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Si Stava Meglio Quando Si Stava Metal
Si Stava Meglio Quando Si Stava Metal
Author: Si Stava Meglio Quando Si Stava Metal
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© 2025 Si Stava Meglio Quando Si Stava Metal
Description
Podcast metal, sperando ce ne sia bisogno. Con due presentatori bellissimi e amici da sempre. Chiacchiere, analisi, approfondimenti e tante opinioni non richieste.
Perché si stava meglio quando si stava peggio. O si stava metal.
Se volete supportarci potete farlo un due modi:
Comprando la nostra maglietta https://maskeddeadrecords.com/product/sistavametal-tshirt/
Oppure con una donazione su https://ko-fi.com/sistavametalpodcast
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Reverse
Davide Guerri è il soundguy del Freakout e di una serie di band che abbiamo più volte citato (ed invitato) nel corso delle stagioni. È uno di quelli che combattono con manopole rotte, impianti inadeguati, i peggio live-bar di Caracas e pure qualche richiesta assurda.
Non è ancora Natale ma già impazzano gli annunci per le date estive. Poi c'è chi sperimenta con la IA e chi col reggaeton. È tutto davvero troppo poco metal?
Se il podcast fosse un meme, sarebbe Mazzarri che picchietta il dito sull'orologio. Sì, siamo tornati. Ospite in studio Pavel, autore della nostra sigla e grande mente. Dalle Dogma agli WASP, dai Paradise Lost ai diritti dei lavoratori, dal consumismo ai cambi di ideologia che arrivano con l'età. Attenzione alla valanga di parole.
Partendo dal libro "Vermi, confetti e litanie. Apologia della degradazione" di Andrea Moretti e con Alessio dei Guineapig ci siamo addentrati nelle pieghe del gore. Quello simbolico, quello artefatto e... quello reale. Il metallo è ancora trasgressivo o siamo stati doppiati dalla realtà?
La famiglia del metallone - Spirito di gruppo, volontariato, inclusione. Perché i fest non sono solo booking, gruppi da scarrozzare, biglietti da strappare: una marea di suggestioni che partono dal Frantic ma che arrivano molto più in là.
Sul palco del Frantic, ragioniamo insieme a Peso e Flegias di lunghe carriere, nostalgie, rimpianti e motivazioni. Perché anche le band apparentemente eterne, a volte devono tirare le somme.
Con Roberto Mammarella, patron da sempre di Avantgarde e Soundcave, parliamo della sostenibilità del mondo del metallo, del suo futuro, del passato, ma anche dei vinili, del mercato. Più aneddoti, ovviamente. Una degna conclusione di stagione del nostro percorso di analisi. Bonus track: l'imminente festival di Avantgarde del 20 Settembre.
Tra Stefano, Denis e Matteo Bosi ci si può permettere di fare un report esaustivo del Brutal Assault e del Frantic. Namedropping a manetta, ma magari così potete scoprire dei nomi nuovi e accumulare ascolti per la pausa del podcast in arrivo. Bonus track: Coroner e Testament hanno dei singoli in uscita. E non sono per niente male.
Conversazione con Luca Falcone, organizzatore del raduno delle Turbojugend italiane, uno dei gestori dello Scumm di Pescara, partner del Frantic ed altro ancora. Quando si dice dormire poco di notte. Ma per un buon motivo.
Siccome è tutto molto italiano e diamo spazio solo agli amici nostri, specialino sul Frantic con il patron Straccione in collegamento fuori sincrono. Ma non è tutto: c'è il solito fiume di parole disordinate sul post-Padova Metal Fest e dischi in uscita.
Con Stefano Cerati analizziamo la legacy di Ozzy Osbourne sotto diversi punti di vista, speriamo non i soliti. Bonus track: gli slot a pagamento nei concerti, iniziamo a ragionarci su.
Denis è stato in tour con i Throne e grazie alla loro schiettezza vi raccontiamo - davvero - come è andata. Venues improbabili, schedule fittissima, imprevisto dietro l'angolo. Perché si fa tutto for the love of music. Special guest Emanuele, il pragmatico booker e batterista dei Throne.
Disclaimer doveroso: abbiamo registrato poco prima di venire a conoscenza della morte di Ozzy. Molto presto recuperiamo tutto come si deve. Promesso.
Torna Jack del Metal For Emergency a raccontarci come in pochi mesi il festival sia passato da non avere una location ad una possibile nuova vita. Protagonista assoluto: il meraviglioso mondo dell’organizzazione eventi!
In solitaria, capiamo come sta andando il primo giro di concerti estivi: siamo alle solite o no? Ci saranno i token? E i flop? E i bagni a pagamento? In chiusura: bonus track sul black metal che fa discutere.
Torna Demian De Saba e con lui vi raccontiamo dell'imminente Padova Metal Fest e di cosa vuol dire mettere in piedi un evento del genere per tutti questi anni. Nella seconda parte ci tuffiamo nel rinfrescante mondo delle ristampe, prendendo in rassegna una piccola parte della collezione di Demian.
Con Carlo Paleari parliamo principalmente di Sweden Rock, ma ci mettiamo il carico pure noi con altri report e riflessioni. Poi vediamo un po' cosa è rimasto di una marea di webzines degli anni Duemila.
Sì, siamo stati al Fortress Festival e in questa puntata ve lo raccontiamo dall'inizio alla fine. Per farlo ci ha aiutato Carlo Mauri, il perfetto compagno di viaggio per quest’avventura albionica ed esperto frequentatore di festival. Non abbiamo resistito e ne abbiamo approfittato pure per farci raccontare il ‘Keep It True’ di quest’anno.
Per la 150esima puntata del podcast ci siamo tenuti da parte una gragnuola di argomenti: usiamo un termine da dizionario per dire che abbiamo fatto il punto su un sacco di questioni. Concerti fatti e in programma, gli Sleep Token, qualche disco che ci ha sorpreso, aggiornamento su chi ti fa gli auguri su Cameo, i Celeste che non mollano e tanto altro ancora.
Sul palco dell'Adunata quest'anno incontriamo Paolo Nardi, tolkeniano di ferro, per riprendere il discorso su Tolkien e metal, questo matrimonio che sembra andare avanti da sempre…
Con Lorenzo Marchello ricordiamo l'esperienza della Kolony, etichetta tutta nostrana che mise sotto contratto realtà come Persefone, Be'Lakor, Countless Skies, Fractal Universe ed altri ancora. La solita scusa per chiacchierarcela dei tempi che cambiano o magari no. Bonus guest: Matteo Antonelli della Masked Dead.




