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PositivaMente AVIS

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Author: AVIS Nazionale

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Le notizie positive per un mondo migliore selezionate da AVIS, Associazione Volontari Italiani del Sangue
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Oltre 260 mila i volontari grazie ai quali sono stati rimossi più di 4milioni di Kg di plastica e rifiuti. Sono i numeri di Plastic Free, organizzazione di volontariato impegnata in progetti concreti e in battaglie per la salvaguardia del pianeta.Con noi oggi c’è Silvia Pettinicchio, professoressa universitaria di Marketing management all’Università Lum di Milano e coordinatrice dello sviluppo internazionale di Plastic Free.Il suo impegno l’ha recentemente portata in Medio Oriente e per la precisione in Giordania.
Partiamo, oggi, dall’operazione “Gostneth” dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, messa in atto recentemente lungo la costa siciliana tra Augusta e Siracusa. In soli 60mila metri quadrati di fondale ispezionati sono state recuperate oltre 30 reti da pesca abbandonate in mare, lunghe fino a 260 metri, come un grattacielo di 100 piani, a una cinquantina di metri di profondità che minacciavano fauna e flora marine, in particolare le piante di Posidonia oceanica.Il recupero delle “reti fantasma”, finanziato dal Pnrr, prevede la rimozione, la raccolta, il trasporto, lo smaltimento e il riciclo di queste attrezzature come reti a strascico, da posta, grovigli di cime, lenze e nasse - non solo in Sicilia ma anche lungo le coste di Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Marche, Emilia-Romagna e Veneto.Grazie all’uso di robot sottomarini filoguidati con braccia meccaniche per tagliare, manipolare e rimuovere le reti in profondità, i subacquei altamente specializzati non realizzeranno solo una semplice pulizia ma praticheranno un intervento preciso e meticoloso simile al restauro di un dipinto.Un progetto ambizioso, quello di “Gostneth” di ISPRA, che fino al 30 giugno 2026 punta a tutelare l’immenso patrimonio naturalistico che popola i fondali italiani.Sono oltre 900 mila i kg di plasma raccolti lo scorso anno nel nostro Paese e impiegati nella produzione di farmaci salvavita. Per l’esattezza sono 906.938, pari a un aumento del 3% rispetto agli 880.000 del 2023.Un traguardo importantissimo raggiunto per la prima volta nel nostro Paese grazie alla solidarietà di centinaia di migliaia di italiani, che avvicina sempre di più l’obiettivo dell’autosufficienza nazionale. L’Italia, infatti, è ancora costretta a importare dall’estero - e in particolare dagli Stati Uniti - circa il 25% di questi medicinali ed è fondamentale - oggi più che mai, anche in considerazione degli attuali equilibri internazionali - cercare di ottenere la piena autonomia.Il plasma è la parte liquida del sangue, ampiamente utilizzata per curare le gravi ustioni o per produrre medicinali somministrati a pazienti affetti da emofilia, per curare malattie del fegato come la cirrosi oppure nella terapia di patologie in cui il sistema immunitario perde, totalmente o in parte, la sua funzionalità. Non bisogna, poi, dimenticare che dal plasma si ottengono i vaccini contro infezioni come l'epatite B o il tetano.    Ma come si dona? Mediante una procedura che separa il plasma da tutti gli altri componenti (cioè i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine) i quali vengono restituiti al donatore. I requisiti per compiere questo gesto sono semplici: bisogna avere un’età compresa tra i 18 e i 60 anni, pesare almeno 50 kg e godere di buona salute. A rendere possibile il raggiungimento di questo risultato è stato l’impegno congiunto di tutti gli attori del sistema trasfusionale italiano: istituzioni, sanità e associazioni. Centrale è stato il ruolo di AVIS, che più di 6 anni fa lanciò la prima campagna nazionale per la promozione della donazione di plasma di cui vi facciamo ascoltare, in chiusura di puntata, uno spot. Per sapere più nei dettagli come fare per diventare donatori di sangue e plasma e per cercare la sede a voi più vicina, visitate il sito avis.it
E’ nato a Milano, all’Istituto Europeo di Oncologia, il programma in scienze della nutrizione e comunicazione dal titolo Smartfood. Fornisce informazioni e strumenti, basati sul sapere scientifico, per imparare a conoscere i componenti dell’alimentazione quotidiana, con l’obiettivo di promuovere uno stile di vita sano e corretto. Diamo il benvenuto alla dottoressa Lucilla Titta, coordinatrice di questo programma.
L'Avvocato del Cosmo

L'Avvocato del Cosmo

2025-01-3005:01

L'intervista ad Alessandro Silvaggio, uno studente di 18 anni, creator su TikTok con l'account “Avvocato del Cosmo” con cui fa divulgazione sullo Spazio e risponde alle curiosità degli utenti sull'universo.
Come ricordarsi di prendere le medicine? Un farmaco scaduto si può ancora prendere? Le compresse si possono spezzare? Questi sono alcuni dei dubbi ai quali cerca di trovare una risposta “Pillole di consapevolezza. Farmaci: istruzioni per l'uso” la campagna promossa dalla Federazione ordini farmacisti italiani e Federfarma. _____________________________________________ Gli stili di vita sani, lo sappiamo, sono molto importanti per prevenire malattie e tutelare la propria salute. Ma ci aiutano anche a vivere più a lungo? Diversi studi scientifici hanno dimostrato che, nel calcolo sugli anni di vita, i geni contano per il 25% e le abitudini sane di vita per il 75%.  Tagliare il traguardo degli 80 anni è in gran parte merito delle buone abitudini, ma superare in salute questo decennio dipende molto anche dalla genetica.
L’era digitale è in continua evoluzione e l’intelligenza artificiale è ormai entrata a far parte delle nostre vite in forme e modalità differenti. Uno dei campi nel quale viene sempre più utilizzata è quello medico, come dimostra il progetto “Anticipated” coordinato dalla ricercatrice Livia Cosentino dell’Istituto Superiore di Sanità, che mira proprio a impiegare l’intelligenza artificiale per riconoscere i segnali della sindrome di Rett.
Da ben 8 anni la buona cucina, quella di qualità, varca le porte degli ospedali grazie a Special Cook. Si tratta di un progetto unico nel suo genere promosso da Officine Buone, associazione di volontariato che si occupa di innovazione culturale e sociale, ideando format attraenti per le nuove generazioni. Special cook regala ai pazienti ricoverati un'esperienza stimolante, che oltre ad alleggerire la loro degenza in ospedale, insegna le regole della corretta alimentazione.  Ai fornelli si alternano alcuni tra i migliori chef, anche stellati, coinvolti in laboratori di cucina creativa e show-cooking. Quali sono stati i principali risultati ottenuti lo scorso anno e cosa succederà nel 2025? Ce ne parla Simona Fabrizi, responsabile di Special Cook e dei progetti sociali di Officine buone 
Siamo ancora capaci di confrontarci con gli altri, soprattutto se abbiamo opinioni divergenti su temi delicati e importanti come i diritti civili o l’immigrazione? La risposta non è semplice in un’epoca come quella attuale, dove i social network hanno polarizzato molto il dibattito pubblico, favorendo la creazione di reti sociali basate sulla condivisione di interessi, passioni e stessi punti di vista.   Partendo proprio dall’esigenza di creare dialogo tra persone che la pensano diversamente, il settimanale tedesco Die Zeit (pronuncia “dii zait”) ha lanciato nel 2017 l’iniziativa My country talks. L’idea è semplice: su una piattaforma online gli utenti rispondono a 10 domande e un algoritmo crea dei match, cioè delle coppie, che hanno una visione opposta invitandole a incontrarsi e confrontarsi per scambiare i propri punti di vista. Il successo non si è fatto attendere: quasi 300mila partecipanti si sono registrati in Germania e hanno accettato di partecipare a questi confronti. L’iniziativa è stata esportata in altri Paesi come la Francia, dove in un solo mese sono state coinvolte ben 6.500 persone!  Ma al di là del numero degli iscritti, qual è il reale impatto di questo progetto nella vita non online? Secondo le stime, più della metà dei partecipanti - per l’esattezza il 60% - è rimasto in contatto con il suo binomio dopo l’incontro e il 90% sarebbe pronto a fare e a consigliare una conversazione con un’altra persona. Con l'apertura della Porta Santa, lo scorso 24 dicembre, si è dato inizio all’anno santo che, secondo la CEI - Conferenza episcopale italiana , rappresenta anche un’occasione speciale per abbattere i confini e permettere a tutti di beneficiare dell’immenso patrimonio non solo religioso, ma anche culturale e artistico del Paese, a partire da chi è in una condizione di disabilità. Partendo da questi presupposti, alcune diocesi hanno realizzato il progetto "Giubileo for all”, che raccoglie diversi itinerari sul territorio italiano pensati per persone con e senza disabilità. Attraverso percorsi che si sviluppano tra Calabria, Campania, Marche, Molise ed Emilia-Romagna, i pellegrini andranno alla scoperta di santuari, luoghi d'arte e di culto caratteristici delle zone interne del nostro Paese, entrando in contatto con gli abitanti di questi luoghi e con le loro tradizioni. Tutta la segnaletica è stata progettata in modo che chiunque, indipendentemente dalla lingua o dalle capacità fisiche, sensoriali e cognitive, possa comprendere cosa troverà lungo il cammino. Un modo per rendere ancora più inclusivo questo viaggio alla scoperta di luoghi talvolta remoti, spesso lontani dalle grandi rotte del turismo, ma pieni di fascino e spiritualità senza tempo e, soprattutto, senza barriere.
Riprendiamo l'approfondimento iniziato settimana scorsa sulla relazione tra sport e donazione di sangue e plasma. E' possibile recuperare la prima puntata nella serie PositivaMente su tutte le piattaforme podcast. Con noi Angela Di Baldassarre, presidente della Società italiana delle scienze motorie e sportive, il SISMeS, e Giovanni Garozzo, specialista in Ematologia generale, clinica e laboratorio, e consulente medico di AVIS Nazionale. Con loro, nel primo appuntamento abbiamo parlato dell’importanza di una sana alimentazione e abbiamo precisato  che bisognerebbe attendere un paio di giorni dopo la donazione per tornare ad avere prestazioni sportive ottimali. Oggi parliamo degli integratori alimentari, che vengono spesso assunti proprio per migliorare le perfòrmance o per incrementare l’apporto di energie al nostro organismo. Potrebbero condizionare la possibilità o meno di donare?
S’intitola “E voleremo sopra la paura” il libro di Valentina Mastroianni mamma di Cesare, che racconta la storia del bimbo di 5 anni colpito da una malattia rara e di come la sua famiglia abbia vissuto e stia affrontando con lui questo percorso. Il volume fa parte della collana dei “Libri parlati” promossa dall’Unione italiana Ciechi e Ipovedenti (Uici) con l'obiettivo di offrire gratuitamente un'ampia gamma di opere letterarie in versione audiolibro.
Frigoriferi, lavatrici, aspirapolvere, computer, monitor, insomma, tutto ciò che può essere collegato ad una presa per l'alimentazione, se buttato via diventa “Raee” che sta per “Rifiuto di apparecchiature elettriche ed elettroniche”. Questi oggetti vanno opportunamente trattati per evitare lo spreco delle materie prime come rame e oro, ed evitare l’inquinamento di plastiche e acidi delle batterie. In Italia, nel 2023, i Raee hanno superato il milione di tonnellate e la quantità riciclata si è fermata a poco più di 349mila tonnellate, cioè il 32% del totale.  Per incentivare l'adozione di buone pratiche, nel nostro Paese stanno nascendo iniziative che puntano a educare i cittadini ad allungare la durata degli oggetti presenti in casa. Si chiamano Repair Cafè o Ristart Party e sono luoghi in cui tutti, grandi o più piccoli, possono imparare a dare nuova vita non solo agli elettrodomestici, ma a qualsiasi mobile. I proprietari hanno, inoltre, l'opportunità di decidere se donare i loro beni riparati e rigenerati ad altre persone, compiendo così un gesto di generosità concreta verso il prossimo. Una filosofia, quest'ultima, che sta anche alla base del Biteb, il Banco informatico, tecnologico e biomedico. Nato ben ventun anni fa, ripristina l’efficienza di apparati informatici e biomedicali, per poi donarli alle organizzazioni non profit. Sul portale biteb.org le aziende si accreditano come donatrici e le associazioni si registrano per ricevere le apparecchiature che prima di essere donate vengono rimesse a nuovo da una schiera di volontari altamente qualificati. _____________________ Spostiamoci ora in Scozia, per la precisione nella cittadina di Perth. Qui, grazie a un progetto promosso dalla Bumblebee conservation trust, associazione britannica impegnata nella tutela e conservazione delle api, il numero di questi insetti è tornato ad aumentare.  In un’area grande circa 90 acri, gli insetti impollinatori hanno superato le 4.000 unità, mentre prima se ne contavano solo 50. Ma non è tutto: il numero di diverse specie di api è raddoppiato e con esso anche quello delle piante floreali selvatiche. Talvolta etichettate come "erbacce", sono importantissime per l’equilibrio di tutto l’ecosistema, attirando la fauna autoctona in modi diversi. A causa dell'agricoltura intensiva, con decenni di aratura, uso di erbicidi e pesticidi, la biodiversità era stata sensibilmente minacciata e il ripopolamento dell’area ha portato notevoli benefici non solo alle api, ma anche nelle popolazioni di farfalle: il numero di questi insetti osservati nel campo è addirittura triplicato.
Oggi iniziamo un approfondimento sulla relazione tra sport e donazione di sangue e plasma che continueremo anche nelle prossime settimane. Ai nostri microfoni Angela Di Baldassarre, presidente della Società italiana delle scienze motorie e sportive, il SISMeS, e Giovanni Garozzo, specialista in Ematologia generale, clinica e laboratorio, e consulente medico di AVIS Nazionale. Con loro cercheremo di rispondere alle più comuni domande poste da chi pratica regolarmente attività fisica e intende donare.
Si chiama “La Vetrina del Volontariato” ed è una piattaforma digitale che mette in contatto domanda e offerta di volontariato. E’ stata realizzata dal Centro Servizi per il Volontariato di Torino (Vol.To), in collaborazione con la Camera di Commercio di Torino e il Comitato per l’imprenditorìa sociale.   Si tratta di uno strumento innovativo, dalle grandi potenzialità, come ci spiega Silvio Magliano, consigliere del centro servizi per il volontariato di Torino.
Milano si conferma per il quarto anno consecutivo la città più generosa d'Italia, con oltre 54mila donatori che hanno sostenuto delle raccolte fondi nell'anno in corso. A riferirlo è la piattaforma di raccolta fondi GoFundMe che ha messo in correlazione il numero di donatori con gli abitanti delle città italiane. Bologna e Cagliari completano il podio, seguite da Firenze, Padova, Monza, Parma, Lecce, Roma e Pescara. Nel 2024 sono stati 800mila i cittadini che hanno partecipato alle raccolte fondi di GoFundMe, donando complessivamente 35 milioni di euro. Ben 7 milioni sono stati raccolti per rispondere a emergenze tra cui disastri naturali e situazioni sanitarie critiche. In particolare, 1,5 milioni di euro sono stati destinati alle popolazioni colpite dalle alluvioni durante l'estate e l'autunno. La generosità degli italiani non si è fermata ai confini nazionali: moltissime raccolte fondi hanno supportato persone in difficoltà all'estero, tra cui popolazioni colpite da conflitti o crisi umanitarie, come nella striscia Gaza o in Ucraina. Parallelamente, cresce l'attenzione verso le raccolte dedicate agli animali in difficoltà: con pochi euro, è possibile garantire cure e assistenza a cani, gatti e altri animali abbandonati o feriti. A livello globale, sono state ben 42 milioni le donazioni effettuate verso individui, con una media di due donazioni al secondo. La piattaforma ha così dimostrato di essere un punto di riferimento fondamentale per organizzare rapidamente aiuti in situazioni di crisi, permettendo alle comunità locali di mobilitarsi e sostenere chi è stato colpito più duramente.  ___________________________________ Il detto «Una mela al giorno toglie il medico di torno» sarà vero anche in inverno? Secondo la scienza, la risposta è affermativa. Tra i frutti di stagione, infatti, la mela rappresenta un prezioso alleato della dieta non solo autunnale, ma anche invernale grazie alle sue straordinarie proprietà nutrizionali e terapeutiche.  Come ha recentemente spiegato al Corriere della sera Ettore Corradi, direttore della Struttura Complessa di Dietetica e Nutrizione dell’ospedale di Niguarda di Milano, secondo la scienza la mela è sicuramente uno dei frutti maggiormente ricchi di sostanze fitochimiche con potenzialità protettive. Il metodo migliore per non perdere queste proprietà è quello di mangiare le mele con la loro buccia, se edibile. Qui, infatti, troviamo un’alta concentrazione di fibre, vitamine C e A e sostanze che agiscono contro il danno ossidativo e contro l’infiammazione. Questo si traduce in effetti protettivi contro alcuni tipi di tumore e contro le malattie cardiovascolari e metaboliche come il diabete.   In quest’ultimo caso la pectina, fibra di cui è ricca la mela, rallenta l’entrata nel sangue degli zuccheri semplici, contribuendo così a contenere i picchi glicemici.  Fondamentale, per i diabetici, è non consumare la frutta a digiuno: per ridurre l’impatto del fruttosio è bene accompagnarla con altri alimenti che possano contribuire ad abbassare il picco glicemico, quindi cibi ricchi in fibra, proteine o grassi buoni.
La puntata di oggi è dedicata al progetto “Mare di legalità” promosso dalla Lega navale italiana, grazie al quale 21 barche sottratte alla malavita organizzata sono divenute uno strumento di promozione sociale.  Quelle che una volta venivano utilizzate per attività di contrabbando, sono state intitolate alle vittime di mafie e terrorismo, come ci spiega il Comandante Donato Marzano, Presidente della Lega Navale Italiana.
Nel 2024 appena concluso si sono raccolti 60 mila euro semplicemente correndo. E’ la cifra che Run4Hope Italia Onlus, corsa solidale giunta alla sua quarta edizione, ha consegnato ad Ail, associazione Italiana contro le leucemie, i linfomi e il mieloma, per sostenere la ricerca sul legame tra l’inquinamento e le patologie oncoematologiche. Il Giro d’Italia podistico solidale a staffette si è svolto in ogni regione d’Italia, per un totale di 6000 km percorsi toccando 95 province e 1223 comuni. Un'iniziativa che ha coinvolto non solo corridori dilettanti, come ci spiega il presidente di AIL Giuseppe Toro.
Fondazione Soleterre e Unobravo, azienda che offre servizi di psicologia online, hanno unito le forze per realizzare un centro per la cura del trauma psicologico infantile in Palestina, vicino a Betlemme. Questa struttura fornirà supporto mirato, efficace e duraturo per aiutare i bambini nell'elaborazione del trauma della guerra, promuovendo percorsi di cura integrati e di sostegno emotivo anche per pazienti affetti da cancro. Il centro ricopre un ruolo di primaria importanza nella regione, vista l'attuale crisi umanitaria che sta interessando la striscia di Gaza e i precari equilibri geopolitici e socio-sanitari del Medio Oriente. Soleterre assisterà anche gli operatori sanitari impegnati nella cura dei minori: la Fondazione ha infatti riscontrato un bisogno urgente di supporto psicologico per medici e infermieri che operano in ospedali e campi profughi. Chiunque può contribuire al sostentamento e alla crescita di questa struttura: andando sul sito soleterre.org si potranno supportare attività singole come il trasporto di piccoli pazienti da e per gli ambulatori, le sessioni di psicoterapia, la costruzione e la ristrutturazione di alcuni edifici e molto altro ancora. Tanti piccoli gesti per uno degli ultimi ospedali pubblici rimasti in Palestina. __________________________ Mancano poco più di tre mesi ai Giochi olimpici speciali Invernali, che si svolgeranno a Torino dall’8 al 15 marzo 2025. Sulle nevi piemontesi prenderà il via il più grande evento sportivo inclusivo a livello globale con 1500 atleti con disabilità intellettive provenienti da 102 paesi, 2000 volontari, 1000 allenatori, 3000 accompagnatori e un pubblico di ben 100mila spettatori. In occasione dei Giochi è stata lanciata la Campagna “io adotto un campione”, la raccolta fondi che sostiene le spese di trasferta del Team Italia composto da 88 atleti. Andando sul sito ioadottouncampione.it si potrà scegliere di sostenere, anche con una semplice donazione, gli azzurri in gara.
Vivere la separazione dei propri genitori può essere un'esperienza dolorosa e traumatica, che spinge i figli a chiedersi: “Perché è capitato proprio a me?”. Partendo da questa domanda, il garante per l'Infanzia e l'Adolescenza, in collaborazione con l'Università Cattolica di Roma, ha voluto dare voce ai bambini che devono affrontare questa situazione delicata, che coglie impreparati. “Perché proprio a me?” è anche il titolo di un libro che raccoglie testi e disegni realizzati da numerosi bambini, come ci spiega Paola Cavatorta, dirigente del Consultorio familiare della Cattolica di Roma.
Un impegno lungo più di 50 anni, oltre 300 progetti sviluppati e una presenza capillare in ben 42 Paesi. Sono i numeri di Avsi, fondazione che opera per un mondo in cui ogni persona sia protagonista del suo sviluppo e di quello della sua comunità, anche in contesti di emergenza. “Educazione è speranza” è il titolo della sua nuova raccolta fondi che punta a sostenere progetti educativi in Libano, Ucraina, Venezuela, Palestina, Camerun e Uganda. Ci spiega tutto Francesca Làzzari, referente progetti di AVSI.
Il periodo natalizio è amato da molti, almeno 8 italiani su 10: tutto si colora di luci, amore e allegria. C’è, però, il rovescio della medaglia: secondo i dati di Assosalute,  1 italiano su 3 associa a questo momento dell'anno anche sensazioni negative e per 1 su 5, la pausa natalizia viene associata ad emozioni negative e principalmente malinconia, ansia, tristezza, noia, irritabilità e addirittura stress. E’ un fenomeno noto come Christmas Blues che è possibile superare con le giuste misure, trasformando questo periodo in un'occasione di cura e benessere personale. Ecco come: pianificando il proprio tempo con equilibrio, creando una lista di attività che ci piacciono e alternandole agli impegni famigliari.  Ritagliandosi del tempo per stare da soli o per rilassarsi, ad esempio leggendo un libro o passeggiando nella natura.  È importante, poi, mantenere uno stile di vita sano, prestando attenzione al proprio benessere fisico e cercando il più possibile di seguire un'alimentazione equilibrata. Dormire a sufficienza, cioè almeno 7 ore notte, è un altro utile consiglio.  Non è tutto: partecipare a eventi locali o attività di volontariato può anche donare un senso di appartenenza. Trascorrere il tempo con persone positive e ridurre gli incontri percepiti come obbligatori aiuta a migliorare il benessere emotivo. C'è poi il tema delle aspettative: non bisogna cercare la "perfezione" nelle feste, le celebrazioni non devono necessariamente seguire uno standard ideale. Apprezzare ciò che si ha e valorizzare i piccoli momenti può aiutarci a vedere il lato positivo delle feste.  ___________ Un dialogo tra ventenni e novantenni, racconti vividi di ricordi, sogni, rimpianti e speranze. È il filo conduttore che lega le storie narrate all'interno de “Le nostre vite” , podcast del Corriere della Sera ideato dal giornalista Jacopo Storni. Confronti su temi come l'amore, la capacità di guardare al futuro con speranza, la libertà e l'emancipazione delle donne, la fragilità e molto altro ancora. Dialoghi intimi, intensi, profondi, autentici e senza filtri, ognuno dei quali costituisce una puntata da circa 30 minuti disponibile su tutte le piattaforme podcast, con lo scopo di creare lo spazio per nuove forme di solidarietà e cooperazione reciproca tra generazioni diverse, ma non così distanti. 
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