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HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane
Author: Horecanews.it |Fabio Russo srl
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HORECA AUDIO NEWS - LE PILLOLE QUOTIDIANE è la raccolta delle notizie pubblicate su Horecanews.it in formato audio e aggiornata in tempo reale. Ogni giorno, decine di notizie a disposizione per restare aggiornati sui temi dell'Horeca e del Food Service.
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Quello della formazione delle nuove leve è un tema caldo per la ristorazione, piagato dalla scarsità di risorse qualificate e sempre più propenso a muoversi in una direzione di internalizzazione dell’attività per poter colmare un gap che crea situazioni emergenziali. Una dimensione che interessa anche il mondo dei lievitati come sa bene il management di Antica Pizzeria Da Michele in the World (MITW) che insieme a Logos Formazione e in partnership con la Regione Campania da nove anni organizza un corso gratuito per pizzaioli professionisti, destinato a 10 allievi di età compresa tra i 18 e i 35 anni, opportunità per acquisire strumenti fondamentali ai fini dell’inserimento nel mondo del lavoro: dalla preparazione dell’impasto e degli ingredienti per la guarnizione all’analisi e studio dei tipi di prodotti e della loro qualità, dalle tecniche per la spianatura alla preparazione e cottura della pizza, dalla cura dell’approvvigionamento e della conservazione di materie prime e semilavorati all’applicazione del sistema di controllo per la sicurezza dei prodotti alimentari, per arrivare al self empowerment, alle dinamiche dei gruppi di lavoro e anche ad aspetti economico/gestionali, in particolare il Food cost nella ristorazione.
Lambrate, quartiere storico di Milano, un tempo associato all'industria, oggi rappresenta una delle destinazioni più intriganti per chi cerca esperienze legate alla mixology. E pensare che 20 anni fa non c’era nemmeno un cocktail bar! Un nuovo capitolo per la mixology milanese Lambrate è il teatro di una vera e propria rivoluzione che ha preso forma grazie a un nuovo approccio alla mixology: cocktail bar che non si limitano a servire drink, ma creano esperienze sensoriali complesse, trasformando ogni bicchiere in un racconto. A guidare questa trasformazione sono stati alcuni locali pionieri nel portare nel quartiere la mixology di ricerca, convinti del potenziale di una zona periferica ma vibrante, ben lontana dal caos del centro.
Eleven Cafè è un progetto nato quasi 14 anni fa dalla tenacia e passione di Valerio Bartalini, bar manager e titolare, che ha trasformato un semplice bar in un laboratorio di idee. Sostenibilità, innovazione, memoria e contaminazione hanno ispirato le drink list del locale, anche l’ultima.
La Galleria Principe di Napoli e le suggestive sale in stile belle époque di Scotto Jonno hanno ospitato la prima presentazione partenopea di Silent Pool Gin, il London Dry Gin Inglese di lusso firmato William Grant & Sons. Il Brand Ambassador Antonio Franzese ha ripercorso le tappe della sua storia, dalla nascita fino ad oggi. Il distillato di fascia ultra-premium arriva direttamente dalle colline del Surrey, un territorio affascinante con le sue distese di campi di lavanda, i castelli e le ville storiche, paesaggi che hanno rapito scrittori del calibro di Jane Austen, Arthur Conan Doyle e Walter Scott e che hanno ispirato e spinto Ian McCulloch insieme a un gruppo di amici a creare un gin artigianale che raccontasse la loro magia.
I racconti delle famiglie di viticoltori che con il loro vissuto e le loro scelte hanno contribuito a riscrivere la storia enologica dei propri territori hanno tra gli elementi in comune la capacità di osare, di uscire fuori dagli schemi, anche di quelli imposti dai disciplinari, per andare ad esplorare nuove frontiere, forti della conoscenza di ciò che rientra nel solco della tradizione ma convinti della necessità di andare oltre e scardinare quelli che sono diventati luoghi comuni.
Sfruttare il potere della natura per creare soluzioni sostenibili, efficaci, green e circolari, favorendo la protezione dell’ambiente e la transizione ecologica. Da questi presupposti è partita la ricerca portata avanti da William Chen, direttore del programma di scienza e tecnologia alimentare della Nanyang Technological University di Singapore, che dopo aver inventato nel 2020 una pellicola alimentare biodegradabile realizzata in cellulosa ricavata dagli scarti generati dalle aziende produttrici di prodotti a base di soia, ha recentemente annunciato di aver sviluppato un involucro alimentare rivoluzionario che non solo manterrebbe il cibo fresco, ma combatterebbe anche attivamente i batteri avvisando del deterioramento.
Chartreuse, il celebre e quasi inimitabile liquore prodotto dai monaci certosini, è sempre più difficile da reperire. La produzione annuale è stata infatti fissata a 1,6 milioni di bottiglie, una quantità insufficiente rispetto alla crescente domanda globale. Il che se da un lato rafforza l’identità del brand e ne sottolinea i valori etici, dall’altro crea significativi disagi per distributori, imprenditori e consumatori.
La voce di Cristian Oliveri arriva vivace al telefono. È sera, sta tornando a piedi a casa dopo una giornata in tribunale. Avvocato penalista, insieme a Piero Zito è l’anima dietro progetti che hanno rivoluzionato il panorama dei cocktail a Palermo. “Abbiamo iniziato con un sogno: replicare il meglio che vedevamo nei bar internazionali, ma con un tocco siciliano”, racconta. Così, nasce prima il bar Magazzini 30 e poi la Palermo Cocktail Week
"Il Sea Breeze è arrivato tardi in Italia perché il suo ingrediente principale, il succo di cranberry Ocean Spray, è arrivato in Italia solo nel 2020, grazie a Velier", aveva osservato Dom Costa (bartender, mixology expert e autore del libro Drinkzionario). Cocktail semplice, leggero e rinfrescante a base di vodka, pompelmo e appunto succo di cranberry, nasce per un’iniziativa di marketing. Ma andiamo con calma.
Salerno si prepara ad ospitare “Panettone d’artista” la rassegna del panettone artigianale che dal 29 novembre all’1 dicembre si svolgerà nei suggestivi spazi della Stazione Marittima. Di scena i maestri pasticcieri delle più importanti regioni del sud che esporranno le loro opere e racconteranno i loro prodotti. L’evento sarà l’occasione di scoprire novità e interessanti percorsi sensoriali e gustativi volti ad esaltare le caratteristiche di un prodotto sempre più amato e richiesto con un fitto programma all’insegna delle degustazioni e degli approfondimenti enogastronomici: masterclass dedicate all’abbinamento di panettone e vino, curate dal consorzio Vitae Salerno, ma anche esperienze di abbinamento con Birra & Sigaro Toscano e vermouth, senza rinunciare alle incursioni nella dimensione del pairing con i cocktail.
La scena della mixology vira verso l'Asia e punta su un mix di creatività, cultura locale e innovazione responsabile. Ne abbiamo parlato con Shuto Yokota, bartender di origine giapponese ma residente a Singapore, dove ha vinto i campionati nazionali nel 2023 e dove lavora come assistant bar manager al lussuoso e celebre Marina Bay Sands Resort.
"Nullus in orbe sinus Baiis praelucet amoenis”. Scriveva così il poeta Orazio alla fine del I secolo a.C. riconoscendo al golfo di Baia il primato di luogo dalla bellezza non paragonabile né superabile. E proprio sul porticciolo di questo lembo di terra dalle grandi suggestioni esteso tra Punta Epitaffio e Punta Castello, luogo di otium e di piaceri, tra i quali, allora come oggi, si distingueva quello per il gusto e la buona tavola, si affaccia Riccio Restaurant, il regno dello chef Agostino Alboretto.
Nei prossimi cinque anni il palcoscenico del mercato delle bevande potrebbe vedere come protagonisti gli alcolici destinati a crescere più di qualunque altra categoria come birra e sidro, vini e bevande analcoliche raggiungendo un CAGR in valore del +9,4% e in volume del +3,6%.È quanto emergerebbe dallo studio “Next-Gen Beverages: unire convenienza, caratteristiche sensoriali e preferenze della Gen Z” condotto da GlobalData, società di ricerca e analisi di mercato londinese. Alla base dell’indagine l’esplorazione dell'ascesa della premiumizzazione, dell'importanza della praticità nel guidare l'innovazione nei beni di largo consumo e il ruolo crescente della Gen Z nel marketing mirato del segmento degli alcolici.
Dici Dry Martini (o Martini Cocktail) e pensi subito alla coppetta triangolare, simbolo della mixology. Cocktail iconico, amatissimo negli Stati Uniti, prediletto da innumerevoli politici e personaggi dello spettacolo, è stato celebrato come nessun altro drink dal cinema (basti pensare a 007).
Drink a bassa gradazione alcolica, esperienze coinvolgenti e immersive e abbinamenti con il food. Sono questi, in generale, i trend emergenti nel mondo della mixology a detta dei protagonisti del settore incontrati in questi giorni in occasione della premiazione dei World's 50 Best Bars, a Madrid e del World Cocktail Championship, il campionato mondiale Iba, a Madeira. Ma ci sono delle differenze.
L’evoluzione che sta interessando il mondo dell’ospitalità italiano è espressione di una rinnovata passione da parte dei viaggiatori nei confronti del Belpaese che risulta sempre più meta prediletta soprattutto per il turismo di lusso. Da alcuni anni a questa parte è tornata la forte preferenza per le destinazioni nostrane se è vero che sono scelte dall’oltre il 20% dei turisti perché attratti da uno stile di vita che associa al Paese un'immagine di esclusività.
Saòr del Mar ha sfruttato il palcoscenico internazionale del Sial di Parigi per presentare il restyling della propria gamma. L’azienda veneta, specializzata nella produzione di piatti pronti a base di pesce di alta qualità, destinati alla gastronomia, alla grande distribuzione e al settore Horeca, ha deciso di rilanciare i propri prodotti con una nuova veste grafica. Figlia di un’antica tradizione di famiglia, Saòr del Mar offre un’ampia gamma di prodotti e si distingue per l’uso di ingredienti freschi, processi di produzione innovativi e un impegno concreto verso la sostenibilità, garantendo ai consumatori autenticità e gusto in ogni piatto. Tutte le referenze del marchio uniscono tradizione e modernità, con ricette autentiche che esaltano i sapori del Mediterraneo grazie ad ingredienti di altissima qualità
La vitivinicoltura attraversa una fase di profondi cambiamenti dettati dalla combinazione di numerosi fattori che negli ultimi anni hanno determinato un mutamento repentino degli scenari accelerando processi che incidono fortemente sull’organizzazione del lavoro e sulle stesse rese produttive. Dal climate change, che rende la gestione del vigneto più impegnativa richiedendo anche una maggiore reattività e rapidità di intervento, alle nuove tendenze di consumo che oltre a portare alla contrazione della domanda strizzano l’occhio a fasce di prodotto caratterizzate da una componente alcolica contenuta, alla stessa crisi inflattiva, con l’incremento del costo delle materie prime cui si aggiunge la cronica mancanza di manodopera, la matassa è sempre più ingarbugliata per un settore che rappresenta un ambasciatore del Made in Italy nel mondo ma che ha bisogno di evolvere per riuscire a gestire tutta questa complessità
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