Discover
Si Stava Meglio Quando Si Stava Metal

Si Stava Meglio Quando Si Stava Metal
Author: Denis & Stefano
Subscribed: 14Played: 238Subscribe
Share
© 2024 Si Stava Meglio Quando Si Stava Metal
Description
Podcast metal, sperando ce ne sia bisogno. Con due presentatori bellissimi e amici da sempre. Chiacchiere, analisi, approfondimenti e tante opinioni non richieste.
Perché si stava meglio quando si stava peggio. O si stava metal.
Se volete supportarci potete farlo un due modi:
Comprando la nostra maglietta https://maskeddeadrecords.com/product/sistavametal-tshirt/
Oppure con una donazione su https://ko-fi.com/sistavametalpodcast
Perché si stava meglio quando si stava peggio. O si stava metal.
Se volete supportarci potete farlo un due modi:
Comprando la nostra maglietta https://maskeddeadrecords.com/product/sistavametal-tshirt/
Oppure con una donazione su https://ko-fi.com/sistavametalpodcast
160 Episodes
Reverse
Tra Stefano, Denis e Matteo Bosi ci si può permettere di fare un report esaustivo del Brutal Assault e del Frantic. Namedropping a manetta, ma magari così potete scoprire dei nomi nuovi e accumulare ascolti per la pausa del podcast in arrivo. Bonus track: Coroner e Testament hanno dei singoli in uscita. E non sono per niente male.
Conversazione con Luca Falcone, organizzatore del raduno delle Turbojugend italiane, uno dei gestori dello Scumm di Pescara, partner del Frantic ed altro ancora. Quando si dice dormire poco di notte. Ma per un buon motivo.
Siccome è tutto molto italiano e diamo spazio solo agli amici nostri, specialino sul Frantic con il patron Straccione in collegamento fuori sincrono. Ma non è tutto: c'è il solito fiume di parole disordinate sul post-Padova Metal Fest e dischi in uscita.
Con Stefano Cerati analizziamo la legacy di Ozzy Osbourne sotto diversi punti di vista, speriamo non i soliti. Bonus track: gli slot a pagamento nei concerti, iniziamo a ragionarci su.
Denis è stato in tour con i Throne e grazie alla loro schiettezza vi raccontiamo - davvero - come è andata. Venues improbabili, schedule fittissima, imprevisto dietro l'angolo. Perché si fa tutto for the love of music. Special guest Emanuele, il pragmatico booker e batterista dei Throne.
Disclaimer doveroso: abbiamo registrato poco prima di venire a conoscenza della morte di Ozzy. Molto presto recuperiamo tutto come si deve. Promesso.
Torna Jack del Metal For Emergency a raccontarci come in pochi mesi il festival sia passato da non avere una location ad una possibile nuova vita. Protagonista assoluto: il meraviglioso mondo dell’organizzazione eventi!
In solitaria, capiamo come sta andando il primo giro di concerti estivi: siamo alle solite o no? Ci saranno i token? E i flop? E i bagni a pagamento? In chiusura: bonus track sul black metal che fa discutere.
Torna Demian De Saba e con lui vi raccontiamo dell'imminente Padova Metal Fest e di cosa vuol dire mettere in piedi un evento del genere per tutti questi anni. Nella seconda parte ci tuffiamo nel rinfrescante mondo delle ristampe, prendendo in rassegna una piccola parte della collezione di Demian.
Con Carlo Paleari parliamo principalmente di Sweden Rock, ma ci mettiamo il carico pure noi con altri report e riflessioni. Poi vediamo un po' cosa è rimasto di una marea di webzines degli anni Duemila.
Sì, siamo stati al Fortress Festival e in questa puntata ve lo raccontiamo dall'inizio alla fine. Per farlo ci ha aiutato Carlo Mauri, il perfetto compagno di viaggio per quest’avventura albionica ed esperto frequentatore di festival. Non abbiamo resistito e ne abbiamo approfittato pure per farci raccontare il ‘Keep It True’ di quest’anno.
Per la 150esima puntata del podcast ci siamo tenuti da parte una gragnuola di argomenti: usiamo un termine da dizionario per dire che abbiamo fatto il punto su un sacco di questioni. Concerti fatti e in programma, gli Sleep Token, qualche disco che ci ha sorpreso, aggiornamento su chi ti fa gli auguri su Cameo, i Celeste che non mollano e tanto altro ancora.
Sul palco dell'Adunata quest'anno incontriamo Paolo Nardi, tolkeniano di ferro, per riprendere il discorso su Tolkien e metal, questo matrimonio che sembra andare avanti da sempre…
Con Lorenzo Marchello ricordiamo l'esperienza della Kolony, etichetta tutta nostrana che mise sotto contratto realtà come Persefone, Be'Lakor, Countless Skies, Fractal Universe ed altri ancora. La solita scusa per chiacchierarcela dei tempi che cambiano o magari no. Bonus guest: Matteo Antonelli della Masked Dead.
In occasione della seconda apparizione del podcast al Raduno di Feudalesimo e Libertà, incontriamo nuovamente uno dei fondatori, Simone Pisano e Valerio Storch (Bardomagno/Nanowar Of Steel) per raccontarcela dei soliti temi metal, quasi metal e para-metal.
Con Alessio Medici si chiacchiera di Sud America, underground, Violentor, Peter Hobbs e tanto altro ancora. Attitudine, attitudine, attitudine.
Gli ospiti spesso sono anche buoni amici, quindi riecco Gabriele Oltracqua che ci accompagna nella discussione sulle Katatonia-rogne, passando per l’esorcismo dei Behemoth e il metal coi costumoni. Senza però mai dimenticare il nuovo album degli Infection Code in uscita: ‘Culto’.
La puntata fuori sincrono: come il contestato concerto dei Behemoth (che nel frattempo è già avvenuto). Come il cervello di Jon Schaffer nella sua incredibile intervista. Come l'eccessiva nostalgia per il Gods Of Metal o come il ritorno super-chic dei Dark Angel. Tutte sbrodolate in coppia, come da copione.
No, non è andata proprio così, ma quando Matteo Bassoli racconta i suo aneddoti da musicista di Me And That Man, da tecnico di Abbath e dei Decapitated e da musicista turnista, è un piacere starlo a sentire. Bonus track: Blaxi Tofodo, il progetto nonsense di cui non sapevate di avere bisogno.
P.s.: aspettate la fine della puntata per una sorpresa, giusto prima della sigla finale
Quando l'inconveniente tecnico non ci scoraggia e diventa un'opportunità. Puntata con Alessio ed Elena dei Ponte Del Diavolo, rampante band nostrana che in Europa è stata decisamente notata. Parliamo del contratto Season Of Mist, di Burning Tower, del tour… oltre alle nostre solite fisse per gli italiani all'estero, le scena e le grandi reunion.
Flusso di pensieri e parole insieme a Marco Soellner dei Klimt 1918: ciò che è metal e non lo è (se valesse davvero la pena parlarne), come funziona la nostalgia e perché la musica è importante. Tranquilli, abbiamo ironizzato un bel po', come al nostro solito.
Comments