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Si Stava Meglio Quando Si Stava Metal
Si Stava Meglio Quando Si Stava Metal
Author: Si Stava Meglio Quando Si Stava Metal
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© 2025 Si Stava Meglio Quando Si Stava Metal
Description
Podcast metal, sperando ce ne sia bisogno. Con due presentatori bellissimi e amici da sempre. Chiacchiere, analisi, approfondimenti e tante opinioni non richieste.
Perché si stava meglio quando si stava peggio. O si stava metal.
Se volete supportarci potete farlo un due modi:
Comprando la nostra maglietta https://maskeddeadrecords.com/product/sistavametal-tshirt/
Oppure con una donazione su https://ko-fi.com/sistavametalpodcast
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In formazione classica per augurarvi buone feste: chiacchiera ampia su concerti, qualche notizia, qualche potenziale uscita ma soprattutto, un po' di sana nostalgia verso il 1995. Per una volta, concedetecela.
Si chiacchiera con Elisa Mucciarelli e Giulia Colombi: entrambe metallare, entrambe impegnate nella nostra community. C'è chi scrive, chi ha scritto, chi organizza, chi canta, chi suona e chi ha cantato e suonato. Ma tutti comunque, a modo loro, si sbattono per il metallone. Dedichiamo inoltre del tempo all'ammutinamento metal migliore del 2025 (forse di sempre): il signor Vitriol all'autogrill in Vermont.
Discussioni semi-serie con Stanlio Kubrick dei 400 Calci, metallaro di lungo corso e appassionato di tutto il "male" che c'è: dai film di satana alla musica sparata a volumi altissimi, passando per le colonne sonore, i registi/attori (involontariamente) metal e i Black Sabbath.
Ve lo ricordate il sondaggio sul vestiario metallaro di qualche mese fa? Finalmente è arrivato il momento di tirare le somme. Atto individuale o simbolo collettivo? Insieme ad Elisa Pagnucco, grande appassionata di cultura metal e letteratura, viaggiamo alla scoperta del mondo degli outfit metal. Sono solo magliette e borchie o c'è molto di più? Piccolo avvertimento: la puntata è lunga, molto lunga. Ma di cose da dire ce n'erano davvero tante.
Ospite d'onore: Tommaso e la sua perversione per le tabelle excel
Davide Guerri è il soundguy del Freakout e di una serie di band che abbiamo più volte citato (ed invitato) nel corso delle stagioni. È uno di quelli che combattono con manopole rotte, impianti inadeguati, i peggio live-bar di Caracas e pure qualche richiesta assurda.
Non è ancora Natale ma già impazzano gli annunci per le date estive. Poi c'è chi sperimenta con la IA e chi col reggaeton. È tutto davvero troppo poco metal?
Se il podcast fosse un meme, sarebbe Mazzarri che picchietta il dito sull'orologio. Sì, siamo tornati. Ospite in studio Pavel, autore della nostra sigla e grande mente. Dalle Dogma agli WASP, dai Paradise Lost ai diritti dei lavoratori, dal consumismo ai cambi di ideologia che arrivano con l'età. Attenzione alla valanga di parole.
Partendo dal libro "Vermi, confetti e litanie. Apologia della degradazione" di Andrea Moretti e con Alessio dei Guineapig ci siamo addentrati nelle pieghe del gore. Quello simbolico, quello artefatto e... quello reale. Il metallo è ancora trasgressivo o siamo stati doppiati dalla realtà?
La famiglia del metallone - Spirito di gruppo, volontariato, inclusione. Perché i fest non sono solo booking, gruppi da scarrozzare, biglietti da strappare: una marea di suggestioni che partono dal Frantic ma che arrivano molto più in là.
Sul palco del Frantic, ragioniamo insieme a Peso e Flegias di lunghe carriere, nostalgie, rimpianti e motivazioni. Perché anche le band apparentemente eterne, a volte devono tirare le somme.
Con Roberto Mammarella, patron da sempre di Avantgarde e Soundcave, parliamo della sostenibilità del mondo del metallo, del suo futuro, del passato, ma anche dei vinili, del mercato. Più aneddoti, ovviamente. Una degna conclusione di stagione del nostro percorso di analisi. Bonus track: l'imminente festival di Avantgarde del 20 Settembre.
Tra Stefano, Denis e Matteo Bosi ci si può permettere di fare un report esaustivo del Brutal Assault e del Frantic. Namedropping a manetta, ma magari così potete scoprire dei nomi nuovi e accumulare ascolti per la pausa del podcast in arrivo. Bonus track: Coroner e Testament hanno dei singoli in uscita. E non sono per niente male.
Conversazione con Luca Falcone, organizzatore del raduno delle Turbojugend italiane, uno dei gestori dello Scumm di Pescara, partner del Frantic ed altro ancora. Quando si dice dormire poco di notte. Ma per un buon motivo.
Siccome è tutto molto italiano e diamo spazio solo agli amici nostri, specialino sul Frantic con il patron Straccione in collegamento fuori sincrono. Ma non è tutto: c'è il solito fiume di parole disordinate sul post-Padova Metal Fest e dischi in uscita.
Con Stefano Cerati analizziamo la legacy di Ozzy Osbourne sotto diversi punti di vista, speriamo non i soliti. Bonus track: gli slot a pagamento nei concerti, iniziamo a ragionarci su.
Denis è stato in tour con i Throne e grazie alla loro schiettezza vi raccontiamo - davvero - come è andata. Venues improbabili, schedule fittissima, imprevisto dietro l'angolo. Perché si fa tutto for the love of music. Special guest Emanuele, il pragmatico booker e batterista dei Throne.
Disclaimer doveroso: abbiamo registrato poco prima di venire a conoscenza della morte di Ozzy. Molto presto recuperiamo tutto come si deve. Promesso.
Torna Jack del Metal For Emergency a raccontarci come in pochi mesi il festival sia passato da non avere una location ad una possibile nuova vita. Protagonista assoluto: il meraviglioso mondo dell’organizzazione eventi!
In solitaria, capiamo come sta andando il primo giro di concerti estivi: siamo alle solite o no? Ci saranno i token? E i flop? E i bagni a pagamento? In chiusura: bonus track sul black metal che fa discutere.
Torna Demian De Saba e con lui vi raccontiamo dell'imminente Padova Metal Fest e di cosa vuol dire mettere in piedi un evento del genere per tutti questi anni. Nella seconda parte ci tuffiamo nel rinfrescante mondo delle ristampe, prendendo in rassegna una piccola parte della collezione di Demian.
Con Carlo Paleari parliamo principalmente di Sweden Rock, ma ci mettiamo il carico pure noi con altri report e riflessioni. Poi vediamo un po' cosa è rimasto di una marea di webzines degli anni Duemila.




