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Voci d'impresa
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Voci d'impresa

Author: Radio 24

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Passano la vita a costruire un sogno, ognuno ha la sua storia. Grandi e piccoli imprenditori, aziende del nord e del sud, new business e tradizione, si raccontano in "Voci d'Impresa, vite e storie dietro l'azienda" e in "Voci di piccola impresa, idee anticrisi". La trasmissione Voci d'Impresa dedica puntate monografiche alla storia di un imprenditore, della sua famiglia e della sua azienda, per raccontare come è nata e si è sviluppata l'idea imprenditoriale, quali sono stati i momenti difficili ed i momenti buoni, come la vita dell'azienda si è intrecciata con la vita delle persone che l'hanno creata. In Voci di Piccola Impresa gli imprenditori a più voci spiegano come hanno fatto, nonostante la crisi, a trasformare le idee innovative in progetti e fatturato, da soli o aiutati da incubatori, università, camere di commercio, business angels. Ascoltarli vale mille astuzie: istruzioni per l'uso, suggerimenti e dritte da imitare per chi vuole sviluppare un proprio sogno di impresa perché diventi realtà ma non sa proprio da dove partire e come iniziare. E come farcela!

94 Episodes
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Storie di imprese che, sbocciate sull’onda di un’intuizione, hanno saputo cogliere le opportunità offerte dalla tecnologia specializzandosi in produzioni d’avanguardia. Avventure imprenditoriali portate alla ribalta attraverso la quinta edizione di “Imprese Vincenti”, il giro d’Italia promosso da Intesa Sanpaolo allo scopo di valorizzare testimonianze di eccellenza tra le realtà produttive della nostra penisola.La prima tappa si è svolta a Milano e nell’hinterland. E da qui arrivano le storie di “Isopren” (specializzata in prodotti in gomma per l’industria), di “Recarbon” (ricicla e trasforma la fibra di carbonio) e di "Temporiti” (produce freni per organi nel settore della trasmissione di potenza in ambito civile e industriale).
Puntata del 25/05/2024

Puntata del 25/05/2024

2024-05-25--:--

In principio ci fu un’intuizione: recuperare la lana dei tessuti militari, divise coperte, per riciclarla. È quello che nel 1943, a Resina, vicino a Napoli, fece Enzo Anacleto Mantellassi durante uno dei suoi viaggi dalla sua terra d’origine, la Toscana. Da tre generazioni questa è l’attività di famiglia. Nel frattempo, nel distretto tessile di Prato, “Manteco” è cresciuta esponenzialmente via via allargando il raggio e il numero dei clienti: in Italia e all’estero. Oggi l’85% del fatturato dell’azienda proviene dall’export. Allo sviluppo dell’azienda ha contribuito una serie di importanti acquisizioni. A raccontare questa lunga storia è Marco Mantellassi, che insieme al fratello Matteo, oggi è alla guida dell’azienda.
Dal ciclostile e dalle prime macchine per ufficio nel lontano 1958, alle risme di carta e ai mobili, fino a diventare un punto di riferimento per gli ambienti di lavoro delle altre aziende. E’ la storia di GBR Rossetto, azienda veneta la cui storia inizia nel secondo Dopoguerra e che nel giro di pochi anni diventa punto di riferimento nel settore forniture per ufficio.
E’ la storia di una famiglia, di un prodotto e di un territorio. E’ la storia di “Cielo e Terra”, nome dell’azienda composto da quello della famiglia, Cielo, e dall’origine della sua produzione, la terra, da cui sboccia uno dei suoi frutti più pregiati: l’uva, il vino. Il territorio sono i Colli Berici, a troneggiare nella campagna vicentina.Una trama di vita e di lavoro sbocciata nel 1908 poi sviluppatasi nel tempo nel segno del coinvolgimento di tutta la filiera: dai canali commerciali locali alla produzione industriale, dalla grande distribuzione ad etichette di qualità esportate in tutto il mondo. Luca Cielo, direttore generale, ripercorre le varie fasi della crescita dell’azienda.
Da un piccolo laboratorio per la lavorazione lana, nel piccolo paese di Lamon in provincia di Belluno, alla produzione di abbigliamento sportivo esportato in tutto il mondo. È la storia della Manifattura Valcismon che inizia nel lontano 1946. Una storia che ha portato alla realizzazione della Maglia Rosa e alla Nazionale italiana di Ciclismo e nella quale ricerca, sviluppo e sostenibilità sono fondamentali
San Marco Group è una realtà internazionale con sede a Marcon in provincia di Venezia. E’ leader nel settore della produzione e commercializzazione di pitture e vernici per l'edilizia professionale in Italia. Ma la sua storia affonda le radici all’inizio del 900 quando Pietro Tamburini aprì una piccola bottega-colori a Venezia.  Una storia che ci racconta Pietro Geremia, CEO del gruppo, appartenente alla quarta generazione di questa dinastia imprenditoriale veneta.
E’ una storia lunga più di un secolo. Era infatti il 1915 quando Giuseppe Caffo rilevò una distilleria a Santa Venerina (Catania) dando così il via all’avventura imprenditoriale. Dopo il trasferimento in Calabria, a Limbadi, in provincia di Vibo Valentia l’azienda iniziò la sua crescita. Grazie all’acquisizione di alcuni tra i marchi storici, oggi il “Gruppo Caffo 1915” è leader in Italia nella produzione di grappe, liquori e amari ed esporta in 70 paesi. A ripercorrere questa lunga storia è Sebastiano Caffo, attuale amministratore delegato.
Da un piccolo laboratorio per la lavorazione del ferro nel centro di Cuneo a un'industria metalmeccanica specializzata nella produzione di sollevatori a braccio telescopico, di betoniere, trattori forestali e mezzi cingolati. L'inizio dell'attività imprenditoriale della famiglia Merlo risale al 1911, una data che la colloca nella ristretta cerchia delle aziende centenarie che hanno fatto la storia di Italia. Sono stati i primi a fabbricare il sollevatore telescopico moderno e da lì Merlo ha mosso i primi passi nel settore delle costruzioni e dell'industria e successivamente i suoi mezzi hanno trovato applicazione anche nel comparto agricolo. Innovazione e investimenti in ricerca sono i tratti distintivi di un'azienda cresciuta nei decenni fino a trasformarsi in un colosso internazionale, leader nella produzione di sollevatori telescopici e altri macchinari per edilizia, agricoltura, logistica e igiene urbana, che oggi esporta in tutto il mondo il "Made in Cuneo".
Mcz, stufe griffate

Mcz, stufe griffate

2024-03-30--:--

Dall’edilizia ai barbecue, poi alle stufe. È il percorso imprenditoriale di “Mcz Group”, azienda sbocciata a Vigonovo di Fontanafredda, in provincia di Pordenone. Oggi è un marchio noto in tutta Europa abbinato ad impianti di riscaldamento a biomassa ad alto contenuto tecnologico. Oltre l’80% del fatturato dell’azienda proviene dall’export. Riccardo Zanette, amministratore delegato di Mcz Group ed esponente della terza generazione della famiglia, racconta questa storia di vita, di famiglia e di impresa.
La storia che vi raccontiamo oggi comincia negli anni 60 a Valdagno, un piccolo comune del vicentino. Attilio Zordan è costretto a tornare dall'esperienza militare e a entrare nella cooperativa di falegnami dove lavora il padre, gravemente malato. Presto ne diventa presidente, ma con la fine del miracolo economico italiano l'attività chiude. Nel 1965 Attilio decide così di rilevarla e di fondare Zordan. I rapporti in famiglia non sono sempre idilliaci, ma Maurizio, figlio del fondatore, riesce a tenere tutti uniti e a guidare l'azienda con successo, grazie anche alla forte attenzione al tema della sostenibilità.
Cinque cugini, quattro donne e un uomo, sono la seconda generazione della famiglia Marta, alla guida di Siggi Group. Da San Vito di Leguzzano, in provincia di Vicenza, dirigono un'azienda da 27 milioni di euro di fatturato che spazia dai grembiulini per la scuola, alle divise da lavoro, dal campo della ristorazione, alla sanità, alla polizia locale alle divise aziendali. 
La storia di Alma è la dimostrazione che concetti come sostenibilità e innovazione sono da sempre fondamentali per fare impresa. Tutto comincia negli anni 70, nel distretto tessile di Prato, dove Carlo Casini lavora in un azienda che si occupa del recupero degli scarti dei materiali nel settore dei materassi. Qui gli viene per la prima volta l'idea di realizzare con questi prodotti dei pavimenti tessili. Registrando interesse nel pubblico, decide di lasciare il lavoro e avviare una sua attività. Nel 1976 nasce così Alma. Grazie alla continua innovazione nei processi produttivi l'azienda è sempre all'avanguardia anche nel campo della sostenibilità e conquista rapidamente i mercati internazionali. Guidata dalla figlia del fondatore Carla Casini, Alma supera il momento difficile della pandemia e, forte di una terza generazione già presente, è pronta ad affrontare le sfide del futuro.
È la storia di un prodotto che riassume l’identità di un territorio e di un sapore. È la storia del Grano Padano, raccontata attraverso il consorzio che dal 1954 ne tutela la qualità promuovendola in tutto il mondo. Affonda le sue radici nel 1135 nell’Abbazia di Chiaravalle, a Milano. È un formaggio “nato” come metodo di conservazione del latte adottato dai monaci cistercensi e via via diffuso lungo la pianura padana. Oggi al Consorzio fanno riferimento 200, tra produttori e stagionatori, 142 caseifici e oltre 4 mila stalle. Una filiera impostata su regole ben precise a salvaguardia dell’originalità. La produzione annuale è 5 milioni e 200 mila forme. A raccontare la storia del Grana Padano è Stefano Berni, direttore generale del Consorzio.
È una storia “classica”, di impresa di famiglia, che da un’attività artigianale si trasforma in azienda capace di guardare ai mercati di tutto il mondo. Protagonista è la “Migliorini Gioielli”, azienda specializzata nella realizzazione di catene vuote e anelli d’oro, con sede ad Arezzo, quindi nel cuore di uno dei nostri distretti dell’industria orafa. Come altre realtà del settore, l’azienda ha dovuto affrontare momenti difficili, sempre superati puntando all’originalità e alla creatività del made in Italy. Oggi l’80% del suo fatturato proviene dall’export. A raccontarci questa storia è Stefano Migliorini, uno dei figli del fondatore, ora alla guida dell’azienda.
Una storia di catene sulle quali si aggancia un solido business, frutto dell’esperienza e della tradizione del distretto orafo di Arezzo. È la storia di “Amp”, acronimo di “Aretina metalli preziosi”. Un’azienda che, come tante nella zona, sboccia alla fine degli Anni Settanta. È specializzata nella produzione di catene in oro massiccio. Sin dall’inizio la vocazione per l’export è forte e poi con il passare degli anni si è consolidata grazie ad un equilibrio tra l’innovazione tecnologica e la manualità artigianale. Oggi l’export rappresenta il 95% del fatturato. Il principale mercato di riferimento sono gli Stati Uniti. A ripercorrere quest’avventura imprenditoriale è il presidente di “Amp”, Renato Mazzeschi.
Tutto il mondo è saldato, ma un tempo la saldatura era appannaggio delle grandi imprese. L’intuizione di Giovanni Spillere, fondatore della Telwin, negli anni ’60 fu quella di costruire una piccola saldatrice, un cubo rosso 30 cm x 30, adatta anche per gli artigiani e per il nascente fai da te. Fu un successo mondiale. L’azienda di Villaverla, in provincia di Vicenza, ora alla terza generazione esporta in 120 Paesi dei 5 continenti.Nelle foto Silvia Spillere (intervistata, vicepresidente e responsabile marketing), il fratello Stefano Spillere Ceo e il loro padre Antonio Spillere, presidente.
Da un piccolo laboratorio ad una realtà industriale. È il percorso seguito da “Croma Catene”, azienda del distretto orafo di Arezzo. Fondata ormai quasi quarant’anni fa, è specializzata nella realizzazione di catene di argento e di bronzo, a metraggio oppure finite. Nel corso del tempo la crescita dell’azienda è stata accelerata grazie alla capacità di guardare all’estero, ai mercati vecchi e nuovi, e alle opportunità che offrivano in termini di tendenze e ricerca dei prodotti. Maico Cacchiani, figlio del fondatore e attuale vice presidente dell’azienda, ripercorre l’avventura imprenditoriale della sua famiglia.
Gentili Mosconi crea e produce tessuti stampati e tinti e lavorazioni speciali per i marchi più importanti della moda e del lusso nazionali e internazionali. L'azienda, fondata 35 anni fa nel comasco da Francesco Gentili e Patrizia Mosconi, e offre servizi di design, trasformazione, stampa e personalizzazione di tessuti, non solo per i marchi dell'alta moda ma anche per il settore Home e nautico. Oggi conta oltre 150 dipendenti e ha chiuso il 2022 con un fatturato di oltre 53 milioni di euro. Grazie ai suoi 35 anni di esperienza e alle radici nel distretto tessile di Como ha un vasto archivio con migliaia di disegni, frutto di una ricerca pluridecennale mossa dalla passione di Francesco Gentili, co-fondatore, che racconta il suo territorio e la sua storia di impresa.
Il distretto veronese della pietra naturale è il punto di riferimento mondiale per la lavorazione del marmo. E da lì arriva questa storia di impresa e di famiglia. Protagonista è “Antolini”, che da azienda artgianale è diventata un marchio conosciuto in tutti i continenti. L’export, infatti, supera ormai il 90%: il primo mercato è il Nord America.Francesco Antolini, presidente dell’azienda e figlio del fondatore, Luigi, racconta i momenti salienti che hanno caratterizzato l’avventura imprenditoriale sbocciata nel 1956 sull’onda lunga di una tradizione secolare.
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