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Inglorious Globastards - PODCAST

Author: Alberto Forchielli & Fabio Scacciavillani

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Description

"Inglorious Globastards" è un progetto che nasce da un idea di Fabio Scacciavillani e Alberto Forchielli. Attraverso i loro video ci raccontano la verità, sparata a bruciapelo e senza filtri, su diverse tematiche di carattere economico e geopolitico, che riguardano l'Italia, l'Europa ed il mondo nella sua complessità.

Perchè? Perchè un informazione manipolata produce una nazione infetta e conduce al disastro economico.
515 Episodes
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Abbiamo chiesto a George Guido Lombardi che è uno stretto collaboratore di #trump dopo essere stato responsabile della comunicazione nella prima campagna elettorale e fino al 2018, di illustrarci quali sono i piani e le priorità per il nuovo mandato.Nei giorni scorsi è stato a Mar-a-Lago (https://it.wikipedia.org/wiki/Mar-a-Lago), la residenza del neo eletto, dove sono radunati i membri del suo team. Una puntata eccezionale con contenuti che non troverete in nessun altro canale.
Il settore agroalimentare in Europa è gravato da regole e legislazioni obsolete, farraginose e controproducenti, applicate in modo inefficiente e talora sconsiderato.Senza mettere in pericolo la sicurezza alimentare si potrebbero apportare delle semplificazioni e dei miglioramenti a tutto l'impianto.Ne parliamo con l'Avv. Cesare Varallo da anni impegnato in questo settore.
Il permesso concesso da Biden alle forze armate ucraine di usare i sistemi d'arma americani contro obiettivi in territorio russo finalmente pone #zelensky in una posizione negoziale più favorevole nei confronti di #putin. Nel frattempo appare chiaro che alcune nomine di Trump in posizioni apicali della sua amministrazione sono destinate ad essere respinte dal Senato, in particolare Gaetz e Gabbard.Ma anche Robert Kennedy Junior farà fatica a superare il fuoco incrociato durante le "hearings". L'elezione di Trump è oggetto di attenta valutazione in Cina, ma chi si aspettava che il 7 novembre il governo varasse misure di stimolo volte a dare un robusto impulso all'economia e rimasto deluso.
La Squadra di Trump

La Squadra di Trump

2024-11-1501:01:49

Appena una settimana dopo aver vinto le elezioni Trump ha iniziato a formare la sua squadra di governo.Da decenni le decisioni sulle caselle chiave non erano così tempestive, segno che nel suo secondo mandato Trump ha le idee chiare sulle figure di cui può fidarsi. E soprattutto sulle priorità da perseguire.Innanzitutto estirpare la cultura woke da forze armate, scuole e università; in secondo luogo inasprire lo scontro con la Cina, in terzo luogo vendicarsi di chi lo ha perseguitato (dal suo punto di vista) con accuse false scatenandogli contro il Dipartimento di Giustizia e l'FBI. Rimangono i dubbi sulle intenzioni riguardo l'Ucraina, ma The Donald non potrà calarsi troppo le braghe in mondovisione.
Dopo aver perso le elezioni presidenziali del 28 luglio scorso, il dittatore del #venezuela Nicolàs Maduro, ha rifiutato di cedere il potere e ha scatenato la persecuzione contro i suoi oppositori, spesso fabbricando accuse di spionaggio. Il vergognoso, sostanziale disinteresse degli USA e dei paesi europei, che si sono limitati a sterili proteste e a inutili dichiarazioni di principio, ha di fatto permesso che si compisse questo ennesimo stupro della democrazia. I militari controllano le singole chat delle persone sugli smartphone nelle piazze e in posti di blocco appositamente allestiti. Se vengono trovati messaggi di critica al governo, o anche foto e video che indicano ostilità al regime si rischiano da 15 a 30 anni di reclusione secondo la Ley contra el odio approvata nel 2017. Per il momento il regime ha resistito all'ondata di proteste, mentre il vincitore delle elezioni Edmundo Gonzalez Urrutia è dovuto fuggire in Spagna e la leader dell'opposizione Marìa Corina #machado è alla macchia. La repressione interna si è intensificata e coinvolge persino ex fedelissimi dell'autocrate.Sembra che la tragedia del Venezuela sia destinata a perdurare, ma Maduro e la sua cricca sono sempre più isolati a livello internazionale: persino i governi di Brasile e Colombia, in passato legati da un'amicizia che sconfinava nella complicità hanno preso le distanze dalla dittatura chavista. Ne consegue che gli aiuti per tenere a galla l'economia di sussistenza per una popolazione alla fame sono sempre più esigui. Il regime sopravvive solo grazie al sostegno interessato della #cina , dell'Iran e della #russia.Anche all'interno qualche segnale di sfaldamento si percepisce. González Urrutia, ha dichiarato che il 10 gennaio — giorno dell’insediamento nel Paese sudamericano del capo dello Stato — tornerà a Caracas per assumere l’incarico. «La mia uscita dal Paese è solo temporanea», ha detto González Urrutia in una conferenza stampa in Spagna durante il Forum La Toja-Vínculo Atlántico . «Il 10 gennaio è la data costituzionalmente prevista per l’insediamento e spero che quel giorno venga confermata la volontà popolare di otto milioni di venezuelani», ha spiegato.A margine del forum, González Urrutia ha incontrato il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, che ha ribadito il sostegno dell’Ue, dopo che il Parlamento europeo lo ha riconosciuto come vincitore delle elezioni di luglio.Del Venezuela parliamo con Fabrizio Pravedoni cogliendo l'occasione per allargare lo sguardo anche ad altre nazioni sudamericane fallite o in mano a tiranni e autocrati, da #cuba alla #bolivia, dal #nicaragua al #messico.
Il Piano Draghi esorta l'Europa a posizionarsi sulla frontiera tecnologica. Ma in realtà l'Europa avrebbe le carte in regola per estendere e spostare a proprio vantaggio questa frontiera.Marco Bussi con la sua consueta maestria ci spiega dove il Vecchio Continente potrebbe ringiovanire.
L'#america oggi appare come Blanche DuBois, la protagonista del dramma di Tennessee Williams, "Un Tram Chiamato Desiderio". Una creatura tormentata e depressa, in preda a una profonda inquietudine nascosta dietro un comportamento esibito come normale e la dipendenza inconfessata dall'alcol.Anche America che affida il secondo mandato a #Trump è in preda ad inquietudini che non sa guarire, un malessere oscuro a cui reagisce isolandosi e seguendo le pulsioni di un pifferaio poco magico e molto stonato. Quale direzione prenderà l'America nei prossimi 4 anni? E cosa implica questa doccia fredda per l'Europa?
Abbiamo invitato Carlo Ferrari che è appena tornato dall'#ucraina dove ha consegnato un'ambulanza e medicinali ad un ospedale nell''Oblast di Kharkiv. Ci racconta quello che ha visto durante il suo viaggio di mille chilometri attraverso una nazione martoriata la cui popolazione sta eroicamente resistendo all'invasione scatenata da un regime sanguinario mafioso. Gli Ucraini combattono anche per noi che vigliaccamente rifiutiamo di inviare armi e lesiniamo persino i medicinali per curare i civili colpiti dai droni, dai missili e dalle artiglierie russe.Una vergogna infinita di cui sono responsabili le autorità di governo.
In Liguria il cartello grillin-sinistro perde ancora una volta nonostante l'assist delle procure. Orlando era un candidato di scarso carisma, la cui unica carta da giocare è stata la litania sulle presunte malefatte di Toti.Dall'altra parte dell'Atlantico nel frattempo il vento in poppa della #harris è calato di intensità mentre Trump guadagna terreno nei sondaggi, soprattutto negli stati chiave che decideranno l'esito finale.I democratici pagano nuovamente la scelta di una candidatura molto debole per caratteristiche personali e responsabilità nell'Amministrazione Biden, che molti americani giudicano negativamente per due ragioni principali: inflazione e immigrazione incontrollata.
In poche settimane sono state scoperte tre operazioni di intrusione e spionaggio ai danni di centinaia di migliaia di persone. Da anni denunciamo lo stato disastroso della #cybersecurity in Italia dove i dati sensibili sono affidati a cialtroni raccomandati, quando non collusi con gli hacker.Dopo ogni intrusione le autorità si stracciano le vesti, si indignano, promettono provvedimenti draconiani e poi rimane tutto come prima nei cyber-colabrodi pubblici o semi pubblici.Dove nessun responsabile ha mai subito la minima conseguenza e addirittura i colpevoli si dichiarano parte lesa.
Dopo quasi 80 anni di peronismo, dittature, bancarotte, sull’Argentina si erano perse le speranze. La risonante vittoria elettorale di un personaggio dirompente, oppositore strenuo della corrotta (in)cultura economica #peronista e parassitaria, sfrontato al punto da promettere tagli alla spesa pubblica brandendo una sega elettrica, è stato un evento sensazionale sotto tutti i punti di vista. Ed è ancor più sensazionale che, senza tentennamenti, alle promesse siano effettivamente seguiti i fatti, cale adire tagli draconiani alla spesa pubblica, nonostante il partito di #milei in Parlamento abbia solo una manciata di deputati e senatori. Di questa incredibile riscossa dell'Argentina parliamo con Fabrizio Pravedoni che è appena tornato da Buenos Aires.
Lo scontro tra il governo italiano e la magistratura che asserisce di aver applicato la legge (non è esatto, ha solo interpretato una sentenza della Corte Europea) si incentra sulla definizione di paese sicuro. Al di là delle sottigliezze da azzeccagarbugli il tema va affrontato in un'ottica pragmatica.Per chi volesse avere una panoramica più completa sul tema immigrazione vi rimandiamo a questo episodio di Cronache da un altro mondo con Fabio Scacciavillani e Roberto Bolzan https://www.youtube.com/watch?v=v03V-y2ivPI
La Commissione Europea ha definito un nuovo paradigma per la governance economica e per la stabilizzazione dei conti pubblici: riforme strutturali che riducano le spese e diano un impulso alla crescita, in cambio di risorse e/o maggiore flessibilità sui piani pluriennali di riduzione del debito pubblico.In Italia le riforme concordate negli impegni assunti con il PNRR sono una gigantesca presa in giro a cui la Commissione Europea partecipa senza pudore. Di risultati tangibili non se ne scorgono e finora i progetti che dovrebbero essere completati entro due anni sono a malapena partiti.Il programma di politica fiscale da sottomettere all'approvazione Commissione Europea in base al nuovo Patto di Stabilità, che dovrebbe estendersi lungo un arco di 7 anni, non è accompagnato da riforme sostanziali, per quanto se ne sappia.
A De Mita che gli imputava di presiedere un governo mediocre che tirava a campare senza visione, privo di ambizioni e allergico alle riforme Andreotti rispose: "Meglio tirare a campare che tirare le cuoia".Non sappiamo se il fantasma dell'altro cavallo di razza del generone romano appaia ancora nei corridoi di Palazzo Chigi, ma la legge di bilancio presentata, anzi abborracciata, da Giorgetti e Giorgina è un tributo postumo al mitico Belzebù (copyright Eugenio Scalfari).Tra calci del mulo e calci alla lattina i provvedimenti annunciati, ma (come è pessimo costume dei governi italiani di ogni colore) non ancora redatti in un testo finale, sono una combinazione di trucchetti da treccartari e misere regalie.A voler essere benevoli ci si può consolare osservando che (con un po' di fortuna) i parametri su deficit e debito pubblico non peggioreranno marcatamente. Ma la piaga purulenta della bassa produttività e dell'arretratezza che infetta la stagnante economia italiana non viene disinfettata. Di riforme strutturali non si intravede nemmeno l'ombra.Il programma serio di stabilizzazione dei conti pubblici, scaglionato lungo un arco di sette anni (come prescritto dal Patto di Stabilità) non è pervenuto. Le privatizzazioni, che erano un pilastro della legge di bilancio 2024, sono passate in cavalleria.
Il Texas evoca sceriffi e Colt 45, John Wayne e Gary Cooper, rodei e cowboy. Ma oggi è uno dei motori dell'economia americana, con un territorio immenso dove fioriscono Università tra le più prestigiose e industrie all'avanguardia, dall'energia all'Hi-Tech.Un luogo dove giovani e meno giovani possono costruirsi un futuro.
Il successo ottenuto da #spacex nel rientro a Terra di #Starship, il nuovo vettore destinato ai trasporti spaziali (ma anche tra punti distanti della superficie terrestre) è strabiliante. Ne parliamo con Marco Bussi che ha seguito in diretta lo storico evento.Ci scusiamo per qualche sbavatura sull'audio.
Per rilanciare un'economia asfittica, dopo mesi passati a tergiversare, il Partito Comunista ha varato una serie di misure affidate alla Banca centrale:(I) Taglio di 50 punti base del coefficiente di riserva obbligatoria delle banche (RRR) liberando 1.000 miliardi di RMB di liquidità a lungo termine per il mercato. Nel resto del 2024, la PBoC adotterà un approccio dipendente dai dati per tagliare nuovamente il RRR di 25-50 bps. (II) Taglio del tasso repo a 7 giorni di 20 bps, dall'1,7% all'1,5%, per indurre il calo del tasso di prestito e del tasso di deposito delle banche. (III) Taglio dell tasso sulle Medium-lending facility (MLF) dal 2,3% al 2%. (IV) Taglio di 50 bps il tasso sui mutui residenziali e abbassamento dell'acconto per l'acquisto di una seconda casa al 15% dal 25%. (V) Sostegno alla liquidità del mercato azionario, con una linea di swap da 500 miliardi di RMB per broker e fondi e una linea di rifinanziamento da 300 miliardi di RMB per società e azionisti per i buyback. Le borse sia in Cina che a #hongkong hanno fatto faville, ma poi sono riemersi i dubbi sulle misure fiscali addizionali che erano state annunciate dal Politburo e dal Primo Ministro.Ad oggi non si sa quali siano queste misure. Questo trito copione di annunci governativi, mai seguiti da fatti e misure concrete ha di nuovo fatto ripiombare le Cina nel pessimismo, mentre la macchina repressiva del regime ha intensificato le sue azioni. La Cina ha costretto docenti, dipendenti pubblici e impiegati di aziende pubbliche di consegnare i passaporti. Per viaggi personali all'estero occorre chiedere l'autorizzazione compilando questionari e accettando "raccomandazioni" dei servizi di sicurezza, cioè della polizia politica.
Tra boutades e annunci improvvidi, la politica economica del governo #Meloni è sempre più caotica e senza bussola.Le gaffe di Giorgetti e i calci negli stinchi di Salvini sono uno stillicidio quotidiano, mentre gli eredi Berlusconi meditano le mosse future.
Ormai da qualche settimana è disponibile il sistema o1 (anche noto come Strawberry) che OpenAI aveva annunciato da mesi. Ne abbiamo parlato di recente con Marco Becattini, mentre in questa puntata Maurizio Mambrin condivide con noi le sue impressioni da "utente esperto" come lui ama definirsi. Una puntata di approfondimento per palati fini.
Nato quasi per gioco, il movimento #DrinDrin lanciato da Michele Boldrin e Alberto Forchielli ha assunto le caratteristiche di un'iniziativa seria con oltre 12 mila adesioni via mail.In questa puntata vi offriamo alcune riflessioni personali sul significato di questo impegno, sullo spirito che lo anima e sui passi futuri che si stanno preparando.
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