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Author: GPOne MotoGP e SBK Podcast

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Ascolta dai circuiti di tutto il mondo il racconto di ciò che accade dietro le quinte dei Gran Premi in compagnia di Paolo Scalera, Matteo Aglio, Carlo Pernat e dei loro ospiti. gpone.com/it/podcast
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La prima vittoria di Raul Fernandez a Phillip Island porta il bottino complessivo della casa di Noale a 300 Gran Premi vinti in tutte le categorie nelle quali ha paertecipato.Il successo è stato ompletato dal terzo posto di Marco bezzecchi, ottenuto nonostante i due long lap costretto ad eseguire per l'errore commesso nei confronti di Marc Marquez in Indonesia.La Ducati è stata ' salvata' dal bel secondo posto di Fabio Di Giannantonio, mentre il precedente vincitore ddi mandalika, Aldeguer, è stato solo 14°, davanti a Morbidelli, mentre Pecco Bagnaia è addirittura caduto mentre si trovava in 12esima posizione, dietro al collaudatore KTM Pol Espargarò.Il nostro terzetto ha reso onore all'Aprilia - 100 di quelle 300 vittorie sono state ottenute sotto la direzione di Carletto Pernat - ma si è interrogato ancora su Bagnaia. Non è accanimento, ma semplice voglia di capire come un tre volte campione del mondo sia precipitato in questo abisso di mancanza di risultati.A metà LIVE è entrato il nostro Riccardo Guglielmetti, da Jerez, dove si è consumata la tragicommedia del tamponamento di Bulega a Razgatlioglu, che non ha impedito dopo la Superpole race, al turco di vincere il suo terzo mondiale, il secondo con la BMW. Bulega ha vinto entrambe le gare.Il fenomeno negativo sono stati i fischi dei tifosi turchi. La situazione poterva essere gestita differentemente anche se Nicolò si è scucato con Toprak a prova conclusa e le scuse sono state accettate.In definitiva una bella diretta, con gli argomenti 'caldi' della settimana.
Assente Marc Marquez per l'incidente in Indonesia con Marco Bezzecchi la MotoGP si ritrova senza il suo dominatore e la Ducati senza il suo pilota di punta. Questo però non va certo a demerito di Marco Bezzecchi che ha vinto la Sprint con merito. Ancora una volta però tutti gli occhi sono puntati su Bagnaia, penultimo per grazia ricevuta del compagno di squadra collaudatore Michele Pirro.Ne parlano Carletto con Marco e Matteo visto che il Decano era a divertirsi a Vallelunga con un altro Pirro, il mitico Emanuele, 5 volte vincitore a Le Mans ed ex F1, in questa occasione motociclista.
Dopo un fantastico Gran Premio del Giappone con tripletta di Bagnaia e titolo mondiale per Marquez, la Ducati affronta l'incubo di Mandalika.Marquez subito in terra, travolto da Bezzecchi, con conseguente frattura della clavicola e Bagnaia 'turista' in pista sino alla caduta.Risultato: Tardozzi costretto nuovamente a dichiarare massima fiducia in Pecco e nel contempo costretto a difendere la casa di Borgo Panigale dalle accuse di aver barato a Motegi utilizzando una GP24 completa.Ecco il risultato di una comunicazione altamente deficitaria della casa italiana e sicuramente non all'altezza del blasone. In questa live incandescente Paolo, Carlo e Matteo confrontano le rispettive idee, ma aspettatevi altri contributi sui fatti molto presto.
Il trio Carletto, Paolo e Matteo disserta sulla vittoria di Marco Bezzecchi all'ultimo giro su un ottimo Fermin Aldeguer, completata dal terzo posto di Raul Fernandez.Grande affermazione dell'Aprilia, ovviamente, però i dubbi e le domande sono tutti per Pecco Bagnaia sprofondato nuovamente negli inferi. Addirittura ultimo e le sue dichiarazioni gettano dubbio su Ducati e la squadra.Nel contempo però Marquez, dopo un contatto con Rins che lo costringe ad un long lap rimonta e chiude sesto. Dunque questa GP25 va o non va.Le domande sono tante, le risposte poche.
Francesco Bagnaia ha fatto l'Hat Trick centrando la pole e vincendo Sprint e GP del Giappone, ma al di là della felicità per Pecco i riflettori sono stati tutti puntati sul grandioso ritorno di Marc Marquez che ha vinto il suo nono titolo, il 7° in MotoGP. Un risultato che gli ha fatto dire di essere in pace con sé stesso dopo i terribili quattro anni di passione e operazioni.Ne parlano, discutendo animatamente, Carletto, Paolo e Matteo per cercare di capire non tanto ciò che ha fatto Marc, ma cosa ha riportato in alto Bagnaia.
Dopo la pole, è arrivata la vittoria di Francesco Bagnaia nella Sprint del GP del Giappone a Motegi e tutti ci siamo domandati: cosa è cambiato.Ne parlando Paolo, Carletto e Matteo.
Leggete qui l'intervista a Bezzecchi dove la vittoria con Aprilia nella sprint di Misano.
Il match point a Misano è sfumato per tre punti. Nel migliore delle ipotesi, infatti, Marc potrebbe arrivare a +219 sul fratello, e non gli basterebbe con ancora sei Gran Premi alla conclusione.In realtà il maggiore dei fratelli non ci ha mai pensato o sperato. E’ stato solo un gioco, fomentato (specie dagli spagnoli) dall’occasione di festeggiare il 9° titolo a casa di Valentino. Un retropensiero che, comunque, Marc personalmente non ha mai avuto.Il bello infatti di questo mondiale praticamente già assegnato che sta per passare alla storia è il rapporto fra i due fratelli. Marc ha solo quattro anni più di Alex, ma ha nei suoi confronti la affettuosa protettività propria dei fratelli maggiori.Al di là dei soliti discorsi di sovrasterzi e sottosterzi, di gomme usurate, aerodinamica e stili di guida, oggi Marc ci ha sorpreso con un ricordo tenero dell’infanzia e delle prima adolescenza al fianco di Alex: “ci allenavamo insieme, ci siamo sempre allenati insieme e lui era il più piccolo, ed io quello più grande, più forte e più veloce. Per questo Alex faticava sempre più di me. Si allenava più duramente. Soffriva di più. Fino ad oggi per lui avere lo stesso cognome è stato uno svantaggio. Magari ha un pelo meno di talento, ma il talento da solo non fa la differenza se non ci lavori sù. E Alex è quello che lavora più di tutti”.Il resto dell'articolo QUI.
A questo punto della storia*, in un altro sport, qualunque atleta si prenderebbe una pausa. Un ritiro temporaneo, per uscire dal cono di luce dei riflettori, recuperare e ricostruire, perché naturalmente il talento non va e viene, ma lo stato di forma sì. E lo stato di forma influisce sulla mente, sulla percezione di sé stessi e delle proprie possibilità. In una parola: sulle prestazioni.Mente e corpo nello sport sono una cosa sola e si influenzano a vicenda. Non sono uno di quei fanatici che dicono: è stato Marquez a distruggere Bagnaia. Non è vero. Spesso queste situazioni hanno una infinità di concause, ma naturalmente se è innegabile che uno stato di forma non eccellente può mettere un atleta di vertice in condizioni di inferiorità rispetto ai suoi avversari - è lapalissiano - è altresì innegabile che un momento di difficile equilibrio mentale può avere lo stesso effetto.Ecco perché negli sport in cui la fisicità è un elemento trainante si consiglia una pausa: il rischio, insistendo, è quello di farsi male.Il resto dell'articolo lo trovate QUI.*A Barcellona Francesco Bagnaia ha chiuso la Sprint in 14esima posizione ad oltre 14 secondi dal compagno di squadra. Nel corso della gara ci sono stati ben sei ritiri. Il suo giro più veloce, in 1'40"029,  a 1'437" dal migliore di Marc lo ha realizzato al 4° di 12 passaggi. Attualmente Pecco è terzo in campionato a -239 punti dal leader.A questa LIVE hanno partecipato, oltre al Decano e a Carlo Pernat e Marco Caregnato, da Magny Cours:Riccardo GuglielmettiNicolò BulegaToprak RazgatliogluDanilo PetrucciAlberto Vergani
E’ durata 10 giri l’illusione di Marco Bezzecchi, in testa al GP di Ungheria. Il tempo di un paio di controsorpassi a Marc Marquez. Partito con una gomma soffice posteriore il pilota dell’Aprilia ha cercato di costruire il suo vantaggio sul ducatista, che aveva scelto una gomma media, ma quando lo spagnolo è transitato primo sul traguardo all’11° passaggio è apparso subito chiaro che l’esito della gara era scritto. (la cronaca-commento della gara QUI)Settima vittoria consecutiva e vantaggio abissale per Marc Marquez sul fratello e su Bagnaia, tanto che matematicamente ma con un po' di fortuna potrebbe aggiudicarsi il titolo fin dal GP di Misano.Lui ha detto che preferirebbe in Giappone, perché se lo vincesse prima significherebbe che Alex ha avuto ulteriori battute di arresto, ma tant'è: ormai ci siamo.Paolo, Carlo e Marco parlano di questa possibilità, ma anche di questo motomondiale 2025 senza storia nel quale, peraltro, KTM ed Aprilia si stanno avvicinando al rendimento della Ducati che a Balaton, senza Marquez, sarebbe sprofondata.
Quella della Sprint di Balaton è stata finora, forse, la vittoria più facile del campionato per Marquez. Evitata per un pelo la collisione con Quartararo nella prima variante che ha messo fuori gioco Bastianini, Marc ha passeggiato su ritmi record sino al traguardo.Dietro di lui la coppia della VR46 Di Giannantonio e Morbidelli ed il bravissimo Luca Marini, miglior pilota Honda.Alle sue spalle Sldeguer, Mir e Bezzecchi. Bagnaia fuori dai radar ha chiuso addirittura 13°.Con noi a commentare la gara Edoardo Rovelli, manager di Manu Gonzales ed ex pilota, nonché fratello di Filippo.
Non stiamo qui a spaccare un capello in quattro, ma fatichiamo veramente a capire le dichiarazioni rilasciate oggi da Bagnaia nel consueto media scrum con i giornalisti presenti a Balaton.Tralasciamo completamente la scusante del nervosismo sulle dichiarazioni rilasciate a DAZN. Lì aveva davanti una intervistatrice, non è stato un agguato ed è stata una sua decisione rispondere come ha risposto. Ma dai, capita, e del resto è la prima volta in carriera che si trova di fronte ad una situazione così difficile ed inattesa come quella di ‘aver imparato a prendere la paga’ (parole sue) dal compagno di squadra.Il fatto che Tardozzi, più che Dall’Igna abbia gettato acqua sul fuoco va a merito della Ducati e apprendiamo con piacere che con la squadra non ci sia nessun problema, ma non è - come dice Pecco - che ‘fa figo parlare di cose di cui non si sa nulla’. La stampa parla di ciò che vede ed ascolta. Non del nulla. Ma anche qui comunque siamo nel peccato veniale, assolutamente comprensibile in una situazione spinosa come quella che Bagnaia sta affrontando.Dove sinceramente perdiamo il filo del discorso è quando il due volte (tre) campione del mondo, dopo aver detto che per lui ciò che sta accadendo ‘è molto chiaro…ed è chiaro a tutti’ specifica che non ha chiesto e non vuole tornare a provare la GP24, non solo perché non potrebbe comunque utilizzarla in gara ma ‘per non mostrare il potenziale della moto del 2024’.----Questo è l'inizio del nostro commento su GPOne.com, lo trovate QUI.Nella LIVE abbiamo discusso di questo argomento ma anche del mercato piloti che non accenna a chiudersi con la dichiarazione di Jack Miller che - anche lui - afferma di essersi rotto le scatole di aspettare Yamaha. Buon ascolto!
La sesta vittoria consecutiva di Marc Marquez quest'anno, la nona in totale confermano il dominio assoluto del #93 nel mondiale, ma non è stata una gara poco combattuta. Il podio che recita MM93, Aldeguer, Bezzecchi, Acosta e Bastianini parla di una gara con cambi di posizioni e recuperi durante la quale il Marcziano si è sempre tenuto a portata di vittoria.Bello il tentativo di fuga dell'Aprilia, bellissimo l'inseguimento di Marc e la rimonta di Fermin che ha fatto preoccupare anche il vincitore.Nelle prime battute nel gruppo degli inseguitori c'è stato anche Pecco Bagnaia che poi, inspiegabilmente, è precipitato nelle retrovie chiudendo solo 8° ad oltre 12" dal vincitore.Un risultato che ha infranto il proverbiale aplomb di Bagnaia che questa volta non si è solo lamentato, ma ha detto (a DAZN Spagna) di stare addirittura perdendo la pazienza nei confronti della Ducati.Su questa dichiarazione ha parlato Carlo Pernat dicendo che questo è il segnale che Pecco sta cercando altre strade e che medita di abbandonare la Ducati.Una bella puntata vivace e che offre molti spunti di conversazione.
Continua la marcia trionfale di Marquez che vince anche la Sprint austriaca partendo dalla quarta posizione, mentre Bagnaia incappa in una partenza disastrosa - moto di traverso e rischio per l'intero schieramento - per poi ritirarsi dopo pochi giri.Inevitabile polemica nel dopo gara per: 1) piazzola di partenza sporca, 2) gomma difettosa. Mentre per Marquez, come al solito, si accusa il fratello Alex, secondo al traguardo davanti ad Acosta, di opporre poca resistenza.Niente di nuovo sotto il sole. Il motomondiale 2025 va avanti.
I primi colpi di mercato di quest'anno ce li ha dati la Superbike, ma che futuro avrà questo campionato con passaggio della MotoGP a Liberty Media? E come cambieranno le sue regole in concomitanza con il passaggio, nel 2027, ai nuovi regolamenti MotoGP?Pernat, Paolo, Marco e Riccardo si interrogano su questo difficile passaggio prima di parlare della situazione della classe regina poco oltre la metà del campionato.Una puntata da ascoltare sotto l'ombrellone. Senza dimenticare però che questa settimana si corre la 8 Ore di Suzuka con Zarco pronto al bis con Honda e Jack Miller alla caccia del titolo con la Yamaha.
Tre marche diverse sul podio, Ducati, Aprilia e KTM ma un solo vincitore seriale: Marc Marquez. Al quinto successo consecutivo, un record per Ducati, in una serie iniziata ad Aragon l’8 giugno scorso, anche a Brno l’otto volte iridato ha fatto il bello ed il cattivo tempo, in pista. Dopo il sorpasso su Marco Bezzecchi, all’8° giro, Marc non ha lasciato al principale avversario alcuna illusione di rimonta, abbassando i suoi tempi ogniqualvolta ne aveva bisogno dimostrando un controllo assoluto della gara. E dire che Bez non ha mai mollato, illudendosi di tenere sotto pressione un rivale che in realtà stava guidando con l’overdrive inserito. In assoluta e totale scioltezza.E’ stata una gara veloce, nei tempi, ma lenta nello svolgimento perché non appena Pedro Acosta ha raggiunto la terza posizione superando un Bagnaia come sempre un po’ in bambola nelle prime fasi della corsa, le posizioni sono rimaste congelate. Perlomeno fintantoché Pecco si è svegliato sul finale recuperando sulla KTM dello Squalo. Ma era ormai troppo tardi per salire sul podio.Otto vittorie su 12 Gran Premi disputati, 11 successi su 12 Sprint, per Marquez non ci sono più aggettivi: sta dominando, ed è troppo semplice dire che la Ducati ha costruito la GP25 addosso a lui. Può essere che Marc abbia indirizzato lo sviluppo in una direzione a lui favorevole? L’ipotesi non è da escludere, eppure durante i test invernali entrambi i piloti, lo spagnolo e l’italiano, facevano a gara a dire di essere d’accordo sull’evoluzione.Quel che è certo è che oggi senza di lui non si direbbe che la Ducati domina sulla concorrenza, ed è indubbio che l’Aprilia si sta avvicinando a grandi passi se riconosciamo che Marquez ha qualcosa in più, magari soltanto per esperienza e sicurezza, nei confronti di Bezzecchi.(continua a leggere)Parlano dell'ultimo GP prima della pausa estiva Carletto, Paolo, Andrea e Tiziano (dalla California)
Non ce la fanno proprio a metterlo sotto pressione, Marc Marquez. Non ce la fanno i suoi avversari, non ce la fa nemmeno l’assurdo regolamento che penalizza chi, durante la gara, si ritrova ‘under pressure’ perché il team, magari con troppi pochi dati a disposizione, non è riuscito a centrare la finestra di temperatura che mette a riparo dalla penalizzazione.Quando, però, alla guida di quella astronave che è la Ducati GP25 c’è ‘Magic Marc’ questi sono dettagli, e la dimostrazione della sua attuale superiorità è la freddezza con la quale gestisce queste situazioni.Come gli era già accaduto a Buriram, in Thailandia, quando si lasciò volontariamente passare dal fratello Alex, in uscita di Curva 3, per poi ripassarlo e vincere a quattro giri dalla fine, Marc a Brno ha rallentato mentre era al comando con due secondi e mezzo di vantaggio e si è accodato alla KTM di Pedro Acosta per far rientrare i valori di pressione della gomma davanti nei parametri. Poi, dopo quattro giri, spentasi la spia di avvertimento sul dashboard,  ha sopravanzato il connazionale all’ultimo passaggio per poi involarsi verso la vittoria.Ha un bel computer l’otto volte iridato, in mezzo alle orecchie e chiunque abbia guidato una moto ad alta velocità in circuito, anche se non alta come questi fenomeni, capisce facilmente come è facile perdere la concentrazione in questi frangenti. (continuate QUI)Carletto e Paolo, con la mediazione di Marco, qualche litigata (in amicizia) se la fanno quando si parla di Marquez. Fatto sta che in attesa del Gran Premio, qualche bello spunto questa Sprint lo ha offerto. Poi, certo, Bagnaia ha fatto una bella qualifica, la pole, complice l'errore di Marc, ma Pecco suscita ancora tante perplessità per come sta gestendo questo campionato.Nel frattempo abbiamo rivisto sul podio Acosta e Bastianini, il che ci fa indubbiamente piacere!
Ci vorrebbe la penna di Agatha Christie dei ’10 piccoli indiani’ per descrivere il GP del Sachsenring vinto da Marc Marquez con soli altri nove piloti in pista.Solo il finale è diverso rispetto al romanzo dell’autrice britannica perché l’assassino del Gran Premio è chiaro fin dalle prime mosse, anche se pure lui, nel recente passato, ha fatto finta di morire - solo agonisticamente - per il notorio incidente del 2020.Ed invece MarcTINATOR è tornato ed il Sachsenring ci ha offerto un Gran Premio in stile Orazi contro Curiazi, con gli avversari del MarcZIANO che si sono eliminati uno dopo l’altro: dapprima Fabio Di Giannantonio, quindi Marco Bezzecchi, entrambi vittima di una caduta mentre inseguivano l’ingiocabile Marc.Una gara d’altri tempi, con distacchi di altri tempi: oltre sei secondi per il fratello Alex, sette per Bagnaia che senza fare sorpassi ha raccolto quanto il destino gli ha regalato. Settimo al via, Pecco è risalito sino alla quinta posizione - dal 4° sino al 17° giro - quando in rapida successione hanno lasciato la compagnia Di Giannantonio, al 18° passaggio e Bezzecchi, al 21°. Naturale dunque che, sul podio, non abbia abbondato in sorrisi.Leggete il seguito QUIE ascoltare Paolo Scalera, Carlo Pernat, Matteo Aglio e Riccardo Guglielmetti commentare il GP del Sachsenring.
Un lungo in partenza, dalla pole, lo relega in quinta posizione, ma è proprio questo errore che da vita alla gara di Marc Marquez che, con attenzione, rimonta fino ad arrivare in scia del leader, Marco Bezzecchi, ad un giro dalla fine. Poi il sorpasso.OK il Sachsenring è una delle sue piste, ma la vittoria del leader del mondiale, davanti alla veloce Aprilia di Bez, è stata una delle sue più belle gare.Da notare il terzo posto di Quartararo ed il quarto di Di Giannantonio. Limita i danni con un 8° posto l'infortunato Alex Marquez. Fuori dai punti un irriconoscibile Bagnaia.Di questo parlano Carletto, Paolo, Riccardo e Matteo, di una gara bagnata ma entusiasmante.Purtroppo ci sono da segnalare gli abbandoni per caduta di Vinales nelle prove e di Morbidelli in gara, il che riduce i partenti di oggi nel Gran Premi, viste le assenze di Bastianini e Chantra a soli 18 piloti.
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