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Cronache dal Pianeta Terra

Cronache dal Pianeta Terra
Author: Michel Bortoluz
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© Michel Bortoluz
Description
Cronache dal Pianeta Terra è un podcast di analisi politica, che cerca di analizzare la situazione politica italiana ed estera con leggerezza e un sano cinismo tinto di rosso. Navigare nel mare globale della politica internazionale tra globalizzazione, multilateralismo e conflitti, navigare nel mare malsano della politica italiana tra alleanze, tensioni, contraddizioni strutturali. Che dite, volete salpare lungo questo percorso accidentato?
Michel Bortoluz al timone e Giorgio Grosso al diario di bordo; musiche di Luca ''Digi'' Dalla Gasperina.
Michel Bortoluz al timone e Giorgio Grosso al diario di bordo; musiche di Luca ''Digi'' Dalla Gasperina.
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L'impasse politica va di pari passo con nuovi zenith d'orrore del giornalismo italico e le strane frequentazioni di Matteo Renzi.
Nei mari si litiga per il pesce, in Israele si sta senza governo con proteste varie, la Colombia è in subbuglio e nelle Filippine vige il carcere per le mascherine sotto il mento. Il G7 condanna Cina e Russia, nel frattempo tutti gli stati principali del globo si stanno ponendo domande sui brevetti vaccinali.
Infine elezioni di destra/femminilia Madrid e indipendentismo vs conservatori in UK.
00:40 Mercificazione della tragedia 🇮🇹
10:40 Riassuntino settimanale 🇮🇹
12:55 Fiano Romano, Renzi e Servizi Segreti 🇮🇹
23:50 Pescherecci pt. I: Mediterraneo 🇮🇹🇱🇾
27:20 Pescherecci pt. 2: La Manica 🇬🇧🇲🇫🇯🇪
30:05 Governo israeliano? 🇮🇱
34:50 Proteste Colombiane 🇨🇴
38:30 Nepal e India: Covid 🇳🇵🇮🇳
43:04 Le mascherine di Duterte 🇵🇭
45:40 G7: condanne e obiettivi
49:50 Vaccini: modello Biden o modello Merkel?
56:48 Elezioni a Madrid: Vox femenina 🇪🇦
01:00:17 Elezioni in UK: il tracollo del Labour, i futuri scozzesi 🇬🇧
Ovviamente la puntata è stata registrata poco prima dell'attacco iraniano a Israele, il timing è sempre quello giusto.
Argomenti di puntata:
Considerazioni sulle reazioni iraniane e sull'atteggiamento di Israele, anche rispetto ai partner internazionali.
Elezioni russe, il popolo si è espresso, forse.
Elezioni portoghesi, con la svolta a destra, elezioni turche, democrazia illiberale è un controsenso?
Si vola a Taiwan, dove parleremo di semiconduttori e supply chain.
Si chiude in Italia, sei nato e morto qua, tra risate e ponti di libertà.
Michel Bortoluz e Giorgio Grosso, Cronache dal Pianeta Terra.
Storie palestinesi e israeliane, la stasi, la morte. Storie russe e ucraine, la stasi, la morte.
A novembre le elezioni americane, cosa cambierà in questi due contesti?
Ci spostiamo in Giappone, LPD, tangenti, qualcuno sa perché.
In Italia si parla di elezioni sarde, noi parliamo di Sardegna.
Ajde!
Back on track, per un 2024 partito con il botto, come può confermare l'onorevole Pozzolo.
Bab el Mandeb, gli Houthi, le tensioni mediorientali nella prima parte.
Spari a Capodanno, spari tutto l'anno, la rafforzatina, Delmastro, la tristezza che ci divora dentro.
Michel & Giorgio, Giorgio & Michel, navigando con baldanza lungo le narrazioni di questo paese e di questo pianeto, entrambi meravigliosi e disastrati.
L'offensiva di terra israeliana continua, Gaza è in macerie, mentre la comunità internazionale è in attesa di capire la alquanto latitante strategia a breve-medio termine di Tel Aviv.
Biden e Xi si incontrano a San Francisco, tra necessità reciproche e volontà di riequilibrio.
L'Italia è una barzelletta, tra riforme, accordi bilaterali risibili, scherzi telefonici e carne sintetica.
La Striscia di Gaza, la questione palestinese, le responsabilità delle parti, il contesto storico, gli equilibri internazionali circondati dalla morte di civili, unica vera costante.
La Striscia, quella italiana, quella del Biscione, che riequilibria in chiave tragicomica la realtà lungo le vie disegnate dall''inopportuno Giambruno.
Un'estate al mare con Vannacci e Santanché, una guerra continua e un Prigozhin demodé.
Un'estate al mare, Mediterraneo cimiteriale, destra accidentale.
Un'estate al mare, Sánchez costante, opposizione italiana latitante.
Un'estate al mare, Another BRICS in the Wall.
Un'estate al mare, tornano le Cronache dal Pianeta Terra di e con Michel Bortoluz e Giorgio Grosso.
È morto Silvio Berlusconi. Vita, opere, parole, scandali. Cosa lascia Berlusconi all'Italia?
Prigozhin tenta un colpo di mano in Russia, sventato grazie a una trattativa con Lukashenko. Un golpe fallito, ma cosa significa per la situazione bellica odierna? Andrà a influire sulla stabilità di Putin?
Giorgio e Michel tornano con la loro classica cadenza casuale.
Michel e Giorgio tornano con una nuova puntata delle Cronache dal Pianeta Terra in movimento. Si spazierà come sempre dalla politica interna alla dimensione internazionale.
Cronaca, armocromia, governo e narrazione, opposizione fiacca e ancora guerra in Ucraina, Asia-Pacifico e considerazioni non richieste.
Il governo Meloni usa la strategia della distrazione, lanciando periodicamente topic di discussione per sfuggire dalle promesse elettorali e dalle necessità di indirizzo politico: dai rave, alla carne sintetica, dalla farina di grillo fino alla GPA.
All'estero, opposizione in piazza a Parigi e in tutta la Francia, opposizione in piazza a Tel Aviv, mentre Xi e Putin si incontrano a Mosca sancendo così l'unico vero vincitore del caos generatosi dalla guerra in Ucraina, ovvero la Repubblica Popolare Cinese.
Decima puntata delle Cronache dal Pianeta Terra con la prima ospitata di sempre.
Maria Zinutti (Europa Verde) e Michele Rattotti ci accompagneranno durante l'intera puntata, tra commenti sull'attualità politica interna e un focus su due argomenti chiave delle future narrazioni europee, ovvero la Just Transition, meccanismo per una transizione ecologica ''giusta'' su scala continentale e non solo, oltre al tema della Decrescita, con le sue implicazioni potenziali e ideali, sfatando al contempo miti e pregiudizi.
Elly Schlein ha vinto sorprendentemente le primarie del PD, promettendo inevitablemente una nuova stagione, ma sarà in grado di scardinare i meccanismi interni di un partito come quello dem? Oltre alla partita del centrosinistra, l'attenzione mediatica italiana è indirizzata ai fatti di Cutro, con susseguenti polemiche politiche e volgarità proferite dal ministro degli interni Piantedosi. All'estero c'è stato il G20, ma la notizia principale riguarda i dodici punti cinesi, un piano di pace reale o un semplice vademecum? Inoltre, venti di guerra soffiano anche in Moldavia.
Tornano le Cronache dal Pianeta Terra con una puntata fiume, nella quale Giorgio e Michel cercheranno di affrontare le più importanti tematiche della politica italiana e internazionale attraverso analisi storico-politiche e contumelie spesso necessarie. Prima parte della puntata sulla Guerra in Ucraina, l'evoluzione del conflitto, i prodromi, le posizioni internazionali e un ragionamento più ampio sulla risacca della globalizzazione che stiamo vivendo.
Ci si sposta poi su Silvio Berlusconi, la storia del processo Ruby e dei Bunga Bunga, tra moralità vs politica, per evitare errori (a sinistra) da non ripetere.
Si conclude il tutto con un'analisi delle elezioni regionali, ove Fratelli d'Italia dimostra la sua potenza elettorale cavalcando lo spirito del tempo, mentre il PD regge (male) e il resto, dalla Lega ai 5 Stelle, dalla maggioranza all'opposizione, ne esce malconcio.
Chi non muore si rivede.Tornano le Cronache dal Pianeta Terra. Giorgio e Michel ci conducono lungo le sgangherate strade della politica nostrana e internazionale. Nella puntata si parlerà di 41 bis, di carcere, mafia, fave, coinquilini, droga e anarchia, si parlerà di palloni Aerostatici e di Qatar Gate, visto che i bonifici non sono giunti.
I nostri prodi parleranno dell'iniquità della manovra del governo Meloni e soprattutto della candidatura di Elly Schlein alla segreteria del PD. Inoltre si parlerà di condanne e anarchia, di colpi di stato per restaurare il Reich, di colpi di stato per rimanere al potere in Perù e di morti celebri, come quella di Jiang Zemin.
Tête a tête tra Michel e Giorgio lungo le narrazioni nazionali e internazionali. Meloni è al governo da un mese, dove l'attenzione si è concentrata su Rave, ONG e tensioni con la Francia, lasciando sull sfondo la Guerra; nel mentre i casi Montesano e Soumahoro hanno riempito le nostre cronache politiche e non. Dal mondo la Cina, l'Europa, Israele e altro ancora.
La Presidente del Consiglio, anzi il Presidentə Giorgia Meloni è il vero Underdog della politica italiana, ma il suo governo è un orgia di riciclati e nomine opportuniste. Governerà a lungo, cercando di proteggersi dagli avversari interni e rassicurando i mercati; opposizione: non pervenuta.
In Cina, il Congresso del PCC segnala come Grande Timioniere Xi Jinping, il Sol dell'Avvenire, ma il tronfio cammino del leader cinese scricchiola tra isolazionismo, oscurantismo ed economia stagnante; approfondimento di Michel e di Giorgio, che con il suo Diario di Bordo ci racconta anche dell'alleanza australo-nipponica. Si chiude con la guerra in Ucraina, Rishi Sunak, il Medio Oriente e le presidenziali in Slovenia e Austria.
Si vocifera di atomiche tattiche, di guerra a oltranza, di baratri allarmanti nella nostra narrazione quotidiana, di Guerra e Pace, quest'ultima mai così distante. Il Diario di Bordo ci porterà in Giappone, dandoci un'analisi del fragile governo Kishida, mentre la seconda parte di puntata si concentrerà sulle dinamiche elettorali più recenti: Lula vs Bolsonaro, la destra galoppante in Lettonia e Svezia, l'ingovernabilità bulgara, i punti interrogativi da Sarajevo.
Ha vinto Meloni, ha vinto il destra-centro. E ora? Chiacchierata informale e politica tra Michel e Giorgio, con un'analisi dei risultati elettorali e delle prospettive delle varie compagini politiche.
Tornano le Cronache dal Pianeta Terra con la terza stagione. Quasi due mesi di pausa estiva necessari per ricaricare le pile, durante una campagna elettorale balneare sviluppatasi tra il serio e il faceto, tra l'orrore e il meme, tra TikTok e Mentana, tra l'inflazione galoppante e i prezzi dell'energia insostenibili.
La destra in testa maschera alleanze inscalfibili, il centrosinistra costruito da Letta è debole e non lo nasconde, i Cinque Stelle cavalcano l'onda popul-meridionalista mentre il Terzo Polo è in realtà il quarto; alle estremità vi sono novax, estremisti cattolici, rossobruni e un De Magistris, approvato da Mélenchon ma non dall'elettorato.
Si salvi chi può.