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Dolittle - Il podcast di Bestiale

Author: Leonardo Mazzeo

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Un podcast puccioso sugli animali: ogni settimana notizie e curiosità sulle bestiole!

bestiale.substack.com
39 Episodes
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Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centocinquantaduesima puntata di Bestiale, che comincia con il tapiro. This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit bestiale.substack.com
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centocinquantunesima puntata di Bestiale, che comincia col serpente del latte.Rieccoci! Buon anno nuovo e buon compleanno a Bestiale, che lo scorso 6 gennaio ha compiuto tre anni. E se siamo arrivati fin qui, prendendo in prestito le parole da Tintoria, non è certo grazie ai miei auguri: è merito invece degli animaletti, e allora cominciamo senza ulteriori indugi. Lo facciamo con un serpente, visto che questo nel calendario cinese è l’anno del rettile strisciante 🐍 . Applauso.Si parte con il serpente del latte, chiamato anche falso corallo. E no, non ha niente a che fare né col latte, né coi coralli. Andiamo con ordine. Il suo nome scientifico è Lampropeltis triangulum e nell’aspetto è quasi identico, appunto, al serpente corallo (Micrurus fulvius), esemplare velenoso e coloratissimo. Proprio il colore è un fattore importante: gli animali velenosi indossano i più sgargianti per avvertire i predatori e dirgli “ehi, statemi alla larga perché faccio male”. In scienza questo fenomeno è conosciuto col nome di aposematismo.Il serpente del latte, pur non essendo velenoso, ha pensato: se somiglio tanto al mio parente pericoloso, di sicuro i predatori mi eviteranno. E la tecnica funziona: si tratta di mimetismo batesiano, ossia quella forma di imitazione che porta un esemplare ad assomigliare al suo simile appartenente alla specie aposematica.Come si vede dall’immagine, i due animali hanno sì delle differenze nella colorazione, ma visti di sfuggita possono sembrare della stessa specie. Come distinguerli, dunque? Dal colore, ossia:Se è nero-giallo-rosso-giallo-nero-giallo, si tratta di un serpente corallo. Se invece è giallo-nero-rosso-nero-giallo-nero, è un serpente del latte. Su Wikipedia ho trovato queste filastrocche, potete cantarle se ve ne trovate di fronte uno e avete il dubbio: magari, con una bella voce e un flauto, riuscite addirittura ad incantarlo (ehi, si scherza, ovviamente). * "Rosso su giallo serpente corallo, rosso su nero non è quello vero"* "Dal rosso al giallo uccide un cavallo, dal rosso al nero amico sincero"* "Dal rosso al nero è libero il sentiero, dal rosso al giallo di sicuro è un corallo"Tra l’altro, di recente, mi sono imbattuto in un serpente corallo, anche se non dal vivo: l’ho trovato tra le pagine di una storia di Gipi, tratta da Esterno notte. Ok, ma in tutto ciò… perché si chiama serpente del latte? Il nome deriva dal fatto che veniva trovato nelle stalle e nei fienili, quindi era credenza comune che si nutrisse di latte. Fine… anzi, no! Il serpente corallo fa una sorta di cameo in Jurassic Park - Il Mondo Perduto: pare sia il rettile che si infila tra i vestiti del povero Dr. Robert Burke che, spaventato, pensa bene di lasciare il riparo sotto la cascata per lanciarsi tra le fauci di un T-rex.Condividi il serpente del latte con una persona intollerante al lattosio per spaventarla!Come camminare sul ghiaccio? 🐧Domanda che vi sarete posti e poste sicuramente almeno una volta nella vita, di fronte ad una lastra ghiacciata gigante e impossibile da attraversare senza cadere: e mo’ che faccio? Per nostra fortuna viviamo in città e centri abitati vari - o comunque sia non proprio al Polo Sud - ma poche righe fa abbiamo ipotizzato di incontrare un serpente corallo, e allora perché non una lastra ghiacciata, a questo punto? In tal caso, vanno osservati i pinguini, per provare ad avanzare come loro, di fatto scimmiottandoli - anzi, pinguinandoli. Lo spiega Sky:I migliori accorgimenti per camminare come un pinguino? Eccoli: piegarsi leggermente e tenere le ginocchia sciolte, puntare i piedi verso l'esterno, estendere le braccia lungo i fianchi quindi camminare facendo passi brevi e mantenere il baricentro sopra il livello dei piedi.In uno dei tanti pazzi gruppi Facebook sulla scienza che frequento ho trovato anche questo:Perché non esistono mammiferi verdi? La risposta ad una simile domanda non poteva che trovarsi sul Post. Cito un pezzo: I mammiferi derivano da un gruppo di rettili ancestrale, come pure gli uccelli. Come spiega Martinoli, in questo gruppo probabilmente mancava già la capacità di produrre alcuni pigmenti, quindi non è stata ereditata. Oppure può darsi che la capacità ci fosse ma sia andata persa nel corso dell’evoluzione perché non era utile, cioè non forniva vantaggi adattativi.Infatti in origine i mammiferi occupavano «nicchie biologiche»: in un mondo in cui gli animali dominanti più diffusi sulla Terra erano rettili, i mammiferi vivevano nei pochi contesti rimasti liberi. Erano perlopiù animali di piccola o piccolissima taglia attivi di notte. Per questo è probabile che non avessero bisogno di avere un aspetto vistoso e colori sgargianti, così come una vista raffinata: l’olfatto e l’udito erano sensi più rilevanti.Consiglio per un libro sull’evoluzione con un approccio che ho apprezzato tanto: Gli ultimi giorni dei dinosauri. Come un asteroide ha dato inizio al nostro mondo di Riley Black, edito dal Saggiatore. Sì: parla pure di mammiferi ancestrali. Momento quiz 💡Ok, non esistono mammiferi verdi, va bene… Ma questo che segue è un animale vero oppure è prodotto dall’AI? La risposta la trovate qui, ed è collegata ad una bella notizia. Memesplaining 👨‍🏫Massì dai, nuovo anno, nuova rubrichetta random che proporrò ogni volta che troverò un meme che mi fa ridere e che mi dà un pretesto per parlare di animaletti. Tipo: Da qui la domanda: perché le giraffe hanno il collo così lungo? Veramente volevano solo arrivare agli arbusti, passo dopo passo, metro dopo metro, foglia dopo foglia? Beh, di base sì, ma il tema è un po’ più complesso: le vertebre infatti non sono aumentate, ma hanno cambiato forma nel tempo. La questione viene analizzata bene qui. Di qua invece si spiega come il collo lungo si sia sviluppato in relazione ai combattimenti tra maschi, e quindi per avere più possibilità di accoppiarsi. Momento qualche link e poi vignetta che è come una giostra che va questa vita cheee:* A Milano gli animali domestici potranno essere seppelliti insieme ai loro padroni: il loro nome non potrà però comparire sulla lapide 🪦* Tre cose sui cani: c’è quello randagio che ha attraversato per primo il confine della Romania dopo l’entrata in Area Schengen; c’è quello protagonista di una truffa telefonica da monitorare; e infine c’è il “negazionismo brachicefalo”, perché secondo un proprietario su sette il problema non esiste 🤷‍♂️* Il parco acquatico di Marineland, in Francia, chiude i battenti: ora ci si chiede che fine le orche Wikie, Keiko e tutti gli altri animali 🐬* Sapete che sono affezionato al tema, quindi sorrido: un video mostra quelli che molto probabilmente sono i due cuccioli di Amarena, che sono insieme e stanno bene 🐻* Questa enciclica sulla natura di Francesco Petretti, uno dei miei idoli sin da bambino, è il modo perfetto per iniziare l’anno: prendetevi un minuto, ne vale la pena 🍃Ordunque:A giovedì prossimo, ciao!Se avete domande o se volete fare segnalazioni, potete scrivermi all’indirizzo leonardomazzeo1@gmail.com, oppure sui social: @leon_mazz su Twitter e @leonardomazzeo su Instagram, dove trovate anche @bestiaaale.Se vi è piaciuta la puntata potete lasciare un ❤️ qui sotto, mi fate felice.Se poi volete condividerla:Infine, se non vi siete ancora iscrittə e volete farlo ora:E grazie, come sempre. This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit bestiale.substack.com
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centocinquantesima puntata di Bestiale, che comincia con una foto che insegna a non fermarsi alla prima impressione. This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit bestiale.substack.com
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centoquarantanovesima puntata di Bestiale, che comincia con il fossa. This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit bestiale.substack.com
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centoquarantottesima puntata di Bestiale, che parla dell’abbattimento dell’orso M91. This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit bestiale.substack.com
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centoquarantasettesima puntata di Bestiale, che comincia con un delfino rosa. This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit bestiale.substack.com
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centoquarantaseiesima puntata di Bestiale, che parla del servizio de Le Iene sui lupi in Italia. This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit bestiale.substack.com
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centoquarantaquattresima puntata di Bestiale, che comincia col tasso del miele. This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit bestiale.substack.com
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centoquarantatreesima puntata di Bestiale, dedicata al re dei ratti. This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit bestiale.substack.com
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centoquarantaduesima puntata di Bestiale, che comincia con l’uccello giardiniere. This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit bestiale.substack.com
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centoquarantunesima puntata di Bestiale, più intimista del solito. This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit bestiale.substack.com
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centoquarantesima puntata di Bestiale, che comincia con uno squalo stranissimo.Insomma, beh, cosa dire? Il nome è abbastanza esplicativo: è letteralmente uno squalo che sembra un tappeto. Sarebbe bello averne una riproduzione in casa: sai che effetto in salotto? Piatto, con le frange, dal colore che si confonde col fondale: il tessellato (Eucrossorhinus dasypogon) è senza dubbio l’esponente di spicco della famiglia degli Orectolobidae, gli squali tappeto, appunto. Sembra un vecchio pesce saggio con la barba, che ti guarda dal basso all’alto, cercando di capire se gli stai simpatico o meno. Di sicuro, da lui abbiamo da imparare molto. Ad esempio, lui può permettersi di passare le giornate sostanzialmente fermo a riposare, aspettando che il cibo arrivi da lui. Chi può dire lo stesso? Di notte invece si muove di più e caccia attivamente.La curiosa bestiola è maestra del mimetismo: proprio questo suo particolare aspetto gli consente di nascondersi in anfratti rocciosi e di “sparire” a ridosso delle barriere coralline. Ed è proprio da lì che tende i suoi agguanti: nonostante sia piuttosto lento, è un grande predatore che sfrutta le sue armi migliori e inghiotte grossi pesci con la sua grande bocca. Si apposta, aspetta e poi… zac!Sembra che sia addirittura in grado di attirare le prede a sé con un paio di strategie efficaci:* La prima consiste nel lasciare che piccoli crostacei e pesciolini gli stiano addosso, sul dorso, in modo tale da richiamare i pesci più grandi; * La seconda è quella di muovere la coda, facendo finta che sia un animaletto: la pinna caudale che si sposta avanti e indietro ricorda un pesce, con tanto di occhio. E così altri predatori che gironzolano per il riff finiscono per essere predati dal nostro tappetone magico. Formiche coltivatrici di funghi: hanno cominciato mooolto prima di noi 👩‍🌾È risaputo che le formiche coltivano funghi: questi ultimi sono presenti nei loro formicai e vengono utilizzati come fonti di cibo, per tenerli sempre freschi e vivi i piccoli insetti “li nutrono” con piccoli pezzetti di vegetazione che raccolgono durante le loro peregrinazioni. Formidabili. Una recente ricerca pubblicata dalla rivista Science è andata oltre e ha dimostrato che la coltivazione è cominciata circa 66 milioni di anni fa, ossia quando sulla terra si è schiantato il gigantesco asteroide che ha posto fine all’era dei dinosauri. Quell’evento portò all’estinzione di tante piante, lasciando il campo all’espansione dei funghi. E le formiche cominciarono ad adattarsi di conseguenza. Per approfondire la questione c’è Kodami. L’incredibile foto di un’orca biancaUn avvistamento rarissimo, a largo delle coste del Hokkaido, in Giappone: quella che vedete in foto è un’orca “bianca”, il cui colore così particolare è dovuto o all’albinismo oppure al leucismo, condizioni che influenzano la pigmentazione della pelle. L’immagine è mozzafiato, sembra quasi che l’animale sia sfocato apposta, come un personaggio di un videogioco che deve essere “sbloccato”, o un elemento di Canva riservato agli abbonati. E invece si tratta solo della cosa più bella e strana del mondo: la natura.Momento quiz 💡La risposta nella puntata #112 di Bestiale. Fu-sio-neeee 👉👈Ebbene sì, è successo: due organismi appartenenti al phylum degli Ctenofori sono riusciti a fondersi tra di loro, proprio come succede in Dragon Ball. Nell’esperimento (sotto lascio il video) le due creature ferite sono state in grado di unirsi nel giro di qualche ora generando un organismo unico, senza nessun segno di incompatibilità. Questi stessi animali sono capaci di invertire il processo di crescita tornando allo stato larvale, in caso di stress. Qui per saperne di più. I delfini sorridono per interagire tra di loro 🐬I delfini si “sorridono” a vicenda, usando un’espressione facciale a bocca aperta quando giocano tra loro. Lo ha scoperto un team di ricerca dell’Università di Pisa, in collaborazione con l’Università di Torino e l’Università di Renne, in Francia, che hanno raccolto le prove della propensione dei delfini (Tursiops truncatus) al sorriso reciproco durante le interazioni di gioco. “Quando si trovano nel campo visivo dei loro compagni di gioco, i delfini usano quasi sempre questa espressione facciale – hanno precisato i ricercatori – . I loro compagni percepiscono un ‘sorriso’ e, a loro volta, rispondono aprendo la bocca”.Via.Momento qualche link e poi vignetta importante con squalo protagonista:* Le incredibili e struggenti immagini del salvataggio degli elefanti dalle alluvioni in un santuario in Thailandia 🐘* Fauna sempre pazzesca in quel di Roma: un maiale “prende la metro” a Ponte Mammolo 🐖* A lezione di sorellanza dai bonobo: "Il patriarcato non è ineluttabile" 🐒* Anche ai pulcini piacciono le consonanti: abbiamo “gusti musicali comuni” 🐣* Quante possibilità c’erano di scattare QUESTA foto? Pochissime, eppure qualcuno c’è riuscito 🐢Prospettive:Per questa settimana è tutto, ci sentiamo giovedì prossimo, ciao!Se avete domande o se volete fare segnalazioni, potete scrivermi all’indirizzo leonardomazzeo1@gmail.com, oppure sui social: @leon_mazz su Twitter e @leonardomazzeo su Instagram, dove trovate anche @bestiaaale.Se vi è piaciuta la puntata potete lasciare un ❤️ qui sotto, mi fate felice.Se poi volete condividerla:Infine, se non vi siete ancora iscrittə e volete farlo ora:E grazie, come sempre. This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit bestiale.substack.com
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centotrentanovesima puntata di Bestiale, che comincia con le formiche del miele. This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit bestiale.substack.com
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centotrentasettesima puntata di Bestiale, che comincia con la volpe tibetana. This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit bestiale.substack.com
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centotrentacinquesima puntata di Bestiale, che comincia con un delfino pazzesco. This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit bestiale.substack.com
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centotrentaquattresima puntata di Bestiale, dove vi parlo della fauna pazzesca di Nosy Be e di altre isole del Madagascar. This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit bestiale.substack.com
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centotrentatreesima puntata di Bestiale, che parla di un’amicizia speciale. Foto: Kevin Smith and Aaron Facka, Wildlands NetworkSui social mi capita di trovare di tutto e il mio algoritmo è indirizzato in maniera inequivocabile verso gli animali, per questo spesso vengono a galla anche curiosità bestiali o video pucciosi. Alcune notizie, immagini e focus mi colpiscono più di altri: questo, di base, è il making of di Bestiale.Tempo fa, a questo proposito, mi sono imbattuto in qualcosa di totalmente inusuale: si tratta di una piccola GIF dove si vede un coyote che invita un tasso a seguirlo in un tunnel sotterraneo.Il modo in cui saltella è davvero buffo, il coyote sembra in attesa di un lancio di una pallina e invece nell’inquadratura spunta un tasso che, placido ma comunque abbastanza convinto, segue l’altro animale all’interno del tunnel. La GIF mi ha incuriosito parecchio, la natura per un momento mi è sembrata un film Disney. Per questo sono andato a cercare un po’ di informazioni, dopo essermi posto la domanda: ma che diamine ci fanno un coyote e un tasso insieme? Perché sembrano… amici?L’amicizia tra coyote e tasso: l’origine della GIF e i motivi di un rapporto specialeIl video da cui è tratta la GIF risale a qualche anno fa ed è stato catturato da una telecamera notturna sistemata in uno dei sottopassaggi per animali presenti in California. Come riporta il blog 24zampe, in tutto, l’organizzazione POST (Peninsula Open Space Trust) ha piazzato una cinquantina di videotrappole per monitorare il funzionamento dei passaggi per animali. Questi tunnel (ma ci sono anche dei sovrappassaggi) permettono agli animali di attraversare le autostrade senza rischi e sono stati realizzati sia per tutelare gli animali stessi, sia per impedire che causino incidenti.Il rapporto tra coyote e tassi era già noto agli scienziati. In questo articolo di Lifegate del 2016 viene riportata la storia dei coyote e dei tassi del Colorado, fotografati mentre vanno a caccia insieme: come si legge nel pezzo, il fenomeno è conosciuto ma poco documentato, e si tratta semplicemente di “mutualismo”. Entrambi gli animali traggono vantaggio dalla presenza dell’altro, in una cooperazione funzionale allo scopo ultimo di ogni essere vivente: procurarsi del cibo.Coyote e tasso, quindi, sono amici non per la pelle, ma per la caccia. Vanno in cerca di prede insieme perché le loro abilità si integrano alla perfezione: il coyote, veloce e agile, può rincorrere senza problemi uno scoiattolo, ad esempio; il tasso, più lento e più goffo, non può stare dietro alla preda, ma può stanarla scavando in profondità, cosa che invece il coyote non sa fare così bene. Nota: non è detto che sia il coyote che il tasso alla fine si ritroveranno con la pancia piena, ma cacciando insieme aumenta per entrambi la possibilità che almeno uno dei due alla fine catturi la preda.Questo articolo molto approfondito su Treehugger riporta un altro dato interessante: secondo uno studio apparso sul Journal of Mammology, nel 90% dei casi si tratta di “squadre” formate solo da un coyote e un tasso, nel 9% dei casi da due coyote e un tasso e solo nell’1% dei casi sono stati registrati tre coyote con un tasso. Sempre nello stesso articolo viene ricordato comunque come non vadano sempre d’accordo, in natura: in alcuni casi si trovano a lottare l’uno contro l’altro. Secondo l’FWS (USA Fish and Wildlife Service), i due animali hanno “una relazione aperta”, tipo quella che si può impostare su Facebook. Di sicuro, comunque, delle volte entrambi abbandonano il lavoro presso “Me stesso” per unirsi in tandem e partire insieme alla ricerca di cibo.Per oggi è tutto, la puntata è stata più breve e snella del solito per via di un viaggio di cui vi parlerò la prossima settimana… con un episodio speciale! Stay tuned, stay bestiale.Ah: se volete leggere ancora qualcosa di mio, c’è sempre L’estate della pantera! Lo trovate in tutte le librerie, anche su Amazon, Feltrinelli, eccetera. Potete portarlo sotto l’ombrellone, per una giornata in spiaggia rilassante e allo stesso tempo bestiale. Poi non dite che non vi ho avvertito! 🙃Alla prossima, ciao!Se avete domande o se volete fare segnalazioni, potete scrivermi all’indirizzo leonardomazzeo1@gmail.com, oppure sui social: @leon_mazz su Twitter e @leonardomazzeo su Instagram, dove trovate anche @bestiaaale.Se vi è piaciuta la puntata potete lasciare un ❤️ qui sotto, mi fate felice.Se poi volete condividerla:Infine, se non vi siete ancora iscrittə e volete farlo ora:E grazie, come sempre. This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit bestiale.substack.com
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centotrentaduesima puntata di Bestiale, che inizia con la lumaca dai piedi squamosi. Conosciuta anche come lumaca vulcanica o pangolino di mare, il nome scientifico è Chrysomallon squamiferum ed è stata scoperta solamente nel 2001, negli abissi dell’Oceano Indiano. Questa specie vive tra i 2.400 e i 2.900 metri di profondità: la sua esistenza ci ricorda come nel mondo sottomarino (e non solo) ci siano ancora tante creature misteriose capaci di resistere a condizioni impossibili. La lumaca vulcanica abita nelle bocche delle sorgenti idrotermali che sgorgano in profondità, ad altissime temperature, in ambienti con pressioni e acidità pazzesche. E laggiù cosa mangia? Sostanzialmente… nulla. Questa specie vive in una relazione simbiotica con i batteri che abitano la sua ghiandola esofagea. Non dovendo smaltire il cibo, il tratto digestivo è semplice e poco sviluppato. Arriviamo al ferro: è presente sia sulle scaglie “ai piedi” della lumaca, sia nel guscio, che è diviso in tre strati, il più esterno dei quali è composto proprio di ferro. Il pangolino di mare è l’unico animale conosciuto ad avere questa sostanza all’interno del suo scheletro, come fosse un’armatura. Si ipotizza che serva da difesa contro i predatori, ma la verità è che sappiamo ancora troppo poco di questo animale, di cui esistono pochissimi studi e una manciata di immagini (quelle che vedete, a proposito, sono del biologo Chong Chen).Tornando sulla terra, invece, se volete vedere una lumaca “classica” che nasce, ecco un video in cui mi sono imbattuto di recente. Per saperne di più sulle lumache di ferro, invece, bisognerà aspettare ancora altre ricerche. Manco a dirlo, comunque: i Pokémon avevano previsto tutto con Magcargo. Il caso della ragazza uccisa da un orso in RomaniaLo scorso 10 luglio è stata diffusa la notizia di un’aggressione mortale da parte di un orso in Romania: l’animale ha ucciso una ragazza di 19 anni, che era in gita insieme al fidanzato sul massiccio di Bucegi, nei Carpazi. Quando i soccorsi hanno raggiunto il corpo senza vita della ragazza, l’animale era ancora nei paraggi, ha provato ad attaccarli ed è stato abbattuto.La terribile notizia ha fatto scalpore e ha riacceso il dibattito sui plantigradi. Sui Carpazi rumeni vivono circa 8.000 esemplari di orso bruno, è il numero più elevato in Europa dopo la Russia. Adesso il governo sta capendo come intervenire. Dal 2016 sono stati 14 gli attacchi mortali di orsi sui Carpazi. Secondo Marcel Ciolacu, il primo ministro romeno, “c'è un sovraffollamento in certe aree: non hanno abbastanza cibo ed è per questo che scendono". Il presidente romeno Klaus Iohannis ha dichiarato che “Non possiamo proteggere gli animali a spese delle persone”.Nel frattempo, due notizie dall’Italia: c’è stata un’altra aggressione in Trentino, con un uomo attaccato da un plantigrado e finito in ospedale a causa delle ferite riportate; inoltre, è stato chiarito che i due orsi MJ5 e F36, presenti nella lista degli orsi problematici, non sono morti per cause naturali, ma sono stati uccisi. E intanto dall’altra parte del mondo, in Canada, è stata riaperta la caccia al grizzly.Insomma: gli orsi, e soprattutto le loro interazioni con gli esseri umani, continuano a far discutere in tutto il mondo.Piccoli, grandi accorgimenti per salvare gli uccelliAvrete notato sicuramente, durante un viaggio in autostrada, degli uccelli disegnati sui pannelli e sulle barriere trasparenti. Il loro scopo non è decorativo: questi adesivi servono ad evitare che gli uccelli si schiantino contro i vetri. Le sagome di volatili sono grandi, nere e minacciose: pensando di trovarsi di fronte ad un predatore, gli uccelli più piccoli girano alla larga e non rischiano nulla. I vetri trasparenti sono uno dei pericoli maggiori per l’avifauna: qui un articolo sul tema.Momento quiz 💡La risposta nella puntata #63 di Bestiale. La relazione tra rane e piante carnivore Lo strano rapporto è stato immortalato dal giardiniere Damon Collingsworth, il quale ha osservato alcuni esemplari di rana arboricola del pacifico (Pseudacris regilla) soggiornare amabilmente all’interno del “tubo” delle Nephentes, un tipo di pianta carnivora che si nutre di insetti, ma anche di rettili, di piccoli mammiferi e occasionalmente… di rane.Nonostante questo, la rana in questione sembra non essere troppo preoccupata: è agile e può sempre “scalare” le pareti interne della pianta grazie alle sue dita appiccicose; la Nephentes offre un riparo tranquillo e in più attira insetti, dunque potenziali pasti. E la pianta alla quale vengono “rubati” gli insetti, cosa ci guadagna? Alcune volte cattura le rane più sconsiderate, altrimenti… riceve escrementi di rana, utili come fertilizzante. La “guerra” della Toscana contro il parrocchetto dal collarePer via dei potenziali danni all’agricoltura, la Toscana è la prima Regione italiana ad aver approvato un piano di controllo per i parrocchetti dal collare, specie aliena ormai insediatasi in pianta stabile nel nostro Paese. Cito Il Fatto Quotidiano:La specie del Parrocchetto dal collare è partita da poche decine di esemplari di alcuni anni fa, fino a diffondersi in tutta la nazione ed è particolarmente numerosa nella piana fiorentina. “L’invasione dei parrocchetti rischia di scappare di mano così come è scappata di mano quella dei cinghiali, dei cani inselvatichiti, dei colombacci, dei piccioni e di altre specie”, aveva avvertito Cesare Buonamici, presidente di Coldiretti Firenze. Questi piccoli uccelli, grazie al loro forte becco, sono in grado di rompere gusci di frutta secca, cibandosi di mandorle e anche di ogni altro genere di raccolto: dal mais, al grano, ai semi di girasole.Le associazione animaliste hanno già protestato contro questo piano di controllo, parlando di “sterminio”. Momento qualche link e poi commozione dagli abissi: * Interazioni bestiali: una telecamera ha ripreso un opossum che rimuove e mangia le zecche presenti sulla testa di un cervo nel Vermont🦌* Scoperti due nuovi insetti, che nomi gli diamo? Ma certo: Nadal e Federer! Ecco Troporhogas rogerfedereri e Troporhogas rafaelnadali 🐝* Io mi chiedo come si faccia anche solo a pensare di poter prendere un aereo con 100 serpenti vivi nelle tasche, manco fosse il remake di Snake on a plane 🐍* Sì, in alcuni casi gli uccelli spingono i piccoli giù dal nido prima che siano pronti: questione di sopravvivenza 🪺* Forse abbiamo scoperto perché i gatti miagolano quando “parlano” con gli esseri umani: è una storia che parte da molto lontano 🐈Eccoci qui col piantino:A giovedì prossimo, ciao!Se avete domande o se volete fare segnalazioni, potete scrivermi all’indirizzo leonardomazzeo1@gmail.com, oppure sui social: @leon_mazz su Twitter e @leonardomazzeo su Instagram, dove trovate anche @bestiaaale. 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Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centotrentunesima puntata di Bestiale, che comincia con la lucertola cornuta del Texas. This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit bestiale.substack.com
Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centotrentesima puntata di Bestiale, che comincia con un bruco che sembra un drago. This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit bestiale.substack.com
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