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FastForward: Internet...una Settimana Prima!
FastForward: Internet...una Settimana Prima!
Author: Giorgio Taverniti
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Le notizie con un altro punto di vista: le migliori, che impattano davvero, con una visione tecnica e strategica. E con la voglia di fare di Internet un posto Migliore.
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YouTube sta rivoluzionando la content creation! Dal nuovo A/B test per titoli e miniature, focalizzato sul tempo di visualizzazione per insight strategici, alle incredibili novità su Advertising, Live Streaming e Intelligenza Artificiale.
C'è una notizia che è passata inosservata e che riguarda Google Discover: ad oggi la piattaforma leader per quanto riguarda l'informazione.Scopriamo insieme cosa è e a cosa fare attenzione-------------------------------Per seguire FastForward:Su YouTube: iscriviti e attiva la campanella 🔔 http://bit.ly/IscrivitiAlCanaleTelegram (con approfondimenti e link utili): http://bit.ly/TelegramFFPodcast Spotify: http://bit.ly/SpotyFFSpreaker: http://bit.ly/2E7xIyiApple Podcast: https://apple.co/2G2shC2Google Podcast: http://bit.ly/2XvRDhBCONSIGLI AMAZON https://amzn.to/2BVlveL-------------------------------☆ Su Connect.gt potete approfondire qualsiasi argomento legato al web https://connect.gt ☆
Cosa devono fare i brand per affrontare la rivoluzione nella Ricerca?I Guri dicono che bisogna creare una buona struttura di codice (oh, ma che grande novità!), che bisogna investire nel brand (ah, ma davvero?), che è importante la meta description (alla terza indicazione posso imprecare?).Le loro convinzioni si basano su qualche prompt che hanno fatto analizzando cosa risponde ChatGPT, ma senza alcuna conoscenza della materia. Al massimo traducono, male, qualche post che diventa virale su LinkedIn (che in questo periodo è un indice di fuffa, molte volte).Cerchiamo invece di entrare nel dettaglio della ricerca su ChatGPT e comprendere a livello strategico cosa fare e anche a livello pratico.Qui la presentazione dalla quale poi potete scaricare il PDFhttps://openai.com/index/how-people-are-using-chatgpt/
FastLetter - Una fonte buona dalla quale aggiornarsia cura di Giorgio TavernitiN. 56 - 18 Settembre 2025Di cosa parliamo* Sociologia della Ricerca su Internet* La complessità di oggi* La SEO* La cazzata della GEO* Ha senso ottimizzare per l’AI?* Il rischio di Google con l’AI Mode* Piccola Conclusione* I nostri eventi sull’AI* SalutiPremessa: non so come affrontare questo argomento, forse il miglior modo è dire le cose dritte al punto senza giri di parole. Quando abbiamo iniziato a parlare di Digital Transformation c’era un mondo nuovo che spiegava al mondo vecchio come doveva cambiare tutto.Ora che stiamo parlando di AI Transformation, vedo molte persone di quello che un tempo era il mondo nuovo non riuscire ad avere la stessa freschezza di un tempo.Vedo un mondo lento o lo vedo al rallentatore.Di solito, a portare avanti l’innovazione sono le persone nuove. Per questo nel forum gt incoraggiavamo le domande che venivano denigrate da altre parti, quelle dell’ultimo arrivato. Perché hanno un punto di vista che ti sposta dal tuo.E ci siamo ritrovati al punto in cui l’innovazione viene portata avanti da:* l’ultima persona arrivata* la persona che è portata di natura verso l’innovazione, che ha una visione molto ampia, elastica. Aldilà della sua età, aldilà di quanto è stanca.È molto probabile però, che il mondo del Digital, a furia di seguire le innovazioni si sia stancato prima.Perché sinceramente non mi spiego la fatica al cambiamento che vedo nel settore. Mi spiego un po’ di più il livello culturale molto basso nel funzionamento base di Internet e del Marketing su Internet. Ma vi giuro che la fatica al cambiamento di tutti i soggetti coinvolti in questa AI Transformation non l’ho mai percepita prima.Mi permetto di darvi un consiglio: non siamo nemmeno sulla punta dell’hype dell’AI. A breve, il numero di richieste di attività e servizi in questo ambito da parte delle aziende salirà vertiginosamente.Circondatevi di persone che vogliono cambiare ed evolvere. Ma che lo desiderano davvero, non perché lo scrivono su LinkedIn.SOCIOLOGIA DELLA RICERCA SU INTERNETNegli ultimi 5-6 anni vi ho raccontato due mondi che stavano cambiando radicalmente:* il mondo della Ricerca (Google in particolare)* il mondo dei Social (YouTube e TikTok in particolare)Nel mio penultimo libro “Google Liquido” ho chiuso con l’oramai conosciuto capitolo dal titolo "l’Internet Liquida".Metto in fila alcune tesi che ho spinto più di altre per unire i puntini e dirvi cosa ne penso dell’AI nella Ricerca:* Google come ecosistema verso il suo interno, non più statico, ma liquido, con molte proprietà da più di 1 miliardo di utenti al mese* Google come ecosistema verso l’esterno, verso altri ecosistemi e il mondo social* Internet più aperta tramite API e interoperatività degli ecosistemi* Le nuove generazioni sui social più liquide, non statiche come le generazioni precedenti abituate a stare solo in un ambiente. Per loro l’ambiente è quasi indifferente* Le nuove generazioni che cercano nuovi stimoli creativi* Il frutto del Web 2.0 non è l’interattività, ma i Creator e la Creator Economy* Gli algoritmi dei Social non sono Topic Based, ma Audience Based e le Audience sono create in base alle azioni delle persone. Audience Liquide.La parola Liquido torna spesso in questo, non a caso Zygmunt Bauman ha teorizzato, parlato, scritto e via dicendo sulla Società Liquida e Modernità Liquida.Nel mio framework della Ricerca Umana unisco la Search e i Social in un unico mondo, la Ricerca intesa a livello più alto e non tramite una query.E quando arrivo alla parte AI parlo di un Intento Risolutivo.Quello che sta avvenendo in questi mesi è l’enorme unione di tutto questo. È come se tutti i mondi precedenti si stessero condensando verso uno nuovo. È l’esplosione di una supernova. L’AI non è una cosa nuova che si appiccica SOLO all’esistente. Lo crea.Così come spiegavo che non è più possibile distinguere cosa è social e cosa non lo è, non sarà più possibile distinguere cosa è una ricerca con l’AI e cosa no. Stiamo andando verso l’uso dell’AI in ogni cosa.Ma non solo. Le nuove generazioni, e piano piano anche tutte le altre precedenti, stanno modificando pesantemente lo scenario. Le nuove generazioni che saltano da un social all’altro senza sentirsi appartenere a uno o all’altro, saltano da un sistema di ricerca a un altro. Saltano da Google a ChatGPT a TikTok.Perché prima di tutto non c’è la tecnologia, c’è l’essere umano.Le vecchie generazioni si stanno abituando, perché altrimenti si sentono fuori da questo mondo innovativo che loro stesse hanno creato o frequentato dal principio.È l’Internet Liquida nella tecnologia e nel modo di viverla dell’essere umano. La tecnologia asseconda questa tensione umana.Vi ricordate quando nel framework della ricerca umana vi dicevo che all’inizio c’erano le Directory, poi i Motori di Ricerca, poi Social Network, Social Media e infine mondo AI?Ecco dicevo che più ci spostavamo verso il mondo di destra, verso l’AI, verso il futuro, più aziende erano in competizione per la fetta di torta. La frammentazione della leadership nella ricerca non è più solo riguardante le aziende.Riguarda noi. Riguarda tutto quello che usiamo.Mi sta venendo in mente, mentre sto effettuando il processo di revisione di questa edizione della FastLetter, che forse è il caso di realizzare dei video che spiegano i termini più imporanti, come un glossario ma più pratico. Potrei aprire la rubrica “Parole da portare con sé nel Futuro”. Su YouTube.LA COMPLESSITÀ DI OGGIIn molte parti del nostro mondo fisico esistono luoghi assaltati dai turisti che votano i cibi locali. Così, in alto in classifica ti ritrovi i peggiori ristoranti del posto. Gente non competente che pensa di esserlo. Ecco, questo è LinkedIn.La complessità di oggi non può essere risolta facilmente. In una edizione precedente spiegavo quanto si andrà anche verso la frammentazione della consulenza.Tutti questi post su cosa fare e come agire sono assurdi per il semplice fatto che non sono applicabili se non al cliente di chi lo sta raccontando (che già va bene se è vero). Certo, è sempre avvenuto così. Dicevamo di non poter applicare le strategie SEO usate negli USA portandole in Italia: si tratta di un mercato diverso. Ecco quello che era vero a livello di nazione ora è vero non solo nei settori, ma nella natura dei progetti stessi.Mi piacerebbe prendere i post di Linkedin dei vari personaggi in voga e smontali pezzo per pezzo, ma ho di meglio da fare.Quelle elucubrazioni indossano un vestito nuovo. Sotto, però, la sostanza è sempre la stessa: trita e ritrita. La maggior parte dei post che sembrano innovativi, in realtà nascondono una mentalità lenta e di vecchio stampo. Non hanno sostanza, se non in piccolissimi casi.Quello non è cambiare davvero. Quello è tentare di sopravvivere a un cambiamento, non cavalcarlo. Perché il cambiamento vero sta avvenendo a livello di processo, non di piccola cosa tecnica che si è scoperta. Se prendiamo il mondo e-commerce e leggiamo alcuni dei consigli che appaiono innovativi, è molto probabile che risultino essere esercizi di stile proposti dall’ennessimo post ego-riferito, inapplicabili in molti casi e con uno spostamento del fatturato inesistente.Applicare l’AI ad una piccola parte di un qualcosa non è il punto di arrivo. Bisogna riuscire a stravolgere completamente il processo dell’elaborazione delle informazioni in nostro possesso per scalare velocemente. Non solo per generare i tag title!E poi alla fine scopri che il sito converte poco, ci si concentra solo sull’acquisizione nuovi clienti, non c’è un piano per il carrello abbandonato e via dicendo.Internet è frammentata. La ricerca è frammentata. La consulenza è frammentata.Ed è tutto così.Un freelance SEO ha strategie diverse un’Agenzia. E problemi diversi.Un e-commerce multibrand ha problemi differenti da uno monobrand.Questa cosa, già in essere negli anni passati, sta esplodendo con l’AI. Perché?Perché l’AI sta smontando i processi. Signore e Signori, l’AI ci porta in una direzione in cui le cose vanno fatte maledettamente bene, maledettamente personalizzate sui progetti. E rese scalabili su tutto l’ecosistema dei clienti. Avete presente il Time To Market?La locuzione inglese time to market (o TTM) indica il periodo di tempo che intercorre tra l'ideazione di un prodotto e la sua effettiva commercializzazione. Da WikipediaNel mondo e-commerce applicare l’AI alla SEO e al’ADV offre una serie di vantaggi molto concreti:* azzerare il Time to Market del prodotto da quando finisce nel catalogo a quando è disponibile con tutte le ottimizzazioni in tutte le lingue* scalare notevolmentePensate a un e-commerce di moda. Prima, per lanciare una nuova scarpa in 6 paesi, il processo (traduzioni, SEO, campagne ADV) richiedeva molti giorni. Oggi, con un processo ridisegnato tramite AI, lo stesso risultato si ottiene in poche ore, con un controllo umano finale. Questo non è un piccolo miglioramento, è un cambio di paradigma che libera risorse per un valore incalcolabile.Per farlo, però, devi cambiare i processi e le persone: non ti basta "usare l’AI"! E questa cosa è in grado di spostare totalmente i budget e la strategia digitale.I processi cambiano da realtà a realtà, da infrastruttura tecnologica a infrastruttura tecnologica. Una soluzione che va bene per un progetto, non va bene per l’altro.E soprattutto: non è una cosa da poco. E come sempre: ha a che fare con gli esseri umani.Oggi è tutto molto più complesso, ci sono davvero troppi canali, troppe azioni che si possono fare. Leggo i vari post in giro e mi chiedo: ma questa cosa quanto sposta di fatturato?Zero.Quanto sposta di fatturato cambiare completamente il processo di produzione delle informazioni una volta che lo hai oliato bene? Molto.LA SEOLa SEO è sempre stata una scusa per fare le
I nuovi Seminari su Intelligenza Artificiale, Digital Marketing e SEO de L'Accademia!https://accademia.searchon.it/https://www.youtube.com/watch?v=pWU3NobpCfoSarà un anno formativo pazzesco! Con una sorpresa per la SEO: grazie ai vostri feedback ci saranno ben due giorni!Focus 2025/2026: Intelligenza Artificiale & Nuove Strategie DigitaliIl nuovo anno accademico è completamente dedicato all’AI, con focus su:- SEO for AI- AI applicata a editoria e contenuti- AI per agenzie e strumenti avanzati (Agents Edition)- SuperTech e AI Engineering- La SEO nel mondo dell'AI!
Dovrebbe uscire in questi giorni GPT 5 e Google si appresta a rilasciare Gemini 3.0Cosa mi aspetto da GPT 5
Edizione speciale della FastLetter.Oggi tento di rispondere alla domanda più frequente del nostro settore e che, forse per la prima volta, davvero mi viene posta da molte persone anche in privato.Lo faccio con meno parole possibile, dividendo il discorso in quattro parti.* Cosa bisogna fare oggi* Il mercato* La professione* Le personeCOSA BISOGNA FARE OGGIParliamo di 3 step:* le cose sicure* le sperimentazioni* il futuro1. Le cose sicureLa prima cosa che dobbiamo dirci è che bisogna continuare a fare quello che sta funzionando e che ha funzionato fino ad ora. Non c’è alcun dubbio. Il problema sono le cose che non stanno funzionando, ma non bisogna andare in panico su cosa funziona invece.Una cosa sono i post egoriferiti su LinkedIn, un’altra è la realtà.Una cosa è il chiacchiericcio catastrofista che sta generando immobilità nel mercato, un’altra è la realtà.L’AI ha impattato da subito. Alcuni settori sono stati impattati direttamente senza nemmeno vedere il calo dai motori di ricerca.Altri settori sono impattati da qualche mese con l’inserimento di AI Overviews e AI Mode portando CTR più bassi e cali di oltre il 30% del traffico.Ma bisogna rimanere saldi e lucidi e capire cosa sta funzionando e cosa no.Rimane fondamentale avere saldi i KPI legati agli investimenti che si effettuano nelle attività di Digital Marketing. È sicuro che per molte materie le metriche cambieranno, ovviamente non è possibile inseguire un KPI con le stesse performance di prima se in tutte le vostre query, ad esempio, è attiva AI Overviews.Per aziende e brand dove si sta venendo impattati non bisogna fare l’errore di andare a rincorrere quei numeri sullo stesso campo di battaglia di dove si sono persi. Lì bisogna tentare di ottimizzare il massimo senza dubbio. Effettuare una strategia di risposta a quello che sta avvenendo non è una cosa per tutti. Non tutti possono permetterselo. È quasi come un investimento in borsa. Ovviamente per chi investe bene il vantaggio competitivo è nella visibilità. Ma chi lo fa è consapevole che se Google o altri soggetti cambiano il campo di battaglia all’improvviso quell’investimento va calibrato subito.Questo avviene quando si gioca su un campo altrui.Noi, in Consulting (la BU di Search On dedicata alle Consulenze), stiamo portando avanti molte proposte di intervento sempre con i piedi di piombo. Con calma. Quelle in essere stanno funzionando, l’integrazione con l’AI funziona e porta i suoi risultati.Il problema è che siamo finiti nell’era dove la responsabilità di un non impatto dipende troppo dal campo in cui giochi. E non basta più giocare bene.La questione predominante però, ad oggi, è che bisogna far funzionare bene i progetti. Non si può affrontare il presente e il futuro di Internet, che è basato su AI, senza una macchina che funzioni bene.* È importante che il sito sia ottimizzato bene?* È importante che sia veloce?* È importante lavorare sulla centralizzazione dei dati e informazioni?* È importante la comunicazione?* Sono importanti i contenuti?* E il brand?Tutte oggi più di ieri. Sono tutte più importanti.Potrei continuare con le tante cose che ci siamo detti in questi anni, la sostanza non cambia: bisogna investire nel portare il progetto a regime.Questi cambiamenti non si affrontano senza dati e contenuti. E senza un progetto che funzioni.La presenza dentro AI Overviews e AI Mode, la presenza nei sistemi ibridi come ChatGPT, Perplexity, Gemini, non viene calata dal cielo. Avviene per la Pertinenza e l’Autorevolezza. E indovinate chi se ne occupa? Chi fa SEO. Ma se non c’è una strategia digitale dietro che tenga conto di tutto l’enorme ecosistema di Internet diventa complesso continuare ad essere visibili.Se il progetto scricchiola, è un bel problema. Perché non si riesce a capire nemmeno l’impatto positivo delle azioni che vengono effettuate.2. Le sperimentazioniSperimentare è alla base di Internet. Pensavamo tutti che le cose si fossero un po’ sistemate negli anni scorsi, l’AI ha reso evidente solo ciò che prima lo era nel sottosopra. Un caos ci stava aspettando, con tutti gli ecosistemi che stavano iniziando a interagire fra di loro e dove non si capiva più dove iniziava e finiva una conversione.In molti hanno fatto finta di non vedere il mondo dei social perché stava complicando tutto, poi quando Google ha iniziato a spingere seriamente su YouTube, Discover, Maps e inglobare anche tutti gli altri social si è iniziato a vedere.Ora con l’AI è un casino. Il più grande sconvolgimento di Internet.E questo sconvolgimento poteva non essere all’altezza dell’essenza stessa della Rete? Sperimentare.Oggi in tutti i progetti ci vorrebbe una quota di Ricerca e Sviluppo.Solo le aziende più coraggiose stanno investendo in questo e sapete cosa? Saranno loro a essere le prime a capire e agire. Perché sperimentano.3. Il futuroLa paura più grande riguarda il futuro. Abbiamo così tanta paura di qualsiasi cosa oggi, in qualsiasi materia, che anche ciò che funziona oggi lo guardiamo con diffidenza. Quindi la paura del futuro è diventata la paura del presente.Facciamo attenzione.Nessuno di noi sa come sarà il futuro. Io non ne ho idea.Quel dipende, che da anni ha contraddistinto Internet tutta, diventa non lo so.Attenzione però: non lo so, non significa ho paura. Non significa non ho più la terra sotto i piedi. Quella c’è ed è ben salda.Significa che le variabili in gioco sono diventate troppe e la velocità con le quali cambiano è troppo rapida.Nessuno è strutturato per riuscire a reagire a livello strategico ai cambiamenti che sono avvenuti ultimamente. Se mettete in fila le novità degli ultimi 12 mesi è veramente molto facile capire che ciò che strategicamente potevi fare 12 mesi fa è già vecchio oggi.Di sicuro le aziende Italiane non sono pronte, ma nemmeno tutto il mondo della consulenza. Ovviamente ci sono le eccezioni in tutto questo e riguardano casi singoli. Il singolo brand con la singola agenzia o freelance, dove il rapporto è forte da anni e ci si affianca a vicenda.Ma in linea generale, essere pronti a cambiare strategia così frequentemente non è qualcosa di immaginato prima, perché non c’era necessità. E inoltre, non è detto che sia la mossa vincente.Per questo motivo bisogna continuare a fare ciò che funziona, sistemare tutto, sperimentare.E poi investire nell’AI.In molti pensano che non c’è bisogno di fare troppi sforzi perché più gli LLMs evolveranno più sarà facile usare l’AI e ottenere quello che si vuole.Il problema è che se il nostro cervello non evolve alla stessa velocità dell’evoluzione degli LLMs non ce ne faremo niente in azienda.Negli ultimi 6 mesi i nostri servizi AI sono cambiati. Gli output di un qualsiasi servizio AI che abbiamo non è più lo stesso. I servizi di AI che offriamo sono aumentati in numero, ma sono tutti anche migliorati. E non solo perché cambiano LLMs, ma perché cambiano gli approcci, le possibilità, la profondità di ciò che vediamo.La notte che è uscito ChatGPT ho scritto una serie di tool che ancora oggi non esistono. E man mano che andiamo avanti ci sono miliardi di cose che vorrei fare e che non vedo in giro.Ve lo dico: nel futuro, la differenza, la farà la creatività. E il coraggio di fare ciò che nessuno fa.IL MERCATOQuindi rispondo alla domanda: E se la SEO morisse davvero?A volte non ci rendiamo conto davvero di dove siamo.Se la SEO dovesse realmente cadere, lo farà per ultima. Ci saranno migliaia di lampi prima. Il tuono sarà la pietra tombale su molte altre cose.Dovrebbero preoccuparsi molti altri settori.Io non vorrei essere in Booking. Faccio o non faccio un accordo con Google e con OpenAI? O forse nell’era agentica non è più necessario? La questione è che poi, come già successo, i grandi iniziano a prodursi le cose e ti tagliano fuori. Lo ha fatto Google con qualsiasi pagine gialle del mondo, lo ha fatto Amazon copiando i prodotti di consumo che funzionano di più.Ma anche questo sarà un mondo che se cadrà, cadrà dopo.Io lo sostengo dall’inizio: l’uso dell’AI farà perdere posti di lavoro. Lo so che lo storytelling è un altro, che non è l’AI che ti ruba il lavoro, ma una persona con l’AI e bla bla bla. Io lo dico da un po’: è una cazzata questa frase.Ci sono siti dove non si entrerà più in futuro perché non ha senso.Ci sono servizi che saranno fatti interamente dell’AI, come il 99% delle traduzioni, il 95% del copy e via dicendo. Non lo dico perché mi fa piacere, non lo dico perché sarà migliore l’AI, ma perché alzare la qualità di un qualcosa sarà richiesto solo in modo specifico.Se hai un sito prettamente informativo e non sei riuscito ad abbracciare il mondo ispirazionale (tipo Discover o mondo Video), probabilmente senza nessun cambio, il sito chiuderà. Specialmente se il tuo modello di business non si è evoluto ed è rimasto quello di 10 anni fa.Lì la SEO morirà. Ma perché non ha senso fare SEO su un progetto morto. Non ha senso il modo di produrre informazioni e di monetizzarle. È stato commesso un errore strategico. Ha poco a che fare con la SEO che molto probabilmente avrà già consigliato di fare video o passare ad un altro modello di business.Quindi il mercato in cui ci troviamo è un mercato in movimento.Ma di tutti quei RIP PowerPoint avete mai visto PowerPoint morire?Di tutti QUESTA COSA HA APPENA RIVOLUZIONATO INTERNET, avete mai visto la rivoluzione?No.Perché ci sono cose veloci e cose lente. E ci sono cose che si integrano.L’AI è come una nuova aria. Finirà ovunque, dobbiamo imparare a respirarla bene e a non farci intossicare.E la SEO è qui per traghettare i progetti nel nuovo mondo.Se c’è una figura che può capire quello che sta succedendo e fornire insight strategici è proprio chi fa SEO.Ma ovviamente anche chi fa SEO deve evolvere ed abbracciare Internet tutta. LA PROFESSIONESEO, GEO, AIO. Boh..lasciate perdere.L’evoluzione non la vedremo dall’ambiente per il quale ottimizziamo.Le sigle non serviranno a niente. Se ci abbiamo provato negli anni scors
Voglio dare un consiglio, anzi due, a tutte le persone che non fanno parte di quella categoria.
Ebbene sì.Un altro grande tassello di YouTube verso quella grande community globale che è!ECCOLE IN TEST!
L'Intelligenza Artificiale sta cambiando tutti gli aspetti di Internet. Dall'economia della rete alla SEO.Ma chi si occupa di Digital non può focalizzarsi solo su uno: deve comprendere un po' tutto l'ecosistema Internet per cercare di avere una visione più chiara.Parliamo oggi del grande cambiamento che dovrebbe interessarci. Del primo passo che dovremmo fare per poi occuparci del resto.
FastLetter - Una fonte buona dalla quale aggiornarsia cura di Giorgio TavernitiN. 55 - 26 Maggio 2025Di cosa parliamo* I rilasci in USA hanno rotto* Il FURTO* La disintermediazione di tutto* Il grande reset di Internet* Il futuro delle aziende* Il futuro delle persone* Il Google I/O e il nuovo mondo in cui vivremo* SalutiPremessa: la scorsa edizione della FastLetter, Il Collasso di Internet, era solo una anticipazione di quello che avremmo visto durante il Google I/O.Chi mi segue da molto non è sorpreso di nulla. Cito la Liquidità di Google, il crollo del traffico per le informazioni, il calo dell’awareness che avverrà, il mondo API First o MCP First, gli acquisti diretti dove ad un certo punto non ci sarà più nessuno in mezzo tra l’utente e l’azienda se non Google o altri, la realtà aumentata. La salute, l’ambiente.All’evento di Google abbiamo visto veramente tutto ciò che in questi anni abbiamo trattato sia qui che nei vari nostri eventi con i nostri speaker.Parlando invece solo di Gemini lo abbiamo visto crescere sia in potenza che in espansione dell’ecosistema Google. Ricordo che all’inizio mi si diceva che ero una sorta di pazzo a pensare che Google avrebbe ripreso OpenAI. Bah, non so dove avete vissuto negli ultimi 20 anni.O cosa guardate.Certo, OpenAI non starà lì a guardare, ma come oramai è chiaro a tutti, sta succedendo ciò che vi ho mostrato nel framework della Search Journey Umana che è arrivato il momento di aggiornare e tenerci un corso su YouTube. Ovvero che più entriamo nei nuovi mondi, più la leadership diventa frammentata. Anthropic ha appena rilasciato Claude 4 che spacca.Ma l’ecosistema di Google fa paura a tutti, perché quello che può fare Google con tutto ciò che noi usiamo, non può farlo nessuno. Quello che stiamo vivendo in questo periodo è un cambiamento profondo di come abbiamo conosciuto Internet fino ad ora. È un grande reset. Prima però, mancano pochi giorni al WMF. So che incontrerò molti di voi e devo dirvi che non vedo l’ora di scambiare 4 chiacchiere. Io sarò sempre in giro!Controllate che ci sono vari tipi di biglietti, ovviamente per chi viene anche per la formazione il Full Ticket è quello giusto: https://www.wemakefuture.it/È arrivato il momendo di addentrarci in queste novità, però dobbiamo farlo con la consapevolezza che hanno molto di positivo e io sono entusiasta dell’AI e dell’innovazione, ma ci sono una serie di punti negativi che vorrei trattare prima. Perché è importante vedere tutta la torta.I RILASCI IN USA HANNO ROTTONon lo leggerete da nessuna parte. C’è un sentiment molto negativo che sta crescendo da parte di tutto il Digital nei confronti di Google al di fuori dagli Stati Uniti.Lasciamo da parte la politica, è un sentiment dovuto al continuo rilascio di applicazioni solo per quel mercato.Lo conosco molto bene perché su YouTube è più evidente e impattante. Ho montato un casino 2 anni durante un loro meeting perché con queste cose favoreggiano i Creator USA ma dicono di essere una community globale.Oggi su YouTube molte cose vengono lanciate in USA e poi anche in Korea o Brasile o India. Cosa che Google sta tentando di fare, ma non ci riesce.Durante la live c’erano ad un certo punto 75.000 spettatori in contemporanea con 22.000 mi piace. A me le dinamiche umane fanno troppo impazzire, sono lì a guardare come ci comportiamo per comprendere chi siamo.È un numero molto elevato. Giustificato comunque, in linea con i grandi annunci positivi.Ad un certo punto nel giro di 5 minuti i mi piace sono scesi a 13.000. Un botto, una roba mai vista. Sapete cosa era successo?Sunder Pichai ha detto che AI Mode sarà rilasciato per tutti solo in USA.Booooooomm!Gli USA hanno rotto. Ero in chat con Gianluca Fiorelli (lo avete letto vero il suo articolo su AI Mode?) che mi ha detto: che occhio! Potrebbe sembrare un dettaglio e sono sicuro che tanti pensano che sia ovvio, ma vi posso assicurare che un calo del genere non ha niente di ovvio.È un sentiment molto forte. Segno che c’è oramai una community globale che si sente esclusa. Si parla molto di inclusione, superficialmente per mettersi delle piccole bandierine sul petto la facciamo. Ma praticamente, nella sostanza, siamo lontani anni luce.Queste aziende sono degli scrigni bellissimi all’esterno, ma vuoti dentro. Il problema è quando lo sono anche molte delle persone che ci lavorano.IL FURTOSta avvenendo il più grande furto di conoscenza all’Umanità. Mi ricordo che due anni fa, all’AI Festival e poi al WMF, Sergio Barile (Professore Economia e Gestione delle Imprese presso Università di Roma “La Sapienza”) fece un intervento dal titolo: “La redistribuzione della ricchezza nell'era dell'intelligenza artificiale. Quale futuro?”.Questo nuovo mondo sta sfruttando la conoscenza del mondo di prima senza alcuna preoccupazione, distruggendo modelli di business molto importanti.Non parliamo di uno o due settori, parliamo di centinaia.Con l’attivazione di AI Overviews e ancora di più con AI Mode (della quale presto avremo i dati nella Search Console di Google per tracciare il traffico) Google si erge a editore. Già lo faceva prima, ma ora la scala è troppo grande.L’uso di un “motore di ricerca” in quel modo lo trasforma in un produttore di contenuti. Di contenuti ovviamente ai quali riconosce un link. Vorrei però farvi riflettere. Mettere un link ad una fonte, nell’Internet di ieri aveva un valore. E inoltre, era solo un pezzo di contenuto, con link alla fonte. Oggi si usa tutto quel contenuto e quello di altri.Non è più solo un pezzo di contenuto e un link alla fonte. Che vale sempre meno. C’è da rivedere il sistema perché si sta spostando anche la parte economica, Google usa i contenuti di tutta l’Umanità per fare molto di più di quello che faceva ieri.A breve avremo la pubblicità dentro AI Overviews e AI Mode.Che paradosso: rubando contenuti e utenti, ci guadagneranno di più. Da chi? Dalle aziende che hanno prodotto i contenuti e non hanno più visibilità; quindi la compreranno.LA DISINTERMEDIAZIONE DI TUTTOCredo che sia il punto focale.Non parliamo solo dell’editoria. Non parliamo solo dell’e-commerce. Non parliamo solo delle agenzie pubblicitarie. Vogliono disintermediare tutto.La mission di Google è stata sempre organizzare le informazioni del mondo.Ora si è aggiunta un piccola postilla, che vi dico io, perché lì non c’è.Diventare l’unico soggetto in campo tra le persone e le informazioni. Ridurre il più possibile la visibilità di chi sta in mezzo. Tagliare più pezzi possibile della catena.Perché per l’utente è tutto più facile.Ecco, voglio farvi focalizzare una cosa.Se è bene per l’utente, non è detto che sia un bene per la persona.Non è uno questione linguistica. L’utente è colui o colei che usufruisce di un bene o servizio. La persona beh…non c’è bisogno vero?Ma di sicuro, ciò che è un bene per l’utente mi fa davvero troppo strano che coincida così spesso con un bene per Google e sempre un male per altre aziende.Stiamo entrando nell’era agentica. È tutto un agente. Che sia in ricerca o in assistenza, Google diventerà per noi tutto.IL GRANDE RESET DI INTERNETNon siamo più in grado di fermarci per protestare. Siamo troppi in questo mondo, siamo frammentati. Non possiamo permettercelo.Raga, davvero.Quando Google decise di fare il rollback della funzionalità di Chrome per guadagnarci di più e far pagare alle aziende questo costo ingiusto, perché non ci siamo organizzati per spegnere Google ADS per una settimana?Sta avvenendo un grande reset. Il Collasso di Internet è l’inizio di un nuovo mondo.Le aziende che sono leader hanno visto l’opportunità economica di spremere tutte le altre che sono sotto, prenderne il valore e concretizzarlo tutto per loro.Si sta creando un nuovo mondo Economico per Internet.Per certi versi Internet tornerà alle origini. Faremo un balzo indietro nel tempo per alcune cose.La questione per noi è una: bisogna che ci togliamo rapidamente dai nostri modelli di pensiero quella Internet per iniziare a ragionare il prima possibile della nuova Internet.Niente piagnistei. È un mondo molto crudo che se ne frega.Dobbiamo cambiare rapidamente.La produzione di un contenuto non può più essere come prima. Non si può affrontare il futuro facendo quello che facevamo in passato. È già cambiato tutto. Se continuiamo a fare come abbiamo sempre fatto, almeno dovremmo avere l’onestà intellettuale di dire che avremo numeri diversi e inferiori a prima.IL FUTURO DELLE AZIENDECosa cambia? Cosa dobbiamo fare?Ci sono un paio di cose importanti. Certo bisogna essere presenti, non ci piove. Bisogna sicuramente avere visibilità e fare SEO.Ma le cose che ha scritto John Mueller nel post Top ways to ensure your content performs well in Google's AI experiences, sono così da più 10 anni:* Focus on unique, valuable content for people* Provide a great page experience* Ensure we can access your content...e via dicendo.E sono quelle che vede un uomo che lavora per Google la cui visione è limitata. Limitata alle SERP ovviamente. È un grande John, ma giustamente risponde al contesto.Infatti la cosa più importante da fare è studiare il modo più forte che abbiamo per offrire un grande servizio, fidelizzare la persona. Sì, la persona, non solo l’utente.Fare in modo che quando quei pochi utenti arriveranno ai vostri contenuti tramite un sistema di AI, gli viene la voglia n
FastLetter - Una fonte buona dalla quale aggiornarsia cura di Giorgio TavernitiN. 54 - 12 Maggio 2025Di cosa parliamo* Il Collasso di Internet* Apple darà il segnale* AI Overviews è peggio di quello che pensi* AI Max di Google: un mondo senza Keyword* L’Internet Liquida sarà API First (o MCP)* La Realtà Aumentata* SalutiPremessa: Vi ho raccontato del WMF in Silicon Valley come parte del nostro Road to WMF 2025. Ci sono delle belle novità in arrivo. Il 29 Aprile si è svolto The Script Day: un evento online e gratuito dove alcuni dei Best PPC Influencers del 2025 ci hanno raccontato le novità sulla tematica. Mentre il 20 maggio si terrà la conferenza stampa del WMF.E poi ci sono due eventi partner nel Road To! Il primo è il SusHi Tech 8-10 maggio a Tokyo. Il WMF - We Make Future ha partecipato all'evento insieme al Comune di Bologna per ridisegnare il futuro delle metropoli.Il secondo è il Montemagno Live 2025, il tour che toccherà Milano, Torino, Firenze, Bologna e Roma! La tappa di Bologna del Montemagno Tour 2025 sarà al Teatro Europauditorium il 18 Maggio alle 21:00. E io ci andrò, visto che Bologna è la nostra città!Marco Montemagno salirà sul palco con un monologo di idee, humor e provocazione per affrontare le sfide future. Ci sarà anche un bonus esclusivo per accedere a un workshop gratuito su ChatGPT.Ci vediamo lì?Qui il sito ufficiale del Tour. Qui tutto il nostro RoadShow.IL COLLASSO DI INTERNETInternet, per come l’abbiamo imparata a conoscere, collasserà.Il potere economico si concentrerà nelle mani di pochi. La produzione di informazioni testuali sarà sempre minore, controllata, fatta da persone pagate in modo specifico per questo.Le voci autorevoli diminuiranno.Il mondo video resterà un mondo a parte, ma anche qui avremo un cambiamento con molta spazzatura e sempre meno valore, da andare a ricercarsi con cura.Questo è ciò che avverrà con la scusa dell’Intelligenza Artificiale.Se Google avesse attivato AI Overviews senza che ci fosse ChatGPT ci sarebbe stata una rivolta sociale. I guadagni di Google aumenteranno. Il traffico delle query informative non era poi così importante a livello economico per Google. Ma lo era per le aziende. Che alzeranno gli investimenti per compensare.I proprietari dei siti produrranno sempre meno contenuti informativi, perché non conviene.Sia chiaro: l’Intelligenza Artificiale Generativa è uno strumento utilissimo. Ma se c’è una possibilità che le cose possano andare male, questa possibilità sarà realtà.E non perché ci sono i cattivi in giro, ma perché il mondo nel quale tutti viviamo è un mondo che ha da molti anni una direzione chiaramente economica. Questa direzione, più l’azienda diventa grande, più diventa l’unico obiettivo da perseguire.Le aziende devono guadagnare. Non ci piove su questo.Non abbiamo però trovato il modo di proteggere il valore del mondo che viene distrutto da una cosa nuova.Attenzione. Voglio essere chiaro. Può essere che non ci sia alcun modo. Ma nessuno può saperlo perché non ci abbiamo nemmeno provato. Non vorrei però che passasse il messaggio del tipo: “hey, guarda che queste cose accadono sempre. Prendi Uber ad esempio…”Non è questo il caso. Qui stiamo parlando di toccare tutta la parte di condivisione della conoscenza in senso ampio. Cosa nascerà da questa era non lo sappiamo. Se l’Umanità si impigrisse perché non ha alcuna soddisfazione nel cercare qualcosa di nuovo da poi condividere, non sappiamo cosa potrebbe accadere.Vabbè, magari è un pensiero mio.Quando è nato il Web 2.0 sembrava una cosa solo FIGHISSIMA. Il frutto sono stati i Content Creator, che hanno subito mostrato il loro aspetto positivo, prima che le piattaforme ne approfittassero spremendoli e creando ambienti sempre più tossici, veloci, superficiali. Distruggendo poi i luoghi di discussione, cambiando radicalmente il significato della parola conversazione.Conversazione:Dal lat. conversatio -onis ‘il trovarsi insieme’, der. di conversari ‘trovarsi insieme’.Oggi è io contro chi non la pensa come me. Risultato? Odio ovunque.Vabbè, magari è un pensiero mio.Però sogno da sempre un mondo consapevole che ragioni insieme sulle innovazioni e sulla tutela di ciò che abbiamo. Magari non c’è soluzione. Il problema principale però è la resa cognitiva. Non parliamo nemmeno più di come si potrebbe fare diversamente. Accettiamo e basta.E le Big Tech se ne approfittano, ovviamente, di questo.Se possono guadagnare di più senza alzare polveroni, legittimate dall’innovazione o dal doversi adattare, lo fanno senza alcuna preoccupazione di distruggere le realtà che fino ad ora hanno creato quel valore. Vabbè, magari è un pensiero mio.A livello personale non sono preoccupato. Io da sempre regalo tutto quello che ho. Ma ricordo cosa è successo con i blog. C’è stata un’era fiorente, molte persone scrivevano, conveniva. Poi non c’è stato modo di renderle indipendenti. Si sono fatte assumere e hanno smesso di condividere.Spero che questa cosa non avvenga con un più grande impatto. La mia paura più grande è che il danno più grande lo subiremo noi come esseri umani. Così come abbiamo perso la voglia di parlare davvero con qualcuno, di conversare, di approfondire…non vorrei che perdessimo la capacità e la voglia di condividere.Vabbè, magari è un pensiero mio.Tipo…Wikipedia non sarebbe mai nata da questo mondo.APPLE DARÀ IL SEGNALEÈ un po’ di tempo che dico di cambiare il motore di ricerca interno dei siti e di mettere il proprio ChatGPT o Gemini attraverso un sistema con i RAG.Questo per due motivi:* è un sistema migliore* si possono iniziare a studiare i comportamenti del nostro target e comprendere meglio il nuovo mondoMa nonostante i vantaggi nel farlo siamo sempre troppo lenti. Ci sono però una serie di notizie che riguardano Apple che magari aprono un po’ la mente: aldilà del cambio di naming da Search ADS a Apple ADS, quelli di Cupertino hanno fatto sapere che stanno parlando con Anthropic, OpenAI e Perplexity perché vorrebbero integrare la ricerca AI al posto della ricerca classica.Il tutto nel contesto del processo che vede sotto accusa l’accordo Apple-Google come motore di ricerca. Eddy Cue (Senior Vice President Services di Apple) ha detto che è vero che la ricerca AI ha una qualità peggiore, ma che le ricerche tramite Google sono calate.Google ha dovuto fare un comunicato stampa per smentire questo calo, affermando il contrario. Su Search Engine Land entrano nei dettagli di questa diatriba.Pensate a questa cosa: per anni si è pensato che Apple dovesse avere un suo motore di ricerca, oggi invece potrebbe fare un accordo per un modello ibrido e poi costruirselo più facilmente.Di sicuro c’è una strada importante: Apple sta pensando di sostituire il suo sistema interno di ricerca. È un segnale molto forte.Poi magari continuerà a portare avanti il suo accordo con Google e sostituirà Search con AI Mode, offrendo anche le alternative. Ma la strada è spianata: l’esperienza di ricerca sta cambiando radicalmente.Di sicuro su Google avremo l’AI Mode come default. Su questo tema vi consiglio il grande articolo di Gianluca Fiorelli: Why AI Mode will replace traditional search as Google’s default interface.Troverete un sacco di spunti. Alcune cose le conoscete già perché io e Gianluca ci confrontiamo spesso e abbiamo una visione simile. Dal Search Journey a Discover in home.Altre invece sono nuove e di approfondimento anche per me.AI OVERVIEWS È PEGGIO DI QUELLO CHE PENSIQualche mese fa scrivevo che il calo di traffico dovuto ad AI Overviews avrebbe sicuramente portato un traffico più vicino alla conversione, ma che comunque avremmo perso un quantitativo di utenti importante. E suggerivo di salvare il tutto con Big Query.Sto leggendo in giro che questi utenti che stiamo perdendo sono traffico non molto utile, perché vogliono solo informazioni.Purtroppo non è così.L’AI Overviews non si attiva solo per le query informative semplici, ma anche per quelle complesse, dove la risposta la offrono e l’hanno sempre offerta i siti.Il problema principale riguarda però il fatto che questo traffico molto importante è da considerare come Awareness. Certo, per alcuni progetti il problema è principalmente economico. Un sistema basato sulle pageviews è destinato a chiudere. Per le aziende invece, significa perdere una grande fetta di Awareness. E a volte anche dei passi successivi del Customer Journey. È vero che le aziende dovranno produrre più contenuti e aumentare la quantità di volte che sono pertinenti. È vero che bisogna creare dei contenuti molto approfonditi.Ma la questione va focalizzata. Purtroppo ci perdiamo sempre in quello che accade oggi senza fermarci a riflettere. È Awareness molte volte.E per compensare questo traffico non si può pensare di fare un piano solo per entrare dentro AI Overviews, perché il quantitativo di persone che poi clicca è troppo basso.La parte di Awareness va potenziata andando a trasformare i contenuti informativi
Questo dispositivo registra, trascrive e riassume. Usa l'Intelligenza Artificiale per creare riassunti a seconda del contesto.FUNZIONA BENISSIMO. È davvero un modo rivoluzionario per chi prende appunti, fa riunioni, produce contenuti sfruttando la voce!00:00 Il Plaud NotePin01:32 Ma non posso usare il telefono?02:33 Cosa contiene il bundle03:40 Come iniziare a registrare06:22 L'app, la web app e i piani di prezzo10:44 I modelli di generazione AI17:00 Cosa genera esattamente?18:12 Azioni ed esportazioniIl NotePin su Amazon https://amzn.to/3YEQNRJIl mio Shop Amazon https://amzn.to/2BVlveLIl link è un link di affiliazione.Ci tengo a precisare che la recensione non è dietro compenso o accordi con l'azienda Plaud. Non sono mai entrato in contatto. PER ORA.FastLetter: Una fonte buona dalla quale aggiornarsihttps://giorgiotaverniti.substack.com/
Questa è una notizia troppo importante e poco condivida in giro.YouTube supporterà il No Fakes Act con la tecnologia migliore attualmente!Io ne sono super felice!https://blog.youtube/news-and-events/youtube-supports-the-no-fakes-act/
Alcune tipologie di contenuti avranno molta visibilità. Articoli, news, video, local, personalizzazione, AI.Questa è una buona opportunità per molti.FastLetter: Una fonte buona dalla quale aggiornarsihttps://giorgiotaverniti.substack.com/
Ho l'impressione che Google stia lavorando a darci una funzionalità dove non si saranno i siti nelle SERP come li vediamo oggi. E che alcune query possano diventare una deep research..Qui trovate tutte le fontihttps://giorgiotaverniti.substack.com/p/ai-overviews-addio-ai-siti-internet
FastLetter - Una fonte buona dalla quale aggiornarsia cura di Giorgio TavernitiN. 53 - 16 Aprile 2025Di cosa parliamo* La SEO sta Esplodendo* Il Filtro Web* AI Overviews e AI Mode* Le caratteristiche vincenti di chi è in AI Overviews* I test in corso* Tracciare AI Overviews e traffico LLMs* È vero che Google penalizza i contenuti Generati con l’AI?* LLMS.txt: sconsiglio di usarlo* I Piani Editoriali: Push e Ispirational* Qualche altra segnalazione* SalutiPremessa: se lavori a Milano e hai necessità di aggiornare o formare il team digital del quale fai parti, sappi che il 6, 7 e 8 Maggio L’Accademia di Search On arriva a Milano!Sarà una grande opportunità di formazione per tutti i team e le agenzie di Milano e dintorni.Portiamo i nostri 3 Seminari migliori:* AI per Agenzie e Team Digital con Alessio Pomaro* La SEO del Futuro con me (Giorgio Taverniti)* Google ADS per l’-Ecommerce con Gabriele BenedettiSpero di vedere alcuni di voi a Milano.Prima di entrare nel dettaglio un avviso: in questa edizione ci sono molti link a puntate precedenti. Questo accompagnato dal “ve lo avevo detto qui”.Non è per mettere in evidenza che sono anni che dico alcune cose che si avverano è perché ci sono degli approfondimenti passati che sono validi che forniscono contesto, approfondimento e fonti.LA SEO STA ESPLODENDO!“La SEO è morta”..“la SEO è morta” e poi non so se c’è stato un periodo con così tante richieste sulla SEO.“ChatGPT ucciderà tutto”..“ChatGPT ucciderà tutto” e poi appena arriva AI Overviews in Italia si crea un pandemonio che mai ho visto prima.Google Trends mostra un picco molto forte. Poi è vero che ci sono dati incoerenti e che nelle prossime ore si capirà di più come dice Martino Mosna qui (qualche bot?), ma è pur vero che se guardate le chiavi strettamente correlate in molte country il dato è in salita. Quello è un picco esagerato e scenderà o Google spiegherà. Guardate però la Germania nella discussione di connect dove i dati sono puliti. Non c’è dubbio che c’è un’interesse forte in questo momento.Lo ripeto da 20 anni: “La SEO non morirà mai, perché è uno stile di vivere il web”.Dove c’è una barra di ricerca, ci sarà sempre da ottimizzare. Dove c’è un ambiente in cui le persone soddisfano i loro bisogni, ci sarà sempre da creare contenuti per farlo.Punto. Il resto sono le opinioni di persone incompetenti che di Internet non ci capiscono un tubo.O gli effetti della Content Creation Tossica che è arrivata su LinkedIn.La tendenza, sempre più in ascesa, di trasformarsi in Content Creator per ottenere visibilità è un danno molto forte. Perché le persone, cosa che avviene anche nel mondo del giornalismo, sono a caccia della news da sparare forte.Ma poi c’è il corto circuito:* sempre più persone che non conoscono la materia la sparano forte* sempre più persone che non conoscono la materia interagiscono con chi la spara forteCosì ci sono una marea di informazioni false, imprecise, inutili, dannose su Digital Marketing, AI e SEO che davvero non se ne può più.Ma la SEO è sempre più viva. E per me significa Search Ecosystem Optimization. Non un significato teorico, ma pratico. Che ha a che fare con la Search Journey Umana, il framework che è nato dalle riflessioni post Google Liquido. E che vi mostro sotto.Non tutti i clienti sono pronti per un approccio di questo tipo, ma quando ne troviamo uno che lo è, lo spieghiamo e proponiamo.E infatti non credo molto alla figura dello SEO Specialist, credo alla sua evoluzione con competenze sempre più digital. Il tutto torna. C’è anche un’edizione della FastLetter che approfondisce questo concetto: Addio SEO Specialist!IL FILTRO WEBQuesto che vedete qui sotto è il filtro Web. Per chi non può vedere o sta ascoltando, insieme ai filtri Immagini, Video, Notizie, Video Brevi (ne parlerò sotto) c’è anche quello Web.A me non piace il nome Web. Lo avrei chiamato Pagine Web. Perché lì ci sono solo pagine. I Video e le Immagini fanno parte del Web. Invece finendo nel filtro Web ti mostra solo pagine web. La lista classica, potremmo chiamarla i 10 link blu. Sembra un’operazione nostalgia.Invece qualche giorno fa ho capito a che cavolo serve sta roba.Un po’ avevo paura a dirlo a voce alta. Ma è arrivato il momento.Ad un certo punto l’unico risultato che avremo sarà AI Mode. Andando su Google, nella sua home, metteremo la nostra domanda e per molte di queste riceveremo solo quella che oggi si chiama AI Overviews o AI Mode.Sotto non ci saranno i risultati di ricerca come li intendiamo oggi. Non ci saranno le pagine dei Siti Internet. Quelle spariranno. Resteranno solo nel filtro Web, dove avremo i 10 link blu.Sotto l’AI Mode o AI Overviews, avremo la possibiltà di interagire ancora con l’AI, una sorta di correlate espanso o people also ask. Le SERP classiche saranno nel filtro web, al massimo come avviene ora i migliori resteranno aperti a destra (ma bisogna vedere la questione pubblicitaria).Ricordate quando dicevo sul motore del futuro:Clicco, cerco, scrivo il prompt, il sistema riconosce l'intento e mi risponde, a volte con un elenco di link, a volte con una risposta, a volte con la voce..come vorrà... dove vorrà.Quello accadrà. E qui viene in gioco la Liquidità di Google.Quello per cui sono preparati da anni.Si rafforza la mia idea che il traffico ai siti crollerà e che è importante il collegamento con Big Query.AI OVERVIEWS E AI MODEL’AI Mode l’ho spiegata qui. Ed è l’edizione della newsletter che poi mi ha portato al video “Google è il motore di ricerca del futuro”. Qui ho raccolto una serie di funzionalità che ci sono su AI Overviews, alcune solo in inglese, ma sappiamo che arriveranno: confronti, piani, tabelle, tutorial.Ma cos’è l’AI Mode?È una AI Overviews con steroidi. Trovata la chiave di volta, ovvero come usare Gemini in modo economico, ecco che lo scalano a tutti. E oggi che possiedono Gemini 2.5 che ha surclassato tutti (come dissi all’inizio di questa storia), questa roba è pazzesca.Le query sono cachate. Molte quando si attiva AI Overviews hanno il loghino di Gemini con la parola Ricerca che scompare in funzione delle parole Generazione in corso e poi esce AI Overviews. È un processo.Altre…hanno solo AI Overviews. Quelle…studiatele di più :)Sono soggette a meno cambiamenti nel tempo :)Perché non cambierà il risultato tra mesi di domande così: [come creare una tabella excel] e Google con l’AI creerà la migliore risposta possibile con le fonti ufficiali. Una deep research specifica.Una considerazione: ad oggi non c’è un piano di inserire i dati di AI Overviews dentro Search Console in modo separato. È un grande peccato. Però da Google fanno sapere che essendo un test, potrebbe creare confusione. I dati ci sono, ma sono accorpati agli altri, insomma è come un featured snippet. Per ora.E se non volete comparire potete usare il nosnippet. LE CARATTERISTICHE VINCENTI DI CHI È IN AI OVERVIEWSPosso ottimizzare per l’AI?Sì, ma sempre per gli utenti. Perché noi cercheremo cose mai cercate prima perché abbiamo una nuova possibilità di ricerca.Cambieranno intenti e informazioni.Quindi, siccome l’ottimizzazione è pertinenza, bisogna che in pagina ci siano le informazioni giuste. Come dicevo qui (per approfondire).Esempio dall’approfondimento.La persona cerca una soluzione. Ho bisogno di un paio di scarpe comode perché dovrò camminare per 20 giorni di fila circa 30.000 passi al giorno. È probabile che io incontri la pioggia.Se in pagina non avete questa informazione, che riguarda la soluzione, che cosa cavolo ottimizzate?Rivedere la SEO per l'avvento dell'Intelligenza Artificiale è INUTILE se:* Non si cambia il processo di creazione di contenuti (risorse).* Non si cambia il processo delle informazioni in nostro possesso (e non in nostro possesso) che poi devono essere pubblicate.* Non si cambia il processo di raccolta ed elaborazione dei dati.Quindi, una volta che abbiamo individuato come le persone cercano questi bisogni, sapremo anche le informazioni che dobbiamo avere in pagina. Come migliorare la visibilità dentro AI Overviews o altri?Ad oggi esiste un brevetto di Google che si chiama Generative summaries for search results. È importante ricordare che non sappiamo quali brev
Google e AI Generativa: NESSUNA penalizzazione dei contenuti!https://www.youtube.com/watch?v=ZLPpHtRN00YRaga, è una Bufala.Lo so che quasi tutta Internet sta dicendo che Google penalizza i contenuti creati con l'AI Generativa...ma è falso.Vi spiego perché.
Perché SCONSIGLIO l'uso di LLMS.txthttps://www.youtube.com/watch?v=Pd4_NzGnDhYNelle ultime settimane è andato in hype il file LLMS.txtAddirittura si dice che migliora la visibilità negli LLMS..In che modo resta un mistero.










