Essere etichettate infertili in questa società non è facile. Ecco quindi subentrare il sentirsi “difettose”. Ma è proprio così che dev’essere?
Essere in un percorso di PMA significa anche fare i conti coi propri demoni interiori, tipo… l’agofobia!
Alzi le mani chi ha dovuto fingere di bere ad un qualunque aperitivo per via delle terapie di PMA, tentando di schivare le domande più indiscrete dei presenti…
Il mondo della PMA è fatto anche di “professionisti” che ti vendono garanzie o fanno promozioni che neanche al mercato di sabato… Ma saranno seri? Io vi racconto del mio dottore…
Strano mondo quello in cui viviamo, dove una coppia su sei si rivolge alla PMA per procreare… ma non lo ammette. Ho una mia teoria al riguardo.
Fate parte anche voi di quella cerchia di persone maniaca dell’organizzazione? Di coloro che pianificano minuziosamente qualsiasi cosa? Bene, allora prendete il vostro calendario e gettatelo dalla finestra, perché in questo percorso tutto può cambiare in ogni istante…
Impegnarsi e lavorare sodo paga sempre… tranne che in PMA.
Variabili che impazzano e bicchieri mezzi pieni o mezzi vuoti… Questo è quello che ho imparato io.
É proprio vero che si nota la differenza prima e dopo essere entrati nel mondo della PMA? A me è successo così…