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Innovare male. Fallendo si impara
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Innovare male. Fallendo si impara

Author: Radio 24

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Description

“Innovare male. Fallendo si impara” è il video podcast di Radio 24 che parte da una certezza: dietro ogni storia di successo c’è sempre un fallimento che nessuno ama raccontare… tranne noi. In ogni puntata imprenditori e imprenditrici brillanti ci racconteranno i loro percorsi, le loro vittorie ma soprattutto i loro fallimenti: errori finanziari, team incompatibili, prodotti senza mercato. Perché, diciamolo, innovare non vuol dire fare sempre centro: spesso significa provare, sbattere la testa e ripartire. A guidare questo viaggio è Chiara Albicocco, giornalista scientifica, insieme all’attrice comica Ginevra Fenyes, che saprà strapparci un sorriso anche durante i momenti più disastrosi. Qui non troverete guru infallibili, ma storie autentiche, fatte di tentativi, correzioni e nuove ripartenze. Esperienze che servono a chi le ha provate sulla propria pelle, ma anche a tutti gli altri, per capire quali sbagli evitare. “Innovare male” è il primo podcast in Italia a registrare alcuni episodi all’interno di una camera anecoica, una stanza completamente insonorizzata dove regna il silenzio assoluto, grazie alla collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia, centro di ricerca nazionale dove nascono e si sviluppano nuove tecnologie. E soprattutto nuove idee.

CREDITI:
"Innovare male. Fallendo si impara" di Chiara Albicocco con Ginevra Fenyes
Una coproduzione Radio 24 e IIT - Istituto italiano di Tecnologia
Da un'idea di Giuliano Greco
Art Direction Laura Cattaneo
Design Bianca Rota e Giorgio De Marinis
Marketing Roberta Casa
Montaggio video Angelo Maci
Producer Riccardo Poli
Responsabile di produzione Guido Scotti
Coordinamento editoriale Alessandra Scaglioni

10 Episodes
Reverse
Dalle prime righe di codice scritte da studente di ingegneria informatica alla guida di una delle startup fintech più promettenti nel mondo delle criptovalute, la storia di Gianluca Sommariva e della sua Hodli è un viaggio attraverso errori, scelte difficili e ostinazione. Nata nel 2020 come piattaforma automatizzata di gestione dei bitcoin, Hodli scopre presto di non essere conforme al mercato regolamentato: un fallimento tecnico che diventa un punto di svolta. Il modello si trasforma in un servizio di consulenza patrimoniale crypto, ma le difficoltà non mancano tra lanci affrettati e investitori timidi. Oggi, dopo un round da oltre un milione di euro, Hodli guarda al futuro con la consapevolezza che sbagliare presto e imparare in fretta è l’unico modo per costruire davvero valore.
Chiara Albicocco e Ginevra Fenyes in questa puntata incontrano un ospite che a Londra ha costruito un piccolo impero della pasta fresca: Alessandro “Alex” Savelli, genovese di origine e fondatore di Pasta Evangelists. La sua storia parte da un primo esperimento imprenditoriale che non ebbe fortuna: una startup di smartphone di lusso. Quell’esperienza gli insegnò molto più di qualsiasi MBA. Nel 2016 Alex decide di ripartire da ciò che conosce meglio: la tradizione italiana. Nasce così Pasta Evangelists, con la missione di “evangelizzare” gli inglesi alla pasta artigianale. Tra sfide logistiche, il boom dell’e-commerce e l’acquisizione da parte di Barilla nel 2021, Alex ha trasformato un’idea in un marchio internazionale pronto ad approdare anche oltre oceano. Il nome del brand e la comunicazione sono stati cruciali per Alex e lo sono anche per tutti gli aspiranti imprenditori, come ci spiega Carlo Occhinegro, responsabile PR di Startup Geeks.
Questa puntata di “Innovare Male. Fallendo si impara” è realizzata all’interno della camera anecoica dell’Istituto Italiano di Tecnologia, un laboratorio speciale dove regna il silenzio assoluto. Qui Chiara e Ginevra raccontano la storia professionale di Laura Rizzi, fondatrice di Flow Nano, una startup che produce “nano cipolline di carbonio” per accumulare energia. Si tratta di un’innovazione di frontiera tra nanotecnologie e sostenibilità ambientale. Il suo percorso è fatto di tentativi, correzioni e intuizioni nate da errori. Dopo una carriera da ricercatrice, Laura decide di dare alla sua attività di ricerca una nuova direzione imprenditoriale. Oggi Flow Nano è una delle realtà più promettenti del deep tech italiano e Laura lo racconta con lucidità e ironia. Sapere come muoversi e quali errori non commettere è fondamentale per gli startupper che si approcciano al mercato. È qui che entrano in gioco gli incubatori, strutture che supportano la crescita delle startup nelle loro fasi iniziali di vita, aiutandole a sviluppare la loro idea in un'impresa sostenibile. Come ci spiega Elisabetta Migone, Research Manager del Technology Transfer di IIT.
La storia di Luca Rossettini, fondatore di D-Orbit, è un viaggio tra sogni spaziali, errori e scelte coraggiose. Dopo un dottorato in ingegneria aerospaziale e uno stage alla NASA, Rossettini viene scoraggiato: le sue idee sembrano troppo ambiziose. Bocciato a una competizione internazionale e respinto dagli investitori, non si arrende. Con il socio Renato Panesi fonda D-Orbit, azienda pioniera nella logistica spaziale. Anche qui, i fallimenti non mancano: un razzo che parte nella direzione sbagliata, una quotazione in borsa sfumata all’ultimo. Ma ogni inciampo diventa un trampolino. In questo episodio di “Innovare male - Fallendo si impara” scopriremo anche quanto vale D-Orbit e dimostreremo che nello spazio, come nella vita, gli errori permettono di evolversi e spiccare il volo.
Per la prima volta in Italia un video podcast viene registrato all’interno di una camera anecoica, quella dell’Istituto Italiano di Tecnologia. Nel silenzio assoluto di questo speciale laboratorio, Chiara Albicocco e Ginevra Fenyes incontrano Laura Cancedda, scienziata e fondatrice di IAMA Therapeutics, la startup biofarmaceutica nata nei laboratori dell’IIT. La sua è una storia di scienza, intuizione e inciampi. Dalla difficoltà di parlare con gli investitori ai termini incomprensibili dei primi accordi saltati, Laura racconta come l’inesperienza possa diventare la più grande maestra. Tra percentuali incomprensibili, contrattazioni infinite e la consapevolezza che “vali quanto sai negoziare”, emerge una lezione importante: la ricerca, come l’impresa, vive di errori controllati. Il percorso che porta dalla ricerca scientifica verso una tecnologia da mettere sul mercato non è sempre lineare e Lorenzo De Michieli, Direttore del Technology Transfer di IIT, ci spiega su cosa puntare. Oggi IAMA guida test clinici su un farmaco per l’autismo e dimostra che anche nella biotecnologia vale una regola semplice: leggere bene le istruzioni…
Cosa serve per costruire un unicorno italiano? Marco Ogliengo, fondatore di JetHR, lo ha imparato attraversando errori, sfide e intuizioni. Dopo esperienze internazionali, e un primo esperimento imprenditoriale “da dimenticare”, nel 2015 crea ProntoPro con la sua compagna, Silvia Wang. L’idea è di sviluppare la “Amazon dei servizi” ovvero una piattaforma che rivoluziona l’incontro tra professionisti e clienti. L’esperimento è parzialmente riuscito, l’azienda è ancora in piedi ma non ha prodotto il successo sperato. Nel 2022 nasce JetHR, startup che semplifica la gestione delle risorse umane e abbatte la burocrazia, conquistando investitori e raccogliendo oltre 40 milioni di euro. Tra aneddoti, scelte difficili e riflessioni sul valore dell’errore, Marco racconta a Chiara e Ginevra come la vera innovazione nasca proprio da ciò che non funziona. JetHR potrebbe diventare il prossimo unicorno italiano, che in gergo significa una startup valutata almeno un miliardo di dollari. Marco però è cauto su questo tema, ma la strada è quella giusta…
Trasformare i fallimenti nel proprio core business. È esattamente quello che ha fatto Francesca Corrado, ospite di questo episodio di “Innovare male”. Ex atleta e startupper, oggi fondatrice della Scuola di Fallimento, Francesca ci accompagna in un viaggio ironico e autentico tra scivoloni professionali, sogni infranti e ripartenze coraggiose. Con grande sincerità, racconta a Chiara Albicocco e Ginevra Fenyes come il perfezionismo, l’illusione che “andrà tutto bene” e l’incapacità di mollare una startup in crisi l’abbiano condotta alla sua più grande intuizione: che fallire è un atto creativo. Francesca ci insegna che il successo non nasce dall’assenza di errori, ma dalla capacità di superarli, apprendere e ricominciare. Perché, alla fine, innovare male è l’unico modo per innovare bene.
Protagonista di questa puntata è Pietro Picogna, un imprenditore che di startup ne ha viste nascere, cadere e rinascere nei quattro angoli del mondo, dall’India alla Silicon Valley, passando per Verona. Oggi è fondatore di Pack, realtà digitale che aiuta aziende e startup a crescere grazie al mentoring e al coaching. Ma prima di arrivarci ha collezionato qualche inciampo di valore. La sua prima impresa è stata BeCoach, un’idea “infallibile” nata con un calciatore professionista, ma che è durata appena sei mesi. Da lì, Pietro ha imparato che il successo non è una formula magica, ma una serie di esperimenti (spesso sbagliati) che portano a intuizioni migliori. Oggi, inserito nella lista Forbes Under 30, Pietro restituisce ciò che ha imparato: ogni fallimento è una lezione. Perché, in fondo, innovare male è il primo passo per innovare bene.
C’è chi fonda una startup nella vita e chi ne fonda più di venti. Enrico Pandian appartiene alla seconda categoria. In questo episodio lo startupper seriale ci porta dentro la giostra delle sue imprese: nate, cresciute, fallite e poi risorte, in un ciclo continuo di idee e ripartenze. Dalla prima avventura con Calcio.com, passando per Matura.it, fino al successo dell’app Everli per la spesa online, Enrico racconta a Chiara Albicocco e a Ginevra Fenyes tutti i suoi errori da fallitore seriale: partire troppo in grande, scegliere i soci sbagliati, gestire male il capitale, inseguire troppi progetti insieme e voler ottenere tutto e subito. Oggi, da investitore, Enrico aiuta i giovani founder a non inciampare dove lui è già caduto. Perché, come insegna Enrico, l’unico vero modo per innovare bene è innovare male, ma in fretta.
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2025-10-2001:25

Sapevate che il 90% delle startup fallisce entro i primi cinque anni? E che una su dieci non soffia nemmeno la prima candelina? Eppure, proprio dai fallimenti nascono spesso le menti più brillanti e le idee più forti. Con “Innovare male. Fallendo si impara” Chiara Albicocco e Ginevra Fenyes vi accompagnano in un viaggio tra errori, scelte sbagliate e rinascite, raccontando con ironia le loro esperienze di “fallimenti di successo”. Perché, in fondo, innovare male è l’unico vero modo per innovare bene.
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