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Champagne Talk

Author: Champagne Society

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Champagne Talk è il podcast dedicato a tutti gli appassionati di Champagne...Su Champagne Talk troverai puntate divise in:
TALK - Episodi generici di attualità con ospiti speciali e con discussioni formative del Team
PRIME VISIONI - il format dove andiamo ad assaggiare in Live alcune bottiglie particolari
VIAGGIO NEI GRAND CRU - Un'avventura tra i villaggi più prestigiosi della Champagne
STORIE DI MAISON - Le storie e gli aneddoti più incredibili sulle Maison in un format veloce e fruibili
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187 Episodes
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Ultima tappa del nostro viaggio nei Grand Cru della Champagne.In questo episodio ci fermiamo a Les Mesnil-sur-Oger, uno tra i villaggi più conosciuti della Côte des Blancs, per ripercorrerne storia, suoli e interpretazioni. Dal racconto del Clos du Mesnil e della sua lunga vicenda, alle scelte della Maison Krug, fino al ruolo centrale di Salon nella costruzione del mito di questo territorio.Parliamo di annate, di decisioni produttive, di uscite sul mercato, ma soprattutto di geologia, esposizioni e stile, per capire cosa rende Les Mesnil riconoscibile nel tempo: vini tesi, verticali, capaci di grande longevità.Un episodio che chiude il percorso nei Grand Cru e lascia spazio a nuove domande, curiosità e voglia di continuare a esplorare la Champagne dal vivo.🎧 Ascolta l’ultima puntata del viaggio nei Grand Cru
In questo episodio di Prime Visioni esploriamo una nuova voce della Champagne: quella delMeunier.Con Le Ciergelot Joseph Perrier mostra la forza di un vitigno spesso silenzioso, capace oggi di esprimere identità, purezza e carattere.Un invito a guardare la Champagne da un punto di vista inedito.
In questa puntata di Prime Visioni ci immergiamo in uno degli Champagne più iconici e leggendari della regione: Comtes de Champagne, la cuvée de prestige della Maison Taittinger.Il racconto parte dalle origini medievali dei Comtes de Champagne, dalle fiere che resero prospera la regione e dalla figura affascinante di Thibaut IV, conte, poeta, crociato eprotagonista delle leggende legate allo Chardonnay e alle rose di Damasco.Una storia che la famiglia Taittinger ha scelto di onorare dedicando proprio ai Comtes la sua cuvée più prestigiosa, affinata nelle antiche crayères gallo-romane dell’Abbazia diSaint-Nicaise – oggi patrimonio UNESCO.La degustazione è dedicata all'annata 2014, uno Champagne 100% Chardonnay proveniente da cinque Grand Cru della Côte des Blancs: Avize, Le Mesnil, Oger, Cramant eChouilly.Un episodio dedicato agli appassionati che vogliono conoscere da vicino una delle cuvée più riconosciute al mondo: un Blanc de Blancs capace di coniugare finezza, profondità ed evoluzione, oggi e per i prossimi decenni.
Dopo le pendenze e i contrasti della Montagne de Reims, la Côte des Blancs rivela un paesaggio diverso: armonioso, omogeneo, quasi perfetto.Qui i suoli gessosi si susseguono per chilometri, dando vita a Champagne freschi, eleganti, rotondi, con una bella mineralità.Rispetto alla Montagne, le differenze tra i Grand Cru sono più sottili, come variazioni su uno stesso tema: piccole sfumature di esposizione, altitudine, mano del produttore.È un territorio che parla piano, ma con precisione, dove lo Chardonnay trova una sua espressione riconoscibile.
In questa puntata di Prime Visioni degustiamo il Rosé de Macération di Alexandre Bonnet, una delle cuvée più identitarie del domaine di Les Riceys, villaggio unico in Champagne per storia, tradizione e terroir.Si tratta di un rosé ottenuto da macerazione sulle bucce — il metodo storico della regione — capace di restituire colore, aromi e una presenza tannica che lo rendono molto diverso dai rosé d’assemblage più diffusi.Cosa scoprirete insieme a noi:Perché Les Riceys è considerato uno dei cru più affascinanti e complessi dell’AubeLa differenza tra Rosé de Macération e Rosé d’AssemblageIl ruolo storico di questo stile nella Champagne e il suo legame con la tradizione localeLa visione del domaine Alexandre Bonnet e il suo lavoro sulla sostenibilitàCome la macerazione esalta il frutto, la materia e la componente tannica del Pinot NoirLe caratteristiche dell’annata 2020 e il contributo del terroir kimmeridgiano in sapidità e strutturaGli abbinamenti possibili, dalla charcuterie ai piatti più ricchiUn episodio che racconta uno stile antico e sorprendente, ricco di colore, frutto e energia territoriale: il Rosé de Macération nella sua forma più pura.
Ad Avize, nel cuore Crayeux della Côte des Blancs, la Champagne parla con la voce dei suoi vignerons.È qui che troviamo alcuni tra i nomi più iconici — Jacques Selosse, Pascal Agrapart, De Sousa — custodi di una visione autentica e artigianale del vino.Un racconto che apre le porte a un tema affascinante e poco conosciuto: come funziona davvero la proprietà delle vigne in Champagne.Tra regole, tradizioni e storie di famiglie, un episodio che ci accompagna dentro l’anima più protetta — e complessa — della regione.
In questa puntata di Prime Visioni degustiamo la cuvée 7 Cépages di Alexandre Bonnet, una delle etichette più particolari del domaine di Les Riceys.La cuvée nasce dall’assemblaggio dei sette vitigni storici della Champagne — Pinot Noir, Chardonnay, Meunier, Pinot Blanc (Blanc Vrai), Pinot Gris (Formentaux/Bure), Arbanne ePetit Meslier — tutti vinificati separatamente, con pressature lente, fermentazione malolattica naturale e affinamento di 36 mesi sui lieviti.Cosa scoprirete insieme a noi:Il legame tra Alexandre Bonnet e il territorio di Les Riceys, uno dei cru più estesi dell’AubeLa filosofia sostenibile del domaine, certificato VDC e HVEL’identità dei vitigni rari e il ruolo che giocano nell’equilibrio della cuvéeLe caratteristiche dell’annata 2020, calda ma qualitativamente eccellenteLe note di degustazione: frutto, fiori, energia salina e la riconoscibile impronta del terroir kimmeridgianoUn episodio dedicato a uno Champagne raro (8.856 bottiglie prodotte e 100 magnum), capace di raccontare storia, terroir e sensibilità contemporanea.
In questa puntata di Prime Visioni degustiamo Blanc Souverain di Maison Henriot, una cuvée 100% Chardonnay pensata come “passepartout di eleganza”: uno Champagneluminoso, versatile, perfetto in molti momenti della giornata.Partendo dalla storia di Apolline Henriot (fondatrice nel 1808) e del legame di famiglia con l’abbé Gaudinot – figura chiave per i progressi agronomici in Champagne – ripercorriamocome lo Chardonnay sia entrato nel DNA della Maison attraverso il matrimonio con Marie Marguet, proprietaria di vigneti Grand Cru nella Côte des Blancs. Da lì nasce l’idea di una cuvée dedicata allo Chardonnay, costruita su 12 villaggi tra Côte des Blancs, Montagne de Reims, area di Sézanne e Vitriat: un piccolo “compendio” dello Chardonnay di Champagne.Cosa scoprirete insieme a noi:la storia di Maison Henriot, da Apolline alle origini dello Chardonnay in casa HenriotPerché il vecchio Blanc de Blancs è diventato Blanc Souverain e cosa racconta questo cambio di nomeLa filosofia della cuvée: 12 villaggi e tante sfumature di Chardonnay in un’unica interpretazioneIl ruolo di Alice Tétienne e l’attenzione alla biodiversità e al suoloLe caratteristiche della vendemmia 2018 e il contributo dei vini di riserva alla struttura e alla lunghezza del sorsoIl profilo di Blanc Souverain: finezza, luminosità, equilibrio e una bevibilità “da qualsiasi momento”Un episodio dedicato a uno Chardonnay di grande eleganza, che unisce storia di famiglia, sguardo femminile e una Champagne fatta di luce e sfumature.
In questa puntata di Prime Visioni degustiamo Esprit Nature di Henri Giraud.Partendo da oltre 400 anni di storia – dalle origini della famiglia Hémart nel 1600 fino alla guida moderna di Claude Giraud e Sébastien Le Golvet – ripercorriamo l’evoluzione della Maison, il ruolo di Aÿ come cuore storico della Champagne e l’innovazione sul legno dellaforesta di Argonne.Cosa scoprirete insieme a noi:La storia e l’identità del domaine Henri Giraud e del villaggio di AÿIl lavoro pionieristico sul legno di Argonne: parcelle, billon, tostatura a vapore e fondi in porcellana.Il significato profondo di “Esprit Nature” e perché qui “nature” non indica l’assenza di dosaggio.Il ruolo della réserve perpétuelle e delle cuve interrate nel mantenere freschezza e regolarità.Il profilo di Esprit Nature: precisione, pienezza, grip e la firma riconoscibile del Pinot Noir di Aÿ.Come questa cuvée, pur essendo il “vino di ingresso”, chiuda spesso le degustazioni in Maison per la sua freschezza e forza espressiva.Un episodio dedicato a una cuvée che porta nel bicchiere lo “spirito di casa” Henri Giraud: tecnica, memoria e visione contemporanea.
A Cramant la Champagne mostra il suo lato più morbido e luminoso.Qui lo Chardonnay unisce complessità e rotondità, regalando Champagne setosi, di grande eleganza e profondità.Rispetto ad Avize, i vini di Cramant si distinguono per una tessitura più ampia e avvolgente, pur mantenendo freschezza e minerali note distintive.Tra i produttori di riferimento, Maison come Perrier-Jouët con la cuvée Belle Époque Blanc de Blancs evidenziano il valore del terroir di Cramant, e vignerons come Diebolt-Vallois,Pertois-Lebrun, Guiborat e Larmandier Bernier raccontano sfumature ancora più intime evibranti.Un episodio che celebra la finezza e la generosità di uno dei villaggi più eleganti della Côte des Blancs, prima di spostarsi verso il vicino Avize.
In questa puntata di Prime Visioni degustiamo un formato speciale: il Brut Millésimé 2002 di Laurent-Perrier, in versione magnum “Les Réserves / Rarely Vintage”.Un’annata iconica, una bottiglia rimasta 22 anni sui lieviti, sboccata nel 2025 e rilasciata oggi con una nuova “vita” nel bicchiere.Chiara e Tommy raccontano il progetto Les Réserves, nato dalla visione di Bernard de Nonancourt: mettere da parte alcune annate straordinarie per osservarne l’evoluzione nel tempo e proporle, anni dopo, con dégorgement recenti. Dopo Grand Siècle, questo approccio viene applicato anche ai millesimati della Maison, tra cui la 2002, considerata una delle vendemmie più esaltanti degli ultimi decenni.Cosa scoprirai in questa puntata:Cos’è il progetto Les Réserves / Rarely Vintage di Laurent-Perrier e perché nasceLe caratteristiche dell’annata 2002: maturazione perfetta delle uve, grande sanità, equilibrio tra maturità e aciditàCome cambiano gli champagne tra sboccatura originale e sboccatura tardiva, pur partendo dallo stesso millesimoIl ruolo di Grand Siècle e il legame tra cuvée de prestige e singoli millesimi che la compongonoLe sensazioni in degustazione: pane e pan brioche, frutto maturo croccante, freschezza sorprendente, struttura piena ma composta, finale secco ed energico (dosaggio intorno ai 6g/l)Un episodio dedicato al tempo lungo dello Champagne: una magnum che racconta come un grande millesimo possa restare giovane, vibrante e complesso, anche dopo oltre vent’anni di attesa.
Nel cuore della Côte des Blancs, ci sono Grand Cru che custodiscono storie meno raccontate ma altrettanto affascinanti.In questa puntata esploriamo Chouilly, uno dei villaggi più estesi della Côte des Blancs con i suoi 519 ettari di vigne, e Oiry, molto più raccolto, con appena 88 ettari.Due realtà confinanti, legate dallo stesso suolo crayeux ma divise da caratteristiche differenti: Chouilly, ampio e aperto verso la pianura, e Oiry, più intimo e concentrato, doveogni parcella sembra racchiudere un frammento di storia.Un terroir che, pur condividendo la matrice minerale con i villaggi più celebri, custodisce un’identità propria, più varia e diversificataUn nuovo capitolo nel viaggio dentro la Côte des Blancs.
Il Cristal 2016 di Louis Roederer è più di un millesimato: è un’idea di futuro.Simbolo di equilibrio e purezza, riflette la visione sostenibile di una Maison che protegge la propria eredità per continuare a farla brillare nel tempo.Un episodio che racconta la Champagne come promessa, più che come ricordo.
“La Cuvée” di Laurent-Perrier è l’espressione più sincera del suo stile: luminosa, precisa, immediata.Nata dall’unione di più annate, racconta la capacità della Maison di innovare restando fedele alla propria eleganza.Un episodio che celebra l’arte dell’assemblaggio e la bellezza della continuità.
Eleganza e forza si incontrano nel Millésime 2015 di Laurent-Perrier, una cuvée che riflette l’arte dell’attesa e la ricerca dell’essenziale.Tra grazia e potenza, questo Champagne racconta l’anima di una Maison che da sempre trasforma la misura in stile.Un episodio dedicato al valore delle annate che sanno aspettare.
Prima di addentrarci nei villaggi della Côte des Blancs, un episodio per conoscere da vicino il protagonista assoluto di questo territorio: lo Chardonnay.Vitigno nobile e versatile, nato — secondo molte fonti — dall’incrocio tra Pinot Noir e Gouais Blanc. Arrivato in Champagne ha saputo imporsi con la sua eleganza e finezza.Dalla cremosità e dagli aromi di agrumi, fiori bianchi e frutta secca, fino alla longevità che lo rende eterno nel tempo, scopriamo come lo Chardonnay riesca a trasformare la craie e la luce della Côte des Blancs in emozione pura.Un viaggio tra storia, gusto e sensazioni, per imparare a riconoscere le sottili differenze tra i Grand Cru di questo straordinario terroir.
Aÿ è un luogo che parla attraverso il Pinot Noir.Qui il Pinot Noir assume profondità e struttura, con note olfattive e gustative che la rendono inconfondibile: arancia rossa, frutti neri e accenti balsamici.Un carattere deciso, riconoscibile persino alla cieca — come racconta l’aneddoto con lo chef-de-cave di Dom Pérignon.In questa puntata esploriamo le sfumature di un terroir unico, dove la forza della terra e la mano dell’uomo trovano un equilibrio perfetto.Un viaggio nel cuore nobile della Champagne.
Fondata nel 1856 a Vertus,, Veuve Fourny è una Maison familiare che da cinque generazioni incarna la purezza dello Chardonnay della Côte des Blancs.Charles ed Emmanuel Fourny conducono oggi il domaine con un approccio meticoloso: parcelle vinificate separatamente, fermentazioni parziali in legno, dosaggi minimi.Dal Clos Notre-Dame alle cuvée Extra Brut, un racconto di equilibrio tra tradizione, terroir e visione contemporanea.
Tra i coteaux della Montagne de Reims, la Champagne rivela la sua forza più intima: quella che nasce dal tempo, dalla craie e dal lavoro dell’uomo.Un territorio di suoli belemnitici e pendii che si alzano dolcemente, dove il Pinot Noir trova la sua espressione più profonda.Parliamo di altitudini, esposizioni e storia, di grandi Maisons come Laurent-Perrier, che a Tours-sur-Marne ha la sua sede storica, e di realtà come il Domaine Mea condotto da Sophie Miles, oggi in conversione biologica, che custodiscono con passione lo spirito autentico della Montagne.Un viaggio tra vigne, geologia e savoir-faire, per capire come la Champagne si racconta attraverso la sua terra.
In questo episodio di Prime Visioni scopriamo una delle interpretazioni più autentiche dello Chardonnay nella Côte des Blancs: il Millésime 2016 di Veuve Fourny & Fils.Un racconto di equilibrio e armonia, dove la finezza dei suoli gessosi incontra la delicatezza di una Maison che ha fatto della precisione la sua firma.Un invito ad ascoltare la Champagne nel suo respiro più puro.
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