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Focus economia

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Author: Radio 24
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Focus economia è il programma quotidiano dedicato all'approfondimento dei temi dell'attualità dell'economia e della finanza, realizzato con i protagonisti della giornata economico finanziaria e il contributo di giornalisti e analisti de Il Sole 24 ORE. L'obiettivo della trasmissione è di spiegare e analizzare, in termini comprensibili anche "ai non addetti ai lavori", i temi più interessanti della giornata. Appuntamento fisso per i commenti a caldo pochi minuti dopo la chiusura della Borsa.
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Dopo un avvio poco mosso, Banca Monte Paschi Siena e Mediobanca hanno girato in negativo. Il ribasso arriva nel giorno del rilancio dell'ops di Rocca Salimbeni su Piazzetta Cuccia con l'aggiunta di una componente in denaro pari a 0,90 euro per azione portata in adesione. Il Monte ha così colmato il gap di valutazione tra la sua offerta e il prezzo di mercato di Mediobanca. Dopo il rilancio da 0,9 euro per azione, pari a una componente cash complessiva fino a 750 milioni, quella che ora è diventata un'offerta pubblica di acquisto e scambio (Opas) valuta Piazzetta Cuccia a premio dello 0,4% rispetto agli attuali corsi di Borsa. Come deciso dal consiglio di amministrazione di Mps, la banca ha rinunciato anche alla condizione soglia e pertanto acquisterà tutte le azioni oggetto dell’offerta portate in adesione anche qualora si trattasse di un quantitativo inferiore rispetto al 66,67% dei diritti di voto esercitabili nelle assemblee dell’emittente. Comunque, l’offerta non si perfezionerà e si intenderà venuta meno qualora la partecipazione che l’offerente venga a detenere all’esito dell’offerta sia inferiore al 35% dei diritti di voto esercitabili nelle assemblee dell’emittente. Soglia, quest’ultima, non rinunciabile. Giovedì è stato convocato il cda di Mediobanca per valutare il nuovo corrispettivo. Ne parliamo con Marigia Mangano, Il Sole 24 Ore.Conti, tasse, federalismo e Pnrr: tutti i dossier pre manovraQuali sono i dossier che, rimandati in primavera, vanno affrontati prima di entrare nel vivo della legge di bilancio? Prima, entro la fine di settembre, dovrà essere presentato alle Camere l aggiornamento del programma dei conti, con il Dpfp («Documento programmatico di finanza pubblica»). Il Documento sostituisce la NaDef nel nuovo ordinamento fiscale comunitario, e potrebbe contenere buone notizie come un deficit tendenziale già in discesa verso il 3% del Pil: «L Italia è vicina all uscita dalla procedura per disavanzi eccessivi», ha confermato ieri la presidente della Bce Christine Lagarde. Ma per essere esaminato, il Dpfp avrà bisogno di regole condivise fra maggioranza e opposizione. Proprio il Piano nazionale di ripresa e resilienza occupa l altra grande voce ereditata dalle difficoltà pre-ferragostane. Qui in gioco c è l ultima rimodulazione straordinaria, indispensabile per ridurre il rischio di sforare le scadenze che agitano i programmi più in difficoltà. Annunciata a ripetizione all inizio della primavera, poi posticipata a giugno, la revisione straordinaria del Piano non ha ancora visto la luce, anticipata però da una rimodulazione tecnica consistente che ha spianato la strada alla settima rata e alla richiesta dell'ottava. Approfondiamo il tema Jean Marie Del Bo, vicedirettore dal Sole 24 Ore.Auto: l’Italia perde il 2,7% di immatricolazioni ad agosto, in autunno incentivi per le bevUn altro mese difficile per il mercato auto italiano che ad agosto, complice forse l’attesa per gli incentivi destinati alle auto elettriche, mette a segno il quarto calo mensile consecutivo nelle immatricolazioni, scese a quota 67.272, con un calo del 2,68% rispetto allo stesso mese del 2024. Con questo andamento altalenante il consuntivo dei primi otto mesi del 2025 chiude, sottolinea il Centro Studi Promotor, con un calo del 3,68%. Il mercato italiano è reduce da un mese di luglio a -5,11% preceduto da un -17,44% in giugno (a confronto con il mese degli incentivi nel 2024) e da un -0,16% in maggio, mentre dei progressi aveva segnato aprile (+2,71%) e marzo (+6,22%) dopo però i risultati negativi di gennaio e febbraio. Con questi risultati, il divario rispetto ai volumi pre-Covid aumenta e si attesta sul -21,5% di immatricolazioni rispetto al 2019. In questo contesto, in casa Stellantis il marchio Fiat recupera il 30% dei volumi nel mese sul mercato domestico e riduce a -9,7% la contrazione nell’intero periodo rispetto al 2024. Vanno bene le vendite anche di Citroen, che raddoppia i volumi, e Alfa Romeo mentre soffrono Peugeot, Opel e Jeep. Ne parliamo con Gian Primo Quagliano, direttore generale Centro Studi Promotor.
È stato un accenno rapidissimo. L'accusa di dumping fiscale che il primo ministro francese François Bayrou ha lanciato all Italia nel corso dell intervista rilasciata a quattro reti televisive domenica, avevano lo scopo di criticare le proposte del Parti socialiste, e non le politiche italiane. Proprio per questo motivo è innegabile la gaffe o meglio la scortesia diplomatica verso il nostro Paese. L'accusa non riguarda, innanzitutto, le imprese italiane; riguarda piuttosto le persone fisiche e le politiche, introdotte dal governo Renzi e poi corrette dal governo Meloni, per favorire l immigrazione dei più ricchi. Il Parti socialiste ha infatti proposto per risanare il bilancio pibblico francese una contromanovra che prevede un forte aumento delle imposte: 32 miliardi, secondo i calcoli di Bayrou. La misura che ha raccolto maggiore attenzione è la tassa Zucman , dal nome dell economista francese Gabriel Zucman, oggi all Università di Berkeley in California. La proposta punta a introdurre un imposta annuale del 2% sui patrimoni superiori ai 100 milioni, che potrebbe raccogliere circa 15 miliardi. Ne parliamo con Fabrizio Pagani, Partner Vitale&Co e docente a SciencesPo di Parigi. Da febbraio 2014 a giugno 2018 ha ricoperto la carica di Capo della segreteria tecnica del MEF.Cina India il disgelo grazie ai dazi di TrumpDopo sette anni di quasi guerra sull Himalaya i giganti asiatici si ritrovano. Xi Jinping tende la mano a Narendra Modi e prova a mandare fuori tempo Donald Trump. Il summit della Sco (Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai) si è aperto ieri con uno dei piatti forti: l'incontro tra Cina e India, i due grandi rivali asiatici uniti dall'insofferenza per i dazi degli Stati Uniti. In una Tianjin blindata e scintillante per l'evento con cui la Cina reclama la leadership del cosiddetto Sud globale, il primo bilaterale Xi-Modi in terra cinese dopo sette anni può segnare un punto di svolta per le ambizioni di Sco, Brics e la galassia anti G7. «Possiamo essere partner e non rivali», dicono i due leader, confermando la ripresa del commercio transfrontaliero dopo cinque anni. Pechino avrebbe anche garantito la ripresa del flusso delle sue ambitissime terre rare, cruciali per elettronica e difesa. Tutto affinché Nuova Delhi sottolinei la sua autonomia strategica, che alle orecchie cinesi significa prendere le distanze dagli Usa. Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti, direttore Newsmondo.it.
Il parco circolante, per quanto riguarda i mezzi pesanti e veicoli commerciali, è ancora troppo vecchio, e rischia di diventare un argomento pericoloso. Abbiamo una media d'età superiore ai 14 anni. E questo ha due conseguenze principali: una sul piano della sicurezza, l'altra su quello ambientale. Ne parliamo con Alessandro Peron, segretario generale FIAP, federazione italiana autotrasportatori professionali. A settembre riparte anche il FiscoLa giornata di Ferragosto segna di fatto uno spartiacque che avvia alla fine delle ferie con il fisco. Il calendario propone 139 scadenze, di cui 138 sono rappresentati da versamenti. A fare la parte del leone sono soprattutto i pagamenti delle imposte che derivano dalle dichiarazioni dei redditi 2025 delle partite Iva. Una caccia a quasi 4,5 miliardi di incassi dall autoliquidazione Irpef e Ires. Facciamo il punto con Alessandra Caputo, commercialista ed esperta fiscale per Il Sole 24 OREIn chiusura di puntata Sebastiano Barisoni affianca Mauro Meazza in studio per un commento sulle notizie della settimana e della stagione estiva, in vista della ripartenza del nuovo ciclo di Focus Economia dalla prossima settimana, con l'arrivo del mese di settembre.
Le vendite dei chipset per l'intelligenza artificiale di Nvidia sono aumentate a un ritmo inferiore rispetto alle previsioni degli analisti nell'ultimo trimestre dell'azienda, una delusione che rischia di alimentare i timori che la mania dell'IA sia stata solo un fuoco di paglia. Facciamo il punto con Antonio Cesarano - Chief Global Strategist di Intermonte - e con Luca Tremolada del Sole 24 ORE.Il Piano Casa annunciato da Meloni, come dovrebbe funzionare?Dal palco del Meeting di Rimini, Giorgia Meloni ha rilanciato uno dei dossier più delicati e attesi della legislatura: il Piano casa. Un progetto ambizioso, che nelle intenzioni dell'esecutivo dovrà affrontare in maniera strutturale il tema del disagio abitativo, rilanciare il social housing e restituire una risposta concreta a giovani, famiglie e fasce fragili della popolazione. Ne parliamo con Flavia Landolfi, Radiocor Il Sole 24 ORE.
L'Ufficio studi di Confcommercio ha analizzato l'evoluzione dei consumi delle famiglie italiane negli ultimi trent'anni. Quest'anno la spesa pro capite reale sul territorio economico ha raggiunto i 22.114 euro contro i 19.322 euro del 1995, con un aumento di 239 euro rispetto al 2024 ma ancora inferiore (-220 euro reali) ai picchi del 2007, prima che la crisi dei mutui subprime si abbattesse sull'economia mondiale. Gli italiani tornano a spendere ma con cautela, privilegiando soprattutto il comparto tecnologico. Negli ultimi tre decenni la spesa pro capite per informatica e telefoni ha registrato una crescita vertiginosa di quasi il 3.000%. Ne parliamo con Mariano Bella, direttore Ufficio studi Confcommercio.Dazi, l'effetto sulle azioni di Piazza AffariL'introduzione di dazi ha ha implicazioni complesse e non facili da stimare per le società quotate. Gli analisti stimano che saranno più gestibili per quelle che hanno negli USA una presenza significativa di impianti produttivi e che, quindi, sono in gran parte esonerati dalle tariffe. In molti casi, la presenza negli Usa è legata ad acquisizioni di società americane.Tra i settori più colpiti dai dazi ci sono quelli del made in Italy, come l'alimentare o il lusso. La qualità elevata dei beni e la tipologia di acquirenti con disponibilità economica, però, li rendono meno sensibili agli aumenti di prezzo. C'è senz'altro forte tensione sull'industria dell'auto. Va detto però che gli effetti dei dazi saranno pienamente comprensibili solo nel tempo. Ne parliamo con Marzia Redaelli, Plus 24 Il Sole 24 ORE.Prezzi del caffè ai massimiIl mercato del caffè continua a vivere una vera e propria tempesta perfetta . Il prezzo della materia prima, il caffè verde, si mantiene su una quotazione molto alta, intorno ai 380 centesimi per libra, tre volte la media storica. Secondo un report del Centro studi di Unimpresa il prezzo medio di una tazzina di caffè espresso al bar in Italia potrebbe raggiungere i 2 euro entro la fine del 2025, con un incremento superiore al 50% rispetto al 2020. Negli ultimi cinque anni il costo del caffè è salito da 0,87 a oltre 1,30 euro, con punte a 1,43 euro in alcune città del Nord. Commentiamo questi dati con Cristina Scocchia, AD di Illycaffè.
Allo stabilimento Stellantis di Termoli è stato raggiunto un accordo tra organizzazioni sindacali e direzione, per aprire un nuovo contratto di solidarietà che durerà un anno intero e che riguarda tutti gli oltre 1.800 dipendenti del polo. Si tratta di uno strumento difensivo, premettono i sindacati, che però si dicono molto preoccupati per il futuro dello stabilimento. Ne parliamo con Filomena Greco de Il Sole 24 ORE.Auto: gli italiani si stanno spostando verso l'elettrico?Nel mese di luglio sono state immatricolate circa 119mila autovetture, in calo del -5% rispetto allo stesso mese del 2024. Nei primi sette mesi dell'anno le immatricolazioni sono state 973.796, in calo del -3,7% rispetto all anno precedente. Lo evidenzia un focus dell'Anfia - Associazione Nazionale Filiera Industriale Automobilistica - sull'andamento del mercato dell'auto, diffuso oggi, che rileva però una tendenza in aumento per le auto elettriche. Facciamo il punto con Roberto Vavassori, Presidente ANFIA.Green Deal, nell'intesa sui dazi l'Europa dà l'assist alle aziende USAL'Europa ha iniziato un po' alla volta ad alleggerire il macigno del Green Deal sulle sue aziende. Queste ultime però ora rischiano di giocare un po' meno alle pari con le imprese statunitensi che operano nel nostro continente, per effetto degli impegni condivisi dalle amministrazioni di Bruxelles e Washington nella dichiarazione congiunta sui dazi. Ci spiega il perché il collega Carmine Fotina de Il Sole 24 ORE.Superdebito, Francia nel caos. Rischio voto anticipatoLa Francia potrebbe ritrovarsi ad affrontare un nuovo voto anticipato dopo che i partiti di opposizione hanno dichiarato che voteranno per estromettere il Primo Ministro François Bayrou e mentre i mercati francesi crollano. Ieri Bayrou ha chiesto un voto di fiducia l'8 settembre sul suo piano di riduzione del debito. Proprio il tema del sovraindebitamento tiene infatti in scacco il Paese. Ricostruiamo la situazione con Danilo Ceccarelli, collaboratore di Radio 24 da Parigi.
Banche ancora protagoniste a Piazza Affari, mentre le principali partite del risiko sono ormai entrate nel vivo. A guidare i rialzi sono ancora Banca Monte Paschi Siena e Mediobanca, a pochi giorni dall'assemblea di Piazzetta Cuccia che ha negato al cda l'autorizzazione a procedere con l'operazione Banca Generali e ha lasciato quindi campo libero all'offerta di Rocca Salimbeni su Mediobanca. I riflettori oggi si sono spostati anche su Unicredit e Commerzbank. Piazza Gae Auelenti si è infatti rafforzata come principale azionista dell'istituto tedesco, proseguendo nella conversione in azioni della propria posizione sintetica nella banca tedesca e portando a circa il 26% la propria partecipazione azionaria, anche nei diritti di voto. Un'operazione che non piace al governo tedesco. Ne parliamo con Laura Bonadies di Radiocor Il Sole 24 ORE.Powell apre a un taglio dei tassi di interesse: la reazioni dei mercatiVenerdì Jerome Powell, nel suo ultimo intervento come presidente della Federal Reserve al simposio di Jackson Hole, in Wyoming, ha sottolineato come «l'equilibrio dei rischi fra occupazione e inflazione è ora mutato e questo apre la porta a un cambiamento dell'orientamento di politica monetaria». Con la ripresa della settimana gli investitori guardano, da un lato, alla possibile ripresa del ciclo di allentamento del costo del denaro da parte della Fed dopo questa apertura mentre dall'altro si preparano ai risultati del colosso dei chip Nvidia (in calendario mercoledì 27 agosto), indicatore cruciale della salute del comparto tecnologico e dell'intelligenza artificiale. Il commento con Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte.Le banche per il sociale e il territorioCi colleghiamo con Stefano Barrese, responsabile della Divisione banca dei territori di Intesa Sanpaolo, che è intervenuto venerdì nell'ambito del Meeting di Rimini ricordando che «attraverso la struttura Intesa Sanpaolo per il sociale sono state stanziate risorse in campo sociale per 1,5 miliardi di euro entro il 2027, realizzando dal 2022 ad oggi 60,3 milioni di interventi, con oltre 49 milioni di pasti, 4,3 milioni di posti letto, 6,3 milioni di medicinali e 621mila capi di abbigliamento. Con lui ci confrontiamo sul ruolo chiave che una grande banca può avere nell'ambito della coesione sociale e del sostegno al territorio.Pensioni, il piano per il ritiro a 64 anni con il Tfr e 25 di contributiL'intenzione del governo è sempre più chiara: non far scattare dal 2027 l'innalzamento dell'età pensionistica a 67 anni e 3 mesi in base all'aumento dell'aspettativa di vita. Una nuova conferma in questa direzione l'ha data il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, ipotizzando la la possibilità volontaria di andare in pensione a 64 anni con 25 di contributi, ora prevista per chi sta nel sistema contributivo, a tutti i lavoratori, quindi anche a quelli che hanno cominciato prima del 1996 e stanno nel sistema misto. Il tutto volontariamente e con una novità: la possibilità, sempre su base volontaria, di usare anche il Tfr depositato presso l'Inps come rendita per raggiungere la soglia minima di pensione, pari a tre volte l assegno sociale (1.616 euro), che dà accesso alla pensione a 64 anni. Ci colleghiamo proprio con il sottosegretario Durigon.
Donald Trump ha firmato un nuovo decreto che riapre la guerra commerciale globale. I dazi saranno applicati dal 7 agosto su beni da 69 paesi, con aliquote tra il 15% e il 41%. L’Unione Europea è colpita con un dazio fisso del 15%, mentre il Brasile arriva al 50%. Alcuni settori, come l’automotive, sono temporaneamente esentati. Il decreto include anche misure anti-triangolazione commerciale. L’Italia rischia fino a 22,6 miliardi di euro di danni potenziali, con i settori meccanica, chimico-farmaceutico, moda e lusso tra i più esposti. Marco Valsania, Il Sole 24 Ore.ANIMA Confindustria: «I termini dell’accordo sui dazi creano un clima di incertezza che mette a rischio l’export delle nostre aziende»Il settore meccanico italiano, rappresentato da ANIMA Confindustria, esprime forte preoccupazione per l’accordo USA-UE sui dazi, che rischia di colpire l’export verso il principale mercato di riferimento. Nel 2024, le esportazioni verso gli USA sono valse 4,37 miliardi, ma il nuovo scenario, con possibili dazi su acciaio e alluminio, rende incerto il futuro. Almici sottolinea la necessità di diversificare i mercati e chiede strumenti concreti per tutelare la competitività delle imprese italiane, già sotto pressione per concorrenza asiatica e incertezza normativa. Pietro Almici, Presidente di ANIMA Confindustria.Moda, Capasa: "Serve una legge per tutelare la filiera sana e sostegno contro l’incognita dazi"Il comparto moda italiano è sotto pressione per calo delle vendite, reputazione danneggiata da casi di lavoro irregolare e incertezza legata ai nuovi dazi USA. Capasa chiede una legge per certificare la filiera e controlli più rigorosi. Il settore, con 600.000 addetti, teme effetti indiretti della guerra commerciale, mentre in Europa avanzano normative ambientali che richiederanno ulteriori investimenti. L’export regge, ma il fatturato 2024 è in calo del 3,6%. Capasa rilancia la necessità di aiuti per affrontare la concorrenza cinese e difendere il valore del Made in Italy. Carlo Capasa, Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana.Il lusso tra incertezza e trasformazioneIl settore del lusso vive un rallentamento negli USA: nel primo semestre 2025 i ricavi dei grandi gruppi sono in calo (-4%), con utili in discesa del 22%. Il nuovo dazio del 15% sulle importazioni UE pesa in particolare sul segmento gioielli. Tuttavia, emergono aree di tenuta come il lusso accessibile e quello esperienziale. Il mercato immobiliare di fascia alta continua a crescere. Il comparto è in transizione, tra costi in aumento e domanda più selettiva, ma resta strategico e ricco di opportunità per chi saprà adattarsi senza snaturare la propria identità. Alberto Milani, presidente di Piazza Italia Market e coordinatore delle camere di commercio dell'aria NAFTAIntervista con il presidente INPS Gabriele Fava
Il Ministero delle Imprese conferma che l’accordo di programma sulla decarbonizzazione dell’ex Ilva si farà anche senza il Comune di Taranto, dopo le dimissioni del sindaco Bitetti a causa delle proteste ambientaliste. Il vertice al Mimit si concentrerà sullo scenario con 3 forni elettrici. Gli altri elementi del piano (impianti Dri, cattura CO2, nave di rigassificazione) sono rimandati. Urso ha scartato la proposta del sindaco uscente che prevedeva anche Dri e cattura CO2. Il piano da 3,2 miliardi prevede solo i forni elettrici; quello completo con nave, Dri e cattura CO2 può arrivare a 9,7 miliardi. La configurazione scelta influirà sulla gara per la vendita degli impianti e sulla necessità di gas, stimata in 5,1 miliardi di metri cubi l’anno. Ne parliamo con Domenico Palmiotti, Il Sole24Ore.La minaccia dei dazi non incide direttamente sul carrello della spesa ma torna a crescere l’inflazioneL’intesa del 27 luglio tra USA e UE introduce dazi medi del 15% su alcune merci europee. L’Unione Nazionale Consumatori critica l’accordo ma sottolinea che non avrà effetti diretti sui prezzi al dettaglio. L’inflazione è salita dello 0,1% a giugno, con il carrello della spesa in aumento del 2,8% su base annua, ma l’andamento era già in corso per altri fattori (clima, costi agricoli). I veri rischi, secondo l’associazione, sono legati ad aumenti dei costi energetici e a eventuali sussidi statali alle imprese che ricadrebbero sui contribuenti. Interviene Mauro Antonelli, Direttore Centro Studi Unione Nazionale Consumatori. Istat: al 2050 il 41% famiglie sarà di una persona solaSecondo le previsioni Istat aggiornate al 2024, nel 2050 il 41,1% delle famiglie italiane sarà composto da una sola persona, in crescita rispetto al 36,8% attuale. Le coppie con figli passeranno da tre su dieci a una su cinque. Il numero medio di componenti per famiglia calerà a 2,03. Gli over 65 soli saliranno da 4,6 a 6,5 milioni. La popolazione totale diminuirà a 54,7 milioni (oggi è 59), e un terzo sarà composta da anziani. Anche nello scenario più ottimistico, si prevede una perdita netta di milioni di abitanti entro il 2050, accentuando l’invecchiamento e modificando profondamente la struttura sociale del Paese. Il commento è di Luca Paolazzi, advisor di Ceresio Investors.Immobiliare alle prese con una nuova modernitàMilano è una città simbolo della trasformazione urbana, ma sotto l'apparenza della ricchezza si cela un disagio crescente. Il reportage analizza la crisi dell’abitare, il peso degli affitti brevi e del turismo, il ricorso alle scuole private, lo spopolamento del centro, e l’effetto Cantillon, che arricchisce i già ricchi. Lo smart working e il nomadismo digitale hanno trasformato il valore della casa. Il problema non è solo Airbnb, ma uno stile di vita che cambia rapidamente. Milano deve ripensarsi come modello urbano capace di attrarre giovani e famiglie, evitando di diventare una città per soli turisti o investitori. Serve una visione che unisca innovazione, coesione sociale e sviluppo sostenibile. Ne parliamo proprio con Giulio Centemero, scrittore e membro della Camera dei Deputati.
L’accordo tra USA e UE sui dazi, che prevede una tariffa fissa del 15% sui beni europei, ha generato una reazione valutaria significativa: l’euro ha perso l’1% rispetto al dollaro, suggerendo un possibile vantaggio per Washington. A pesare sono le dinamiche valutare: l’euro forte danneggia l’export europeo, mentre il dollaro debole - anche a causa delle pressioni di Trump sulla Fed - favorisce le imprese americane. Le aziende USA stanno infatti riportando risultati migliori rispetto a quelle europee. I dati confermano: l’83% delle imprese S&P 500 ha superato le attese, contro il 52% delle Eurostoxx. Anche le performance di Borsa mostrano un'inversione: da giugno Wall Street è in forte rialzo, mentre i listini europei sono fermi o in calo. L’Europa, pur detenendo ancora grandi riserve in titoli americani, ha ridotto la sua esposizione, contribuendo all’indebolimento del dollaro e subendo ora le conseguenze di un euro troppo forte. Ne parliamo con Morya Longo, Il Sole24Ore.In evidenza in Borsa l’auto europea dopo l’accordo Usa-Ue sui daziL’intesa sui dazi fra USA e UE, con l’applicazione del 15% anche alle auto, ha favorito il settore automotive, in particolare Italia e Germania. L’Italia esporta circa 4 miliardi in auto e 1,2 miliardi in componentistica verso gli USA. Sebbene il 15% sia comunque penalizzante, rappresenta una stabilizzazione positiva dopo mesi di incertezza. Secondo Equita e Intermonte, Stellantis potrebbe ridurre l’impatto negativo stimato (1,5 miliardi di euro) di circa un terzo se anche Messico e Canada ottenessero un trattamento simile. I componentisti legati ai produttori tedeschi, come Brembo, ne trarrebbero benefici. Tuttavia, i dazi al 50% su acciaio e alluminio continuano a pesare. Stellantis ha registrato una perdita netta di 2,3 miliardi nel primo semestre, con ricavi in calo del 13%, principalmente a causa della flessione in Nord America ed Europa. Interviene Gianmarco Giorda, Direttore Generale ANFIA.L’UE: «Su tasse digitali decidiamo noi», «nessun compromesso su norme alimentari e sanitarie»La Commissione europea ha chiarito che l’intesa con gli Stati Uniti non limita il potere regolatorio dell’UE in materia digitale. Nonostante l’impegno a non introdurre dazi sull’uso della rete, l’UE rivendica autonomia normativa. L’Italia, che applica una digital tax del 3%, si trova in una posizione delicata: l’85% del gettito proviene da big tech USA. Mentre la proposta di una digital tax europea è stata accantonata, anche a causa della mancanza di unanimità tra i Paesi membri e del rischio di ritorsioni statunitensi, l’ipotesi di una soluzione multilaterale in sede OCSE è in stallo. Il Pilastro 1 dell’accordo G7, volto a ridistribuire i diritti di tassazione, non ha ancora trovato applicazione. Intanto, altri Paesi come Canada, India e Regno Unito hanno sospeso, ridotto o escluso la loro web tax per evitare tensioni con Washington. Il commento è di Benedetto Santacroce, avvocato tributarista e collaboratore Il Sole24Ore.
Accordo fatto tra Stati Uniti e Unione europea. Donald Trump e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, dopo settimane di tese trattative, hanno annunciato un'intesa che prevede dazi limitati al 15% sull'export europeo negli Usa. Le nuove tariffe riguardano tra l'altro l'auto, finora colpita dal 27,5 per cento. Trump ha aggiunto che la Ue, da parte sua, si è impegnata a far scattare centinaia di miliardi di dollari tra acquisti di made in Usa e nuovi investimenti.«È il più grande accordo di tutti i tempi» ha detto Trump. «Ci siamo riusciti ha affermato von der Leyen . È una buona intesa, un'intesa enorme, che porterà stabilità» e «chiarezza a imprese e cittadini». La presidente della Commissione ha definito il 15% una «unica aliquota tariffaria per la stragrande maggioranza delle esportazioni della Ue», applicata come «limite massimo», tra gli altri, «all'auto, ai semiconduttori e ai prodotti farmaceutici». E ha spiegato che sono stati concordati dazi reciprocamente "azzerati" su una serie di prodotti strategici, quali «aeromobili e componenti, alcuni prodotti chimici, alcuni farmaci generici, apparecchiature e semiconduttori, alcuni prodotti agricoli, risorse naturali e materia prime essenziali", un elenco tuttora in evoluzione. Le aziende Usa, ha aggiunto, avranno maggior accesso alla Ue.Non mancano incognite da chiarire e possibili interpretazioni contrastanti. Trump è parso usare un'accezione più ampia dell'azzeramento delle barriere, dicendo che la Ue «aprirà i suoi Paesi al commercio a dazi zero». Sul farmaceutico Trump ha indicato che è «un settore speciale» è sarebbe escluso, perché gli Usa devono «produrre i propri farmaci»: la Casa Bianca ha in preparazione dazi globali sul settore fino al 200% entro un anno e mezzo. Von der Leyen ha invece asserito che quella decisione globale Usa sarebbe del tutto separata. Un altro settore nella bufera per dazi globali del 50% è acciaio e alluminio: Trump ha detto che questi dazi restano invariati. Von der Leyen ha piuttosto parlato di cooperazione sulla «sfida esterna comune dell'eccesso di capacità globale», un riferimento alla sovrapproduzione cinese, e affermato che «i dazi saranno ridotti e verrà introdotto un sistema di quote», favorendo alcuni metalli europei.Tra le contropartite messe in campo da Bruxelles per assicurare il deal, Trump ha rivendicato 600 miliardi di dollari di investimenti extra negli Usa. Oltre ad acquisti di 750 miliardi di dollari di prodotti energetici statunitensi, che von der Leyen ha precisato avverranno in tre anni. Le linee guida del protocollo, nonostante le incognite, potrebbero bastare a rassicurare Wall Street e le piazze finanziarie internazionali alla riapertura oggi delle contrattazioni.Ventate di ottimismo su schiarite nel clima commerciale hanno di recente già guidato al rialzo le borse Usa, con record in successione dello S&P 500 e del Nasdaq. La generale tariffa del 15% alla Ue, se è superiore al 10% originalmente sperato da Bruxelles e più che tripla rispetto a precedenti dazi medi, è la metà di quanto minacciato per lettera da Trump e che in mancanza di compromessi sarebbe scattata alla scadenza del primo agosto. L'intesa è stata annunciata dopo un faccia a faccia di un'ora nel resort golfistico di Trump a Turnberry in Scozia, dove il presidente americano si trova in visita per quattro giorni.Prima di iniziare il vertice, Trump aveva chiarito di «desiderare» un accordo, anche se aveva mantenuto le chance al 50 per cento. Il presidente non aveva mancato di definire la relazione tra Usa e Ue «molto squilibrata», lamentando «tempi difficili» con l'Europa e mercati chiusi, da auto ad agricoltura. Von der Leyen aveva risposto con diplomazia, riconoscendo che la relazione va «riequilibrata» e facendo i complimenti a Trump come «duro negoziatore e dealmaker». L'incontro è avvenuto nel tardo pomeriggio dopo un lungo lavoro preparatorio svolto dalle delegazioni, una maratona di 200 ore. Von der Leyen è arrivata all'appuntamento con il commissario al Commercio Maros Sefcovic, il capo di gabinetto Björn Seibert, la negoziatrice senior Sabine Weyand e Tomas Baert, tra i responsabili del dossier agricoltura con gli Usa. Assieme a Trump, il Segretario al Commercio Howard Lutnick e il Rappresentante commerciale della Casa Bianca Jamieson Greer.Un recente accordo quadro con il Giappone aveva offerto un modello, dazi al 15% in cambio di concessioni commerciali e investimenti per 550 miliardi. Lutnick aveva però riaffermato l'ultimatum del primo agosto per impennate dei dazi: «Nessun rinvio. La Ue deve raggiungere un accordo, la questione è se offre abbastanza».Sono intervenuti ai microfoni di Vincenzo Miglietta: Sebastiano Barisoni, vicedirettore esecutivo di Radio, Lucio Miranda presidente Export USA, Vittorio Cino, direttore generale Centromarca e Giacomo Ponti Presidente di Federvini e Presidente del Consorzio Italia del Gusto
Dopo Auchan (2019) anche Carrefour abbandona l'Italia. L'italiana NewPrinces (ex NewLat) di Angelo Mastrolia ha sottoscritto coni francesi un accordo vincolante per acquisire il 100% del capitale di Carrefour Italia (comprese le tre società sotto il cappello della capogruppo, cioè Carrefour Property, Gs Spa e Carrefour Finance, la società attiva nel factoring) per un valore pari a circa un miliardo (ripartito tra 400 milioni di euro di valutazione degli immobili e 600 milioni invece per il business). Carrefour Italia ha deciso di uscire dall Italia, un mercato storico per il colosso francese, ma che paga la minore corsa ai consumi, costoso per il gigante della grande distribuzione in termini di perdite archiviate negli ultimi anni, tra tentativi di rilancio falliti: l ultimo rosso di esercizio è stato per 150 milioni di euro. La cessione di Carrefour Italia in mani italiane sancisce il fallimento definitivo del modello francese nella grande distribuzione in Italia, quali possono essere le ragioni? Ne parliamo insieme a Carlo Festa, Il Sole 24 ore, e a Davide Pellegrini, docente di Channel Metrics (perfomance dei canali distributivi dei prodotti) presso il Dipartimento di Economia e Management dell'Università di Parma, e direttore del Master di GS1 Italy, dedicato ai Brand & Retail Manager.
Unicredit ha deciso di ritirare l’offerta pubblica di scambio su Banco Bpm dopo che Consob ha prorogato per altri 30 giorni il congelamento dell’operazione e la condizione relativa al via libera del golden power non è stata soddisfatta. Andrea Orcel ha spiegato che l’incertezza sull’applicazione delle prescrizioni non giova né a Unicredit né agli azionisti di Bpm, accusando i vertici di Piazza Meda di aver impedito un normale dialogo con gli azionisti per valutare il valore della combinazione. Nonostante i progressi ottenuti con Tar, Dg Comp e governo italiano, i tempi di risoluzione vanno oltre la scadenza dell’offerta, spingendo Unicredit al ritiro. Per il gruppo guidato da Orcel si tratta di un’opportunità mancata per il settore bancario italiano, mentre restano da seguire le mosse di Credit Agricole, pronto a salire oltre il 20% di Bpm con il via libera della Bce. Interviene Luca Davi, Sole 24 OrePensioni, continua il calo delle anticipate: stimata una riduzione dell'11% a fine 2025Secondo l’ultimo monitoraggio Inps, il trend delle pensioni anticipate continua a calare, con una riduzione stimata dell’11% entro fine 2025. Nei primi sei mesi dell’anno sono state erogate 397.691 pensioni, di cui 98.356 anticipate, un dato in calo del 17,3% rispetto allo stesso periodo del 2024, ma destinato a ridursi al -11% una volta consolidati i dati. L’importo medio delle pensioni del primo semestre è di 1.215 euro, con forti differenze di genere: 1.009 euro per le donne contro 1.449 per gli uomini, a causa di carriere più discontinue e tipologie di assegni differenti. Il commento è di Emilio Rocchini, professore di Diritto del Lavoro LUISS.Dazi, accordo Stati Uniti-Giappone: tariffe al 15% e Tokyo investirà 550 miliardi negli UsaStati Uniti e Giappone hanno raggiunto un accordo che riduce dal 25 al 15% i dazi americani, includendo il settore automotive, e prevede investimenti giapponesi per 550 miliardi di dollari negli Usa. Il premier Shigeru Ishiba ha annunciato che il pacchetto supporterà catene di approvvigionamento strategiche in settori come farmaceutica e semiconduttori. In cambio Tokyo aumenterà le importazioni di prodotti agricoli americani, in particolare di riso, restando però nei limiti delle quote esistenti. L’intesa ha rassicurato i mercati: il Nikkei 225 è salito del 3,51%, nonostante i rumors sulle possibili dimissioni di Ishiba dopo la sconfitta elettorale. Ne parliamo con Marco Masciaga, corrispondente da New Delhi Il Sole 24 Ore.Italia-Algeria, Meloni: «Siglate oltre 40 intese»Al quinto vertice intergovernativo tra Italia e Algeria sono stati firmati circa 40 accordi che spaziano dall’agricoltura alla difesa, fino a telecomunicazioni e cinema. Tra i principali, la creazione di un centro Enrico Mattei per la formazione e l’innovazione agricola in Algeria e un memorandum di cooperazione per sviluppare pesca e trasformazione alimentare. Durante un’audizione al Senato sul piano Mattei, Antonio Gozzi di Confindustria ha sottolineato i problemi burocratici legati ai flussi di lavoratori coinvolti nei progetti di formazione. Al vertice con il presidente Tebboune, la premier Meloni ha ribadito la priorità del contrasto all’immigrazione illegale e la volontà di rafforzare il partenariato economico. Il commento è affidato a Manuela Perrone, Il Sole 24 Ore.
Maaa la puntata del 03/07/2024?
Puntata top. Bravissimi.
Solo a me non si scarica?
Barisoni si è montato la testa, pensa di avere lo spessore intellettuale di un opinionista e ha trasformato una trasmissione di informazione economica in un palco personale. Dopo anni sono costretto dalla sua invadenza priva di stile ad abbandonare questo canale. Peccato. Speriamo che un direttore vero sappia rimetterlo al suo posto.
ma questa è la zanzara, non focus economia
se magari una volta tanto si caricasse un file audio valido al comcast ci si sarebbe potuto ascoltarlo..
A me la nuova base non piace
Perché non è più aggiornato?
wow
Scusate leggendo il titolo del podcast ho deciso di non seguirvi più. Davvero non capite che non se ne può più di TAV. Sembra che sia l''unica priorità del Paese. Questa è informazione standard non originale. Se ascolto voi o altre 100 testate di informazione dite tutti la stessa cosa.
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aggiornamenti ricevuti per notifica ma non presenti in elenc
puntata non scaricabile da podcast. potete verificare? grazie e saluti