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DiscoSauro
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Nelle cronache sacre dell’acid house britannica, poche partnership hanno saputo forgiare il suono di un’epoca con la precisione alchemica di Heller & Farley. La loro genesi risale a una notte leggendaria: l’estate del 1988.
Nelle cronache dell’elettronica contemporanea poche figure incarnano l’arte della metamorfosi sonora quanto Dino Lenny, nome d’arte di Dino Lanni: un alchimista musicale che ha trasformato le sue radici nomadi in pura creatività.
Nella genealogia sacra della techno europea, poche figure brillano con l'intensità di Laurent Garnier, l'uomo che ha tradotto il verbo elettronico americano nel cuore pulsante del vecchio continente con la passione di un evangelista e la precisione di un artigiano.
Nelle cronache della deep house contemporanea, poche voci risuonano con la purezza cristallina e l’intensità emotiva di Lisa Shaw, nata a Toronto, Canada, da genitori giamaicani, e cresciuta a Scarborough come la più giovane di sei figli.
Nella mitologia della musica da ballo italiana, poche figure brillano con l’intensità visionaria di Daniele Baldelli, nato a Cattolica il dodici novembre millenovecentocinquantatré, l’uomo che ha trasformato per sempre il concetto stesso di DJ set, creando dal nulla quello che oggi conosciamo come cosmic disco.
Negli archivi della musica elettronica britannica, poche storie sono tanto affascinanti quanto quella degli Idjut Boys, il duo formato da Conrad McDonnell e Dan Tyler che da oltre due decenni continua a ridefinire i confini tra disco, house e dub. La loro storia ha inizio alla fine degli anni Ottanta a Cambridge, quando McDonnell lavorava come bagnino e Tyler studiava all'università.
Nel panorama effervescente della musica elettronica mondiale, un nome risuona con particolare intensità dalle terre nordiche della Svezia: Sten Hallström, conosciuto al mondo come StoneBridge. La sua storia è intrinsecamente legata ai momenti più iconici della dance music degli anni Novanta.
Andrea Gemolotto è una figura di riferimento della scena musicale elettronica italiana, la cui carriera prende forma a partire dagli anni ottanta, ma affonda le sue radici nella passione per la musica coltivata fin dall’infanzia. Da bambino intraprende lo studio del pianoforte al Conservatorio, un’esperienza che dona ad Andrea una solida preparazione tecnica e un rigore musicale destinati a caratterizzare l’intera sua produzione artistica.
Faze Action è un duo britannico formato dai fratelli Simon e Robin Lee. Il loro percorso artistico è segnato da un profondo legame familiare e da una passione condivisa per la musica, che li ha portati a innovare e rinnovare la scena della musica dance per oltre vent’anni.
Maurice Joshua, originario di Chicago, è uno degli architetti silenziosi ma imprescindibili della house music, un pioniere capace di dare voce e forma a un genere che, dalla sua città natale, ha conquistato il mondo. DJ, produttore e remixer pluripremiato, Joshua incarna lo spirito della Windy City: un intreccio di cultura afroamericana, gospel, soul e funk che trovò, nel battito della drum machine e nelle vibrazioni dei club underground, la propria nuova dimensione espressiva.
Il gruppo italiano Kamasutra nasce come formazione attiva negli anni ’90, guidata dai produttori e dj Alex Neri e Marco Baroni, originari di Sarzana e Toscana. È noto soprattutto per la fusione tra sonorità house, dance e influenze elettroniche sofisticate, con un approccio eclettico e sperimentale alla musica da club.
Paul Oakenfold è una figura leggendaria e rivoluzionaria nel panorama della musica elettronica mondiale, riconosciuto fra i DeeJay più influenti, innovativi e pagati di tutti i tempi. Nato a Londra nel 1963, ha cominciato la sua carriera nei club di Ibiza alla fine degli anni Ottanta, dove scoprì il sound balearico, una miscela euforica e originale di house, soul, rock e disco che avrebbe poi plasmato la cultura rave in Europa e oltre.
Ron Carroll è una leggenda vivente della musica house, nato e cresciuto a Chicago, la culla del genere che lo ha consacrato a livello mondiale. Conosciuto come “The Minister of Sound” per il suo stile vocale che ricorda un predicatore, ha saputo fondere le radici gospel del suo passato con l’energia pulsante della musica elettronica, creando un linguaggio unico e carico di positività.
Claudio Coccoluto non è stato solo un DJ. È stato un pensatore del suono, un architetto della pista da ballo, un intellettuale del vinile capace di trasformare ogni set in un’esperienza culturale, ogni battito in una riflessione sul presente.
Nella Chicago degli anni Novanta, patria del verbo house, c’era un suono che sapeva unire la raffinatezza della soul music alla forza ipnotica del dancefloor. Quel suono portava la firma di E-Smoove, al secolo Eric Miller ...
Nella storia della musica elettronica europea, pochi nomi evocano un senso così profondo di esplorazione sonora e visionarietà come Jam & Spoon. Duo tedesco composto da Rolf Ellmer (Jam El Mar) e Markus Löffel (aka Spoon), sono stati pionieri, alchimisti e poeti digitali, capaci di fondere emozione e tecnologia in un linguaggio nuovo, potente e universale.
Nel cuore pulsante degli anni Novanta, quando la house music stava scrivendo alcune delle sue pagine più iconiche, tre nomi si unirono per scolpire una nuova forma di eleganza sonora: Fulvio Perniola, Gianni Bini e Paolino Bova. Nacque così Fathers of Sound, un progetto collettivo che avrebbe segnato profondamente la scena elettronica europea e non solo.
Nel cuore pulsante della musica elettronica, dove il ritmo si intreccia con la tecnologia e l’arte si fonde con l’innovazione, emerge la figura di Richie Hawtin: un visionario che ha ridefinito i confini della techno e il ruolo stesso del DJ. Nato in Inghilterra, e cresciuto a LaSalle, Ontario — a un passo da Detroit — Hawtin è molto più di un musicista: è un pioniere, un esploratore di sonorità, un architetto di esperienze multisensoriali che trascendono il dancefloor.
In un’epoca in cui la scena pop britannica era in pieno fermento, fra il britpop e la dance, Dina Carroll è emersa come una delle voci più pure, potenti e raffinate degli anni Novanta.
Nella Londra fervente degli anni Novanta, dove la club culture si fondeva con le radici del soul, del jazz e dell’hip-hop, emerse un collettivo musicale che avrebbe ridefinito il suono dell’You K soul: D'Influence.























