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A M'arcord Podcast 🇮🇹
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A M'arcord Podcast 🇮🇹

Author: Orietta Borgia

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Description

Due parole su di me e un po’di ironia sul mio tentativo di far combaciare la formazione umanista della mia generazione con il fascino irresistibile della tecnologia. Questo primo Podcast, Amarcord, è strutturato in tre trilogie, sembra uno scioglilingua. Un trittico di trilogie non è che è molto meglio, vero?
La prima trilogia tratterà appunto del rapporto di una persona molto adulta con la tecnologia. Sono tre episodi: “Un regalo Stupendo”, “Set di Periferia”, “Scambiamoci i regali”.
La seconda parla di situazioni tragicomiche in famiglia, e la terza, be’, la terza sarà un po’, diversa, una sorpresa… E spero di riuscire a trattenervi, almeno per la sorpresa!
Un episodio nuovo e breve 😊 ogni domenica.
E se vi va commentate e sostenetemi sui Social.
Grazie!

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10 Episodes
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A m'arcord Teaser

A m'arcord Teaser

2021-02-0702:05

Benvenuti/e. Sono Orietta Borgia. Questa è l'anteprima del mio primo podcast A M'ARCORD. Potete trovarmi su Spreaker, Spotify, Google Podcast e YouTube. Grazie e a presto con l'episodio 0.
Questo episodio 0 è più una presentazione che un vero episodio. Parla un po’ di me e del filo conduttore della prima trilogia, ossia, uno sguardo ironico sul rapporto degli adulti-molto-adulti e la tecnologia. Un rapporto che è di amore, contrasto e sfida.
Non c’è niente di meglio che ricevere un regalo che ti cambia la vita. È quello che mi è successo quando ho scoperto i podcast e… subito dopo ho ricevuto uno stupendo microfono digitale. Una coincidenza pericolosa! Le idee cominciano a bussare alla porta, smaniose di uscire fuori, la rete è pronta a riceverle, le parole sgorgano libere, felici… e nella penombra del mio ultimo atto una magica finestra lascia entrare un raggio di sole.
Ed eccoci al secondo episodio della prima trilogia. Un’amica, coetanea, tecnologicamente ancora più imbranata di me, se possibile, un marito che un po’ se ne intende e io, la vittima ignara. Ce n’è abbastanza per trasformare una tranquilla mattina di primavera in una mattina … surreale. Ecco cosa può succedere a tre adulti-molto-adulti lasciati in balìa delle nuove tecnologie.
Sui regali indovinati, sbagliati, scambiati. Un regalo indovinato non è solo piacevole da ricevere, ma vuole anche dire che chi te lo fa ti conosce, è attento, ti considera speciale. Tanto quanto uno sbagliato è sgradevole perché sa di indifferenza, di dovere compiuto. Il valore di un regalo per me non sta nel prezzo, ma nel come e perché è stato scelto. Soprattutto se viene dalla persona con la quale condividi la vita. Perciò, attenzione vecchie coppie, per andare sul sicuro, meglio scambiarseli, i regali!
Alle sei del mattino il gatto aveva fame. Mi sono alzata per dargli il suo pesce, interrompendo la lettura di un affascinante racconto dell’orrore, senza immaginare che l’orrore sarebbe continuato dal vivo.
Una vita in quattro tempi: la ribellione degli anni 70, l’amore degli anni 80, l’ecologia degli anni 90 e … la tabula rasa del secondo millennio. È la storia, l’angoscia, la delusione e la rinuncia della mia generazione. Una generazione che ha creduto, ha gridato, ha lottato e poi… si è arresa di fronte all’indistruttibile potere della normalità.
Ultimo episodio della seconda trilogia, quella sulle gioie della famiglia. In questo episodio i ricordi sono i veri protagonisti, e sono ricordi molto antichi, forse anche un po’ confusi. Una specie di immersione per riportare a galla tesori e incubi sommersi.
La terza trilogia è dedicata a ricordi di pura fantasia. Tre raccontini surreali. Questo di oggi anche leggermente simil horror. Se un pomeriggio d’estate, passeggiando tra piazzette e monumenti romani vi trovaste davanti un… Per saperlo dovete proprio ascoltare l’episodio 7.
Presentazione 8° Episodio: “Il rosmarino in casa porta male”Vi ricordate il film “La finestra sul cortile" di Hitchcock? Mi piace rivederlo ogni tanto, e ogni volta penso a quante cose si possono scoprire, o immaginare, affacciati ad una finestra americana! Però, si sa: “Da ognuno secondo la sua capacità ad ognuno secondo la sua … curiosità”. La mia capacita purtroppo non è sufficiente per una finestra americana, ma alla mia curiosità basta anche un piccolo balcone di una periferia romana. L’idea però è sempre quella di curiosare negli spazi altrui, e se proprio non succede niente, beh resta sempre l’immaginazione.
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