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Le grandi voci del Festival dell'economia
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Le grandi voci del Festival dell'economia

Author: Radio 24

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È un tempo segnato da profonde incertezze a gravare sul futuro. Le guerre sono tragedie che infiammano le tensioni geopolitiche, la sfida della transizione per curare il pianeta malato è ineludibile ma incerto è l’esito, l’inverno demografico incupisce le prospettive di sviluppo, lo scenario economico è denso di incognite. Sono i dilemmi del nostro presente che incombono sulle prospettive dell’umanità. Dilemmi che, attraverso centinaia di testimonianze autorevoli, la 19esima edizione del Festival dell’Economia di Trento affronta proponendo analisi, punti di vista, riflessioni, proposte.

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Dal Manifesto di Ventotene a oggi, l’Europa è cambiata incredibilmente. E il Festival di Trento 2024 ci ha condotto attraverso le grandi trasformazioni che hanno caratterizzato il Vecchio Continente. Lo ha fatto con un personaggio d’eccezione, una delle voci più autorevoli nel dibattito politico ed economico europeo. Giulio Tremonti è oggi Presidente della Commissione Affari Esteri e Comunitari alla Camera dei deputati, e a Trento è stato protagonista del panel “Time is out of joint”, “Il tempo è fuori tempo”.
In Italia (e non solo) la democrazia vive una stagione difficile. Per Mario Monti addirittura è il tempo della “demagonia”, cioè della democrazia in agonia. Un neologismo che il senatore a vita (e già presidente del Consiglio e commissario europeo) spiega in questo podcast toccando temi cruciali: dalla governabilità di un paese tra esecutivi tecnici e politiche, alle sfide per l’Europa in termini di unità e competitività. La sua voce è tratta dall’incontro: “Dove porta la politica delle illusioni”.
La post-globalizzazione porta con sé un ritorno ai nazionalismi e alle economie locali, con Paesi che cercano di affermare la propria sovranità e indipendenza economica. Come uscire dal pantano? Al Festival dell’Economia di Trento ne hanno discusso Claudia Parzani, Chair Borsa Italiana; Fabio Scacciavillani, Fondatore Nextperience; Maurizio Gardini, Presidente Confcooperative; Luigi Gubitosi, Presidente Università Luiss Guido Carli; Sergio Marullo Di Condojanni, CEO Angelini Industries; Pasquale Salzano, Presidente Simest.
I paradisi fiscali resistono agli assalti condotti, più o meno unitariamente e convintamente, dagli Stati. Perché i grandi capitali trovano sempre un varco da seguire al di là delle maglie dei controlli e delle politiche dei governi. Rispetto al passato, molto è stato fatto per intercettare questi flussi di denaro, sfuggiti alla tassazione, ma non tutti gli strumenti messi in campo si sono rivelati efficaci, anche per effetto delle eccezioni imposte da alcuni Stati. Di questo si parla nel podcast tratto dall’incontro “Capitali clandestini e paradisi fiscali”.
Così come l’Impero romano, l’Occidente è stato abituato a percepirsi come l’ombelico del mondo, circondato dalla sua grandezza e dalla convinzione di essere invincibile. Poi l’Impero romano è caduto. E così, ciò che una volta sembrava eterno si è dissolto, lasciandoci a riflettere sulle lezioni della storia e sulla nostra vera fragilità. Il Festival di Trento è stata l’occasione per riflettere anche su questo. A discuterne, Francesco Gaetano Caltagirone, Presidente del Gruppo Caltagirone, e Aldo Cazzullo, Giornalista Corriere della Sera.
Nell’accezione tradizionale potere vuol dire comando, imposizione di un ruolo. Oggi il suo esercizio ha cambiato declinazione. Esercitare il potere vuol dire sempre più saper trovare una sintesi tra interessi, influenze, pressioni, orientamenti. In una parola: saper mediare. Così la pensa Sabino Cassese, giudice emerito della Corte Costituzionale e professore emerito della Scuola Normale Superiore di Pisa. Lo ascoltiamo dall’incontro “I nuovi volti del potere”.
Il Covid-19 ha messo a nudo le fragilità dei nostri sistemi sanitari, economici e sociali. Solo attraverso un’analisi attenta possiamo trarre insegnamenti utili per il futuro e costruire una società più resiliente e consapevole. Quest’analisi è stata condotta al Festival dell’Economia di Trento 2024, che per il panel “Siamo pronti per la prossima pandemia?” ha coinvolto Francesco Vaia, Direttore generale della Prevenzione Sanitaria, Ministero della Salute; Silvio Brusaferro, Università di Udine; Jacopo Andreose, CEO Angelini Pharma.
La strada della transizione energetica è imboccata ma occorre accelerare. Va fatto sia nelle scelte politiche che nella consapevolezza collettiva, spesso “inquinata” da falsi miti, notizie superficiali, disinformazione, superficialità d’approccio. In questo podcast a fare chiarezza sul quadro generale e sui passaggi ineludibili per decarbonizzare il pianeta è Paolo Scaroni, presidente di Enel, di Giuliani e del Milan. Interviene nell’incontro “A che punto siamo nella transizione energetica e con quali prospettive”.
L'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza continua a incontrare ostacoli. Il tema è stato al centro del panel “Osservatorio Pnrr, bilancio e prospettive”, che al Festival di Trento ha visto protagonisti Carlo Altomonte, direttore PNRR Lab Università Bocconi, Federico Freni, sottosegretario di stato al ministero dell’Economia e delle Finanze, e Marco Venturelli, segretario generale Confcooperative. Ad aprire la sessione, Josef Nierling, amministratore delegato Porsche consulting in Italia.
Con l’autonomia differenziata che è diventata legge, l’autonomia ha fatto un passo avanti. C’è chi plaude e chi contesta all’interno di visioni e di impostazioni ideologiche diverse. In questo podcast il confronto tra Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma di Treno e Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana. Intervengono nell’incontro “Tra autonomie regionali e Stato centrale”.
Il futuro delle città passa dalla sostenibilità, non senza il supporto della tecnologia e dell’intelligenza artificiale. Al Festival dell’Economia di Trento 2024, Carlo Ratti, Direttore Massachusetts Institute of Technology, Senseable City Lab, ha definito le linee guida delle città del futuro, ponendosi (e ponendoci) una domanda fondamentale: in un Paese come l’Italia, è davvero giusto puntare su nuove costruzioni? O forse è preferibile riqualificare ciò che già esiste e che merita di essere valorizzato?
La prospettiva mette i brividi perché siamo imbucati nel cosiddetto inverno demografico. La popolazione italiana (ma accade anche in molti altri paesi, non solo occidentali) invecchia sempre più. Come gestire questa situazione sotto il profilo sanitario, assistenziale, previdenziale? E, contemporaneamente, come agire per invertire la tendenza? Attorno a questi interrogativi ruotano le analisi e le proposte dei relatori dell’incontro “Perché l’inverno demografico mette a rischio l’Italia” dal quale è tratto questo podcast. Vi prendono parte Andrea Montanino, Chief economist e Direttore delle Strategie settoriali e Impatto di cassa depositi e prestiti, Monica Costantini, medico e consigliere dell’ordine dei medici del Trentino, Laura Zanfini, professore ordinario di Sociologia alla Cattolica di Milano, Gabriele Fava, presidente di Inps.
Il futuro dell’Italia nel nuovo scenario globale richiede un impegno concertato e una visione strategica ben definita. Il nostro Paese deve affrontare con determinazione le sfide rappresentate dalla stagnazione industriale, dal calo delle esportazioni e dalla carenza di figure professionali qualificate. Luca Cordero di Montezemolo, Presidente Italo, Fondazione Telethon e Manifatture Sigaro Toscano, ha portato al Festival dell’Economia di Trento 2024 la sua pluriennale esperienza nel campo imprenditoriale italiano, individuando alcune priorità per il Paese.
Quale il futuro delle imprese famigliari? Quanto e come aprirsi all’esterno, in termini di risorse finanziarie e umane per poter continuare a competere su scenari sempre più globali? Tra resistenze, tradizioni, pregiudizi l’argomento riguarda il modello italiano di imprese famigliari. Un argomento attualissimo che in questo podcast si affronta incrociando testimonianze e pareri. Intervengono Paolo Scaroni (presidente di Enel, di Giuliani e del Milan), Francesco Micheli (finanziere), Andrea Bonomi (presidente di Investindustrial London), Fabio Corsico (Università Luiss Guido Carli).
Non rallentano le incursioni dei grandi colossi tecnologici nel mercato dei servizi bancari. Ma dobbiamo davvero preoccuparci? L’Europa e l’Italia sapranno resistere? Al Festival dell’Economia di Trento, ne abbiamo parlato insieme a chi questo argomento lo conosce meglio di chiunque altro: Stefania Di Bartolomeo, CEO Physis Investment, Antonio Valitutti, Ceo Isybank/Intesa Sanpaolo, Pier Francesco Gaggi, Vicedirettore Generale ABI e Segretario Generale FeBAF, e Paolo Gualtieri, Università Cattolica del Sacro Cuore.
Il mondo è di fronte ad un’emergenza epocale: il pianeta è malato e per salvarlo non c’è un attimo da perdere. La transizione è un passaggio obbligato, un passaggio che comporta la piena consapevolezza di cambiare i modelli energetici, produttivi, comportamentali al di là delle convenienze particolari. Solo con uno sforzo comune da parte dei leader mondiali è possibile riuscirci. E’ l’appello che sale dall’incontro “La transizione ambientale inevitabile ma dirompente”. Il messaggio nelle voci di Andrea Illy, presidente di illycaffè, e chair della Regenerative Society Foundation, e di Jeffrey D. Sachs, professore di economia, leader di riferimento mondiale per lo sviluppo sostenibile.
Al Festival di Trento 2024, Marco Trombetti e Isabelle Andrieu, co-fondatori di Translated, hanno discusso della loro innovativa piattaforma di traduzione automatica, mettendo in luce la visione inclusiva e umanistica dell'intelligenza artificiale che ne è alla base. Fino a una decisione: quella di staccare la spina e partire alla volta di una missione che molti definiscono suicida.
Viviamo in un mondo in cui la quotidianità è una sfida, un affanno che fa andare fuori giri il fisico e la mente. Di qui il dilemma: correre o rallentare? L’interrogativo pone, a sua volta, una serie di domande sugli stili di vita, sui comandamenti “pagani” che il modello occidentale pone generando una condizione di tendenziale insoddisfazione che influenza tutte le generazioni. In questo podcast riflettiamo su questo con Barbara Poggio, ordinaria di sociologia e prorettrice dell’Università di Trento, Giovanni Lo Storto, Direttore Generale Università Luiss Guido Carli, e Daniel Lumera, Biologo naturalista. 
L’equilibrio geopolitico del pianeta, per quanto spesso precario, oscilla tra Oriente e Occidente. Le stagioni della storia a lungo hanno dato l’idea che il pendolo andasse più a Ovest. Ma oggi il baricentro si è spostato a Est, trascinato dalla crescente energia sprigionata dai paesi asiatici, Cina e India in primis. In questo podcast se ne analizzano le ragioni, partendo da quelle che hanno acuito la crisi del modello occidentale. Intervengono Adriana Castagnoli, docente dell’Università di Torino, storica ed economista, Sebastiano Maffettone, filosofo, Giuliano Noci, Prorettore del Polo territoriale cinese del Politecnico di Milano, Andrea Zoppini, professore ordinario di Diritto civile al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Roma Tre, e Massimo Ponzellini, presidente onorario, di Lizard Renewables.
Inoltrarsi nella brutalità delle guerre, fare luce nel buio della sofferenza in ogni angolo del mondo per curare e raccontare. È la missione di Medici Senza Frontiere, di donne e uomini da tempo impegnati in questa prima linea che si allunga tra i continenti insanguinati. Christopher Lockyear, segretario generale di Medici senza frontiere, racconta la sua esperienza partendo dall’ultimo (in ordine di tempo) fronte di guerra: Gaza.
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