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Scatti di etica
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Scatti di etica

Author: Francesca Berardi - Chora Media

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Description

Quando osserviamo una fotografia c’è molto di più di quello che vediamo: c’è il potere di raccontare vicende rimaste nell’ombra, divenire testimoni di storie inascoltate, denunciare violazioni dei diritti e sensibilizzare il pubblico su questioni sociali di interesse globale. In questo podcast vi porteremo nel mondo della fotografia etica, esplorando il lavoro di quattro fotografi: Ami Vitale, Eugene Richards, Tim Smith e Pablo Piovano. Attraverso le loro parole scopriremo cosa significa guadagnare la fiducia delle persone che affidano le loro storie, dedicare tempo e cura al lavoro documentario, e affrontare l’impatto emotivo di vicende che rivelano ingiustizie profonde. "Scatti di etica", un podcast di Chora Media realizzato con Festival della Fotografia Etica, celebra il potere della fotografia di cambiare il modo in cui vediamo il mondo, e ci invita a riflettere su questioni necessarie, ma di cui si parla sempre troppo poco.

Credits: 

"Scatti di etica" è una serie podcast di Chora Media promossa da Festival della Fotografia Etica. 
Scritta e raccontata da Francesca Berardi. La cura editoriale è di Graziano Nani.
La supervisione del suono e della musica sono di Luca Micheli. La project manager è Monia Donati. La producer è Sabrina Patilli. In redazione Chiara Gregoretti. Il coordinamento della post produzione è di Matteo Scelsa. Il fonico di studio è Luca Possi. 
Le musiche sono su licenza Machiavelli Music E/O Universal Music Publishing Ricordi srl. 


"Scatti di etica" è realizzato nell’ambito del progetto TOCC0002320, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU.
5 Episodes
Reverse
Dopo anni trascorsi a raccontare le guerre, la fotografa e documentarista Ami Vitale ha deciso di dedicarsi a un altro lato della storia, quello della lotta per la sopravvivenza di specie animali in via di estinzione. In questo episodio, Vitale ci conduce nelle riserve del Kenya, dove ha documentato la drammatica situazione degli ultimi esemplari di rinoceronte bianco del Nord, minacciati dall'estinzione. La fotografa riflette sul potere della narrazione visiva per sensibilizzare il pubblico verso tematiche urgenti come la crisi ambientale. A offrire una prospettiva scientifica è Barbara De Mori, esperta di bioetica, che spiega le complesse implicazioni etiche del progetto BioRescue, impegnato nella riproduzione assistita per salvare la specie. Insieme, sottolineano quanto sia cruciale un cambiamento di mentalità per preservare la biodiversità e affrontare le conseguenze delle nostre azioni sull’ecosistema globale.
Pablo Piovano è un fotografo argentino, noto per il suo impegno nella fotografia documentaria e per il suo lavoro dedicato agli effetti devastanti degli agrochimici sulle comunità rurali del Sud America. La sua carriera è stata segnata dall’incontro con Fabián Tomasi, un attivista che ha dedicato la sua vita a denunciare i danni causati dai pesticidi. Attraverso le sue immagini, Piovano porta alla luce storie di sofferenza e resilienza, dando voce a chi, spesso, è ignorato dai media. Nella puntata, vengono esplorati temi come l’importanza delle relazioni e il rispetto nel ritrarre soggetti in situazioni vulnerabili, evidenziando la dignità e la bellezza che possono emergere anche nei contesti più dolorosi. A Piovano, si unisce Carlo Petrini, sociologo e fondatore di Slow Food, che offre il suo sguardo sulle implicazioni etiche dell'uso indiscriminato di fertilizzanti e sul potere della fotografia come strumento di cambiamento sociale.
Eugene Richards è un riferimento quando si parla di fotogiornalismo. Ha iniziato a fotografare alla fine degli anni Sessanta nel Delta dell’Arkansas quando, nel suo primo lavoro come operatore sociale, si è trovato immerso in un contesto segnato da povertà e segregazione, che ha voluto raccontare attraverso una macchina fotografica. Nel corso della sua lunga carriera, attraverso i suoi scatti, è divenuto testimone di storie che mostrano l’America degli ultimi, spesso esclusa dai riflettori e dall’attenzione dei grandi media. Uno dei suoi progetti più conosciuti, “War Is Personal”, racconta le ferite indelebili nelle vite dei veterani e dei loro famigliari, soli a convivere con traumi fisici e psicologici.Insieme a Richards in questa puntata c’è il giornalista e scrittore Mario Calabresi, CEO di Chora Media, con il quale abbiamo approfondito il valore della fotografia documentaria.
La serie si apre con un lavoro del fotografo canadese Tim Smith dedicato alle comunità hutterite del Canada, comunità anabattiste che vivono separate dal resto della società. Nel suo lavoro, sviluppato nell’arco di quindici anni, Smith riflette su come il tempo sia diventato il suo "ingrediente segreto" e paragona il suo percorso a quello di chi impara a fare skateboard, dove cadute e fallimenti sono inevitabili. La sua chiave per il successo? La persistenza: presentarsi con costanza e costruire relazioni basate sulla fiducia, aspetti fondamentali quando ci si trova di fronte a comunità spesso vittime di stereotipi e discriminazione. Insieme a Smith in questa puntata c’è l’antropologo Andrea Borella, esperto di comunità anabattiste, amish e hutterite.
Quando osserviamo una fotografia c’è molto di più di quello che vediamo: c’è il potere di raccontare vicende rimaste nell’ombra, divenire testimoni di storie inascoltate, denunciare violazioni dei diritti e sensibilizzare il pubblico su questioni sociali di interesse globale. In questo podcast vi porteremo nel mondo della fotografia etica, esplorando il lavoro di quattro fotografi: Ami Vitale, Eugene Richards, Tim Smith e Pablo Piovano. Attraverso le loro parole scopriremo cosa significa guadagnare la fiducia delle persone che affidano le loro storie, dedicare tempo e cura al lavoro documentario, e affrontare l’impatto emotivo di vicende che rivelano ingiustizie profonde. "Scatti di etica", un podcast di Chora Media realizzato con Festival della Fotografia Etica, celebra il potere della fotografia di cambiare il modo in cui vediamo il mondo, e ci invita a riflettere su questioni necessarie, ma di cui si parla sempre troppo poco.