Buch "Christine Zohner, Painter", über ihre Herkunft, die Traumen der Kriegsjahre, Kindheit und Jugend in Deutschland. Die Gespräche wurden am 25. und 26. Mai 2019 im Studio RADIO PETRUSKA in Lugano aufgenommen." Markus Zohner, 3. Oktober 2019 Anfragen zum Buch oder Bestellungen bitte an supernova@zohner.com.
PRESENTAZIONE SABATO 13 APRILE, ORE 17.30 VILLA SAROLI, viale Stefano Franscini 9, 6900 Lugano https://markus-zohner-arts-company.sellfy.store Sono intervenuti: L’On. Roberto Badaracco, titolare dicastero Cultura, Sport, Eventi di Lugano Alda Bernasconi Editrice, Edizioni Ulivo, Daniele Bernardi, attore, Patrizia Barbuiani, autrice e attrice Il romanzo „Il canto degli antenati“ è formato da due piani di scrittura, suddivisi, che si intercalano in modo progressivo. Un primo piano evolve con un testo redatto sotto forma di diario, composto dal protagonista della storia, che ripercorre la sua vita a ritroso. Un secondo piano redatto sotto forma di romanzo descrittivo situa la storia cronologica della famiglia del protagonista, una famiglia del sud Italia, emigrata per sopperire alla fame e per cercare lavoro in Svizzera e sulle sue vicissitudini per ambientarsi nel nuovo paese. Lo sviluppo si articola con due tempi contrapposti, la vita dell’uomo che va dalla morte alla nascita e quella della famiglia che si sviluppa dalla nascita alla morte. In questi due sistemi il lettore inquadra a poco a poco un tempo che sta sopra al sistema, come due ingranaggi che girano in due direzioni differenti e nello stesso tempo, incastrandosi, permettono all’orologio di funzionare e battere i secondi in maniera ottimale. Si scopre così pian piano il punto in comune delle due visioni, quello personale del protagonista narrato in prima persona e quello degli eventi vissuto dai suoi familiari e riletto nella loro ottica. Sullo sfondo della storia personale la „storia“, che funge da cornice, che si dipana dall’inizio del secolo scorso per arrivare ai nostri giorni. Il protagonista Settimo, un vecchio e famoso cantante d’opera malato e ridotto su una sedia a rotelle si è rifugiato in un prestigioso Kurhaus in Svizzera. La sua vita è ormai allo stremo e la malattia lo ha incattivito. Non vuole rassegnarsi ad accettare la morte. E‘ ritornato alla valle della sua fanciullezza, alla montagna che sovrasta il villaggio, alla gente da cui è fuggito. Durante le cure si accorge che le acque gli stanno ridando le forze, che il trattamento non solo favorisce la guarigione dalla malattia, ma lo porta a poco a poco a ringiovanire. L’aver bevuto a quella fonte primordiale gli permette di rivivere il passato ormai seppellito, di ridimensionare il suo futuro, di ritrovare la speranza, ma soprattutto gli permette di riacquistare quel suo strumento magico ormai perduto, la sua voce. Dal Sud Italia, a cavallo fra due secoli, Camilla decide di sfidare la sua terra e le sue ancestrali paure e di tentare il viaggio della fortuna, il viaggio che darà la svolta a una vita di stenti e di dolori. Abbandona con i suoi figli il paese natio e si inoltra verso il nord, verso la terra promessa, per costruire un futuro diverso per sé stessa e per i suoi figli. Si dipanano le sue vicissitudini e quelle degli altri protagonisti, si risale alla nascita dell’ultimo figlio che diventerà un cantante d’opera famoso in tutto il mondo. Un grande affresco di figure che lottano per crearsi uno spazio vitale, una ragione di esistere, un barlume di felicità. http://zohner.com/canto
RADIO PETRUSKA presenta: La compagnia TeatroX racconta del lavoro, della messinscena, deila nascita dello spettacolo. DEAD END VICOLO CIECO | SPOON RIVER di Patrizia Barbuiani Dall’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters Informazioni: http://www.barbuiani.com/1673-2/ testi Edgar Lee Masters, Patrizia Barbuiani musica: Gabriele Marangoni concetto e regia Patrizia Barbuiani interpreti danzatrice: Donia Sbika danzatore: Hannes Langanky soprano : Laura Stella basso : Alfonso d’Angelo voce sonora: Patrizia Barbuiani composizione vocale/strumentale, fisarmonica digitale Gabriele Marangoni in coproduzione con Secret Theater Ensemble LA PERFORMANCE L‘Antologia di Spoon River (Spoon River Anthology) è una raccolta di poesie che il poeta statunitense Edgar Lee Masters pubblicò tra il 1914 e il 1915 sul Mirror di St.Louis. Ogni poesia racconta, in forma di epitaffio, la vita di una delle persone sepolte nel cimitero di un immaginario paesino del Midwest statunitense. Il tono degli epitaffi è sempre „narrativo“, mai „declamatorio“ e la voce dei protagonisti è sfumata, priva di un vero rimpianto per il passato che non c’è più. La raccolta comprende diciannove storie che coinvolgono un totale di 248 personaggi che coprono praticamente tutte le categorie e i mestieri umani. Masters si proponeva di descrivere la vita umana raccontando le vicende di un microcosmo, il paesino di Spoon River. La caratteristica saliente dei personaggi di Edgar Lee Masters, infatti, è che essendo per la maggior parte morti non hanno più niente da perdere e quindi possono „raccontare“ la loro vita in assoluta sincerità. Storie intrecciate, tragiche, ironiche, vite spezzate, vite felici fanno da sfondo a questa poetica illuminante.
Superare l’ultima frontiera. http://radiopetruska.com/discography/la-migrazione-nello-spazio-i-prossimi-passi-verso-lesplorazione-e-la-colonizzazione-delluniverso-con-il-prof-andrea-sommariva-consulente-internazionale-e-membro-dellacca/ L’uomo dovrà lasciare la Terra? Riuscirà a colonizzare lo spazio? Quali sono le possibilità, quali sono le sfide per poter popolare altri pianeti? Saremmo limitati al nostro sistema solare, o ci sarà la possibilità di intraprendere viaggi interstellari? Domande ad uno scienziato che esegue calcoli e progettazioni per esplorazioni nello spazio. Prof. Andrea Sommariva Andrea Sommariva è un economista internazionale, specializzato in: finanza internazionale, politica monetaria internazionale, mercati del petrolio e delle materie prime, energia rinnovabile, e sviluppo dell’economia spazio. Si è laureato in economia presso l’Università Bocconi di Milano, ed ha studiato presso l’Università di Lovanio in Belgio e l’Università dell’Indiana negli Stati Uniti. In passato, ha ricoperto il ruolo di economista presso il Fondo Monetario Internazionale, di Consigliere Economico del Ministro del Bilancio a Roma, di Chief Economist presso la Montedison, e di Senior Financial Advisor presso la Banca Europea di Ricostruzione e Sviluppo. Ha lavorato in ambiente accademico come professore associato presso l’Università LUIIS di Roma, l’Università Cattolica di Milano, il China-Europe Management Institute di Pechino, e la SDA-Bocconi di Milano. Attualmente è membro del gruppo di studio “Space Mineral Resources – Challanges and Opportunities” dell’Accademia Internazionale di Astronautica. E‘ autore di numerose pubblicazioni su riviste economiche internazionali, e di alcuni libri: German Macroeconomic History, 1880–1979: A Study of the Effects of Economic Policy on Inflation, Currency, Depreciation and Growth (St. Martin’s Press, 1987), The ECU market (Lexington Books, 1987), A Scenario for Interstellar Exploration and Its Financing (Springer Briefs in Space Development, 2013 with Prof. Bignami),  Oro dagli Asteroidi ed Asparagi da Marte: Realtà e Miti dell’Esplorazione dello Spazio (Modadori Università, 2015 con il Prof. Bignami); and The future of Human Space Exploration (MacMillan Palgrave, June 2016 con il Prof. Bignami). Ha scritto numerosi articoli sulle politiche monetarie e bancarie. Recentemente ha scritto due articoli sull’esplorazione dello spazio e sull’economia dello spazio: Motivations behind Interstellar Exploration and Colonization, (Astropolitics, March 2014), and Rationale and strategies for astroids exploration and mining (Astropolitics, March 2015). Mille domande a grandi scienziati che sono alla ricerca delle origini del tutto. Sognare di raccontare la storia più grandiosa. Immergersi in mari di domande, le cui risposte generano altri mari. Cercare di capire, di vedere, di afferrare, di intuire. Il desiderio di captare delle idee, di intravedere delle risposte, di scoprire delle tracce.
Mesopotamia. L’uomo scopre e inventa l’agricoltura. Diventa sedentario. Fonde le prime città. Deve tener conto dei suoi possedimenti, inventa i numeri, la contabilità, la matematica, la scrittura. Nasce la nostra civiltà. http://radiopetruska.com/discography/mesopotamia-la-nascita-della-nostra-civilta-con-frances-pinnock-prof-associato-di-archeologia-e-storia-dellarte-del-vicino-oriente-antico-presso-luniversita-di-roma-la-sapienza-e/?v=1ee0bf89c5d1 Un incontro con Frances Pinnock, una delle scienziate più importanti nel campo delle scoperte nella zona di quello che cinquemila anni fa è stata la Mesopotamia. Gli scavi ad Ebla portarono alla luce gli Archivi di Stato del 2300 a.C., con migliaia di tavolette cuneiformi, intere e frammentarie, la cui scoperta ha stupito il mondo scientifico internazionale e ha fortemente colpito l’opinione pubblica mondiale. Prof.ssa Frances Pinnock Posizione attuale: Professore Associato di Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente antico, Sapienza Università di Roma Allieva di Paolo Matthiae collabora con lui nella Missione Archeologica Italiana a Ebla dal 1970 e diventa co-direttore della Missione nel 2010. Partecipa a tutte le campagne di scavo a Ebla dal 1971 e partecipa anche ad altri scavi, sempre in Siria, a Tell Tuqan, Tell Afis e Tell Fray, quest’ultimo nella valle dell’Eufrate. Ha organizzato diverse mostre: nel 1985 “Da Ebla a Damasco” al Palazzo dei Conservatori in Campidoglio a Roma; nel 1995 “Ebla. Alle origini della civiltà urbana” a Palazzo Venezia a Roma e al Castello di Miramare a Trieste; nel 2014 “Siria. Splendore e dramma” Palazzo Venezia a Roma. Dal 2016 è Segretario Generale nel Comitato Scientifico dell’International Congress on the Archaeology of the Ancient Near East. È direttrice della rivista scientifica “Contributi e Materiali di Archeologia Orientale”. È autrice di 6 monografie scientifiche e di oltre 90 contributi in riviste scientifiche di settore italiane e internazionali. Maggiori campi di interesse scientifico: Mesopotamia, soprattutto nel III millennio a.C.; Siria; immagine del potere nel Vicino Oriente antico; figure femminili in Mesopotamia e Siria. Recentemente, a seguito della gravissima crisi che ha colpito la Siria, si sta occupando, nell’ambito delle attività UNESCO, del problema degli scavi clandestini, del traffico di antichità e, in generale, della salvaguardia e del recupero del patrimonio culturale. Mille domande a grandi scienziati che sono alla ricerca delle origini del tutto. Sognare di raccontare la storia più grandiosa. Immergersi in mari di domande, le cui risposte generano altri mari. Cercare di capire, di vedere, di afferrare, di intuire. Il desiderio di captare delle idee, di intravedere delle risposte, di scoprire delle tracce.
Siamo felici di presentare il radiodramma TèNUE, creato dall’Associazione Fosca e recitato da tre attrici non vedenti. http://radiopetruska.com/discography/tenue-radiodramma-tattile/ Abbiamo visto la versione teatrale di questo radiodramma sul palcoscenico del Teatro Foce di Lugano, dove è stato presentato durante ORME, Festival di arti integrate della Svizzera italiana, e siamo rimasti impressionati da questa forma di radio - arte, da questa forma di teatro, dalle parole che nascono da una lettura invisibile sotto la punta delle dita delle tre attrici che vedono oltre il visivo. Tre attrici non vedenti, tre attrici che tastano, immaginano, evocano la parola, e ri-danno la vista al pubblico, all’ascoltatore. Una serata magica in teatro, ma anche uno spettacolo radiofonico unico. RADIO PETRUSKA ha registrato la rappresentazione di Tènue del 4 giugno 2017 a Lugano ed è felice di presentarti questo pezzo radiofonico teatrale unico. Dopo lo spettacolo, Emanuel Rosenberg, direttore artistico del festival Orme, Markus Zohner hanno incontrato l’autrice del testo Elisa Biagini e la curatrice dello spettacolo Cristina Abati - alla fine del radiodramma puoi ascoltare le interviste. C’è anche stata una discussione con il pubblico - la trovi sempre nell’App, o qui sul sito Radiopetruska.com - così come tutte le nostre trasmissioni.
Civiltà, migrazioni, guerre. Un viaggio nel lato oscuro della storia umana. Con il Dr. Gastone Breccia, ricercatore di civiltà bizantina e esperto di teoria militare presso l’Università degli Studi di Pavia, e Markus Zohner. http://radiopetruska.com/discography/civilta-migrazioni-guerre-un-viaggio-nel-lato-oscuro-della-storia-umana-con-il-dr-gastone-breccia-ricercatore-di-civilta-bizantina-e-esperto-di-teoria-militare-presso-luniversita-degli/ Nelle vicende umane non esiste un punto d’equilibrio. Né in quelle individuali né in quelle delle comunità, grandi o piccole che siano, dalla singola famiglia al grande impero. Una società efficiente, ricca di energie vitali, è in espansione demografica ed economica: ha bisogno di maggiori risorse per soddisfare la propria crescente popolazione, e queste maggiori risorse creano a loro volta i presupposti per un ulteriore arricchimento. Quasi inevitabilmente la volontà di acquisirle finisce per creare una situazione di conflitto con altri gruppi umani. Anche qui la scala può variare, dalla famiglia, dalla tribù all’impero. Non c’è alternativa, nelle vicende storiche, al movimento: o ci si espande o ci si contrae. L’espansione raggiunge un limite «fisiologico», dovuto all’esaurimento della spinta interna, si può creare per un periodo più o meno lungo una situazione di stasi apparente, nella quale le forze dell’organismo che fino a poco tempo prima si espandeva sembrano in grado di difendere i limiti raggiunti e imporre all’esterno un equilibrio vantaggioso: l’Impero Romano del II secolo, la Cina della «Grande Muraglia», l’Occidente attuale… Ma è solo apparenza. La stasi è sintomo di debolezza; la storia procede, e travolge le difese…. Prof. Gastone Breccia Nato a Livorno il 19/11/1962, laureato in lettere classiche a Pisa, dottore di ricerca in Scienze Storiche, dal 1997 è ricercatore di Civiltà Bizantina – prima presso l’Università degli Studi della Basilicata, dall’anno accademico 2001/02 presso l’Università degli Studi di Pavia. Come professore aggregato del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali di Cremona tiene i corsi di Civiltà bizantina, Letteratura bizantina e (dall’a.a. 2016/17) Storia militare antica. Negli ultimi anni si è dedicato alla ricerca in campo storico-militare anche al di fuori dell’ambito della bizantinistica. Esperto di teoria militare, di guerriglia e controguerriglia, ha condotto ricerche sul campo in Afghanistan (2011) e Kurdistan (Iraq e Siria, 2015). È membro del direttivo della Società Italiana di Storia Militare (SISM) e collaboratore fisso della rivista Focus Wars.
“AGLI ESTREMI CONFINI DEL MONDO, DOVE SONO LE PORTE E LE SEDI DELLA NOTTE”. FOCUS SUL TICINO: DALLA PREISTORIA, FINO ALL’ATTRAVERSATA DEGLI ARGONAUTI ALLA RICERCA DEL VELLO D’ORO. CON IL DR. FRANCESCO RUBAT BOREL, ARCHEOLOGO PRE-PROTOSTORICO E DIRETTORE DEL MUSEO NAZIONALE PREISTORICO ETNOGRAFICO “LUIGI PIGORINI” DI ROMA E MARKUS ZOHNER http://radiopetruska.com/discography/agli-estremi-confini-del-mondo-dove-sono-le-porte-e-le-sedi-della-notte-focus-sul-ticino-dalla-preistoria-fino-allattraversata-degli-argonauti-alla-ricerca-del-vello-d/?v=1ee0bf89c5d1 Quali sono le prime tracce dell’uomo nelle Alpi occidentali? Quando è arrivato nel territorio insubre? Quali erano le prime popolazioni che si sono insediate in Ticino? Da dove sono arrivate? Un’esplorazione con uno dei più grandi specialisti di archeologia delle Alpi occidentali, dalle prime tracce dell’Uomo nell’Insubria, fino all’attraversata del Ticino da parte degli Argonauti alla ricerca del vello d’oro. “Di là gli Argonauti entrarono nel profondo corso del Rodano che si getta nel- l’Eridano … Questo fiume nasce agli estremi confini del mondo, dove sono le porte e le sedi della Notte, e di là si riversa da un lato alle coste dell’Oceano [il Reno], da un altro nel mare Ionio [il Po], da un altro ancora nel mare Sardo [il Rodano] … avanzarono nei laghi tempestosi, che si stendono all’infinito per le terre dei Celti [i laghi lombardi e svizzeri] … uno dei bracci portava in un golfo d’Oceano, e senza saperlo stavano per entrarvi … Ma Era, scesa dal cielo, gridò dalla rupe Ercinia [le cascate di Sciaffusa?] … Per ordine della dea tornarono indietro … Dopo un lungo cammino giunsero alla rive del mare, passando incolumi per volere di Era in mezzo ai mille popoli dei Celti e dei Liguri…” Le Argonautiche di Apollonio Rodio (inizio III sec. a.C.) (Apollonio Rodio, IV.627-647 passim, trad. G. Paduano, Milano 1986).
LA COESISTENZA DI DIVERSE SPECIE UMANE SULLA TERRA. INCONTRO E CONFRONTO TRA HOMO SAPIENS E HOMO DI NEANDERTAL IN EUROPA. CON AIXA ANDREETTA, DR.SSA IN ARCHEOLOGIA ALL’UNIVERSITÀ DI BERNA, E MARKUS ZOHNER. Per centinaia di migliaia di anni, sulla Terra sono coesistite diverse specie umane. Dall‘Homo forensis all‘Homo Neandertalensis fino all‘Homo Sapiens Sapiens. Diverse forme di uomini e ominidi si sono condivisi il pianeta. http://radiopetruska.com/discography/la-coesistenza-di-diverse-specie-umane-sulla-terra-incontro-e-confronto-tra-homo-sapiens-e-homo-di-neandertal-in-europa-con-aixa-andreetta-dr-ssa-in-archeologia-alluniversita-di-berna-e-m/?v=1ee0bf89c5d1 In cosa si diversificavano e assomigliavano le diverse specie umane? Come si sono incontrate le diverse specie? Si sono mischiati i genomi? Noi abbiamo elementi genetici di altre specie oltre a quelli dell‘Homo Sapiens? Perché l‘Homo Sapiens è sopravvissuto? Un incontro che focalizzerà anche sullo sviluppo dell’uomo in Europa, con uno sguardo sull’incontro e confronto tra Homo Sapiens e Homo di Neandertal. Dr.ssa Aixa Andreetta Archeologa mesolcinese, con la passione della cultura in senso ampio. Dopo essersi laureata in archeologia preistorica e etnografia presso l’Università di Neuchâtel, continua la sua formazione con una specializzazione in antropologia fisica a Ginevra. Durante la sua formazione ha avuto modo di partecipare a vari scavi sia in Svizzera che all’estero (Francia, Italia, Bulgaria, Sudan, Mongolia) ed è poi rientrata nella sua valle d’origine, dove ha lavorato come responsabile di settore sul cantiere archeologico di Roveredo, correlato ai lavori della circonvallazione dell’A13, tra il 2007 e il 2008. Dal 2010 al 2014 è stata responsabile del progetto internazionale di valorizzazione e conservazione dei siti preistorici palafitticoli dell’Arco alpino, iscritti sulla lista del Patrimonio Mondiale UNESCO e collabora con vari musei, tramite mandati puntali per promuovere progetti di mediazione culturale. È stata presidente per quattro anni della Pro Grigioni Italiano, sezione Moesano, organizzando eventi per adulti e bambini, appassionati e specialisti, favorendo lo scambio tra le organizzazioni attive nella regione e promuovendo l’identità grigionialiana. Parallelamente, dal 2011 intraprende un progetto di dottorato, presso l’Università di Berna sul materiale osteologico medievale a sud delle Alpi Svizzere (Ticino e Mesolcina), che sta portando a termine. Dal 2013 ha ricevuto il sostegno da parte del Fondo Nazionale Svizzero per la ricerca scientifica. Mille domande a grandi scienziati che sono alla ricerca delle origini del tutto. Sognare di raccontare la storia più grandiosa. Immergersi in mari di domande, le cui risposte generano altri mari. Cercare di capire, di vedere, di afferrare, di intuire. Il desiderio di captare delle idee, di intravedere delle risposte, di scoprire delle tracce. La speranza di illuminare, con queste nostre minuscole torce di pensiero e fantasia, l’infinità di quello che c’è stato, dei fenomeni che hanno fatto nascere il mondo, i continui sviluppi che ci hanno portato ad oggi, al qui e ora, a questo punto d’incrocio fra passato e futuro. A questo meraviglioso momento che ci permette di pensare, di discutere, di riflettere. Non ci sono spiegazioni facili. Non c’è soluzione. C’è una marea di pensieri da essere pensati, c’è una storia grandiosa da essere scoperta: LA CREAZIONE DEL MONDO. Attraverso questi incontri, si vuole raccontare la storia di un percorso lungo 3 milioni di anni che ci ha portati a quello che siamo oggi. Scoprire periodi in cui diversi ominidi coesistevano sulla Terra, periodi di migrazioni, di guerre, di sviluppo culturale. Da dove veniamo veramente? Perché l’uomo ha ancora la necessità di migrare? Mille domande per indagare sulla nostra storia, sulla nostra provenienza, sulla nostra esistenza.
Con i suoi primi passi su due gambe, con gli occhi alzati e con lo sguardo verso l’orizzonte, l’uomo ha iniziato a migrare e a conquistare la Terra. http://radiopetruska.com/discography/non-radici-ma-gambe-le-prime-migrazioni-la-storia-evolutiva-umana-dalle-origini-africane-alla-diffusione-planetaria-con-il-dr-fabio-di-vincenzo-ricercatore-e-paleoantropologo-al-museo-di-antropol/?v=1ee0bf89c5d1 Come nasce la necessità di partire e lasciare la „culla dell’umanità“, l’Africa? Perché e come sono avvenute le prime migrazioni? Come ha fatto l’uomo a diffondersi su tutta la Terra, come ha fatto superare laghi e monti? Come ha fatto ad adattarsi alle diverse zone climatiche? In questo secondo podcast si viaggia! Si comincia dall’Africa per poi spostarci verso Asia e Europa. Il Dr. fabio Di vincenzo, ricercatore e paleoantropologo all’università di Roma La Sapienza, ci racconta come sono avvenuti gli spostamenti dei primi ominidi sulla Terra, dell’Homo di Neandertal e dell’Homo Sapiens. Tutto ha inizio 6 milioni di anni fa, quando i nostri antenati diventano bipedi e assumono la postura eretta. In questo periodo l’ambiente cambia, le foreste sono più diradate, gli alberi si allontanano e gli ominidi cominciano a camminare e a viaggiare seguendo i cambiamenti della natura circostante e gli spostamenti degli animali. Gli ominidi e le specie successive partono in gruppi e lasciano l’Africa, vivono la vita coordinandosi e collaborando con gli altri, trovando modi per sfruttare la natura e per poter sopravvivere. L’uscita dall’Africa è qualcosa che si ripete nel tempo e che succede per diverse specie. Il Dr. Di Vincenzo, insieme a Markus Zohner, ci conducono in un mondo in cui dover lasciare il proprio luogo di appartenenza diventa necessario. Cosa porta l’uomo a diventare un essere migratorio? Per scoprire l’inizio di questo viaggio lungo 6 milioni di anni, schiaccia play! Dr. Fabio Di Vincenzo Paleoantropologo (assegnista di ricerca presso il Dipartmento di Biologia Ambientale della Sapienza di Roma e collaboratore del Museo di Antropologia „G. Sergi“ della Sapienza). Sono ricercatore e paleoantropologo presso il Museo di Antropologia „Giuseppe Sergi“ e il Laboratorio di Paleoantropologia dell’università di Roma La Sapienza. Mi occupo di evoluzione umana con particolare riferimento alla lunga storia naturale dei Neanderthal e dei loro antenati europei. Congiuntamente alla pubblicazione di articoli a carattere scientifico svolgo attività didattica e divulgativa per la diffusione delle conoscenze sulla nostra storia più antica collaborando con riviste di prestigio e ampia diffusione come Le Scienze e quotidiani come il Corriere della Sera e il Corriere del Ticino. Attraverso l’uso di tecnologie digitali di diagnostica per immagini tridimensionali e con il supporto di specifici software mi è possibile studiare, quantificare e comparare nel dettaglio la morfologia scheletrica delle diverse forme umane fossili che si sono succedute nel tempo profondo della nostra più antica evoluzione per trarne informazioni utili alla ricostruzione della storia, degli adattamenti e anche dei comportamenti di chi ci ha preceduto e da cui noi tutti deriviamo. Preliminare a questo lavoro di laboratorio si inserisce l’attività di ricerca sul campo volta al rinvenimento di quei frammenti di memoria biologica di cui anche l’Europa è ricca. Da anni ho concentrato quindi la mia attività di ricerca nella valorizzazione di reperti di grande interesse scientifico come l’uomo di Ceprano e l’uomo di Altamura.
LA CREAZIONE DEL MONDO – L’EVOLUZIONE DELL’UOMO DAI PRIMI PASSI SULLA TERRA ALLA CONQUISTA DELLO SPAZIO ERIGERSI. ALZARE LO SGUARDO. I PRIMI PASSI DELL’UOMO SULLA TERRA. CON IL DR. STEFANO PEDUZZI, SPECIALIZZATO IN BIOCHIMICA E NEUROBIOLOGIA PRESSO IL POLITECNICO FEDERALE DI ZURIGO E MARKUS ZOHNER. Quando e perché l’uomo si è eretto e che effetto ha fatto lo sguardo rialzato sullo sviluppo del cervello? Cosa differenzia l’umano dal resto delle specie? Il pensiero cos’è? Dove, nel cervello è nata la coscienza? Il pensiero produce il linguaggio o è il linguaggio a dare forma al pensiero? Dr. Stefano Peduzzi Stefano Peduzzi è mesolcinese e prima di trasferirsi a Coira, dove vive attualmente, ha trascorso un periodo di dieci anni a Zurigo. Nella città sulla Limmat ha conseguito i suoi diplomi al Politecnico Federale (ETHZ). A conclusione del Bachelor in biochimica ha collaborato allo sviluppo di un modello animale per la schizofrenia presso l’istituto di ricerca comportamentale di Schwarzenbach. Ha continuato in seguito il percorso formativo nell’ambito delle neuroscienze conseguendo un Master in neurobiologia. La formazione al Politecnico gli permette di avvicinarsi ad un campo di ricerca complesso quale il cervello umano e spinto dal fatto che su di esso si sa ancora così poco, decide di lavorare come ricercatore presso l’istituto di ricerca sul cervello del Politecnico e Università di Zurigo nel dipartimento di neuromorfologia. Durante questi anni ha collaborato con il direttore dell’istituto di ricerca del cervello, il Prof. Martin Schwab, noto per aver scoperto i fattori d’inibizione responsabili per la mancata rigenerazione del nostro sistema nervoso centrale. Stefano Peduzzi si specializza nel campo della rigenerazione neuronale e al centro delle sue ricerche ci sono concetti che oggigiorno hanno notevole rilevanza scientifica come la plasticità del sistema nervoso. Lavorando prevalentemente su modelli animali, pubblica ricerche che mostrano la capacità di riorganizzazione funzionale del cervello dopo un infortunio del midollo spinale. Assieme ai suoi colleghi provenienti da varie parti del mondo consolida scientificamente il fatto che il cervello e il midollo spinale hanno una straordinaria capacità di riadattamento cellulare e sinaptico anche dopo eventi fisiologicamente drammatici come traumi o infortuni. Mille domande a grandi scienziati che sono alla ricerca delle origini del tutto. Sognare di raccontare la storia più grandiosa. Immergersi in mari di domande, le cui risposte generano altri mari. Cercare di capire, di vedere, di afferrare, di intuire. Il desiderio di captare delle idee, di intravedere delle risposte, di scoprire delle tracce. La speranza di illuminare, con queste nostre minuscole torce di pensiero e fantasia, l’infinità di quello che c’è stato, dei fenomeni che hanno fatto nascere il mondo, i continui sviluppi che ci hanno portato ad oggi, al qui e ora, a questo punto d’incrocio fra passato e futuro. A questo meraviglioso momento che ci permette di pensare, di discutere, di riflettere. Attraverso questi incontri, si vuole raccontare la storia di un percorso lungo 3 milioni di anni che ci ha portati a quello che siamo oggi. Scoprire periodi in cui diversi ominidi coesistevano sulla Terra, periodi di migrazioni, di guerre, di sviluppo culturale. Da dove veniamo veramente? Quali sono le ragioni e gli scopi della nostra esistenza su questo pianeta? Perché l’uomo ha ancora la necessità di migrare? Mille domande per indagare sulla nostra storia, sulla nostra provenienza, sulla nostra esistenza. I sette incontri di Markus Zohner sono stati registrati radiofonicamente e sono disponibili sull’App RADIO PETRUSKA da maggio 2017.
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