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25 Pensatori Liberali

Author: Istituto Bruno Leoni

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25 Pensatori Liberali
Un podcast dell'Istituto Bruno Leoni che approfondisce la tradizione di pensiero incentrata sulla libertà individuale attraverso le vite e le idee di chi l'ha fatta grande. Li conosciamo uno per uno, attraverso le parole di alcuni dei loro maggiori studiosi
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Un obiettivo fondamentale delle politiche pubbliche dovrebbe essere quello di facilitare lo sviluppo di istituzioni che tirino fuori il meglio dagli esseri umani – Elinor OstromNata nel 1933 a Los Angeles, Elinor Ostrom è la prima donna ad aver vinto il Premio Nobel per l’Economia nel 2009. Ostrom è considerata una delle studiose più importanti sul tema della gestione dei beni comuni, e il suo approccio originale, dovuto anche ad una formazione da scienziata politica niente affatto convenzionale fra gli economisti, ha fatto sì che il suo pensiero costituisse una branca a sé stante all’interno della teoria della scelta pubblica. Grazie alle sue analisi sulla governance economica, in cui si avvertono influenze della teoria della scelta razionale e dell’economia della preservazione ecologica, Ostrom riuscì a smentire la cosiddetta “Tragedia dei beni comuni”, secondo cui un bene comune non amministrato dall’autorità centrale andrebbe inevitabilmente incontro alla sua estinzione. I suoi lavori dimostrarono invece che, in presenza di determinate condizioni, i membri di una comunità sono in grado di gestire autonomamente anche tali risorse in maniera sostenibile, senza alcun bisogno di ricorrere né alla privatizzazione, né all’intervento dello Stato. Studiosa infaticabile, Elinor Ostrom continuò a dedicarsi alla divulgazione fino alla fine, nonostante la malattia. La sua ultima lezione fu la Hayek Lecture presso l'Institute of Economic Affairs, appena undici settimane prima della sua morte. Protagonista:Lisa KinspergherOspite:Rosamaria Bitetti, docente di Public Policy presso LUISS Guido Carli ed economista OCSEConsigli di lettura:Governing the Commons, Elinor Ostrom, Cambdrige University Press, 1990https://www.amazon.it/Governing-Commons-Evolution-Institutions-Collective/dp/1107569788 Elinor Ostrom: An Intellectual Biography, Vlad Tarko, Rowman & Littlefield International, 2016https://www.amazon.it/Elinor-Ostrom-Intellectual-Vlad-Tarko/dp/1783485884Beni comuni. Diversità, sostenibilità, governance. Scritti di Elinor Ostrom, a cura di John Akwood, goWare, 2019.https://www.amazon.it/comuni-Diversit%C3%A0-sostenibilit%C3%A0-governance-Scritti/dp/8833631419 Per saperne di più:Beni comuni, diritti individuali e ordine evolutivo, Carlo Lottieri, IBL Libri, 2020https://www.amazon.it/comuni-diritti-individuali-ordine-evolutivo/dp/8864403558 L'uno percento più ricco. Perché le disuguaglianze possono essere benefiche, di Eugenio Somaini, IBL Libri 2022https://www.amazon.it/percento-ricco-disuguaglianze-possono-benefiche/dp/8864404716
"La tassazione non è altro che un puro e semplice furto, sebbene sia attuato su una scala così enormemente vasta che persino un criminale conclamato non si sognerebbe di tentare. E' un esproprio forzato delle proprietà dei cittadini, ovvero sia dei sudditi dello Stato" - Murray N. RothbardNato a New York nel 1926,Murray N. Rothbard è stato il fondatore del cosiddetto “anarco- capitalismo”. Per Rothbard, non è possibile affidare la difesa della libertà individuale a uno Stato pur “minimo”: qualsiasi forma di coercizione deve essere rigettata in toto, è inaccettabile, e inoltre non c’è davvero modo di “limitare” il potere politico, come pensavano di poter fare i fautori del costituzionalismo. Rothbard sviluppò le proprie teorie saldando assieme tradizioni diverse: la scuola austriaca dell’economia, che aveva appreso frequentando il seminario di Ludwig von Mises a New York; la cosiddetta “Old Right” statunitense, fortemente influenzata da pensatori quali Albert J. Nock e Frank Chodorov; il giusnaturalismo di matrice lockiana. Attivissimo sino alla morte prematura nel 1995, Rothbard è stato anzitutto economista ma anche filosofo politico, storico del pensiero economico, storico politico, commentatore su giornali e riviste, animatore del Partito Libertario e poi di iniziative culturali le più diverse.Protagonista:Lisa KinspergherOspite:Roberta Modugno, professoressa di Storia delle dottrine politiche all’Università Roma TREConsigli di lettura: “Murray N. Rothbard” (2022) di Roberta Modugno. IBL librihttps://www.brunoleoni.it/murray-n-rothbard “Per una nuova libertà. Il manifesto libertario” (2004, [1973]) di Murray Rothbard. Librilibri https://www.liberilibri.it/index.php/prodotto/per-una-nuova-liberta “Potere e Mercato. Lo Stato e l’economia” (2017, 1970) di Murray Rothbard, IBL Libri https://www.brunoleoni.it/potere-e-mercato “La Grande Depressione” (2008, [1963]) di Murray Rothbard, Rubbettino Editore https://www.amazon.it/grande-depressione-Murray-N-Rothbard/dp/8849822960 Per saperne di più:Introduzione di Luigi Marco Bassani a “Etica della Libertà” (2021) di Murray Rothbard, Liberilibri https://www.amazon.it/Letica-della-libert%C3%A0-Murray-Rothbard/dp/8898094922 “Il pensiero libertario contemporaneo” (2001) di Carlo Lottieri, Liberilibrihttps://www.ibs.it/pensiero-libertario-contemporaneo-libro-carlo-lottieri/e/9788885140486
"I politici e i burocrati non sono diversi dal resto di noi. Essi tenteranno di sfruttare al massimo gli incentivi che gli si presentano, proprio come tutti gli altri" - James BuchananNato nel Tennessee nel 1919, James M. Buchanan fu un ricercatore di grande creatività, che ha dato contributi di grande rilievo alle scienze sociali. Egli incominciò studiando la finanza pubblica: il modo in cui si finanzia lo Stato. Questi studi gli fecero incrociare la tradizione degli economisti italiani, da Francesco Ferrara e Vilfredo Pareto alla scienza delle finanze, appunto, da cui trasse l’idea che si potesse usare la cassetta degli attrezzi dell’economia per comprendere la politica.Con Buchanan quelle idee trovarono sistematizzazione nella cosiddetta public choice, l’economia delle scelte pubbliche.Buchanan tentò di dare anche una sua risposta alla questione capitale di quale sia il buon ordine politico, sottolineando l’importanza (in linea con la tradizione liberale) di regole di rango costituzionale difficilmente aggirabili nella gestione del settore pubblico a scapito degli interessi comuni ed individuali. Insignito del Premio Nobel nel 1986, Buchanan ci ha lasciato degli strumenti analitici ancora del tutto attuali anche rispetto ai fenomeni politici dei nostri giorni.Protagonista:Lisa KinspergherOspite:Luigi Curini, professore di Scienza politica presso l'Università degli Studi di MilanoConsigli di lettura:‘Un potenziale della tirannia nella politica come scienza’; ‘Scelta Sociale: democrazia e liberi mercati’, in Stato, Mercato e Libertà, di James M. Buchanan, il Mulino, 2006 https://www.libraccio.it/libro/9788815108739/james-m.-buchanan/stato-mercato-e-liberta.html Democracy and Decision. The Pure Theory of Electoral Preference, di G. Brennan and L. Lomasky, Cambridge University Press, 1997 https://www.amazon.it/Democracy-Decision-Theory-Electoral-Preference/dp/0521585244I fallimenti dello Stato. Introduzione alla Public choice, di G. Tullock, A. Seldon e G. L. Brady, IBL Libri, 2014https://www.amazon.it/fallimenti-dello-Stato-Introduzione-Public-ebook/dp/B00PD0HRG2Per saperne di più:Tra Stato e mercato. Libertà, impresa e politica nella storia del pensiero economico da Adam Smith a Ronald Coase, a cura di Francesco Pulitini, IBL Libri, 2011https://www.amazon.it/mercato-Libert%C3%A0-politica-pensiero-economico/dp/8864400400 The Collected Works of James M. Buchanan in 20 vols, LibertyFund, 1999-2002https://oll.libertyfund.org//title/tollison-the-collected-works-of-james-m-buchanan-in-20-vols
“Se lo Stato governasse il deserto del Sahara, in cinque anni ci sarebbe carenza di sabbia” – Milton FriedmanMilton Friedman, Premio Nobel per l’Economia nel 1976, è un nome noto anche al grande pubblico. Si laureò presso l’Università di Chicago, dove rappresentò - dopo Frank Knight and Henry Simons - la nuova generazione dell’omonima “scuola” di pensiero economico. Ebbe allievi illustri, a partire da Gary Becker, e influenzò generazioni di economisti. Friedman basa i suoi lavori e il suo pensiero su quella che a Chicago si chiama “teoria dei prezzi” e altrove si chiama “microeconomia”. Sotto il profilo metodologico, Friedman era un empirista radicale, che ha imposto una nuova forma alla discussione economica, basata sul confronto puntuale coi dati e sulla verifica dell’efficacia di modelli e previsioni nel confronto con la realtà. E’ noto per aver promosso il “monetarismo”, una serie di proposte politiche allineate sulla teoria quantitativa della moneta e volte, appunto, a controllare la massa monetaria per evitare l’inflazione. A differenza di molti accademici, Friedman fu anche uno straordinario comunicatore, e dedicò gli anni del suo pensionamento alla divulgazione delle idee economiche e attraverso la pubblicazione di diverse rubriche, libri e serie tv.Protagonista:Lisa KinspergherOspite:Nicola Giocoli, professore di economia politica all'Università di PisaConsigli di lettura:- “Capitalismo e Libertà” (2010, [1962]) di Milton Friedman, IBL Libri https://www.brunoleoni.it/capitalismo-e-liberta- “Storia monetaria degli Stati Uniti, 1867-1960” (2022, [1963]) di Milton Friedman e Anna Schwartz, IBL Libri https://www.brunoleoni.it/storia-monetaria-degli-stati-uniti-1867-1960 - “Milton Friedman. Una biografia intellettuale” (2005), di Antonio Martino, IBL Librihttps://www.brunoleoni.it/milton-friedman-29 - “Liberi di scegliere” (Serie TV, 1980), PBS. Guarda su YouTube: https://youtube.com/playlist?list=PLybEbmRYB6tf1gPevDLPk0vg8RSS5evRy- “Liberi di scegliere” (2013, [1980]) di Milton Friedman e Rose Friedman, IBL Librihttps://www.brunoleoni.it/liberi-di-scegliere-13Per Saperne di Più:- Storia monetaria degli Stati Uniti – Il Podcast https://www.spreaker.com/show/storia-monetaria-degli-stati-uniti- “Milton Friedman e l’euro” (2008), di Antonio Martino, IBL Occasional Paperhttps://www.brunoleoni.it/op-57-milton-friedman-e-l-euro - Milton Friedman in Hoover Institutionhttps://www.hoover.org/profiles/milton-friedman- “Milton Friedman” (2019) di James Folder, Springer https://www.amazon.com/Milton-Friedman-Great-Thinkers-Economics/dp/1137387831- Free to Choose Networkhttps://www.freetochoosenetwork.org/
Se un economista decidesse di studiare i cavalli, non andrebbe ad osservarli. Si metterebbe comodo nel suo studio e comincerebbe col chiedersi: “cosa farei io se fossi un cavallo?” - Ronald CoaseRonald Coase ebbe una vita lunga e straordinariamente produttiva. Nato nel 1910, morì nel 2013, all’età di 103 anni. Studiò alla London School of Economics, subendo l’influenza di Arnold Plant ed Edwin Cannan. Erano gli anni ’30 e Coase esordì pubblicando “La natura dell’impresa” (1937), in cui esaminava a fondo le argomentazioni sull’allocazione dei fattori produttivi che provenivano sia dal campo liberale che da quello socialista. I successivi lavori di Coase saranno appunto dedicati a spiegare il perché l’impresa esiste, e a partire da questa indagine egli definirà dei concetti allora totalmente inediti, ma destinati a diventare basilari nell’analisi economica: la definizione dei costi di transazione e la teoria del costo sociale. Questi passaggi decisamente innovativi e rivoluzionari valsero a Ronald Coase l’assegnazione del premio Nobel per l’economia nel 1991. Fu sempre un economista empirico, nella tradizione di due grandi che molto ammirava: Adam Smith ed Alfred Marshall (di cui voleva scrivere una biografia). Pochi mesi prima di morire pubblicò, con Ning Wang, un libro illuminante per spiegare la transizione della Cina verso l’economia di mercato, tema al quale aveva dedicato gli ultimi anni di studio. Protagonista: Lisa KinspergherOspite:Carlo Stagnaro, Direttore Ricerche e Studi IBLConsigli di lettura:·“Ronald Coase, l’economista pragmatico” (2011), di Carlo Stagnaro, Occasional Paper IBL n.80, https://www.brunoleoni.it/op-80-ronald-coase-l-economista-pragmatico·“Impresa, Mercato e Diritto” (2006) di Ronald Coase, il Mulino https://www.amazon.it/Impresa-mercato-diritto-Ronald-Coase/dp/8815108726 ·“Tra Stato e Mercato” (2011) a cura di Francesco Pulitini, IBL Lbirihttps://www.brunoleoni.it/tra-stato-e-mercato-33 ·“Sull’economia e gli economisti” (2016) di Ronald Coase, IBL Librihttps://www.brunoleoni.it/sull-economia-e-gli-economisti ·Come la Cina è diventata un paese capitalista (2014) di Ronald Coase e Ning Wang, IBL Librihttps://www.brunoleoni.it/come-la-cina-232;-diventata-un-paese-capitalista Per saperne di più:·“The Essential Ronald Coase” (2021) di Lynne Kiesling, Fraser Institutehttps://www.fraserinstitute.org/studies/essential-ronald-coase ·“Forever Contemporary” (2015) di Cento Veljanovski, Institute of Economic Affairshttps://iea.org.uk/publications/research/forever-contemporary-the-economics-of-ronald-coase
“Io sono un ammiratore di Ayn Rand” - Ronald Reagan, 1966Ayn Rand, nata a San Pietroburgo nel 1905 in una famiglia ebrea, cresce in Russia proprio negli anni della Rivoluzione d’Ottobre. Ne trae un radicale rifiuto di ogni forma di socialismo e collettivismo, che si porterà appresso tutta la vita. Proprio in odio al regime, 1926 fugge nel Paese che le pare più distante dalla Russia leninista: gli Stati Uniti per sottrarsi alle sue imposizioni collettiviste. Nella sua biografia affondano le radici le suggestioni e le idee che ne influenzeranno prima i romanzi e poi le opere politiche. Rand difende il diritto alla vita, il diritto alla libertà dalla coercizione e il diritto ad ottenere e disporre della proprietà privata, ponendo il rispetto di tali diritti come unico presupposto per costituire una società pacifica. Dai suoi lavori emerge anche la difesa del liberalismo come unica forma di governo valida e del capitalismo come unico sistema economico in grado di garantire il soddisfacimento dei bisogni materiali e immateriali dell’uomo, il rispetto dei suoi diritti e della sua libertà, e la minimizzazione dei conflitti tra gli individui come tra le nazioni. Protagonista:Lisa KinspergherOspite:Stefano Magni, Giornalista e SaggistaConsigli di Lettura · “Ayn Rand e il fascismo eterno. Una narrazione distopica” (2021) di Diana Thermes. IBL Librihttps://www.amazon.it/Rand-fascismo-eterno-narrazione-distopica/dp/886440421X· “Ayn Rand” (2022), di Stefano Magni, Collana Classici Contemporanei, IBL Libri https://www.amazon.it/dp/B0BPCK9XJ5· “La Rivolta di Atlante” (2016, [1957]) di Ayn Rand, Corbaccio 3 volumihttps://www.ibs.it/tema-rivolta-di-atlante-vol-libro-ayn-rand/e/9788867002177?inventoryId=49795649&queryId=136e903be92adac214841473705a6cd1https://www.ibs.it/uomo-che-apparteneva-alla-terra-libro-ayn-rand/e/9788867002191?inventoryId=53224615&queryId=136e903be92adac214841473705a6cd1https://www.ibs.it/atlantide-rivolta-di-atlante-vol-libro-ayn-rand/e/9788867002184?inventoryId=53916451&queryId=136e903be92adac214841473705a6cd1· “Noi Vivi” (2018, [1959]) di Ayn Rand, Corbacciohttps://www.ibs.it/noi-vivi-libro-ayn-rand/e/9788867004805· “La Virtù dell’Egoismo” (2019, [1964]) di Ayn Rand a cura di Nicola Iannello, Liberilibrihttps://www.ibs.it/virtu-dell-egoismo-libro-ayn-rand/e/9788898094592?inventoryId=184361037&queryId=136e903be92adac214841473705a6cd1· “Capitalismo: Ideale Sconosciuto” (2022, [1966]) di Ayn Rand, Liberilibrihttps://www.ibs.it/capitalismo-ideale-sconosciuto-libro-ayn-rand/e/9791280447043· “La Fonte Meravigliosa” (2004, [1946]) di Ayn Rand, Corbacciohttps://www.amazon.it/fonte-meravigliosa-Ayn-Rand/dp/887972648 · “Antifona” (2008, [1938]) di Ayn Rand, Liberilibrihttps://www.amazon.it/Antifona-Ayn-Rand/dp/8885140580 Per Saperne di Più· Ayn Rand e l'epica dell'individualismo libertario, a cura di Alberto Mingardi (YouTube): https://www.youtube.com/watch?v=zrmJLquFhok
“Nozick dovrebbe piacere soprattutto ai giovani di anni o di spirito, col suo liberalismo costeggiante l’anarchismo” - Sergio RicossaNegli anni Settanta la filosofia politica viene scossa dal dibattito fra due professori di Harvard: John Rawls, che pubblica la sua Teoria della giustizia nel 1971, e poi Robert Nozick, che nel 1974 gli risponde con “Anarchia, Stato e Utopia”. Nozick, un filosofo che poi si occuperà di temi anche lontani dalla filosofia politica, da una parte prende sul serio gli argomenti dei pensatori anarco-capitalisti, che come Murray N. Rothbard stanno mettendo a punto una risposta originale a quelli che vedono come i fallimenti del liberalismo classico. Dall’altra, però, dedica la parte centrale del suo libro a rispondere a Rawls e ai suoi argomenti a favore della redistribuzione. E’ in questo contesto che Nozick riafferma sì la necessità di uno Stato, ma con funzioni rigorosamente limitate, mentre nel contempo distrugge l’assunto centrale di Rawls: ovvero che sia possibile avere una società nella quale c’è un sostanziale livellamento della ricchezza ma non una attività continua di redistribuzione da parte dello Stato stesso. Nozick ci insegna a guardare a un certo assetto distributivo chiedendoci come esso si è determinato: la sua concezione della giustizia è “storica”, atti legittimi portano a distribuzioni legittime. Più trascurata è l’ultima parte del suo lavoro, nella quale suggerisce che proprio attraverso regole liberali e minime sia possibile costruire una cornice per l’utopia, uno spazio che consenta al singolo di poter finalmente inventare la propria vita e la propria identità.Nel prosieguo della sua carriera, stroncata da una morte prematura, Nozick si interrogherà su molte altre questioni. La sua fama è però indissolubilmente legata a quel suo primo libro.Protagonista:Lisa KinspergherOspite:Nicola Iannello, Senior Fellow IBLConsigli di Lettura:- “Anarchia, Stato e Utopia” ([1974], 2008) di Robert Nozick, Il Saggiatorehttps://www.ilsaggiatore.com/libro/anarchia-stato-e-utopia/ - “La Vita Pensata” ([1989],2004) di Robert Nozick, Biblioteca Universale Rizzolihttps://www.ibs.it/vita-pensata-meditazioni-filosofiche-libro-robert-nozick/e/9788817002820 - “Invarianze. La struttura del mondo oggettivo” (2003) di Robert Nozick, Fazio Editorehttps://fazieditore.it/catalogo-libri/invarianze/- “Nessuna anarchia, poco stato e tanta utopia” (2014) di Nicola Iannello, IBL Librihttps://www.brunoleoni.it/nessuna-anarchia-poco-stato-e-molta-utopia Per saperne di più:- “Robert Nozick. Identità personale, libertà e realismo morale” (2007) di Gianfranco Pellegrino e Ingrid Salvatore, Luiss University Presshttps://www.amazon.it/Nozick-Identit%C3%A0-personale-libert%C3%A0-realismo/dp/8861050042
“Bruno Leoni mi ha convinto che, anche se la codificazione del diritto fu intesa ad aumentare la certezza del diritto, essa aumentò tutt'al più la certezza del diritto di breve periodo (e non sono più sicuro che sia rigorosamente vero), mentre l'abitudine di alterare il diritto mediante la legislazione diminuisce certamente la certezza del diritto di lungo periodo” — F.A. von Hayek, “Bruno Leoni the scholar”, 1968“Il grande contributo di Leoni consiste nel suggerire anche ai nostri più leali sostenitori del laissez-faire un’alternativa alla tirannia della legislazione. Piuttosto che accettare l’alternativa tra diritto amministrativo e legislazione, Leoni invita a tornare alle antiche tradizioni e ai principi del “diritto di produzione giudiziale” come metodo per limitare lo Stato e assicurare la libertà.” – Murray N. Rothbard a proposito di Bruno Leoni Bruno Leoni, nato nel 1913, è il pensatore che con maggiore rigore e coerenza ha interpretato la tradizione del liberalismo classico all’interno della filosofia del diritto del ventesimo secolo. Studioso poliedrico, che oltre al diritto e alla filosofia si appassionava anche alla scienza politica e alla teoria economica, dopo l’armistizio militò nelle fila dell’A Force britannica, contribuendo a salvare prigionieri e soldati alleati. Tornato poi alla sua cattedra presso l’università di Pavia, Leoni ha messo discussione i dogmi più consolidati della filosofia del diritto, a partire dal normativismo kelseniano sostenuto dai suoi contemporanei. E’ stato inoltre un infaticabile promotore della cultura della libertà in Italia: organizzatore culturale, direttore della rivista Il Politico presso la sua università, preside di facoltà, commentatore per l’allora 24 Ore. Era in rapporto con i maggiori pensatori del suo tempo e con generosità cercò di portarne gli insegnamenti anche nel nostro Paese.Il contributo innovativo di Leoni alla teoria evolutiva del diritto si esprime nella sua esplorazione della nascita delle norme come risultato dell’incontro tra le pretese degli individui. Per lui ogni ordinamento giuridico, nella sua effettività, vive grazie a una negoziazione sociale che si svolge autonomamente e in maniera indipendente dallo Stato. Bruno Leoni morì tragicamente a soli 54 anni, ma il suo pensiero e la sua difesa a favore dei diritti individuali e contro i regimi vengono ancora ricordate.Protagonista:Lisa KinspergherOspite:Carlo Lottieri, Professore di Filosofia del Diritto all'Università di Verona e Direttore dipartimento Teoria politica IBLConsigli di Lettura:- “La libertà e la legge” ([1995], 2017) di Bruno Leoni, Liberilibrihttps://www.liberilibri.it/index.php/prodotto/la-liberta-e-la-legge- “Il diritto come pretesa” ([2004], 2020) di Bruno Leoni, Liberilibrihttps://www.liberilibri.it/index.php/prodotto/il-diritto-come-pretesa- “Il pensiero antico. Lezioni di filosofia del diritto” (2020) di Bruno Leoni, a cura di Antonio Masala, IBL Librihttps://www.brunoleoni.it/il-pensiero-anticoGuarda la presentazione del libro: https://youtu.be/apxJDblW8_Q- “Bruno Leoni: Opere Complete” di Bruno Leoni, IBL Librihttps://www.brunoleoni.it/ibl-libri/catalogo-libri/opera-omnia-di-bruno-leoni- "Il diritto come pretesa individuale” (2013) di Bruno Leoni, Collana Classici della Libertà, IBL Librihttps://www.brunoleoni.it/il-diritto-come-pretesa-individuale- "Sciopero e serrata” (2013) di Bruno Leoni, IBL Librihttps://www.brunoleoni.it/sciopero-e-serrata- "Mito e realtà del monopolio” (1965) di Bruno Leoni, Rubbettino Editorehttps://www.jstor.org/stable/43206320- "Per un liberalismo integrale” (2018) di Bruno Leoni, a cura di Roberta Modugno e Diana Thermes, Rubbettinohttps://www.amazon.it/liberalismo-integrale-Bruno-Leoni/dp/8849852282 Per Saperne di Più: - Riscoprire Bruno Leoni http://riscoprire.brunoleoni.com/it - "Il liberalismo di Bruno Leoni” (2003) di Antonio Masala, Rubbettino Editorehttps://www.amazon.it/liberalismo-Bruno-Leoni-Antonio-Masala/dp/8849805403- "Scambio dei poteri e stato delle pretese. Scritti su Bruno Leoni” (2021) di Raimondo Cubeddu, IBL Librihttps://www.amazon.it/Scambio-poteri-stato-pretese-Scritti/dp/8864404635
"Conoscere per deliberare" - Luigi EinaudiScopri anche "Dalla penna del Presidente Einaudi"il podcast dell'Istituto Bruno Leoni per celebrare i 150 anni dalla nascita di un grande liberaleNato in provincia di Cuneo, in un territorio ricco di cultura e iniziativa imprenditoriale, Luigi Einaudi è uno dei padri della Repubblica Italiana e forse il più noto economista italiano del Novecento. La sua opera abbraccia i decenni più complicati del secolo, dalla prima guerra mondiale alla ricostruzione. Fu un autore prolifico sin da giovanissimo, scrivendo non solo articoli accademici ma anche corrispondenze per l’Economist e commenti prima per la Stampa e poi per il Corriere della sera. Fu senatore del Regno e poi, con la fine del fascismo, in rapida successione Governatore della Banca d’Italia, Ministro del Tesoro, e Presidente della Repubblica. Economista di approccio empirico, liberale ammiratore e amico di Mises e Hayek, Einaudi, basa il suo pensiero sul principio della “lotta” secondo il quale ogni individuo in qualsiasi posizione sociale ha la possibilità di confrontarsi e discutere in modo da raggiungere un equilibrio benefico per tutti. Protagonista:Lisa KinspergherOspite:Alberto Giordano, professore di storia delle dottrine politiche presso l’Università di GenovaConsigli di lettura- Luigi Einaudi e la politica, di Alberto Giordano IBL Libri, 2021.https://www.brunoleoni.it/luigi-einaudi-e-la-politica- B. Croce - L. Einaudi, Liberismo e liberalismo, Ed. Società Aperta,2021. https://www.edizionisocietaaperta.it/catalogo/liberismo-e-liberalismo/- Il buongoverno. Saggi di economia e politica (1897-1954), di L. Einaudi,Laterza, 2012.https://www.laterza.it/scheda-libro/?isbn=9788842099260- Il mio piano non è quello di Keynes, L. Einaudi, Rubbettino, 2012.https://www.store.rubbettinoeditore.it/catalogo/il-mio-piano-non-e-quello-di-keynes/- Il paradosso della concorrenza, L. Einaudi, Rubbettino, 2014.https://www.store.rubbettinoeditore.it/catalogo/il-paradosso-della-concorrenza/- Einaudi versus Keynes. Due grandi del Novecento e la crisi dei nostri giorni, Francesco Forte, IBL Libri 2016.https://www.amazon.it/Einaudi-versus-Keynes-grandi-Novecento/dp/8864400869- In lode del profitto e altri scritti. Antologia di scritti di Luigi Einaudi, a cura di Alberto Giordano, IBL Libri 2018. https://www.amazon.it/lode-del-profitto-altri-scritti/dp/8864400451Per saperne di più Luigi Einaudi e la Costituente, a cura di Luca Tedesco, Liberismi Italiani, IBL Libri 2020.https://www.amazon.it/Luigi-Einaudi-Costituente/dp/8864404163Luigi Einaudi contro i trivellatori di Stato, a cura di Roberto Ricciuti, Liberismi Italiani, IBL Libri 2016.https://www.amazon.it/Luigi-Einaudi-contro-trivellatori-Stato/dp/8864402586 Croce ed Einaudi, Teoria e pratica del liberalismo, di Giancristiano Desiderio, Rubbettino 2020. https://www.store.rubbettinoeditore.it/catalogo/croce-ed-einaudi/Opera omnia: https://www.luigieinaudi.it/Fondazione Luigi Einaudi, Torino: https://www.fondazioneeinaudi.it Fondazione Luigi Einaudi, Roma: https://www.fondazioneluigieinaudi.it
"Essere conservatori significa essere adeguati alla propria fortuna, vivere all’altezza dei propri mezzi, essere soddisfatti della mancanza di maggiore perfezione sia per quanto concerne se stessi sia per quanto concerne la propria condizione. “ Oakeshott, Razionalismo in politicaMichael Oakeshott, nato l’11 dicembre 1901 a Chelsfield, fu un filosofo politico… del tutto peculiare. Conservatore per nulla ombroso, appassionato di corse di cavalli e tutt’altro che monogamo, guarda alla tradizione politica continentale da un punto di vista serenamente britannico. Grande studioso di Hobbes, il suo conservatorismo è una inclinazione, un atteggiamento pre-politico prima ancora di una filosofia. In esso, vi è un forte scetticismo politico riguardo le pretese della politica e dello Stato di reinventare la società. Nei suoi lavori, Oakeshott critica la corrente del razionalismo che limita la conoscenza a quella scientifica e teorica senza dare importanza alla pratica e all’esperienza, da cui scaturisce l’ambizione della politica a perseguire una società perfetta ed irrealizzabile anziché puntare a migliorare quella già presente. La sua è una visione della politica come attività strettamente limitata, circoscritta, che non desidera reinventare i modi di vivere degli uomini.Protagonista:Lisa KinspergherOspite:Giovanni Giorgini, professore ordinario di storia delle dottrine politiche presso l’Università di Bologna e Adjunct Professor presso la Columbia UniversityConsigli di Lettura- “Razionalismo in Politica altri Saggi” ([1962], 2020) di Michael Oakeshott, IBLLibrihttps://www.brunoleoni.it/razionalismo-in-politica-e-altri-saggi- “La Politica Moderna tra Scetticismo e Fede” ([1996], 2013) di Michael Oakeshott, Rubbettino Editorehttps://www.store.rubbettinoeditore.it/catalogo/la-politica-moderna-tra-scetticismo-e-fede/- “La Condotta Umana” (1985) di Michael Oakeshott, Il Mulinohttps://www.libreriauniversitaria.it/condotta-umana-oakeshott-michael-mulino/libro/9788815008558- “Lezioni di Storia del Pensiero Politico” (2022) di Michael Oakeshott, Jouvencehttps://www.amazon.it/Lezioni-storia-del-pensiero-politico/dp/8878018562 Per saperne di più:- “Michael Oakeshott: An Introduction” (2015) di Paul Franco, Yale University Presshttps://www.amazon.it/Michael-Oakeshott-Introduction-Paul-Franco/dp/0300215274- “Il filosofo della politica che non amava i maestrini della politica. Michael Oakeshott, scomparso trent'anni fa, è stato uno dei più importanti filosofi politici del Novecento”, di Alberto Mingardi. Il Foglio, 19 Dicembre 2020.https://www.brunoleoni.it/il-filosofo-della-politica-che-non-amava-i-maestrini-della-politica
Evitare errori è un ideale meschino. Se non osiamo affrontare problemi che sono così difficili da rendere l'errore quasi inevitabile, non vi sarà allora sviluppo della conoscenza. In effetti, è dalle nostre teorie più ardite, incluse quelle che sono erronee, che noi impariamo di più. Nessuno può evitare di fare errori; la cosa grande è imparare da essi. - K. R. Popper, Conoscenza oggettiva, da La teoria del pensiero oggettivo, Armando 1975)Karl Raimund Popper, nato a Vienna il 28 luglio 1902, è stato uno dei massimi studiosi del modo in cui funziona la scienza moderna. Proprio per questa ragione, perché aveva osservato da vicino il mondo della scienza, è stato anche un importante difensore della libertà individuale. In Inghilterra, Popper divenne “sir” nel 1965, e anche dopo essere andato in pensione nel 1969 ma non fermò mai il proprio lavoro scientifico, fino alla morte nel 1994.Nel 1937, a causa delle sue origini ebraiche, emigra prima in Nuova Zelanda e poi, con l’aiuto dei suoi amici Friedrich Hayek ed Ernst Gombrich si trasferisce nel Regno Unito, dove insegnerà logica e metodo scientifico alla London School of Economics. Filosofo ed epistemologo, Popper si concentrò sullo studio della demarcazione tra ciò che è scienza e ciò che non lo è, individuando nella falsificabilità di una tesi lo strumento per sfuggire ad una sua accettazione aprioristica sulla base delle convinzioni dell’osservatore. Il suo “razionalismo critico” rese Popper un liberale e davvero uno degli intellettuali centrali del liberalismo del secondo Novecento, soprattutto grazie a due libri, la Società aperta e i suoi nemici e Miserie dello storicismo. L’uno e l’altro potenti antidoti contro ogni tentazione autoritaria.Protagonista:Lisa KinspergherOspite:Gilberto Corbellini, Professore di Storia della Medicina presso l'Università La SapienzaConsigli di lettura-“Logica della scoperta scientifica. Il carattere autocorrettivo della scienza” ([1935] 2010) K. Popper, prefazione di G. Giorello, Einaudihttps://www.amazon.it/dp/8806203924-“La società aperta e i suoi nemici” ([1945] 2018), K. Popper, a cura di D. Antiseri, Armando Editore.https://www.amazon.it/dp/8869923754-“La ricerca non ha fine. Autobiografia intellettuale” ([1976] 2019), K. Popper, a cura di D. Antiseri, Armando Editore.https://www.amazon.it/dp/8869925404-“Conoscenza oggettiva” ([1972] 2015), di K. Popper, Armando Editore.https://www.amazon.it/dp/8866779164-La Miseria dello storicismo ([1956] 2013), di K. Popper, Feltrinelli.https://www.amazon.it/dp/8807882485Per saperne di più:-“Introduzione a Karl R. Popper” (2002), di M. Baldini, Armando Editore.https://www.amazon.it/dp/8883582918-“Karl Popper in esilio” (1999), di Haim Hacohen Malachi, trad di D. Antiseri, Rubbettinohttps://www.ibs.it/karl-popper-in-esilio-libro-haim-hacohen-malachi/e/9788872847381-“Popper sulla società aperta e i suoi nemici”, con Dario Antiserihttps://www.teche.rai.it/1993/04/dario-antiseri-popper-sulla-societa-aperta-suoi-nemici/
“Non esiste figura, persona, che abbia avuto un’influenza più grande sugli intellettuali al di là della cortina di ferro di Friedrich von Hayek. I suoi libri venivano tradotti clandestinamente, pubblicati sul mercato nero, letti da moltissime persone, e hanno senza ombra di dubbio influenzato quel cambiamento della mentalità generale che ha infine portato al collasso l’Unione Sovietica. - Milton Friedman a proposito di Hayek” - intervista a Think Tank, Maggio 1999“Dato che il valore della libertà risiede nelle opportunità che essa offre ad azioni impreviste e imprevedibili di verificarsi, raramente ci renderemo conto di cosa stiamo perdendo nel momento in cui una particolare libertà viene limitata.” – F. von Hayek, “Principles or Expediency?” in Toward Liberty: Essays in Honor of Ludwig von Mises on the Occasion of his 90th Birthday (29 September 1971)Premio Nobel per l’Economia nel 1974, Friedrich August von Hayek è stato uno dei grandi difensori della libertà nel Novecento.Ragazzo del ’99, combatté nella prima guerra mondiale e visse sulla sua pelle l’affermarsi dei totalitarismi. Durante la seconda guerra mondiale cominciò a interrogarsi su come evitare che il secondo dopoguerra somigliasse al primo ed elaborò un complesso progetto di ricerca per rifondare il liberalismo classico. Per questo i suoi interessi cominciarono a spingersi oltre l’economia teorica, abbracciando la storia delle idee e la teoria politica. Il suo libro del 1960, "La società libera", ha aperto una nuova stagione nella storia delle idee liberali.Per Hayek, non solo il mercato, ma anche il diritto, la lingua e gran pare delle istituzioni umane non corrispondono all’esito di un progetto dei governi, ma sono in larga misura l’esito inintenzionale di azioni umane intenzionali. Centrale in Hayek è l’idea che la conoscenza è dispersa e difficilmente ‘centralizzabile’ nell’economia. Per questo i tentativi di pianificazioni, anche quando ispirate dalle migliori intenzioni, tendono a ridurre la libertà e a produrre inefficienza. Hayek è stato un critico dei sistemi economici, giuridici e politici tutt’oggi prevalenti, ma anche un punto di riferimento per leader come Margaret Thatcher o Ronald Reagan.Protagonista:Lisa KinspergherOspite:Alberto Mingardi, Direttore Generale IBL e Professore di Storia delle Dottrine Politiche presso l’Università IULMConsigli di lettura-“Hayek: l’essenziale” (2017), di Donald J. Boudreaux, IBL Librihttps://www.brunoleoni.it/hayek-l-essenziale-“La Via della Schiavitù” ([1945],2011) di Friedrich Von Hayek, a cura di Dario Antiseri, Rubbettinohttps://www.amazon.it/via-della-schiavit%C3%B9-Friedrich-Hayek/dp/884983084X -“La Società Libera” ([1960], 2011) di Friedrich Von Hayek, Rubbettinohttps://www.amazon.it/societ%C3%A0-libera-Friedrich-von-Hayek/dp/8849829833 -“Legge, Legislazione e libertà” ([1986], 2000) di Friedrich Von Hayek, Il Saggiatorehttps://www.libreriauniversitaria.it/legge-legislazione-liberta-hayek-friedrich/libro/9788842808800-“L’Abuso della Ragione” ([1952], 2007) di Friedrich Von Hayek, Rubbettinohttps://www.amazon.it/Labuso-della-ragione-Friedrich-Hayek/dp/8849818017-“Individualismo: quello vero e quello falso” ([1949] 1997), di Friedrich Von Hayek, prefazione di Dario Antiseri, Rubbettinohttps://www.store.rubbettinoeditore.it/catalogo/individualismo-quello-vero-e-quello-falso/Per Saperne di Più: -“Contro Keynes. Presunzioni fatali e stregonerie economiche” ([1972], 2013) di Friedrich Von Hayek, a cura di Sudha Shenoy, prefazione di L. Infantino, IBL Librihttps://www.brunoleoni.it/contro-keynes-“Produzione e produttività. Sull’“effetto Ricardo” ([1942-1980], 2015) di Friedrich Von Hayek, IBL Librihttps://www.brunoleoni.it/produzione-e-produttivita-“Contro la Tribù. Hayek, la giustizia sociale e i sentieri di montagna” (2020) di Alberto Mingardi, Marsiliohttps://www.amazon.it/Contro-giustizia-sociale-sentieri-montagna/dp/8829705683 -“Hayek's Challenge: An Intellectual Biography of F. A. Hayek” (2005) di Bruce Caldwell, University of Chicago Presshttps://www.amazon.it/Hayeks-Challenge-Intellectual-Biography-F/dp/0226091937
"L'interdipendenza degli ordinamenti non rappresenta solo le fondamenta della politica economica, ma anche quelle della stessa libertà del genere umano" - Walter Eucken Walter Eucken è il padre dell’ordoliberalismo. Eucken sviluppa il proprio pensiero economico osservando il contesto della Repubblica di Weimar. E’ l’instabilità economia e politica, e successivamente la centralizzazione della pianificazione sociale ed economica del Terzo Reich, che porta Eucken a riflettere sull’importanza del legame tra l’economia e il diritto. Secondo l’economista, un sistema liberale deve mantenere delle regole capaci di limitare fortemente il potere politico dello stato sull’individuo, ma allo stesso tempo scongiurare potenziali limiti alla partecipazione al mercato posti da attori che in esso godono di una posizione dominante. Eucken giocò anche un ruolo importante nella fondazione della Mont Pelerin Society, ma la sua importanza non si limita al contributo dato alla rinascita economica della Germania Ovest del dopoguerra. Sono state infatti le sue idee a costruire le fondamenta della disciplina europea a tutela della concorrenza.Protagonista:Lisa KinspergherOspite:Massimiliano Vatiero, Professore di Economia Politica per l’Università di Trento e Professore di Law and Economics per l’Università della Svizzera ItalianaConsigli di Lettura:-“The Foundation of Economics” (1941) di Walter Eucken. William Hodge&Co.https://archive.org/details/in.ernet.dli.2015.187272/page/n11/mode/2up- "I fondamenti della economia politica" ([1941] 1951), di Walter Eucken, a cura di Giuseppe Bruguier Pacini, Sansoni.Per Saperne di più:-Walter Eucken Instituthttps://www.eucken.de/en/-“Il Liberalismo delle Regole” (2016) di Francesco Forte e Flavio Felice, Rubbettino Editorehttps://www.store.rubbettinoeditore.it/catalogo/il-liberalismo-delle-regole/
“Ai miei occhi, il professor Mises è e rimane sopra ogni cosa un grande radicale, un radicaleintelligente e razionale e, soprattutto, un radicale nel giusto senso del termine” - Friedrichvon HayekLudwig von Mises è stato uno dei pensatori più influenti del ventesimo secolo. Dopo i primilavori sull’economia monetaria, Mises partecipa alla prima guerra mondiale e, alla suaconclusione, dà alcuni contributi di grande rilievo, che lo segnaleranno agli occhi del mondo.E’ del 1919 "Nazione, Stato ed economia", un testo nel quale Mises mette a fuoco conpreveggenza i problemi del nazionalismo nelle aree con importanti minoranze linguistiche.Nel 1920, Mises pubblica il suo saggio sul calcolo economico nell’economia pianificata. Sitratta del più importante attacco teorico mai mosso al socialismo: la nazionalizzazione deimezzi di produzione, spiega Mises, rende impossibile il calcolo economico. Le stesse ideeverranno poi sviluppate in Socialismo, una critica a tutto tondo dell’ideologia più fortunata intutto il Novecento.Negli anni successivi, Mises non smette di lavorare, anche quando è costretto a fuggiredall’Austria dell’Anschluss, per approdare prima in Svizzera e poi negli Stati Uniti. Qui, perquanto con una posizione universitaria precaria, continua a pubblicare e influenzare unanuova generazione di economisti. Una sua biografia s’intitola, non a caso, “L’ultimocavaliere del liberalismo”.Protagonista:Lisa KinspergherOspite:Lorenzo Infantino, professore ordinario di Filosofia delle Scienze Sociali presto l'Università LUISSConsigli di Lettura: - “Socialismo” ([1922], 2020) di Ludwig von Mises, trad. e prefazione di L. Infantino,Rubbettinohttps://www.store.rubbettinoeditore.it/catalogo/socialismo/- “L’Azione Umana” ([1949], 2015) di Ludwig von Mises, trad. e prefazione di L. Infantino,Rubbettinohttps://www.store.rubbettinoeditore.it/catalogo/l-azione-umana/Presentazione del libro, https://www.youtube.com/watch?v=S8PmPwX6HJw- “Libertà e Proprietà” ([1952-1962] 2007) prefazione di L. Infantino e introduzione diMurray N. Rothbard, IBL-Rubbettinowww.amazon.it/Libertà-proprietà-Ludwig-von-Mises/dp/8849817932- “Ludwig Von Mises: The Man and His Economics” (2019), di Israel M. Kirzner, a cura diPeter J. Boettke,https://www.amazon.it/Ludwig-Von-Mises-Man-Economics/dp/0865978654- “Il calcolo economico nello stato socialista” ([1920] 2013), di Ludwig von Mises, trad di P.Belardinelli, Collana eBook “Classici della libertà” IBL Librihttps://www.amazon.it/calcolo-economico-socialista-Classici-libert%C3%A0-ebook/dp/B00HEMI946- “Stato, Nazione ed Economia” ([1919] 1994), di Ludwig von Mises, Bollati Boringhierihttps://www.ibs.it/stato-nazione-ed-economia-contributi-libro-ludwig-von-mises/e/9788833907994- “La Teoria Austriaca del Ciclo Economico” ([1936] 2008), di Ludwig von Mises, IBLOccasional Paper 60https://www.brunoleoni.it/op-60-la-teoria-austriaca-del-ciclo-economicoPer Saperne di Più:- “My Years with Ludwig von Mises” (1984), di Margit von Mises, Mises Institutehttps://mises.org/library/my-years-ludwig-von-mises- “Politica Economica. Riflessioni per oggi e per domani” ([1999], 2007), di Ludwig vonMises, traduzione di Miliana Voltattorni e introduzione di Lorenzo Infantino, Liberilibri.https://www.liberilibri.it/index.php/prodotto/politica-economica- Mises Institutehttps://mises.org/
“L'uomo stesso è l'inizio e la fine di ogni economia” – Carl MengerCarl Menger è stato un rivoluzionario della scienza economica. Il suo primo libro, “Principi Fondamentali di Economia” (1871), apre la stagione del marginalismo - assieme ai lavori di Jevons e Walras. Menger ribalta la teoria del valore-lavoro. Il valore è negli occhi di occhi di chi guarda, attiene alle valutazioni dei singoli, non è il frutto di una qualche sostanza “valorificante” come era il lavoro per Marx. Menger spiega come il valore di un bene derivi dall’utilità che ognuno di noi gli attribuisce rispetto al soddisfacimento di un proprio bisogno.La prima vittima del suo pensiero è l’economia marxista, che verrà seppellita da suo allievoEugen von Böhm-Bawerk. I lavori successivi di Menger sono dedicati a ridefinire queste sue idee innovative e a difenderle, in particolare nell’ambito del dibattito sul metodo con la scuola storica tedesca. Il successo e l’apprezzamento per le analisi di Menger fanno sì che le sue idee si diffondano in tutta Europa, fino a diventare la pietra angolare di una nuova scuola di economia.Protagonista:Lisa KinspergherOspite:Raimondo Cubeddu, già Docente di Filosofia politica presso l'Università di Pisa, Senior Fellow e Presidente del Comitato Editoriale IBLConsigli di Lettura:- “Principi Fondamentali di Economia” ([1871], 2001) di Carl Menger, Rubbettino Editorehttps://www.store.rubbettinoeditore.it/catalogo/principi-fondamentali-di-economia/- “Gli errori dello Storicismo” ([1884], 1991) di Carl Menger, Rusconihttps://www.amazon.it/errori-dello-storicismo-Carl-Menger/dp/8818920065- “Sul Metodo e le Scienze Sociali” ([1883], 1996) di Carl Menger, Liberilibrihttps://www.ibs.it/sul-metodo-delle-scienze-sociali-libro-carl-menger/e/9788885140219Per Saperne di Più:- “La Scuola Austriaca di Economia: un’introduzione” (2014), di E. Butler, IBL Librihttps://www.brunoleoni.it/la-scuola-austriaca-di-economia- “Un Altro Menger. Scritti Polemici” (2021) di Raimondo Cubeddu, Liberilibrihttps://www.liberilibri.it/index.php/prodotto/un-altro-menger- “Il Valore della Differenza: Studi su Carl Menger” (2021) di Raimondo Cubeddu, BelforteSalomonehttps://www.ibs.it/valore-della-differenza-studi-su-libro-raimondo-cubeddu/e/9788874671892- “Scambio Valore e Capitale. Scritti su Adam Smith” (2019) di Carl Menger, a Cura diRaimondo Cubeddu, IBL Librihttps://www.brunoleoni.it/scambio-valore-e-capitale-scritti-su-adam-smithGuarda la presentazione del libro su YouTubehttps://www.youtube.com/watch?v=NjBbfYO5DWY
“Il nucleo centrale del pensiero di Acton sta nell’idea che la coscienza ha il diritto di giudicare l’autorità” – Dario Antiseri Lord Acton fu un intellettuale anticonformista e originale. Il suo cattolicesimo ne fece un corpo estraneo nell’establishment politico inglese. Nel contempo, le sue idee liberali si trovavano spesso in contrasto con l’ultramontanesimo della curia romana. Per lui, la libertà individuale era “il fine politico supremo”. Impegnato per anni in una monumentale “storia della libertà”, non la completò mai ma ci ha lasciato lezioni e saggi che possono consentirci di intuire uno sguardo straordinariamente originale su una visione complessa della libertà, come esito inaspettato e proprio per questo tanto più prezioso delle vicende umane.Protagonista:Lisa KinspergherOspite:Eugenio Capozzi, Professore di Storia Contemporanea presso l'Università degli Studi Napoli "Suor Orsola Benincasa"Consigli di Lettura:- “Libertà e Nazione” ([1862-1877] 2013) di Lord Acton, trad. di Eugenio Capozzi, IBL Libri.https://www.amazon.it/Libert%C3%A0-nazione-Classici-della-libert%C3%A0-ebook/dp/B00DGQ8TQ2- “Storia della libertà” ([1907] 1999), di Lord Acton, a cura di E. Capozzi, Ideazione.https://www.hoepli.it/libro/storia-della-liberta/9788886812580.html- “Lectures on Modern History” (1906) di Lord Acton, MacMillanhttps://archive.org/details/cu31924028040396/page/n5/mode/2up?view=theater- “Lectures on the French Revolution” (1910) di Lord John Acton, MacMillanhttps://archive.org/details/a544669300actouoft/page/n5/mode/2up?view=theater- “Storia e Libertà” ([1907] 2001) di Lord Acton, a cura di F. Ferraresi, Laterzahttps://www.laterza.it/scheda-libro/?isbn=9788842064121Per Saperne di Più:- “Il Liberalismo Etico. Pensieri Liberali” (2006) di Lord Acton, a cura di M. Baldini, Armando Editorehttps://www.ibs.it/liberalismo-etico-pensieri-liberali-libro-john-e-acton/e/9788860810328- “Il Pensiero Politico di Lord Acton. I Cattolici Inglesi nell’Ottocento”, di R. Pezzimenti in “Le mura della libertà” (1992) di E. Capozzi, Studiumhttps://www.ibs.it/pensiero-politico-di-lord-acton-libro-rocco-pezzimenti/e/9788838236563- Acton Institutehttps://www.acton.org/
"Tocqueville è stato il Burke della sua epoca, e il suo trattato sull'America può essere considerato tra i migliori che siano stati scritti finora a vantaggio degli studenti della politica di qualsiasi luogo e tempo" - W.E. Gladstone a proposito di Alexis de TocquevilleUn grande filosofo e pensatore politico, che per alcuni aspetti può essere definito un precursore, Alexis de Tocqueville è stato prima di tutto un importante sostenitore della democrazia e un fine indagatore dei suoi meccanismi. Nato e cresciuto in una Francia caratterizzata da grande instabilità, quella successiva alla rivoluzione e alla restaurazione, il suo pensiero politico si forma durante il suo viaggio negli Stati Uniti d’America, cominciato nel 1831. Lì si immerge in una società che è passata per una rivoluzione la quale non ha portato alla violenza, bensì alla libertà e all’uguaglianza. Al suo ritorno scrive “La Democrazia in America”, in cui annota le sue osservazioni e le scoperte fatte durante la sua permanenza negli Stati Uniti, mettendo in risalto come la vera minaccia per la democrazia risieda nella tirannia del conformismo e della maggioranza nei confronti dell’individuo. Durante la sua attività politica, Tocqueville combatte per l’abolizione della schiavitù e per la riforma delle prigioni, giungendo a ricoprire nel suo paese la carica di Ministro degli Affari Esteri. Si ritira dalla vita pubblica dopo essere stato imprigionato da Napoleone III per averne criticato l’autoritarismo.Protagonista:Lisa KinspergherOspite:Giovanni Giorgini, Professore ordinario di Storia delle Dottrine Politiche presso l’Università di Bologna e Adjunct Professor alla Columbia University di New YorkConsigli di Lettura:- “La Democrazia in America” ([1835-1840], 2007) di Alexis de Tocqueville, UTEThttps://www.amazon.it/democrazia-America-Alexis-Tocqueville/dp/8802077142- “L’Antico Regime e la Rivoluzione” ([1856], 1996) di Alexis de Tocqueville, Biblioteca Università Rizzolihttps://www.amazon.it/Lantico-regime-Rivoluzione-Alexis-Tocqueville/dp/8817116920 - “Vita Attraverso le Lettere” (1996) di Alexis de Tocqueville, Il Mulinohttps://www.libreriauniversitaria.it/vita-attraverso-lettere-tocqueville-alexis/libro/9788815052599 Per Saperne di Più:- “Alexis de Tocqueville. Tre Esercizi di Lettura” (1990) di Nicola Matteucci, Il Mulinohttps://www.amazon.it/Alexis-Tocqueville-Tre-esercizi-lettura/dp/8815025103- “Tocqueville e le Basi Giuridiche della Democrazia” (2014) di Giulia Oskian, Il Mulinohttps://www.mulino.it/isbn/9788815253781- “Discorso contro il diritto al lavoro” - seguito da “La democrazia in Svizzera” ([1848] 2015) di Alexis de Tocqueville, Collana "Classici della libertà" - IBL Libri.https://www.brunoleoni.it/discorso-contro-il-diritto-al-lavoro- “Saggio sulla povertà” ([1835] 2013) di Alexis de Tocqueville, Collana eBook "Classici della libertà" - IBL Libri.https://www.brunoleoni.it/saggio-sulla-poverta
E' stato Cobden a dare la spinta propulsiva decisiva agli argomenti a favore del libero scambio. Non vi è alcuna utilità nel tentare di rintracciare in altri la paternità del nostro sistema. - W. E. GladstoneQual è il liberale che ha sviluppato una teoria sulle relazioni internazionali?Uomo di umili origini che riuscì poi a costruirsi il proprio successo cavalcando l’onda della rivoluzione industriale, Richard Cobden ha sviluppato e promosso attivamente i principi del liberalismo. Viaggiando scopre e forma le sue idee: molto importante è il viaggio negli Stati Uniti, dove osserva il funzionamento di una nazione che non conosce il peso dell’aristocrazia. Decide quindi di entrare in politica con lo scopo di abolire le Corn Laws e i dazi per favorire il libero scambio tra nazioni e, con esso, la pace. Egli riesce così non solo ad influenzare l’opinione pubblica, ma anche a portare in parlamento istanze fino a quel momento estranee all'establishment. I suoi ideali pacifisti, perseguiti a scapito della sua popolarità e della sua stessa salute, fanno di Cobden il pensatore di riferimento per una visione liberale delle relazioni internazionali. Protagonista:Lisa KinspergherOspite:Alberto Mingardi, Direttore Generale IBL e Professore di Storia delle Dottrine Politiche presso l’Università IULMI Consigli di Lettura:- “The Political Writings of Richard Cobden. vol. 1” (1835) di Richard Cobdenhttps://oll.libertyfund.org/title/cobden-the-political-writings-of-richard-cobden-vol-1- “The Political Writings of Richard Cobden. vol. 2” (1853) di Richard Cobdenhttps://oll.libertyfund.org/title/welby-the-political-writings-of-richard-cobden-vol-2Per Saperne di Più:- “The Three Panics” (1862) di Richard Cobdenhttps://archive.org/details/threepanicshisto00cobd/mode/2up- “The Mission of Richard Cobden” (1867) by Lord Hobarthttps://archive.org/details/missionofrichar00hoba
"Un commesso viaggiatore del libero scambio" - Karl Marx a proposito di Frédéric BastiatPerchè Bastiat si attirò la critica di Marx?Frédéric Bastiat non occupò la scena del dibattito economico francese per molto tempo, ma grazie alla sua grande abilità nella scrittura, arricchita con un po’ di satira, viene ancora oggi ricordato per la sua grande capacità di spiegare concetti complessi in modo semplice.Ispiratosi alle lotte contro i dazi commerciali in Inghilterra, Bastiat è uno dei più importanti esponenti del libero commercio tra nazioni come strumento per mantenere la pace. Questa filosofia si espande anche nella sua visione dell’individuo: sono le libertà individuali e la cooperazione tra persone la base per la risoluzione dei problemi.Ciò, insieme alle sue battaglie a favore dei diritti dei cittadini, inalienabili e universali, e di uno stato meno invadente possibile, fanno di Bastiat uno degli esponenti più importanti della scuola liberale francese.Protagonista:Lisa KinspergherOspite:Nicola Iannello, Senior Fellow IBLI consigli di lettura:-“La Legge” ([1850], 2017) di Frédéric Bastiat, IBL Librihttps://www.amazon.it/legge-Classici-della-libert%C3%A0-Vol-ebook/dp/B00GOYVT5Q -“Ciò che si vede, ciò che non si vede” ([1850], 2017), di Frédéric Bastiat, IBL Librihttps://www.amazon.it/Ci%C3%B2-che-vede-ci%C3%B2-non/dp/8864404120 -“Ciò che si vede, ciò che non si vede e altri scritti” ([1850], 2005), di Frédéric Bastiat, a cura di Nicola Iannello, IBL Librihttps://www.amazon.it/Ci%C3%B2-vede-vede-altri-scritti/dp/8849812728 -“Lo Stato” (1848) di Frédéric Bastiathttps://digilander.libero.it/biblioego/bastiat.htm-“Sofismi Economici” ([1847], 2013) di Frédéric Bastiat, Libreria San Giorgiohttps://www.libreriauniversitaria.it/sofismi-economici-bastiat-frederic-libreria/libro/9788898463053Per Saperne di più:-“Su Frédéric Bastiat” (2016) di Francesco Ferrara, IBL Librihttps://www.brunoleoni.it/su-frederic-bastiat
“Uno dei più eloquenti difensori della libertà” - Isaiah Berlin a proposito di Benjamin ConstantFra i maggiori teorici politici dell’Ottocento, autore di lingua francese profondamente indebitato con l’illuminismo scozzese, Benjamin Constant ha saputo collegare la tradizione politica dei diritti individuali con quella economica. Forte oppositore di ogni dispotismo così come delle guerre di conquista, Constant è fra quanti più enfatizzano la relazione fra pace e commercio: quest’ultimo, avvicinando Paesi ed individui, rende più “costosa” per tutti l’attività bellica, che di per sé non si addice all’uomo moderno. La libertà di quest’ultimo coincide non con la partecipazione alla vita politica ma anzi con uno spazio autonomo, protetto da interferenze dello Stato, nel quale vivere la propria vita al meglio delle proprie possibilità. Anche come attore economico, come produttore e consumatore di beni e servizi.Protagonista:Lisa KinspergherOspite:Biancamaria Fontana, Storica del Pensiero Politico presso l'Università di LosannaI consigli di lettura•“Conquista e usurpazione” ([1813] 2009), di B. Constant, tr. di Luigi Marco Bassani, IBL. https://www.brunoleoni.it/conquista-e-usurpazione•“La libertà degli antichi paragonata a quella dei moderni” ([1819] 2005) di B. Constant, a cura e con un saggio di Pier Paolo Portinaro. Einaudi.https://www.amazon.it/paragonata-moderni-%C2%ABProfilo-liberalismo%C2%BB-Portinaro/dp/8806173979 •“Constant: Political Writings” (1988) di B. Constant, a cura di B. Fontana. Cambridge Texts in the History of Political Thought. CUP.https://www.amazon.it/Constant-Political-Writings-Cambridge-Benjamin/dp/B01181GJVS•“Diari” ([1830] 1969) di B. Constant, a cura di P. Serini. Einaudi. https://www.amazon.it/Diari-Benjamin-Losanna-Parigi-CONSTANT/dp/B005TH9AJQ•“La mia vita (Quaderno Rosso)” ([1907] 1998), di B. Constant, a cura di L. Este Bellini. Adelphi. https://www.amazon.it/mia-vita-quaderno-rosso/dp/8845913554Per saperne di più •“Adolphe” ([1816] 2000), di B. Constant, a cura di L. Este Bellini. Adelphi. https://www.adelphi.it/libro/9788845913556 •“Le reazioni politiche. Gli effetti del Terrore” ([1796] 2008), di B. Constant, trad. it. di C. Maggiori. Liberilibri.https://www.ibs.it/reazioni-politiche-effetti-del-terrore-libro-benjamin-constant/e/9788895481289
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