Nera

<p>Per cinquant'anni Massimo Lugli ha seguito per Repubblica e altri quotidiani i principali casi di cronaca nera italiana, incontrando investigatori, magistrati, avvocati e familiari delle vittime. Antonio Iovane ha realizzato podcast che raccontano alcuni dei delitti più noti della storia d'Italia. Cosa succede nelle redazioni dei giornali quando arriva la notizia di un delitto?</p> <p>Come si muove un giornalista davanti a un omicidio? Insieme a voi, Iovane e Lugli torneranno sui luoghi del delitto, per ricostruire indagini, errori e tutto il dietro le quinte della ricerca dei colpevoli e del racconto giornalistico. Il 20 di ogni mese, una nuova storia da ascoltare.</p>

Daniele Lo Presti, il fotografo dei vip - Prima parte

Il 26 aprile 2013 Massimo Lugli si trova a osservare, dall’alto di un parapetto sul Lungotevere, a Roma, un cadavere ricoperto da un lenzuolo sulla banchina del fiume. È il corpo di Daniele Lo Presti, 41 anni, che nella sua carriera ha fotografato molti personaggi famosi. Presto si scopre che è stato ucciso con un colpo di pistola. Ma chi poteva volere la sua morte?See omnystudio.com/listener for privacy information.

08-19
25:02

Daniele Lo Presti, il fotografo dei vip - Seconda parte

Rino Barillari, "The king of paparazzi", conosceva Daniele Lo Presti e racconta di lui e di cosa voglia dire setacciare le strade del centro in cerca di personaggi famosi da fotografare. Massimo Lugli scandaglia tutte le piste possibili per la morte del fotografo, dalla ‘Ndrangheta alla rapina passando per la vendetta di un boss, per giungere a una sua personale conclusione.See omnystudio.com/listener for privacy information.

08-19
32:16

Simonetta Cesaroni, la ragazza invisibile - Prima parte

È il 7 agosto 1990. Simonetta Cesaroni, una ragazza di vent’anni, viene trovata morta a Roma, nell'ufficio in cui lavora, in via Carlo Poma 2. È in quel momento che prende avvio il cold-case più famoso d’Italia. Antonio Del Greco, dirigente della sezione antirapine della Questura di Roma, arriva sul posto e comincia a sentire le prime persone. Nessuno nel palazzo, a quanto pare, ha presente la giovane impiegata.See omnystudio.com/listener for privacy information.

07-19
29:01

Simonetta Cesaroni, la ragazza invisibile - Seconda parte

Del Greco segue una sua convinzione su chi possa avere avuto un ruolo nell’omicidio, ma le prove non sono sufficienti. Nell’inchiesta entrano in scena il portiere dello stabile, Pietro Vanacore, il giovane Federico Valle e il fidanzato di Simonetta, Raniero Busco, l’unico processato – e poi assolto – per il delitto. L’omicidio Cesaroni resta irrisolto. Trent’anni dopo, però, Antonio Del Greco e Massimo Lugli scrivono un libro, e quel libro apre una nuova pista.See omnystudio.com/listener for privacy information.

07-19
45:48

Simonetta Cesaroni, la ragazza invisibile - Terza parte

Le indagini su via Poma vengono riaperte grazie al libro di Lugli e Del Greco. L'ex portiere, Pietro Vanacore, non può più raccontare: si è suicidato diversi anni prima. Ma altri elementi contribuiscono a creare un nuovo scenario con al centro personaggi finora trascurati. È nascosta in questi elementi qui la verità sul delitto di via Poma?See omnystudio.com/listener for privacy information.

07-19
25:33

“Il cielo sopra Ustica - Il mio nuovo podcast’

Se ti è piaciuto questo podcast ascolta anche 'Il cielo sopra Ustica", la mia nuova serie. La sera del 27 giugno 1980 un DC-9 della compagnia Itavia, partito da Bologna, sta volando verso Palermo con 81 persone a bordo. È in ritardo di due ore, ma l'atmosfera in cabina è serena, hostess e steward distribuiscono caramelle gommose contro il mal d'aria, pilota e copilota conversano fra loro e comunicano costantemente con i centri radar. Alle 21.04, quando il radarista della torre di controllo di Ciampino chiama l'aereo per autorizzare l'atterraggio, non ottiene nessuna risposta. Qualche ora dopo, i primi corpi riaffioreranno dalle acque del Tirreno. Cos'è stato a provocare la caduta dell'aereo? Cos'è successo in quei minuti e poi nei quarantacinque anni successivi? Per capirlo abbiamo parlato con i familiari delle vittime, soccorritori, piloti, medici, radaristi, periti, ufficiali dell'aeronautica, storici e giornalisti. 'Il cielo sopra Ustica' racconta, in sette puntate, l'ultimo viaggio delle vittime, le speranze, le indagini, le ipotesi, i depistaggi, la tenacia dei familiari e l'incredibile avventura del recupero del relitto a oltre 3500 metri di profondità.See omnystudio.com/listener for privacy information.

06-23
02:47

La banda dell’arancia meccanica - Prima parte

Dal febbraio del 1979 c’è una banda criminale che svaligia gli appartamenti dell’alta borghesia nei quartieri-bene di Roma Nord: i criminali pedinano le loro vittime, le minacciano, entrano in casa e portano via tutti gli oggetti di valore. Decine di colpi, forse centinaia, tra sevizie, violenze e talvolta anche stupri. Le vittime eccellenti si chiamano Fabio Testi, Peppino Di Capri o Franco Cristaldi. Ma perché non si riesce a catturarli?See omnystudio.com/listener for privacy information.

06-19
21:15

La banda dell’arancia meccanica - Seconda parte

«Mi ha puntato la pistola alla testa e mi ha detto: "Saliamo a casa tua"»: l’attore Fabio Testi racconta la sua disavventura con quella che verrà battezzata Banda dell’arancia meccanica, per le modalità e le violenze simili a quelle raccontate nel film di Stanley Kubrick. Il tenente Carlo Felice Corsetti è a capo della sezione antirapina dei Carabinieri. Comincia a indagare su questa organizzazione e ha un’intuizione che forse potrebbe portare alla sua cattura.See omnystudio.com/listener for privacy information.

06-19
24:13

La banda dell’arancia meccanica - Terza parte

L’intuizione del tenente Corsetti è corretta: nell’aprile del 1983, due capi della banda vengono catturati, un terzo riesce a fuggire. Provengono tutti dal quartiere periferico di Torre Angela. Qualche tempo dopo, sarà una lettera da un altro continente a condurre il tenente di Carabinieri sulle tracce del fuggiasco.See omnystudio.com/listener for privacy information.

06-19
29:45

Complotto di famiglia: Marco Vannini - Prima parte

È il 2015, Marco Vannini e Martina Ciontoli sono fidanzati. Sono belli, giovani e guardano al futuro. Marco passa spesso del tempo in casa della famiglia della ragazza a Ladispoli, vicino a Roma, e lì trascorre anche la sera del 17 maggio. Intorno alle 23, mentre sta facendo una doccia, il padre di Martina, Antonio, carabiniere, gli mostra la sua pistola. Improvvisamente parte un colpo che ferisce Marco. Il ragazzo non viene però portato in ospedale ma rimane lì, in agonia, con alcuni segnali di ripresa.See omnystudio.com/listener for privacy information.

05-19
29:05

Complotto di famiglia: Marco Vannini - Seconda parte

Quando le condizioni di Marco peggiorano, Antonio si decide finalmente a chiamare il 118 sostenendo che il ragazzo è rimasto ferito con la punta di un pettine. «La mamma di Martina mi chiamò dicendomi che Marco era caduto dalle scale», racconta Marina, la madre di Marco. Con il marito, Valerio, la donna raggiunge di corsa il presidio integrato territoriale, dove è stato portato il figlio. Intanto Antonio Ciontoli ha ammesso per la prima volta davanti al medico del PIT che Marco è rimasto ferito per un colpo di proiettile ma chiede di mantenere il riserbo, dal momento che non vuole perdere il posto di lavoro. I sanitari decidono di trasportare in fretta Marco al Policlinico Gemelli di Roma, ma il ragazzo muore durante il tragitto in eliambulanza: sono ormai le 3 del mattino del 18 maggio 2015.See omnystudio.com/listener for privacy information.

05-19
24:47

Complotto di famiglia: Marco Vannini - Terza parte

Se fosse stato soccorso in tempo, Marco si sarebbe potuto salvare? Se lo chiedono i giudici del processo contro Antonio Ciontoli. Ma a essere imputata è anche il resto della famiglia. Cosa sapevano infatti i figli e la moglie di Antonio delle reali condizioni del ragazzo? Sapevano che era stato colpito da un proiettile e hanno cercato di coprire il padre oppure non avevano compreso nulla della gravità della situazione?See omnystudio.com/listener for privacy information.

05-19
27:49

Il nano di Termini: Domenico Semeraro - Prima parte

Roma, 1986. Domenico Semeraro, originario di Ostuni, è un 40enne affetto da nanismo. Ha un laboratorio di tassidermia, la tecnica per imbalsamare gli animali, e collabora anche col cinema, dove ha avuto un ruolo nel film “Non si sevizia un paperino” con Barbara Bouchet. Semeraro ama fare conoscenze attraverso annunci sui giornali. E il 27 giugno del 1986, a uno dei suoi annunci, risponde un ragazzo di sedici anni: Armando Lovaglio.See omnystudio.com/listener for privacy information.

04-19
19:16

Il nano di Termini: Domenico Semeraro - Seconda parte

Domenico si innamora presto e in modo viscerale di Armando che, da parte sua, rimane affascinato dalla figura del nano, colto e affabulatore. Semeraro lo assume come apprendista nel suo laboratorio e lo lega a sé ricoprendolo di regali. Ma la “fedeltà” di Armando viene presto messa in discussione dall’entrata in scena di una terza figura: quella della sedicenne Michela, di cui il ragazzo si innamora.See omnystudio.com/listener for privacy information.

04-19
26:19

Il nano di Termini: Domenico Semeraro - Terza parte

Semeraro non vuole perdere Armando e fa di tutto per trattenerlo ma, quando Michela rimane incinta, il ragazzo si convince che deve cambiare vita. Quella decisione condurrà alla tragedia che avverrà il 25 aprile 1990. Massimo Lugli intervista Michela. Diversi anni prima, in altre circostanze, aveva intervistato anche Domenico Semeraro.See omnystudio.com/listener for privacy information.

04-19
34:54

Il maniaco del rasoio: Jack Lametta - Prima parte

Roma, 1° giugno 1983: in viale Spartaco, nel quartiere Tuscolano, una donna di 67 anni viene sfregiata da uno sconosciuto che le procura una ferita sul volto e scappa. Poco dopo l’uomo colpisce ancora, stavolta la vittima è un settantenne. Polizia e giornali cominciano a interessarsi al caso, l’aggressore viene soprannominato “Jack Lametta“. Dopo altri colpi e altre vittime, si costituiscono le ronde per controllare il territorio. A indagare viene chiamato il magistrato Luciano Infelisi.See omnystudio.com/listener for privacy information.

03-19
28:15

Il maniaco del rasoio: Jack Lametta - Seconda parte

Roma è sotto scacco del maniaco, nelle famiglie si consiglia di non uscire di casa. Il quotidiano “Paese sera“ chiede a Massimo Lugli di dare vita a una recita, attirando su di sé i sospetti di essere Jack per studiare le reazioni della gente. Il maniaco continua a colpire, manda rivendicazioni. Poi, improvvisamente, le sue azioni si interrompono. Dodici anni dopo, sempre a Roma, avverranno altri episodi che ricorderanno quelli del 1983: semplice emulazione oppure Jack è tornato?See omnystudio.com/listener for privacy information.

03-19
31:00

Fuoco amico: Nicola Calipari - Prima parte

Barbara Schiavulli è una giornalista freelance. I primi di febbraio del 2005, insieme all’amica e collega del Manifesto, Giuliana Sgrena, raggiunge Bagdad per seguire le elezioni dell’Assemblea che dovrà scrivere la nuova costituzione irachena dopo la caduta di Saddam Hussein. Il mattino del 5 febbraio le due reporter dovrebbero andare insieme alla Moschea Al Moustaph, dove hanno trovato rifugio diversi profughi. Barbara però resta in albergo. In quell’occasione Giuliana Sgrena viene rapita da un gruppo islamista. Nicola Calipari sta andando in settimana bianca con la famiglia, quando viene a sapere del sequestro. Sa che è lui, per il Sismi, i servizi segreti militari, che dovrà occuparsene, così come si è occupato delle quattro guardie di sicurezza sequestrate l’anno precedente - tra cui Fabrizio Quattrocchi che verrà ucciso - e di Simona Pari e Simona Torretta, due operatrici umanitarie. Ma chi è Nicola Calipari? Massimo Lugli, amico sin dai tempi in cui l’agente era in servizio alla Questura di Roma, ce lo racconta. See omnystudio.com/listener for privacy information.

02-19
40:52

Fuoco amico: Nicola Calipari - Seconda parte

Nicola Calipari, insieme al collega Andrea Carpani, vola a Bagdad. La trattativa per la liberazione di Giuliana Sgrena è andata a buon fine. Su una Toyota Corolla i due seguono le indicazioni dei rapitori e in una strada isolata trovano la giornalista del Manifesto: è stata lasciata in una macchina. L’obiettivo adesso è mettere in salvo l’ostaggio. L’auto percorre le vie di Bagdad, deve raggiungere l’aeroporto. Ma a un passo dalla meta, sulla pericolosissima Route Irish, si imbatte nei soldati americani che presidiano un posto di blocco in attesa dell’arrivo dell’ambasciatore Usa, John Negroponte. Mario Lozano, un soldato di 35 anni, spara e colpisce Calipari che muore poco dopo. La doppia notizia dell liberazione di Sgrena e morte di Calipari viene data agli italiani da Paolo Bonolis nel corso della penultima serata del Festival di Sanremo.See omnystudio.com/listener for privacy information.

02-19
19:03

Fuoco amico: Nicola Calipari - Terza parte

Com’è morto, Nicola Calipari? Per capirlo nascono commissioni e inchieste: i magistrati americani difendono l’operato dei soldati statunitensi, i periti della procura di Roma hanno un’idea diversa. Nicola Firrao, uno degli esperti nominati dai magistrati italiani, racconta la dinamica dell’attacco evidenziando le responsabilità americane. Ma le domande non finiscono qui, ce n’è un’altra. Fondamentale. La Toyota Corolla non era scortata, come da prassi. Perché ha raggiunto l’aeroporto di Bagdad senza fare sosta all’ambasciata italiana, da dove Calipari, Sgrena e Carpani sarebbero potuti ripartire scortati dai carabinieri del Tuscania?See omnystudio.com/listener for privacy information.

02-19
29:50

Recommend Channels