All'interno della Biblioteca Beinecke dei Libri e Manoscritti Rari della Yale University, negli Stati Uniti, viene conservata l'unica copia di un piccolo manoscritto antico.Le pagine mostrano una scrittura arrotondata sconosciuta, e le immagini a corredo sembrano arrivare direttamente da un sogno.Piante vere e immaginarie, castelli galleggianti, donne nude in strane vasche con dei tubi, diagrammi astrologici, anelli zodiacali e volti di soli e lune accompagnano lungo le pagine un testo che da secoli interroga studiosi di ogni tempo.Questo testo ha resistito a tutti i tentativi di svelare il suo segreto. E’ conosciuto come Il manoscritto Voynich. È il libro più misterioso del mondo, scritto da un autore sconosciuto in un alfabeto assolutamente unico e illustrato con immagini enigmatiche. Qual è il segreto che si nasconde tra queste righe?
Il 12 aprile 1961 Yuri Gagarin, a bordo della Vostok uno, è stato il primo uomo ad andare nello spazio. Il successo della missione ha consacrato davanti al mondo intero gli enormi sforzi dell'Unione Sovietica nella corsa allo spazio. Ma c'è chi mette in dubbio la storia ufficiale. Due italiani, Achille e Giovanni Judica Cordiglia, appassionati e geniali radioamatori , tra la fine degli anni 50 e metà degli anni 60 costruirono una vera e propria stazione radio, a Torino, capace di captare i segnali emessi dai satelliti e intercettare le comunicazioni dei primi veicoli spaziali con la Terra.I due fratelli riuscirono a ricevere e registrare tutte le missioni di quegli anni, captando anche inquietanti suoni di astronauti russi, dimenticati dalla storia, probabilmente deceduti nel corso di alcune missioni spaziali sovietiche tenute segrete. Cosmonauti persi nello spazio e nascosti al mondo intero?
Vola con me in questo speciale Halloween in tre destinazioni ricche di fascino e di mistero. Vi porterò a Boston, nel cuore di Salem, teatro di uno dei più terribili processi alle streghe. Nella Parigi sotterranea esploreremo le sue Catacombe, e infine esploreremo Poveglia, un’isola vicino Venezia che sembra essere l’isola più infestata del mondo. Allacciate le cinture…Questo episodio è stato scritto e raccontato da Alessandro PiccioniSound design di Matteo SchiaroliCon la partecipazione di Alberto Toso Fei e Carlo Forni #AD Sono presenti citazioni di brand a scopo commerciale.
La Monna Lisa, o la Gioconda, non è solo l’opera più famosa di Leonardo da Vinci, ma è probabilmente una delle opere d’arte più famose al mondo. Apprezzata e ammirata già dai suoi contemporanei, la Gioconda è ormai parte integrante del nostro immaginario contemporaneo.Protagonista di uno dei casi letterari degli ultimi anni, Il Codice da Vinci di Dan Brown, di film come Mona Lisa Smile con Julia Roberts e omaggiata da Elvis Presley nella omonima canzone, non esiste persona al mondo che oggi non conosca l’immagine di quella enigmatica dama fiorentina del ‘500.Chi era, perché è stata ritratta e cosa l'ha resa protagonista del dipinto più famoso del mondo?Cosa si nasconde dietro quell’impercettibile sorriso carico di mistero, tanto da essere diventato oggetto degli studi più disparati, e quali sono le vicissitudini che hanno fatto della Gioconda l’icona mondiale che è oggi?
Diabolik: il primo fumetto noir italiano, che dal 1962 la casa editrice Astorina di Milano stampa con successo. Nel corso degli anni Diabolik è passato dalle pagine del suo fumetto ai videogiochi, alle serie animate, al cinema ed è diventato parte del nostro immaginario.Forse però non tutti sanno che, tra i tanti misteri raccontati nelle sue avventure, se ne nasconde uno reale, che non ha ancora trovato soluzione.Dopo aver dato il volto a Diabolik, nel primo numero, il disegnatore Angelo Zarcone sparisce misteriosamente nel nulla. Dal 1962 a oggi, dopo innumerevoli ricerche, non si è più saputo nulla del fumettista. Di lui sono rimaste solo le tavole del primo numero del fumetto e un soprannome: “il tedesco”.Contributi audio tratti da Radio Impronta Digitale (04/03/2019), Diabolik sono io (2019)
Nello stupore e l’incredulità del mondo intero l’11 Febbraio 2013 Papa Benedetto XVI si dimette. L’ultima volta che si era verificato un fatto del genere era il 1415, con Gregorio XII, quasi 600 anni prima.E’ in quei giorni concitati che ritorna popolare un’antica profezia, la profezia di San Malachia, conosciuta anche come “la profezia sui papi”, che più di mille anni fa avrebbe predetto, con estrema precisione, la successione di tutti i papi fino alla fine dei tempi.Una lista di 112 brevi motti in latino, ogni motto associato ad un Papa, a partire da Celestino II, eletto nel 1143.Ma una grande preoccupazione si stava insinuando: secondo la profezia Benedetto XVI sarebbe il penultimo Papa. E ora, dopo le sue dimissioni, e l’avvento di Papa Francesco, la profezia sembrerebbe essere arrivata al suo compimento.Con l’ultimo Papa, dice la profezia, “la città dai sette colli sarà distrutta e il tremendo Giudice giudicherà il suo popolo”.Ma da dove viene questa profezia? Dobbiamo veramente prepararci al peggio?Contributi audio tratti da TV2000 (08/12/2014 e 30/09/2015), TG3 (11/02/2013), Voyager Rai 2 (21/09/2008), Voyager Rai 2 (03/12/2008)Scopri di più su: https://www.leggendemetropolitane.net/episodio-33-la-profezia-di-malachia.php
Nella notte del 6 dicembre 1978, un normale metronotte genovese, Pier Fortunato Zanfretta, vive un'esperienza strana e scioccante: un incontro diretto con delle mostruose creature aliene.Sembrerebbe un racconto di fantascienza, neanche tra i più ricercati, eppure questo è l’inizio di una delle storie di abduction - il fenomeno dei cosiddetti rapimenti alieni - più incredibili di sempre, con una portata non solo locale o nazionale, ma addirittura internazionale.I deliri di un pazzo? Non è così semplice, non stavolta. Zanfretta si è sottoposto per anni a sedute psichiatriche, sessioni di ipnosi regressiva, e ci sarebbero decine di testimoni, tra cui anche carabinieri e forze dell’ordine, che ancora oggi raccontano fatti inspiegabili vissuti vicino a Zanfretta.Ma non è tutto. Ci sarebbe anche un misterioso artefatto, che Zanfretta custodisce da decenni, un oggetto lasciatogli dagli alieni, il cui funzionamento è tuttora incomprensibile.Questa è la storia di Pier Fortunato Zanfretta e delle sue incredibili esperienze con degli esseri venuti da un altro pianeta.Contributi Audio tratti da: RSI Radio Televisione Svizzera (2020), Sessione di ipnosi del Dott. Mauro Moretti (1979), Teche Rai (1984), secondo il principio del fair use (Art. 70 legge 633/41)
Sulla via per Viterbo, a Sutri, in un castello che ospitava i processi della Santa Inquisizione, viveva uno dei più grandi inventori italiani, ormai quasi dimenticato: Marcello Creti.Negli anni ‘30 fu definito il più giovane inventore nel mondo. Le sue erano invenzioni avveniristiche per i suoi tempi: Tra gli anni 30 e gli anni 40 inventò il vivavoce, il telefono portatile, le macchine fotografiche Instamatic che verranno prodotte dalla Kodak solo 20 anni più tardi, addirittura il moderno juke box, da lui chiamato “cambiadischi automatico”.Sono centinaia i brevetti delle sue invenzioni, tutte incredibilmente futuristiche.Invenzioni che non sarebbero il frutto di studi, ma sarebbero state rivelate in sogno.Cosa si nasconde veramente dietro il suo genio?Questa è la storia di Marcello Creti e delle sue incredibili invenzioni ricevute in sogno.Contributi Audio tratti da: Due geni uniti dall'immaginazione, Valter Ceccomarini (2002), Report, Rai (1996), TVN (1992), secondo il principio del fair use (Art. 70 legge 633/41)
E’ considerata una delle più grandi medium di tutti i tempi. Nell’arco della sua lunga vita, piena di dubbi ed ombre, ci sono stati numerosi episodi che sono stati definiti inspiegabili, almeno secondo gli scienziati di quel tempo che l’hanno frequentata. Tavolini che volavano, mani che apparivano dal nulla, che accarezzano o percuotevano il malcapitato di turno, voci che venivano da lontano, strumenti che si mettevano a suonare da soli. Tutto avveniva davanti ai più importanti scienziati del tempo, che rimanevano senza parole.Con la partecipazione di Francesco Paolo de Ceglia, Docente di Storia della scienza presso l’Università di Bari e co-autore nel 2018 del libro “La pitonessa, il pirata e l’acuto osservatore”.Questa è la storia di Eusapia Palladino una delle medium più celebri di tutto il mondo.
28 dicembre 1908 ore 5:21 del mattino. In 37 secondi un terribile terremoto polverizza la città di Messina e Reggio Calabria. Questo tragico evento scuote profondamente un giovane ragazzo di Faenza, appassionato di astronomia e geofisica. Quel ragazzo si chiama Raffaele Bendandi. Da lì in poi inizierà a studiare, da autodidatta, i terremoti, con un preciso obiettivo: individuare un metodo che permetta di prevederli. Nel 1915 accade un fatto strano. Nel gennaio di quell’anno un nuovo terremoto sconvolse l’abruzzo. In pochi secondi la città di Avezzano si trasforma in un immenso cimitero: 10.700 morti. Bendandi è certo di aver scritto qualcosa a riguardo tempo prima, e infatti trova un appunto: : "Forte scossa di terremoto nell'Italia Centrale per il 13 gennaio 1915".Il foglio reca una data: 1914.Come riuscì Bendandi a fare una previsione tanto puntuale e con tanto anticipo?Fu solo un caso fortuito oppure si basò su calcoli precisi?Questa è la storia di Raffaele Bendandi il “Il Mago dei Terremoti”Contributi Audio tratti da: Archivi Istituto Luce (1952 e 1964), Rai2 (2009), Convegno sulla singolarità Lunare (2012), secondo il principio del fair use (Art. 70 legge 633/41)
Raimondo di Sangro, Principe di Sansevero era un mecenate, artista, scienziato, alchimista. Frequentava la Napoli bene del Settecento, è già allora su di lui si intrecciavano storie tenebrose. Si diceva che praticasse la magia nera, che compisse riti sinistri, esperimenti sui suoi servitori. Uno in particolare, si racconta. Intorno al 1760 pare avesse iniettato un liquido metallizzante nelle arterie di due schiavi, un uomo e una donna, e avrebbe atteso che la loro carne si consumasse per rivelare i loro macabri scheletri rivestiti di tutta la rete di arterie, vene e capillari.Sarebbe questa, secondo la leggenda, la vera origine delle cosiddette “Macchine Anatomiche”, tuttora visibili ed esposte in una parte della Cappella Sansevero, a Napoli.Questa è la storia di Raimondo di Sangro, Principe di Sansevero, e delle sue misteriose “Macchine Anatomiche”.Contributi Audio tratti da: TG Regione Campania (2014), Canale Youtube Museo Cappella Sansevero (2020), secondo il principio del fair use (Art. 70 legge 633/41)
Ci sono scienziati che nell'eterna sfida verso la conoscenza, sviluppano teorie che vengono considerate quantomeno bizzarre e assurde dalla scienza ufficiale. Sono spesso dei visionari, come Pier Luigi Ighina. Quando le sue macchine, installate nella sua proprietà di Imola, entravano in funzione, accadeva qualcosa di inspiegabile e affascinante. Riusciva ad attirare le nuvole per far piovere, o allontanarle per far uscire il sole. Nel suo laboratorio c’erano invenzioni incredibili, e nel suo terreno costruiva continuamente strane macchine, come quella per evitare i terremoti. Si dice che fosse capace persino di far levitare piccoli oggetti annullando la forza di gravità, e molto altro ancora grazie ai segreti sul magnetismo che avrebbe scoperto.Questa è l’incredibile storia di Pier Luigi Ighina: l’uomo delle nuvole.Contributi Audio tratti da: Report, Rai 3 (1996), Cloud Man, Stefano Mordini (2009), Maurizio Costanzo Show (1994), Interviste di studenti (1990), secondo il principio del fair use (Art. 70 legge 633/41)
Si dice che dietro ogni leggenda ci sia un fondo di verità, e io credo sia vero.Mi affascina scoprire come persone, storie, oggetti, riescano a diventare leggendari. Acquistano il dono dell’immortalità perché diventano parte integrante del nostro immaginario, della nostra cultura, del nostro modo di essere e di pensare.Ci sono persone che hanno vissuto storie ed esperienze incredibili, in cui è difficile distinguere il reale e l’irreale. Ci sono persone che si sono spinte ai confini della scienza e della conoscenza, scoprendo forse alcuni dei segreti che regolano la natura. Le loro storie restano, e resteranno a lungo, forse per sempre, con il solo desiderio di essere raccontate e ascoltate.Indagheremo insieme nelle loro storie, cercando di scoprire dove sta la leggenda e dove la verità.Non mancare,ti aspetto.
Dopo aver esplorato nello scorso episodio le leggende legate alla grotta della Sibilla, nel parco dei monti sibillini tra Marche e Abruzzo, siamo arrivati dall’altra parte della montagna, sulle pendici del monte Vettore.Qui c’è un lago, di origine glaciale, teatro di un’altra famosissima leggenda. Viene chiamato Lago di Pilato perché, secondo la leggenda, qui sarebbe stato gettato il corpo di Ponzio Pilato, dopo essere stato giustiziato a Roma.Cosa si nasconde dietro questa leggenda? E che legame c’è con la Sibilla?E’ quello che cercheremo di scoprire.Con la partecipazione di Michele Sanvico, scrittore, Cesare Catà, filosofo e scrittore, Maurizio Serafini, musicista, autore e co-fondatore del Montelago Celtic FestivalSi ringrazia Maurizio Serafini, Luciano Monceri e Arte Nomade per aver permesso l’utilizzo delle musiche tratte dall’album degli Ogam “Il regno della Sibilla”, 2001
Siamo sulla vetta del Monte Sibilla, nell'appennino al confine tra Marche e Umbria.Secondo la leggenda, qui si nasconde una grotta, all’interno della quale abiterebbe - forse ancora oggi - la Sibilla e il suo regno fatato. Oggi, l’ingresso della grotta è crollato e appare inaccessibile.Una figura che nasce dalla leggenda ma che ha influenzato il corso della storia.Non solo il monte, ma tutto l'intero Parco dei Monti Sibillini è legato a questa leggendaria maga. Imperatori, poeti, esploratori, per secoli si sono recati in quella montagna. Cosa cercavano? Chi era veramente la Sibilla? E’ veramente esistita? E’ quello che cercheremo di scoprire in questo episodioCon la partecipazione di Michele Sanvico, scrittore, Cesare Catà, filosofo e scrittore, Maurizio Serafini, musicista, autore e co-fondatore del Montelago Celtic FestivalSi ringrazia Maurizio Serafini, Luciano Monceri e Arte Nomade per aver permesso l’utilizzo delle musiche tratte dall’album degli Ogam “Il regno della Sibilla”, 2001
Lo smemorato di Collegno è un caso che appassionò l'Italia del primo dopoguerra a tal punto da far entrare nel lessico comune questa espressione. Si diceva e si dice ancora per indicare qualcuno che non si ricorda, o meglio che forse fa finta di non ricordare.E’ la storia di una vicenda privata che si trasformò rapidamente in un fenomeno collettivo che vide coinvolte aree sempre più ampie della società, della politica e delle istituzioni. Il caso ispirò romanzieri, poeti e drammaturghi, tra cui Pirandello, Eduardo De Filippo e numerosi registi cinematografici.Contributi audio tratti da: Tre Colori, Rai Radio 3 (2011), Chi l’ha visto, Rai 3 (2014)
Probabilmente oggi il popolare evento “La notte della Taranta” non esisterebbe se nella seconda metà degli anni ‘50 il fenomeno del tarantismo non fosse stato studiato e documentato in particolare da Ernesto De Martino, uno dei più grandi antropologi italiani.Nel 1959 l'antropologo giunse infatti in salento insieme ad un'equipe di esperti. L'obiettivo era quello di studiare il tarantismo e verificare se fosse una patologia medica o la manifestazione di un rito di passaggio.Da quell’esperienza fu tratto un saggio dal titolo “La terra del rimorso”, e un documentario, girato da un giovane Gianfranco Mingozzi, dal titolo “La Taranta”, commentata dal poeta Salvatore Quasimodo.Per la prima volta questo rito antico usciva dai confini del Salento per essere conosciuto e scoperto dal grande pubblico.Con la partecipazione di Claudio “Cavallo” Giagnotti, musicista e voce dei MascarimirìContributi audio tratti da: The Psychiatry on line Italia Videochannel (2020), Un ritmo per l’anima, Giuliano Capani (2001), La Taranta, Gianfranco Mingozzi (1959), Crediti Musicali: Canzoniere Greganico Salentino (Beddhu Stanotte, Questa Matina, Nenia Grika), Alla Bua (Lu Rusciu de lu mare), Antidotum (Tarantulae Morsu)
La storia di Ettore Majorana è una storia incredibile e appassionante, per almeno due motivi.Il primo è che Majorana era un giovane genio della scienza nell’italia degli anni ‘30, uno di quelli che arrivano a grandi scoperte, geni come Galileo e Newton, come disse lo stesso Enrico Fermi.Il secondo è che questo ragazzo, questo genio, a un certo punto scompare nel nulla.Una sparizione misteriosa, che tuttora rimane senza una spiegazione, e proprio per questo fonte ancora oggi di storie, leggende e possibili soluzioni.Contributi audio tratti da: Sulle tracce di Majorana, Salvo Ponz de Leon (1987), Ettore Majorana di Bruno Russo (1990), Nessuno mi troverà, Egidio Eronico (2015), La seconda vita di Majorana, Sceresini, Borello e Giroffi (2016)
Cos’è veramente la Rabdomanzia, l’arte di ricercare fonti d’acqua con l’ausilio di bastoncini o altri oggetti, o anche solo con la sensibilità delle mani? Abbiamo ripercorso le origini di questa antica pratica, per scoprire come funziona e perchè, ancora oggi, sono in tanti coloro che decidono di affidarsi ad un Rabdomante.Con la partecipazione del Prof Luigi Garlaschelli, Chimico e Ricercatore presso l'Università di Pavia e socio Cicap.Contributi audio tratti da: SuperGreen (2019), bMagazine (2021), Matt The Farmer (2019), Rai TG3 (2019)
Castel del Monte è una costruzione tanto splendida quanto enigmatica. È stata eretta dall’imperatore Federico II, e sono molte le storie e i misteri che ruotano intorno a questa struttura. Chi ha costruito veramente il castello? Con quale finalità? Cosa nascondono veramente le sue imponenti mura? Proviamo a svelare questi numerosi misteri e ripercorriamo la storia di questo castello leggendario.Contributi audio tratti da: Radio Rai International (2005), Antenna Sud (2020), Rai TG3 (2009), Telesveva (2016)
fabio valcasser
Quelli del CICAP li stimo davvero ma, certe volte, anche loro cascano in ciò che cercano di confutare...nel loro caso la fede dello scetticismo. Ciò li porta a spiegazioni fantasiose anche davanti all'evidenza.