DiscoverCarlotta dice cose
Carlotta dice cose

Carlotta dice cose

Author: Carlotta Franceschini

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Description

“Trust your gut and listen to your heart”
Benvenute anime dolci, qui raccontiamo cose, condividiamo pensieri,
esperienze e giornate. “Carlotta dice cose” è il mio rifugio, la mia voce ma anche la vostra.
Non ci sono regole qui, solo il libero fluire dei pensieri e delle esperienze di ogni giorno, dove potrete ascoltare il vostro cuore e seguire il vostro istinto con fiducia.
14 Episodes
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Fermati

Fermati

2024-05-1607:08

perdonate la mia mente caotica, ma quando l’euforia prende il sopravvento non riesco più a fermarmi.
Vi chiedete mai quante volte fioriamo in una vita? Quante volte evolviamo? Infinite. Spesso ci focalizziamo solo su ciò che dovremmo essere e non su ciò che siamo. Pensate a cosa vorreste essere, non a dove ne a quando ma qui è ora.
Tazza rotta

Tazza rotta

2024-04-2511:39

quante volte ci capita di rendere speciali troppe cose nella nostra mente? Dobbiamo imparare a lasciare il giusto spazio, a lasciare andare ciò che non serve più, a lasciare che qualcosa arrivi per andarsene subito o magari per restare un po’ e poi andare via. Tutto ciò che è intorno a noi evolverà, e così è giusto che anche tutto ciò che è dentro di noi segua questo corso.
Stesso cielo

Stesso cielo

2024-04-1818:29

Abbiamo la possibilità di decidere come reagire e agire. Scegliete l’amore e la gentilezza sempre.
CRUDELIA

CRUDELIA

2024-04-1130:29

Inciampare nella dipendenza è come cadere in un burrone senza fine: buio, stretto, per qualche motivo “caldo” ma dove sembra che non toccherai mai il fondo. Guarire da questo attaccamento è veramente difficile, impegnativo e doloroso. Nonostante ci si possa ricadere più volte vi assicuro che il burrone non è infinito e che prima o poi vedrete la luce. Spero che le mie parole, per quanto intime, possano darvi coraggio. Vi abbraccio forte.
Madre Terra

Madre Terra

2024-04-0713:14

Per poter accogliere il nuovo bisogna fare spazio , fare spazio vuol dire lasciare andare ciò che non ci serve , ciò che ci drena e ci toglie l’energia. Sapere accogliere quello che l’universo vuole darci vuol dire anche andare lasciare il controllo e affidarsi a ciò che è destinato a noi.
Ringrazio chiunque ci abbia donato l’auto-ironia ma queste parole spero siano d’esempio. Il vero scopo di raccontarci è aiutarvi a trovare il coraggio di chiedere aiuto, di comunicare come vi sentite davvero. Prendete un po’ della nostra forza, ve la doniamo volentieri!
Cara amica ansia <3

Cara amica ansia <3

2024-03-3114:05

Quante volte provare sensazioni che definiamo “cattive” ci porta ad odiarci? L’odio non è mai una cosa buona, quindi quando arriva forse dobbiamo fermarci e capire che cosa c’è che non va. Tante volte mi è successo di voler zittire i miei pensieri quando invece avrei dovuto solo essere più gentile con me stessa. Ma la Carlotta di oggi lo sa e questo mi permette di perdonarmi e ricominciare da capo. Vi bacio <3
Ho sempre cercato di vivere il post-trauma con ironia. Il cielo ha deciso di donarmi un’anima fragile, come la mia, che riuscisse a farmi sentire compresa, che riuscisse a farmi esternare il dolore in maniera meno dolorosa. Grazie Andre per questo, te ne sono grata. Vivere una relazione tossica è paragonabile a una lacerazione dell’anima. È un dolore continuo, perenne, lento e disintegrante. Ti drena, ti prosciuga. Ti toglie tutto ciò che hai e che potresti avere. La magia del racconto è potente, vi accorgerete di come i meccanismi tossici siano riconoscibili e simili anche se in relazioni differenti. Ps. Se state male, chiedete aiuto.
quante “daily routine” ci siamo programmat*? quanti schemi, calendari, piani abbiamo fatto per cercare di rendere le nostre giornate il più perfetto possibile? Con la terapia e il tempo ho capito che non si trattava di orari o finire la mia “to do list” a tutti i costi, ma semplicemente di trovare un modo sereno di vivere le mie giornate, ovvero privo di controllo.
“Piccola carli, non sei mai stata sola.” Questo è ciò che mi ripeto ogni giorno. Non mi giudico e non giudico le ferite altrui. Vorrei aiutare a normalizzare il dolore, le ferite aperte. Spesso ci sentiamo impossibilitati ad esprimere ciò che proviamo, come se non ci fosse spazio per raccontare come abbiamo elaborato il nostro vissuto. Non c’è una regola per poter stare male, non ci sono dei requisiti. Raccontate, parlate, sfogatevi. La consapevolezza vi aiuterà ad accettare qualsiasi cosa voi abbiate elaborato e, magari, a rielaborarla nel modo giusto per donargli un po’ di pace. Ricordate che voi siete sempre stati con “voi stessi”. Non siete mai stati soli.
La mia dolce amica Simona rimarrà con noi anche per questo episodio. Abbiamo cercato di rispondere a più domande possibili ma soprattutto nel modo più sincero, intenso e attento possibile. Grazie anche a voi, che vi siete resi partecipi mettendovi in gioco e facendo domande con grande coraggio. Se avete altre domande, potete scrivere direttamente a Simona, qui il suo profilo: https://www.instagram.com/simonarivellini?igsh=MW1iOGl5emhvbGtsMA==
Cosa significa soffrire di abbandono? Sentire di essere stati abbandonati? Che cosa comporta? Perché non riusciamo a liberarci dei meccanismi che conseguono a questa dolorosa ferita? Simona, tramite la sua storia di adozione, ci racconta come ha imparato ad accettare questa condizione. Simona ha anche scritto un libro sulla meravigliosa storia dell’adozione, s’intitola “Ti stavo aspettando così”. Non serve dire che consiglio a chiunque di tuffarsi dentro le sue dolci parole capaci di cullare le nostre anime.
Intro

Intro

2024-03-0307:17

Ciao anime dolci, finalmente ci troviamo qui. Spero che questo spazio possa essere per voi una zona di comfort e allo stesso tempo un “trigger buono” che possa accompagnarvi nella ricerca della pace del cuore. Un bacio sulla fronte, C
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