DiscoverZTL-Zona Tutta Libertà - a cura di Mario Galli
ZTL-Zona Tutta Libertà - a cura di Mario Galli
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ZTL-Zona Tutta Libertà - a cura di Mario Galli

Author: Mario Galli

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Description

Il podcast che parla di città, quartieri e vite vere.
Passeggiate, pensieri sparsi, storie di panchine e autobus che non passano mai.
"ZTL" è un podcast nato nei marciapiedi del Municipio V di Roma, dove ogni angolo racconta qualcosa e ogni voce merita ascolto.
Niente politica, niente slogan. Solo la voglia di raccontare e ascoltare: un quartiere alla volta.
Ogni episodio è breve, sincero, e sempre un po’ storto. Proprio come le strade che attraversiamo ogni giorno.
🎙️ Un podcast di Mario Galli
🎧 Ogni settimana, una traccia di città.
43 Episodes
Reverse
Dopo l'esplosione di via dei Gordiani, facciamo un punto di chiarezza sulla vicenda della MCR Metalli
In questo nuovo episodio vi porto tra i marciapiedi e i palcoscenici del nostro quartiere:dai QR code nascosti tra Villa De Sanctis e Piazza San Gerardo, alle corse notturne nel Municipio Roma V, passando per l’impegno quotidiano in ufficio per rendere più snelli e veloci i processi di lavoro.Vi racconto cosa succede davvero all’angolo tra Via Vertunni e Via Salcito, dove il parcheggio selvaggio sta diventando un problema di convivenza.E vi svelo una grande novità: presto nel podcast arriverà Zio Punk, storico amico e voce del rock underground romano, pronto a portare un po’ di rumore e tanta libertà! 🎸In chiusura, un invito: se volete venire a teatro a vedere Mio marito aspetta un figlio, ma trovate fila online, niente panico: potete telefonare o scrivere una mail per completare la prenotazione.L’importante è esserci.🎧 ZTL – dove le idee camminano per strada, ma sognano il palcoscenico.
Ritorno a quando il Liceo Francesco d’Assisi non era solo una scuola, ma un piccolo universo fatto di professori leggendari, panini con wurstel e ketchup conquistati con un’autogestione epica, e pizzette di Giustina passate attraverso il cancello… rigorosamente pagate in lire.C’era il prato dove oggi c’è il Centro Primavera: una scalinata di cemento che portava a Villa De Sanctis e una periferia che ci insegnava a crescere, anche con le sue ombre, viste dalle finestre di classe.Tra partite a briscola nelle ore di supplenza e discussioni infinite durante religione su temi che allora erano tabù, quella scuola ci ha fatto diventare grandi.E poi c’era lui… il professor Perelli. Non servono parole, bastava esserci.Se anche tu hai un ricordo di quegli anni, scrivimi. Perché il Francesco d’Assisi non è solo passato: è memoria di un quartiere intero.
Centocelle, oggi.Pasquino è lì, appoggiato a un semaforo di Piazza dei Mirti, con il suo cartello di cartone. Accanto a lui, Gioacchino Belli, taccuino alla mano e sguardo ironico.Insieme osservano il quartiere come se fosse un poema vivente.“Ahò, ma che so’ ‘sti monopattini? Prima c’erano i cavalli, mò sti cosi elettrici!”Belli annota e risponde in rima: “Co’ ‘na spinta e ‘na batteria, se gira Roma, pure la periferia!”Pasquino, vedendo un murales su un palazzo di via dei Castani, sospira:“Ecco qua, ‘sta è arte popolare… altro che affreschi antichi!”E Belli ribatte: “Se Michelangelo vedesse ‘sto muro, direbbe: ‘Bravi, ma famolo sicuro!’”Tra battute e stornelli, Centocelle diventa il palcoscenico di un dialogo impossibile tra passato e presente, dove la saggezza popolare incontra i meme di quartiere.
Immagina la scena: Roma Est, Villa Gordiani, anno 2025.All’improvviso, tra i ruderi imperiali e i giochi dei bambini al parco, si apre un portale temporale.E ne escono Gordiano I, Gordiano II e Gordiano III.All’inizio guardano attorno spaesati… poi vedono i palazzi popolari, il traffico di Via Prenestina e un ragazzo che fa una diretta TikTok davanti al Mausoleo.“Per Giove!” – esclama Gordiano I – “Ma questa non è la nostra villa… è… un condominio?”Gordiano II, più pratico, si avvicina a un chiosco e ordina una porchetta. Dopo un morso, alza il pollice come in un’arena: “Panem et porchettam!”Gordiano III invece, il più giovane, si perde nei meandri della Metro C e torna dicendo: “Ho fatto tre cambi e sono arrivato a San Giovanni. Questo è più epico di una campagna in Mesopotamia.”Alla fine, davanti a un gruppo di ragazzi che giocano a basket al parco, Gordiano I sentenzia:“Se avessimo avuto questo spirito di borgata… altro che Senato romano!”E tu? Sei pronto a immaginare Roma Est invasa… dagli imperatori più improbabili della storia?
All’inizio c’erano poche cose: un microfono, qualche appunto, una voce.Ma già i primi temi sono stati forti.Si è parlato di corse clandestine, di vita nei centri commerciali come il Primavera, di esperienze personali come bere un ginseng e osservare il mondo.Episodi che sembrano leggeri, ma che in realtà parlano della città, dei suoi spazi, delle sue contraddizioni.Perché anche una Wi-Fi che non prende può raccontare qualcosa di profondo.
Spesso pensiamo che prendersi cura di sé significhi solo i prodotti costosi e i “glow up” patinati sui social. Ma in questo episodio cerco di sfatare quel mito e mostrare cos’è davvero il self care: abbracciare piccoli gesti quotidiani che ci fanno sentire radicati, calmi e un po’ più forti. Un tè caldo, un diario sfogato, un momento di respiro… ecco la vera cura di sé.
Quante volte ci siamo detti: “Nessuno ci ascolta”?Forse non è vero: forse dobbiamo solo unire le nostre voci. In questo episodio di ZTL raccontiamo come le storie di quartiere – semplici, vere, quotidiane – possano diventare potenti quando le condividiamo.E vi presentiamo anche Logonauti AudioRacconti, un progetto che trasforma le esperienze degli ascoltatori in podcast e le fa risuonare come un coro.Perché a volte, non servono megafoni. Servono solo storie vere.
Ogni quartiere ha le sue storie. Quelle che ti spezzano. E quelle che ti ricostruiscono. In “Dopo la botta, si cresce” si mettono a nudo esperienze vere – dall’incendio nel palazzo, al bullismo a scuola, alla precarietà post-laurea – raccontate da ragazzi e ragazze tra i 18 e i 25 anni di Roma Est.Dal dolore nasce la trasformazione: volontariato, storie nelle scuole, spazi di coworking improvvisati, e tanto altro. Ogni episodio è un viaggio autentico che parla di resilienza, comunità, ribellione gentile. Tra interventi narrativi, interviste e consigli di una psicologa locale, questo podcast diventa un luogo dove la voce dei giovani si fa forza — e può ispirare altri a fare altrettanto.Se vuoi ascoltare come si prende una caduta e la si trasforma in energia per costruire, sei nel posto giusto. Ascolta, condividi, trasforma.
Destra o sinistra? Forse, nel 2025, la vera domanda è un’altra: chi aggiusta la fontanella sotto casa?In questo episodio di ZTL parliamo di come le ideologie si siano svuotate, e di come i problemi concreti – strade rotte, semafori spenti, fontanelle che non funzionano – non abbiano colore politico.Un invito a tornare alle cose semplici, quelle che cambiano davvero la vita di un quartiere.Perché la politica comincia da lì, da ciò che vediamo ogni giorno… e da chi decide di rimboccarsi le maniche.
Il DDL costituzionale su Roma Capitale è stato approvato. Ma non è una vittoria né una sconfitta: è un campo di gioco nuovo. In questo episodio di ZTL analizziamo cosa cambia davvero per chi vive a Roma, tra poteri speciali, risorse mancanti e la sfida di trasformare le norme in fatti concreti. Senza bandiere, solo realtà.
Oggi parliamo dell'idea di una rotatoria tra via dei Gordiani e via Teano.
Roma accoglie migliaia di ragazzi per il Giubileo dei Giovani e lo fa con uno strumento semplice ma geniale: una mappa interattiva che segnala maxischermi, percorsi, varchi e servizi utili.In questo episodio di ZTL – Zona Tutta Libertà scopriamo come questa tecnologia non solo aiuta i pellegrini, ma può diventare un modello anche per la vita quotidiana nei nostri quartieri.📲 Georoma non è solo una mappa: è l’idea di una città che funziona, che si organizza e che può crescere insieme ai suoi cittadini.
Quel rombo che conosciamo tutti
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