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BuongiornoMondo

Author: LA7

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Una rassegna stampa curata da Elena Testi delle notizie più importanti e delle tendenze globali che stanno plasmando la società contemporanea. Dal cambiamento climatico alla geopolitica, dalle innovazioni tecnologiche ai movimenti culturali. "BuongiornoMondo” è il tuo passaporto per comprendere meglio la complessità del nostro mondo.”


BuongiornoMondo è un podcast di La7 prodotto da La7

Scritto da Elena Testi

La cura editoriale è di Francesco Iacubino

Postproduzione e montaggio di Sara Coccia

Produzione esecutiva affidata a Tania Fornaro e Sabrina Lunetta

233 Episodes
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Donald Trump affronta nuove tensioni politiche mentre si avvicinano le elezioni di metà mandato, a causa della pubblicazione dei documenti sull’indagine Epstein. Il rilascio dei file da parte del Dipartimento di Giustizia, giudicato incompleto e fortemente oscurato, ha scatenato polemiche bipartisan e accuse di scarsa trasparenza. La temporanea rimozione di una foto che ritraeva Trump nell’abitazione di Epstein ha alimentato sospetti di favoritismi, poi smentiti dalle autorità. Tra critiche del Congresso, accuse di violazione della legge e manovre politiche per spostare l’attenzione su Bill Clinton, la vicenda rischia di ritorcersi contro Trump, indebolendone l’immagine pubblica. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Intervista al direttore del TgLa7, Enrico Mentana, su che anno è stato il 2025. I protagonisti, le guerre e le tregue. Ma anche su che anno ci aspetta. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Nel pieno delle crisi internazionali, Donald Trump torna a parlare alla nazione con un discorso televisivo di 18 minuti, molto atteso e attentamente analizzato. A quasi un anno dal suo ritorno alla Casa Bianca, il presidente adotta un tono aggressivo, attacca il predecessore Joe Biden e rivendica i risultati della propria amministrazione, soprattutto su economia, immigrazione e politica interna, con l’obiettivo di recuperare consensi in calo. Dal punto di vista comunicativo, il discorso è più breve e controllato del solito, ma denso di temi: dai dazi all’inflazione, dai costi dei farmaci alla produzione energetica, fino all’annuncio di assegni per le forze armate e di un nuovo presidente della Federal Reserve. Trump evita invece riferimenti concreti a possibili escalation internazionali, limitandosi a generiche affermazioni sui successi diplomatici. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Nonostante incontri diplomatici che hanno coinvolto mezzo mondo, di un accordo di pace tra Russia e Ucraina non c’è traccia. Mosca ha escluso persino una tregua natalizia, ribadendo di non voler rinunciare al Donbass né accettare truppe NATO come garanzia di sicurezza. Una posizione che conferma come il conflitto resti una minaccia diretta anche per l’Europa. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
A Berlino Stati Uniti, Ucraina ed Europa hanno raggiunto un’intesa preliminare su garanzie di sicurezza per Kiev “in stile NATO”, senza invio di truppe USA ma con supporto militare e intelligence; Donald Trump si è detto pronto a portare l’accordo al Senato. L’Europa propone una forza multinazionale e impegni vincolanti contro future aggressioni russe, mentre restano aperti i nodi su Donbass e Zaporizhzhia. Mosca non ha ancora accettato l’intesa e l’opinione pubblica ucraina rifiuta concessioni territoriali, temendo un nuovo fallimento come quello del Memorandum di Budapest. Il negoziato è il più avanzato dal 2022, ma la pace resta incerta. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
La strage antisemita di Bondi Beach, durante le celebrazioni di Hanukkah, segna un punto di svolta per l’Australia e per la diaspora ebraica. L’attacco, che ha causato 15 morti e decine di feriti, si inserisce in un contesto globale di crescita senza precedenti dell’antisemitismo dopo il 7 ottobre 2023. Tra accuse politiche, tensioni internazionali e dati allarmanti sui crimini d’odio, emerge una preoccupazione più ampia: l’odio antiebraico non è più marginale ma normalizzato, e rappresenta una minaccia diretta alla sicurezza delle comunità e alla tenuta delle democrazie occidentali. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
La nuova Trump Gold Card, un visto accelerato da 1 milione di dollari (più 15.000 di commissione), apre le porte d’America a chi può pagare, mentre per tutti gli altri si prepara un controllo di frontiera mai visto prima: cinque anni di attività social, dieci anni di email e un dossier completo sui familiari. Una stretta che trasforma l’ESTA in un interrogatorio digitale. Ma non è l’unico fronte caldo. Il sito Defense One rivela un presunto documento strategico, subito smentito dalla Casa Bianca, secondo cui l’amministrazione Trump vorrebbe spaccare l’Europa dall’interno, puntando su Italia, Austria, Ungheria e Polonia per indebolire Bruxelles e sostenere movimenti sovranisti filo-americani. Un’Europa divisa, unita solo dalla preoccupazione: gli USA vogliono davvero “riplasmare” l’Occidente? Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Donald Trump attacca in blocco i leader europei, definisce l’Ucraina “vicina alla sconfitta”, dice che Zelensky deve “mettersi in riga” e liquida l’Europa come un continente debole e irrilevante. Le sue parole arrivano mentre la Casa Bianca pubblica una nuova Strategia di Sicurezza Nazionale che sancisce il ripiegamento degli USA sul proprio emisfero e un drastico ridimensionamento del ruolo americano nel Vecchio Continente. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Donald Trump torna a far pressione su Kiev e sugli alleati europei, accusando Zelensky di non aver letto la proposta di pace americana e dipingendo l’Europa come un ostacolo ai negoziati. Mentre Zelensky incontra i leader europei e ribadisce il rifiuto di cedere territori, Trump insiste sul fatto che Mosca sarebbe pronta a firmare e rilancia un editoriale che descrive l’Europa come “impotente” e in declino. La nuova Strategia per la sicurezza nazionale della Casa Bianca va oltre: parla di una possibile “cancellazione della civiltà europea” e propone di sostenere partiti nazionalisti per “correggere la traiettoria” del continente. Un intervento senza precedenti che rischia di dividere e indebolire ulteriormente l’Europa. Buongiorno mondo, partiamo da qui. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
L’Europa è nel caos: frammentata, impaurita, tagliata fuori dai negoziati tra Stati Uniti e Russia. Un documento riservato ottenuto da Der Spiegel rivela una telefonata drammatica tra i principali leader europei: Macron avverte Zelensky che Washington potrebbe “tradire” Kyiv sulla questione territoriale; Merz parla apertamente di manipolazioni americane; Stubb dice chiaramente: “Non possiamo lasciarvi soli”. Perfino il segretario generale della NATO, Mark Rutte, sostiene che l’Ucraina vada “protetta” dagli stessi alleati occidentali. Sul tavolo c’è il piano USA in 28 punti, discusso con Mosca senza coinvolgere né Kyiv né l’Europa . La Germania teme un accordo imposto, la Commissione Europea corre per trovare 90 miliardi da garantire all’Ucraina, mentre Belgio e Ungheria frenano. E la finestra per evitare il collasso finanziario di Kyiv si sta chiudendo. Intanto, in Russia, Putin stringe ulteriormente la morsa sullo spazio digitale: bloccati Snapchat e ostacoli a FaceTime, estendendo il modello di controllo già applicato a WhatsApp, Instagram e Telegram. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Da giorni si discute di un possibile accordo di pace tra Russia e Ucraina, con gli Stati Uniti protagonisti e l’Europa ai margini. La missione di Witkoff e Kushner, inviati da Donald Trump, che hanno sorvolato Bruxelles senza incontrare Zelensky per proseguire verso Mosca, arriva mentre l’UE tenta di chiudere la stagione del gas russo. Sullo sfondo, l’economia russa rallenta: entrate petrolifere a -35%, crescita allo 0,6% e 17 settori industriali in contrazione. Mosca risponde con un bilancio 2026 che aumenta l’IVA e destina il 38% della spesa alla guerra, mentre vende oro per finanziarsi. Intanto Putin vola in India per rafforzare un’alleanza strategica in equilibrio con le pressioni americane. L’UE fissa al 2027 la fine del gas russo, misura che peserà su Mosca ma senza effetti immediati, dato il crescente orientamento energetico russo verso Asia e Turchia. Buongiorno Mondo, partiamo da qui Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
La tensione tra Europa e Russia continua a crescere, mentre a Mosca Vladimir Putin ha incontrato l’inviato speciale di Donald Trump e Jared Kushner per colloqui sulla pace in Ucraina, senza però giungere a risultati concreti. Putin ha lanciato avvertimenti diretti all’Europa, accusandola di ostacolare il processo negoziale e dichiarando che solo gli Stati Uniti sono interlocutori credibili. Sul fronte europeo, Ursula von der Leyen propone di usare 140 miliardi di riserve russe congelate per sostenere l’Ucraina, ma tra la BCE, il Belgio e Euroclear si crea un complesso stallo tecnico e politico che impedisce l’avanzamento del piano. In sintesi, le divisioni tra Mosca, Washington e l’Europa rendono estremamente difficile trovare un accordo di pace. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Le parole dell’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone al Financial Times hanno fatto tremare l’Europa: per la prima volta un vertice della NATO ammette che l’Alleanza sta valutando azioni preventive contro la Russia. Non missili, ma operazioni cyber, anti-sabotaggio e difesa attiva contro droni, spionaggio e disinformazione. Mosca reagisce furiosa, parla di “provocazione” e accusa l’Occidente di voler sabotare i negoziati di pace. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Trump dice che un accordo di pace per l’Ucraina è “possibile”, ma intanto Kiev trema: Andriy Yermak, il potentissimo capo di gabinetto e uomo-ombra di Zelensky, lascia il governo travolto dallo scandalo di corruzione. E mentre l’Ucraina perde pezzi, in Europa accade qualcosa di inedito: la Germania ha preparato un piano segreto di 1.200 pagine per affrontare una possibile guerra su larga scala con la Russia. Rifugi antiatomici, mappe strategiche, mobilitazioni di massa e persino l’ipotesi di reintrodurre la leva obbligatoria. Una svolta che accelera l’allarme in tutta l’Unione: la Francia valuta misure simili e l’Italia, con Crosetto, prepara una “riserva modulare” per fronteggiare guerre ibride ed emergenze, pur escludendo la leva tradizionale. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Un attentato nel cuore di Washington ferisce due membri della Guardia Nazionale: Trump parla di “atto di terrore” e punta il dito contro l’accoglienza degli afghani voluta da Biden. Ma mentre fuori dalla Casa Bianca si spara, dentro esplode un caso politico ancora più clamoroso: la telefonata segreta che rivela il ruolo dell’inviato Steve Witkoff nei negoziati con la Russia per chiudere la guerra in Ucraina. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
La puntata è dedicata alla situazione in Cisgiordania e Gaza, rimasta in ombra mentre l’attenzione mondiale è rivolta ad altre crisi. A Gaza, nonostante il cessate il fuoco, la tregua è stata violata centinaia di volte e la popolazione vive in condizioni drammatiche tra distruzioni, piogge torrenziali e mancati aiuti. La Gaza Humanitarian Foundation chiude dopo cinque mesi, segnando il fallimento del modello di distribuzione militarizzato. In Cisgiordania, l’esercito israeliano ha avviato un’ampia operazione con arresti e minacce alla popolazione, mentre continua una campagna di espulsioni di massa: oltre 32.000 palestinesi sono stati sfollati dall’inizio del 2025. Con più di 1.000 palestinesi uccisi dal 2023 e attacchi dei coloni in aumento, l’annessione de facto avanza, erodendo ogni prospettiva di uno Stato palestinese. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
La puntata approfondisce i retroscena del nuovo piano di pace per l’Ucraina e le dinamiche che stanno ridefinendo gli equilibri globali. Dalle pressioni di Trump su Zelensky ai negoziati tesi di Ginevra, passando per il ruolo di Rubio, delle cancellerie europee e delle potenze coinvolte. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Gli Stati Uniti hanno messo sul tavolo un piano di pace che potrebbe chiudere la guerra in Ucraina. Ma rischia di aprirne un’altra: quella diplomatica con Kiev e con l’Europa. BuongiornoMondo, partiamo da qui. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Gli Stati Uniti stanno trattando con la Russia un piano di pace in 28 punti per l’Ucraina: concessioni territoriali, dimezzamento dell’esercito ucraino, rinvio della NATO per decenni. In questa puntata raccontiamo il contenuto del piano Trump, perché spaventa Kiev e l’Europa, cosa sta davvero succedendo in Polonia e perché cresce la sensazione che la sicurezza europea non sia mai stata così fragile dal 1945. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
L’Italia è già sotto attacco. Non con carri armati o missili, ma con una guerra silenziosa che mira a spegnere il Paese dall’interno: cyber-attacchi, sabotaggi, disinformazione, droni sopra infrastrutture critiche, pressioni economiche. È la guerra ibrida, descritta nero su bianco nel nuovo report del ministro Crosetto. Chi ci sta colpendo? Cosa vogliono? Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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