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Hangar 41
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Hangar 41

Author: Michele Cito

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Description

Hangar 41 é il podcast dove racconto storie di passione e velocità, un grande ambiente immaginario dove parcheggiare ogni tipo di veicolo con o senza motore e raccontare le imprese umane che mi hanno emozionato.

Motori, motorsport, automobilismo, motociclismo, design, aviazione, grandi storie di uomini e donne.

Autore e voce Michele Cito

Hangar41 è uno spinoff di underground-project.com
63 Episodes
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Oggi si torna in aria, con una nuova puntata che inizia con questo suono tanto potente ed emozionante che ho già usato in diverse occasioni proprio per introdurre le puntate a tema volo. Il suono è estrapolato dalla procedura di accensione, almeno così è scritto, del turboventola Pratt&Whitney che equipaggia il Lockheed Martin F-16, un caccia che occupa un posto molto speciale nel mondo dell’aeronautica militare occidentale. Nella lunga lista dei velivoli pensati e sviluppati negli Stati Uniti, l’F-16 è probabilmente, concettualmente, uno di quelli più vicini ad Hangar41, perché anche se rimane una macchina pensata per fare la guerra, nel panorama aeronautico è l’equivalente di una macchina da corsa. Vivace, reattivo ai comandi di volo, sostiene 9g di accelerazione verticale a bassa quota. Un aereo che gli americani hanno soprannominato “sports car”, uno dei tanti soprannomi dell’F16. Music by Oleksandr Savochka from Pixabay
La velocità ha molte forme e poche in realtà sono chiuse all'interno di un circuito. La passione si esprime anche viaggiando, scoprendo, sognando e infatti Rosario si definisce un sognatore. Con la sua moto ha attraversato gran parte del mondo. Buon ascolto! Music by Yurii Semchyshyn from Pixabay
61 - Gilles Villeneuve

61 - Gilles Villeneuve

2024-05-0629:28

Si è da poco celebrato, il primo maggio, il trentesimo anno dalla morte di Ayrton Senna. Un uomo, un pilota che con le sue qualità dentro e fuori la monoposto smuove ancora oggi milioni di appassionati, tra cui moltissimi nati dopo quel maledetto 1994 che si portò via anche Roland Ratzemberger. Ma Maggio, questo splendido mese primaverile che inizia ad assomigliare all’estate, che di solito regala bellissime giornate, in realtà, per tutti quelli che si interessano di corse è un mese triste che ha fatto piangere tante volte e che in ogni ricordo, in ogni anniversario, se non vere e proprie lacrime provoca sempre un po’ di commozione, un po’ di magone, provoca qualche sospiro, ecco, di quelli che si fanno di fronte alle cose ineluttabili. Un mese nero per il motorsport, soprattutto italiano, che si è portato via altri grandi piloti: oltre a Senna, i lancisti Attilio Bettega, Sergio Cresto ed Henri Toivonen, Bettega nell’85 e gli altri due nell’86, poi Lorenzo Bandini il nel 67, alla Mille Miglia del 57 vi fu la tragedia di Guidizzolo dove persero la vita Alfonso De Portago, il suo co-pilota e 9 spettatori, tra cui 5 bambini, poi Elio De Angelis nell’86, i motociclisti Jarno Saarinen e Renzo Pasolini a Monza nel 73, Alberto Ascari sempre a Monza ma nel 55 e poi, ne ho lasciato indietro uno, il protagonista di oggi, che è morto l’8 Maggio del 1982. Il grande, grandissimo Gilles Villeneuve. Uno dei piloti più amati dell’automobilismo, anche lui come Senna amato da decenni anche da chi è nato dopo la sua morte, sottoscritto incluso. Amatissimo, al contrario del pilota brasiliano, anche senza tante gare vinte, senza campionati nel mondo, senza un grande impatto nella cultura di massa, senza quel misticismo che avvolge la figura del pilota di San Paolo. Gilles è amato semplicemente per ciò che era. Spettacolo allo stato, puro senza compromessi. Music by Zakhar Valaha from Pixabay Music by Marat Mukhamadiev from Pixabay Music by Grand_Project from Pixabay Music by Vitaliy Levkin from Pixabay
Un'altra puntata con Alessio Piana alla ricerca di curiosità e aneddoti nel mondo del motociclismo. Oggi siamo partiti dalla recente 24 ore di Le Mans motociclistica per tornare nel nostro amato Giappone: Suzuka, Soichiro Honda in camicia hawaiana, eruzioni vulcaniche e dinastie storiche.
La Formula 1 è un ambiente estremamente particolare. Fin dai primissimi anni dalla sua istituzione è stata il teatro di storie incredibili, per una buona metà sono bellissime storie di sport, grandi battaglie, sfide all’ultimo sangue, grandi piloti e grandi auto ma anche piloti e auto mediocri che però contribuiscono anche loro alla stesura della storia. Ho detto che è stata il “teatro” di storie incredibili ma in effetti calzerebbe meglio il suo soprannome di sempre, il circus, perché la F1 è sempre stata paragonata (a ragione) a un grande circo itinerante: arriva in questi luoghi chiamati autodromi, mette su il palcoscenico con le luci e l’orchestra, c’è il direttore del circo, gli illusionisti, i funamboli, i domatori di bestie feroci, le soubrette e non mancano nemmeno i pagliacci. Fanno tutti il loro grande show e poi se ne vanno. Non manca di certo anche il pubblico pagante che si gode lo spettacolo. E’ lì, guarda, applaude, si emoziona. Le acrobazie sono tutte straordinarie e pericolose ma qualche volta... viene il dubbio sì...che ci sia qualche trucco, che ci sia un regista, o più di uno, capace di condizionare lo show o in generale di nasconderci qualcosa. E qui arriviamo all’altra metà delle storie incredibili, quelle nel lato oscuro della Formula 1, storie che con lo sport non centrano, ma che hanno fatto, fanno e faranno sempre parte della Formula 1 e più in generale dello sport. L’enorme quantità di denaro in gioco a cui si contrappone di conseguenza un altrettanto enorme scontro di poteri, l’ambiente iper competitivo e un variegato cast di personaggi hanno spesso creato ombre molto profonde, storie misteriose nemmeno tutte emerse. Oggi in particolare vi racconto della famosa spy story tra Ferrari e McLaren del 2007. Sound Effect by Aiko Matsuda from Pixabay Music by ⁠AlexGrohl⁠ from ⁠Pixabay
Un'altra puntata un po' particolare con chi disegna e costruisce passione. Oggi alla Radio dell'Hangar ho il piacere di ospitare Davide Gazzola, costruttore di F1 in scala. Con lui abbiamo parlato della sua passione, dei suoi modelli e poi ovviamente, indirettamente di piloti e auto da Formula 1 che hanno emozionato. Buon ascolto!
Il giorno in cui ho registrato questo pezzo è il 5 Aprile 2024 e sono appena tornato dalla base di Istrana, la sede del 51° stormo, dove l’Aeronautica Militare ha detto addio al vecchio AMX. Music by Roman Senyk from Pixabay Music by Gvidon Levkin/Bardyuzha from Pixabay Music by Oleksandr Savochka from Pixabay
Ero già stato fortunato la prima volta (episodio 23 dell'anno scorso) ma poter intervistare una seconda volta Emanuele Pirro questa volta è stato veramente un privilegio speciale, non solo perchè abbiamo proseguito il racconto della sua carriera (nella prima puntata ci eravamo fermati alla sua esperienza in F1) ma anche perchè questa volta ha potuto raccontarci un' infinità di storie ed aneddoti sul mondo Audi, sullo sviluppo e sulle caratteristiche delle "sue" R8 ed R10. Impagabile poterlo ascoltare a lungo ed è per questo che, non solo non ho posto limiti alla sua gentilissima, come sempre, disponibilità ma non ho nemmeno, volutamente, eseguito tagli nell'intervista, nonostante avessimo sforato il simbolico muro dei 60 minuti. Per chi è appassionato qualche minuto in più sarà sicuramente un piacere. Al massimo la ascolterete in due momenti :) Grazie infinite ad Emanuele Pirro.
Dopo aver ascoltato piloti e in generale uomini e donne che "usano" la velocità fatta e finita, in questo 2024 vorrei anche farvi ascoltare che la velocità la sogna, la disegna e constribuisce a realizzarla. In questo episodio ascoltiamo Gianandrea Fabbro, ex designer Ducati, Yamaha e oggi capo del design Bajaj. Buon ascolto!
Tutto ebbe inizio quando nel 1953 la NATO promosse delle specifiche, le NBMR-1, per un nuovo aereo da attacco e supporto tattico leggero che potesse entrare in servizio in tutti i paesi da questa parte della cortina di ferro. Music by John Yasut from Pixabay
Torna Symphony of Speed, torna un episodio interamente dedicato al motore a combustione, la semplice celebrazione audio dell’emozione più irrazionale e infantile legata alla passione per la velocità, il suono del motore. Un’ ode a quella vecchia abitudine di bruciare benzina. Come la prima edizione, che trovate all’episodio numero 35, Symphony of Speed è semplicemente una scaletta senza troppa serietà che parte da 1 e arriva a 12, dal monocilindrico fino al 12 cilindri, ascoltando alcuni dei suoni più emozionanti dal mondo dei motori. Come nella prima edizione mi sono imposto di fermarmi a 12 perché, dai, il 12 cilindri è il massimo e personalmente non credo esistano motori che suonino meglio. Esistono anche 16 cilindri, va bene, ma secondo me non spiccano per teatralità e fascino. Se volete aiutarmi, supportarmi, dimostrarmi il vostro interesse, vi chiedo di cliccare “segui”, se siete su spotify, di mettere le stelline e in generale, se tutto questo vi piace, di condividere Hangar41 con gli amici. Musica sottofondo by ⁠Yevhen Onoychenko⁠ from ⁠Pixabay Tutti gli audio sono tratti da Youtube
Ho avuto l'onore e il piacere di chiacchierare con Giacomo Iannelli, un passato come pilota intercettore dell'Aeronautica Militare, poi pilota sperimentale sempre per la forza armata e oggi pilota collaudatore di Leonardo. Abbiamo parlato di passione per il volo, di aspetti umani, di aspetti tecnici e di emozioni. Ringrazio infinitamente Giacomo Iannelli e Leonardo per la chiacchierata. Music by Yrii Semchyshyn from Pixabay Effetti sonori Pixabay
In questa divertente puntata de "La Radio dell'Hangar" ho avuto il grande piacere di chiacchierare con Giorgio Sernagiotto, in IMSA con Cetilar Racing e in GT open con AF Corse
La seconda puntata dedicata alla Targa Florio è quella registrata con Emanuele Richiusa, videomaker siciliano, con la Targa Florio nel sangue. Buon ascolto! Music by Yrii Semchyshyn from Pixabay
Inizia, con questo episodio, la prima parte dello speciale TARGA FLORIO. Trovate la seconda parte già online su tutte le piattaforme. La triscele, il simbolo con le 3 gambe congiunte al centro, è un antichissimo simbolo con le radici ben inserite nella preistoria. Talmente antiche da rendere difficile la ricostruzione della sua diffusione. Tuttavia pare abbastanza certo che simboli di questo tipo, siano giunti a noi dall’Asia centrale come molta altra simbologia. Music by Zakhar Valaha from Pixabay Audio motori 60fps upscaled clip of the 1973 Targa Florio (please watch in 1080p60 / 720p60). Original film footage is from Archivio Nazionale Cinema d'Impresa Assolo di marranzano https://www.youtube.com/watch?v=IvWiOQfZhF4
Si chiamava ISO Rivolta. Vi ho raccontato in diverse occasioni di quella motor valley fantasma che esisteva sul territorio lombardo. Prima dei costruttori emiliani e romagnoli e quasi in contemporanea con le iniziative torinesi, in Lombardia esistevano decine di case automobilistiche e motociclistiche capaci di far sognare gli appassionati d’Europa o del mondo. Ora che è tutto pressoché azzerato non resta che raccontarle, affinché, si spera, servino da ispirazione, in attesa di tempi migliori. Gilberto Mazzi - Mille Lire Al Mese (Innocenzi, Sopranzi) 1938 Natalino Otto sings " Mister Paganini" italian version (1947) of "(If You Can't Sing It) You'll Have to Swing It (Mr. Paganini)" by Sam Coslow First recorded in 1936 by Ella Fitzgerald Italian lyrics by Devilli Orchestra Luciano Zuccheri Music by James Milor from Pixabay Music by Jerome Chauvel from Pixabay Music by Julius H. from Pixabay Fonti: Libro "Da ISO a ISORIVOLTA il fascino di un marchio" di Flavio Campetti Diversi documentari youtube (RAI, An Italian Garage e altri)
Sono particolarmente felice di introdurvi la mia chiacchierata con Luca Bertossio, pluricampione di volo acrobatico in aliante. Un veicolo nuovo, che non era ancora entrato nel nostro hangar. Buon ascolto! Music by Yrii Semchyshyn from Pixabay
Avete sicuramente presente tutti questi nuovi gran premi organizzati in paesi dall’insignificante tradizione motoristica, luoghi più consoni alle speculazioni finanziarie ed edilizie (quando va bene) ed abitualmente frequentati da personaggi di varia natura. Beh, la strumentalizzazione politica e finanziaria dello sport non è un fenomeno recente, pensate che la storia che vi racconto oggi è del 1958 e ha dell’incredibile. Meglio della trama di un film. Musiche free copyright Havanna Lounge de Cuba - Campina Music by AlexGrohl from Pixabay
Henry Ford, Ferdinand Porsche, Ettore Bugatti, Enzo Ferrari, Carlo Guzzi e Giorgio Parodi, Domenico Agusta, Colin Chapman, Ferruccio Lamborghini – alcuni nomi – presi quasi a caso tra i più grandi della storia del motociclismo e dell’automobilismo, gente che consideriamo “grande”, a vario titolo e con differenti meriti. Tutti questi grandi personaggi sono ricordati per qualcosa di relativamente specifico – l’automobile - la moto – l’industria – MA - ce n’è uno che non viene raccontato molto spesso e che invece, per spirito e visione, è un gigante della storia, oltre che, per me, anche una grande ispirazione. Un uomo di umilissime origini che attraverso fallimenti e drammi è arrivato a realizzare il suo sogno. Un uomo che ha costruito prima il suo personalissimo sogno e poi anche i sogni di altri – uno come noi - un appassionato - uno capace di emozionarsi all’udire di un motore da corsa, ma anche un uomo capace di circondarsi di collaboratori straordinari, ossessionato dal fare. Ma non dal fare e basta – ma dal fare bene. Soichiro Honda – era questo. Uno che voleva - e che con la volontà ha conquistato tante cime apparentemente irraggiungibili. Suoni moto e auto by youtube (Honda Collection Hall, Goodwood) Music by Aleksey Chistilin from Pixabay
Con il telecronista di Eurosport Alessio Piana, appassionato di motociclismo e profondo conoscitore delle gare giapponesi, facciamo un approfondimento sulla 8 ore di Suzuka. Music by Yrii Semchyshyn from Pixabay Buon Ascolto!
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