Geronimo

<p>Geronimo è un programma che propone approfondimenti secondo questa declinazione: il lunedì la storia, il martedì la filosofia e il mercoledì la narrativa. È aperto alle novità (nuove pubblicazioni, mostre in corso), ospita protagonisti (autori, curatori) ma offre anche le considerazioni dei giornalisti che curano, con le loro competenze specifiche, le diverse puntate.</p>

La forza asciutta di una scrittura comica

®“Quando in una famiglia nasce uno scrittore, quella famiglia è finita, si dice.” Il celebre adagio viene completamente ribaltato da Veronica Raimo. L’autrice romana, con il suo "Niente di vero", pubblicato da Einaudi, tratteggia, con piglio divertito e mai lamentoso, una memoir di formazione sentimentale e alla vita. La mamma Francesca con le sue emicranie e ansie di abbandono, il papà, ossessionato dai batteri, intento a cospargere alcool sui figli e il fratello, Christian, scrittore anche lui impegnato in politica, sono i protagonisti della quotidianità di Smilzi, Oca e Verika. Veronica Raimo ha conosciuto diversi appellativi e ha conosciuto diverse vite perché Niente di vero, fin dal titolo, si posizione su quel fertilissimo confine tra realtà, memoria e ricordi. Uno dei terreni più congeniali per chi ha fatto della scrittura il proprio mestiere. Le pagine corrono veloci e ci si diverte, parecchio, leggendo degli amici immaginari che spuntano dalle righe dei libri preferiti, della noia densa di un’infanzia trascorsa chiusi in un appartamento, dei tentativi di fuga e delle prime relazioni amorose. Alcuni critici hanno menzionato Lessico famigliare della Ginzburg. Può essere, anche se la contemporaneità del tono e l’asciuttezza della scrittura rimandano a molte scrittrici irlandesi che raccontano le loro derive private senza vittimismo.Senza fare del trauma l’unica chiave possibile di accesso ad una vita, Veronica Raimo aveva spiazzato critica e lettori anche con il suo precedente romanzo, Miden, pubblicato da Mondadori. Una coppia vede sfaldarsi il suo legame dopo un’accusa di stupro nei confronti dell’uomo. Siamo in una società nella quale amore e benevolenza sono le cifre comportamentali preferite. Tutto però viene meno nel momento in cui una giovane dice di aver subito degli abusi, lo stupratore è immediatamente ritenuto colpevole, la presunzione di innocenza che fine ha fatto? Veronica Raimo riflette su di sé a la società facendo emergere che non siamo soltanto quello che subiamo o quello che facciamo. Gli uomini e le donne sono un ricchissimo mosaico di emozioni, non detti, intenzioni, pensieri e inciampi.Prima emissione mercoledì 16 febbraio 2022Libri presenti nel catalogo del Sistema bibliotecario ticinese (Sbt) Raimo, Veronica. Niente di vero. Einaudi, 2022Raimo, Veronica. Miden : romanzo. Mondadori, 2018Fitzgerald, Francis Scott Key. Di qua dal paradiso / trad. e postf. di Veronica Raimo. Minimum fax, 2020Ginzburg, Natalia. Lessico famigliare. Einaudi, 1963Turnaturi, Gabriella. Vergogna : metamorfosi di un'emozione. Feltrinelli, 2012Vari testi sulla vergogna in SbtAltri testi e traduzioni di Veronica Raimo in Sbt

08-24
23:16

Filosofia greca e identità dell’Occidente

®Sono innumerevoli i pensatori, da Hegel a Nietzsche, da Heidegger a Popper, che nelle loro opere hanno considerato la Grecia terra di origine della filosofia e, ancora oggi, per caratterizzare l’identità dell’Occidente, si è soliti chiamare in causa oltre alla filosofia e alla democrazia greche, il diritto romano, il Cristianesimo, la Rivoluzione scientifica e così via. Una visione messa in dubbio dal filosofo Giuseppe Cambiano, già professore di Storia antica alla Scuola Normale Superiore di Pisa che nel suo ultimo libro “Filosofia greca e identità dell’Occidente. Le avventure di una tradizione”, pubblicato dalla casa editrice Il Mulino, dimostra come l’idea secondo cui il “logos” ellenico fosse un’esclusiva dell’Occidente sia in realtà una costruzione storica, “l’invenzione di una tradizione”. L’identità europea è infatti l’esito di una vicenda complessa, è una identità plurima e in continuo movimento, tutt’altro che monolitica e uniforme.Prima emissione martedì 26 aprile 2022

08-23
24:41

Inferni medievali

®Svolte teologiche e trasformazioni culturali hanno calato definitivamente il sipario sulle immagini dolorose associate all’Aldilà. Eppure, sino alle soglie della contemporaneità. l’inferno aveva efficacemente assolto la sua funzione generatrice di angosce. Dall’Oltretomba pagano e luogo di pena per le anime dei peccatori secondo la concezione cristiana, al Medioevo quando l’inferno inizia ad apparire come luogo di supplizi e di dannazione eterna, al Rinascimento in cui le immagini dell’Aldilà iniziano a trascendere l’ambito strettamente religioso per orientare la società dei vivi, sino alla Controriforma che diede il colpo di grazia alle rappresentazioni visuali dell’Inferno non conformi alla Scrittura, alla tradizione e al decoro della Chiesa. Un percorso affascinante ricostruito dallo storico Andrea Gamberini, professore ordinario di storia medievale all'Università degli Studi di Milano nel suo ultimo libro “Inferni medievali. Dipingere il mondo dei morti per orientare la società dei vivi” pubblicato da Viella.Prima emissione lunedì 9 maggio 2022

08-22
22:12

Il mio nome è Vitti, madame Vitti

®La storia vera e dimenticata di Maria Caira, una giovane donna italiana che con la famiglia alla fine dell’Ottocento emigra a piedi dalla Ciociaria a Parigi. E nella città bohémien in fermento che pullula di artisti e intellettuali del tempo provenienti da ogni dove la bella ragazza posa da modella per pittori come lo statunitense James Abbott McNeill Whistler e scultori come Frederick William MacMonnies. Intelligente e audace, da pochi mesi a Parigi, tenta un’impresa impavida per una donna di quei tempi: fonda un’accademia di pittura per sole donne al numero 49 di Boulevard Montparnasse in cui tra gli altri insegnerà Paul Gauguin. A raccontarci la storia di “Madame Vitti” uscita per Sellerio, sarà Domenico Dodaro, autore del romanzo insieme a Marco Consentino.Prima emissione mercoledì 27 luglio 2022

08-17
26:29

Coscienza e animali

®Non abbiamo una definizione scientifica di coscienza, che cosa sia la coscienza resta un enigma. Ma un punto parrebbe certo: “qualunque cosa sia la coscienza per noi esseri umani, lo deve essere anche per gli animali”. A queste conclusioni giunge Angelo Tartabini, nel suo saggio "La coscienza negli animali"(Mimesis). Se una diversità si vuole trovare, la troviamo a livello quantitativo: è ovvio che il cervello di una lucertola è meno complesso di quello di una scimmia antropomorfa, la quale a sua volta ha un cervello (leggermente) meno complesso di quello di noi animali umani. Ma si tratta di differenze quantitative, non qualitative. Non è che la coscienza umana abbia certe qualità e quella animale altre: le proprietà sono le stesse. Uno scimpanzé, ad esempio, prova empatia, manifesta emozioni, legami affettivi, ha il senso del distacco e della morte, ha una teoria della mente, per cui riesce a fare inferenze e a “leggere” le intenzioni degli altri, sa pianificare ed elaborare strategie. Angelo Tartabini, già professore ordinario di Psicologia generale al Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma, in passato ha svolto ricerche sul campo osservando le scimmie, e molti sono i suoi volumi ad esse dedicati. In questo recente "La coscienza negli animali", Tartabini pone, come recita il sottotitolo, “uomini, scimmie e altri animali a confronto”. Ne parleremo in questa puntata.Libri presenti nel catalogo del Sistema bibliotecario ticinese (Sbt) Tartabini, Angelo. La coscienza negli animali : uomini, scimmie e altri animali a confronto / pref. di Edoardo Boncinelli. Mimesis, 2020Tartabini, Angelo. Una scimmia in tutti noi. B. Mondadori, 2001Hume, David. Trattato sulla natura umana. Bompiani, 2001Kant, Immanuel. Lezioni di etica. Laterza, 1971Altri testi di Angelo Tartabini in SbtPrima emissione 29 marzo 2022

08-16
21:03

Un Sacro Monte in area alpina: le benedettine di Claro nel racconto di una monaca

®Verso la fine del Seicento Ippolita Orelli, una monaca del monastero benedettino di Santa Maria Assunta di Claro, abbandona di tanto in tanto “l’arcolaio e la canochia”, come lei stessa dice, e impugna carta e penna per annotare gli eventi da lei vissuti in convento o appresi dalle monache più anziane in una cronaca, un manoscritto di una novantina di pagine, in cui racconta le origini del monastero, descrive il paesaggio che lo circonda, eventi quali la peste e la carestia e la vita quotidiana di una comunità religiosa femminile in un periodo di grandi tensioni religiose e politiche. Un documento storico prezioso, finora inedito, trascritto e pubblicato recentemente nel volume di Miriam Nicoli, storica e ricercatrice all’Università di Berna e Franca Cleis, ricercatrice della scrittura femminile, "La Gran regina del cielo e le benedettine di Claro", pubblicato dall’editore Dadò. Ne parliamo con le autrici e con Tatiana Crivelli, ordinaria di letteratura italiana all’Università di Zurigo che ha prefato il volume.Prima emissione 6 dicembre 2021 Libri presenti nel catalogo del Sistema bibliotecario ticinese (Sbt) Nicoli, Miriam; Cleis, Franca. La gran Regina del Cielo e le benedettine di Claro : genealogia femminile di un Sacro Monte in area alpina nel manoscritto di suor Ippolita Orelli (1697) / pref. di Tatiana Crivelli. A. Dadò, 2021Cavadini-Bielander, Patricia. Il monastero benedettino di S. Maria Assunta sopra Claro. Società di storia dell'arte in Svizzera, 2007Niccoli, Ottavia. Madonne di montagna : note su apparizioni e santuari nelle valli alpine. In Cultura d'élite e cultura popolare : nell'arco alpino fra Cinque e Seicento / a cura di Ottavio Besomi, Carlo Caruso. Birkhäuser, 1995I monasteri femminili come centri di cultura fra Rinascimento e Barocco / a cura di Gianna Pomata, Gabriella Zarri. - Roma : Edizioni di Storia e Letteratura, 2017Gentile, Guido. Sacri Monti. Einaudi, 2019Insana, Jolanda. La clausura. Crocetti, 1987Ostinelli, Paolo. Il peso dell'imposizione, le opportunità del nuovo : comunità e strutture ecclesiastiche nelle Valli ambrosiane di fronte all'opera rinnovatrice di Carlo Borromeo. In Archivio storico ticinese. N. 144 (dic. 2008), p. 147-158Planzi, Lorenzo. I Sacri Monti di Orselina e Brissago. Laboratori di vicende locali e universali. In: Bollettino della Società storica locarnese, Società storica locarnese, vol. 20/2016, pp. 56-74Bonacina, Martino. Tractatus de clausura. Pacifici Pontij, & Io. Baptistam Piccaleum socios, 1626Altri saggi sui Sacri monti e sul Monastero di Santa Maria Assunta a Claro SbtVari testi di Miriam Nicoli, Franca Cleis e Tatiana Crivelli in Sbt

08-15
24:56

Fior da fiore

®La bellezza si esprime anche con le essenze vegetali. Potremmo, anzi, dire che la bellezza scaturisce da lì, dalle piante, dalle erbe, dai fiori. Quella natura che con ostinata violenza profaniamo deliberatamente, senza coscienza. Quella natura che ha ispirato la letteratura più alta. Chi ci restituisce questo incanto è Angela Borghesi, che in “Fior da fiore” (Quodlibet) illustra il rapporto diretto e vivo con il mondo vegetale che da sempre intrattiene la letteratura, attraverso sessanta ritratti di essenze vitali còlte in altrettanti capolavori provenienti da tutto il mondo.Prima emissione mercoledì 13 aprile 2022

08-10
25:50

Uno. Il battito invisibile

®Nella trasmissione di oggi parliamo dei numeri che da sempre hanno un ruolo centrale nella riflessione filosofica: dall’antica Grecia, all’Islam, ai matematici europei del Medioevo e del Rinascimento, durante la rivoluzione scientifica, fino agli inizi del XX secolo e all’idea moderna di numero. Lo spunto per parlarne è offerto della nuova collana della casa editrice Il Mulino "Storie di numeri". Il primo libro si intitola "Uno. Il battito invisibile" e per il suo autore Giulio Busi, esperto di mistica ebraica, professore di Giudaistica alla Freie Universität di Berlino, il primo numero è stupore, incompletezza, mistero. Attraverso vecchie storie bibliche, sogni di mistici, saggezza indiana, inquietudini dei filosofi greci, poesia del Novecento, ma anche attraverso l'amore, la musica, l'arte, questo libro passo dopo passo va in cerca del più astratto e universale dei numeri: l’Uno.Prima emissione martedì 08 febbraio 2022Libri e CD presenti nel catalogo del Sistema bibliotecario ticinese (Sbt) Busi, Giulio. Uno : il battito invisibile. Il Mulino, 2021Busi, Giulio. Qabbalah visiva. Einaudi, 2005Bhagavadgītā : il canto del beato. Lindau, 2018Rilke, Rainer Maria. Elegie duinesi. Beit, 2013Cage, John. Silenzio. Il Saggiatore, 2019Bottazzini, Umberto. Istanti fatali : quando i numeri hanno spiegato il mondo. Laterza, 2019Elliott, Andrew. È grande questo numero? Per capire quando un numero ci deve spaventare o entusiasmare. R. Cortina, 2021Corry, Leo. Breve storia dei numeri. Hoepli, 2020Dantzig, Tobias. Numero : storia dell'idea che ha rivoluzionato il mondo. Il Saggiatore, 2018Cresci, Luciano. I numeri celebri. Bollati Boringhieri, 2017Cohen, Leonard. It’s torn. In: Thanks for the dance [CD]. Columbia, 2019Altri testi di Giulio Busi e di Umberto Bottazzini in Sbt

08-09
22:00

Cuore di tenebra?

®La Svizzera ebbe una politica coloniale? La risposta di solito è negativa, considerando fattori quali la tradizione di neutralità o la mancanza di sbocchi sul mare. E in effetti tra Ottocento e Novecento la Confederazione non controllò mai direttamente territori in Africa, come le principali potenze europee. Tuttavia la Svizzera partecipò indirettamente − ma efficacemente − all’imperialismo europeo, attraverso le sue società geografiche o il sostegno a iniziative economiche. In questa inedita prospettiva Fabio Rossinelli ha riconsiderato il ruolo e le responsabilità svizzere nella grande spartizione dell’Africa.Di particolare interesse è la vicenda del Congo, proprietà privata del re del Belgio Leopoldo II. Qui il coinvolgimento svizzero fu più evidente, proprio quando l’opinione pubblica si scandalizzava per lo sfruttamento di questo Paese e l’inumano trattamento riservato alla sua popolazione. Le denunce non riuscirono però a mettere veramente in discussione la narrazione prevalente del colonialismo, considerato una tappa necessaria nel percorso verso il “progresso” e la “civiltà”, come spiega Mario Coglitore.Prima emissione lunedì 02 maggio 2022

08-08
19:09

Leggere gli uomini secondo Sandra Petrignani

®Con la scrittrice di origini piacentine, di casa nella campagna umbra, autrice tra gli altri de “La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg”, “Marguerite” dedicato alla figura della Duras e “La scrittrice abita qui”, faremo un viaggio nella grande letteratura. Scopriremo l’amore di Sandra Petrignani per la letteratura russa da Tolstoj alla Berberova, la sua passione per la scrittura, i tormenti e la figura di Samuel Beckett, con lei rifletteremo sulla scrittura femminile, su cosa, storicamente, l’ha differenziata da quella maschile a partire dalla libertà di potersi ritirare nella famosa stanza woolfiana tutta per sé. Quello spazio silenzioso e sacro che invece gli uomini, come fosse una prerogativa speciale dell’essere maschi, hanno da sempre avuto senza dover mai chiedere. Ci faremo dire del suo incontro con la scrittrice premio Nobel Doris Lessing e poi ancora Salman Rushdie, fino ai suoi personaggi letterari del cuore come Lara de Il dottor Zivago che poi incontrò davvero. Tutto questo a partire dalle sue due opere più recenti uscite per Laterza: “Lessico femminile” e “Leggere gli uomini”.Libri presenti nel catalogo del Sistema bibliotecario ticinese (Sbt) Petrignani, Sandra. Leggere gli uomini. Laterza, 2021Petrignani, Sandra. Lessico femminile. Laterza, 2019Petrignani, Sandra. La corsara : ritratto di Natalia Ginzburg. Neri Pozza, 2018Petrignani, Sandra. Marguerite. Neri Pozza, 2014Petrignani, Sandra. La scrittrice abita qui. Neri Pozza, 2002Altri testi e traduzioni di Sandra Petrignani in SbtPrima emissione mercoledì 23 febbraio 2022

08-03
27:05

Leggere Montaigne

®"Questo, o lettore, è un libro sincero". Cominciano così, rivolgendosi a chi li leggerà, i "Saggi" di Michel de Montaigne, usciti in prima edizione nel 1580. Un incipit che, oltre a catturare anche il lettore di oggi, illumina da subito due idee fondamentali per il grande filosofo francese: quella dell'"alterità" (cos’è il lettore, se non la prima figura dell’alterità?), e quella della “sincerità”, della trasparenza comunicativa, che però implica sempre una cooperazione del lettore alla costruzione del senso. Idee attuali, riprese da filosofi ben successivi al sedicesimo secolo, ma che Montaigne già vedeva con una chiarezza e una perspicacia impressionanti. Al Festival Filosofia di Modena-Carpi-Sassuolo, di cui si è appena tenuta l’edizione 2021, dedicata al tema della “libertà”, la filosofa Nicola Panichi, tra le massime esperte di Montaigne e professoressa di Storia della filosofia presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, ha tenuto una lezione magistrale sugli Essais. Con lei faremo un piccolo percorso tra quelle pagine così vive ancor oggi.Prima emissione 28 settembre 2021

08-02
21:50

La Svizzera negli anni della guerra fredda alla luce dei documenti diplomatici dell’Archivio federale

®Il Centro di ricerca Documenti diplomatici svizzeri, un istituto dell'Accademia svizzera di scienze umane e sociali che ha sede presso l’Archivio federale di Berna, ha presentato recentemente un nuovo volume relativo al biennio 1976-1978. I documenti pubblicati in questo ultimo libro della serie riguardano gli anni della guerra fredda, il dialogo Nord Sud, i vari scandali che tratteggiano l’immagine di una Svizzera sempre meno «al di sopra di ogni sospetto» e temi di grande attualità come il rapporto del nostro paese con le organizzazioni internazionali tornato di attualità durante il recente dibattito sulla presenza della Svizzera nel Consiglio di sicurezza dell'ONU che ha riaperto le discussioni e le polemiche sulla neutralità del nostro paese. Ne parliamo con lo storico Sacha Zala, direttore del centro di ricerca Documenti diplomatici svizzeri (Dodis), un istituto dell'Accademia svizzera di scienze umane e sociali e presidente della Società svizzera di storia.Prima emissione lunedì 25 aprile 2022

08-01
26:04

La grandezza di Sbarbaro

®È a Giampiero Costa, amatissimo docente di italiano del liceo di Mendrisio, che dobbiamo la nuova edizione dell’opera di uno dei maggiori poeti italiani del Novecento, che per indole e modestia innata scelse di vivere nell’ombra pur essendo tra i primi modelli di Eugenio Montale: Camillo Sbarbaro (1888-1967). “Poesie e prose” sono il frutto di un lavoro più che trentennale che esce per i prestigiosi Meridiani di Mondadori, e che lo studioso presenterà in questa puntata di “Geronimo libri”.Prima emissione mercoledì 23 marzo 2022

07-27
26:34

Walter Benjamin e la cultura italiana

®L’interesse di Walter Benjamin, filosofo, saggista e critico letterario tedesco, per la cultura e la lingua italiana era nato negli anni giovanili durante i quali lesse “Die Kultur der Renaissance in Italien” di Jakob Burkhard. Punto di incontro di significative e talora contrastanti esperienze culturali, dal misticismo teologico di Gershom Scholem alle dottrine critiche di Ernst Bloch, al neokantismo di Hermann Cohen e Heinrich Rickert, alla sociologia di Max Horkheimer e Theodor Adorno, al marxismo di György Lukács e Bertolt Brecht, Walter Benjamin, prima di togliersi la vita nel 1940 alla frontiera spagnola per non cadere nelle mani della Gestapo, rimase sempre legato all’Italia nel solco di una tradizione di viaggio, inaugurata da Goethe che lo portò dopo Milano, a visitare Verona, Vicenza, Venezia, Padova, Napoli, Roma. Il filosofo soggiornò anche tre volte in Ticino, a Lugano e Locarno. Al tema è dedicato il volume “Walter Benjamin e la cultura italiana” che raccoglie gli atti del convegno svoltosi all’Università della Svizzera italiana, pubblicato dalla casa editrice Olschki. Ne parliamo con il curatore Marco Maggi, professore straordinario di Letterature comparate e teoria della letteratura e direttore del Master in Lingua, letteratura e civiltà italiana all’ Università della Svizzera italiana e con Nicola Emery, Docente e ricercatore di Filosofia e di Estetica all’Accademia di Architettura dell'USI, autore del saggio "Percorsi nella Sonnestube der Schweiz. La critica del destino nel giovane Benjamin”.Prima emissione martedì 24 maggio 2022undefined

07-26
24:00

Storia della neutralità

®È uno dei temi più discussi nei corridoi e nelle stanze della diplomazia. Il conflitto in Ucraina ha riportato alla ribalta il tema della neutralità, e vengono presentati esempi come la “neutralità finlandese” o “neutralità austriaca”. La questione ha interessato anche la Confederazione che ha adottato sanzioni economiche contro la Russia e avviato un dibattito politico e istituzionale sul concetto di neutralità.Con Piero Graglia, professore di Storia delle relazioni internazionali all’Università Statale di Milano, Geronimo affronta le diverse sfaccettature della neutralità dal 1815 ad oggi. Certo è coinvolta anche la Svizzera, ma c’è chi può permettersi di essere neutrale, chi è costretto suo malgrado ad esserlo, chi viene attaccato verbalmente (è il caso dell’Irlanda nel secondo conflitto mondiale) e chi fisicamente (Norvegia e Finlandia, nella stessa guerra) proprio perché neutrale.La storia della neutralità degli ultimi due secoli ci aiutano a comprendere la realtà contemporanea e la sua complessità.Prima emissione lunedì 11 aprile 2022

07-25
24:09

La forza della letteratura

®Andrej Siniavskij era soltanto la metà di una storia. L’altra metà si chiamava Juliij Daniel’. Insieme, i due scrittori russi sfidarono il regime sovietico con la letteratura pubblicando i loro libri in Occidente. Insieme, a soli quattro giorni di distanza, furono arrestati dal Kgb e nel 1996 giudicati in un processo che fu uno scandalo mondiale, il primo dopo la caduta di Chruščëv e delle illusioni riformiste. "Lo scrittore senza nome. Mosca 1966: processo alla letteratura" (Feltrinelli) è l’ultimo lavoro di Ezio Mauro, giornalista e già direttore de “La Stampa” e “laRepubblica” che con passione e ricchezza di dettagli storici ci racconta una storia vera, molto umana e profondamente russa. Lo riascoltiamo al microfono di Natascha Fioretti in un'intervista trasmessa il 9 marzo 2022.Prima emissione mercoledì 09.03.22

07-20
27:00

Rachel Bespaloff, tra filosofia e vita

®Dotata di intelletto e sensibilità acutissimi, nonché di talento artistico e musicale, in dialogo inesausto con i pensatori del passato e con quelli a lei coevi, la filosofa Rachel Bespaloff occupa un posto rilevante nel Novecento, nonostante sia rimasta un po’ nell’ombra di altre protagoniste femminili della filosofia, come Hannah Arendt e come Simone Weil, con cui pure condivise vari aspetti dell’esistenza. Anche lei ebrea, come Simone Weil (che non conobbe mai) fu costretta, nel 1942, a cercare rifugio negli Stati Uniti. E, nello stesso periodo in cui Weil si concentrava sullo studio dell'"Iliade", anche Rachel Bespaloff dedicava all'"Iliade" pagine fondamentali.Il volume che esce ora da Einaudi è un altro saggio, l’ultimo della peraltro parca produzione della Bespaloff: uno studio su Montaigne che uscì postumo, nel 1950, dopo la deliberata scelta con cui ella pose fine alla sua vita. Ora il saggio "L’istante e la libertà" esce a cura e con un’importante introduzione di Laura Sanò (Università di Padova), che sarà nostra ospite in questa puntata, per tracciarci un ritratto di questa pensatrice da (ri)scoprire.Prima emissione martedì 21 dicembre 2022Libri presenti nel catalogo del Sistema bibliotecario ticinese (Sbt) Bespaloff, Rachel. L'istante e la libertà : saggio su Montaigne / trad. e cura di Laura Sanò. Einaudi, 2021Bespaloff, Rachel. Su Heidegger / a cura di Laura Sanò. Bollati Boringhieri, 2010Bespaloff, Rachel. Iliade. Castelvecchi, 2012Altri libri di Rachel Bespaloff in SbtAltri libri a cura di Laura Sanò in Sbt

07-19
22:18

La terra di mezzo. Storia dell’Ucraina

®L’Ucraina occupa una vasta regione al confine tra Europa e Asia, a settentrione del Mar Nero. Terra di passaggio priva di confini naturali, nella sua storia millenaria ha visto l’alternarsi di diversi popoli e padroni. Solo intorno all’anno Mille, come spiega Paolo Grillo, la regione viene unita sotto il controllo della Rus’ di Kiev. Dopo la lenta disgregazione dei potenti principati, l’Ucraina ritrovò forme di autonomia solo nel Seicento, quando i cosacchi si ribellarono al dominio polacco. Risale al 1772 la spartizione del paese tra l’impero zarista e quello asburgico. Dopo un’effimera indipendenza alla fine della Prima guerra mondiale, l’Ucraina fu inglobata nell’Unione sovietica. Tra il 1931 e il 1933 dovette affrontare una terribile carestia provocata dalle politiche agricole staliniane, il cosiddetto Holodomor, o “sterminio per fame”, con milioni di morti. Anche per questo i nazisti trovarono ascolto quando invasero l’Ucraina nel 1941, come racconta Andrea Graziosi.Dopo la fine dell’Unione sovietica, nel 1991 l’Ucraina ha proclamato la propria indipendenza, ma questo è stato solo l’inizio di un difficile e tuttora incompiuto cammino verso la democrazia e più stretti legami con l’Europa. Un percorso che impone di fare continuamente i conti con una storia complessa, intricata, irrimediabilmente controversa.Prima emissione lunedì 7 marzo 2022Approfondisci il tema con il dossier di RSI News.Libri presenti nel catalogo del Sistema bibliotecario ticinese (Sbt) Applebaum, Anne. La grande carestia : la guerra di Stalin all'Ucraina. Mondadori, 2019Graziosi, Andrea. L'Unione Sovietica, 1914-1991. Il Mulino, 2011Graziosi, Andrea. L'Urss dal trionfo al degrado : storia dell'Unione Sovietica, 1945-1991. Il Mulino, 2008Graziosi, Andrea. L'Urss di Lenin e Stalin : storia dell'Unione Sovietica, 1914-1945. Il Mulino, 2007Romano, Sergio. Processo alla Russia : un racconto. Longanesi, 2020Mettan, Guy. Russofobia : mille anni di diffidenza. Teti, 2016Altri testi di Andrea Graziosi in SbtLa Russia cambia il mondo : perché Putin ha aggredito l’Ucraina. Limes, n. 2 (2022)Bertot, Fabrizio. Ucraina : la guerra geopolitica tra Stati Uniti e Russia. Historica, 2019Atlante geopolitico dello spazio post-sovietico : confini e conflitti / Simone Attilio Bellezza (ed.). Editrice La Scuola, 2016CCCP un passato che non passa : quel molto che resta dell'Unione Sovietica : continuità e cesure tra zar, Stalin e Putin : il senso di Mosca per le zone d'influenza / Vasilij Aksënov ... et al. Limes, n. 11 (2021)Se crolla la Russia : la Nato alle porte dell'impero di Putin : dopo l'Ucraina, la Bielorussia? : perché all'America serve quel nemico. Limes, n. 6 (2021)

07-18
22:26

Le linee di Milo De Angelis

®Milo De Angelis è tra le figure più rilevanti della poesia, non solo di lingua italiana, di questi decenni. E nell’anno dei suoi 70, il poeta milanese è tornato con una raccolta – "Linea intera, linea spezzata"(Mondadori) – che ancora una volta lascia il segno. Un segno che si coglie nella presenza costante del ricordo, il quale ci conduce nell’esplorazione di una memoria che da intimamente personale si fa urgentemente collettiva. Milo De Angelis che si racconterà in questa puntata di “Geronimo libri”.Prima emissione mercoledì 19 gennaio 2022Libri presenti nel catalogo del Sistema bibliotecario ticinese (Sbt) De Angelis, Milo. Linea intera, linea spezzata. Mondadori, 2021De Angelis, Milo. Quell'andarsene nel buio dei cortili. Mondadori, 2010Baudelaire, Charles. I paradisi artificiali / a cura di Giuseppe Montesano; trad. di Giuseppe Montesano e Milo De Angelis. Mondadori, 2016Altri testi di Milo De Angelis in Sbt

07-13
34:05

Ernesto De Martino e il mondo magico

®Allievo di Adolfo Omodeo dopo gli anni formativi, l’etnologo e storico delle religioni Ernesto De Martino pubblicò nel 1946 “Il mondo magico. Prolegomeni a una storia del magismo”, che inaugurava la collana “Collezione di studi etnologici, religiosi, psicologici” dell’editore Einaudi, nata per iniziativa dello stesso de Martino e di Cesare Pavese, che costituisce uno tra i contributi più importanti all’apertura della cultura italiana alle scienze dell’uomo. La riedizione del libro più celebre di De Martino, curata per Einaudi dallo storico delle religioni Marcello Massenzio, già professore di Storia delle religioni presso l’Università di Roma Tor Vergata, che ospitiamo insieme all‘antropologo culturale Antonio Fanelli, ricercatore alla Sapienza di Roma e a Fabio Dei professore di Antropologia culturale presso l’Università di Pisa, ci offre lo spunto per tornare a parlare della figura e dell’opera del grande etnologo italiano.Prima emissione martedì 22 marzo 2022

07-12
26:31

Stefano

Manca un indice degli argomenti trattati durante la puntata. Il titolo, da solo, può non rendere bene l’idea di ciò che si andrà ad ascoltare. In linea di principio io leggo gli argomenti e se mi interessano premo play. Diversamente se non sono di mio gradimento passo all’episodio successivo. Spero comprendiate la mia necessità.

10-15 Reply

Baccarini Gustavo

Una grande voce della filosofia

02-21 Reply

Stefano Varano

grazie! le storie e la dimensione del racconto orale scaldano il cuore

12-02 Reply

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