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Milly Podcast – Italiano vero • Storie vere

Milly Podcast – Italiano vero • Storie vere
Author: Milly
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© Milly
Description
Benvenuti 🌷 un soffio d’aria tra lingua e emozioni.
Se ami l’Italia, il suo stile di vita e vuoi parlare italiano come un vero italiano, questo podcast è fatto per te. Ogni episodio è un viaggio tra cultura, cucina, musica e curiosità italiane, pensato per chi desidera imparare la lingua divertendosi. Perfetto per chi sogna di vivere la dolce vita… anche solo per qualche minuto!
Hai qualche domanda o curiosità? 👀
Contattami qua 💌
milly@bluewin.ch
Un grazie di cuore ♥️ a Liv art photography per l’immagine di copertina.
Se ami l’Italia, il suo stile di vita e vuoi parlare italiano come un vero italiano, questo podcast è fatto per te. Ogni episodio è un viaggio tra cultura, cucina, musica e curiosità italiane, pensato per chi desidera imparare la lingua divertendosi. Perfetto per chi sogna di vivere la dolce vita… anche solo per qualche minuto!
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260 Episodes
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Sorridiamo.Facciamo battute.Diciamo “va tutto bene”… anche quando dentro è tutto un groviglio.In questo episodio partiamo da una canzone apparentemente ironica di Elio e le Storie Tese, per parlare di qualcosa che ci riguarda tutti: le maschere, le aspettative degli altri, la paura di amare davvero, il bisogno di sembrare “giusti”.“Vorrei ma non posso” è una confessione collettiva.È il ritratto di una generazione (e non solo) che si sente fuori posto, che cerca la felicità… ma a volte insegue sogni che non le appartengono.Un podcast per chi si sente fragile.Per chi, almeno una volta, ha avuto voglia di dire:“Sono pieno di menate. Ma almeno, adesso, non le nascondo più.”Ascoltalo adesso.. e lasciati attraversare da questa dolce, amara, verissima leggerezza.
Ci sono film che non si guardano soltanto, ma che si vivono e si custodiscono dentro di noi per sempre.Nuovo Cinema Paradiso, il capolavoro di Giuseppe Tornatore con la musica indimenticabile di Ennio Morricone, è uno di quei film che diventano memoria collettiva, nostalgia e poesia.In questo episodio vi porto dentro la storia di Toto e Alfredo, un legame che è molto più di un’amicizia: è l’incontro tra un maestro e un sognatore, tra chi custodisce il cinema e chi impara a guardare la vita attraverso di esso.Un viaggio nell’Italia del dopoguerra, tra infanzia, amori perduti, partenze e ritorni.Rifletteremo insieme sul senso profondo del film: il potere dei ricordi, la forza della nostalgia, i luoghi dell’anima che non ci abbandonano mai.Un omaggio al cinema, ma soprattutto alla vita.🎵 Con le note eterne di Morricone come colonna sonora invisibile al nostro cuore.
Ci sono serie che non appartengono solo al piccolo schermo, ma alla nostra vita.Dawson’s Creek è una di queste: un racconto di amicizia, amore, fragilità ed emozioni che hanno segnato una generazione e che continuano a parlare anche oggi.In questo episodio speciale riviviamo la magia della serie, il ritorno del cast e la commozione di un’assenza importante. Un viaggio tra nostalgia e gratitudine, che ci ricorda quanto sia prezioso lasciarsi toccare dalle storie.Un podcast per chi ha amato gli anni ’90, ma anche per chi cerca ancora oggi un riflesso autentico di sé nelle storie degli altri.
Un orologio fermo alle 23:47.Una lettera del 1936 firmata da Evelyn Ashwood, quando ancora non era la donna che tutti ricordano.Una fotografia impossibile, che mostra Bloom davanti alla villa in un’epoca in cui lui giura di non esserci mai stato.Tra segreti sepolti e voci soffocate, la casa sembra voler parlare.Daisy lo sente sulla pelle: “Questa casa non vuole che restiamo. Ce lo sta dicendo. A modo suo.”In questo episodio, ogni indizio è un frammento di verità nascosta, ogni crepa nella villa è un passaggio verso ciò che non dovrebbe riemergere.E il tempo, bloccato a quell’ora precisa, sembra custodire la chiave di un mistero che nessuno vuole affrontare.🔮 Preparati: le ombre di Ashwood Manor non dimenticano.
Un viaggio nella vita e nelle parole di Oriana Fallaci, la giornalista e scrittrice che ha trasformato la verità in destino. Dall’infanzia segnata dalla guerra alla resistenza, dai fronti del Vietnam al Medio Oriente, dalle interviste leggendarie a Kissinger e Khomeini fino a pagine intime come Lettera a un bambino mai nato: Oriana non raccontava solo i fatti, li viveva sulla pelle.Questo podcast è un omaggio alla sua voce: una voce che divide e che illumina, che ferisce e che consola. Per chi studia l’italiano, scoprire Oriana Fallaci significa non solo entrare nella sua lingua, ma anche nel cuore delle battaglie, dei dubbi e dei sogni che hanno segnato un’epoca.✨ Una narrazione che intreccia storia, letteratura e riflessione, per ricordarci che pensare è vivere, e che avere il coraggio di dire ciò che si pensa è il primo passo verso la libertà.
Un racconto narrativo, sognante e malinconico, che ci accompagna tra i ricordi d’infanzia e i misteri del tempo. Una giovane donna ritorna al giardino abbandonato della casa della nonna, un luogo che un tempo era il suo rifugio e che ora nasconde un segreto dimenticato. Tra profumi, suoni e immagini sospese tra passato e presente, il giardino sembra volerle sussurrare una verità rimasta nascosta.✨ Un primo episodio che apre le porte a una storia delicata e avvolgente, dove memoria e mistero si intrecciano come i rami di un vecchio albero.Questo racconto è dedicato a Chiara 🌷
Ci sono parole che non appartengono solo al passato, ma parlano al presente e ci interrogano sul futuro.Quelle di Mario Calabresi, figlio del commissario Luigi Calabresi, ucciso nel 1972, ci ricordano una verità scomoda ma necessaria:“La violenza è stata di matrice comunista e fascista. Chi guida le Istituzioni dovrebbe fare molta attenzione a raccontare tutta la Storia. Le vittime degli Anni di Piombo non possono essere sfruttate per ragioni di campagna elettorale.”In questo episodio vi accompagno in un viaggio dentro la memoria degli Anni di Piombo, anni segnati da lutti, contrapposizioni ideologiche e ferite mai rimarginate.Ma soprattutto vi invito a riflettere su un punto essenziale:👉 la violenza non ha colore politico.Non appartiene a una bandiera, a una parte sola. È un linguaggio che, ogni volta che trova spazio, cancella l’umanità e soffoca la vita.Ricordare è un atto di responsabilità.Non per dividere, non per semplificare, non per alimentare l’odio, ma per riconoscere la complessità della storia e custodire la memoria delle vittime senza piegarla a interessi di parte.Questo podcast non è un processo al passato, ma una riflessione sul presente:su come scegliamo di raccontare la nostra storia,su quanto siamo disposti a difendere la verità,su quanto ancora oggi la tentazione della violenza può insinuarsi in chiunque.Un invito, in fondo, a costruire un futuro in cui la memoria diventa ponte e non muro, insegnamento e non arma.
Roma non si racconta.Roma si vive, si respira, ti si incolla addosso e non ti lascia più.Questa è la storia di Valentin: nato a Berlino, cresciuto con il rigore tedesco e il latino antico, ma con il cuore rapito – anzi, adottato – da Roma.La sua è una storia vera, fatta di curve allo Stadio Olimpico, di trasferte in giro per l’Italia, di partite viste con la nonna sul Lago di Como.Una storia che ha il profumo del caffè romano, il colore dei fumogeni giallorossi e la voce roca dei cori della Curva Sud.Un amore che non è rimasto solo nei ricordi.Perché a Berlino, Valentin ha deciso di portare un pezzo di quella Roma che gli ha cambiato la vita.Così, tra Kreuzberg e i ricordi del Tevere, è nato Alimentari Totti: un luogo dove la pizza in teglia incontra la pils alla spina, il vino dei Castelli Romani si brinda tra amici, e un “ciao bello” scalda l’aria anche sotto la pioggia berlinese.Valentin non ha solo aperto un locale.Ha ricreato una sensazione.Ha portato Roma nel cuore di Berlino.Se hai amato Roma almeno una volta, anche solo da lontano, questa storia ti parlerà.E se passi per Berlino, fermati da Alimentari Totti: lì, tra una focaccia e una risata, capirai che Roma non se ne va mai davvero.👉 Segui il loro viaggio anche su Instagram: https://www.instagram.com/alimentaritotti?igsh=MWdlNTd1YXNjbHM4ag==
C’è un luogo, nel cuore del Veneto, dove il tempo sembra rallentare e il rumore si fa gentile.Un borgo tra i più belli d’Italia, con mulini antichi che danzano sull’acqua e ponti che raccontano storie.In questo episodio ti porto con me a Borghetto sul Mincio, un angolo incantato tra Verona e Mantova, dove ogni scorcio è una cartolina.E poi… proseguiremo insieme nel Parco Giardino Sigurtà, uno dei parchi botanici più affascinanti d’Europa, dove fioriture spettacolari, vialetti segreti e alberi secolari creano un’atmosfera da sogno.Un viaggio nella natura, nella bellezza e nella lentezza.Un’occasione per scoprire parole nuove, esercitare l’italiano e – perché no – lasciarsi ispirare.Con suoni d’acqua, voci di passanti e un tocco di poesia… per accompagnarti tra i vicoli, i fiori e i pensieri.
Storia vera di un sogno tedesco partito da un villaggio invisibile, diventato la voce della musica nel mondoCosa può nascere da un villaggio di poche case, tra i campi silenziosi della Baviera?A Treppendorf, un luogo che sembra uscito da una fiaba rurale, è nato uno dei più grandi sogni musicali d’Europa: Thomann, oggi il più grande negozio di strumenti musicali al mondo.In questo episodio ti porto lì, dove tutto è cominciato.Tra radici contadine, visione imprenditoriale, passione autentica e un’energia che si respira ancora oggi.Dalla prima tromba venduta porta a porta da Hans Thomann Sr.Alla rivoluzione digitale di suo figlio, con uno dei primi e-commerce musicali d’Europa.Fino all’esperienza concreta che oggi vive ogni musicista che entra da Thomann: un luogo fatto di cura, giovani preparati, strumenti che aspettano solo di essere suonati.Un racconto motivazionale, culturale e musicale su cosa può accadere quando non si tradisce mai la propria anima.
C’è una frase che sembra innocua, detta quasi sottovoce.“Non ha amici, vero?” Non grida, non insulta, non offende apertamente. Eppure punge. Segna. Resta.In questo episodio, apriamo uno spazio di riflessione sulla solitudine, sul giudizio silenzioso che spesso accompagna chi non ha una fitta rete sociale.Viviamo in una società che misura tutto: successo, produttività… e persino le amicizie.Ma cosa succede quando si sceglie – o si è scelti – per la solitudine?Attraverso parole delicate ma forti, esploriamo il significato profondo del “non avere amici”, sfidando gli stereotipi e riscoprendo il valore dell’autenticità, del silenzio e della selettività emotiva.Un episodio che non dà risposte, ma fa domande.Che non giudica, ma accoglie.Che ricorda a ognuno di noi che la dignità non si misura in numeri, ma in luce.
All’alba, la villa respira un silenzio diverso. Un silenzio che pesa, che sembra trattenere i segreti tra le pareti. Harriet segue un filo invisibile fino alla biblioteca… e trova ciò che nessuno dovrebbe vedere: un corpo, immobile, con gli occhi spalancati verso il nulla.Un bicchiere rovesciato. Un libro aperto senza titolo. Una finestra chiusa come una promessa.Tra ombre e sussurri, Ashwood Manor non dorme: osserva, ascolta, inghiotte le verità.📌 Un episodio sospeso tra nebbia e presagi, dove ogni parola è un’eco e ogni ombra una domanda.
Un cielo immenso, senza stelle.Un silenzio che sembra non avere fine.È qui che ci porta il nichilismo esistenziale: davanti alla domanda più antica e vertiginosa dell’umanità – esiste davvero un senso nella vita, o non c’è nulla?In questo episodio attraverseremo l’oscurità del “nulla”, non come un concetto astratto, ma come esperienza concreta, fatta di solitudine, dubbi e silenzi che ognuno di noi, almeno una volta, ha sentito dentro di sé. Scopriremo che il nichilismo non è soltanto perdita, ma anche possibilità: se nulla è già deciso, allora tutto può ancora nascere.Guidati dalle riflessioni filosofiche e arricchiti dal pensiero di Alessandro, ci addentreremo in un cammino che dal buio conduce alla luce. Perché proprio lì, dove sembra esserci solo assenza, può germogliare una libertà nuova: la possibilità di scrivere il nostro senso, di trasformare il nulla in spazio vivo, da riempire con scelte, sorrisi e creazioni.Forse il nulla non è vuoto.Forse il nulla è l’inizio.Un inizio fragile, ma infinitamente nostro.
Il 13 gennaio 2012, la Costa Concordia – una delle navi da crociera più moderne d’Europa – si incagliò davanti all’Isola del Giglio. Quella notte, 32 persone persero la vita. Ma insieme al naufragio, andò in pezzi anche qualcosa di più profondo: la fiducia in chi doveva guidare, il senso della responsabilità, l’immagine stessa di un Paese.In questo episodio riviviamo le ore drammatiche dell’incidente, la celebre telefonata “Vada a bordo, c…!”, il processo e l’eredità simbolica di quella tragedia.Perché la storia della Concordia non è solo una cronaca di mare. È un monito, uno specchio in cui l’Italia si è vista riflessa.🎧 Un racconto intenso, pensato per chi studia l’italiano e vuole scoprire come un evento possa diventare memoria collettiva e metafora nazionale.
Ci sono ferite che non lasciano cicatrici sulla pelle, ma che abitano dentro di noi. Ferite che hanno la voce di chi amavamo, lo sguardo di chi ci ha cresciuti, il silenzio di chi avrebbe dovuto proteggerci. Le chiamiamo traumi, ma spesso ci sfuggono perché si nascondono nella normalità quotidiana.In questo episodio affrontiamo un tema delicato ma necessario: i traumi invisibili e i legami familiari che fanno male. Con me c’è la dottoressa Elisa Castellano, psicologa, psicoterapeuta e fondatrice dello Studio Eracle, che da anni scrive e comunica con chiarezza e sensibilità su salute mentale e relazioni per riviste come Grazia, Vanity Fair e Vogue Italia.Parleremo di cosa significa davvero “trauma”, di come riconoscerlo anche quando non ha la forma eclatante che immaginiamo. Affronteremo il difficile equilibrio tra mettere confini sani e cercare la riconciliazione con i nostri cari. E ci chiederemo come, giorno dopo giorno, possiamo prenderci cura delle nostre parti ferite senza vergogna, senza colpa, con più amore per noi stessi.✨ Perché chiedere aiuto non è debolezza. Dire no non è egoismo. E lasciare andare certi legami non significa odiare, ma scegliere di respirare davvero.Un episodio che è allo stesso tempo riflessione, conforto e invito al cambiamento.🌸 Segui la dottoressa Elisa Castellano su Instagram per approfondire questi temihttps://www.instagram.com/studioeraclebinasco?igsh=Z2tpejZjZWo1NDdl
Ci sono ferite che non si vedono, ma lasciano il segno. Una di queste si chiama mancanza di rispetto.In questo episodio ti accompagno dentro un tema che non è solo un valore astratto, ma qualcosa che si sente – o che, quando manca, fa male. Parliamo di quel rispetto che ti viene tolto piano, senza rumore. Di quello che aspetti, che cerchi, che a volte mendichi… anche se non dovresti.Parleremo insieme:– di quando il rispetto manca– di quanto può ferire, anche senza parole– di quel momento in cui, tremando, inizi a rimetterti al centro– e di tutto ciò che puoi fare intanto, mentre fuori magari tutto tace.È un episodio per chi si sente stanco, invisibile, svuotato.Ma anche per chi è pronto a ricominciare da sé, senza dover chiedere il permesso a nessuno.Perché sì: il rispetto comincia da TE.E oggi può essere quel giorno in cui ricominci a sceglierlo.
In questo episodio ti accompagno in un viaggio di parole semplici e profonde, per ricordarti una verità che spesso dimentichiamo: fare del proprio meglio è già abbastanza.Tra immagini delicate e riflessioni quotidiane, scoprirai che non serve sempre brillare o arrivare primi: anche i piccoli passi, i sorrisi stanchi e i tentativi imperfetti hanno un valore immenso.Un episodio che è insieme carezza e incoraggiamento, pensato per chi studia l’italiano ma anche per chi ha bisogno di fermarsi un attimo e dirsi: “Ho fatto del mio meglio, e va bene così.”Una voce che ti ricorda di non arrenderti, questo podcast vuole essere il tuo spazio di respiro, di riconoscenza verso te stesso e di nuova energia.🌼 Un invito a rallentare, a guardarti con più gentilezza e a dirti, finalmente: bravo.
Chi era Roberto Murolo? Non solo un cantante. Non solo un interprete.Ma la voce discreta e struggente di una Napoli che sapeva raccontarsi con pudore e verità.In questo episodio speciale, rendiamo omaggio a un artista che ha saputo fermare il tempo con una chitarra, una sedia, e il suono antico delle parole in dialetto.Chiudi gli occhi, e lasciati condurre tra vicoli, sospiri, canzoni e silenzi.Un viaggio emotivo e narrativo per scoprire (o riscoprire) l’uomo che ha cantato l’anima partenopea…senza clamore, ma con amore.Un episodio intenso, poetico e riflessivo.Da ascoltare lentamente. Come si ascolta la verità quando arriva sottovoce.
Due lettere.H.T. Sembrano piccole, ma quando non sai a cosa appartengono… iniziano a pesare. In questo nuovo capitolo, il passato torna a bussare.Un uomo sconosciuto cerca Nora. Una firma dimenticata ricompare.E un foglio piegato tante volte riapre una ferita che sembrava guarita.📍 Siamo ancora in Inghilterra, ma l’eco di Londra si fa sentire.Nel silenzio di una libreria, in un caffè pieno di sguardi, tra mani che trattengono segreti… qualcosa si muove.Un episodio sospeso tra verità non dette e ricordi che chiedono spazio.Perché ci sono nomi che cambiano.Ma ci sono iniziali… che ritornano.🤍Credits:Photographer: Olivia Mazzola @liv_art_photographyModel: Adele Cammarata @adelecammarataMUA & Hair: Lavinia Vieceli @laviniavieceli.muaLight Assistant: Gudo Santacroce @qweedo
Ci sono voci che non si limitano a farsi ascoltare: ti attraversano, ti restano addosso, diventano parte della tua vita.La voce di Richard Walters appartiene a questa categoria rara.Cantautore inglese, multi-strumentista, narratore dell’anima, Walters ha dato vita a canzoni capaci di diventare colonna sonora di serie iconiche come Grey’s Anatomy, Criminal Minds e CSI: Miami. Ha collaborato con artisti internazionali, è stato nominato ai Grammy, e continua a regalare al mondo musica che non si consuma con il tempo, ma si rinnova a ogni ascolto.In questa puntata ripercorriamo il suo viaggio artistico e umano: dal nuovo singolo With Every Heartbeat alle riletture intime come Maps, dalla libertà creativa nel suo studio “Manderley” alla riflessione su cosa significhi oggi fare musica che conta davvero.Richard Walters non è solo un artista: è una voce che sa creare legami, che si insinua nei silenzi e illumina le storie delle persone che l’ascoltano.Una voce che non urla, ma resta.