Come avete letto dal titolo, partiamo da un fatto di cronaca ovvero un femminicidio, l'ennesimo, e facciamo anche noi un'analisi di una tesi interessantissima ovvero:"Perché alla notizia dell'ennesimo femminicidio si pensa principalmente al 'ma perché non è scappata prima?' e non si penda mai al 'perché questo non ha fatto prima altro come un percorso di gestione della rabbia o altro?' " e come solito nostro abbiamo toccato anche altri lidi e l'abbiamo toccata come sappiamo fare noi.Buon ascolto
Siamo a fine mese e quindi: favola time.Come preannunciato nella precedente puntata abbiamo nuovamente come ospite Milena.Inoltre è tornata Irene in postazione.Come accennato nella precedente puntata Milena è, tra le altre, autrice della versione alternativa della favola del gatto con gli stivali; questa volta però Milena farà con noi l'analisi della versione standard della favola.Buon ascolto
Come preannunciato abbiamo ragionato con Milena Vallero (Autrice, Docente, Madre e Musicista) su una delle frasi tossiche detta nella precedente puntata, ma nel mezzo, e come nostro solito, abbiamo divagato.Un abbraccio fortissimo a Irene che purtroppo è stata assaltata dal mostro del muco e non ha potuto partecipare.
Di nuovo partiamo da del disagio, delle frasi tossiche che ci sono state dette, chi più chi meno, da bambini e che interiorizzate portano ad una disfunzionalità, della tossicità emotiva e della disfunzione relazionale.Da una campagna di Feltrinelli abbiamo preso le frasi tossiche come "se mi dai un bacino ti do una caramella" piuttosto che "se ti tratta male è perché gli piaci" e altre ancora.Buon ascolto.
Siamo partiti dalla storia, disagiante e disagiata, del soggetto che si era sposato con un robot che ora però è rimasto con "un pugni di chip in mano". Pare che la società che dava il servizio per il dialogo al robot abbia "spento" il servizio.Da quella disavventura siamo andati verso altri lidi ed abbiamo fatto mille ed una elucubrazione. Passaggio veloce sul concetto di proprietà e possesso, un accenno alla questione di tradimento e di sostituzioni delle persone con i computer finiti non bene.Vediamo cosa ne pensate dopo il nostro ragionamento.
Lo avevamo accennato tempo fa, guarire da soli o guarire in coppia.Diciamola meglio abbiamo preso i due estremi: "Prima di trovare una persona e diventare coppia con lei/lui, serve risolvere i propri problemi" VS "Solo dopo essere entrato in coppia puoi risolvere i tuoi problemi, prima è impossibile".Bene... abbiamo deciso di iniziare a grattare la superfice di questa dicotomia.Buon ascolto.
Abbiamo la puntata sulla favola, ed Irene ha trovato un tema interessante ed è il tema del: "i non propriamente svegli" o "i non fulmini di guerra!" nelle favole. Prendiamo sia una favola di Basile "Vardiello" che una favola di Afanasiev "il contadino tranquillo e la moglie litigiosa".In tutte e due abbiamo il denaro che muove la storia, in tutte e due abbiamo degli stratagemmi e in tutte e due abbiamo una morale; peccato non essere la stessa, quindi vanno lette.Come spesso accade stessa radice ma "frutto" differente
Siamo partiti da un reel che ci ha inviato una nostra amica e ascoltatrice in merito alla mancanza, o presunta tale, di autocritica e di autoanalisi della persona (nel reel si parlava di quella del maschio adulto, ma abbiamo poi ampliato il concetto) e abbiamo parzialmente toccato nuovamente alcuni temi precedentemente sfiorati (Shreking ma all'inverso, credersela troppo, incoscienza di sé etc...).Cosa ne è uscito?Lo scoprirete ascoltando la puntata.
Sembra che con il passare del tempo la tolleranza verso gli altri diminuisce, a partire dalle amicizie a "strascico" dei bambini passando alle grandi compagnie adolescenziali fino alla coppia singola e a volte meno ancora della coppia. Possibile? Oppure è una casistica di bassa entità?SE fosse il primo caso, è evoluzione di una serie di brutte avventure e di pessime relazioni oppure è normale evoluzione della persona?Ci abbiamo provato a fare due pensieri, ma potremmo aver trovato, o forse no, la risposta.
Abbiamo deciso di fare una piuntata un pochino più leggera del solito, abbiamo preso spunto da alcuni post di "Ed è subito ex" pagina Facebook e Instagram che ha parecchio da dire. Diciamo che con l'accoppiata di "Amori sfigati" troviamo uno spaccato della attuale "vita amorosa" di molti.
Ne abbiamo parlato tanto e alla fine eccoci! La fiaba delle tre melarance eccovela nella sfavillante cornice del technicolor uditivo. Irene ci racconta la favola e poi ne ragioniamo insieme le nozioni, le lezioni e gli insegnamenti palesi e quelli più sottotono.Abbiamo delle cosine interessanti a livello relazionale e non solo.Buon ascolto
Abbiamo scoperto un termine, e questo termine è: "Pick me Girl". Ne abbiamo parlato insieme per recuperare informazioni perché pareva una novità, anche alla luce di alcuni reel sia su Instagram che su tiktok trovati ultimamente, ma così non è e addirittura ha qualche anno.Ne parliami insieme.
Partiamo dal post di una collega di Irene che ci dice che sovente sente una cosa abbastanza strana:" Se devo spiegarglielo non lo voglio" inteso come "se devo spiegargli un bisogno che ho."ora si dividono le opzioni, da un lato abbiamo una pretesa per una relazione appena iniziata che non ha motlo senso, dall'altra la frustrazione di una relazione di lungo corso che ha ancora bisogno di esser chiarita e definita ogni singola volta.
Inspiegabilmente anche questa volta Irene e Alessandro sono concordi e a metterli d'accordo ci ha pensato lo Shreking.Cos'é lo Shreking? Abbiamo trovato un'analisi di questa tendenza parecchio controversa. Lo Shreking sembra una nuova forma di scelta di relazione tra gli Gen Z per cui una persona decide di abbassare le proprie aspettative visive e fisiche nella scelta del compagno o compagna, perché "essendo più brutta del mio standard dovrebbe amarmi di più, di volermi più bene e di essere più affezionata a me"
Eccoci alla puntata sulla favola, come promesso abbiamo cercato una favola con una famiglia non disfunzionale.Come preannunciato dai post su instagram abbiamo trovato una sola famiglia nella favola di Riccioli d'oro.La famiglia non disfunzionale e "tradizionale" però è di animali e non di persone, abbiamo trovato comunque molti spunti sulle relazioni, buon ascolto
Perché non si dovrebbe accettare un caffé per un primo appuntamento? Partiamo da un post-reel che abbiamo visto e che ci è sembrato parecchio equivoco, abbiamo provato ad analizzare certe frasi dubbie e abbastanza improbabili di questo reel legato al sul cosa accettare o non accettare come prima proposta di un primo appuntamento.Ce lo siamo chiesti, e stranamente, siamo arrivati alla conclusione comune, che siamo d'accordo. Meno sovrastrutture, meno menate e soprattutto il caffé è semplice, senza grossi impegni e soprattutto di facile "sgancio" in caso qualcosa non dovesse andare a buon fine.
Partendo da un reel di una ragazza che proponeva un primo appuntamento a cavallo tra surreale e grottesco, abbiamo valutato insieme cosa possa essere "normale" e cosa no come prime domande ad un primo appuntamento, comrpensivo, appunto come da reel, di domande a tema "malattie".Ci sarà poi una domanda, che devia leggermente a fine puntata.
Abbiamo trovato un nuovo termine a tratti fantasioso, in merito alle relazioni che non funzionano. Se una volta si diceva "non sei abbastanza per lui, quindi ti ha lascaito ferma al palo" ora abbiamo "l'eteropessimismo". Anche questa volta le dinamiche di pensiero sono leggermente differenti tra Irene e Alessandro.Buon ascolto
Durante la puntata del Bambino Interiore Ferito abbiamo accennato a una domanda particolare:"oltre ad aver visualizzato il nostro bimbo interiore, come visualiziamo, o abbiamo visualizzato, l'immagine dei nostri genitori?"Dalle risposte ricevute abbiamo fatto analisi, come sempre partendo dal nostro vissuto.
Puntata di fine mese, la favola. Abbiamo deciso di optare per la bella e la bestia. Abbiamo solo "grattato" la superficie, dato che c'è parecchio da dire.Si parla di manipolazione, di sindrome di Stoccolma, di interpretazione della figura della donna, le coppie "più o meno" funzionali e di genitori che fanno da cornice.