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Kartell - La Mia Versione Di

Author: Kartell

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Il salotto di Kartell podcast ospita i protagonisti del mondo della cultura, del design, della moda, dell’industria e dell'arte. Racconti, dialoghi, pensieri; conversazioni libere che guardano al futuro, indagando il passato, le passioni e le professionalità di figure chiave del nostro presente. Ogni ospite si racconta e racconta il suo oggetto Kartell del cuore.
53 Episodes
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Il Piccolo Teatro di Milano raccontato a due voci da Lanfranco Li Cauli, direttore generale, e Claudio Longhi, direttore artistico. Un dialogo che, partendo dalle proprie storie personali, apre una finestra sul progetto del "teatro di Milano per eccellenza e teatro d’Europa".Nato nell’immediato dopo guerra dalla grande intuizione di Giorgio Strehler, Paolo Grassi e Nina Vinchi è rimasto fedele alla sua vocazione di guardare al futuro. Un teatro fatto di relazioni e di produzioni, di legami e di collaborazioni. Il teatro dei milanesi, di nascita e di adozione.Dal percorso artistico alle collaborazioni internazionali, dal ruolo della formazione, ai progetti sociali di inclusione con l’obiettivo di un “teatro per tutti”, dalla scuola, alle relazioni con le istituzioni. L’intervista racconta il cuore di un progetto complesso e articolato dove la persona sta al centro.I nostri ospiti portano la loro visione di teatro oggi e raccontano il dietro le quinte di una produzione culturale che si snoda su dimensioni nazionali e internazionali.
Quello che Chiara Maci ci regala è un racconto libero, senza freni. Ci apre il suo cuore per trasferire l’emozione che sta dietro il suo primo romanzo dal titolo "Quelle Due". "Nata ad Agropoli e cresciuta a Bologna, vive a Milano; è mamma di Bianca e Andrea, lavora nel mondo dell’ enogastronomia", si descrive così, brevemente, nella costa del suo libro, ma in realtà è imprenditrice di se stessa, appassionata di cibo e di cucina da farne un lavoro sulle piattaforme digitali e in tv. Solare e vera, Chiara scorre le pagine di una storia intensa di amore e di ricordi, di relazioni "belle molto belle" e "dolorose molto dolorose". Di addii e di incontri, di vita che cambia ma soprattutto di scelte e di consapevolezza. Un continuo passaggio tra l’essere Chiara e vestire i panni di Adele la protagonista del romanzo, diverse ma a tratti simili, lontane ma indissolubilmente vicine. Da ascoltare e da leggere.
Vittorio Cosma, pianista, compositore e produttore discografico italiano, considerato una delle figure di riferimento della musica contemporanea. Ha collezionato svariati dischi d'oro, collaborando con grandissimi artisti. Dopo l'esordio, giovanissimo, con la PFM, ha continuato la sua ricerca in ambito artistico, lavorato su progetti sempre nuovi e innovativi. Maestro d’orchestra, protagonista dal podio di diverse edizioni del Festival di Sanremo e del concerto del Primo Maggio, direttore artistico del Festival della Taranta con Steward Copeland, Cosma spazia dalle colonne sonore di cinema e pubblicità, fino al legame sul palcoscenico con gli Elio e le storie tese e tanti altri. La musica è la sua cifra espressiva, ma la racconta e la “concerta” con innumerevoli discipline e modalità come Open Machine, Capital Jam o Deproducers, un collettivo formato da diversi musicisti e produttori con l’obiettivo di rendere accessibile la scienza attraverso la musica. 
Anna Ferrino, nominata quest’anno Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica, è direttore generale di Ferrino & C. S.p.A e siede nel CdA della Fondazione La Stampa - Specchio dei tempi. Nel passato è stata Presidente di Assosport, vicepresidente di Unione Industriali Torino e del Teatro Stabile Torino e di molte altre istituzioni del mondo della cultura e delle fondazioni bancarie. Ci racconta cosa significa fare impresa in una azienda che vanta 150 anni di storia, che lavora sul tema dell’innovazione e della sperimentazione da sempre. Insignita nel 2024 del compasso d’oro alla Carriera da parte dell’ADI, Anna Ferrino apre il diario dei ricordi e tra episodi di vita personale e professionale ripercorre i passi di crescita e di sviluppo del marchio al fianco di grandi alpinisti ed esploratori. Appassionata di sport e di natura, trasmette voglia di fare e di fare bene.
L’architetto Ignazia Favata, assistente di Joe Colombo dal 1968, dirige lo Studio Joe Colombo a Milano dal 1971; si occupa di nuovi prodotti di design industriale e della realizzazione di quelli in produzione. Ai microfoni del nostro podcast racconta un Joe Colombo inedito e traccia il profilo di un innovatore per natura, grande designer con le sue passioni, la sua attenzione alla tecnologia, all’ innovazione, al materiale. Accanto a lei Elisa Storace curatrice del Kartell Museo completa il racconto con la relazione tra Joe Colombo e Kartell. Occasione anche per commentare la mostra in corso al Museo Kartell “Memorie dal futuro. Il design di Joe Colombo per Kartell”.
Cesare Battisti è Chef e Oste del "Ratanà" a Milano ed è considerato uno dei cuochi contemporanei più rappresentativi della cucina tradizionale rivisitata e di qualità, nonchè uno dei più attenti sui temi della sostenibilità alimentare, economica, ambientale e sociale. Racconta la sua passione per la cucina e per la materia prima che cura e ricerca in ogni dettaglio. Un viaggio nel gusto e nella genuinità. Per lui “il cibo deve essere onesto” e sottolinea come onestà e rispetto sono alla base del suo lavoro. Scorrevole il racconto della sua filosofia di vita applicata alla sua cucina, basata sul fascino della trasformazione del prodotto. Ci parla di Milano, della cucina milanese ma anche della sua esperienza giovanile sulle navi. Legato ai suoi ragazzi di brigata, incline a formare e fare squadra, Battisti ci svela anche alcune del sue ricette stagionali.
Monica Maggioni, giornalista e conduttrice televisiva; dall’interesse da bambina per il lavoro degli inviati, alla sua presenza sui fronti di guerra. Un'attenzione verso le persone, verso le storie vere da raccontare, documentandosi e studiando, entrando nelle vite fragili con discrezione e umanità. Una carriera in Rai dove è entrata per concorso e dove ha occupato ruoli diversi da giornalista e inviata a direttore del Tg1. Fino alla inaspettata, come dice lei, presidenza della tv nazionale. Ci svela la sua passione per la casa, per il design e molto altro.
Davide Rampello, regista, direttore artistico, docente, autore e curatore artistico di mostre e installazioni nazionali e internazionali. Nato a Raffadali in Sicilia, per non interrompere la tradizione della famiglia del padre e con una madre matematica, cresce in un ambiente in cui la cultura e il sapere sono una condizione di vita. Lavora sul teatro come arte della parola e del gesto, ci porta nella bellezza che per lui è “testimonianza di tutto ciò che è memoria dei padri”, divaga nell’amore per la cucina e per le esperienze del "saper fare". Entriamo con lui in un viaggio senza confini, dagli studi televisivi agli esordi della della tv “commerciale”, passando per i grandi eventi, le grandi opere e i progetti che stanno per arrivare.
Antonio Monda: scrittore, giornalista, direttore artistico della Festa del Cinema di Roma dal 2015 al 2021, ha curato mostre nei principali musei del mondo, insegna alla New York University, dove vive da 30 anni. Lo abbiamo incontrato al Salone del Mobile dove ha curato insieme a Paolo Sorrentino l’installazione “La dolce Attesa”. Abbiamo parlato con lui dei personaggi raccontati  nel suo ultimo libro  “Incontri ravvicinati", edito da La nave di Teseo. Un volume che raccoglie amicizie, legami e frequentazioni uniche, coltivate in questi anni in America; figure che lui accoglie, assieme alla moglie, nei celebri pranzi nella sua casa di New York. Nel libro, mentre scorre uno spaccato di storia, cultura, cinema, vissuto dai protagonisti assoluti, ne emerge per ciascun profilo, una storia gentile, un ritratto che fa emergere la sfera della persona prima del personaggio. Ci parla poi di America oggi e di cinema italiano e dei suoi bravi registi.
Franco Laera si racconta, dalla sua partenza dalla Puglia verso Milano, al ‘68, al teatro sperimentale nella periferia di Milano, agli incontri casuali ma che si rivelano cruciali per i progetti futuri.Laurea con lode in Storia del Teatro e Comunicazioni Sociali all’Università Cattolica di Milano, fugge letteralmente dall’insegnamento; nel 1989 fonda Change Performing Arts, un nuovo organismo di ideazione e produzione artistica interdisciplinare, per la produzione di eventi a livello internazionale. Ha lavorato e lavora con grandi artisti, da Robert Wilson a Philip Glass, da Peter Greenaway e Tadeusz Kantor e molti altri.
Ospiti del Podcast al Salone del Mobile i vincitori del SaloneSatellite Award.Alla  26ª edizione del SaloneSatellite i giovani under 35 si sono misurati sul tema NUOVO ARTIGIANATO: UN MONDO NUOVO/NEW CRAFTSMANSHIP: A NEW WORLD. Ascoltiamo i racconti dei premiati.Sul gradino più alto Kazuki Nagasawa dello studio giapponese Super Rat per il lavoro Utsuwa-Juhi Series, vasi e contenitori che reinterpretano l'artigianato giapponese. Il secondo premio è raccontato dallo studio olandese Luis Marie per Plissade, uno schermo interamente tessile, irrigidito senza leganti o adesivi, che reinventa le tradizionali tecniche di plissettatura. Porta il tricolore il terzo posto di  Riccardo Toldo per la lampada Fil Rouge: un filamento quasi invisibile prende vita quando alimentato ai poli opposti, ispirato al filo rosso, che si dice leghi i destini. Menzione Speciale al designer venezuelano Juan Cortizo con Quibor Project, ideatore di una cassa acustica che incarna la passione per il design industriale e dell'impegno verso l'artigianato venezuelano.
"FIAT Grande Panda Kartell" al centro dello stand del Salone del Mobile: un work in progress, un laboratorio creativo su cui i due marchi, Kartell e Fiat, hanno lavorato insieme per arrivare a una versione ancora da finalizzare, ma carica di significati e di carattere. Ai microfoni di Kartell Podcast, direttamente dallo stand in Fiera, Francois Loboine, direttore del design di Fiat e Abarth e Rossella Guasco, responsabile Colors and Materials Fiat, svelano il legame tra i marchi e il cuore del progetto.
Cristian Catania, responsabile dell’Universal Design, Project Director di Reinventing Fairs dello studio  Lombardini22, gruppo leader nello scenario italiano dell'architettura e dell'ingegneria.Definisce ogni progetto una sfida, un percorso per raggiungere "obiettivi che ci si propone partendo dall’ascolto£. Palermitano radicato a Milano, ama la cura del dettaglio, indagare, cucinare per gli amici, incontrare gli amici architetti siciliani a Milano. Rievoca la passione per il disegno che nasce dall’osservare il papà che era scenografo. Studia la disciplina dell’Universal Design approfondendo l’importanza delle risposte dei progetti alle esigenze di accessibilità. Racconta la sua visione per l’urbanistica delle fiere, lavorando sulle esigenze del visitatore e sulla capacità di visitare i percorsi espositivi e sottolinea la sostenibilità dello spazio. Rivela la sua passione per gli oggetti, come le penne: ne ha sempre una in tasca e ci spiega che il disegno per lui è "progettualità di una accessibilità invisibile".
Ico Migliore e Mara Servetto, un'intervista "doppia" per raccontare la loro unione nella vita e sul lavoro. Un viaggio nelle esperienze personali e formative che hanno segnato il loro percorso e la loro visione di design e architettura. Passioni e incontri di affinità. Ci accompagnano nella visione che l’architettura può avere nel definire gli spazi di condivisione e cultura e dare qualità alle città e come saranno i musei del futuro.
“Mi sono divertito”. Con questa frase Bruno Bozzetto, regista, disegnatore, illustratore, autore di grandi progetti, cortometraggi e film di animazione, pluripremiato e una nomination all’Oscar, sintetizza la sua carriera. Racconta di come sono nati e come si sono consolidati negli anni i suoi personaggi leggendari, dal Signor Rossi a Mini Vip e Super Vip; parla del gruppo di lavoro nello studio che dal 1960 al 2000 ha creato cortometraggi e lungometraggi entrati nell’immaginario collettivo. Ci spiega il suo approccio a quello che non ha mai considerato un lavoro, ma una grande passione.
Designer e architetto, nel 1999 ha fondato FRAGILE, il suo laboratorio di pensiero e di progetto.In un dialogo pacato parla di "poesia davanti all’oggetto", spiegando che per lui gli oggetti che assurgono a essere chiamati cose devono parlarci di poesia. Design e poesia è la chiave per capire l’oggi. Impegnato nel fare design pensando che gli oggetti possano cambiare le relazioni tra le persone, ci introduce nel suo mondo del disegno, del segno grafico, della bellezza, dei suoi dieci tipi di nero.
Margot Sikabonyi, attrice, scrittrice, insegnante di yoga, mamma. Partendo dal suo ultimo libro “Lara vuole essere felice” ci parla della necessità di andare a fondo riguardo al tema della "perfezione che imprigiona", in un percorso per trovare la luce dentro la frattura. Il successo da ragazzina con l’amatissimo personaggio di Maria Martini nella popolare serie di Rai 1 “Un medico in famiglia”, la fuga verso le Hawaii per curare i delfini e poi a Hong Kong per diventare insegnante di yoga che l’ha riappacificata con il suo corpo, il surf, la laurea in psicologia, il sogno di diventare ballerina e la consapevolezza ora che recitare è la sua vita. Nella continua ricerca del capirsi, ci anticipa il suo prossimo lavoro teatrale e il suo debutto da regista.
Franco Raggi ha progettato allestimenti, mostre, libri, riviste, scenografie, architetture, oggetti e molte luci. Alla Triennale di Milano è ora allestita la mostra “Pensieri Instabili” che rappresenta uno spaccato del suo progetto. Ai nostri microfoni si racconta, in un viaggio alla continua ricerca di trovare punti di squilibrio con l’ironia che come afferma “è un modo serio di non prendersi sul serio”. E invita i giovani a imparare a fermare le idee su un taccuino con un disegno, uno schizzo, un appunto come ha fatto lui conservando un prezioso patrimonio di immagini colte dalla sua matita.
Ambra Martone, la terza generazione di una famiglia legata all’industria del profumo di alta gamma, si racconta e ci introduce nel mondo della bellezza olfattiva. Ci spiega la dinamica della costruzione di un profumo, dalla scelta delle essenze alla maestria dei grandi “Nasi”. E' appassionata di viaggi, di natura, di sport e del suo lavoro, a cui era già preparata sin da bambina.
Paolo Griffa, chef una stella Michelin al Caffè Nazionale di Aosta, racconta dove affondano le radici della sua passione per la cucina. Dalla pasticceria e dalle torte che la mamma Daniela cucinava per lui fino ad arrivare dopo gli studi all’alberghiero e al passaggio al mondo del salato. Poeta della cucina, si misura su una continua ricerca e sperimentazione, per offrire ai clienti del suo caffè pasticceria ristorante esperienze uniche. Dove gusto, estetica e magia prendono forma.
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