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Jazz Anthology

Jazz Anthology
Author: Radio Popolare
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"Jazz Anthology", programma storico di Radio Popolare, esplora la lunga evoluzione del jazz, dalla tradizione di New Orleans al bebop fino alle espressioni moderne. Il programma, con serie monografiche, valorizza la pluralità e la continuità del jazz, offrendo una visione approfondita di questo genere musicale spesso trascurato dai media. La sigla del programma è "Straight Life" di Art Pepper, tratto da "Art Pepper Meets The Rhythm Section" (1957).
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"Jazz Anthology", programma storico di Radio Popolare, esplora la lunga evoluzione del jazz, dalla tradizione di New Orleans al bebop fino alle espressioni moderne. Il programma, con serie monografiche, valorizza la pluralità e la continuità del jazz, offrendo una visione approfondita di questo genere musicale spesso trascurato dai media. La sigla del programma è "Straight Life" di Art Pepper, tratto da "Art Pepper Meets The Rhythm Section" (1957).
Due live di Jazz em Agosto, il festival che si è svolto a Lisbona fra il primo e il 10 del mese scorso, ci hanno sollecitato nella scelta dei due album che Jazz Anthology presenta questa sera. A Jazz em Agosto si è esibita con giradischi ed elettronica Mariam Rezaei, britannica di origini iraniane, che nel suo set ha fatto fra l'altro emergere dei bei passaggi di musica improvvisata presi da The Sleep of Reason Produces Monsters, quartetto formato da lei stessa, dall'italiano Gabriele Mitelli, trombino, elettronica e voce, dalla danese Mette Rasmussen, sax alto, e dall'austriaco Lukas Koenig, batteria, percussioni e synth: The Sleep of Reason Produces Monsters è anche il titolo del loro esordio discografico, uscito in maggio, molto convincente per la coesione del quartetto, l'equilibrio fra rumorismo, elettronica e improvvisazione radicale, e la verve delle situazioni. E a Jazz em Agosto, assicurando una coinvolgente chiusura alla rassegna, si è esibita, in settetto, la vibrafonista Patricia Brennan, messicana da vent'anni negli Stati Uniti: il suo Breaking Stretch, pure in settetto, pubblicato dalla Pyroclastic Records, considerato uno dei migliori album di jazz usciti lo scorso anno, coniuga felicemente il senso di un jazz di oggi con l'entusiasmo e la comunicativa. Patricia Brennan sarà a Padova il 24 e 25 ottobre prossimi nell'ambito del Mary Halvorson Special Project proposto dal Centro d'Arte dell'Università, e il primo novembre si esibirà col suo sestetto al Jazzfest di Berlino.
In una giornata come quella di oggi di sciopero e di manifestazioni per la Palestina, e mentre di Palestina si sta discutendo all'Onu, ci pare appropriato nella puntata di questa sera di Jazz Anthology far ascoltare la registrazione della riproposizione dal vivo, il 7 giugno scorso nell'ambito della festa 2025 di Radio Popolare, della Cantata Rossa per Tall El Zaatar di Gaetano Liguori e Giulio Stocchi. Fra gli emblemi dell'impegno politico in musica degli anni settanta, la Cantata ha attraversato i decenni acquistando il rango di un classico, per la sua forza emotiva, e per la felice e innovativa intuizione dell'incontro di "generi" diversi: jazz, richiami classici, tradizione popolare, sperimentalismo, poesia, registri del recitato. Con Gaza nel cuore, ci auguriamo invece che un giorno la Cantata non abbia più la tragica attualità che le conferisce la tremenda condizione dei palestinesi. Con Gaetano Liguori, pianoforte, Silvano Piccardi, voce recitante, Roberto Del Piano, basso elettrico, Filippo Monico, batteria, e le voci registrate di Demetrio Stratos e Concetta Busacca. A cura di Marcello Lorrai.
Distintosi negli anni sessanta fra i più brillanti giovani del jazz della penisola, negli anni settanta Claudio Fasoli è stato il sax di una innovativa esperienza di jazz elettrico come Perigeo, per poi sviluppare, con esiti tra i più originali, una carriera personale in cui ha avuto accanto molti protagonisti tra i più notevoli del jazz italiano, europeo e d'oltre Atlantico. Sempre in piena attività, Fasoli torna a Jazz Anthology per presentare il concerto di sabato 20 settembre con il suo Next Quartet alla Camera del Lavoro di Milano (h. 17.30, in apertura della 31esima stagione dell'Atelier Musicale dell'Associazione Culturale Secondo Maggio), l'album A Long Trip 22 inciso nel 2022 con il suo Samadhi Quartet (pubblicato dalla Parco della Musica Records) e il suo libro Jazz, architetture di un azzardo, a cura di Marc Tibaldi (il Saggiatore, 200 pp. circa, 18 euro). A cura di Marcello Lorrai.
"Jazz Anthology", programma storico di Radio Popolare, esplora la lunga evoluzione del jazz, dalla tradizione di New Orleans al bebop fino alle espressioni moderne. Il programma, con serie monografiche, valorizza la pluralità e la continuità del jazz, offrendo una visione approfondita di questo genere musicale spesso trascurato dai media. La sigla del programma è "Straight Life" di Art Pepper, tratto da "Art Pepper Meets The Rhythm Section" (1957).
"Jazz Anthology", programma storico di Radio Popolare, esplora la lunga evoluzione del jazz, dalla tradizione di New Orleans al bebop fino alle espressioni moderne. Il programma, con serie monografiche, valorizza la pluralità e la continuità del jazz, offrendo una visione approfondita di questo genere musicale spesso trascurato dai media. La sigla del programma è "Straight Life" di Art Pepper, tratto da "Art Pepper Meets The Rhythm Section" (1957).
"Jazz Anthology", programma storico di Radio Popolare, esplora la lunga evoluzione del jazz, dalla tradizione di New Orleans al bebop fino alle espressioni moderne. Il programma, con serie monografiche, valorizza la pluralità e la continuità del jazz, offrendo una visione approfondita di questo genere musicale spesso trascurato dai media. La sigla del programma è "Straight Life" di Art Pepper, tratto da "Art Pepper Meets The Rhythm Section" (1957).
"Jazz Anthology", programma storico di Radio Popolare, esplora la lunga evoluzione del jazz, dalla tradizione di New Orleans al bebop fino alle espressioni moderne. Il programma, con serie monografiche, valorizza la pluralità e la continuità del jazz, offrendo una visione approfondita di questo genere musicale spesso trascurato dai media. La sigla del programma è "Straight Life" di Art Pepper, tratto da "Art Pepper Meets The Rhythm Section" (1957).
"Jazz Anthology", programma storico di Radio Popolare, esplora la lunga evoluzione del jazz, dalla tradizione di New Orleans al bebop fino alle espressioni moderne. Il programma, con serie monografiche, valorizza la pluralità e la continuità del jazz, offrendo una visione approfondita di questo genere musicale spesso trascurato dai media. La sigla del programma è "Straight Life" di Art Pepper, tratto da "Art Pepper Meets The Rhythm Section" (1957).
"Jazz Anthology", programma storico di Radio Popolare, esplora la lunga evoluzione del jazz, dalla tradizione di New Orleans al bebop fino alle espressioni moderne. Il programma, con serie monografiche, valorizza la pluralità e la continuità del jazz, offrendo una visione approfondita di questo genere musicale spesso trascurato dai media. La sigla del programma è "Straight Life" di Art Pepper, tratto da "Art Pepper Meets The Rhythm Section" (1957).
"Jazz Anthology", programma storico di Radio Popolare, esplora la lunga evoluzione del jazz, dalla tradizione di New Orleans al bebop fino alle espressioni moderne. Il programma, con serie monografiche, valorizza la pluralità e la continuità del jazz, offrendo una visione approfondita di questo genere musicale spesso trascurato dai media. La sigla del programma è "Straight Life" di Art Pepper, tratto da "Art Pepper Meets The Rhythm Section" (1957).
"Jazz Anthology", programma storico di Radio Popolare, esplora la lunga evoluzione del jazz, dalla tradizione di New Orleans al bebop fino alle espressioni moderne. Il programma, con serie monografiche, valorizza la pluralità e la continuità del jazz, offrendo una visione approfondita di questo genere musicale spesso trascurato dai media. La sigla del programma è "Straight Life" di Art Pepper, tratto da "Art Pepper Meets The Rhythm Section" (1957).
"Jazz Anthology", programma storico di Radio Popolare, esplora la lunga evoluzione del jazz, dalla tradizione di New Orleans al bebop fino alle espressioni moderne. Il programma, con serie monografiche, valorizza la pluralità e la continuità del jazz, offrendo una visione approfondita di questo genere musicale spesso trascurato dai media. La sigla del programma è "Straight Life" di Art Pepper, tratto da "Art Pepper Meets The Rhythm Section" (1957).
"Jazz Anthology", programma storico di Radio Popolare, esplora la lunga evoluzione del jazz, dalla tradizione di New Orleans al bebop fino alle espressioni moderne. Il programma, con serie monografiche, valorizza la pluralità e la continuità del jazz, offrendo una visione approfondita di questo genere musicale spesso trascurato dai media. La sigla del programma è "Straight Life" di Art Pepper, tratto da "Art Pepper Meets The Rhythm Section" (1957).
In questa puntata rendiamo omaggio a Louis Moholo, una leggenda della diaspora jazzistica sudafricana in Europa - causata dall'apartheid - e dalla metà degli anni sessanta uno dei più straordinari batteristi dell'improvvisazione nel vecchio continente: nato nel 1940, o più probabilmente nel '38, Louis Moholo è morto venerdì 13 giugno a Langa, la township vicino a Cape Town dove era nato e dove era tornato a stare una ventina d'anni fa dopo quarant'anni a Londra. All'esperienza musicale e umana di Louis Moholo abbiamo dedicato una serie di ben tredici puntate di Jazz Anthology fra maggio e novembre del 2017; poi nel giugno del 2018 abbiamo dedicato un'altra puntata all'uscita di una sua novità, l'album Uplift The People; e un'altra ancora nel luglio 2024 alla riedizione - per la prima volta in cd - dell'album Louis Moholo-Moholo's Viva La Black, che il batterista aveva inciso nel 1988: tutte queste puntate sono disponibili in podcast. A cura di Marcello Lorrai.
"Jazz Anthology", programma storico di Radio Popolare, esplora la lunga evoluzione del jazz, dalla tradizione di New Orleans al bebop fino alle espressioni moderne. Il programma, con serie monografiche, valorizza la pluralità e la continuità del jazz, offrendo una visione approfondita di questo genere musicale spesso trascurato dai media. La sigla del programma è "Straight Life" di Art Pepper, tratto da "Art Pepper Meets The Rhythm Section" (1957).
Negli anni ottanta irene Schweizer aveva dato un autorevole impulso alla nascita della Intakt, etichetta di Zurigo che ha poi dato ampio spazio alla produzione della pianista svizzera e che si è affermata come un importante riferimento per il jazz d'avanguardia, e non solo europeo. A meno di un anno dalla scomparsa di Irene Schweizer - si vedano in podcast il nostro ricordo del luglio 2024 e le tre puntate che le avevamo dedicato per i suoi ottant'anni nel maggio-giugno 2021 - la intakt pubblica un magnifico live inedito della pianista registrato al festival internazionale del jazz di Zurigo nel novembre dell'81. Per quella occasione - e per il concerto il giorno seguente al festival del jazz di Berlino - Irene Schweizer pensa a qualcosa di speciale, e organizza un quartetto con il sassofonista, clarinettista e fisarmonicista tedesco Rudiger Carl, col contrabbassista sudafricano Johnny Dyani, e col batterista olandese Han Bennink. Alla base il sodalizio, anche in duo, con Carl che durava già dal '73; la confidenza con Dyani, arrivato non ancora ventenne al festival di Antibes nel '64 con i sudafricani Blue Notes, che scelsero l'esilio dal Sudafrica dell'apartheid e con cui poco tempo dopo Schweizer strinse amicizia all'African Jazz Café di Zurigo dove lavorava; e il debole per la batteria - essendo lei stessa anche batterista - e la consuetudine con un batterista e performer straordinario come Han Bennink. Con la sua musica non convenzionale, piena di verve e di fantasia, il quartetto fu l'avvenimento di quella edizione del festival di Zurigo. Certo, erano anni d'oro per l'improvvisazione europea: ma a sollecitare una musica come quella c'era anche il clima politico-sociale, controculturale di Zurigo, dove l'anno prima era esploso un forte movimento di contestazione giovanile, che nell'81 non aveva ancora finito di tenere in agitazione Zurigo e altre città... a cura di Marcello Lorrai
Per decenni Marco Pennisi ha collaborato alla grafica delle uscite della Red Records, la storica etichetta italiana creata nel 1976 da Sergio Veschi. Nel 2021 Pennisi ha poi rilevato la Red, che in questi ultimi anni ha rilanciato, valorizzandone l'importante catalogo con ristampe in molti casi ampiamente aumentate, ma pubblicando anche inediti e nuove produzioni. Come altro aspetto dell'attività della Red, nel 2022 Pennisi ha varato Sounding Pictures, una collana, unica nel suo genere, di libri - formato Lp - di foto di jazz: sei fino ad ora i volumi pubblicati, consacrati al lavoro dei fotografi Mirko Boscolo, Elena Carminati, Roberto Polillo, Carlo Verri, Riccardo Schwamenthal, Paola Bensi. E' ora in uscita il settimo, dedicato a Luigi Zanon: in collaborazione con Sounding Pictures, nell'ambito di Novara Jazz venerdì 30 maggio si inaugura una mostra di scatti del fotografo genovese, mancato nel 2017. La conversazione con Pennisi è intercalata da qualche assaggio del catalogo Red, da un classico come Appointment in Milano di Bobby Watson all'album di una rivelazione come Hakan Basar, giovane pianista turco. Ma torneremo presto sulla produzione della Red, e in particolare ci occuperemo dei due volumi Standards Lost and Found di Gato Barbieri. A cura di Marcello Lorrai.
Completiamo il nostro omaggio a Daunik Lazro in occasione dei suoi ottant'anni proponendo tre Cd, tutti pubblicati dalla Fou Records nel 2024, con cui il sassofonista francese recupera tre live che rappresentano momenti emblematici della sua attività e dei suoi sodalizi degli anni ottanta-novanta. In Resumé of a Century, registrato nel '99, è - al sax alto e baritono - in compagnia di tre figure di tutto rilievo e storiche dell'improvvisazione europea: il batterista tedesco Paul Lovens, la vocalist francese Annick Nozati e il pianista e fisarmonicista belga Fred Van Hove; in Duo, registrato nell'80, è - al sax alto - con il grande contrabbassista francese Jean-Jacques Avenel, con cui ha collaborato a lungo e intensamente: e di questo album ascoltiamo una intera e magnifica sequenza di 27 minuti; infine in True and Whole Tones in Rhythms, registrato nell'82, è - al sax alto e al tubausax - in trio con Avenel e con il geniale violoncellista americano, e europeo di adozione, Tristan Honsinger.
"Jazz Anthology", programma storico di Radio Popolare, esplora la lunga evoluzione del jazz, dalla tradizione di New Orleans al bebop fino alle espressioni moderne. Il programma, con serie monografiche, valorizza la pluralità e la continuità del jazz, offrendo una visione approfondita di questo genere musicale spesso trascurato dai media. La sigla del programma è "Straight Life" di Art Pepper, tratto da "Art Pepper Meets The Rhythm Section" (1957).