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Ero di Gaza
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Ero di Gaza

Author: Collettivo ControVoce

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Description

A Gaza si sta sterminando un popolo. I numeri sono impressionanti, ma le vittime non sono numeri. Il Collettivo ControVoce ha realizzato il podcast “Ero di Gaza” per raccontare le vite violate di studentesse, professori, bambine, ragazzi, scrittrici, giornalisti, sportive, medici, infermieri, artiste che la furia israeliana ha massacrato in questi quasi due anni di genocidio. Per l'ex ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant erano tutti animali umani, per il presidente dello Stato ebraico Isaac Herzog andava loro “spezzata la spina dorsale”. Per noi le loro storie meritano di essere raccontate. Una a una.

Il collettivo ControVoce si è costituito all’interno del Movimento Giustizia e Pace in Medio Oriente che vuole essere una sorta di “laboratorio della speranza” e di azione per la pace in Medio Oriente. E mail: collettivocontrovoce@gmail.com

9 Episodes
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Il 3 luglio 2024 i militari israeliani fanno irruzione con la forza nella casa di Muhammad Bhar, un giovane autistico, affetto dalla sindrome di Down. Assalito da un cane di combattimento dell’esercito viene rinchiuso, ferito, in una stanza e la famiglia allontanata. Solo dopo parecchi giorni i familiari ricevono il permesso di tornare. Muhammad, nel frattempo, era morto, in totale solitudine, nella stanza dove l’avevano rinchiuso i militari. Si ringraziano Leonardo Maddalena per la voce di Muhammad Bhar e Piero Bardash per la voce narranteMusica: brani royalty-free da Pixabay Music
Heba Zagout aveva 39 anni. Era un'artista, e dipingeva un mondo di pace che non aveva mai vissuto. Con i suoi colori puntava a “registrare e svuotare ogni emozione negativa”. Ci riusciva, ed era contenta di avere il suo piccolo giro di acquirenti palestinesi e stranieri. Una bomba israeliana ha ucciso lei e due dei suoi quattro figli. Si sa solo che accade il 13 ottobre 2023, lo stesso giorno in cui lo studioso israeliano Raz Segal a proposito di Gaza usa per la prima volta la parola “genocidio”.Si ringraziano Daniela Poggi per la lettura di Heba Zagout e Piero Bardash per la voce narrante.Musica: brani royalty-free da Pixabay Music
Refaat Alareer – “Se devo morire”Refaat Alareer era scrittore, poeta e docente universitario di letteratura comparata. La sua poesia più famosa, “Se devo morire”, è del 2011, ma è solo dopo il 6 dicembre 2023 che questi versi fanno il giro del mondo: in quella data il poeta di Gaza City viene ucciso da una bomba israeliana. Pochi mesi dopo viene uccisa anche sua figlia Shymaa a cui la poesia era dedicata. La poesia di Alareer e la lettera di Chris Hedges di cui parliamo nell’episodio – entrambe tradotte da Enrico Terrinoni - sono state pubblicate nel volume Il loro grido è la mia voce (Fazi 2025, pp.140). Ringraziamo l’editore.Si ringraziano Riccardo Ricobello per la lettura di Refaat Alareer, Valentina Virando per la lettura della lettera e Piero Bardash per la voce narranteMusica: brani royalty-free da Pixabay Music
Undici anni, un sorriso che non si spegneva mai, un volto conosciuto anche fuori di Gaza. Yaqeen Hammad era un’influencer da oltre 100.000 follower, la più nota della Striscia, la più giovane. Morirà sotto le macerie della sua casa, in una notte di bombardamenti, il 23 maggio 2025.Si ringraziano Liliana Bottone per la lettura di Yaqeen Hammad e Piero Bardash per la voce narrante.Musica: brani royalty-free da Pixabay Music
Lo chiamavano la “valvola ortopedica di Gaza”. Il dottor Adnan Al Bursh era uno dei medici più popolari della Striscia, anche grazie a una foto del 2018. A dicembre 2023 l'esercito israeliano lo rapisce dall'ospedale Al Awda e lo fa sparire nel sistema carcerario tra deserto del Negev e Cisgiordania. Morirà nell'aprile 2024, dopo quattro mesi di umiliazioni e torture.Si ringraziano Paolo Cresta per la lettura di Adnan Al Bursh e Piero Bardash per la voce narranteMusica: brani royalty-free da Pixabay Music
Alaa Al-Najjar, pediatra di Khan Yunis, nel sud di Gaza, è madre di dieci figli. La sua storia racconta la distruzione di una famiglia e di una città, Gaza, durante i bombardamenti iniziati nell’ottobre 2023. In una notte Alaa ha perso nove figli e il marito. Ora vive in terapia intensiva accanto all’unico figlio sopravvissuto. Un racconto di dolore, amore e resistenza.Si ringraziano Daniela Poggi per la voce di Alaa Al Najjar e Piero Bardash per la voce narranteMusica: brani royalty-free da Pixabay Music
Questo episodio racconta l’ultima giornata di Hind Rajab, 5 anni.. Il 29 gennaio 2024, mentre cercava rifugio con la famiglia, il veicolo su cui viaggiava fu colpito dall’esercito israeliano. Inizialmente sopravvissuta Hind chiede aiuto al telefono per ore, ma nessuno riesce ad arrivare: anche l’ambulanza partita in suo soccorso viene colpita da una bomba. Il suo corpo è stato ritrovato due settimane dopo, insieme a quello di parenti e soccorritori.Il professore di diritto dell’Arizona State University Khaled Beydoun, in collaborazione con il Comitato Arabo-Americano Contro la Discriminazione, ha candidato Hind Rajab al Premio Nobel per la Pace 2025, dichiarando: Questa candidatura è un'espressione simbolica dell'orrore in corso vissuto dai bambini di Gaza.Si ringraziano Marianna Jensen per la voce di Hind Rajab e Piero Bardash per la voce narranteMusica: brani royalty-free da Pixabay Music
Mohammed Al Sultan aveva 23 anni e una grande passione: giocare a pallone. Aveva fondato una scuola calcio per i ragazzi di Beit Lahia, la sua città natale nel nord della Striscia di Gaza, e l’aveva gemellata con la Spartak San Gennaro di Napoli. Ma il 16 maggio 2025 una bomba polverizza la sua casa e Mohammed muore insieme alla moglie, i suoi due figli, il padre e suo fratello Baha, una promessa del calcio.Si ringraziano Marco Barriera per la voce di Mohammed Al Sultan e Piero Bardash per la voce narranteMusica: brani royalty-free da Pixabay Music
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2025-07-1802:11

Dal 22 di luglio 2025 tutti i martedì un nuovo episodioMusica: brani royalty-free da Pixabay Music
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