DiscoverM. Il figlio del Secolo - Marco Paolini legge Antonio Scurati
M. Il figlio del Secolo - Marco Paolini legge Antonio Scurati
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M. Il figlio del Secolo - Marco Paolini legge Antonio Scurati

Author: la Repubblica

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Il libro di Antonio Scurati 'M - Il figlio del Secolo', vincitore del Premio Strega 2020, letto da Marco Paolini: il fascismo raccontato dall'interno, come un romanzo, senza filtri politici o ideologici. Un podcast per riscoprire la nostra storia e rinsaldare il nostro antifascismo.

10 Episodes
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DICEMBRE 1921: Nell’aula di Montecitorio, Giacomo Matteotti si trova per l’ennesima volta a denunciare la violenza fascista: ma in seguito alle elezioni di maggio gli stessi fascisti sono seduti in quell’aula, e sanno perfettamente che il “patto di pacificazione“ con il quale in agosto si è tentato di arginare la guerra civile è considerato carta straccia dagli squadristi di mezza Italia. Sotto le insegne del dolore e della morte & ndash; citati fin nella dedica iniziale alla madre & ndash; è appena uscita anche l’edizione definitiva del Notturno di Gabriele D’Annunzio: accompagnati dalle parole profetiche del loro Vate, gli italiani scendono la china che li conduce verso la perdita della libertà.See omnystudio.com/listener for privacy information.
16 MAGGIO 1921: A meno di due anni dal “funerale“ inscenato per lui dai socialisti dopo la débacle alle urne, Mussolini trionfa alle nuove elezioni, in cui il Partito fascista si è presentato con ottanta candidature nelle liste nazionali e ha ottenuto almeno quaranta seggi in Parlamento. L’Italia arde per i roghi accesi dagli squadristi durante una campagna elettorale di violenza inaudita: ma Mussolini sa che ora deve far calare i toni, è il momento di “ripulirsi“ per l’ultimo assalto alle istituzioni.See omnystudio.com/listener for privacy information.
APRILE 1921: Nel volgere di una manciata di mesi, l’Italia del trionfo socialista del 1919 diventa fascista. Camere del lavoro, case del popolo, uffici di collocamento vengono dati alle fiamme sotto gli occhi dei lavoratori che li hanno costruiti con il loro sudore. La ferocia squadrista teorizza come si bastona un uomo “con stile“, o come lo si umilia pubblicamente senza rischiare denunce e arresti. E nel maggio successivo si profilano nuove elezioni & hellip;See omnystudio.com/listener for privacy information.
31 DICEMBRE 1920: Capodanno. A poco piò di un anno dalla disfatta elettorale del 1919, il fascismo divampa. Mussolini si concede una tregua di qualche ora a casa di Bianca, la giovane segretaria del “Popolo d’Italia“ dalla quale ha anche avuto un figlio, il piccolo Glauco, che non ha voluto riconoscere. Ma non c’è solo Glauco, ci sono anche altri bambini che spalancano gli occhi con orrore la notte in cui un drappello di squadristi irrompe nel loro casolare per una spaventosa missione “punitiva“.See omnystudio.com/listener for privacy information.
MILANO, NOVEMBRE 1919: Alle elezioni del 16 novembre 1919, la vittoria dei socialisti è schiacciante: 1.834.792 voti, piò di centocinquanta parlamentari eletti. Nessun candidato fascista, invece, è riuscito a essere eletto. Il giorno dopo, mentre un corteo di socialisti festeggia la vittoria per le vie di Milano, due “bombe Thévenot“ vengono lanciate sulla folla, ferendo numerosi dimostranti. Nelle ore successive vi sono molti arresti tra Arditi e fascisti trovati in possesso di armi e sospettati di aver concorso a quel gesto; anche Benito Mussolini finisce a San Vittore: ma solo per un giorno e una notte. Nonostante tutto, l’onda fascista e squadrista sale.See omnystudio.com/listener for privacy information.
SETTEMBRE 1919: Benito è a Venezia con Margherita, l’amante facoltosa e colta che gli svela le meraviglie della laguna. I due sono però pedinati da agenti in borghese: si teme che Mussolini voglia, da lì, raggiungere Fiume che D’Annunzio ha appena occupato in nome degli italiani e in barba agli accordi internazionali stipulati a Versailles. Ma perché il futuro duce non si unisce al poeta guerriero?See omnystudio.com/listener for privacy information.
VENEZIA 11 SETTEMBRE 1919: La Prima guerra mondiale è terminata da meno di un anno e l’Italia - formalmente tra le potenze vincitrici - siede con gli altri Paesi alla conferenza di pace di Parigi, dove ottiene Trento e Trieste ma non la Dalmazia e Fiume, da molti rivendicate come italiane. L’11 settembre del 1919 D’Annunzio salpa da Venezia e si pone al comando di un esercito di volontari per occupare Fiume a nome di tutti gli italiani. Scrive a Mussolini: “Mio caro compagno, il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d’Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Anche una volta lo spirito domerà la carne miserabile... Sostenete la Causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio“.See omnystudio.com/listener for privacy information.
MAGGIO 1919: Lei, raffinata, coltissima, ricca, è moglie dell’insigne avvocato Cesare Sarfatti, esponente della corrente riformista del socialismo milanese. Mussolini l’ha conosciuta quando è diventato direttore del quotidiano “L’Avanti“, su cui lei scriveva di arte, prima che i socialisti lo espellessero per la sua improvvisa adesione all’interventismo nella Prima guerra. Ora quella guerra è finita. I tempi stanno cambiando. Margherita e Benito sono in un letto, nudi di fronte ai propri desideri piò autentici.See omnystudio.com/listener for privacy information.
ROMA 6 MAGGIO 1919: “Le folle, D’Annunzio lo sa, bisogna farle ondeggiare.“ Gabriele D’Annunzio - il poeta e romanziere di fama internazionale, il cantore e fomentatore delle imprese militari italiane, il seduttore ammirato da tutte e ora vestito con l’alta uniforme bianca da ufficiale di cavalleria - arringa la folla dal balcone del Campidoglio: istiga il suo popolo a non accettare le condizioni dell’armistizio e dei trattati di pace che “mutilano“ la vittoria nella Grande guerra e rivendica l’annessione di Fiume all’Italia.See omnystudio.com/listener for privacy information.
MILANO 23 MARZO 1919: La fondazione dei Fasci di combattimento non fu un momento glorioso. Il pubblico accorso all’evento era talmente inferiore ai 2000 posti disponibili al teatro Dal Verme, che si ripiegò precipitosamente sulla modesta sala riunioni del Circolo dell’alleanza industriale. Mussolini racconta in prima persona. Sente di avere di fronte una platea di reduci bisognosi di qualcosa di ancor piò grande della guerra per sentirsi di nuovo vivi. E mentre a Mosca si è appena riunita la terza internazionale comunista, sente che è arrivato il momento delle masse e della loro illusione di guidare la storia.See omnystudio.com/listener for privacy information.