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IMD RADIO/IMD PLAY
IMD RADIO/IMD PLAY
Author: Andrea Fasano
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© Andrea Fasano
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IMD RADIO/IMD PLAY è dal 2014 la "voce" e la vetrina del progetto multimediale IMD MUSIC & WEB proponendo interviste di attualità concertistica e discografica ai protagonisti delle produzioni e degli eventi collegati allo sviluppo del catalogo discografico del Progetto, senza limitazioni di generi, argomenti ed ambiti culturali.
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L’organista, compositore e operatore musicale Giorgio Carnini è il protagonista della seconda puntata della Stagione XXIII di Incontri Musicali su IMD RADIO/IMD PLAY. Una trasmissione dedicata a presentare l’edizione 2025 della rassegna concertistica “Un organo per Roma” ideata, diretta e realizzata da oltre un decennio dallo stesso Carnini onde promuovere l’installazione di un organo nella sede dell’Accademia Nazionale di S. cecilia presso l’Auditorium Parco della Musica. Carnini ci illustra la storia di questo progetto artistico, le sue radici e motivazioni nonché i più recenti sviluppi e prospettive dell’intera questione presentandoci anche primi concerti della rassegna di quest’anno che IMD RADIO seguirà nella sua interezza. Il “commento musicale” durante l’intervista è affidato a tre registrazioni “live” di Giorgio Carnini, nell’ordine: il Preludio Circolare op. 39 n. 1 di Beethoven (registrato nel 1990), il Finale dal Concerto op. 100 di Marco Enrico Bossi (registrato nel 1984) ed infine un ampio estratto dal concerto “Omaggio a Liszt” registrato il 3 Dicembre 2011 nella Sala Accademica del Conservatorio di S. Cecilia proprio durante una delle prime edizioni di “Un organo per Roma”.
L’ottava puntata della ventiduesima stagione di Incontri Musicali su IMD RADIO ci propone nuovamente la presenza e la testimonianza di Marco Ciccone, già in palinsesto per presentare la riedizione delle sue registrazioni dedicate alle opera pianistiche di Patrice Fouillaud. Proprio da quella conversazione si prende spunto per “aprire” all’attività creativa di Ciccone il quale, in questo vero e proprio “autoritratto”, si racconta dettagliatamente come compositore e interprete nell’intreccio tra questi aspetti complementari ma distinti del suo itinerario artistico, dagli studi sino ai progetti futuri. Un “racconto di se stesso” a tutto tondo nel quale entriamo nel vivo della sua produzione testimoniata anche da alcuni ascolti Live a cui presto farà seguito una collana dedicata per IMD MUSIC & WEB. Tre ascolti accompagnano, quindi, questa conversazione, in misura non necessariamente collegata agli argomenti toccati nel discorso, nell’ordine: “Canto della sera”, per soprano e archi, diretto dall’autore con il soprano Benedetta Perotti e l’Italian Academy Sinfonietta; “Rilievi” (flautista: Gian Paolo Corradetti) e, in chiusura, “Sussurro” (Alfonso Giancaterina, clarinetto e archi dell’ Italian Academy Sinfonietta diretti da Marco Ciccone).
Nella seconda puntata della ventiduesima Stagione di “Incontri Musicali” su IMD RADIO/IMD PLAY si torna a parlare del compositore francese Patrice Fouillaud e in particolare delle sue opere pianistiche con la testimonianza del pianista Marco Ciccone che nel 2009 aveva, appunto, inciso l’integrale della produzione per pianoforte del compositore francese. Questo CD, da tempo assente dal mercato, è tornato grazie alla riedizione online nell’ambito del progetto IMD MUSIC & WEB e Marco Ciccone lo “racconta” rievocando anche il suo incontro con l’autore e tutta l’esperienza di lavoro sul suo materiale nel contesto del proprio personale percorso artistico che lo ha visto e lo vede molto attivo quale interprete della musica del nostro tempo. Marco Ciccone, egli stesso compositore oltre che interprete, ci porta una testimonianza ad ampio raggio che inquadra compiutamente Fouillaud all’interno del panorama compositivo del nostro tempo (in anni in cui la musica d’oggi sembra faticare sempre di più a trovare un posto nelle programmazioni concertistiche e discografiche dopo i fasti degli anni ‘70e ’80) ma ci offre anche un punto di vista documentato e “vissuto” di quali possano essere le soluzioni per portare sempre meglio la nuova produzione musicale ad un pubblico progressivamente più vasto e consapevole. Tre ascolti dal CD pianistico dedicato a Patrice Fouillaud costellano – come sempre – lo svolgersi dell’intervista, nell’ordine: 7 Fragments (1983), Bagatelle (1985) e, in chiusura, il Primo Movimento dalla Sonata n. 1 (1984).
Nella sesta puntata della ventunesima stagione su IMD RADIO/IMD PLAY torna ospite il regista Enrico Castiglione per illustrarci le sue novità ed iniziative in questo periodo dell’anno per lui molto intenso: dalla programmazione del Festival di Pasqua a Roma (che ha preso il via il 12 Aprile nelle principali Chiese e Basiliche della Capitale e durerà sino a Pentecoste) agli impegni in teatro con l’allestimento di una nuova produzione del Nabucco di Verdi a Malta. Nel corso dell’intervista si ricordano doverosamente tutti i grandi artisti la cui presenza ha contrassegnato la storia ultraventennale del Festival di Pasqua e si conclude con un omaggio ad uno dei più significativi di loro soprattutto considerato l’ambito legato alla musica sacra e liturgica che caratterizza buona parte della programmazione: il più che novantenne ma sempre attivissimo Don Pablo Colino del quale si ascolta, a conclusione dell’intervista, un breve Live del 2011, la Sequenza “Apparuit, Apparuit” da lui stesso rielaborata e diretta con il Coro dell’Accademia Filarmonica Romana
Nella quinta puntata della ventunesima stagione di programmazione su IMD RADIO/IMD PLAY si torna ad occuparsi del festival Choralia 2025 (a cura dell’Associazione Fabrica Harmonica e della Pro Loco Cortona Centro Storico), a Cortona dal 25 al 27 Aprile scorsi. Choralia ha quindi vissuto la sua seconda edizione, rinnovando e rendendo ancora più accattivante la formula di una “full immersion” nella coralità di ogni epoca con particolare attenzione al cinquecentenario di Giovanni Pierluigi da Palestrina e ad una riscoperta vivaldiana. Di tutto questo si è scelto di parlare in due trasmissioni data la quantità e la molteplicità degli argomenti trattati. Dopo ANNALISA PELLEGRINI, MARCO MORI, LUCIANO MEONI (Sindaco di Cortona) e RAIMUNDO PEREIRA MARTINEZ ospiti nella prima puntata. in questa seconda ascoltiamo le testimonianze di FRANCESCO ATTESTI (Assessore alla Cultura del Comune), PADRE GABRIELE MONANNI (Vice Economo della Basilica di Santa Margherita) e infine di CONCETTA ANASTASI (direttrice del secondo concerto con repertorio mozartiano sinfonico e sacro). Si ascoltano, a seguire le interviste, un estratto (la conclusione) dal concerto finale di Choralia (Vivaldiade) diretto da Annalisa Pellegrini e la prima parte della celebre Messa di Requiem di Verdi in una nota registrazione dal vivo “di repertorio” dall’archivio di Concetta Anastasi a commento del suo conclamato quanto costante impegno per la produzione concertistica sul territorio regionale e per l’instancabile formazione di complessi (corali e orchestrali) giovanili di grande spessore artistico.
La quarta puntata della ventunesima stagione di programmazione su IMD RADIO/IMD PLAY torna ad occuparsi dell’Associazione Fabrica Harmonica e di una delle sue più recenti “creature”: il festival Choralia la cui prima edizione si è svolta nel 2024 nella meravigliosa cornice della città di Cortona . Dal 25 al 27 Aprile 2025, Choralia ha vissuto la sua seconda edizione rinnovando e rendendo ancora più accattivante la formula di una “full immersion” nella coralità di ogni epoca con particolare attenzione al cinquecentenario di Giovanni Pierluigi da Palestrina e ad una riscoperta vivaldiana. Di tutto questo si parla in due diverse trasmissioni data la quantità e la molteplicità degli argomenti trattati. In questa prima puntata sono ospiti ANNALISA PELLEGRINI (presidente di Fabrica Harmonica, direttrice artistica di Choralia e protagonista – come solista e direttore – in due dei tre concerti), MARCO MORI (Presidente della Pro Loco Cortona Centro Storico), LUCIANO MEONI (Sindaco della Città di Cortona) e RAIMUNDO PEREIRA MARTINEZ (solista in uno dei concerti, accreditato studioso della musica antica e curatore delle iniziative in cartellone per il cinquecentario palestriniano). Si ascoltano, a commento delle interviste, alcuni estratti – in particolare dopo la prima e ultima intervista - dal concerto dedicato alla polifonia primitiva e a Palestrina (con Sicut Cervis di Palestrina e l’Ave Maria di Arcadelt che chiudono l’intera trasmissione). Le interviste “istituzionali” sono, invece, accompagnate da due ascolti dal concerto finale diretto da Annalisa Pellegrini: Ave Regina Coelorum di Isabella Leonarda e un estratto dal Gloria di Vivaldi nell’autentica ma rarissima versione (confermata da recenti studi musicologici) per coro femminile e di voci bianche.
Teresa Ida Blotta, compositrice e direttore d’orchestra è l’ospite della seconda puntata della ventunesima stagione di programmazione su IMD RADIO/IMD PLAY. Con lei parliamo di direzione d’orchestra, soprattutto di direzione della produzione contemporanea come già abbiamo fatto nella puntata che ha visto ospite Edgar Alandia (che è stato anche tra gli insegnanti di Teresa Ida Blotta) intitolata: “Dirigere ed interpretare la nuova musica”. Si parte, quindi, dagli studi pianistici e di composizione di Teresa Ida Blotta per ricordare le personalità maggiormente determinanti per orientare la sua formazione e poi l’esperienza all’IRCAM di Parigi (potremmo dire quasi La Mecca di una certa avanguardia del “dopo-Darmstatdt”) e poi l’approfondimento del suo percorso direttoriale come sintesi non solo di scuole e stili differenti ma anche dell’essere contemporaneamente direttore e compositore militante. Noi oggi, in particolare, presentiamo il suo album monografico dedicato a musiche Patrice Fouillaud, per cui le abbiamo chiesto il non semplice compito di parlare del lavoro del proprio coniuge nei termini di un’analisi oggettiva spiegandoci quali elementi, come interprete, ha scelto di valorizzare nella sua direzione. Infine, il rapporto con il suo “Paese d’adozione”, la Francia, dove vive da poco più di trenta anni pur avendo mantenuto alcuni rapporti con l’Italia. Due ascolti incorniciano la trasmissione dall’album “Patrice Fouillaud: Les Oeuvres pour Ensembles”, entrambi presentati con dovizia di dettagli da Teresa Ida Blotta: “Passage” e “Fusion, Trans-Mutation”.
Ospite per la settima puntata della XX Stagione del format Incontri Musicali su IMD RADIO/IMD PLAY è il pianista Alberto Carnevale Ricci che ci presenta non solo il brano di Piero Niro "Note per Quattro" dal recente album monografico "Fragments of a Journey" per IMD MUSIC & WEB ma ci racconta anche la sua personale esperienza come artista italiano che ha eletto la Germania quale "nuova" patria trasferendovisi prima per motivi di studio e poi di lavoro. Ci espone anche il suo punto di vista e il particolare interesse sulla diffusione della produzione musicale contemporanea arricchiti dalle personali esperienze maturate nel contesto della vita musicale tedesca grazie a collaborazioni con grandi compositori (da Boulez a Solbiati, da Lachermann a Pintscher, etc.) nonché istituzioni Musicali di riferimento quali Sudwestrundfunk 2, WDR 2, Radio Bremen, etc. La ricchissima esperienza di Alberto Carnevale Ricci come solista, camerista e docente ci riporta all'immagine del virtuoso italiano che parte dal suo Paese natale (ma non lo dimentica) e ne rappresenta all'estero non solo la consolidata immagine di talento e professionalità ma diventa testimone di primo piano della propria cultura d'origine in contesti diversi quand'anche ricchi di proposte e produzioni quanto se non più del nostro. Così è, ad esempio, nel caso di "Note per Quattro" di Piero Niro inciso "Live" a Krefeld il 19 Maggio 2024 con lo stesso Carnevale Ricci al piano, Mario Siegle (violino), Ermanno Niro (viola) e Raffaele Franchini (violoncello).
Ospite per la sesta puntata della XX Stagione del format Incontri Musicali su IMD RADIO/IMD PLAY è il violoncellista Amedeo Cicchese che ci presenta non solo il brano di Piero Niro "Movement for String Sextet" dal recente album monografico "Fragments of a Journey" per IMD MUSIC & WEB ma ci racconta anche la sua personale esperienza come fondatore del Torino String Ensemble e il suo punto di vista sulla diffusione della produzione musicale contemporanea oggi. Cicchese, classe 1988 e con una vorticosa carriera equamente divisa tra gli impegni solistici, cameristici e in orchestra, è un grande esempio di cosa la sua generazione di virtuosi del proprio strumento - militanti su più fronti contemporaneamente - abbia potuto fare e faccia da 20 anni a questa parte spaziando sia nelle attività che nel repertorio praticamente senza confini e conquistando alla vita musicale italiana livelli artistici, capacità produttive ed orizzonti culturali sempre più alti e ampi. L'intervista sviluppa il tema della musica d'oggi nel repertorio e nel gradimento del pubblico come fondamento dello "stato di salute" della vita musicale del nostro Paese che oggi appare esprimere aperture e qualità addirittura in controtendenza con la generale crisi della società moderna soprattutto nell'orientamento culturale di una parte delle giovani generazioni. La testimonianza - radicata nell'esperienza - di Amedeo Cicchese ci regala degli spunti di riflessione al riguardo che possono alimentare speranza e fiducia nel futuro riscontrando che molto del merito di tanta positività nel fare va ascritto proprio all'instancabile lavoro dei Maestri della precedente generazione, come Piero Niro, che hanno saputo trasmette il vero "mestiere della musica" e l'amore per l'arte (quella vera) ai propri allievi.
Edgar Alandia torna ai microfoni di IMD RADIO con una testimonianza del suo percorso compositivo che si collega alla particolare attività ed esperienza di interprete (e soprattutto direttore) di opere musicali contemporanee. Una scelta, quella di affrontare il tema della diffusione della produzione musicale di oggi dal punto di vista di chi la interpreta e non solo dei compositori, che risponde all’esigenza mediatica di un “punto di vista terzo” rispetto a molte delle problematiche entro cui si muove da più di trent’anni, questo particolare ambito della vita musicale (soprattutto) italiana. La ricca esperienza artistica di Alandia in questo senso unita alla peculiare sensibilità del “compositore militante” e ad una non comune generosità nell’impegno personale di eseguire e promuovere eccezionali colleghi ma anche giovani esordienti si traducono in una testimonianza articolata e preziosa per comprendere questo particolare aspetto del “fare musica” nel nostro tempo. L’intervista è accompagnata da altrettanti ascolti – entrambi diretti proprio da Alandia - estratti da recentissime novità discografiche del catalogo IMD MUSIC & WEB: “Sentirò il canto” di Stefano Bracci, dall’album monografico “In Itinere” e “URU” dell’album “Edgar Alandia: Musica da camera”.
Maurizio Bignardelli prosegue nella presentazione della collana discografica dedicata alle registrazioni dal vivo che ne documentano la quarantennale carriera concertistica e la ricerca sul repertorio flautistico di ogni epoca illustrando i nuovi volumi in uscita a partire dal quarto. E’ un vero e proprio “viaggio della (e nella) memoria” che ripercorre non solo la storia di un valente virtuoso ma anche le sue motivazioni artistiche e umane. Un itinerario di testimonianza nel quale vengono alla luce anche le ragioni del volere sempre e comunque documentare gli eventi registrandoli per farne soprattutto materia di studio per le future generazioni di pubblico e di musicisti. Un percorso nel quale si scoprono e analizzano le scelte di repertorio come pure la storia stessa delle opere musicali e degli autori maggiormente rappresentati in questa collana. La grande musica per flauto tra Ottocento e Novecento è al centro della conversazione che viene intervallata da ascolti che vanno dagli Studi op. 30 di Giulio Briccialdi al celebre “foglio d’album” Sur l’Eau di Phlippe Gaubert per tornare al “Salotto italiano” con il Trio Scolastico di Vincenzo De Michelis e concludere nel segno della tradizione austriaca con una vera chicca di Karg-Elert. Maurizio Bignardelli ci riporta ancora una volta, con il suo racconto, nel vivo di un capitolo immenso della storia della musica del quale, proprio grazie al suo lavoro, si potranno conservare e tramandare nomi, opere e pagine importantissime altrimenti a rischio di un ingiusto oblio in questo attuale panorama concertistico e discografico sicuramente vasto e variegato ma, nonostante tutto, sempre meno sensibile ai temi della conservazione culturale rispetto alla spettacolarizzazione dei fenomeni artistici.
Annalisa Pellegrini (soprano, direttrice di coro e Presidente di Fabrica Harmonica), Sabrina Alfonsi (Assessore all'Ambiente di Roma Capitale) e Stefano Palamidessi (chitarrista, docente e operatore culturale) raccontano, spiegano e illustrano gli eventi che hanno animato l'avvio dell'Anno Accademico 2025 della Civica Scuola delle Arti del II Municipio di Roma, realtà che, al traguardo dei 15 anni di vita ed attività può vantare numerosi primati nel pur autorevole panorama delle più grandi scuole di musica private presenti su Roma. L'occasione di questa particolare inaugurazione in grande stile è stata data dalla concomitante "visita" dei colleghi e complessi giovanili del Conservatoire "Maurice Ravel" di Parigi con cui Civica Scuola delle Arti è gemellata da molti anni per cui a ciascuno dei tre ospiti abbiamo chiesto di rivivere e analizzare questo evento alla luce dell'operatività e dei grandi traguardi conseguiti dalla Civica Scuola dalla sua fondazione e di un confronto con la ricchissima realtà didattica ed educativa che il Conservatoire Ravel e tutto il sistema di educazione artistica francese rappresenta oggi nel contesto europeo. In questa prima trasmissione dedicata a "Civica Scuola delle Arti 2025" si affronta anche una riflessione sull'impatto che la riforma dei Conservatori ha avuto sull'intero assetto delle scuole di musica italiane mentre nella successiva, in onda a brevissimo, sarà data voce proprio ai colleghi ospiti francesi e ad una selezione del "concerto del gemellaggio" che ha avuto luogo nell'Aula Magna del Liceo Visconti in pieno Centro a Roma. Le tre interviste di questa prima puntata sono comunque accompagnate da altrettanti ascolti, nell'ordine: due liriche di Elsa Respighi interpretate da Annalisa Pellegrini, il celeberrimo Bolero di Ravel eseguito dal vivo a Roma dagli allievi del Conservatoire Ravel e infine un estratto dalla Suite BWV 997 di J.S.Bach nell'interpretazione di Stefano Palamidessi.
La pianista taiwanese Yi-Ling Wu e il compositore Paolo Ugoletti presentano l'uscita, nell'ambito del progetto IMD MUSIC & WEB, di un album monografico dedicato a due "cicli pianistici" della vasta produzione del Maestro Ugoletti: "10 Pezzi d'Estate" e "4 Sacred Pieces". In particolare, la pianista ripercorre la propria esperienza di incontro con l'autore e di esplorazione, come prima esperienza discografica, del repertorio pianistico contemporaneo italiano proponendo anche un raffronto con la propria personale esperienza di lavoro nella sua terra natale rispetto alla realtà italiana. Il compositore illustra brevemente - in un estratto dalla lunga intervista pubblicata alcuni giorni or sono dal titolo "Paolo Ugoletti. ritratto d'Autore"- le caratteristiche di questi suoi pezzi soffermandosi in particolare sui "Sacred Pieces" e sul suo personale concetto di "sacralità" della musica strumentale. Le due interviste sono accompagnate da altrettanti ascolti estratti dall'album in questione e sono: Lied (n.5 dai "10 Pezzi d'Estate") e dal primo dai "4 Sacred Pieces".
Stefano Bracci è un compositore di vasta, articolata e multiforme esperienza e, come tale, in grado di offrire al microfono di IMD RADIO una testimonianza “ad ampio spettro” sulla contemporaneità musicale. Romano, allievo di grandi punti di riferimento quali Guaccero, Bortolotti e Nottoli - oltre che Paris e Ferrara per la direzione d’orchestra - ma anche Bussotti e Sciarrino nel perfezionamento, può dire di avere vissuto a 360° l’incontro e il confronto (ma non lo scontro) con quella “grande avanguardia” italiana storica in quel momento storico per l’arte e la musica d’oggi italiana che furono i primi anni ’80, un periodo che per molti rappresentò il “momento delle scelte”, ovvero ”da che parte stare”; ammesso che una scelta vi potesse essere in quella particolare temperie culturale. Il particolare percorso di Stefano Bracci verso la personale definizione del proprio percorso artistico e compositivo lo ha poi portato a contatto e in rapporti di collaborazione anche con ulteriori grandi nomi: Carpitella e Pirrotta, in un contesto universitario prima che il Conservatorio diventasse esso stesso una Università come oggi lo conosciamo. Tutto ciò ha determinato per il nostro ospite la possibilità di applicare e trasferire conoscenze e una coscienza molto approfondita delle problematiche compositive della musica d’oggi in ambito didattico soprattutto nel periodo a cavallo della riforma dei Conservatori il che gli permette, oggi, un punto di vista particolarmente approfondito, quasi privilegiato, su una questione riguardo la quale si dibatterà sicuramente ancora per anni. Non solo questo, però, nella carriera di Stefano Bracci che ci parla anche della sua attività direttoriale e di operatore musicale sempre votata alla diffusione della “nuova musica”. Infine, una disamina quanto più analitica possibile del suo universo compositivo alla base del quale sta un lavoro di ricerca intorno ai linguaggi musicali che si interfaccia con lo studio sulla valenza comunicazionale della musica e gli aspetti psicologici e cognitivi del fenomeno artistico in generale che lui stesso definisce: “La mia operazione è stata il più delle volte una sottrazione di peso... soprattutto ho cercato di togliere peso alla struttura del racconto e al linguaggio". Una citazione da Italo Calvino (di cui abbiamo da poco festeggiato il centenario) e quindi “la leggerezza come valore anziché difetto” e soprattutto come reazione ai “furori strutturalisti” della scuola di Darmstadt ovvero la creatività compositiva come “processo graduale” che determina la forma collegata al “valore comunicazionale” del fenomeno musicale come un parametro di referenzialità dell’opera da cui scaturisce il concetto di “ricordo codificato entro un contesto musicale”. Concetti complessi ed interconnesi che la conversazione affronta e intende spiegare collegando i quattro ascolti prescelti che, non a caso, anticipano l’uscita del primo album dedicato a Stefano Bracci per IMD MUSIC & WEB dal significativo titolo: “In itinere”. Nell’ordine si ascoltano, quindi: "Eos", per flauto, clarinetto, violino, violoncello e pianoforte (dal vivo presso Auditorium del Conservatorio di Perugia con l’Ensemble "Artisanat furieux" diretto da Tonino Battista), "Fuori e dentro lo strampalato albergo", per voce sola su testo di Mario Luzi (soprano: Emanuela Barazia), "Sentirò il canto", per voce e orchestra d'archi, su testo di Roberto Micalella (dal vivo, presso Auditorium del Conservatorio di Perugia con l’Orchestra del Conservatorio di Perugia diretta da Edgar Alandia e la partecipazione del soprano Cinzia Alessandroni) ed infine "... e io", dalla poesia "Eco" di Francesco Bertoldi, elettroacustica e voce (voce: Daniele Bracci).
La musicologa e direttrice di coro Silvia Perucchetti, la pianista Elisa Copellini e il mezzosoprano Cristina Calzolari illustrano e raccontano un loro interessantissimo progetto dedicato ad una delle figure più affascinanti della storia della musica: la compositrice Alma Mahler. Il progetto è sostanzialmente la proposta di un concerto accompagnato da una presentazione musicologica divulgativa che fa il punto sulla "questione Alma Mahler", sugli studi che la riguardano e solletichi la curiosità del pubblico a cercare altri ascolti, altre prospettive anche tramite letture tratte dalle memorie di Alma Mahler. La scelta di questa figura così perticolare è venuta alle ideatrici quasi naturalmente al termine del primo concerto antologico dedicato alle compositrici della storia della musica occidentale per l'Associazione di Reggio Emilia "Soli Deo Gloria" nel 2017, percorso poi proseguito grazie a EWMD (European Women's Management Development di Reggio Emilia), sostenitore e promotore di queste occasioni di esecuzione concertistica e conoscenza. La figura di Alma Mahler, femme fatale di grande fascino e dalla biografia ricchissima (nata al tempo dell'impero austroungarico e morta dopo l'assassinio di Kennedy) risultò avere all'epoca colpito profondamente il pubblico. e la scelta di eseguire le sue opere, al di là delle vivaci e tumultuose vicende biografiche (dai celebri amanti - fra cui Klimt, Kokoschka, Zemlinsky - ai tre mariti, Gustav Mahler, Walter Gropius e Franz Werfel, alla fuga a Los Angeles per sfuggire alla II Guerra Mondiale) risulta, quindi, di particolare interesse anche perché della produzione di Alma sono attualmente sopravvissuti solo 16 Lieder: le altre cento composizioni (che esploravano vari organici, non solo il repertorio canto e pianoforte) vennero lasciate a Vienna e andarono perdute sotto i bombardamenti della II Guerra Mondiale. In questo Progetto non vengono proposte e presentate solo opere già di per sé rare, poco diffuse (e che sono state incise per la prima volta solo nel 1983): Elisa Copellini e Cristina Calzolari eseguono anche 3 Lieder scoperti negli ultimi anni (di cui uno solo nel 2018!), fortunosamente riemersi negli Stati Uniti a seguito di passaggi di mano misteriosi; questi Lieder, su testi di Rainer Maria Rilke e Leo Greiner, sono stati pubblicati tra il 2000 e il 2018. Questo "Progetto Alma Mahler" è quindi una sorta di viaggio quanto mai completo ed esaustivo nell'universo creativo di una personalità musicale di assoluto rilievo nella storia della musica e sino ad oggi poco adeguatamente valutata. Le interviste sono, ovviamente accompagnate da altrettanti ascolti estratti dalla registrazione di uno dei concerti sul tema tenuti (nel 2018) dalle ospiti del programma: in particolare, si ascoltano 4 Lieder di Alma Mahler, nell'ordine: Die Stille Stadt, Kenns du meine nachte, Ich wandle unter blumen e Laue sommernacht.
Paolo Ugoletti, prolifico compositore e didatta bresciano, offre in questa ampia intervista un ritratto approndito della sua identità artistica e professionale nell'imminenza dell'uscita online di due suoi album pianistici nei quali bene è rappresentato il suo stile creativo eclettico e coerente. Il primo album è la raccolta monografica Diario Estivo (nell'interpretazione di Emanuele Delucchi) mentre il secondo comprende 10 Pezzi d'Estate & 4 Sacred Pieces (interpretati da Wu Yi-Ling). Ugoletti presenta il contenuto di questi album e analizza anche molti aspetti della propria evoluzione compositiva offrendoci un punto di vista particolare sulla contemporaneità musicale italiana dagli anni '70 e '80 sino ad oggi, un panorama che ha vissuto molteplici tendenze, stili e orientamenti che hanno determinato anche la qualità del rapporto tra il pubblico attuale e la "nuova musica". Quattro ascolti inframezzano l'intervista con specifico riferimento alle novità discografiche in arrivo e, quindi, nell'ordine si ascoltano: Ostinato e Scat da Diario Estivo, il n. 1 dai Sacred Pieces e Toccata dai 10 Pezzi d'Estate.
Questa puntata del format Incontri Musicali di IMD RADIO propone un incontro con la direttrice d'orchestra e docente Alessandra Albo. Romana di origine ma bergamasca d'adozione è una personalità musicale solidissima, talentuosa e di grande esperienza e con lei, in seguito ad una sue recente ed importante esperienza artistica in Sud America, si è scelto di "fare il punto" sul delicato argomento della direzione d'orchestra "al femminile" ma, come spesso accade, la conversazione ha toccato temi ancora più rilevanti quali la stessa didattica generale della direzione e un doveroso ricordo di uno dei suoi più importanti Maestri: Massimo Pradella. Tre ascolti incorniciano la conversazione: la Pastorale (secondo movimento) da "Masques et Beramasques" di Gabriel Fauré e il Primo movimento da Jeu de cartes di Igor Stravinskij nella direzione di Alessandra Albo nonché lo Scherzo (terzo movimento) della Sinfonia n. 3 "Eroica" di Beethoven nella direzione di Massimo Pradella con l'Orchestra "A. Scarlatti" di Napoli della Rai.
L'organista e operatore musicale Ferdinando Bastianini presenta, nella sua qualità di Presidente dell'Associazione - Centro Studi Cesare Dobici di Viterbo, iniziative e progetti in occasione dell'ottantesimo anniversario della scomparsa del grande compositore che è stato uno dei pilastri della musica sacra e religiosa tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento in attesa che esca, entro fine anno, un'ampia pubblicazione in merito da lui stesso curata. .
Annalisa Pellegrini e Roberto Tofi tornano a parlare del Festival Choralia.0 che avrà luogo a Cortona dal 5 all'8 Settembre prossimi. questa volta si entra maggiormente nel dettaglio dei programmi delle singole manifestazioni a partire dal concerto di apertura . Intervengono anche due nuovi ospiti: lo studioso, giornalista e scrittore Nicola Caldarone, da sempre impegnato nella valorizzazione del patrimonio culturale cortonese ein particolare dei materiali relativi al Laudario 91 e, in chiusura, Concetta Anastasi, alla cui espertissima direzione è affidata la manifestazione conclusiva della rassegna imperniata sulla colossale Passione Secondo Giovanni di Johann Sebastian Bach. Quattro ascolti seguono ciascuna intervista: si parte dalla cosiddetta "polifonia primitiva" con "Mariam Matrem" (dal Libre Vermelle de Monserrat) nell'interpretazione del Quartetto Polifonico Romano (Annalisa Pellegrini, soprano) dal loro recente album "Live" per IMD MUSIC & WEB. Seguono, di F. Soto de Langa, "Madre per le tue grazie" e, dal Laudario di Cortona 91, "Altissima Luce" (entrambe dirette ed arrangiate da Roberto Tofi). In conclusione, un ampio estratto (Introitus e Kyrye) dalla Messa di Requiem di Giuseppe Verdi per la direzione (dal vivo) di Concetta Anastasi.
STEFANO PALAMIDESSI, GIOVANNI BAGLIONI.e ANDREA BRAIDO su IMD RADIO presentano i GUITAR STAGES 2024 al XVII FESTIVAL FEDERICO CESI di FABRICA HARMONICA, dal 24 al 30.Agosto con concerti e masterclass in un clima di gtande "festa della musica" che rinnova la hrande tradizione chitarristica di questa ormai consolidata manifestazione estiva in Umbria. Stefano Palamidessi, nella sua qualità di responsabile di questa sezione del Festival "Federico Cesi", ne illustra le caratteristiche e soprattutto il percorso organizzativo e artistico che l'ha portata sino ai livelli di eccellenza attuali mentre Giovanni Baglioni e Andrea Braido, ospiti d'onore della rassegna, anticipano termini e contenuti musicali della loro partecipazione e offrono la loro testimonianza sull'attuale situazione della vita musicale italiana ciascuno nel proprio particolare ambito. Ci accompagnano tre ascolti, uno per ciascun protagonista della trasmissione, nell'ordine: il Preludio dalla Suite BWV 997 di J. S. Bach eseguito da Stefano Palamidessi, "Anima meccanica' di Giovanni Baglioni dal.suo recente album omonimo e "Awakening" di Andrea Braido dal suo album "Tales".






















