Borena è un podcast di Valerio Nicolosi, tutte le puntate disponibili da lunedì 20 maggio 2024. Segui il podcast e clicca sulla campanella per ricevere gli aggiornamenti.
Quando si parte per un reportage la fase di preparazione è fondamentale. Studiare la storia del luogo, capire e conoscere le varie realtà che si incontreranno. Il viaggio inizia molto prima partire.
Dopo esserci lasciati alla spalle Arba Minch, il verde lascia il passo al marrone della terra. Fiumi prosciugati e laghi quasi secchi: la siccità ha colpito la regione etiope di Borena per 6 anni consecutivi, facendo saltare le stagioni della pioggia. Bisogna scavare delle buche al centro del lago per trovare un po' di acqua mista a terra, l'alternativa è soffrire la sete.
La popolazione di Borena da sempre è composta da agricoltori-pastori, ma con la siccità degli ultimi anni, è scomparso l'80 per cento del bestiame. I piccoli villaggi, abitati da secoli, si stanno svuotando a loro volta: ottomila persone si sono spinte a Higo, l'unico villaggio dove c'era ancora un po' di acqua e dove oggi un piccolo pozzo garantisce il minimo di acqua per la sussistenza della popolazione.
La siccità è sinonimo di emergenza, ma per combatterla c'è bisogno anche di interventi strutturali. I profughi di Higo scavano una grande fossa. A cosa serve? Quando torneranno le piogge, diventerà il loro bacino idrico comunitario. La terra è rossa e dura, i picconi e le pale lavorano senza sosta. Sembrano dei soldati in guerra contro il cambiamento climatico e per salvarsi è come se stessero scavando una trincea.
La siccità è concausa di un'altra emergenza: quella alimentare. A soffrirne sono soprattutto le bambine e i bambini di Borena, che non possono più bere il latte di capra, alimento che una volta veniva dato loro perché in ogni famiglia c'era almeno una capra, ma nemmeno il latte delle loro madri, malnutrite a loro volta.
Nonostante siano direttamente coinvolti e ne stiano pagando le conseguenze, i profughi della regione di Borena, in Etiopia, non sanno cosa sia il cambiamento climatico e pensano che ciò che stanno vivendo abbia tutt'altra causa.