Le elezioni e le campagne elettorali in molti Paesi iniziano a fare leva su grandi masse di dati e negli Stati Uniti si è arrivati a costruire messaggi tailor made per singole sezioni di elettorato o addirittura per singoli elettori. Avviene da tempo e il pioniere in questa direzione è stato Barack Obama. Il rischio tuttavia è sotto gli occhi di tutti: non solo la possibilità di essere manipolati è dietro l'angolo, ma la stessa politica si trova incatenata ad una miriade di gruppi sociali o elettori ai quali deve rendere conto, rischiando di perdere di vista l'interesse generale. E' un po' quello che sta avvenendo nel mondo del marketing e dell'advertising. Quante volte vi siete trovati a visitare un sito per avere informazioni su un prodotto, per poi trovarvi l'ad su Facebook relativo a quello stesso prodotto?Ne discutiamo assieme a Dino Amenduni, socio fondatore dell'agenzia di comunicazione Proforma, Giovanni Boccia Artieri, sociologo, saggista e professore di Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Andreina Mandelli, docente di Marketing alla Sda Bocconi School of management e Paola Tommasi, economista, ha partecipato alle presidenziali americane del 2016 nello staff di Trump.
Secondo alcuni calcoli nel 2017 verranno prodotti più dati che nei 5000 anni di storia dell'umanità. Il problema è: cosa ne facciamo di tutti questi dati? Come vengono prodotti, raccolti ed utilizzati? E in quali ambiti? Ed è vero che le macchine si stanno preparando a rubarci il lavoro? Ne parliamo con Paola Velardi, docente di Computer Science alla Sapienza di Roma, con Marcello Pelillo, esperto di visione artificiale e intelligenza artificialeche e docente di Informatica all'università Ca' Foscari di Venezia e con Francesco Seghezzi, direttore di Fondazione Adapt.
Secondo alcuni calcoli nel 2017 verranno prodotti più dati che nei 5000 anni di storia dell'umanità. Il problema è: cosa ne facciamo di tutti questi dati? Come vengono prodotti, raccolti ed utilizzati? E in quali ambiti? Ed è vero che le macchine si stanno preparando a rubarci il lavoro? Ne parliamo con Paola Velardi, docente di Computer Science alla Sapienza di Roma, con Marcello Pelillo, esperto di visione artificiale e intelligenza artificialeche e docente di Informatica all'università Ca' Foscari di Venezia e con Francesco Seghezzi, direttore di Fondazione Adapt.
Secondo alcuni calcoli nel 2017 verranno prodotti più dati che nei 5000 anni di storia dell'umanità. Il problema è: cosa ne facciamo di tutti questi dati? Come vengono prodotti, raccolti ed utilizzati? E in quali ambiti? Ed è vero che le macchine si stanno preparando a rubarci il lavoro? Ne parliamo con Paola Velardi, docente di Computer Science alla Sapienza di Roma, con Marcello Pelillo, esperto di visione artificiale e intelligenza artificialeche e docente di Informatica all'università Ca' Foscari di Venezia e con Francesco Seghezzi, direttore di Fondazione Adapt.
Lorenzo Americi
Veramente un bel podcast, molto interessante!