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42 la risposta - Libri e vita
42 la risposta - Libri e vita
Author: 42 La Risposta
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© Copyright 42 La Risposta
Description
42 la risposta è una trasmissione radiofonica che ha una sola regola: indagare la realtà con gli strumenti della letteratura. Sono ammesse le più disparate incursioni: dalla musica al cinema, dalle arti magiche alle chiacchiere da bar.
Lo scopo è ribaltare il tuo punto di vista. E anche il nostro.
D’altra parte 42 la risposta è un collettivo, una trasmissione radiofonica, uno stile di lettura, uno sguardo sul mondo.
Ha collaborato e collabora con Radio Città Fujiko, Radio Kairos, Radio Onda d’Urto; con i festival letterari e cinematografici di Itacà, Future Film Festival, Terra di tutti Film Festival, Enolibrì e con varie realtà culturali per presentazione di libri, organizzazione di eventi e molto altro ancora.
Ma perché questo nome?
"La risposta è molto semplice. Era uno scherzo. Doveva essere un numero, un normale, piccolo numero, e io scelsi quello. Rappresentazioni binarie, calcoli in base tredici, monaci tibetani sono solo una completa sciocchezza. Ero seduto alla scrivania, fissai il giardino e pensai “42 funzionerà”. Lo scrissi a macchina. Fine della storia"
Douglas Adams, 2 novembre 1993
Lo scopo è ribaltare il tuo punto di vista. E anche il nostro.
D’altra parte 42 la risposta è un collettivo, una trasmissione radiofonica, uno stile di lettura, uno sguardo sul mondo.
Ha collaborato e collabora con Radio Città Fujiko, Radio Kairos, Radio Onda d’Urto; con i festival letterari e cinematografici di Itacà, Future Film Festival, Terra di tutti Film Festival, Enolibrì e con varie realtà culturali per presentazione di libri, organizzazione di eventi e molto altro ancora.
Ma perché questo nome?
"La risposta è molto semplice. Era uno scherzo. Doveva essere un numero, un normale, piccolo numero, e io scelsi quello. Rappresentazioni binarie, calcoli in base tredici, monaci tibetani sono solo una completa sciocchezza. Ero seduto alla scrivania, fissai il giardino e pensai “42 funzionerà”. Lo scrissi a macchina. Fine della storia"
Douglas Adams, 2 novembre 1993
155 Episodes
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Tramite il libro-testomonianza "Hanno ucciso habibi" di Shrouq Aila (Wetlands, 2025), entriamo in mondo parallelo dove "il tempo si è fermato e la pietà è scomparsa".Shrouq Aila, giornalista regista palestinese di Gaza pluripremiata, ci racconta in prima persona di come si vive sotto le bombe, sotto occupazione, affrontando continui sfollamenti, la carestia che devasta gli animi e i corpi, così come i lutti, che si accumulano, le difficoltà estreme della vita quotidiana dove i diritti fondamentali di ogni essere umano vengono meno: dal diritto al cibo, all’acqua, all’igiene personale, alla privacy, alle cure mediche, all'infanzia, a una casa, a una vita dignitosa, e anche alla felicità, alla serenità. A Gaza tutto questo è diventato un lusso dimenticato e inaccessibile."Figlia mia, quella videocamera ti ucciderà. Mettila da parte. Questa guerra ha ucciso più giornalisti di qualsiasi altro conflitto nella storia moderna”.“Questa è storia, e dev’essere documentata. Voglio costringere il mondo a essere testimone. Che si voltino pure dall’altra parte, se vogliono, ma non potranno dire di non aver visto.”Tutti i proventi del libro, compresi i diritti internazionali, andranno all’autrice stessa.
Vi abbiamo parlato di genocidio, poi di ecocidio, oggi rifletteremo sullo spaziocidio, tramite il saggio di Eyal Weizman "Spaziocidio. Israele e l'architettura come strumento di controllo" (Mondadori, 2022)."In Palestina il paesaggio e l'ambiente costruito non sono allegorie, rappresentazioni o forme visive delle relazioni di potere, ma il mezzo stesso del potere costituito. L'ambiente non è solo il luogo dove la guerra si svolge, ne è il vero e proprio strumento."
Quale oscura dinamica può condurci a desiderare ancora una volta il fascismo? In che modo, parafrasando Spinoza, è possibile invocare la propria e l’altrui sottomissione, come se si trattasse della nostra salvezza? Attraverso le pagine de "Il Fascismo e noi" di Roberto Esposito e quelle del romanzo di Jonathan Littel, "Le Benevole", cercheremo di guardare in faccia il mostro, di scoprine il funzionamento e di cercare gli antidoti per sottrarci al suo abbraccio mortale.
Dai gelsi di Gerusalemme e del Libano, ai sicomori di Gaza, dagli ulivi di Betlemme alle arance palestinesi di Jaffa, dai platani di Gezi Park a Istanbul, dallo za'atar e l'akoub di Battir, fino all'orto botanico di Palermo. La storia del Mediterraneo e dell'Asia occidentale [colonialmente detta Medio Oriente], attraverso gli alberi. Un "manifesto di botanica politica". Tutto questo tramite il libro di Paola Caridi "Il gelso di Gerusalemme – L'altra storia raccontata dagli alberi" (Feltrinelli 2024).Buon ascolto!
Dopo la prima puntata di questa dodicesima stagione dedicata a PALESTINA di Joe Sacco, continuiamo a riflettere sulla questione israelo-palestinese attraverso gli altri due graphic novel del fumettista maltese: GAZA 1956 e THE WAR ON GAZA.
Cos’è l’infanzia in Palestina? Quali sono le conseguenze dell’occupazione? Cosa significa vivere a Gerusalemme? Come si fa a riconoscere una persona antisemita? Come si fa ad abbattere l’apartheid? Fino a che punto può arrivare la crudeltà di un genocidio? Come calcolare le condizioni che portano alla distruzione di un popolo? Dov’è la casa di una persona rifugiata? Perché è così importante preservare la memoria di un popolo?"...perché nella liberazione del popolo palestinese dall’oppressione dell’apartheid c’è la chiave per la liberazione degli stessi israeliani".Ne parleremo tramite il libro "Quando il mondo dorme. Storie parole e ferite della Palestina" di Fancesca Albanese (Rizzoli 2025)."È quando il mondo dorme che si generano i mostri" (Albanese).
Mentre il Mondo festeggia una strana pace che, almeno al momento, sa di tappeto volto a nascondere la polvere, noi la Palestina la vogliamo mostrare, vedere e far vedere. Attraverso gli occhi di chi c’è stato.La puntata, ma ne seguiranno altre, è dedicata alla Palestina e ai Palestinesi, gli occhi sono di Joe Sacco, gigante assoluto del giornalismo e testimone di eventi che sono Storia, pur non finendoci nei libri di storia. Facciamoci una favore: non ignoriamola.(Ed: Joe Sacco – Palestina. Special edition, Mondadori, 2019)
Il giorno della tua morte c'è qualcuno che riderà… si apre così il romanzo di Marco Visinoni "Ritratto dell’artista da morto” (BookTribu, 2024), un affresco composto da 123 piccoli quadri, che cercheremo di svelare in un’intervista che affronta i temi della perdita, della solitudine, della fragilità umana ma anche dell’importanza dell’ironia e della funzione conoscitiva e terapeutica della scrittura.
In questa puntata-intervista parliamo del libro Wild swimming (Bompiani, 2025) con l'autrice Giorgia Tolfo, con lei facciamo un viaggio musicale dentro e intorno al libro. Ci sono molti temi, molte atmosfere, molti luoghi e molti spazi, molti libri, autrici e autori, citazioni e anche molti oggetti, nel libro, ma c’è anche una colonna sonora che lo percorre, in ogni suo momento. Da Marostica a Londra a Bologna, da Prospect Cottage ai viaggi, da una casa all’altra, da un quartiere all’altro, da un incontro all’altro, da una relazione all’altra, da un momento significante all’altro, da un passato a un presente, e anche negli interstizi in cui si intrufolano i cambiamenti che non ci si aspetta. La musica non è un sottofondo in questo libro, è una partitura che dà il ritmo a eventi, relazioni e cambiamenti. Oggi vi parliamo del libro di Tolfo tra Bonobo, Nicholas Jaar, Jamie xx, Nils Frahm, Christian Loffler, Dua Saleh, Leonie Pernet, Max Richter e molti altri, da un’altra prospettiva, dalla musica che permea tutto.
“La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa.” (Karl Marx). Nella puntata di oggi di 42 la risposta Maria e Monica, attraverso le pagine del romanzo di Timur Vermes "Lui è tornato", si interrogano sui motivi che hanno reso possibile l’esondazione fascista che negli ultimi tempi ha sommerso la nostra memoria collettiva. È dunque possibile che ciò che credevamo fosse considerato il male, possa tornare?
Per la rubrica Riscoperte vi parliamo del romanzo "I baffi" di Emmanuel Carrère, per molto tempo fuori catalogo e ripubblicato da Adelphi nel 2020, è la terza e ultima puntata della nostra personale "trilogia Carrère". Il tema della puntata è il perdersi. Perdere se stessi, l'immagine che abbiamo di noi, l'immagina che gli altri – vicini e lontani – ci restituiscono. Conolla sonora di David Lynch, perché c'entra, e molto. In un discorso tra opposizione di certezze e illusioni, vi parliamo del libro e anche di altri libri."cosa succede alla vita quando è impossibile stabilire cosa sia reale e cosa no?"
Fino a che punto è lecito mentire? Fin dove è possibile spingere il gioco della menzogna senza compromettere ogni cosa, ogni relazione intorno a sé?In questa puntata, dedicata al romanzo L’avversario di Emmanuel Carrere parleremo di verità e menzogna, identità e falsificazione, ripercorrendo l’incredibile vita del protagonista Jean-Claude Romand.
Tante riflessioni e tanti aneddoti a partire da una grande riscoperta editoriale: Ucronia di Emmanuel Carrère, pubblicato nel 1986 in Francia e ora da Adelphi Edizioni nel 2024.
Ciao Cecilia Sala, ben tornata. Confusa, felice, ma libera alla fine.Ciao Kafka sulla spiaggia. Confuso, triste, ma libero alla fine.42 torna con due voci per raccontare due persone, due storie solo apparentemente scollegate: quella dei 21 giorni di prigionia di Cecilia Sala e quella contenuta nel libro dello scrittore giapponese Haruki Murakami, consegnatole negli ultimi giorni di prigionia nel carcere di Evin, in Iran. Per raccontare del loro incontro e di quanto siano stati necessari, l’uno all’altra. Per capire come un libro triste, pieno di sesso, capitato tra le sue mani come unica possibilità di evasione, possa aver contribuito enormemente a salvarle la vita.
42 torna a una delle sue passioni: le distopie. In Anna, romanzo di Niccolò Ammaniti, che ricorda contemporaneamente Il signore delle mosche di Golding e La Strada di Mac Carthy, in una Sicilia attraversata da bande di ragazzini per i quali l'unico scopo è sopravvivere, pur spendo di dover morire (vita a scadenza un po' come Blade Runner), qualcuno ancora impara a leggere e scrivere.
L'intervista a Guido Farinelli, storico della gastronomia, ci porta a viaggiare tra piazze, vicoli e monumenti, di Roma capitale e non solo. Ma, soprattutto, ci fa ritrovare le osterie. Il rapporto tra queste e il movimento operaio è una storia che ci parla della volontà di organizzarsi per l'emancipazione sociale, di lotte e resistenza. Vino e cibo, espressione della cultura popolare del nostro paese, fanno da collante e da filo conduttore della storia fatta di cospirazione, segreti, resistenze e tumulti.
Per la nostra storica rubrica Riscoperte oggi vi parleremo della ripubblicazione del libro di racconti "Proprio quella notte" di Tobias Wolff, finalmente di nuovo disponibile grazie a Racconti edizioni (2024), e di un racconto in particolare: Neve fresca. Ma parleremo anche dell'arte e delle magie della forma racconto, che noi a 42 amiamo profondamente. Abbiamo così tanto da dire che faremo una prima parte oggi e la seconda più avanti, mettendo in connessione i nostri racconti brevi preferiti.
Una puntata dedicata a Dorothy Allison – morta il 6 novembre scorso. Scrittrice, saggista e antropologa statunitense, erede di una grande tradizione letteraria «sudista» insieme a William Faulkner, Flannery O’Connor, Tennessee Williams e Carson McCullers, i suoi libri parlano di lotta di classe, abusi sessuali, violenza sulle donne, femminismo e lesbismo.Oggi vi parleremo del romanzo La bastarda della Carolina, pubblicato in Italia da #minimumfax nel 2018. All'indomani delle elezioni americane, proveremo a capire perché i libri di Allison e quelli J.D. Vance (eletto vicepresidente degli Stati uniti) parlino della stessa America profonda, povera, violenta, con un taglio ed esiti però differenti e opposti.
«Il male sta nelle parole che la tradizione ha voluto assolute. Nei significati snaturati che le parole continuano a rivestire. Mentiva la parola amore esattamente come la parola morte. Mentivano molte parole, mentivano quasi tutte.”Una nuova puntata per parlare de L’Arte della Gioia di Goliarda Sapienza con Beatrice Basile, dottoranda di ricerca dell’Università della Pennsylvania.
Ognuno di noi infatti ha i propri libri amuleto, i libri, le frasi, i versi a cui tornare per trovare riparo dal mondo, ma anche un’ancora a cui aggrapparsi per non finire noi stessi nel vortice delle passioni tristi, dell’abbrutimento e della cattiva coscienza. Ci servono amuleti e talismani per proteggerci dal male che viene dall’esterno, ma anche dai mostri che siamo in grado di generare da soli.In questa puntata, dallo stile un po’ patchwork, ciascuno di noi, con la propria voce, il proprio stile, la propria sensibilità, proverà a portare il proprio libro amuleto, il proprio libro scudo.























