La mattina dell'11 settembre 2001 Martina Gasperotti si trova all'ingresso della Torre Nord. Si avvia verso l'ascensore, vuole visitare il ristorante Windows on the world al 107esimo piano dove ha intenzione di andare a cena. In quel momento, però, succede qualcosa. E quel qualcosa le salva la vita. Questa è la sua storia.
La mattina dell'11 settembre 2001 Martina Gasperotti si trova all'ingresso della Torre Nord. Si avvia verso l'ascensore, vuole visitare il ristorante Windows on the world al 107esimo piano dove ha intenzione di andare a cena. In quel momento, però, succede qualcosa. E quel qualcosa le salva la vita. Questa è la sua storia.
Su due elicotteri, ostaggi e terroristi raggiungono l’aeroporto di Fürstenfeldbruck a 25 chilometri di distanza. Schreiber ha intenzione di neutralizzare i terroristi lì, ma la polizia commette una serie incredibile di errori. Gli ostaggi moriranno. Da allora Israele darà vita all'operazione Ira di Dio per vendicare l'uccisione dei suoi atleti.
Tra i terroristi e la polizia, comandata da Manfred Schreiber, comincia la trattativa. Settembre nero chiede la liberazione di alcuni detenuti, altrimenti comincerà a uccidere un ostaggio ogni ora. Le tv di tutto il mondo si mobilitano e seguono in diretta la vicenda. Mentre la polizia prende tempo, i terroristi decidono di spostare la trattativa al Cairo. Chiedono un aereo per raggiungere l'Egitto.
È il 26 agosto del 1972, allo stadio di Monaco di Baviera si apre la XX olimpiade. Per la Germania si tratta di un’operazione d’immagine importante a 28 anni dalla Seconda guerra mondiale. Ma la sera del 4 settembre otto terroristi fanno irruzione nel villaggio olimpico, uccidono due atleti israeliani e ne prendono nove in ostaggio. Fanno parte di un’organizzazione fondata due anni prima da alcuni fedayyin palestinesi. Il suo nome è Settembre nero
È l'alba del 5 settembre 1972, le olimpiadi di Monaco sono iniziate da nove giorni. Un commando di terroristi palestinesi dell’organizzazione Settembre nero fa irruzione nel villaggio olimpico, uccide due atleti israeliani e ne prende in ostaggio nove. Seguiranno minacce, trattative, blitz falliti e un epilogo tragico. A raccontarci questa storia l’inviato della Notte, Costanzo Gatta, che si trovava sotto alla palazzina degli atleti israeliani nei minuti dell’irruzione e nelle ore della trattativa; l’oro olimpico nel fioretto, Antonella Ragno, che osservava i terroristi dal palazzo di fronte, sede della delegazione italiana; infine lo storico militare, Paolo Palumbo, che ha analizzato i tanti errori commessi sul piano della sicurezza durante quei giorni.