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Perché l’Italia continua a essere un Paese attraversato da misteri, depistaggi e verità mai svelate?In questa intervista, Danilo Cagno, autore di "Serva Italia" ci accompagna in un percorso che intreccia la memoria personale con la storia collettiva, dagli anni ’60 fino ai giorni nostri.Cagno ci ricorda quanto sia vitale custodire la memoria e difendere un giornalismo autentico, libero da condizionamenti. E lo fa anche con un gesto concreto: diventando socio della tv dei cittadini, Byoblu, a conferma che la ricerca della verità non è solo un esercizio narrativo, ma un impegno civile.
Inizia l'occupazione israeliana di Gaza. L'esercito di Tel Aviv afferma di controllare già la periferia. La città è allo stremo e le vittime non si contano. Ne parliamo con il giornalista Alberto Fazolo
Botta e risposta tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Il primo ha invitato l'Ucraina per un vertice a Mosca, ma il secondo ha categoricamente rifiutato. Intanto si cerca la sede per un eventuale incontro trilaterale. Ne parliamo con lo storico Davide Rossi.
6 agosto 1945, gli Stati Uniti sganciano la bomba atomica ai danni della città giapponese di Hiroshima. Tre giorni dopo si ripetono contro Nagasaki. Oltre 200mila vittime: la propaganda americana ha sempre descritto quell’evento come una necessità per porre fine al conflitto. L’analisi storica ha però smentito definitivamente questa vulgata. E ad oggi restano le cicatrici aperte di quell’evento che ha influenzato il successivo ordine internazionale basato sulla prevaricazione e la legge del più forte. Ne parliamo con lo storico Davide Rossi.
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha convocato una riunione sulla continuazione della guerra nella Striscia di Gaza. L'obiettivo è approvare un piano per la totale occupazione della Palestina, comprese le aree in cui si ritiene siano ancora detenuti ostaggi israeliani. Cosa significa questa mossa e perché avviene proprio ora? Quali sottili mosse vengono portate avanti nell'ombra e perché ritorna ormai di frequente la data di settembre per indicare una svolta? Secondo la giornalista e analista geopolitica Jean Toschi, settembre non sarà solo decisivo per il conflitto in Medio Oriente, ma anche per le sorti di Ursula von der Leyen in Europa e dell'Ucraina.
Nel corso degli ultimi anni Davide Tutino ha contrastato la compressione dei diritti e l’imposizione di misure liberticide solo con il suo solo corpo. Gesti di disobbedienza civile simbolici, poetici e radicali. I lockdown, gli obblighi di green pass, il riarmo europeo, la strage di Gaza, l’imposizione sempre più invadente di dispositivi di sorveglianza, l’obbligo di pagamento digitale: aspetti diversi che testimoniano il passaggio ad una società in cui i diritti vengono stravolti e il corpo rimane l’ultimo baluardo di resistenza, l’ultima isola in cui l’umanità può ancora testimoniare la sua esistenza.
Antonello Sacchetti, giornalista, è stato diverse volte in Iran e rivendica queste esperienze poiché afferma che molti parlano a sproposito di questo paese senza conoscerlo. Quando narrazione demonizzante di un popolo e ignoranza si mescolano, il mix è fuorviante e perfino pericoloso. Dal suo ultimo soggiorno a Teheran è nato il saggio “Iran il nemico essenziale. Un viaggio tra comode bugie e scomode verità”. Essenziale è un aggettivo che ha due significati: il primo designa l’essere un nemico nella sua essenza, nel suo nucleo, riferisce che l’essere un nemico è la sua cifra. L’altra accezione significa invece che questo ruolo ostile è indispensabile a qualcuno, in funzione di un altro attore. A chi è indispensabile l’Iran in veste di nemico e perché?
In questa puntata di Origini parliamo di devianza minorile, prendendo spunto anche da recenti fatti di cronaca, per capire se c’è un campanello d’allarme rispetto all’aumento del grado di violenza e il calo dell’età in cui questi comportamenti iniziano. Tra i casi più eclatanti degli ultimi tempi, citiamo la strage di Paderno Dugnano dove l’allora minorenne Riccardo Chiaroni, oggi condannato a 20 anni di carcere, ha sterminato con 108 coltellate madre, padre e fratellino. Chiara Petrolini, ritenuta colpevole della soppressione in momenti diversi dei figli appena nati, e per la quale è stata richiesta la perizia psichiatrica. E poi Pescara lo scorso anno, dove due ragazzi hanno ucciso un coetaneo per un debito di droga, e ora sono stati condannati. Nella maggior parte dei casi bravi ragazzi, tutti provenienti da famiglie almeno all’apparenza “buone”. Un dato che ci racconta molto sulla nostra società, dove un insospettabile bravo ragazzo o ragazza può trasformarsi in un assassino senza rimorso. C’è un aumento rispetto al passato? E come si può intervenire? Ne parliamo con il dottor Stefano Callipo, psicoterapeuta e presidente dell’Osservatorio Violenze e suicidi.
Da pochi giorni è stata nominata a capo dell’MI6, Blaze Metrevel. Secondo un’inchiesta del Daily Mail, il nonno della nuova direttrice del servizio segreto estero britannico era un un collaboratore ucraino e un ufficiale delle SS, direttamente coinvolto nelle atrocità dell'Olocausto. Byoblu intervista Franco Fracassi autore del volume “IV Reich”
Davide Sabatino, poeta, saggista e danzatore mette su carta la sua idea di rivoluzione spirituale. Nasce quindi “il poetico rivoluzionario”, la promessa di salvezza dal vuoto culturale e dal materialismo imperante. In un mondo dominato dal consumo, dal potere e dalla logica spogliata del sacro, Sabatino lancia un grido poetico contro la decadenza spirituale del nostro tempo. Ma non si tratta di nostalgia: è un invito ad agire. A cambiare. A rinascere.
Durante e dopo la “guerra dei 12 giorni” tra Iran e Israele, culminata con l’operazione Midnight Hammer degli USA, si sono sovrapposti i piani del conflitto reale e quello mediatico. Narrazioni e resoconti giornalistici, dichiarazioni ufficiali, resoconti dei servizi di intelligence hanno ricostruito i fatti in modi completamente diversi. Negli ultimi giorni Cnn e Nbc hanno riferito, citando fonti a conoscenza del dossier, che l’amministrazione Trump starebbe esplorando possibili incentivi economici da dare a Teheran in cambio della fine dell’arricchimento dell’uranio, tra cui lo sblocco di miliardi di dollari di beni iraniani congelati. Il capo della Casa Bianca ha smentito categoricamente e ha diffuso un nuovo appello per il cessate il fuoco a Gaza:"Fate l'accordo, riportate indietro gli ostaggi!!!", ha scritto su Truth. Nelle ultime ore il direttore dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, Rafael Grossi, ha nuovamente dichiarato che l’Iran potrebbe riprendere l’arricchimento dell’uranio entro pochi mesi, Donald Trump ha smentito ancora una volta in un’intervista all’emittente Fox News che “Gli iraniani non sapevano dell'attacco e non hanno spostato nulla”, ha detto intestandosi ancora il pieno successo nella distruzione dei siti di arricchimento. In un quadro del genere diventa particolarmente difficile comprendere dove risieda la verità, Byoblu prova a farlo con l’analista economico e geopolitico Giacomo Gabellini.
Tra il 12 e il 15 giugno a Stoccolma, in Svezia, si è tenuta la conferenza annuale del gruppo Bilderberg. Un incontro che ogni anno riunisce, a porte chiuse, politici, amministratori delegati di grandi multinazionali, banchieri del mondo occidentale. Quali informazioni sono trapelate quest’anno? Ne abbiamo parlato con l’attivista Giorgio Bombassei, uno dei pochi ad averla seguita da vicino.
Con il suo consueto sguardo razionale e provocatorio, Odifreddi smaschera le ipocrisie dell’Occidente sul tema nucleare: le grandi potenze atomiche, a partire dagli Stati Uniti, impongono a Paesi come l’Iran di non dotarsi della bomba, pur continuando a rafforzare i propri arsenali. “Eppure”, osserva, “l’unico tra questi a non averla mai usata è proprio l’Iran”. E rilancia: “Forse sarebbe più logico iniziare a toglierle agli americani”.Ma la riflessione si sposta rapidamente sul piano geopolitico globale: Russia, Cina, Iran e altri attori si stanno coalizzando attorno all’alleanza dei BRICS, stufi del predominio occidentale. Una reazione politica, economica e, in certi casi, bellica che sta cambiando radicalmente gli equilibri internazionali. L’Occidente, afferma Odifreddi, non è pronto, né disposto a cedere un’egemonia affermata fin dai tempi del colonialismo. E la resa dei conti potrebbe non essere lontana.Al centro della discussione anche il ruolo di leader imprevedibili come Donald Trump. “Ha un team di esperti in teoria dei giochi che gli suggerisce diverse strategie d’azione”, spiega Odifreddi. “Ma alla fine, l’ultima parola spetta sempre al Presidente. Ed è proprio questo il punto critico: affidare decisioni globali a una persona così inaffidabile è un rischio enorme”.Dal paradosso della bomba come deterrente, alla minaccia reale di un disordine mondiale, l’intervista offre una lettura lucida e provocatoria del presente. Un viaggio tra scienza, potere e logica, per comprendere il mondo che cambia anche quando nessuno sembra pronto ad ammetterlo.
Sono ore convulse, gli occhi del mondo sono puntati in Medio Oriente, sull’Iran ma anche sulla Casa Bianca e sulle prossime mosse che Trump potrebbe ordinare. La guerra non è solo di bombe ma anche finanziaria, e la minaccia di Teheran di chiudere lo Stretto di Hormuz sta già avendo ricadute sul mercato del petrolio e del gas. Si tratta di un braccio di mare tra l’Iran e la penisola araba di forte importanza strategica, da cui passa il 20% circa delle forniture mondiali di greggio, più il 10% del gas naturale incluso quello del Qatar diretto in Italia. E mentre i cittadini rischiano di veder salire ancora una volta alle stelle il prezzo dei combustibili, gli speculatori sono pronti a banchettare. Ne parliamo con il giornalista Marco Pugliese e con il presidente di Federpetroli Italia Michele Marsiglia.
Si complica la situazione in Medio Oriente. Gli Stati Uniti hanno attaccato tre siti nucleari iraniani. Abbiamo analizzato i possibili risvolti geopolitici dell’azione, in Medio Oriente e nell’intera comunità internazionale, con il giornalista Manilio Dinucci, conduttore della trasmissione su Byoblu Pangea Grandangolo.
Arriva anche per le scuole superiori lo stop all'uso degli smartphone durante l'orario della didattica e nel corso dell'intera giornata scolastica. L'Italia si allinea così ad altri Paesi europei che hanno applicato le stesse politiche restrittive. Ne parliamo con la giurista Elisabetta Frezza.
Giornalista Rai per 35 anni - silenziato per aver tentato di contestualizzare prima la guerra tra Russia e Ucraina e poi la strage in Medio-Oriente - Marc Innaro si concede in un’intervista su Byoblu in cui ricostruisce il graduale silenziamento a cui è stato sottoposto prima come inviato da Mosca e poi dal Cairo. Il 26 febbraio 2022, durante la trasmissione Tg2 Post, Innaro ha osato mostrare l’allargamento della Nato dopo il crollo dell’Unione Sovietica, per contribuire a spiegare le cause che spingevano la Russia a intervenire militarmente in Ucraina. Ne è seguita un’interrogazione del gruppo del Pd in commissione di Vigilanza Rai, con l’accusa di aver “confuso i fatti con le opinioni”. Come da lui stesso raccontato, da quel momento gli è stato impedito di svolgere il suo lavoro di corrispondente dalla capitale russa. Stesso copione presentatosi più tardi: quando dal Cairo ha tentato di contestualizzare il conflitto israelo-palestinese, respingendo la narrazione secondo cui tutto sarebbe iniziato dal 7 ottobre. “Francamente ne ricavi l’impressione, che secondo me è più che un’impressione, che secondo me è una certezza, che ci sia una regia, e che quindi gli ordini di scuderia partano non dalle testate dei singoli paesi, ma che ci sia qualcosa di molto più alto”.
Nei giorni scorsi è uscito un report a firma del giornalista Thomas Fazi in cui vengono analizzati nel dettaglio i fondi che l’Unione europea ha destinato ai media negli ultimi dieci anni. Si parla di una cifra intorno al miliardo di euro e di programmi che avevano il preciso scopo di promuovere la propaganda europeista. Coinvolti giornali, agenzie di stampa, tv e radio in tutta Europa. Ne abbiamo parlato direttamente con l’autore del report.
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