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La Letteratura delle Donne
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La Letteratura delle Donne

Author: G. Langella e L. Angella

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La Letteratura delle Donne: autrici italiane dell’Otto-Novecento

Il podcast, dal titolo volutamente provocatorio, è dedicato alla letteratura femminile dall’unità d’Italia alle soglie del terzo millennio: l’epoca che ha posto fine alla millenaria esclusione delle donne dall’attività letteraria.

In dialogo tra loro, Lucia Angella e Giuseppe Langella raccontano le storie, le resistenze, i pregiudizi, le sfide e le difficoltà che hanno dovuto affrontare scrittrici e poetesse per affermarsi.

Per i contenuti altamente pedagogici, il podcast può diventare un validissimo supporto alla didattica.  

Uscita ogni due settimane.
8 Episodes
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Poetesse e scrittrici denunciarono anche lo sfruttamento padronale degli operai e gli incidenti sul lavoro. Ada Negri, cui la pubblicazione di un libro di poesie valse la nomina per chiara fama a insegnante di Lettere in un istituto magistrale di Milano, volle dare voce alle sofferenze degli oppressi, mentre Beatrice Speraz nel romanzo “Tre donne” raccontò la genesi di uno sciopero nelle campagne del pavese.
Protagonista di questo episodio è la giornalista e scrittrice Emilia Ferretti Viola, in arte Emma. Il suo romanzo “Una fra tante” (1878), ispirato a una storia vera, sollevò un enorme scalpore e portò alla revisione di un assurdo regolamento che, prevedendo la schedatura come prostitute di tutte le donne entrate in una casa di tolleranza, le condannava di fatto a schiave del sesso.
Matilde Serao fu anche scrittrice sociale, alla Zola. In questo episodio si parla del suo romanzo parlamentare “La conquista di Roma”, illuminante spaccato degli intrallazzi politici del tempo, e soprattutto del suo capolavoro, “Il paese di cuccagna”, incentrato sulla febbre divorante del gioco del lotto, dove la Serao si rivela straordinaria osservatrice della psicologia delle folle.
Primo dei due episodi dedicati a Matilde Serao, scrittrice prolifica e di successo, candidata al Premio Nobel per la letteratura. Qui, dopo averne ripercorso le vicende biografiche e la carriera giornalistica, si focalizza l’attenzione sulla sua narrativa d’evasione, ricalcata sul modello femminile di “Madame Bovary”, con un approfondimento del romanzo “La virtù di Checchina”.
Nel secondo Ottocento le scrittrici si dedicarono soprattutto ai generi minori, ovvero alla letteratura per ragazzi e alla narrativa di consumo. Sul primo versante si affermarono in particolare Emma Perodi e Cordelia. Grande successo riscossero i romanzi d’appendice di Carolina Invernizio. Molto letta fu anche Neera, che nella “trilogia della donna giovane” si fece portavoce della condizione femminile.
Per farsi largo come scrittrici, le donne del secondo Ottocento dovettero vincere pregiudizi e resistenze, tanto da doversi nascondere, spesso, dietro pseudonimi. Discriminate anche da una legislazione che non le tutelava minimamente, riuscirono a emanciparsi conquistando l’indipendenza economica.
Si vuole riconoscere il ruolo originale e imprescindibile che le donne hanno avuto in ambito letterario. Si richiama poi la vivace benché breve fiammata delle poetesse di metà Cinquecento, per soffermarsi infine sulle ragioni storiche e culturali che favorirono il rapido e decisivo ingresso di una folta schiera di scrittrici nel panorama letterario all’indomani dell’Unità d’Italia.
Ep. 00 - PRESENTAZIONE

Ep. 00 - PRESENTAZIONE

2025-09-1801:13

Lucia Angella e Giuseppe Langella spiegano brevemente di cosa parleranno nei 20 episodi del podcast.
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