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Ma perché?

Ma perché?
Author: OnePodcast
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Non sempre capiamo davvero e in profondità ciò che leggiamo. Anzi, il più delle volte prendiamo tutto come assodato, così com’è, senza domandarci il perchè delle cose. Ad esempio, sappiamo che gli stipendi in Italia sono bassi o che Xi Jinping e Putin sono alleati, o che il 2022 è stato un anno nero per le criptovalute. Bene, ma perché? Ogni giorno Marco Maisano assieme ad un esperto proveniente dal mondo della politica o dell’economia, della scienza o della cultura, riparte dalle basi, facendo una semplice domanda. Anzi la domanda più semplice del mondo: ma perché?
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La Russia invade, massacra civili, rapisce bambini e minaccia l’Europa, ma secondo certi giornalisti italiani i paranoici siamo noi. Il loro trucco è sempre lo stesso: ribaltare l’onere della prova, come se fosse l’Ucraina a dover giustificare l’invasione che subisce. Intanto droni e jet russi violano lo spazio NATO e persino il Canada ha dovuto intercettare bombardieri di Mosca. E oggi, contro ogni previsione, perfino Trump ammette che la NATO può reagire. Ma perché? Ne parlo con Mario Del Pero.See omnystudio.com/listener for privacy information.
“Non ci sono garanzie di sicurezza: a decidere chi sopravvive sono le armi.” Con queste parole Zelensky riassume la condizione del suo Paese. Senza il sostegno militare iniziale, Kiev sarebbe caduta già nei primi giorni dell’invasione russa. Dopo avanzate sorprendenti, controffensive e momenti di stallo, il conflitto è entrato in una fase incerta, aggravata dal mutato atteggiamento degli Stati Uniti. Eppure, nonostante tutto, oggi l’Ucraina torna a credere nella vittoria finale. Ma perché? Ne parlo con Lorenzo Santucci.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Districarsi tra notizie e salute pubblica è sempre più difficile, soprattutto quando sono gli stessi leader politici ad alimentare confusione. Un esempio? Il 22 settembre Donald Trump, affiancato dal segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr., ha sostenuto che l’autismo sia collegato al paracetamolo assunto in gravidanza. Un’affermazione falsa che rischia di disorientare milioni di persone. Ma perché? Ne parlo con Valentina Paolucci.See omnystudio.com/listener for privacy information.
La Russia ha più volte violato lo spazio aereo di Paesi NATO, costringendo Polonia ed Estonia a invocare l’articolo 4 del Trattato Atlantico. Le incursioni, inizialmente giustificate come errori, si sono rivelate intenzionali e pericolose. Anche la Danimarca ha subito intrusioni con droni e ora Varsavia minaccia l’abbattimento immediato di ogni velivolo non autorizzato. L’Alleanza è già dentro un’escalation che Mosca sembra voler accelerare. Ma perché? Ne parlo con Gianluca Pastori.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Ieri in tutta Italia si è manifestato in solidarietà ai palestinesi, chiedendo il riconoscimento di uno Stato che sulla carta appare un diritto, ma nella realtà resta un’illusione. I palestinesi sono un popolo, ma i loro territori sono divisi, frammentati da occupazioni, insediamenti e dal controllo di Hamas a Gaza. Israele, dal 1948, ha respinto guerre e ampliato i propri confini, mentre i paesi arabi non hanno mai davvero favorito la nascita di uno Stato palestinese. Oggi riconoscerlo senza definire confini, istituzioni e pace reciproca rischia di essere pura retorica. Ma perché? Ne parlo con Giordano Stabile.See omnystudio.com/listener for privacy information.
A luglio Milano è stata scossa da un’inchiesta che ipotizza un «sistema» di permessi edilizi illeciti legati a funzionari, progettisti e costruttori. Nel mirino sono finiti nomi di primo piano, dall’architetto Stefano Boeri al sindaco Beppe Sala, mentre 5.000 famiglie attendono una casa mai consegnata. Il gip aveva disposto misure cautelari per sei persone, tra cui l’ex assessore Tancredi, poi revocate dal tribunale del riesame. L'inchiesta mostra le prime crepe. Ma perché? Ne parlo con Federica Olivo.See omnystudio.com/listener for privacy information.
In Francia l’ex premier Bayrou è caduto per aver proposto tagli durissimi, compresa l’abolizione di due giorni festivi, nel tentativo di ridurre il deficit. La sua linea dura non è piaciuta e gli è costata la fiducia. In Italia, però, il dibattito va nella direzione opposta: si pensa di introdurre una nuova festa nazionale, quella di San Francesco. Un’operazione che rischia di costare un sacco di soldi. Ma perché? Ne parlo con Matteo Negri.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Il Late Show, reso immortale da Letterman, chiuderà nel 2026 per calo di ascolti e pressioni politiche. Paramount, schiacciata tra fusioni e risarcimenti milionari a Trump, ha scelto di evitare scontri legali. Ora tocca a Jimmy Kimmel Live, anch’esso destinato alla chiusura. Ma perché? Ne parlo con Silvia Mobili.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Tra Donald Trump e Bibi Netanyahu il rapporto sembra oscillare tra tensioni e strette di mano, ma la linea politica resta comune. L’attacco israeliano in Qatar ha fatto pensare a uno strappo con Washington, alleata di Doha. La visita del segretario di Stato Rubio, però, senza dichiarazioni né misure concrete, ha mostrato l’approvazione americana. Trump e Netanyahu sembrano legati da un’intesa incrollabile. Ma perché? Ne parlo con Mario Del Pero.See omnystudio.com/listener for privacy information.
John Foreman, ex diplomatico NATO oggi analista a Chatham House, avverte che i droni russi nei cieli della Polonia e della Romania potrebbero essere stati frutto di un errore, pur ammettendo che nulla è certo. Intanto la Bielorussia di Lukashenko, partner chiave di Mosca, ospita l’esercitazione Zapad 2025. E proprio a Minsk si moltiplicano i segnali di apertura: ufficiali americani accolti alle manovre, prigionieri liberati dopo l’incontro con l’inviato di Trump. Ma da Mosca arriva un messaggio netto: “La NATO è già in guerra con la Russia”. Ma perché? Ne parlo con Edoardo Buffoni.See omnystudio.com/listener for privacy information.
La pace era l’obiettivo dichiarato di Yitzhak Rabin, ex generale ed ex premier israeliano, che contribuì agli Accordi di Oslo del 1993 insieme a Peres e Arafat. Quel progetto, però, fu presto incrinato: Rabin venne assassinato nel 1995 da un connazionale contrario a Oslo. Gli accordi non convinsero né israeliani né palestinesi, diventando per molti una promessa mancata e per altri l’inizio di nuova resistenza. Oggi, con Oslo crollato, Cisgiordania frammentata e la guerra a Gaza in corso, il segretario di Stato americano Marco Rubio vola in Israele. Ma perché? Ne parlo con Sharon Nizza.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Un nuovo report UNICEF rivela che, a livello globale, l’obesità infantile ha superato la malnutrizione, colpendo un bambino su dieci. In Italia si tende a pensare che il problema non ci riguardi, convinti di seguire la dieta mediterranea. Non è così. Ma perché? Ne parlo con Alberto Grandi.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Il 10 settembre Charlie Kirk è stato assassinato durante un evento universitario nello Utah, scatenando un acceso dibattito negli Stati Uniti e reazioni anche in Italia. Leader carismatico dei giovani conservatori con la sua organizzazione Turning Point USA, era una voce influente del movimento MAGA. Sempre vicino a Donald Trump, aveva difeso con forza il diritto a possedere armi, anche a costo di accettare vittime ogni anno. Tuttavia negli Stati Uniti quasi nessuno vuole davvero mettere in discussione il diritto a possedere un’arma. Ma perché? Ne parlo con Marta Ciccolari Micaldi.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Nella notte tra il 9 e il 10 settembre, almeno 19 droni russi Gerbera hanno violato lo spazio aereo polacco, penetrando fino a 100 km. L’attacco ha visto la mobilitazione di caccia Nato, elicotteri e batterie Patriot. L’Europa ha temuto l’escalation, mentre Trump ha inizialmente evitato commenti, parlando solo dopo ore con un messaggio ambiguo. Putin ha alzato ancora una volta il livello della tensione. Ma perché? Ne parlo con Gianluca Pastori.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Israele annuncia di voler accettare la proposta americana per fermare la guerra a Gaza, ma subito dopo bombarda un edificio a Doha dove si trovano leader di Hamas. Gli Stati Uniti, sorpresi e irritati, denunciano l’attacco in un paese alleato e mediatore. Restano dubbi sui tempi e sui canali di comunicazione con Washington, mentre emergono contatti tra alti funzionari israeliani e statunitensi nei giorni dell’operazione. Quali sono le reali intenzioni di Netanyahu, e perché ha deciso d’un tratto di bombardare il Qatar? Ne parlo con Nadia Boffa.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Dopo tre anni di guerra, le sanzioni alla Russia restano un enigma: secondo la NATO l’economia di Mosca può reggere ancora a lungo. Putin non è isolato, anzi rafforzato dai vertici internazionali e dagli accordi con Cina e altri partner. E Trump, più che contenerlo, sembra subirne il fascino. Ma perché? Ne parlo con Mario Del Pero.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Ottantamila persone hanno riempito piazza San Pietro, un numero sorprendente perfino per il questore di Roma. L’occasione era la canonizzazione di due figure molto diverse: Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis. Frassati, nato nel 1901 a Torino, spese la sua breve vita per aiutare i poveri. Acutis, nato nel 1991, usava internet per diffondere la fede ed è stato definito “l’influencer di Dio”. Morto a soli 15 anni, è diventato santo in tempi record. Ma perché? Ne parlo con Marco Grieco.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Lo scudo penale per i medici è una forma di protezione contro denunce pretestuose, tema discusso da anni. I medici lamentano azioni legali ingiuste, mentre l’opinione pubblica teme un lasciapassare all’impunità. In realtà, l’obiettivo è distinguere tra colpa lieve e colpa grave, riducendo la medicina difensiva. Il Consiglio dei Ministri ha approvato solo un disegno di legge delega, che dovrà passare in Parlamento. Rimane il fatto che uno scudo penale per i medici è necessario. Ma perché? Ne parlo con Guido Quici.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Il gruppo dei cosiddetti volenterosi conta 37 Paesi, ma solo 26 si dicono pronti a garantire la sicurezza di Kiev dopo un accordo con Mosca. L’obiettivo è deterrenza: impedire che la Russia, o chi verrà dopo Putin, possa attaccare di nuovo l’Ucraina. Trump ha chiesto all’Europa più responsabilità, accusandola di continuare a finanziare Mosca. In effetti, parte del petrolio russo arriva ancora in Europa. Ma perché? Ne parlo con Davide Tabarelli.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Il 31 agosto a Tianjin si è svolto il vertice dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai. Xi Jinping e Putin hanno rilanciato l’idea di un fronte alternativo all’Occidente. Il leader russo è apparso tutt'altro che isolato. Cina e India, infatti, continuano a sostenere Mosca con acquisti energetici. Tutti segnali che preoccupano l’occidente. Ma perché? Ne parlo con Giada Messetti.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Scusa.. ma non consideri che anche fare sciopero di lunedì vuol dire fare il weekend lungo? 🤔
Podcast interessante, garbato, documentato e facilmente fruibile. Ormai il servizio pubblico lo fanno queste realtà