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Author: Barbara Nova

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Quando il Golf incontra la Finanza
18 Episodes
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La mente – e, in questo caso, anche la memoria – gioca brutti scherzi.Lo dico perché in quanto esseri umani abbiamo accesso a numerose esperienze: siamo esseri sociali, frequentiamo vari ambienti, abbiamo a che fare con più persone e siamo sempre pronti a provare cose nuove.Tuttavia, siamo tutti accomunati da un elemento simile: ricordiamo maggiormente le cose brutte e non le cose belle. È come se dessimo per scontati gli avvenimenti positivi per concentrare le nostre energie sulle cose brutte.Il motivo è da ricercare indietro nel tempo: quando eravamo piccoli erano i nostri comportamenti sbagliati ad attirare l’attenzione e procurarci una sgridata, mentre i comportamenti corretti erano dati per scontati.Le cose brutte, gli avvenimenti avversi e negativi possono diventare pericolosi. Potrebbero farci cadere nell’errore e potremmo avere molte difficoltà nel recuperare la situazione.La diretta conseguenza è vivere i momenti negativi con un impatto emotivo molto più forte rispetto ai momenti positivi.Ci segnano: molti provano anche a cambiare i propri atteggiamenti, in seguito a un trauma o a un’esperienza negativa. Ma come si traduce tutto questo nel mondo finanziario?Spesso un investitore si sente combattuto prima di prendere una decisione di investimento perché ricorda un’esperienza negativa precedente:•È già andata male, quindi inutile riprovare;•Hanno già sbagliato altri, perché devo correre il rischio anche io?È una forte mancanza di fiducia che spesso allontana persino dai propri obiettivi: la paura paralizza e le persone pensano sia meglio non fare anziché vivere la possibilità di commettere un errore.Non è un atteggiamento sano ed è un gran peccato!Ne ho parlato anche nell’ultima puntata, la numero #18, del podcast #Birdie, insieme a Roberta Gallingani: una straordinaria performance coach esperta di golf che mi ha confidato un segreto…Anche nel golf le barriere mentali sono molto difficili da abbattere.Vieni ad ascoltare la nostra chiacchierata!
#17 - I costi

#17 - I costi

2023-01-0244:19

Da esseri umani interpretiamo tutti ruoli diversi. Ma ci capita anche di vestire gli stessi panni, in alcune circostanze.Per esempio, a prescindere dalla nostra occupazione e dal nostro modo di essere, siamo tutti dei consumatori.In quanto tali, cerchiamo sempre le offerte migliori e i servizi di alto livello.Una delle cose a cui pensiamo spesso, magari quando stiamo per acquistare uno specifico prodotto/servizio è: “Quanto costa?”, “Il prezzo è conveniente?”, “Potrei trovare la stessa cosa, altrove, a un prezzo minore?”Ecco, la discussione sui costi mette proprio tutti d’accordo.Anche quando si parla di investimenti uno degli argomenti più delicati ha a che fare proprio con i costi. È sicuramente un elemento essenziale da tenere in considerazione, ma è solo uno dei tanti.Tutti siamo interessati a sapere se “conviene” affidarci a un dato servizio, esattamente come ti dicevo prima. Ma molti consumatori si lasciano influenzare anche da elementi non validi.Pensano in automatico che un servizio sia caro, senza però valutare la qualità dell’offerta.O ancora, pensano in automatico che un prodotto sia troppo costoso: ma senza valutare il valore delle materie prime usate, per esempio. Molti clienti si chiedono addirittura se sia giusto sostenere un certo costo per collaborare con un consulente finanziario.Ma si può davvero ridurre tutto a una cifra? No: perché è essenziale capire cosa si nasconde dietro al prezzo stesso. Ne ho parlato anche nella puntata numero #17 del podcast #Birdie, insieme a Franco Piras: uno straordinario protagonista del golf mondiale che ha confermato che anche in questo sport il rapporto tra prezzo e qualità è molto importante.Vieni ad ascoltare la puntata!
Credo che una delle cose più fastidiose del mondo sia il brusio.Hai presente quando provi a rilassarti in spiaggia, sul lettino, e però le persone intorno ridono, parlano e giocano?Ecco.Certo, non si può pretendere di dormire al mare né si può costringere tutti gli altri al silenzio: ma quel brusio di sottofondo risulta davvero fastidioso.Vale anche per le interferenze.Un po’ come quando sei in viaggio in macchina, la radio trasmette una delle tue canzoni preferite e a un certo punto il segnale salta e quella canzone si sovrappone ad altre.Ma perché ti parlo di queste cose?Perché brusio e interferenze sono molto fastidiosi – e pericolosi! – anche nel mondo finanziario.Parlo di quegli stimoli esterni che tolgono energia e ci privano della concentrazione. Insinuano il dubbio e molti interrogativi.È tipico di quegli investitori che si lasciano convincere da altri – internet, i social network, il parere dei non addetti ai lavori – di aver intrapreso la strada sbagliata. Sono piccole gocce che contribuiscono alla formazione di un mare di dubbi:•Il mio consulente mi ha consigliato la cosa giusta?•Queste strategie fanno davvero al mio caso?•Ho davvero bisogno di tutto questo o sto solo perdendo tempo?Se potessi cancellare qualcosa dal mondo, ecco che cosa eliminerei: brusii e interferenze!Ne ho parlato molto anche nella puntata numero #16 del podcast #Birdie, insieme a Matteo Manassero: un grandissimo protagonista del golf mondiale che ha confermato un mio sospetto. Anche nel golf esistono le interferenze esterne e sono molto, molto pericolose.Vieni ad ascoltare la nostra chiacchierata!
A chi non piacerebbe ricevere un suggerimento di tanto in tanto?Basta pensare alla nostra carriera scolastica per capire di che cosa sto parlando: quell’amico di banco sempre pronto a darci la dritta giusta durante il compito in classe di matematica.Ecco, molti vorrebbero ricevere dritte anche da adulti.Il sogno di ogni investitore, per esempio, è trovare un modo per prevedere l’andamento dei titoli e dei mercati. Inutile dirti che non è possibile: un sogno irrealizzabile e a cui non dovrebbe essere dedicato nemmeno un secondo del proprio tempo.Molti pensano addirittura che i consulenti finanziari o le banche abbiano accesso a informazioni esclusive. Come se facessimo parte di una “setta di illuminati” che condividono informazioni per ottenere vantaggi e benefici.Senza, chiaramente, condividerle con loro. Non per rovinare la suspense ma… No! Non abbiamo dritte del genere. E credo fermamente che i miei clienti lo sappiano benissimo: alla base del successo ci sono solo la pianificazione e le strategie. Ma mi sento di dire anche altro: bisognerebbe tenersi alla larga da chi sostiene di avere accesso a informazioni che non hanno anche gli altri.Mi riferisco a quei guru che sembrano grandi esperti e che millantano informazioni.Non è così: non è realistico e non esiste.Ne ho parlato anche nella puntata numero #15 del podcast #Birdie, insieme a Giovanni Magni: un vero esperto di golf che mi ha confermato che persino in questo sport esiste sempre qualcuno alla ricerca della “ricetta magica” per giocare bene e senza sforzo. Vieni ad ascoltarci!
Molto spesso i miei clienti mi dicono, perentori: “Guarda che io non voglio perdere i miei soldi!”Sembra una frase molto innocua, anche perché: chi è che vorrebbe perdere i suoi soldi?Ma non è così innocua come sembra, perché nasconde un problema molto avvertito e pericoloso: l’impossibilità, da parte del cliente, anche solo di pensare di poter commettere un errore.Ma persino commettere errori potrebbe essere necessario per avvicinarsi all’obiettivo finale.Pensa a un golfista professionista che per paura di sbagliare decide di giocare in difesa.Non otterrebbe punti, probabilmente. E comunque, alla fine, non riuscirebbe a vincere la partita più importante della sua vita.Gli esseri umani sono, per definizione, umani: questo vuol dire commettere errori, sbagliare, inciampare e quant’altro.Ma vuol dire anche rialzarsi, riprendere le redini e il controllo e proseguire lungo la strada tracciata: quella che porta al traguardo da tagliare.Per quanto riguarda un investitore, ecco che cosa penso: la totale avversione alla perdita rende assolutamente impossibile investire con un obiettivo di rendimento positivo. Insomma: è necessario accettare una certa quantità di rischio e concedersi persino la possibilità di sbagliare.Ne ho parlato nella puntata numero #14 del podcast #Birdie, in compagnia di Silvio Grappasonni: un grande professionista di golf che mi ha spiegato come questo sport incredibile sia caratterizzato soprattutto dai colpi sbagliati.Vieni ad ascoltarci!
Quanto sarebbe bello non essere mai vittime dell’incertezza?Ciò vorrebbe dire avere sempre le idee chiare, non lasciarsi confondere dalle emozioni e dai pensieri irrazionali e avere sempre ben presente la direzione da seguire.Un mondo incantevole che, tuttavia, non è così facile da costruire. In effetti, in alcuni casi: l’incertezza regna sovrana e incontrastata.Accade spesso anche agli investitori: prendono decisioni che credono ponderate ma poi, all’improvviso, succede qualcosa e mettono tutto in discussione.Come se non avessero lavorato bene.Come se si sentissero responsabili per non essere riusciti a gestire anche avvenimenti avversi.Qualche esempio?Pensa a ciò che è successo a marzo 2020 con il Coronavirus, nel 2008 con il fallimento di Lehman Brothers o nel 2001 con l’attacco alle Torri Gemelle.Tre eventi imprevedibili, che hanno scosso tutti e che hanno avuto un grande impatto: nelle nostre vite e anche sui mercati finanziari.È proprio in momenti come questi che non si dovrebbero perdere di vista gli obiettivi finali. È proprio in momenti come questi che non si dovrebbe lasciarsi sopraffare dalla cosiddetta “paralisi da analisi”:•Analizzare ogni dato passato, presente e futuro;•Lanciarsi in previsioni;•Provare a trovare spiegazioni e risposte.Non funziona esattamente così.Ne ho parlato nella puntata numero #13 del podcast #Birdie insieme a Stefania Croce: una grande professionista di golf che mi ha spiegato quanto sia necessario affidarsi alla propria lucidità e reagire a tutte le possibili situazioni, anche quelle più difficili.Vieni ad ascoltare la puntata!
Hai mai sentito parlare di “home bias”?Si tratta di una trappola mentale che spinge le persone ad affidarsi ciecamente solo a quelle cose che riconoscono come familiari.Qualche esempio:•Se tutti i giorni si fa la stessa strada per tornare dall’ufficio a casa, difficilmente ne prenderemo un’altra, sconosciuta, anche se potrebbe farci risparmiare del tempo;•Se per anni abbiamo acquistato iPhone, difficilmente potremmo pensare di scegliere un altro sistema operativo.Ovviamente sono alcuni esempi, molto semplici, banali e privi di rischio.In questo caso, l’home bias trasferisce proprio quel senso di sicurezza che ci pervade quando le decisioni che prendiamo ci fanno “sentire a casa”.Ma il problema sorge quando le nostre decisioni familiari rischiano di compromettere una situazione. È il caso, per esempio, di alcuni investitori che allontanano la paura di sbagliare confidando in qualcosa che percepiscono come noto e certo. Ti faccio un esempio: è il caso di chi sceglie di investire solo nel proprio paese perché si sente legato al territorio. Ma non associa questa scelta ad altre valutazioni di tipo tecnico.Perché?Perché è convinto di avere maggiore padronanza e consapevolezza dell’investimento rispetto a una situazione a lui ignota: investire, per esempio, in società estere. È un po’ come un golfista che gioca sempre nello stesso club e conosce le buche a memoria. Per giocare inserisce il pilota automatico, tende a tirare senza fare troppe valutazioni e sottovalutando le complessità del contesto. Ma davvero quel campo è meno rischioso?Voglio parlarti meglio di “familiarità” nella prossima puntata del podcast #Birdie, la numero 12.Ho avuto una conversazione incredibile con Matteo Delpodio, un golfista professionista che non ha mai ceduto al richiamo della familiarità.
#11 - Ancoraggio

#11 - Ancoraggio

2022-12-0153:13

Quante volte ti è capitato di prendere una decisione valutando una specifica caratteristica di quell’esperienza o di quel prodotto?A molti, per esempio, basta il prezzo: se conviene acquistare qualcosa a “quel prezzo”, procedono nella loro esperienza.Ma c’è anche chi, per esempio:•Prima di prenotare in un nuovo ristorante legge le recensioni di chi ha già provato quella cucina;•Prima di leggere un libro ne cerca la trama su Google;•Prima di acquistare un prodotto su Amazon guarda le foto e le recensioni degli altri acquirenti.È un fenomeno molto comune, si chiama ancoraggio.Il concetto di ancoraggio si riferisce a una tendenza ben precisa: collegare o "ancorare" i propri pensieri a un punto di riferimento. Nella vita quotidiana si incappa spesso in questo meccanismo ma è nel mondo finanziario che diventa una vera e propria trappola mortale. Gli investitori si ancorano a titoli, settori e prezzi senza tenere in considerazione il contesto e quindi il mercato.Per esempio, molti si comportano così: sviluppano l’abitudine di puntare tutto sullo stesso settore o, addirittura, su uno stesso titolo.Ma non funziona così.Sarebbe come voler usare sempre lo stesso bastone nel golf: a prescindere dal tiro, dalla distanza e dalle condizioni del campo.Una vera follia.Per questo, ho deciso di parlare di ancoraggio nella puntata #11 del podcast #Birdie. Mi sono confrontata con Flavio Siccardi, direttore di circolo e arbitro nazionale che di ancoraggio ne sa qualcosa…
Le persone sono spesso vittime dell’overconfidence. E cioè di quella tendenza ad avere fiducia spropositata nelle proprie capacità e intuizioni. Certo, avere un po’ di fiducia nella vita non ha mai fatto male. È con essa che una brutta giornata di lavoro può tendere al meglio e che persino un brutto momento personale trovi risoluzione. Ma l’overconfidence abbaglia le persone e le convince (anzi, ci convince!) di essere migliori di quanto siano davvero. Essere sicuri e avere molta fiducia in sé stessi è sicuramente un vantaggio, ma negli investimenti potrebbe diventare molto pericoloso.È un rischio corso da molti. Alcuni imprenditori di successo, per esempio, che sono partiti da zero e hanno sudato e lottato per costruire tutto quello che hanno, pensano spesso:“Ho passato una fase tremenda. Ho dovuto lottare per ottenere quello che ho… Posso far tutto!”Ma non è così semplice. Aver avuto la capacità di costruire un’azienda di successo non significa necessariamente aver la capacità di gestire correttamente i propri investimenti finanziari.Siamo in un altro campo.Le regole del gioco sono molto diverse e l’errore (potenzialmente fatale) si nasconde sempre dietro l’angolo.Proprio per questo, voglio approfondire questo discorso con te nella puntata numero #10 del podcast #Birdie.Questa volta, ho affrontato il tema dell’overconfidence e dell’illusione del controllo con Giorgio Merletti: un grande campione che ha molto da dirti.Vieni ad ascoltare la puntata.
Voglio parlarti delle cosiddette “profezie autoavveranti”.La profezia autoavverante è una previsione che si realizza per il solo fatto di essere stata espressa e ritenuta valida.Mi spiego meglio: se mi dico di essere sfortunato, metterò in atto dei comportamenti che mi porteranno ad esserlo davvero.Sarò io a modificare le mie azioni fino a farle diventare la causa della mia sfortuna.È un meccanismo mentale sfruttato anche in campo farmaceutico: ne è un esempio l’utilizzo di farmaci placebo che, pur essendo privi di principi attivi, in molti casi hanno gli stessi effetti di medicinali reali.Perché?Perché i pazienti, convinti che quel farmaco farà bene alla propria salute, lo prendono con un’imposizione mentale tale per cui, alla fine, riescono a trarre un reale beneficio.Sembra quasi una situazione affascinante ma pensa a quanta distruzione potrebbe portare in alcuni contesti.In ambito finanziario, per esempio, potrebbe essere mortale per un investitore che si lasci condizionare dalle “vocine che sente nella testa”.In ambito sportivo e nel golf, per esempio, potrebbe trasformare un’ottima partita nella giocata peggiore di sempre.Non sei ancora abbastanza convinto?Vieni ad ascoltare la puntata 9 del podcast #Birdie. Ne parlerò insieme a un grande esperto di golf, Nicola Pomponi che, nel suo ruolo di maestro, ha a che fare con tantissimi golfisti e profezie.
Quante volte a frenarti è stata l’emotività?Con questo non voglio dire che sei stato debole o imprudente. Voglio solo dire che esiste un dato di fatto: anche se l’essere umano si sforza di essere razionale e pragmatico può sempre cadere vittima di idee, emozioni e sensazioni pronte a dominarlo.E questo non è un difetto: fa parte della nostra natura. Ciò ci rende umani.Ma quando si calcano le scene di alcuni ambienti, essere emotivi e lasciarsi dominare dalle emozioni potrebbe essere molto pericoloso.L’emotività è pericolosa quando un investitore decide di stravolgere i suoi piani assecondando la sensazione, il timore o la gioia di un momento.È pericolosa anche per un golfista impegnato in una competizione importante che cade vittima di false percezioni e idee fuorvianti.Avere il controllo sulle proprie emozioni è garanzia di equilibrio. Quello stesso equilibrio che consente all’essere umano di valutare, con razionalità, i pro e i contro e solo dopo prendere decisioni consapevoli.Voglio dimostrarti che è questa l’unica alternativa possibile.Come?Vieni ad ascoltare la puntata 8 del podcast #Birdie. Discuto di emotività e controllo con un grandegolfista: Akim Hassan.
#7 - Non avere fretta

#7 - Non avere fretta

2022-11-2145:21

L’essere umano si è abituato ad avere fretta. Corriamo in continuazione e ci sembra sempre di avere pochissimo tempo: una famiglia a cui badare, un lavoro in cui eccellere e tutti gli impegni che ci assumiamo.A volte ci sembra di avere pochissimo tempo persino per leggere un buon libro o per concederci una cena fuori.È anche il nuovo contesto di vita che ci ha abituato alla velocità:• Possiamo partecipare a riunioni su Skype o Zoom senza correre il rischio di perdere tempo per spostarci da casa all’ufficio;• Possiamo comprare un prodotto direttamente su Internet, servendoci di Amazon, e aspettare semplicemente che arrivi il corriere a bussare alla nostra porta;• Possiamo prenotare per il cinema, il ristorante o per un museo a distanza.Ci piace essere veloci ma questo ci rende anche vittime della comodità. Vogliamo avere sempre tutto e subito: è un dato di fatto.Purtroppo, però, non si può avere sempre tutto subito.Esistono ancora molte cose per cui bisogna rispettare tempi più lunghi, tempi “naturali”.I mercati finanziari funzionano così (proprio come il golf).Esistono risultati impossibili da raggiungere in tempi brevi e che richiedono una gestazione molto più lunga. In questi casi, le scorciatoie non esistono o sono molto rischiose: lo sa bene un investitore che ha capito che cosa sia il medio e lungo periodo. Lo sa bene un golfista che per arrivare ai massimi livelli deve studiare, allenarsi e scendere in campo per anni e anni.Non credi sia così?Pensi davvero che tutto sia raggiungibile grazie a qualche scorciatoia?Nella puntata 7 del podcast #BIRDIE io e Sergio Manenti, performance trainer di successo, ti dimostreremo il contrario. E se non ti fidi di me, lascia che sia un grande esperto di golf a dirtelo.
È possibile ottenere risultati senza correre rischi?A chi non piacerebbe! Ma la verità è che il rischio fa sempre parte delle nostre vite e non c’è possibilità di eliminarlo.Tu rinunceresti a giocare a golf per evitare il rischio di sbagliare un colpo?A pensarci bene è proprio quello che fanno le persone che, per il timore di incappare in errori e problemi, evitano di investire.Qualunque sportivo o imprenditore sa che senza rischiare non è possibile ottenere risultati.Eppure quando si investe si fa molta fatica ad accettare questo concetto e spesso il timore impedisce di cogliere interessanti opportunità.Il rischio, quello consapevole, è l’argomento della sesta puntata di #BIRDIE – il primo podcast dedicato agli imprenditori appassionati di golf.Con Marco Cogliati, maestro e giocatore professionista, abbiamo provato a capire come gestire il rischio per farlo diventare un nostro alleato.Un argomento davvero interessante che non dovresti prendere alla leggera!
L’essere umano deve abituarsi alle trasformazioni a cui è sottoposto, giorno dopo giorno.Quest’ultimo periodo ce lo sta insegnando bene: prima la pandemia e ora la guerra. Gli equilibriche conoscevamo sono crollati e tutti avvertiamo il peso dell’incertezza.Nel settore finanziario i clienti hanno dovuto abituarsi a nuovi scenari: mercati impazziti, prezziche aumentano continuamente e inflazione alle stelle.È cambiato tutto molto in fretta e spesso è difficile fare i conti con trasformazioni tanto drastiche.Ma nel mondo della consulenza è possibile accettare il cambiamento e vivere con tranquillitàanche l’incertezza: avere un consulente finanziario al proprio fianco e pianificare la propria vitaanche in un momento simile è essenziale.Seguire le regole è l’unica possibilità per non lasciarsi andare e farsi dominare delle emozioninegative. Vale anche adesso, soprattutto per abituarsi a nuovi schemi.Ho parlato anche di questo nella nuova intervista del podcast #Birdie. Ho discusso con GaiaZonchello di regole, evoluzioni e cambiamenti. Nessuno più di lei sa quanto sia fondamentaleprendere per mano l’evoluzione e abituarsi a nuove regole (di mercato e del golf!): è un arbitro ela sua missione è rendere il gioco più comprensibile per tutti.Tanto per i golfisti amatoriali quanto per i professionisti.I tempi corrono veloci, le regole cambiano e tu…Tu devi ascoltare quest’intervista per capire che cosa fare (davvero).
Nel mondo della consulenza finanziaria vige una regola suprema: tener conto dei propri obiettivi.È la base della pianificazione: solo interrogandosi su di essi– nel medio e nel lungo periodo – si puòcostruire una strategia che tenga conto di bisogni ed esigenze.Insomma: è l’unico modo per ottenere risultati e tagliare traguardi importanti.È una regola che vale anche nel mondo dello sport e, in particolare, tra i golfisti.Nel golf, tutto questo vuol dire visualizzare – anche in largo anticipo – la strategia da seguire perottenere risultati e vincere un torneo importante.Soprattutto avvalendosi della collaborazione di maestri, allenatori e preparatori atletici.Un concetto che Sergio Bertaina conosce molto bene, dato che come maestro di golf ha a che farecon molti golfisti. Un professionista serio e responsabile che, nella sua lunga carriera, ha allenatoanche i fratelli Molinari portandoli a incredibili successi.Settore finanziario e mondo del golf si assomigliano anche se non sembra: due mondi accomunatidall’esigenza di lavorare in modo strategico per raggiungere diversi scopi.Io e Sergio ne abbiamo parlato nel dettaglio nella nuova puntata del podcast #Birdie. Da golfistaconosci già l’importanza di porsi un obiettivo realistico e raggiungibile.Ma dal punto di vista finanziario?Sei sicuro di avere già tutte le informazioni che ti servono?Puoi scoprirlo ascoltando la mia chiacchierata con Sergio!
Il mondo è cambiato: va più veloce, le persone si documentano in continuazione e riescono a cambiare idea nel giro di pochissimi minuti.Per questo, spesso è difficile far capire ai clienti perché alla base di una vita finanziaria equilibrata devono esserci sempre consapevolezza e pianificazione.Senza queste è come pensare di costruire un grattacielo iniziando dalla scelta del modello delle finestre e non preoccuparsi della progettazione di fondamenta e pilastri.Perciò, ecco la prima verità che devi sapere: per vivere bene domani, iniziando da oggi, devi avere pazienza, individuare i tuoi obiettivi – realistici e raggiungibili – e pianificare ogni step. Si fa anche nel golf e coinvolge tutti i golfisti: senza una strategia, una linea guida, pianificazione e obiettivi è impossibile porsi traguardi e raggiungerli. Porsi un obiettivo realistico vuol dire avere piena consapevolezza delle proprie esigenze, dei propri bisogni e dei propri limiti.Senza questo esame preliminare…è impossibile definire un percorso che porti alla piena soddisfazione.Non sono negativa e non voglio abbatterti: voglio solo incoraggiarti a prendere decisioni giuste, con lucidità e attenzione.Perché?Perché solo così puoi davvero cambiare in meglio la tua vita.Lascia che a dirtelo sia Tommaso Perrino: campione paralimpico e maestro di golf che ha fatto della consapevolezza e degli obiettivi raggiungibili il suo successo più grande.Ne hai bisogno anche tu…
Il mondo finanziario non è sempre alla portata di tutti, anzi: non si fa volere molto bene.Ciò perché il settore ha assecondato logiche ben precise negli ultimi anni. E questo non ha fatto altro che allontanare le persone dalla consapevolezza. Consapevolezza finanziaria e delle proprie necessità. Ma oggi tutti dovrebbero preoccuparsi in modo diverso delle finanze, della gestione dei risparmi e investimenti e, in generale, del futuro. Perciò, ho deciso di parlarti io e senza fronzoli. Quando un golfista scende in campo non deve lasciarsi condizionare dall’ansia da prestazione e dalla paura di prendere decisioni. È essenziale agire: senza tenacia e concentrazione nessun golfista al mondo riuscirebbe a colpire la palla e metterla in buca!Allo stesso modo, anche tu – dal punto di vista finanziario – dovresti agire, prendere decisioni e muoverti – pian piano – verso un obiettivo.Ma qual è il tuo obiettivo o, almeno, quale dovrebbe essere?Vivere una vita serena, un futuro tranquillo e al riparo dai rischi. Come puoi farlo?Incontrando un professionista che ti sostenga e che ti aiuti a prendere le decisioni giuste. E se non mi credi…Lascio che a dirtelo sia un’amica, una professionista che ha fatto delle sfide e del raggiungimento di obiettivi il suo pane quotidiano.Vieni ad ascoltare l’intervista che ho proposto a Isabella Calogero: golfista premiata e riconosciuta.Lei saprà dirti qualcosa che… Non puoi assolutamente perderti!
Ho sempre trovato affascinante l’analogia tra il mondo finanziario e quello golfistico. Probabilmente per due motivi: sono una consulente finanziaria al servizio dei miei clienti ma anche un’amante dello sport e dell’attività fisica.Non a caso ho scelto un target molto specifico: ho deciso di dedicare i miei servizi, il mio tempo, le mie energie e tutte le cure possibili a persone che nella vita, per passione o per professione, praticano il golf. Il motivo è molto semplice: tra questi due mondi esistono analogie e connessioni molto forti.Vuoi un esempio pratico?Ti accontento: sei un golfista e sai quanto è importante affidarsi alla figura di un caddy. Allo stesso tempo, pensando al settore finanziario, è importante affidarsi alla cura di un consulente finanziario.Se si è fortunati e se si crea una sinergia perfetta, un caddy può rivelarsi fondamentale per le imprese di un golfista. Vale anche per un consulente finanziario che, grazie al suo servizio e ai suoi strumenti (ma non solo), riesce a pianificare un futuro sereno e tranquillo per ogni suo singolo cliente.Alla base di entrambe le relazioni, quella con il caddy e quella con il consulente finanziario, poche parole d’ordine: rispetto reciproco, empatia, fiducia e capacità di relazione. Pensi che sia un discorso lontano da te?Pensi di non aver bisogno di un caddy o di un consulente finanziario?Ti convinco del contrario grazie al prezioso intervento di un giovane professionista stimato e competente: vieni ad ascoltare l’intervista che ho proposto a Pietro Gobino.È un caddy e saprà raccontarti – dettagliatamente - tutto ciò che ho scritto velocemente in questo post.Sei uno sportivo, quindi ti appassionano le sfide: accetta anche la mia!
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